Nastri d'Argento del cinema italiano

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Nastri d'Argento del cinema italiano
Si avvicina l'attesa edizione 2020 dei
Nastri d'Argento del cinema italiano
Periodo non facile anche per il cinema, ormai lo diciamo da un po’, ma questo non ha mai fermato la
sua voglia di ripartire e di riprendersi i suoi spazi. Così assistiamo, in questa strana estate 2020,
alla creazione di nuove aree di cinema all’aperto, a nuove modalità di fruizione del prodotto film e
alla trasformazione di formule collaudate per conformarsi alle necessarie regole di sicurezza. In
questo scenario si inseriscono premi, festival e anche la cerimonia dei Nastri d’Argento, il più
antico premio cinematografico italiano, assegnato ogni anno dal Sindacato nazionale giornalisti
cinematografici italiani (SNGCI), dal 1946; quest’anno la cerimonia, spostata al Museo MAXXI
di Roma, si svolgerà in presenza il 6 luglio.

Sarà un’edizione necessariamente diversa dalle altre; la diretta, che andrà in onda su Rai Movie, si
svolgerà sicuramente nel rispetto delle norme di sicurezza e adotterà inevitabilmente un registro
meno sfavillante e più pacato rispetto alle scorse edizioni, ma quello che possiamo dire è
sicuramente che il nostro paese ha bisogno di tornare a sognare e di conseguenza ha bisogno del
cinema per farlo, qualsiasi forma esso adotti. Il pensiero va automaticamente ad un altro premio
cinematografico importante, svolto in piena pandemia, il David di Donatello, che l’8 maggio scorso,
in presenza solo del presentatore Carlo Conti, ha avuto luogo con una cerimonia, sicuramente
sottotono, ma che è ugualmente riuscita a regalare momenti d’emozione agli attori e professionisti
protagonisti e anche al pubblico a casa. Diversi saranno, per fortuna, i Nastri d’Argento che si
svolgeranno in presenza a Roma, ma ciò che resta uguale è l’esigenza che abbiamo di andare avanti
e di riappropriarci di una sorta di normalità che ci faceva sentire tranquilli, quella parte di normalità
sana, che produce bellezza, arte e cultura.

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      La comunicazione è diventata centrale nella vita di tutti noi ed è cambiata molto nell’ultimo
Nastri d'Argento del cinema italiano
periodo a causa dell’epidemia. Abbiamo assistito all’esplosione di nuove piattaforme digitali come
     Zoom, alla comparsa degli scienziati nei talk show televisivi e ad una comunicazione di brand
                         incentrata su valori diversi rispetto al recente passato.

In attesa del 6 luglio, qui i film, gli attori ed i professionisti del settore candidati
all’ambito premio:
Miglior film

Gli anni più belli
Hammamet
La Dea Fortuna
Favolacce
Pinocchio

Migliore regia
Gianni Amelio – Hammamet
Pupi Avati – Il Signor Diavolo
Cristina Comencini – Tornare
Fratelli D’Innocenzo – Favolacce
Matteo Garrone – Pinocchio
Pietro Marcello – Martin Eden
Mario Martone – Il sindaco del rione Sanità
Gabriele Muccino – Gli anni più belli
Ferzan Ozpetek – La Dea Fortuna
Gabriele Salvatores – Tutto il mio folle amore

Miglior regista esordiente
Stefano Cipani – Mio fratello rincorre i dinosauri
Marco D’Amore – L’Immortale
Roberto De Feo – The Nest
Ginevra Elkann – Magari
Carlo Sironi – Sole
Igor Tuveri (IGORT) – 5 è il numero perfetto

Miglior commedia
Figli di Giuseppe Bonito
Il Primo Natale di Salvo Ficarra e Valentino Picone
Lontano lontano di Gianni Di Gregorio
Odio l’estate di Massimo Venier
Tolo Tolo di Luca Medici

Miglior produttore
Marco Belardi e Paolo Del Brocco – Gli anni più belli
Agostino, Giuseppe e Mariagrazia Saccà – Favolacce e Hammamet
Attilio De Razza e Giampaolo Letta – Il primo Natale
Nastri d'Argento del cinema italiano
Luca Barbareschi e Paolo Del Brocco – L’ufficiale e la spia
Matteo Garrone e Paolo Del Brocco – Pinocchio

Miglior attore protagonista
Stefano Accorsi, Edoardo Leo – La Dea Fortuna
Pierfrancesco Favino – Hammamet
Luca Marinelli – Martin Eden
Francesco Di Leva – Il sindaco del rione Sanità
Kim Rossi Stuart – Gli anni più belli

Miglior attrice protagonista
Giovanna Mezzogiorno – Tornare
Micaela Ramazzotti – Gli anni più belli
Lunetta Savino – Rosa
Lucia Sardo – Picciridda
Jasmine Trinca – La Dea Fortuna

Miglior attore non protagonista
Roberto Benigni – Pinocchio
Carlo Buccirosso – 5 è il numero perfetto
Carlo Cecchi – Martin Eden
Massimiliano Gallo e Roberto De Francesco – Il sindaco del rione Sanità
Massimo Popolizio – Il primo Natale, Il ladro di giorni

Miglior attrice non protagonista
Barbara Chichiarelli – Favolacce
Matilde Gioli – Gli uomini d’oro
Valeria Golino – 5 è il numero perfetto, Ritratto della giovane in fiamme
Benedetta Porcaroli – 18 Regali
Alba Rohrwacher – Magari

Miglior attore di commedia
Luca Argentero – Brave ragazze
Giorgio Colangeli – Lontano lontano
Valerio Mastandrea – Figli
Giampaolo Morelli – 7 ore per farti innamorare
Gianmarco Tognazzi – Sono solo fantasmi
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Paola Cortellesi – Figli
Anna Foglietta – D.N.A. – Decisamente Non Adatti
Lucia Mascino – Odio l’estate
Serena Rossi – Brave ragazze, 7 ore per farti innamorare

Miglior soggetto
Bar Giuseppe di Giulio Base
Buio di Emanuela Rossi
Il grande salto di Daniele Costantini
Il Signor Diavolo di Pupi, Antonio e Tommaso Avati
L’uomo del labirinto di Donato Carrisi

Miglior sceneggiatura
Favolacce – Damiano e Fabio D’Innocenzo
Il sindaco del rione Sanità – Mario Martone, Ippolita Di Majo
La Dea Fortuna – Gianni Romoli, Silvia Ranfagni, Ferzan Ozpetek
Martin Eden – Pietro Marcello, Maurizio Braucci
Tutto il mio folle amore – Umberto Contarello, Sara Mosetti

Migliore fotografia
Luan Amelio – Hammamet
Paolo Carnera – Favolacce
Daniele Ciprì – Il primo Natale
Daria D’Antonio – Tornare, Il ladro di giorni
Italo Petriccione – Tutto il mio folle amore
Migliore scenografia
Dimitri Capuani – Pinocchio
Emita Frigato, Paola Peraro, Paolo Bonfini – Favolacce
Giuliano Pannuti – Il Signor Diavolo
Luca Servino – Martin Eden
Tonino Zera – L’uomo del labirinto

Miglior montaggio
Esmeralda Calabria – Favolacce
Marco Spoletini – Pinocchio, Villetta con ospiti
Jacopo Quadri – Il sindaco del rione Sanità
Patrizio Marone – L’Immortale
Claudio Di Mauro – Gli anni più belli, 18 Regali

Migliori costumi
Massimo Cantini Parrini – Pinocchio, Favolacce
Cristina Francioni – Il primo Natale
Alessandro Lai – Tornare
Andrea Cavalletto – Martin Eden
Nicoletta Taranta – 5 è il numero perfetto

Miglior sonoro
Maurizio Argentieri – Il sindaco del rione sanità, Tornare
Gianluca Costamagna – L’Immortale
Denny De Angelis – Martin Eden
Maricetta Lombardo – Pinocchio
Gilberto Martinelli – Tutto il mio amore folle

Migliore colonna sonora
Brunori Sas – Odio l’estate
Pasquale Catalano – La Dea Fortuna
Dario Marianelli – Pinocchio
Mauro Pagani – Tutto il mio amore folle
Nicola Piovani – Gli anni più belli

Miglior canzone originale
Che vita meravigliosa di Diodato – La Dea Fortuna
Gli anni più belli di Claudio Baglioni – Gli anni più belli
Il ladro di giorni di Alessandro Nelson Garofalo, cantata da Nero Nelson e Claudio Gnut – Il ladro di
giorni
Rione Sanità di Ralph P. – Il sindaco del rione Sanità
Un errore di distrazione di Brunori Sas – L’ospite
We come from Napoli di Liberato, con Gaika e Robert Del Naja – Ultras
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zati da pubblico e critica, come “La Dea Fortuna” di Ferzan Ozpetek, “Gli anni più belli” di Gabriele
Muccino, “Hammamet” di Gianni Amelio e “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo. Due importanti
premi saranno assegnati: il Nastro alla Carriera al bravissimo attore napoletano Toni Servillo e il
Nastro dell’Anno al film “Volevo nascondermi” del regista Giorgio Diritti, che narra la storia del
pittore Ligabue, interpretato da un eccellente Elio Germano.

Mesi di ripartenza questi per l’Italia e per il cinema italiano, diamo anche noi il nostro contributo,
quindi, popolando le arene estive e andando a recuperare opere di grande valore che non abbiamo
visto, riprendendoci così, con le dovute accortezze, anche un po’ di socialità che è
momentaneamente venuta meno, e quale miglior scusa per farlo, se non quella della visione di un bel
film.

Ti è piaciuto? Cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti. Rispondiamo sempre.

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