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Oltre lo sguardo
Rivista online dell’Unione Italiana
dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS APS
Sezione Provinciale di Pesaro Urbino
www.uicipesaro.it
Numero 13
- Marzo 2022 -
Oltre lo sguardo
Care amiche e cari amici lettori,
apriamo questa edizione con un appello
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E’ TORNATO L’APPUNTAMENTO CON IL
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GRAZIE!
Numero 13–Marzo 2022
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Oltre lo sguardo
Numero 13 - Marzo 2022
1. BUON COMPLEANNO LEGGE 104! 4
2. PROTOCOLLO D’INTESA TRA MINISTERO
DELL’ISTRUZIONE E UICI 2022 8
3. LOCKDOWN E LEZIONI AL PC: CRESCONO I BIMBI MIOPI
10
4. GLAUCOMA; CONSAPEVOLEZZA E PREVENZIONE 12
5. DISABILITY CARD…UN GUSCIO VUOTO O…QUASI! 13
6. SOCIAL E DISABILITA’…NON SOLO GUAI 15
7. CAMPIONATI ITALIANI INDOOR MENCOBONI SI
SUPERA: ORO NEL SALTO IN ALTO E TRE VOLTE SUL
PODIO 17
8. SPAZIO ALL’AUTORE
Di Augusta Tomassini
SUSSURRI DI VENTO 18
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1. BUON COMPLEANNO LEGGE 104!
Il 5 febbraio scorso è caduta una ricorrenza molto
significativa per il mondo della disabilità e non solo: sono
passati infatti trent’anni dall’approvazione della Legge
104/92, denominata Legge Quadro sull’Handicap. Anche
precedentemente erano state promulgate norme molto
importanti in materia, pensiamo ad esempio alla Legge
482/68 sul collocamento obbligatorio, mai prima di allora,
però, si era affrontata la tematica della disabilità nella sua
globalità, prendendo in considerazione i diversi aspetti e le
diverse sfaccettature del problema, all’interno di una visione
unitaria il cui obiettivo fosse il benessere della persona con
disabilità e il suo inserimento nella società.
Possiamo dire che la Legge 104/92 rappresenti una sorta di
spartiacque, una pietra miliare nel cammino fatto dalla
nostra legislazione a favore delle persone con disabilità: vi
vengono infatti affermati in modo inequivocabile il diritto
alla cura, allo studio, all’inserimento al lavoro, a vivere in un
ambiente privo di barriere, ad accedere alle informazioni e
alla cultura in genere.
Rileggendo la legge, ho provato fastidio e disagio nel leggere
ripetutamente la parola handicappata accanto alla parola
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persona; perchè questo disagio mi sono chiesta se le parole
non cambiano la sostanza della nostra situazione?
La risposta è stata semplice e immediata: se è vero che le
definizioni, i nomi che diamo alle cose, alle realtà non
cambiano la loro essenza, incidono però in modo non
indifferente sul come noi le percepiamo e ci rapportiamo a
esse. In questo senso l’essere passati da “persona
handicappata” a “persona con disabilità” non è una mera
operazione di make up, che lascerebbe il tempo che trova,
ma un tentativo di spostare l’attenzione, di far sì che il deficit
non diventi il solo elemento caratterizzante la persona, che
ci si concentri sulla persona, la quale ha anche una disabilità,
ma non si identifica con essa.
Se è vero dunque che le parole creano cultura e che nello
stesso tempo sono espressione di una cultura, di un modo di
sentire, di un preciso approccio alla realtà, allora è facile
capire come l’essere passati da “persona handicappata” a
“persona con disabilità” sia segno di un’evoluzione culturale
positiva, di un’attenzione alla persona in quanto tale, prima
ancora che al suo deficit.
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Questa evoluzione è stata certamente accompagnata e
stimolata dalle convenzioni internazionali che si sono
succedute in questi trenta anni.
Altri aspetti presi in considerazione dalla legge 104 come
l’inclusione scolastica e lavorativa hanno sì fatto passi avanti
ma anche indietro!
In questa particolare temporalità l’inclusione scolastica è
seriamente minacciata dalla mancata specializzazione e
formazione di migliaia di insegnanti di sostegno assunti a
tempo determinato e anche dalla scarsa formazione degli
insegnanti di materia che non sono tenuti nel proprio
percorso formativo ad approfondire la didattica speciale che
invece dovrebbe essere corredo imprescindibile di ogni
docente.
La legge quadro insiste molto anche sull’inserimento
lavorativo delle persone con disabilità ma qui la strada è
ancora lunga come lungo è ancora il percorso per
l’eliminazione delle barriere architettoniche e del
raggiungimento della piena accessibilità alle informazioni
sotto ogni aspetto e in ogni ambiente.
Molto ci aiuta il digitale ma la cultura del progettare per
tutti non è ancora dominante nella nostra società e ogni
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volta che inauguriamo con la fanfara e l’applauso mediatico
il posizionamento di un’altalena accessibile in un parco giochi
esistente da pochi anni è una sconfitta per l’inclusione che
deve sempre rincorrere e che invece dovrebbe connotare
ogni progettazione.
Luci e ombre in questi trenta anni ma sicuramente la legge
104 è stato ed è uno strumento illuminato e attuale di
crescita della cultura dell’inclusione di una comunità che
ancora deve fare il salto dall’assistenzialismo alla
promozione della piena autodeterminazione delle persone
con disabilità.
Altra criticità nell’ambito scolastico è la non
istituzionalizzazione di educatori e assistenti alla
comunicazione e all’autonomia, figura indispensabile
nell’organizzazione scolastica inclusiva.
La Redazione.
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2. PROTOCOLLO D’INTESA TRA MINISTERO
DELL’ISTRUZIONE E UICI 2022
Il 12 gennaio 2022 è stato pubblicato sul sito del Ministero
dell'istruzione il Protocollo d'intesa tra lo stesso Ministero e
l'UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
L'accordo prevede la collaborazione per l'attuazione
dell'inclusione scolastica di bambini, alunni e studenti con
disabilità visiva (ciechi assoluti, parziali e ipovedenti ai sensi
della Legge 138/2001) e/o con minorazioni aggiuntive, nel
pieno rispetto dei rispettivi ruoli e competenze, nonché
dell'autonomia delle istituzioni scolastiche. Il protocollo
impegna il Ministero e l'UICI a realizzare obiettivi comuni
attraverso le seguenti azioni:
- collaborare per la definizione di "Linee guida" afferenti
all'inclusione scolastica dei bambini, degli alunni e degli
studenti disabili visivi e/o con minorazioni plurime
relativamente all'istruzione, alla educazione e alla
formazione;
- favorire la collaborazione tra tutti i soggetti educativi, con il
coinvolgimento delle famiglie a garanzia dell'inclusione
scolastica;
- formulare proposte congiunte per favorire attività e servizi
inclusivi, nell'ambito della flessibilità organizzativa e
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gestionale derivante dall'autonomia delle istituzioni
scolastiche;
- cooperare per la formulazione di percorsi formativi e di
aggiornamento per docenti di sostegno, curriculari, educatori
e per tutti coloro che operano a vario titolo nell'ambito
scolastico…Come si evince anche da una lettura veloce, si
tratta di uno strumento importante per l’inclusione scolastica
dei bambini e studenti con disabilità visiva, uno strumento che
supporta la scuola e contemporaneamente tutela le famiglie
e il loro diritto ad una buona scuola per i propri figli con
minorazioni visive. La UICI ha sicuramente il know how
specifico da mettere a disposizione di tutti gli insegnanti sia
curriculari di materia che specializzati e che difficilmente si
potrebbe reperire in altri soggetti o enti vista la peculiarità
della disabilità sensoriale. L’unico rammarico che ci sentiamo
di condividere è la scarsa considerazione che gli istituti scolastici
del territorio danno a questo protocollo perdendo così
occasioni di crescita formativa dei docenti e del personale
scolastico in genere. La speranza è che si comprenda quanto
importante sia il supporto delle competenze speciali nei
percorsi educativi in genere, spesso queste competenze sono
vicine, accessibili ma non utilizzate per, forse, eccesso di
presunzione! Il Protocollo d'intesa ha una durata triennale, in
continuità con il precedente del 23 agosto 2018.
Maria Mencarini.
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3. LOCKDOWN E LEZIONI AL PC: CRESCONO I
BIMBI MIOPI
L'allarme. Incremento del difetto visivo del 30-40 per cento.
La sedentarietà, è noto, fa male alla salute per innumerevoli
ragioni. Tra le tante c’è anche il danneggiamento alla vista nei
bambini, che, poi, può sfociare in malattie più gravi in età
adulta. È la conclusione a cui sono arrivati gli oculisti pediatrici,
che di recente ne hanno discusso anche in un congresso
nazionale. In sostanza il passare troppe ore davanti agli
schermi di pc, televisioni, palmari e tutto ciò che è digitale,
tenendo lo sguardo su distanze ravvicinate e in condizioni di
luce artificiale, causa la miopia. Con un incremento del difetto
visivo fino al 30-40 per cento. Lo spiega l’oculista pediatrico
dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona),
Giuliano Stramare. «La condizione che abbiamo osservato
non è nuova, ne parliamo da quasi dieci anni. Lo riscontriamo
nei bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni. La pandemia ha
peggiorato le cose, poiché tutto il confinamento in casa che
abbiamo vissuto, ha inasprito la situazione con i ragazzi che
passano le giornate davanti agli schermi», spiega il dottore.
«Non puntiamo il dito sulla Dad, anzi ci ha salvato in questi
due anni. Diciamo solo che lo stile di vita in cui ci ha confinato
il Covid va gestito. Bisogna imparare ad alternare l’attività di
studio o di lavoro a ore all’aperto, dove si possa guardare
lontano, oltre i 5-7 metri, e con luce naturale. È da molto che
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lo diciamo. Bisogna ridurre la sedentarietà stando all’aperto,
facendo attività sportiva, anche una semplice passeggiata.
Ogni ora, o ora e mezza, staccarsi dallo schermo, uscire un po’
e guardare lontano». La progressione del difetto visivo
avviene nei miopi. La miopia si manifesta per condizione
genetica ma anche per spinta ambientale, quindi per stile di
vita. In parole povere, se un ragazzo passa tutta la mattina a
guardare da vicino uno schermo, poi per rilassarsi non va bene
che passi a un videogioco, come spesso invece succede, deve
muoversi».
Questo provoca problemi in età adulta quando la miopia
peggiora e questo comporta un rischio per la popolazione
avanti con gli anni che può sviluppare malattie oculari come
il distacco della retina, la maculopatia e il glaucoma».
«Ci sono alcuni studi, anche uno asiatico, ma i numeri ufficiali
si potranno vedere solo fra un anno o due. Dal 2019, però, si
registra un numero sempre più crescente di richieste di visite ai
bambini, che iniziano ad arrivare soprattutto da settembre in
poi, quando si comincia a stare più chiusi in casa” e questa
tendenza non va sottovalutata ma occorre incentivare la
prevenzione.
Tratto dal Corriere della Sera.
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4. GLAUCOMA; CONSAPEVOLEZZA E PREVENZIONE
Terminata con successo la World Glaucoma Association Week.
La sezione UICI di Pesaro Urbino ha aderito con entusiasmo
alla settimana di prevenzione del glaucoma, che si è svolta
contemporaneamente in tutto il mondo occidentale.
Il glaucoma è denominato il ladro silenzioso della vista perché
ci si accorge della patologia quando è tardi per intervenire. La
prevenzione è l’unica arma per fronteggiare questo nemico.
Nella settimana dal 7 al 13 marzo la sezione UICI ha effettuato
campagne informative a Pesaro e Fano, interventi radiofonici,
televisivi, e sabato ha aperto le porte della sede pesarese di
via Rossi ai controlli oculistici gratuiti per prevenire il
glaucoma.
La giornata organizzata con il supporto della IAPB
(International Agency for the Prevention of Blindness) e della
SIGLA (Società italiana Gluacoma) ha visto l’attuazione di 45
controlli oculistici grazie alla fattiva collaborazione
dell’oftalmologo oculista dottor Francesco Gaudenzi
specialista proprio in questa patologia e delegato regionale
della SIGLA. Visto il successo delle visite e la mole di richieste
inevase, il consiglio direttivo della sezione ha deciso di ripetere
la giornata di controlli oculistici gratuiti per la prevenzione del
glaucoma nel mese di giugno prossimo.
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5. DISABILITY CARD…UN GUSCIO VUOTO
O…QUASI!
Dal 22 febbraio è possibile richiedere all’INPS la propria
Disability Card. La procedura è abbastanza agevole ed
accessibile e comunque gli interessati che non riescono ad
inviare la richiesta possono rivolgersi alle associazioni di tutela
come la UICI ed altre che sono accreditate all’INPS.
Ma che cos’è questa benedetta carta, pubblicizzata e
sbandierata come una grande agevolazione per le persone
con disabilità? Per ora è una scatola semivuota e ci vorrà
tempo perchè si riempa di contenuti.
La carta europea della disabilità ha origini remote, era stata
prevista dal regolamento europeo UE 1381 del 2013 del
parlamento europeo e del consiglio europeo; l’obiettivo
raccomandato ai paesi membri era l’introduzione di una
tessera che permettesse l’accesso alle persone con disabilità a
servizi e sostegni in coerenza e reciprocità con gli altri paesi
della UE.
Dopo circa 9 anni di analisi ed approfondimenti anche l’Italia
ha concretizzato quella raccomandazione.
In questo momento però la Disability Card italiana prevede
solo l’ingresso agevolato nei musei statali perchè ad oggi non
sono state ancora stipulate altre convenzioni.
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Insomma la carta c’è ma serve a poco!
Sarebbe stato auspicabile che il governo avesse proceduto
prima a sostanziare la stessa e poi a distribuire la carta ma noi
siamo ottimisti e pensiamo positivo e...confidiamo che
passeranno meno di 9 anni perchè le agevolazioni previste a
livello europeo siano disponibili anche nel nostro paese.
La speranza è compagna giornaliera di tutte le persone con
disabilità così come la pazienza!
Nell’immagine un prototipo di una disability card.
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6. SOCIAL E DISABILITA’…NON SOLO GUAI
Negli ultimi anni i social network sono diventati lo strumento
principale per condividere il nostro modo di vedere il mondo.
Tra le milioni di persone che navigano i social c’è anche chi il
mondo non lo vede ma nonostante ciò trova la maniera per
far conoscere e far scoprire il proprio modo di vivere la
quotidianità.
Social star del momento 2 profili seguitissimi: Sebastiano,
@videociecato e Milena, @Milenabvitali.
Sebastiano Gravina lo abbiamo conosciuto durante la nostra
raccolta fondi, come sostenitore di #ICAN ma solo oggi,
abbiamo scoperto il suo profilo Tik Tok seguitissimo e fonte di
riflessione.
Milena Battaglia Vitali, ipovedente dalla nascita ha aperto le
porte della sua vita attraverso il suo profilo Tik Tok con due
obiettivi principali: combattere la disinformazione e i
commenti sgarbati con la gentilezza.
Dietro il successo di questi due ragazzi c’è la leggerezza e
l’autoironia che hanno reso virali tantissimi contenuti.
Uno di questi pochi giorni fa, ha raggiunto due milioni di
visualizzazioni e ha suscitato in noi una riflessione.
Se video semplici e di pochi secondi che spiegano il mondo di
una persona con disabilità visiva riescono ad avere tanto
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15 Torna al sommarioOltre lo sguardo
seguito e interesse nella popolazione media dei social, non è
arrivato forse il momento di raccontare la semplicità delle
nostre giornate?
L’ironia di questi giovani non deve ingannare, vogliono far
divertire il pubblico ma soprattutto sensibilizzarlo; far vedere
come si cucina, come fare un goal, come andare a farsi le
unghie dall’estetista, come allacciare le scarpe e come usare il
proprio computer. Siamo convinti che questi nuovi mezzi di
comunicazione siano la carta vincente per aprirsi a nuovi
orizzonti.
Benedetta Bedini
Nelle due immagini: a sinistra la nostra presidente che passeggia in
autonomia con il bastone bianco, a destra il socio Luca che si cimenta
in cucina con gli strumenti del mestiere.
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7. CAMPIONATI ITALIANI INDOOR
MENCOBONI SI SUPERA: ORO NEL SALTO IN
ALTO E TRE VOLTE SUL PODIO
Anna Maria Mencoboni tre volte sul podio ai campionati
italiani indoor di Ancona. L’atleta paralimpica ha vinto l’oro
nel salto in alto con la misura di 1 metro e 8 centimetri e nei
200 metri con il tempo di 34”74 e l’argento nel salto in lungo
con la misura di 3,87. “E’ la prima volta che mi sono
confrontata con il salto in alto – racconta – ero sicura di
riuscire a saltare anche 1,11 perché in allenamento sono
arrivata anche a 1,18 ma non ci sono riuscita in gara”. Meno
contenta per la prestazione nel salto in lungo, disciplina di cui
la Mencoboni è più esperta: “Nella seconda giornata ho vinto
una medaglia d’argento nel salto in lungo con una misura di
3,87 che non mi soddisfa affatto, ma sono già con lo sguardo
al lavoro che dovrò fare per ritrovarmi e lavorare sugli errori”.
E poi la ciliegina sulla torta: “Dopo quaranta minuti è arrivato
il titolo italiano nei 200 metri con un tempo di 34,74 dove io e
Nicholas, la mia guida, abbiamo dato l’anima. Non mi
basterà una vita per ringraziare il mio allenatore per la corsa
Manlio Molinari che dal 2017 ancora è al mio fianco senza mai
smettere di credere in me e nella nostra squadra, senza
chiedere nulla”.
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8. SPAZIO ALL’AUTORE
Di Augusta Tomassini
SUSSURRI DI VENTO
Sussurri di vento
Con respiro tenue
pronuncia
il vento stamane
sussurri lievi
su tenere foglie
e delicati fiori.
Annuncio di vita …
E’ primavera!
Si desta la natura
ancora dormiente.
Sospiri di vento
su petali di pesco,
batuffoli rosa
profumati di sole
vibrano nell’aria.
Vestite di bianco
le nuvole in cielo
rincorron la luna
dal sole sbiadita.
Lo sguardo si perde…
incantevole natura
sorride alla vita.
Rapito d’emozione
è il cuore
attende la stagione
dell’amore.
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18 Torna al sommarioOltre lo sguardo
Nell’immagine sono raffigurate delle uova di Pasqua decorate in vari
Nell’immagine sono raffigurate delle uova di Pasqua decorate in vari colori, con
colori, con in basso
in basso la scritta
la scritta augurale
augurale BUONABUONA
PASQUA.PASQUA
UICI Sezione Pesaro e Urbino
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19 Torna al sommarioOltre lo sguardo
COMUNICAZIONE REDAZIONALE
La rivista è in formato DOCX, PDF, TXT e MP3 accessibile
per permettere l’utilizzo della sintesi vocale ed è realizzata
in contrasto elevato (bianco su nero) per facilitare la lettura
agli ipovedenti.
La redazione di Oltre lo Sguardo è aperta a tutti e
aspettiamo contributi da ognuno di voi in qualsiasi
tipologia di testo compresi poesie e filastrocche.
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20 Torna al sommarioOltre lo sguardo
Oltre lo Sguardo
ISSN 2612-5609
Sede della redazione e della direzione
Uici Sezione Provinciale di Pesaro Urbino
Via Vincenzo Rossi, 75 - 61122 Pesaro (PU)
Cell. 3371067965
Mail. uicps@uici.it
Direttore responsabile: Maria Mencarini
Responsabile di redazione: Elisabetta Arcangeli
Da qui è possibile accedere alla consultazione on line dei numeri
precedenti della rivista.
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Dacci il Cinque!
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sostegno dell’Unione Italiana dei Ciechi e Degli Ipovedenti
ONLUS APS Sezione Provinciale di Pesaro Urbino,
inserendo il codice fiscale n. 80003050418 nell’apposito
spazio all’interno dei moduli
per la dichiarazione dei redditi.
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