Nota d'informazione sulla giurisprudenza della Corte - N 183
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Le sintesi giuridiche pubblicate nelle Note d'informazione sulla giurisprudenza della Corte sono consultabili anche nella banca dati HUDOC alla voce Legal Summaries. Traduzione v. 1.0 La presente traduzione è realizzata nell’ambito del progetto Europe in Translation previo accordo formale tra il Consiglio d'Europa, la Corte europea dei diritti dell'uomo e Diritti d’Europa/Generazione Zero. Diritti d’Europa/Generazione Zero si assumono l’esclusiva responsabilità della traduzione. Il testo originale in inglese e/o francese della Nota d’informazione è reperibile sul sito www.echr.coe.int. Europe in Translation (EiT) è un progetto firmato dal webmagazine Diritti d’Europa e dall’associazione Generazione Zero, editrice del primo, che vuole coinvolgere studenti universitari, neolaureati ed operatori giuridici nella traduzione delle Note di informazione della C.E.D.U. Il progetto si propone di avvicinare la realtà giuridica italiana al sistema di tutela dei diritti della C.E.D.U., superando l’ostacolo della lingua e valorizzando il contatto diretto e immediato con le fonti. Hanno contribuito alla presente traduzione: in qualità di traduttori, Alessandro Arestia, Arianna Coronese, Salvatore Fanzone, Paolo Frasca, Fabrizio Iacono, Simone Lo Presti, Enrico Mallia, Alessia Nasso, Giulia Pairona, Marco Petrachi, Rebecca Ravalli ed Adriana Tidona; in qualità di revisori linguistici, Alessandro Arestia, Chiara Bitetti e Marco Petrachi; in qualità di redattori giuridici, Aurora Licci, Simone Lo Presti ed Adriana Tidona; in qualità di Quality Checker, Marco Occhipinti. © Diritti d’Europa / Generazione Zero. Tutti i diritti riservati. La Nota d'informazione, stilata dalla Divisione pubblicazioni e informazione sulla giurisprudenza della Corte, contiene le sintesi dei casi esaminati durante il mese in questione, considerati di particolare interesse dalla cancelleria della Corte. Le sintesi non sono vincolanti per la Corte. Nella versione provvisoria, le sintesi sono di norma redatte nella lingua del caso trattato; la versione finale monolingue è disponibile rispettivamente in inglese e francese. La Nota d'informazione in inglese può essere scaricata al seguente indirizzo . La banca dati HUDOC è fruibile gratuitamente sul sito internet della Corte () e permette di accedere alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (sentenze della Grande Camera, delle camere e dei comitati, decisioni, casi notificati, pareri consultivi e sintesi giuridiche estratte dalle Note d'informazione sulla giurisprudenza della Corte), della Commissione europea dei diritti dell'uomo (decisioni e relazioni) e del Comitato dei Ministri (risoluzioni). Corte europea dei diritti dell'uomo (Consiglio d'Europa) 67075 Strasburgo Cedex Francia Tel: 00 33 (0)3 88 41 20 18 Fax: 00 33 (0)3 88 41 27 30 publishing@echr.coe.int www.echr.coe.int © Council of Europe / European Court of Human Rights, 2015 2
Corte europea dei diritti dell'uomo / Nota d’informazione 183 – Marzo 2015 TAVOLA DEI CONTENUTI ARTICOLO 2 Obblighi positivi (aspetto sostanziale) Riconoscimento di un risarcimento per i decessi causati da ordigni appartenenti all'esercito: irricevibile Akdemir ed Evin c. Turchia – 58255/08 e 29275/09 ................................................................. 7 Indagine effettiva Mancato svolgimento di un'indagine effettiva sul decesso di un detenuto affetto da disturbi mentali: violazione Associazione per la Difesa dei Diritti Umani in Romania – Comitato di Helsinki per conto di Ionel Garcea c. Romania - 2959/11 .............................................................................................................7 ARTICOLO 3 Trattamenti inumani o degradanti Dedotto sovraffollamento carcerario: nessuna violazione Muršić c. Croazia - 7334/13 ..................................................................................................... 7 Trattamenti degradanti Sovraffollamento carcerario e cattive condizioni di detenzione: violazione Varga e altri c. Ungheria - 14097/12 et al. ................................................................................ 8 Soldato diciannovenne costretto ad allinearsi sulla piazza d'armi indossando solo mutande militari: violazione Lyalyakin c. Russia - 31305/09 ................................................................................................. 8 Indagine effettiva Ingiustificati ritardi del procedimento penale e mancanza di un'indagine appropriata riguardo alle accuse di stupro e aggressione: violazione S.Z. c. Bulgaria - 29263/12 ................................................................................................................9 ARTICOLO 5 Articolo 5 § 1 Regolare stato di arresto o di detenzione Detenzione e misure preventive in assenza di un ragionevole sospetto di reato: violazione Kotiy c. Ucraina - 28718/09 ...............................................................................................................10 3
Articolo 5 § 1 (e) Individui incapaci di intendere e di volere Detenzione di una persona "incapace di intendere e di volere" in assenza di una precisa diagnosi dello stato mentale: irricevibile Constancia c. Olanda - 73560/12 .......................................................................................................10 Articolo 5 § 1 (f ) Estradizione Ritardi ingiustificati nell’estradizione del ricorrente dinanzi al giudice nello Stato richiedente: violazione Gallardo Sanchez c. Italia - 11620/07 ..................................................................................................11 ARTICOLO 6 Articolo 6 § 1 (civile) Accesso ad un tribunale Previsione di un tentativo obbligatorio di mediazione come prerequisito all'esperimento di un'azione legale nei confronti dello Stato: nessuna violazione Momčilović c. Croazia - 11239/11 .....................................................................................................12 Articolo 6 § 1 (penale) Accusa penale Equo processo Dedotta istigazione a delinquere determinante la reclusione per violazione del diritto d'autore: irricevibile Volkov e Adamskiy c. Russia - 7614/09 e 30863/10 ...........................................................................12 Articolo 6 § 3 (c) Difesa attraverso l’assistenza di un legale Assistenza legale gratuita Assenza di assistenza legale per l'imputato durante un'udienza del procedimento penale: violazione Volkov e Adamskiy c. Russia - 7614/09 e 30863/10 ...........................................................................13 ARTICOLO 8 Rispetto della vita familiare e privata Detenzione e misure preventive al di fuori del Paese nel quale il ricorrente lavorava e viveva con la sua famiglia: violazione Kotiy c. Ucraina - 28718/09 ..................................................................................................... 13 Rispetto della vita privata Intervento di riattribuzione chirurgica del sesso subordinato alla dimostrazione della raggiunta 4
Corte europea dei diritti dell'uomo / Nota d’informazione 183 – Marzo 2015 incapacità di procreare della persona in questione: violazione Y.Y. c. Turchia - 14793/08 ..................................................................................................................14 Comunicazione dello stato di sieropositività del paziente ai servizi medici ospedalieri: irricevibile Y c. Turchia - 648/10 ..........................................................................................................................16 Rispetto della vita familiare Annullamento del provvedimento di adozione, a 31 anni dalla sua emissione, su richiesta della sorella dell'adottato: violazione Zaieţ c. Romania - 44958/05 ..............................................................................................................16 ARTICOLO 13 Ricorso effettivo Difetto di effetto sospensivo del ricorso all'Aliens Appeals Board per la revisione giudiziaria dell'ordine di espulsione o del rifiuto del permesso di soggiorno: cancellazione del ricorso dal ruolo a seguito di composizione amichevole S.J. c. Belgio - 70055/10 .....................................................................................................................17 Ricorsi ineffettivi contro le cattive condizioni di detenzione: violazione Varga e altri c. Ungheria - 14097/12 et al. .........................................................................................17 ARTICOLO 34 Locus standi Legittimazione ad agire di una organizzazione non governativa, nell'interesse di un detenuto affetto da disturbi psichiatrici nel frattempo deceduto Associazione per la Difesa dei Diritti Umani in Romania – Comitato di Helsinki per conto di Ionel Garcea c. Romania - 2959/11 ................................................................................................... 18 ARTICOLO 37 Cancellazione dal ruolo dei ricorsi Ricorso relativo all'assenza di effetto sospensivo della domanda di revisione giudiziaria dell'ordine di espulsione o del rifiuto del permesso di soggiorno: cancellazione del ricorso dal ruolo a seguito di composizione amichevole S.J. c. Belgio - 70055/10 ........................................................................................................... 19 ARTICOLO 46 Sentenza pilota --- Misure generali Allo Stato convenuto è richiesto di stabilire degli archi temporali nei quali realizzare rimedi 5
preventivi e risarcitori riguardo alle cattive condizioni di detenzione Varga e altri c. Ungheria - 14097/12 et al. ................................................................................. 20 Esecuzione della sentenza - misure generali Allo Stato convenuto è richiesto di individuare ed adottare misure generali per migliorare l'efficacia di indagini penali sulle denunce di stupro e violenza S.Z. c. Bulgaria -- 29263/12 ...............................................................................................................21 AGGIORNAMENTI DELLA CORTE............................................................................................ 21 Conferenza Bruxelles 2015 Esempi di buone pratiche che siano di supporto alle attività informative riguardanti la giurisprudenza della Corte La Fondazione tedesca per la cooperazione legale internazionale (IRZ) che supporta la traduzione e la divulgazione delle pubblicazioni della Corte PUBBLICAZIONI RECENTI ................................................................................................................ 22 Relazioni di ricerca sulla giurisprudenza Manuale di diritto europeo relativo all'asilo, ai confini e all'immigrazione: nuove traduzioni 6
all'adempimento, da parte delle autorità nazionali, ARTICOLO 2 dell'obbligo positivo di proteggere la vita; questo in considerazione del fatto che i procedimenti di fronte alle Obblighi positivi (aspetto sostanziale) corti amministrative hanno condotto all’accertamento Riconoscimento di un risarcimento per i decessi di un comportamento negligente da parte delle autorità causati da ordigni appartenenti all'esercito: militari - in ragione della violazione dei doveri che irricevibile derivano loro dall'obbligo di salvaguardare la vita altrui - e al riconoscimento di somme adeguate a titolo di Akdemir ed Evin c. Turchia – riparazione per i danni arrecati. 58255/08 e 29275/09 Sentenza 17.3.2015 [Sezione II] Conclusione: irricevibile (manifestamente infondato). In fatto – I ricorrenti sono le madri di tre bambini La Corte ha, ad ogni modo, constatato la violazione rimasti coinvolti in un incidente avvenuto nel 1999, in dell'articolo 6 § 1 in considerazione della durata dei occasione del quale un ordigno che essi avevano trovato procedimenti amministrativi. in un bidone, in prossimità di una zona militare, esplose. Due dei bambini riportavano gravi lesioni ed il terzo (Si veda anche Oruk c. Turchia, 33647/04, 4 febbraio rimaneva ucciso. La procura decretava che la morte del 2014, Nota d’informazione 171) bambino era stata causata dall'esplosione di una bomba Indagine effettiva piazzata nel bidone per mano di terroristi, i quali avevano congegnato il dispositivo impiegando un Mancato svolgimento di un'indagine effettiva sul ordigno esplosivo originariamente di proprietà delle decesso di un detenuto affetto da disturbi mentali: forze armate. La procura emetteva un mandato di violazione perquisizione irrevocabile nei confronti dei responsabili, ma sospendeva il procedimento nel 2009, dal momento Associazione per la Difesa dei Diritti Umani in Romania che l'azione giudiziaria cadeva in prescrizione, – Comitato di Helsinki per conto di Ionel Garcea c. constatando che, a dispetto delle operazioni di ricerca Romania - 2959/11 ancora in corso, non era stato possibile identificare i Sentenza 24.3.2015 [Sezione III] responsabili. Dopo aver accertato la responsabilità oggettiva delle autorità nazionali, per quanto (Si veda sotto articolo 34, pagina 18) concerneva l'esplosione, la Corte suprema amministrativa accoglieva le istanze di risarcimento danni avanzate dai ricorrenti e riconosceva loro un ARTICOLO 3 indennizzo. L'ammontare complessivo corrisposto alla madre del bambino rimasto ucciso era pari a EUR Trattamenti inumani o degradanti 22.172,00 mentre i due bambini sopravvissuti Dedotto sovraffollamento carcerario: nessuna all'esplosione ricevevano un risarcimento complessivo violazione pari a EUR 83.739,00. Muršić c. Croazia - 7334/13 In diritto – Articolo 2 (aspetto sostanziale): Dopo aver Sentenza 12.3.2015 [Sezione I] constatato la responsabilità delle autorità nazionali per l'esplosione, le corti nazionali hanno accordato un In fatto – Nella sua domanda davanti la Corte europea, considerevole risarcimento danni. Gli importi il ricorrente lamentava principalmente la mancanza di riconosciuti a titolo di risarcimento erano tutt'altro che spazio personale nel carcere in cui scontava la pena di insufficienti. La circostanza per cui la responsabilità un anno e cinque mesi. Nel corso della detenzione concorrente del bambino che aveva rinvenuto l'ordigno veniva spostato in quattro celle diverse nelle quali aveva esplosivo è stata tenuta in considerazione nel a disposizione dai tre a poco più di sette metri quadrati determinare l'entità del risarcimento non ha di spazio personale. In brevi e occasionali periodi non pregiudicato tale valutazione. Di conseguenza, non c'era consecutivi tra loro, incluso un periodo di ventisette alcuna necessità di effettuare ulteriori verifiche riguardo giorni, il suo spazio personale veniva ridotto a poco 7
meno di tre metri quadrati. trattamento dei detenuti) In diritto – Articolo 3: In conformità ai principi stabiliti Trattamenti degradanti nella sentenza Ananyev e altri c. Russia, nella quale si Sovraffollamento carcerario e cattive condizioni di esaminava una presunta violazione dell'articolo 3 sulla detenzione: violazione base della mancanza di spazio personale in prigione, la Corte veniva chiamata a verificare se ciascun detenuto Varga e altri c. Ungheria - 14097/12 et al. avesse uno spazio individuale per dormire all'interno Sentenza 10.3.2015 [Sezione II] della cella e se disponesse di almeno tre metri quadrati di superficie, e se la metratura complessiva della cella (Si veda sotto articolo 46, pagina 20) permettesse ai detenuti di muoversi liberamente tra il mobilio. L'assenza di tutti questi elementi creava di per sé una forte presunzione che le condizioni di detenzione Soldato diciannovenne costretto ad allinearsi sulla costituissero trattamento degradante, in violazione piazza d'armi indossando solo mutande militari: dell'articolo 3. violazione Tuttavia, tale forte presunzione poteva, in alcune Lyalyakin c. Russia - 31305/09 circostanze, essere vinta considerando l'effetto Sentenza 12.3.2015 [Sezione I] cumulativo delle condizioni detentive, sebbene questo fosse improbabile nel caso di manifesta mancanza di In fatto – Il ricorrente, che al tempo dei fatti era una spazio personale, di reclusione in una struttura del tutto recluta diciannovenne nell'esercito russo, era stato inappropriata o nella quale fosse accertata l'esistenza di sorpreso due volte mentre cercava di disertare. Secondo problemi strutturali. Al contrario, non si poteva quanto riportato, al fine di evitare ulteriori tentativi di escludere che tale forte presunzione sarebbe stata vinta, diserzione era stato costretto a spogliarsi durante il per esempio, nel caso di brevi e occasionali restrizioni al viaggio di ritorno alla base. Dopo il suo ritorno, era di sotto dello spazio personale necessario accompagnato stato condotto davanti al comandante del battaglione e da sufficiente libertà di movimento e da attività al di fatto restare in piedi di fronte al battaglione indossando fuori della cella e dalla reclusione in una struttura solamente le mutande militari. appropriata. In diritto – Articolo 3 (aspetto sostanziale): La Corte ha Nel presente caso, la Corte era consapevole del fatto che ripetuto che gli Stati hanno l'obbligo di assicurare alla la misura delle celle in cui il ricorrente era stato collocato persona che presta servizio militare condizioni che siano non erano sempre state adeguate, come per i brevi compatibili con il rispetto della dignità umana, che le periodi occasionali e non consecutivi (incluso uno di procedure e le tecniche di addestramento militare non ventisette giorni) in cui egli aveva a disposizione poco la sottopongano ad afflizione o a sofferenza che ecceda meno di tre metri quadrati di spazio personale. Tuttavia, l'inevitabile livello di difficoltà intrinseco all'educazione le sue condizioni erano state accompagnate da militare e che, considerate le esigenze pratiche di tale sufficiente libertà di movimento e dalla reclusione in servizio, siano assicurati adeguatamente la sua salute e il una struttura appropriata. Pertanto, alla luce dei suo benessere. principi stabiliti nel caso Ananyev, le condizioni detentive del ricorrente, sebbene non sempre adeguate, Il ricorrente era rimasto in mutande militari in due non raggiungevano la soglia di gravità richiesta per occasioni, la prima in seguito a un fallito tentativo di qualificare il trattamento come inumano o degradante diserzione e la seconda il giorno successivo, durante lo ai sensi dell'articolo 3 della Convenzione. schieramento del battaglione. La Corte ha riconosciuto che il livello di afflizione sofferto dal ricorrente era stato Conclusione: nessuna violazione (sei voti contro uno). inferiore a quello che avrebbe patito se fosse stato spogliato completamente, che l'episodio era accaduto in (Si veda Ananyev e Altri c. Russia, 42525/07 e 60800/08, estate, che era stato breve e si era concluso con una 10 gennaio 2012, Nota d’informazione 148; si veda reprimenda. Ciononostante, il Governo convenuto non anche la Scheda tematica sulle Condizioni detentive e il aveva spiegato i motivi, in particolare, per cui gli era 8
stato richiesto di rimanere in piedi di fronte al Nel 2007 i sette imputati venivano rinviati a giudizio battaglione indossando solo le mutande militari dopo davanti al tribunale distrettuale per sequestro di persona, che egli era già stato posto sotto controllo delle autorità violenza sessuale, induzione alla prostituzione o militari. Se da un lato non sono state ignorate le sequestro a scopo di costrizione alla prostituzione. Si specificità del contesto militare relative al caso e la svolgevano ventidue udienze, dieci delle quali erano necessità di mantenere un rigore militare, dall'altro rinviate principalmente per motivi di irregolarità nella rimane il fatto che la necessità di utilizzare le misure citazione a giudizio degli accusati o dei testimoni. In contestate non è stato dimostrato in maniera una sentenza del marzo 2012, cinque degli imputati convincente. In tali circostanze, l'atto di spogliarsi e erano dichiarati colpevoli e condannati a pena detentiva l'esposizione del ricorrente durante lo schieramento del e al pagamento di multe, uno era assolto e il battaglione ha avuto l'effetto di umiliarlo. Il fatto che procedimento contro i sette imputati era interrotto per egli avesse diciannove anni al tempo dei fatti ha decorrenza del termine di prescrizione. I cinque aggravato il trattamento, che ai sensi dell'articolo 3 ha imputati dichiarati colpevoli ed il ricorrente costituito trattamento degradante. proponevano appello. Sette delle udienze tenute presso il tribunale regionale venivano rinviate per assenza di Conclusione: violazione (all'unanimità). uno degli imputati o dei loro difensori. In una sentenza definitiva del febbraio 2014, il tribunale archiviava una La Corte ha anche sostenuto, all'unanimità, che sia delle condanne e interrompeva il procedimento per avvenuta anche una violazione dell'aspetto procedurale decorrenza del termine di prescrizione. Le pene dell'articolo 3 per il mancato accertamento riguardo ai detentive di alcuni degli altri imputati venivano presunti maltrattamenti subiti dal ricorrente. diminuite. Articolo 41: EUR 15.000,00 a titolo di danno non In diritto – Articolo 3 (aspetto procedurale): Gli episodi patrimoniale. di stupro e aggressione sofferti dalla ricorrente rientrano nell'ambito di applicazione dell'articolo 3 della Convenzione. Indagine effettiva Ingiustificati ritardi del procedimento penale e La durata totale dei procedimenti penali portati avanti mancanza di un'indagine appropriata riguardo alle in seguito alla denuncia della ricorrente ha richiesto più accuse di stupro e aggressione: violazione di quattordici anni per lo svolgimento delle indagini preliminari e dei due gradi di giurisdizione. S.Z. c. Bulgaria - 29263/12 Sentenza 3.3.2015 [Sezione IV] Tale lungo intervallo di tempo non appariva giustificato dalla complessità del caso. I ritardi intervenuti erano In fatto – Nel settembre del 1999 la ricorrente veniva dovuti a una mancanza di scrupolosità da parte delle portata in un appartamento dove era trattenuta contro autorità e, tra le altre cose, le autorità inquirenti non la sua volontà, picchiata e stuprata ripetutamente da avevano indagato alcuni aspetti del caso, in particolare parte di alcuni uomini prima che riuscisse a fuggire. il coinvolgimento di alcuni individui che la ricorrente aveva identificato come partecipanti all'aggressione. La procura avviava un'indagine. La ricorrente identificava alcuni dei suoi aggressori e due ufficiali di La durata eccessiva dei procedimenti ha polizia che quelli avevano incontrato, secondo quanto indiscutibilmente avuto ripercussioni negative sulla riportato, in un momento precedente al suo assalimento. ricorrente, la quale si trovava palesemente in uno stato psicologico estremamente fragile a seguito L'indagine veniva chiusa per quattro volte e il fascicolo dell'aggressione. Essa era stata lasciata in uno stato di restituito per il compimento di ulteriori accertamenti, incertezza circa la possibilità di definire il giudizio e le perché non erano state compite le necessarie misure condanne degli aggressori, obbligata a tornare investigative o erano state commesse delle irregolarità ripetutamente in tribunale e a rivivere gli eventi nel procedurali. corso dei numerosi esami da parte della corte. 9
Pertanto, i procedimenti non soddisfacevano i requisiti difesa del principio di legalità e alla fiducia del pubblico dell'articolo 3 della Convenzione. Di conseguenza, la e delle vittime nel sistema giudiziario. Corte ha rigettato l'eccezione preliminare proposta dal Governo secondo cui il ricorso era prematuro. Articolo 41: EUR 15.000,00 a titolo di danno non patrimoniale. Conclusione: violazione (all'unanimità). Articolo 46: in più di 45 sentenze la Corte ha già ARTICOLO 5 riscontrato violazioni dell'obbligo di svolgere l'effettivo accertamento nei ricorsi riguardanti la Bulgaria. Inoltre, Articolo 5 § 1 diversi ricorsi riguardanti casi di violenza sessuale sono stati recentemente cancellati dal ruolo in seguito ad una Regolare stato di arresto o di detenzione composizione amichevole tra le parti o ad una Detenzione e misure preventive in assenza di un dichiarazione unilaterale del Governo in ragionevole sospetto di reato: violazione riconoscimento della violazione dell'articolo 3. Kotiy c. Ucraina - 28718/09 Nella maggior parte di tali casi la Corte aveva accertato Sentenza 5.3.2015 [Sezione V] ritardi considerevoli nel corso delle indagini preliminari e l’omissione di un’investigazione approfondita ed (Si veda sotto articolo 8, pagina 13) oggettiva. In certe situazioni i ritardi avevano provocato la conclusione dei procedimenti per decorrenza del termine di prescrizione, nei quali i sospettati, Articolo 5 § 1 (e) nonostante fossero stati identificati, non erano stati imputati formalmente o in cui, nonostante i presunti Individui incapaci di intendere e di volere responsabili fossero stati rinviati a giudizio e il processo Detenzione di una persona "incapace di intendere e si fosse tenuto, era trascorso il termine di prescrizione di volere" in assenza di una precisa diagnosi dello così detto "assoluto". Per di più, in alcuni casi le autorità stato mentale: irricevibile non avevano tenuto conto di alcune prove o non avevano tentato di chiarire alcune circostanze fattuali o Constancia c. Olanda - 73560/12 il coinvolgimento nell'esecuzione del reato di alcuni Decisione 3.3.2015 [Sezione III] individui in particolare; oppure il procuratore aveva ostinatamente rifiutato di attenersi alle istruzioni del In fatto – Il ricorrente era rinviato a giudizio per tribunale in relazione alle indagini preliminari. omicidio colposo in seguito alla morte di uno studente in una scuola elementare nel 2006. Nel conseguente Pertanto, si riscontrava un problema sistematico di procedimento penale si rifiutava di collaborare in inefficacia delle indagini in Bulgaria. Tuttavia, la qualsiasi esame del suo stato mentale, cosicché non era complessità del problema strutturale riscontrato ha reso stato possibile operare alcuna diagnosi. Ciò nonostante difficile identificare le cause specifiche dei difetti i tribunali nazionali accertavano lo stato mentale constatati o definire misure specifiche da implementare gravemente disturbato del ricorrente e irrogavano una al fine di migliorare la qualità delle indagini. In quelle pena detentiva di 12 anni, a cui si aggiungeva la circostanze, la Corte non aveva ritenuto di essere nella reclusione in quanto persona "incapace di intendere e di posizione di indicare quali misure individuali e generali volere" (“ordine di sottoporsi a TBS”). La sentenza era dovessero essere adottate al fine di rendere esecutivo il stata infine confermata dalla Corte suprema nel 2012. presente giudizio. Le autorità nazionali, in collaborazione con il Consiglio dei Ministri, si In diritto – Articolo 5 § 1 (e): Quando il ricorrente è trovavano nella posizione migliore per identificare le considerato una persona "incapace di intendere e di diverse cause del problema e per decidere quali misure volere", i tribunali nazionali fanno affidamento su un di carattere generale sono necessarie - in termini pratici certo numero di perizie preparate da psichiatri e - come deterrente per simili violazioni future, con un psicologi, nonché su una relazione basata sul fascicolo particolare riguardo a combattere l'impunità e alla penale e le registrazioni audio e audiovisive degli 10
interrogatori. Sebbene i medici non fossero riusciti a Il ricorrente lamentava davanti alla Corte europea la stabilire una diagnosi precisa, avevano tuttavia ritenuto durata della sua detenzione in attesa di essere estradato. che il ricorrente fosse gravemente disturbato; parere che la Corte d'appello trovava confermato dal suo stesso In diritto – Articolo 5 § 1 (f ): La detenzione del esame del fascicolo del caso. La Corte riconosceva che, ricorrente in attesa di estradizione era in conformità con dovendo far fronte al rifiuto totale del ricorrente di il diritto nazionale ed era stata giustificata dal dovere sottoporsi a qualsiasi esame del suo stato mentale in dello Stato di rispettare i suoi impegni internazionali e qualsiasi momento utile, i giudici nazionali erano stati dall'esistenza del rischio che il ricorrente tentasse la fuga. legittimate a concludere dalle informazioni fin ad allora ottenute che il ricorrente era affetto da un vero e proprio Tuttavia, il ricorrente era stato posto in stato di disturbo mentale e che, qualunque ne fosse la precisa detenzione in attesa di estradizione al fine di consentire natura, era di una tipologia o di un grado che alle autorità greche di processarlo. A questo proposito giustificavano il confinamento obbligatorio. era necessario operare una distinzione tra due forme di estradizione al fine di specificare il livello di diligenza Il legame tra la prima condanna e la misura che richiesto per ognuno. Esistevano l’estradizione ai fini comporta il confinamento del ricorrente in una casa di dell'esecuzione di una pena e l’estradizione che consenta cura e di custodia, necessario per l'applicabilità alla Stato richiedente di processare la persona interessata. dell'articolo 5 § 1 (a), si sarebbe potuto infine risolvere In quest'ultimo caso, dato che il procedimento penale qualora le future decisioni al riguardo non si fossero era ancora pendente, la persona soggetta a estradizione basate su motivazioni coerenti con gli obiettivi della doveva essere ritenuta innocente; per di più in tale fase corte giudicante. In tali circostanze, una detenzione che la loro capacità di esercitare i propri diritti di difesa nel era legittima in via preliminare, si sarebbe trasformata procedimento penale allo scopo di dimostrare la propria in una privazione arbitraria della libertà incompatibile innocenza era notevolmente limitata, o addirittura con l'articolo 5. inesistente. Infine, alle autorità dello Stato richiesto era stato impedito lo svolgimento di qualsiasi esame nel Conclusione: irricevibile (manifestamente infondato). merito della causa. Per tutti questi motivi, per la tutela dei diritti della persona interessata ed il buon (Si veda anche Varbanov c. Bulgaria, 31365/96, 5 funzionamento della procedura di estradizione, tra cui ottobre 2000; e la Scheda tematica su Detenzione e il dovere di perseguire l'individuo coinvolto entro un salute mentale) termine ragionevole, era richiesto allo Stato richiesto agisca con particolare diligenza. Articolo 5 § 1 (f ) Nel caso di specie la detenzione in attesa di estradizione era durata approssimativamente un anno e sei mesi e Estradizione notevoli ritardi imputabili alle autorità italiane si erano verificati nelle varie fasi del procedimento, anche se il Ritardi ingiustificati nell’estradizione del ricorrente caso non era particolarmente complesso. Pertanto, vista dinanzi al giudice nello Stato richiedente: violazione la natura del procedimento di estradizione, istituito allo scopo di perseguire il ricorrente in un paese terzo, e la Gallardo Sanchez c. Italia - 11620/07 natura ingiustificata dei ritardi da parte dei giudici Sentenza 24.3.2015 [Sezione IV] italiani, la detenzione del ricorrente non era stata "legittima" ai sensi dell'articolo 5 § 1 (f ) della In fatto – Il ricorrente è un cittadino venezuelano. Convenzione. Nell’aprile 2005, dopo essere stato accusato di incendio doloso da parte delle autorità greche, era sottoposto a Conclusione: violazione (all'unanimità). detenzione in attesa dell’estradizione da parte della polizia italiana a seguito di un mandato d'arresto emesso Articolo 41: nessuna richiesta presentata a titolo di ai sensi della Convenzione europea di estradizione. Era danno. estradato in Grecia nell’ottobre 2006. (Si veda anche la Scheda tematica su Espulsione e 11
estradizione e il Manuale sul diritto europeo in materia contenziosi. Per quanto concerne il requisito della di asilo, frontiere e immigrazione) proporzionalità, la Corte notava come la prima azione fosse stata considerata estinta a causa della inattività dei ricorrenti e la mancata presentazione di un appello. In ARTICOLO 6 seguito a tale estinzione, e prima di instaurare un nuovo procedimento, ai ricorrenti veniva nuovamente Articolo 6 § 1 (civile) richiesto di ottemperare alla condizione di procedibilità consistente nel tentativo di mediazione obbligatorio. In Accesso ad un tribunale vista del primo rifiuto di conciliare, era impossibile dire Previsione di un tentativo obbligatorio di quale sarebbe stato il risultato di un nuovo tentativo, mediazione come prerequisito all'esperimento di considerato il fatto che era passato molto tempo dal un'azione legale nei confronti dello Stato: nessuna tentativo di mediazione. La condizione di procedibilità violazione non è irragionevole in sé, né comporta alcun pregiudizio all'azione del ricorrente. La limitazione non ha, dunque, Momčilović c. Croazia - 11239/11 intaccato l'essenza del diritto dei ricorrenti di accedere Sentenza del 26.3.2015 [Sezione I] alla giustizia. In fatto – Secondo la Sezione 186(a) del codice di Conclusione: nessuna violazione (all'unanimità). procedura civile, qualsiasi parte che voglia iniziare un procedimento legale contro lo Stato croato deve prima obbligatoriamente inviare una richiesta di mediazione al Articolo 6 § 1 (penale) competente ufficio del pubblico ministero. Ciò a pena Accusa penale di inammissibilità della azione civile. Equo processo Nel gennaio 1998 i ricorrenti inviavano una richiesta al Dedotta istigazione a delinquere determinante la pubblico ministero per la configurazione di una reclusione per violazione del diritto d'autore: richiesta di risarcimento danni per l'omicidio di un irricevibile parente da parte di un soldato. In seguito al respingimento della richiesta i ricorrenti iniziavano un Volkov e Adamskiy c. Russia - 7614/09 e 30863/10 procedimento civile di fronte alla corte locale. Tuttavia, Sentenza del 26.3.2015 [Sezione I] quella azione veniva considerata estinta a causa della mancata comparizione in udienza del loro In fatto –Nel contesto di un'operazione di polizia volta rappresentante legale. Nel maggio 2005 essi ad individuare soggetti coinvolti nella distribuzione di presentavano una nuova azione di fronte ad una diversa software contraffatti, i ricorrenti venivano contattati da corte locale, ma essa veniva dichiarata irricevibile a causa due poliziotti sotto copertura che chiedevano loro di del mancato preventivo esperimento del tentativo installare il suddetto software sui loro computer. I obbligatorio di mediazione con l'ufficio competente del ricorrenti acquistavano e poi installavano un software pubblico ministero. privo di licenza sui computer dei poliziotti. Venivano, dunque, arrestati per violazione del diritto d'autore. In diritto – Articolo 6: Alla Corte veniva richiesto di stabilire se la predisposizione di un tentativo di Nel procedimento di fronte alla Corte, i ricorrenti mediazione obbligatorio preventivo, imposto dalle sostenevano che la polizia li avesse istigati a delinquere, norme procedurali quale prerequisito dell'esperimento violando il principio del giusto processo (articolo 6 § 1 della azione civile contro lo Stato, costituisse un della Convenzione). ostacolo eccessivo all'accesso alla giustizia e alla tutela di quel diritto. L'esperimento di un tentativo di In diritto – Articolo 6 § 1 (entrambi i ricorrenti): la Corte mediazione obbligatorio è stabilito per legge e risponde ha riaffermato che nei casi di istigazione, i Giudici all'esigenza di assicurare un'efficiente ed economica avrebbero dovuto stabilire prima se il reato fosse stato gestione della giustizia civile, evitando lunghi e costosi commesso ugualmente anche senza l'intervento delle procedimenti ordinari, oltre a ridurre il numero di Autorità. I ricorrenti svolgevano un'attività economica 12
legale, e la polizia li ha contattati come ogni cliente Conclusione: violazione (all'unanimità). ordinario avrebbe fatto. I ricorrenti hanno spontaneamente acquistato o scaricato, e poi installato Articolo 41: EUR 4.000,00 a titolo di danno non un software privo di licenza sul computer degli agenti patrimoniale. sotto copertura, senza alcuna richiesta esplicita o illecita istigazione da parte della polizia. Inoltre, essi hanno (Si veda, per casi simili in materia d'istigazione da parte informato i poliziotti che il software era contraffatto e della polizia, Kuzmickaja c. Lithuania (dec.), 27968/03, che sarebbe stato molto più costoso usarne uno con 10 giugno 2008; si veda anche la Scheda tematica su licenza. Arresti di polizia e assistenza legale) Il caso di specie è, quindi, differente rispetto agli altri casi russi in materia di istigazione dal momento che i Articolo 6 § 3 (c) ricorrenti hanno intrapreso autonomamente la condotta lesiva e non sono state le azioni illegali o Difesa attraverso l’assistenza di un legale arbitrarie della polizia a costituire il fattore Assistenza legale gratuita determinante nella produzione dell'illecito. Assenza di assistenza legale per l'imputato durante un'udienza del procedimento penale: violazione Conclusione: irricevibile (manifestamente infondata). Volkov e Adamskiy c. Russia - 7614/09 e 30863/10 Articolo 6 § 1, in combinato disposto con Articolo 6 § Sentenza del 26.3.2015 [Sezione I] 3 (c) (Mr. Volkov): durante l'udienza d'appello, sig. Volkov non era stato assistito da un legale dal momento (Si veda sopra articolo 6 § 1 (penale)) che non poteva permettersi l'assistenza legale dell'avvocato del procedimento di primo grado, né dare mandato ad un altro di sua scelta. ARTICOLO 8 Dati gli ampi poteri della Corte in sede d'appello di Rispetto della vita familiare e privata rivedere il caso anche nel merito, il sig. Volkov avrebbe potuto beneficiare di assistenza legale, per poter almeno Detenzione e misure preventive al di fuori del Paese ottenere una riduzione della pena. Sulla base nel quale il ricorrente lavorava e viveva con la sua dell’ordinamento interno, il diritto all'assistenza legale è famiglia: violazione esteso al grado di appello se, inter alia, l'imputato non ha rinunciato per iscritto a questo diritto. Se l'imputato Kotiy c. Ucraina - 28718/09 è indigente e non può permettersi un patrocinio legale, Sentenza 5.3.2015 [Sezione V] spetta alle autorità nominare un legale in sua vece. Dagli atti sembrava che Mr. Volkov non ha rinunciato al suo diritto di essere rappresentato nel procedimento In fatto – Nell’aprile 2008 il dipartimento di polizia di d'appello. Nonostante egli non aveva richiesto Kyiv avviava un procedimento penale nei confronti del attivamente il patrocinio gratuito a spese dello Stato, il ricorrente per frode fiscale e lo inseriva nel registro dei suo comportamento non poteva indurre, di per sé, le ricercati sulla base del fatto che questi non viveva più Autorità a non provvedere al loro obbligo di procurargli nel luogo registrato come residenza in Ucraina e che la una difesa effettiva. sua posizione era sconosciuta. Il ricorrente aveva di fatto fino ad allora lavorato e vissuto con la sua famiglia in Germania per diversi anni. Nel novembre 2008, mentre Considerato che le Autorità sapevano che il ricorrente si trovava al Ufficio della migrazione in Kharkiv per non aveva un accordo per la rappresentanza con il suo rinnovare il suo passaporto, egli era trattenuto e scortato legale, esse avevano l'obbligo di procuragli un legale a al dipartimento del distretto di polizia di Kyiv, dove spese dello Stato per il grado di appello o di rinviare le veniva arrestato dopo esser stato sottoposto ad udienze al momento in cui egli potesse essere interrogatorio. Il ricorrente era rilasciato dopo dieci adeguatamente rappresentato. giorni in seguito all’impegno scritto di non lasciare il 13
suo luogo di residenza in Ucraina ed alla consegna dei tempestivo. Durante il periodo di investigazione di tre suoi passaporti. Il ricorrente presentava reclami alla anni e sette mesi, nessun altro rimedio giudiziale è stato Corte distrettuale per arresto e detenzione illegittimi, messo a disposizione del ricorrente. Come conseguenza presunta violazione delle regole procedurali da parte il diritto interno non ha soddisfatto i requisiti di qualità degli inquirenti e interferenza con la sua vita familiare e della legislazione ai fini della Convenzione. professionale. Nel dicembre 2011 le misure preventive venivano abolite ed il passaporto restituito. Inoltre, sebbene l’interferenza perseguisse lo scopo legittimo di prevenire il crimine, essa era stata ampia. In diritto – Articolo 5 § 1: La Corte doveva determinare Lo stato di disoccupazione del ricorrente all’epoca dei se la detenzione del ricorrente fosse stata arbitraria ed fatti non attenua il fatto che gli fosse stato incompatibile con lo scopo dell’articolo 5 § 1. Quando temporaneamente impedito di ritornare in Germania veniva interrogato al dipartimento di polizia nel per proseguire la propria vita privata e familiare. novembre 2008 non gli era stato consentito di Oltretutto, le autorità nazionali non avevano andarsene. Considerata l’esistenza di un elemento considerato altre misure cautelari non detentive previste coercitivo, la Corte ha ritenuto che egli fosse stato dalla normativa nazionale e nessun altro mezzo di privato della propria libertà nell’ambito dell’articolo 5 § ricorso era disponibile. Dal momento in cui aveva 1. Il suo fermo era stato formalizzato tramite verbale di firmato l’accordo scritto di non rendersi irreperibile, al arresto soltanto diverse ore dopo e in esso venivano ricorrente non era stato chiesto di prendere parte ad riportate semplicemente le motivazioni generali alcuna procedura investigativa. In sintesi, il suo diritto dell’arresto, senza che fossero indicati ragionevoli al rispetto della vita privata e familiare non è stato sospetti circa la commissione di un illecito penale. E bilanciato con il pubblico interesse di perseguire nemmeno il verbale giustificava la detenzione cautelare l’effettivo accertamento di un procedimento penale. del ricorrente durante l’interrogatorio, in ragione degli specifici scopi previsti dalla legge nazionale per applicare Conclusione: violazione (all’unanimità). tali misure. La Corte non ha accettato una giustificazione basata sull’inserimento del ricorrente La Corte ha anche stabilito una violazione dell’articolo nella lista dei ricercati, dal momento che questi non 5 § 5 della Convenzione. poteva essere considerato in stato di latitanza mentre viveva in Germania. È stato quindi stabilito che la Articolo 41: EUR 6.000,00 a titolo di danno non detenzione del ricorrente tra il 14 e il 24 novembre 2008 patrimoniale. era incompatibile con l’articolo 5 § 1. Rispetto della vita privata Conclusione: violazione (all’unanimità). Intervento di riattribuzione chirurgica del sesso Articolo 8: A seguito dell’impegno di non rendersi subordinato alla dimostrazione della raggiunta irreperibile e di consegnare i passaporti in suo possesso, incapacità di procreare della persona in questione: il ricorrente non era nelle condizioni di recarsi in violazione Germania dove viveva la sua famiglia e dove svolgeva le sue attività professionali. Come giustificazione a tale Y.Y. c. Turchia - 14793/08 interferenza, conformemente all’articolo 234 del codice Sentenza 10.3.2015 [Sezione II] di procedura penale, il ricorrente avrebbe potuto impugnare la decisione degli inquirenti di fronte al In fatto – Il ricorrente, Y.Y, era registrato al momento pubblico ministero della Corte. Tuttavia, la Corte non della richiesta come persona di sesso femminile. In età ha ritenuto che la possibilità di impugnare la decisione precoce Y.Y. diveniva consapevole di sentirsi a suo agio dinanzi al pubblico ministero permettesse adeguate più come ragazzo che come ragazza, a prescindere dalle tutele assicurando un riesame appropriato; inoltre caratteristiche anatomiche. Y.Y. pertanto presentava un’impugnazione di fronte ad un tribunale sarebbe stata domanda di autorizzazione per sottoporsi ad possibile solamente nella fase preliminare del un’operazione di riassegnazione sessuale, ma nel 2006 procedimento penale o durante l’esame del merito e tale autorizzazione veniva negata da una corte nazionale, non poteva essere ritenuta un mezzo di ricorso 14
in applicazione dell’art. 40 del codice civile, per il solo procreare. motivo che Y.Y. non fosse permanentemente incapace di procreare. In ogni caso, la Corte non ha ritenuto necessario pronunciarsi sulla questione riguardante l’accesso al Il ricorrente, infine, otteneva l’autorizzazione per trattamento medico del ricorrente che gli avrebbe sottoporsi all’intervento nel 2013, cinque anni e sette consentito di soddisfare quel requisito. La Corte ha mesi dopo che la sua prima richiesta era stata rigettata. ritenuto ad ogni modo che il principio del rispetto Le corti nazionali in seguito accoglievano la richiesta dell’integrità fisica del ricorrente gli precludesse senza considerare se il ricorrente fosse o meno qualsiasi obbligo di sottoporsi ad un tale trattamento definitivamente incapace di procreare. finalizzato alla permanente sterilizzazione. In diritto – Articolo 8: La possibilità per i transessuali di Nelle circostanze del caso e tenendo conto della sottoporsi ad interventi chirurgici di riassegnazione di formulazione del ricorso del ricorrente, è bastato per la genere esiste in molti Stati del Consiglio d’Europa, così Corte osservare che egli avesse impugnato, sia dinanzi come il riconoscimento giuridico della loro nuova alla corte nazionale che alla presente Corte, identità sessuale. In alcuni Stati il riconoscimento l’indicazione, contenuta nella legislazione, che giuridico del nuovo genere è rimasto soggetto alla un’inabilità permanente a procreare fosse un requisito riassegnazione chirurgica e/o all’incapacità di procreare. per l'autorizzazione a sottoporsi a cambiamento del In alcuni Stati la sterilità o l’infertilità sono valutati sesso. dopo il processo di riassegnazione medica o chirurgica del sesso. Tale prerequisito non appariva necessario, come il Governo invece aveva sostenuto, per tutelare l'interesse Nel caso di specie, era stato stabilito che l’incapacità di generale e gli interessi della persona, al fine di procreare fosse un requisito che doveva essere giustificare la regolamentazione degli interventi di soddisfatto anteriormente all'operazione di conversione cambiamento del sesso. Conseguentemente, anche del sesso e costituiva perciò un prerequisito per supponendo che il rigetto della richiesta iniziale di l'intervento in questione. La corte nazionale aveva fatto accesso a tale chirurgia poggiasse su motivazioni affidamento a quella condizione negando al ricorrente rilevanti, queste non erano sufficienti. L’interferenza l’autorizzazione a sottoporsi al cambiamento fisico risultante con il diritto del ricorrente al rispetto della richiesto, malgrado il fatto che il ricorrente avesse già propria vita privata non poteva dunque essere intrapreso un processo di transizione di genere, come considerata “necessaria” in una società democratica. poteva essere osservato dal continuo supporto psicologico e dal comportamento sociale maschile. Il cambio di approccio del giudice nazionale che, nel maggio 2013, aveva concesso al candidato La Corte non ha potuto comprendere il motivo per cui l’autorizzazione a sottoporsi ad un intervento chirurgico l’incapacità di procreare di una persona che desidera di mutamento di sesso, anche se aveva ancora la capacità essere sottoposta ad intervento chirurgico di di procreare, confermava quella conclusione. riassegnazione del sesso dovesse essere stabilita ancor prima che il processo di conversione fisica del sesso fosse Nel negare al ricorrente, per molti anni, la possibilità di incominciato. sottoporsi ad una tale operazione, lo Stato ha quindi violato il diritto dello stesso al rispetto della sua vita Il Governo, pur difendendo la conformità delle privata. decisioni della corte nazionale alla legge, ha sostenuto che né la legislazione in questione né le condizioni della Conclusione: violazione (all’unanimità). sua attuazione richiedessero al ricorrente di sottoporsi a preliminari procedure mediche di sterilizzazione o a Articolo 41: EUR 7.500,00 a titolo di danno non terapie ormonali. La Corte non ha compreso in quale patrimoniale. modo, se non ricorrendo alla sterilizzazione, il ricorrente avrebbe potuto soddisfare il requisito di infertilità (Il presente caso riguarda la compatibilità con l’articolo permanente avendo egli la capacità biologica di 15
8 delle condizioni imposte ad una persona che desidera mediche, sanzionando qualsiasi violazione di tale cambiare sesso. Per i casi precedenti, in cui è stato principio. Inoltre, il segreto medico è vincolante non chiesto alla Corte di accertare se le restrizioni imposte solo per i medici, ma anche, più in generale, per tutti su transessuali operati nell’esercizio dei loro diritti coloro che, in ragione della loro posizione o professione, sanciti dall’articolo fossero o meno giustificate, si veda, hanno ricevuto informazioni sullo stato di salute di un ad esempio, Christine Goodwin c. Regno Unito [GC], paziente. 28957/95, 11 luglio 2002, Nota d’informazione 44; Van Kück c. Germania, 35968/97, 12 giugno 2003, Nelle circostanze del caso di specie, tenuto conto dei Nota d’informazione 54; e Hämäläinen c. Finlandia documenti del fascicolo e dello stato di incoscienza del [GC], 37359/09, 16 luglio 2014, Nota d’informazione ricorrente al momento del ricovero in ospedale, non 176.) c'era nulla che suggerisse che la diffusione delle informazioni in questione non fosse giustificata Comunicazione dello stato di sieropositività del dall'interesse del ricorrente in termini di diagnosi o paziente ai servizi medici ospedalieri: irricevibile trattamento da fornire, o ancora dalle esigenze legate alla sicurezza del personale ospedaliero. Di conseguenza, Y c. Turchia - 648/10 la trasmissione delle informazioni relative alla Decisione 17.2.2015 [Sezione II] sieropositività del ricorrente ai vari membri del personale medico non poteva essere considerata come In fatto – Nel febbraio 2008 il ricorrente era portato in una violazione del suo diritto al rispetto della vita ospedale in ambulanza in stato di incoscienza. Il privata. Inoltre, non vi era alcuna prova per dimostrare personale dell'ambulanza, informato dalla famiglia del che i soggetti non coinvolti nelle attività di assistenza paziente in merito alla sua sieropositività, trasmetteva medica al ricorrente fossero stati informati del suo stato tale informazione al personale medico ospedaliero. di sieropositività. Nel maggio 2008 il ricorrente sporgeva denuncia presso Infine, il ricorrente aveva chiesto ai giudici la Procura contro il personale medico dell'ospedale amministrativi di garantire la riservatezza delle impiegato nelle unità di terapia intensiva e di emergenza. procedure. Si evince dalle decisioni dei suddetti giudici Egli sosteneva, tra le altre cose, che la divulgazione delle che gli stessi non si sono pronunciati in merito a tale informazioni riguardo al suo stato di salute aveva violato richiesta. In ciascuna delle suddette decisioni è stato il suo diritto alla riservatezza della vita privata e aveva menzionato il nome ricorrente. Soltanto la decisione costituito una illecita divulgazione di dati medici. declinatoria di competenza resa dal Tribunale amministrativo ha fatto menzione della sieropositività I ricorsi amministrativi e giudiziari del ricorrente non del ricorrente. Tuttavia, niente lascia supporre che tale andavano a buon fine. decisione fosse stata resa pubblica, pubblicizzata o resa altrimenti accessibile al pubblico. Ne consegue che la In diritto – Articolo 8: Le informazioni relative alla segnalazione dello stato di sieropositività del ricorrente sieropositività del ricorrente rientrano nell'ambito della nella sola decisione di cui sopra non era tale da costituire sua vita privata, dal momento che si tratta di dati una violazione del suo diritto al rispetto della vita sensibili e di natura personale, riguardanti direttamente privata. le sue condizioni di salute. Conclusione: irricevibile (manifestamente infondato). Il ricorrente non aveva informato personalmente del suo stato di sieropositività l'ospedale in cui fu ricoverato. Rispetto della vita familiare La sua famiglia aveva informato il personale dell'ambulanza, che a sua volta aveva riferito Annullamento del provvedimento di adozione, a 31 l'informazione al personale medico e amministrativo di distanza dalla sua emissione, su richiesta della dell'ospedale. sorella dell'adottato: violazione Il diritto nazionale turco garantisce il diritto al rispetto Zaieţ c. Romania - 44958/05 della vita privata e la riservatezza delle informazioni Sentenza 24.3.2015 [Sezione III] 16
condizioni di vita per la ricorrente. Tuttavia, le In fatto - La ricorrente è stata adottata all'età di 17 anni. disposizioni giuridiche che disciplinano l'adozione sono La madre adottiva aveva un'altra figlia, anche lei mirate principalmente all'interesse e alla tutela dei adottiva. A seguito della morte della madre, nel 2003 le minori. In questo contesto, l'annullamento di un due sorelle diventavano comproprietarie di un terreno provvedimento di adozione non era prospettato come che era stato, in precedenza, illegalmente espropriato misura contraria al figlio adottato e non poteva essere, alla loro famiglia. A seguito di un ricorso presentato pertanto, interpretato nel senso di diseredare il figlio dalla sorella della ricorrente, nel 2004 un tribunale adottivo. Comunque, ai sensi del diritto interno, solo il distrettuale dichiarava nulla e priva di effetto l'adozione figlio adottivo avrebbe diritto di contestare la validità della ricorrente. La decisione veniva confermata in dell'adozione, una volta che abbia acquisito la piena appello nel 2005. capacità giuridica. Se eventuali prove successive rivelassero che un provvedimento di adozione definitivo In diritto - Articolo 8: L'annullamento del fosse basato su prove fraudolente o fuorvianti, l'interesse provvedimento di adozione, 31 anni dopo il suo rilascio superiore del minore dovrebbe rimanere preminente e 18 anni dopo la morte della madre adottiva, ha nell'instaurazione di un processo volto a far fronte a costituito una ingerenza nel diritto della ricorrente al qualsiasi danno causato al genitore adottivo a seguito rispetto della sua vita familiare. Secondo la legge in del provvedimento illecito. Pertanto, la decisione dei vigore al momento dei fatti, dopo che un adottato ha giudici nazionali non era stata sostenuta da motivi ottenuto piena capacità giuridica, solo lui o lei potrebbe pertinenti e sufficienti che giustificassero tali chiedere l'annullamento dell'adozione. Tuttavia, il interferenze con la vita familiare della ricorrente. giudice d'appello non ha sollevato questa obiezione nel corso del procedimento. Era pertanto dubbio che la Conclusione: violazione (all'unanimità). misura applicata dalle autorità fosse conforme alla legge. Inoltre, l'annullamento dell'adozione del ricorrente non La Corte ha inoltre riscontrato, all'unanimità, una è utile né agli interessi della figlia adottata né agli violazione dell'articolo 1 del Protocollo n° 1. interessi della madre adottiva. La conseguenza principale dell'annullamento è stata la rottura del Articolo 41: EUR 30.000,00 a titolo di danno legame familiare della ricorrente con la già defunta patrimoniale e non patrimoniale. madre e la perdita dei suoi diritti di successione a favore della sorella. Considerando che il procedimento di annullamento era stato promosso da quest'ultima, al ARTICOLO 13 fine di mantenere per sé la terra ereditata, non era chiaro Ricorso effettivo se le decisioni impugnate perseguissero un fine legittimo. Difetto di effetto sospensivo del ricorso all'Aliens Quanto alla questione se il provvedimento fosse stato Appeals Board per la revisione giudiziaria necessario in una società democratica, la Corte ha dell'ordine di espulsione o del rifiuto del permesso ricordato che nel momento in cui viene stabilita di soggiorno: cancellazione del ricorso dal ruolo a seguito l'esistenza di un legame familiare, lo Stato deve, in linea di composizione amichevole di principio, consentirne il mantenimento. Dividere una famiglia costituiva, pertanto, una interferenza di S.J. c. Belgio - 70055/10 natura molto grave, da supportare mediante Sentenza (ricorso cancellato dal ruolo) 19.3.2015 considerazioni sufficientemente logiche e ponderate, [GC] non solo nell'interesse del minore, ma anche con riferimento alla certezza del diritto. (Si veda sotto articolo 37, pagina 19) Nel caso di specie, i giudici nazionali hanno annullato Ricorsi ineffettivi contro le cattive condizioni di il provvedimento di adozione della ricorrente in ragione detenzione: violazione del fatto che il suo unico scopo era la promozione degli interessi patrimoniali della madre adottiva e della Varga e altri c. Ungheria - 14097/12 et al. ricorrente, e non anche la garanzia di migliori Sentenza 10.3.2015 [Sezione II] 17
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