NON LAVIAMOCENE LE MANI - INFEZIONI OSPEDALIERE - Panorama della Sanità
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PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE & ANALISI DEI SISTEMI DI WELFARE ANNO XXXIII • N. 7 LUG 2020 ANNO XXXIII • N. 7 LUG 2020 PANORAMA DELLA SANITÀ INFEZIONI OSPEDALIERE NON LAVIAMOCENE LE MANI +39 0651607174 - adilife@gilogica.it www.adilife.net Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. In L. 27/02/2004 n.46) Art. 1, Comma 1 S/CZ/23/2018 - 8,00 euro a copia - ISSN 1827-8140
PERIODICO MENSILE DI INFORMAZIONE & ANALISI DEI SISTEMI DI WELFARE ANNO XXXIII • N. 7 LUG 2020 ANNO XXXIII • N. 7 LUG 2020 PANORAMA DELLA SANITÀ INFEZIONI OSPEDALIERE NON LAVIAMOCENE LE MANI +39 0651607174 - adilife@gilogica.it www.adilife.net Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. In L. 27/02/2004 n.46) Art. 1, Comma 1 S/CZ/23/2018 - 8,00 euro a copia - ISSN 1827-8140
di MARIAPIA GARAVAGLIA Presidente Istituto Superiore Studi Sanitari Giuseppe Cannarella Post Scriptum Non cesserà il vociare attorno a quanto e se sia stato efficace o meno il nostro sistema sanitario per affrontare la pandemia e se, e quanto, debba essere rivisto, riformato, cambiato. L’impianto della legge 833/78, che ha istituito il Sistema Sanitario Nazionale, ha dato prova di essere flessibile nel recepire alcune revisioni succedutesi nei 42 anni della sua vigenza, ma nonostante norme di rilievo costituzionale tra Stato e Regioni, abbiamo dovuto assistere a molti rimbalzi di responsabilità a fronte delle vite che si stavano perdendo. La lungimiranza del legislatore del 1978 è stata ridimensionata; la riforma prevedeva un’organizzazione sanitaria che non fosse più centrata sull’ospedale bensì sulla rete di servizi, in un territorio perimetrato, all’interno del quale venissero integrati i servizi esistenti con quelli ulteriormente necessari, per avvicinare al cittadino le risposte ai bisogni di salute primari. Gli ospedali hanno perso posti letto ma l’assistenza primaria territoriale non si è ancora sviluppata secondo necessità e criteri indicati da tempo. Ora è chiaro a tutti che bisogna mettere mano ai due poli dedicati all’assistenza sanitaria nei quali si realizza l’organizzazione dei servizi, l’ospedale e il territorio. Gli ospedali, non sufficientemente attrezzati per mantenere contemporaneamente servizi di assistenza intensiva e reparti per infettivi, indicano una precedente scarsa, o addirittura fallimentare, programmazione. I cittadini Italiani, che hanno “scoperto” in questa pandemia il nostro sistema sanitario nazionale e forse hanno anche imparato ad apprezzarlo, devono essere informati della sua complessità, dei costi e della sua fragilità, sperando che concorrano a difenderlo e a sostenerlo. È forse più chiaro oggi, alla luce di quanto stiamo vivendo e quanto stiamo vedendo accadere in altri paesi, che il valore del servizio sanitario è inestimabile e la sua difesa ed il suo rilancio dovrebbero essere un obiettivo prioritario sia per il singolo che per le istituzioni. PS7/2020 3
COSE 15 68 Q UESITO dell’altroMondo INNOV azione 94 Learning 96 Ri Tagli 76 Liber@mente 8 hi 84 12 LEGAL BOX 97 Conver sando 92 98 con 20 hanno scritto EUGENIO Enterprise per noi GAUDIO 26 # Valle d’Aosta Piemonte Liguria Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto 88 COVER Friuli-Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio STORY Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Panorama della Sanità Editore KOS I EDITRICE Stampa Pressup Srl Nepi (Viterbo) Reg. del Tribunale di Roma n. 429/88 del 23 luglio 1988 Kos Comunicazione e Servizi srl Panorama della Sanità garantisce la riservatezza dei dati forniti Direttore editoriale Mariapia Garavaglia Via Vitaliano Brancati, 44 - 00144 Roma dai propri abbonati nel rispetto regolamento Ue 2016/679 Direttore responsabile Giovanni Orfei segreteria@koscomunicazione.it sulla tutela dei dati personali. Qualora non foste interessati a Redazione redazione@panoramasanita.it Progetto grafico e impaginazione Giuliana Caniglia ricevere la rivista a titolo promozionale si può mandare una www.panoramasanita.it Hanno collaborato a questo numero comunicazione a: segreteria@koscomunicazione.it Ufficio abbonamenti Istituto Superiore Studi Sanitari Velia Cantelmo, Maria Elisabetta Gramolini, Poste Italiane S.P.A. Spedizione in Abbonamento Postale – “Giuseppe Cannarella” Clelia Palanza Tel. 0659290256 - segreteria@istitutostudisanitari.it D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1 comma 1 Non è possibile richiedere numeri arretrati oltre 1 anno DCB - Roma - ISSN 1827-8140 Realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore dalla data di pubblicazione. di Studi Sanitari “Giuseppe Cannarella” Concessionaria per la pubblicità Per la produzione di questa rivista Presidente Mariapia Garavaglia Kos Comunicazione e Servizi S.r.l. è sata utilizzata carta naturale e senza legno. Direttore Generale Sandro Franco Tel. 0631052392 - segreteria@koscomunicazione.it Nessun albero è stato abbattuto. PS7/2020 4
di GIOVANNI ORFEI Post Scriptum In un memorabile film del 1967, diretto e interpretato da Ugo Tognazzi, Il fischio al naso, si narra la vicenda di un imprenditore di successo che gode di ottima salute e che, per eliminare un piccolo fastidio fisico, un fischio nasale appunto, si fa ricoverare in una clinica e da lì, in seguito a una grottesca escalation della sua condizione sanitaria, simboleggiata dal suo trasferimento a un piano sempre più alto dell’Istituto, uscirà solo passando a miglior vita. La satira, come si sa, sbeffeggia ogni cosa, anche la Morte. Ma noi, in questo numero, lungi dallo sbeffeggiare alcunché, vogliamo denunciare. È un fatto noto ma ai più nascosto, che ora però bisogna rendere ben chiaro. Centinaia di migliaia di persone entrano in ospedale per curare una patologia e ne diventano affette da altre, da quelle che sono comunemente conosciute come ‘infezioni ospedaliere’. I meno fortunati, 10.000 circa ogni anno seguono il destino di Tognazzi, una strage silenziosa che produce molto meno clamore della recente pandemia. Eppure è una piaga che esiste da tempo, che in una certa misura è fisiologica. Quello che non è fisiologico è l’ampiezza però del fenomeno. Siamo tra gli ultimi in Europa nel fare fronte a tali infezioni. Siamo tra i primi per quanto riguarda il numero dei decessi. Abbiamo chiesto a diversi esperti di esprimersi su questo tema e la risposta è stata, come leggerete, esauriente. Il problema è stato analizzato sotto ogni punto di vista, medico naturalmente, ma non solo. Avete idea di quanto tutto ciò, dalla mancata prevenzione alla gestione e cura delle patologie, costi alle casse dello Stato? Prevenzione. Una parola che oggi sono in molti a usare, in una miriade di dichiarazioni dalle quali dovrebbe emergere un nuovo modello sanitario che registri un rapporto più equilibrato e funzionale, più fattivo, tra strutture ospedaliere e territorio. Sappiamo che arriveranno risorse. Qualunque sia il loro nome e provenienza, esse andranno impiegate con criterio. Per debellare piaghe come quella delle infezioni ospedaliere. Ma soprattutto per far sì che il Paese, di fronte a nuove malaugurate prove, sappia affrontarle al meglio, con una tutela e sicurezza garantite ai cittadini maggiore rispetto a come è stato finora. PS7/2020 5
COVER STORY INFEZIONI OSPEDALIERE E ANTIBIOTICO RESISTENZA Il Covid-19 ha catalizzato l’attenzione sul sistema sanitario. Tuttavia, permangono sacche d’oscurità che avvolgono il Ssn, che nemmeno la recente emergenza è riuscita a squarciare, almeno a livello di comunicazione. Stiamo parlando di un gravissimo fenomeno che investe gli istituti di cura dell’intera penisola, quelle malattie che si sviluppano e sono presenti al loro interno, un killer che provoca in italia circa 10mila vittime ogni anno e che lascia poche tracce di sé sui media. La prevenzione e il controllo delle infezioni ospedaliere in tutte le strutture assistenziali rappresentano interventi irrinunciabili per ridurne l’impatto e, più in generale, per ridurre la diffusione dei microrganismi antibiotico-resistenti. Le conseguenze della scarsa attenzione a questo problema di sanità pubblica si traducono in inadeguata qualità e sicurezza delle cure, elevati costi sanitari e aumento della gravità e del numero di decessi. Panorama della Sanità propone su tutto questo un approfondimento, affrontando il problema sotto molti punti di vista, incluso quello, fondamentale quanto quello clinico, dell’incidenza economica. G.O. Una piaga diffusa e letale La prevenzione e il controllo delle infezioni negli ambienti sanitari possono ridurre il rischio di microrganismi resistenti, minimizzare la loro diffusione e ridurre la necessità generale di antimicrobici di ALESSANDRO CASSINI PS6/2020 PS7/2020 26
L e conseguenze della scarsa prevenzione e controllo delle infezioni (PCI) compren- dono inadeguata qualità e sicurezza del- le cure, elevati costi sanitari e aumento della gravità e del numero di decessi. Tut- tavia, per capire come la PCI abbia un impatto sulla resistenza antimicrobica, quali interventi sono più efficaci e come implementarli, dobbia- mo prima fare un passo indietro. “Sono diventato resistente a questa infezione, gli antibiotici che ho preso non mi fanno nulla!” mi racconta preoccupato un caro amico. È un equivoco comune, gli spiego che “non sono gli esseri umani e altri animali a sviluppare la re- sistenza agli antibiotici, sono i batteri che di- ventano resistenti”. “Tra l’altro”, proseguo, “sul nostro corpo e dentro di noi abbiamo più cellule batteriche di quelle del nostro corpo. Se prendi l’antibiotico sbagliato, in dosi sba- L’8% DI CHI VIENE RICOVERATO gliate e per pochi o troppi giorni, rischi di ucci- dere i batteri “buoni” che tenevano a bada NEL NOSTRO PAESE CONTRAE quelli cattivi, esacerbando l’infezione.” UN’INFEZIONI OSPEDALIERA Tutti gli organismi si evolvono incessantemente per adattarsi e sopravvivere, attraverso cambia- menti nel Dna (mutazioni o acquisiti da altri bat- L’80% DELL’INCIDENZA teri). I microrganismi che causano infezioni non sono diversi e possono sviluppare resistenza agli DELL’ANTIBIOTICO-RESISTENZA antimicrobici, come ad esempio gli antibiotici, AVVIENE IN OSPEDALE che minacciano di ucciderli. Questo fenomeno evolutivo è sempre avvenuto in modo completa- mente naturale. Tuttavia, in decadi recentila re- PREVISIONE DEI DECESSI DOVUTI sistenza agli antibiotici sembra aver accelerato ALL’ ANTIMICROBICO-RESISTENZA il passo. Da quando gli antibiotici hanno iniziato ITALIA a far parte del gruppo di farmaci più usati nella gestione clinica delle infezioni, salvando milioni STATI UNITI 8,98 18,17 di vite, una maggiore esposizione e la naturale tendenza dei batteri ad evolversi ne ha amplifi- FRANCIA 8,61 cato la resistenza. Questo fenomeno si basa sui POLONIA meccanismi di pressione selettiva degli antimi- 6,13 crobici: 1. i microrganismi hanno l’incentivo ad GRAN BRETAGNA 3,27 evolversi e 2. occuperanno lo spazio (ecologia) di quelli che sono stati uccisi dall’antimicrobico. GERMANIA 2,64 Da notare che rispondendo al mio amico ho in- ISLANDA 0,28 cluso l’uso di antibiotici negli animali. Come ne- Fonte: IECD 2018 Stemming the Superbug Tide: Just a Few Dollars More PS7/2020 27
In questo numero hanno scritto per noi GUIDO BERTOLASO Nazionale per la Economic Evaluation Cannarella”. Professore Medico, medaglia d’oro Telemedicina e le Nuove and HTA (CEIS EEHTA), ordinario f.r. di Igiene al merito della sanità Tecnologie Assistenziali, Facoltà di Economia, Università di Tor Vergata. pubblica Istituto Superiore di Università degli Studi di Sanità Roma “tor Vergata” LORENZO RENZULLI MASSIMILIANO Società Italiana di Tecnica BOGGETTI ALDO GRASSELLI GIUSEPPE MARIA Ospedaliera (S.I.T.Osp) Presidente Onorario MILANESE Presidente Confindustria SIMeVeP, Società Italiana Presidente LORENZO SOMMELLA Dispositivi Medici di Medicina Veterinaria CooperativaOSA, Direttore Sanitario del ALESSANDRO CASSINI Preventiva; Presidente Operatori Sanitari Policlinico Universitario FVM, Federazione Associati e Campus Bio-medico Medico Epidemiologo- Veterinari, Medici e InfectionPrevention and ConfcooperativeSanità Dirigenti sanitari PAOLO STEFANIZZI Control Global Unit-WHO GINEVRA A. MICCOLI Neurobiologo TOMMASO LONGHI DANIELE DONATI Medico infettivologo della Medico,progettista Direzione Sanitaria del Infermiere epidemiologo ANGELO TANESE sanitario Policlinico Universitario della Direzione Direttore generale Asl Sanitaria del Policlinico Campus Bio-medico ELIV LUND Roma 1 Universitario Campus Professore ordinario GIOVANNI MONCHIERO Bio-medico MARCO TRABUCCHI di epidemiologia e Deputato, già Direttore statistica medica presso Professore di FRANCESCO ESPOSITO Generale dell’Asl 18 e neuropsicofarmacologia, il dipartimento di dell’azienda ospedaliera Segretario generale medicina sociale della Università Tor Vergatadi FISMU, Federazione “San Giovanni Battista” Roma; Presidente Facoltà di scienze della Italiana Sindacale Medici di Torino, è stato salute dell’Università di dell’Associazione Uniti commissario dell’Asl di Tromsø Italianadi Psicogeriatria, CN1 e CN2 e presidente Aip BERNARDINO FANTINI nazionale della SALVATORE MANCA Federazione Italiana Professeur Honoraire Presidente nazionale GIANNANTONIO delle Aziende Sanitarie e VANNETTI d’Histoire de la Simeu, Società Italiana Ospedaliere (Fiaso). Médecine,Faculté de della medicina di Società Italiana di Tecnica Médecine, Université de emergenza-urgenza Ospedaliera (S.I.T.Osp) Genève AUGUSTO PANÀ FRANCESCO SAVERIO Vicepresidente Istituto FRANCESCO GABBRIELLI MENNINI Superiore di Studi Direttore del Centro ResearchDirector, Sanitari “Giuseppe PS7/2020 98
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