NORME DI COMPORTAMENTO DURANTE LA SCHIUSA - Arpat

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NORME DI COMPORTAMENTO DURANTE LA SCHIUSA - Arpat
Settore Tutela della natura e del mare

Firenze, 17 luglio 2018                              Nido di Caretta caretta Marina di Campo

           NORME DI COMPORTAMENTO DURANTE LA SCHIUSA

Premessa

Si considera il 10 giugno come momento della deposizione delle uova della tartaruga di
Rimigliano.
I dati della bibliografia internazionale indicano un periodo di schiusa compreso tra un minimo di 6
settimane (42 giorni) ed un massimo di 13 settimane (91 giorni).
Sempre dalla bibliografia si evince che esiste una relazione inversa tra la temperatura di
incubazione (T, °C) e i giorni di incubazione (I): la temperatura delle spiagge di deposizione è di
solito compresa tra 26 e 35 °C. Per Caretta caretta, a livello globale, viene disegnata una curva i cui
estremi sono rappresentati da una temperatura di 26°C, corrispondente ad un periodo di incubazione
di 80 giorni, e da una temperatura di 34°C il cui periodo corrispondente di incubazione scende a 55
giorni.

Di solito la schiusa avviene di notte perché i piccoli di tartaruga “approfittano” di un gradiente
inverso di temperatura; ovvero attendono quelle ore notturne in cui la temperatura della camera sia
leggermente superiore a quella esterna superficiale: fino a questo momento la capacità di scavare
dei piccoli è inibita. Anche dai dati raccolti le ore in cui si verifica questa inversione sono quelle
comprese tra le 2 e le 5,30 del mattino, orario indicativo in cui possiamo attenderci la schiusa.

Sabato 21 luglio: 42° giorno; può iniziare il presidio del nido h24
Predisporre una recisione ed un doppio corridoio come quello rappresentato nelle foto allegate
(Capalbio, 2016) (il corridoio verso il mare può essere inizialmente più corto per non impedire il
passaggio sulla battigia dei bagnanti; possono essere quindi previste due “ali”, tipo prolunghe, per
allungare rapidamente il corridoio fino al mare nel momento in cui le tartarughe iniziano ad uscire
dalla sabbia)
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Sabato 8 settembre: 91° giorno; termine ultimo. (Valuteremo dal 70° giorno-18 agosto- in poi una
          ispezione non invasiva del Nido – A Scarlino la schiusa è avvenuta il 3 ottobre)

REGISTRAZIONE DELLA TEMPERATURA
Dal 21 luglio i volontari, che presidiano il nido con turni di 6 ore in maniera continuativa giorno e
notte, registrano la temperatura in superficie ed in profondità (25 cm) in diversi orari della giornata
e della notte.
Se possibile si suggerisce di registrare la temperatura ogni ora. Questi dati potrebbero essere utili
per prevedere il momento più opportuno per la schiusa e saranno poi paragonati con quelli registrati
in continuo, con cadenza di 15 minuti, da un data logger posto più o meno alla stessa profondità.

LA SCHIUSA DIURNA E NOTTURNA
La schiusa, normalmente, è preceduta dalla formazione di un piccolo cratere. Appena si forma il
cratere oppure, se non si è visto o formato, appena esce la prima tartaruga, bisogna avvertire i
seguenti numeri: Sergio Ventrella 335.7107517, Cecilia Mancusi 339.3462217, Letizia Marsili
334.6063426.

E' IMPORTANTISSIMO CHE TUTTI I PICCOLI PERCORRANO AUTONOMAMENTE
IL TRATTO TRA IL NIDO E IL MARE, NON DEVONO ESSERE TRASPORTATI FINO
AL MARE.

NON SARANNO MANIPOLATI I PICCOLI IN ALCUN MODO E NON SARANNO
RILEVATI QUINDI DATI DI PESO E LUNGHEZZA DEL CARAPACE.

Dovrà immediatamente essere presidiato il corridoio in spiaggia per delimitare il percorso che le
tartarughine dovranno fare per raggiungere il mare, prolungandolo fino alla battigia.

Dovrà essere garantito un servizio d’ordine per evitare che i turisti intralcino il percorso delle
tartarughe e tutte le operazioni, pur fornendo a tutti informazioni accurate su quanto sta accadendo.

NON toccare assolutamente i piccoli e lasciarli liberi nel loro percorso verso il mare.

E' possibile che i giovani tartarughini escano dalla buca in momenti successivi, nella stessa giornata
o nei giorni a seguire. E' necessario contare i piccoli nati ad ogni emersione dalla sabbia,
annotando giorno ed orario.

Nel caso di schiusa notturna deve essere limitato al minimo indispensabile l'uso di luci artificiali e
comunque mai utilizzare luce bianca, eventualmente rossa (oppure schermando le torcecon una
pellicola rossa).

Solo se i piccoli sono disorientati da luci artificiali presenti nei pressi della spiaggia e si dirigono
verso quelle e non verso il mare, può essere necessario guidarli puntando una torcia sulle onde o
sulla sabbia a 1-2 metri dai piccoli in direzione del mare, MAI sui piccoli stessi o in altre direzioni.

Schiusa diurna
Normalmente la schiusa avviene di sera-notte ma, essendo un evento naturale e non controllato
dall’uomo, può succedere in qualsiasi ora della giornata. Anche in questo caso vanno avvertiti
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tempestivamente i numeri sopra riportati e vanno seguite tutte le indicazioni elencate in caso di
schiusa notturna.

Solo nel caso che alcuni piccoli continuino ad essere particolarmente disorientati, e non
riescano a guadagnare il mare in nessun modo, anche trascorso diverso tempo, si potrà decidere di
accompagnarli in mare oppure, eventualmente, ricoverali in una struttura protetta (Disponibile
Acquario di Livorno).
In questo caso è fatto obbligo assoluto dell’uso di guanti sterili.

FOTO E VIDEO
E' molto importante riuscire a documentare il momento della schiusa nel miglior modo possibile, sia
con foto sia possibilmente con video. Sono assolutamente vietati i flash.
Sarebbe molto utile riuscire a scattare delle fotografie ad alcuni singoli individui (max una decina)
accanto ad un dischetto di diametro noto od un pezzettino di metro anche di carta; dischetti e/o un
righello-decimetro devono essere distribuiti casualmente lungo il corridoio che sarà percorso dalle
tartarughe e la fotografia scattata alla tartaruga quando passerà in prossimità di questi; in alternativa
si può stendere una cordella metrica lungo tutto il tratto del corridoio facendo ben attenzione che
non intralci il percorso dei tartarughini.

ISPEZIONE DEL NIDO
Trascorsi 91 giorni senza emersione dei piccoli, o comunque trascorse tre/quattro notti dall'ultima
emersione dell’ultimo tartarughino dalla sabbia, si procede con l'ispezione del nido. (Verranno
valutate eventualmente ispezioni non invasive dal 70° giorno in base all'evolversi delle condizioni
meteo, al fine di valutare le condizioni del nido).

I soggetti che fanno parte del coordinamento scaveranno in corrispondenza del cratere di emersione
(o il punto di presenza dell'ipotetico nido) per ricercare la camera. Una volta trovata si procederà
con l'estrazione ed il conteggio dei gusci di uova rotti, di eventuali uova non schiuse, piccoli morti o
ancora vivi. Anche questa operazione deve essere compiuta con guanti sterili ed i dati annotati su
opportune schede.

COMUNICATI STAMPA

Nei comunicati stampa che liberamente ogni soggetto coinvolto promuoverà, si raccomanda di
ricordare tutti i soggetti istituzionali, associativi e volontari che sono stati coinvolti.
In ogni caso Regione Toscana potrà svolgere questo compito a nome e per conto dell'Assessore
all'Ambiente Federica Fratoni, citando i soggetti coinvolti.
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