Nota sulle attività residenziali organizzate dalle Parrocchie

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Nota sulle attività residenziali
                    organizzate dalle Parrocchie

                                                               Milano, 29 novembre 2021

Le novità rispetto alla precedente versione di questo documento sono segnate in rosso.

Questo testo rappresenta una sintesi delle Linee Guida per la gestione in sicurezza di
attività educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori
durante l'emergenza COVID-19, integrate con sottolineature specifiche in riferimento alle
attività parrocchiali. Il documento del Governo è citato con il segno § e il paragrafo di
riferimento.
Si raccomanda comunque la lettura integrale delle Linee Guida Ministeriali.
Esso va letto congiuntamente alla Nota dell’Ufficio Avvocatura per le attività di
animazione.

Le presenti disposizioni potrebbero essere aggiornate in ragione della continua evoluzione
normativa.

    1. L’attuale situazione pandemica e l’uso del Green Pass
L’emergenza sanitaria impone – anche per le attività residenziali come vacanze, campeggi,
“campiscuola”, vite comuni e ritiri che prevedano almeno un pernotto – alcune misure
stabilite dalle Linee Guida Nazionali, in particolar modo: la distanza di sicurezza; la
necessità di indossare sempre la mascherina; l’organizzazione delle attività in piccoli
gruppi che non abbiano contatto tra di loro; la presenza di alcuni maggiorenni. Si rinvia
integralmente alla Nota sugli Oratori Estivi.

Come già comunicato lo scorso 15 novembre, le “vite comuni” o “convivenze” – iniziative
che prevedono il soggiorno in gruppo in una struttura, tipicamente l’oratorio, mentre i
partecipanti frequentano regolarmente le consuete attività scolastiche o extrascolastiche o
seguono le lezioni a distanza – con ragazzi in età scolare (cioè, persone che frequentano
fino alla quinta superiore inclusa) sono caratterizzate da un elevato rischio di contagio.
Per questo sono assolutamente da evitare. Simili iniziative già programmate devono
essere sospese, quelle attualmente in corso devono essere interrotte.

“Vite comuni” o “convivenze” per giovani universitari o lavoratori; vacanze, “campiscuola”
e gite per minorenni e/o maggiorenni (ad esempio, un soggiorno in una città oppure in
montagna); attività che prevedono un solo pernotto in oratorio, sono attualmente
possibili rispettando rigorosamente questo Protocollo.
Per partecipare alle attività residenziali in oratorio - “vite comuni” o “convivenze”
riservate a universitari e lavoratori o iniziative che prevedano un solo pernotto - è
necessario il Green Pass valido per ciascun giorno dell’attività.

Il Decreto Legge 22 aprile 2022, n. 52, come aggiornato da ultimo dal Decreto Legge 26
novembre 2021, n. 172, stabilisce che il Green Pass, ottenuto attraverso vaccino,
guarigione o tampone, è richiesto anche dagli alberghi e dalle altre strutture ricettive per
tutta la durata del soggiorno.

Dal 6 dicembre la certificazione verde ottenuta con vaccino o guarigione – non quindi con
tampone – è necessaria per accedere alle attività di somministrazione di cibo e bevande
(ristoranti, bar, fast food…) al tavolo al chiuso al di fuori del proprio albergo o struttura
ricettiva.

Lo stesso provvedimento stabilisce anche l’obbligo di Green Pass per gli spostamenti a
partire dal 29 novembre 2021, secondo la tabella seguente.

Zona di rischio del             Zona di rischio           del
territorio di partenza          territorio                 di
                                destinazione
Bianca o gialla                 Bianca o gialla                  Green Pass con vaccino,
                                                                 guarigione     o    tampone
                                                                 necessario      per     mezzi
                                                                 pubblici e per pullman
                                                                 privati
Bianca o gialla                 Arancione                        Green Pass con vaccino o
Arancione                       Bianca o Gialla                  con guarigione. Non è
Arancione                       Arancione                        valido il Green Pass con
                                                                 tampone
Qualsiasi colore                Rossa                            Attività residenziali non
Rossa                           Qualsiasi colore                 possibili in zona rossa
Rossa                           Rossa

Alla luce di quanto esposto, appare chiaro che le persone non vaccinate o non guarite dal
COVID-19 da meno di sei mesi di età superiore ai 12 anni potranno partecipare ad attività
residenziali solo quando sia il territorio di partenza che quello di destinazione sono in
zona bianca o gialla.
Inoltre, anche in zona bianca o gialla le persone non vaccinate o non guarite dal COVID-19
da meno di sei mesi di età superiore ai 12 anni dovranno essere muniti di Green Pass
ottenuto con tampone negativo per l’intera durata del soggiorno e non potranno mangiare
al chiuso al tavolo in ristoranti o bar ma solo all’interno della struttura ricettiva che ospita
il gruppo oppure all’aperto.

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2. Prima dell’inizio dell’attività
Prima dell’inizio dell’attività è necessario innanzitutto illustrare in modo chiaro le attività
previste durante il periodo di soggiorno e fornire un programma di massima (che
chiaramente potrà essere modificato anche in baso al meteo, alle effettive condizioni dei
ragazzi e dei luoghi…). Inoltre, come previsto dalle Linee Guida Ministeriali (§2.3), la
Parrocchia provvederà ad una adeguata informazione per genitori e minori e alla
formazione per gli operatori su tutte le misure di prevenzione da rischio di contagio
COVID-19 da adottare. Si consiglia di ribadire che non potrà prendere parte all’attività chi
al momento della partenza abbia sofferto di sintomi tipici dell’influenza o del COVID-19
nonché chi sia in isolamento o quarantena.
Alle famiglie partecipanti verrà fornito un regolamento delle misure contro il COVID-19
(All. 3). Le schede di iscrizione in formato cartaceo (All. 1-2) saranno firmate da entrambi
i genitori oppure da un solo genitore che si assume la responsabilità di aver ottenuto il
consenso anche dell’altro genitore. È opportuno che le schede di iscrizione originali e le
fotocopie della carta di identità e delle tessere sanitarie dei minori iscritti siano conservate
dal Responsabile durante il soggiorno e non siano lasciate in Parrocchia.
È possibile prevedere che i partecipanti debbano essere muniti di tampone effettuato nelle
48h precedenti alla partenza. Si ricorda che anche in questo caso dovranno essere
rispettati i presenti Protocolli (piccoli gruppi; mascherine; distanziamento; pulizia...). I
referti dei tamponi saranno solamente esibiti dai partecipanti o dai loro genitori alla
partenza e non saranno raccolti e conservati dalla Parrocchia.
Quest’anno la normativa prevede l’obbligo di individuare un Referente COVID, nominato
dal Parroco. Questa figura potrà coincidere con il Responsabile oppure potrà essere
individuato in un altro maggiorenne. Il Referente COVID sovraintende il rispetto dei
Protocolli ed è l’unico ad avere contatti con ATS e con l’autorità sanitaria del luogo in cui
si svolge l’attività residenziale. Egli, pertanto, dovrà essere presente durante tutta la
durata dell’attività stessa.

    3. Il giorno dell’inizio dell’attività (§2.7)
Chi esercita la responsabilità genitoriale (per conto del minore) (All. 4, anche per
volontari minorenni), gli operatori, educatori o animatori, anche volontari, (All. 5) e gli
accompagnatori dei minori (All. 6) devono autocertificare di:
    a) non avere una temperatura corporea superiore ai 37,5°C o alcuna sintomatologia
        respiratoria o altro sintomo compatibile con COVD-19, né aver avuto tali sintomi
        nei 3 giorni precedenti;
    b) non essere in stato di quarantena, isolamento domiciliare o “sorveglianza con
        testing” (studenti o docenti che sono stati a contatto con un caso positivo a
        scuola) e di non aver avuto contatti stretti negli ultimi 14 giorni con persone
        positive al SARS-CoV-2 per quanto di propria conoscenza.
La dichiarazione per l’accompagnatore non deve essere presentata da chi si limita ad
accompagnare i minori al luogo di ritrovo senza poi partecipare ad alcuna attività

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residenziale. Tale dichiarazione, infatti, è obbligatoria solo per chi partecipa all’attività
residenziale.
Questo Ufficio raccomanda anche la misurazione della temperatura.

Durante gli spostamenti con autoveicoli, potrà non essere rispettata la distanza di un
metro solo tra componenti dello stesso gruppo. Tra componenti di gruppi diversi deve
mantenersi necessariamente la distanza di almeno due file di sedili liberi.
In caso di controllo da parte dell’Autorità, il responsabile dell’attività dovrà dichiarare che
i minori condividono abitualmente gli stessi luoghi.

Un tipico pullman con circa 50 posti, pertanto, potrà essere occupato al massimo da due
gruppi (ciascuno formato da circa 20 persone, tra iscritti, operatori e animatori),
necessariamente separati da almeno due file di sedili liberi. La salita e la discesa così come
il deposito e il recupero dei bagagli dovrà avvenire per gruppi, facendo in modo che siano
sempre rispettate le distanze di sicurezza. Non si potrà riempire interamente un pullman
da circa 50 posti dichiarando che si tratta di un unico gruppo.

    4. Garantire la sicurezza del pernottamento (§2.3)
Le camere o le tende, se sufficientemente ampie, possono essere condivise da più persone,
purché facciano parte dello stesso gruppo.
Non è obbligatorio indossare la mascherina nella propria camera o nella propria tenda,
anche se condivisa.
Le Linee Guida stabiliscono che si debbano prevedere procedure specifiche, che rispettino
queste indicazioni:
        a) prevenire la condivisione di spazi comuni per i pernottamenti, e comunque
            assicurare la distanza di almeno un metro fra i letti, con eventuale inversione
            alternata delle testate degli stessi;
        b) assicurare la distanza di almeno un metro anche durante l’igiene personale
            dei minori;
        c) misurare giornalmente la temperatura corporea, come indicato nel paragrafo
            successivo;
        d) mantenere sempre distinta la biancheria di ogni persona, l’una dall’altra;
        e) la biancheria deve essere pulita almeno una volta alla settimana, o comunque
            prima dell’utilizzo da parte di un'altra persona;
        f) è consigliato prevedere un erogatore di gel idroalcolico per le mani
            all’ingresso di ogni camera o tenda, se possibile, altrimenti in aree predisposte
            e di facile accesso.

    5. Protocollo per le verifiche giornaliere (§2.7)
Ogni giorno si provvederà a misurare la temperatura corporea di tutte le persone
coinvolte nell’attività residenziale, sia minorenni che maggiorenni.

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L’operatore, educatore o animatore, anche volontario, addetto all’accoglienza deve
misurare la temperatura dell’iscritto o del membro del personale, dopo aver igienizzato le
mani, con rilevatore di temperatura corporea o termometro senza contatto. Il termometro
o rilevatore deve essere pulito con una salvietta igienizzante o cotone imbevuto di alcool
prima del primo utilizzo; alla fine dell’accoglienza e in caso di possibile contaminazione,
ad esempio se il bambino inavvertitamente entra in contatto con lo strumento o si mette a
tossire durante la misurazione.
Nel caso di insorgenza di febbre superiore a 37,5°C o di altra sintomatologia respiratoria o
altro sintomo compatibile con COVID-19 durante l’attività, il minore sarà posto in una
area separata dagli altri minori, sotto la vigilanza di un operatore, entrambi indosseranno
una mascherina chirurgica. Sarà avvertito immediatamente chi esercita la responsabilità
genitoriale, richiedendo che il minore venga prelevato e accompagnato il prima possibile
al suo domicilio. Nel caso sia un maggiorenne, lo stesso dovrà raggiungere la propria
abitazione non appena possibile.
Nel caso in cui successivamente alla partenza si scopra che un partecipante abbia avuto un
contatto stretto con una persona positiva (ad esempio, perché positivo un familiare
convivente), la famiglia o l’adulto interessato dovranno tempestivamente informare il
Referente COVID che seguirà le istruzioni di ATS.

Questo Ufficio rimane a           disposizione    per   ogni    chiarimento    all’indirizzo
avvocatura@diocesi.milano.it

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