MOSTRA DELL'EDITORIA SCIENTIFICA DELL'UNIVERSITÀ DI MACERATA SU TIFERNUM MATAURENSE

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MOSTRA DELL'EDITORIA SCIENTIFICA DELL'UNIVERSITÀ DI MACERATA SU TIFERNUM MATAURENSE
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                            MOSTRA DELL’EDITORIA SCIENTIFICA
     DELL’UNIVERSITÀ DI MACERATA SU TIFERNUM MATAURENSE
            IN OCCASIONE DELLA              XX CAMPAGNA DI SCAVI ARCHEOLOGICI (2000-2021)
                                             Sant’Angelo in Vado, ottobre 2021
                   Sala grande del Museo Archeologico, Piazza Umberto I (Palazzo Mercuri)
                                    Inaugurazione: sabato 16 ottobre 2021, ore 15,30
                                                                A cura di
                                    Enzo Catani, Walter Monacchi e Emanuela Stortoni

     La presente esposizione libraria di opere di archeologia è stata allestita per celebrare il ventennale degli scavi ar-
     cheologici a Tifernum Mataurense – odierna Sant’Angelo in Vado – iniziati dall’Università di Macerata nell’anno
     2000 e proseguiti fino al 2012, sotto la direzione del prof. Enzo Catani, in collaborazione con l’allora Soprin-
     tendenza Archeologica delle Marche – diretta dal compianto dott. Giuliano de Marinis – e l’Amministrazione Co-
     munale guidata dal sindaco dott. Luigi Antoniucci; dal 2013 le campagne di scavo sono continuate per diretta
     Concessione ministeriale con la prof.ssa Emanuela Stortoni, che ha guidato l’équipe maceratese fino ad oggi.
     Le indagini stratigrafiche sono state precedute da anni di ricerche storiche e ricognizioni sull’intero territorio ti-
     fernate, mirate ad acquisire tutte le notizie, scritte e orali, relative a rinvenimenti di siti e reperti archeologici av-
     venuti dall’antichità ad oggi. La prima pietra in tal senso è stata messa dall’avvocato vadese Vincenzo Lanciarini,
     che agli inizi del Novecento ha raccolto nelle sue “Memorie” molti documenti sulle antichità tifernati: nel 1988
     ne è stata curata una ristampa anastatica, corredandola di immagini fotografiche e di dettagliati indici che facili-
     tassero la consultazione di questa enciclopedica opera storica (CATANI-MONACCHI 1988). L’iniziativa mirava a far
     sì che ogni famiglia vadese possedesse una copia dell’opera del Lanciarini, onde diffondere tra la popolazione
     una profonda conoscenza della bimillenaria storia della città e quindi delle proprie “radici”.
     Il proposito di fare ricerche archeologiche nell’area della sua città natale al prof. Catani sorse all’indomani della
     tesi di laurea in archeologia nei primi anni Settanta, nonostante l’atteggiamento scettico del sindaco di allora, con-
     vinto che gli archeologi preposti alla tutela del vincolo archeologico nell’area di Tifernum fossero – parole sue -
     “mitomani e visionari”.
     Il primo contributo storico all’inserimento del Tifernum Mataurense nella letteratura scientifica regionale riguardò
     uno studio preliminare sulla viabilità antica nell’alta valle del Metauro, che collegava il municipio romano alla più
     vasta rete di vie consolari e relativi diverticoli dell’area medio-appenninica (CATANI 1987). Negli anni successivi,
     in previsione dell’avviamento di mirate campagne di scavo sono state progettate e realizzate numerose iniziative
     culturali (conferenze, convegni, campi scuola, visite guidate) mirate a far crescere nella cittadinanza vadese la con-
     sapevolezza ed il valore del patrimonio storico-culturale locale- specie in materia di archeologia: nacquero così
     i convegni sulla figura e l’opera di Vincenzo Lanciarini (1991) e quello sul “Tifernum Mataurense: un municipio ro-
     mano verso il terzo millennio” del 12 ottobre 1997 (stampato nel 2004). Negli atti di quest’ultimo convegno
     sono confluiti i contributi scientifici degli studiosi specialisti di epigrafia, storia e storia dell’arte antica, che hanno
     gettato nuova luce sugli aspetti sociali, amministrativi, politici e religiosi del nostro Tiferno.
     In occasione del convegno è stata allestita una mostra archeologica nei locali a pianterreno del complesso di S.
     Maria extra muros – poi divenuta la prima sede del Museo Archeologico – con una nuova e moderna esposizione
     dei reperti di proprietà comunale, fatti restaurare a cura dell’Amministrazione comunale (MONACCHI 1997). Con-
     vegno e mostra segnarono l’inizio di una proficua e duratura collaborazione tra la Soprintendenza Archeologica
     delle Marche, l’Università di Macerata e l’Amministrazione comunale di Sant’Angelo in Vado, che nel frattempo
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      aveva acquisito al demanio pubblico l’area archeologica del Campo della Pieve. Apposite convenzioni tra Enti
      ed Ammistrazioni interessate (Soprintendenza, Università, Provincia, Comunità Montana e Comune) – tutte rin-
      novate nel tempo – hanno sostenuto l’avvio degli scavi archeologici nell’area tifernate. Fondi europei, acquisiti
      mediante appositi progetti, hanno contribuito alla realizzazione di una stabile copertura per la fruizione dei mo-
      numenti riportati alla luce.
      Soprintendenza e Università puntarono quindi congiuntamente alla riscoperta archeologica di questo antico mu-
      nicipio dell’alta valle del Metauro approfittando di eccezionali evidenze offerte da una serie di fotografie aeree
      amatoriali dell’estate 1992 (MONACCHI 1997). Quasi contemporaneamente l’équipe maceratese ha ripreso il vec-
      chio scavo delle Terme romane nell’area del Colombaro (ancora oggi in corso), facendone contemporaneamente
      un cantiere didattico della Facoltà di Beni Culturali, oggi Dipartimento di Scienze della Formazione, Beni cul-
      turali e Turismo, dell’Università di Macerata per la formazione sul campo di allievi ed aspiranti archeologi.
      Contemporaneamente la Soprintendenza Archeologica delle Marche, sotto la direzione del dott. de Marinis, si è
      impegnata nella riscoperta della città antica sepolta sotto il cosiddetto Campo della Pieve, riportando alla luce la
      Domus romana di Nord-Ovest (poi ricoperta) e la cosiddetta Domus del mito, che ha rivelato una eccezionale
      serie di pavimenti a mosaico, divenendo il principale polo di attrazione turistica (TORNATORE 2004).
      Nel 2014 è stato edito il terzo volume della collana Tifernum Mataurense (CATANI-MONACCHI-STORTONI 2014), nel
      quale sono stati per la prima volta resi noti le relazioni e i disegni dei vecchi scavi e saggi fatti dalla Soprinten-
      denza a metà degli anni Cinquanta del secolo scorso, unitamente ad una puntuale ricognizione delle iscrizioni ro-
      mane a noi pervenute, fino a comprendere “recupero culturale” dei reperti protostorici rinvenuti a Pian di Petra
      da Gaetano Mantovani, a fine Ottocento, ed ora conservati nel Museo Archeologico di Bergamo.
      Un contributo fondamentale alla prosecuzione degli scavi ed illustrazione delle ricerche è stato dato dalla prof.ssa
      Emanuela Stortoni con studi sul complesso termale alla luce dei più recenti dati di scavo, presentati ad impor-
      tanti convegni internazionali come quello del 2018 a Roma sulle terme romane in ambito italico municipale
      (MEDRI-PIZZO 2019) o con ricerche su alcuni significativi reperti venuti in luce all’interno del complesso, apparsi
      nella collana di “Tifernum Mataurense” (STORTONI 2014) o in Studi miscellanei (STORTONI 2020), o nella rivista
      Picus (STORTONI 2014) o negli Atti della Deputazione di Storia Patria per le Marche (STORTONI 2014-2015), di
      cui è Socia Corrispondente. Il contributo della Stortoni si è esplicato anche nella pubblicazione dei risultati di ri-
      cerche archeometriche effettuate con l’applicazione di tecniche neutroniche non distruttive in collaborazione
      con lo Spectroscopy Department, Wigner Research Centre for Phisics Hungarian Academy of Sciences di Bu-
      dapest (Ungheria) per lo studio di alcuni reperti tifernati custoditi nel Deposito del Museo Archeologico di San-
      t’Angelo in Vado ed edite per i tipi dell’importante rivista Archeomatica (ROGANTE-STORTONI 2014), così come
      nella diffusione attraverso il periodico on-line Il Capitale culturale delle innovative strategie elaborate dal team
      maceratese per una efficace comunicazione archeologica dei risultati scientifici delle indagini al grande pubblico
      con iniziative che fondessero rigore metodologico, creatività, capacità evocativa ed immersiva, in linea con le più
      moderne direttive ministeriali e con la mission del Corso di laurea in Beni culturali e Turismo di cui fa parte (STOR-
      TONI 2019).

      Determinante nella riscoperta e valorizzazione del nostro Tiferno si è rivelata la collaborazione del collega e
      concittadino Walter Monacchi, ricercatore attento e gran conoscitore delle realtà archeologiche sparse nei terri-
      tori dell’alta valle del Metauro, il quale nel corso degli anni è diventato anche editore (ME) di gran parte delle pub-
      blicazioni esposte in questa mostra. Alcune di esse sono difficilmente reperibili sul mercato librario nazionale ed
      internazionale mentre quelle della serie “Tifernum Mataurense” sono ancora disponibli per l’acquisto presso l’edi-
      tore Monacchi. Abbiamo già programmato gran parte delle pubblicazioni della serie “Tifernum Mataurense” per
      il prossimo decennio. Queste riguarderanno esclusivamente la illustrazione e divulgazione dei risultati scientifici
      acquisiti nel corso di questi vent’anni di scavi. A tal fine siamo alla ricerca di sponsor pubblici e privati disponi-
      bili a contribuire alle spese di pubblicazione con i benefici di defiscalizzazione (Art-bonus ecc.) concessi dallo
      Stato.

                                              ELENCO DELLE OPERE A STAMPA
       - AA. VV., Le strade nelle Marche. Il problema nel tempo, Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Marche, 89-
      91 (1984-1986), tomi 3, Arti Grafiche Editoriali, Urbino 1987, pp.1246 (E. Catani, Nota preliminare sulla viabilità antica del
      territorio di Tifernum Mataurense (Sant’Angelo in Vado - PS) e dell’alta valle del Metauro, tomo I, pp. 271-312) [formato cm 17x24]
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     - E. CATANI - W. MONACCHI (a cura di), V. LANCIARINI, Il Tiferno Mataurense e la provincia di Massa Trabaria. Memo-
     rie storiche, Sant’Angelo in Vado 1988 (ristampa dell’edizione originale a fascicoli, Roma 1890-1912, pp. 817), con nuovo
     apparato illustrativo pp. VII-XX e figg. 1-25 [2 tomi, formato 17x23]
                                                                       - E. CATANI - W. MONACCHI (a cura di), Vincenzo Lan-
                                                                       ciarini storico di Sant’Angelo in Vado e della Massa Trabaria: l’uomo,
                                                                       l’opera, il tempo, Sant’Angelo in Vado 1990, Centro stampa
                                                                       della Provincia di Pesaro-Urbino, Pesaro 1991, pp. 189 [for-
                                                                       mato 16x21]
                                                                       - W. MONACCHI, Alla scoperta di Tifernum Mataurense. Guida
                                                                       alla mostra, Grafica Vadese, Sant’Angelo in Vado 1997, pp. 68
                                                                       [formato 17x24]

     - M. CANTI - F. FIORNI- S. MOLINELLI, I musei archeologici nelle Marche, Centro Regionale per i Beni Culturali, Tecno-
     print, Ancona 1997, pp. 95 (Sant’Angelo in Vado a p. 22 s.) [formato 11x21]
     - “PICUS” Rivista di studi di ricerche sulle Marche nell’antichità, XIX (1999), Tipigraf, Tivoli 1999, pp. 386 (Catani, Recensione a
     W. MONACCHI, Alla scoperta di Tifernum Mataurense. Guida alla mostra, Sant’Angelo in Vado 1997, pp. 334-337 [formato
     17x24]
     - G. UGGERI (a cura di), Journal of Ancient Topography. Rivista di Topografia Antica, IX (1999), Congedo editore, Martina
     Franca 2001, pp. 320 (Catani-Paci, La viabilità romana nelle Marche, pp. 175-193) [formato cm 21x28]
     - P. L. DALL’AGLIO - P. CAMPAGNOLI (a cura di), Guida ai Musei e ai siti archeologici della Provincia di Pesaro-Urbino, Arti
     Grafiche Stibu Urbania 2002, pp. 280 (Catani, Tifernum Mataurense - Sant’Angelo in Vado, pp. 51-56) [formato cm 17x24]
     - E. CATANI - W. MONACCHI (a cura di), Tifernum Mataurense I. Atti del convegno di studi “Un municipio romano verso il terzo
     millennio” (= ICHNIA, n. S. 7), Grafica Vadese, Sant’Angelo in Vado 2004, pp. 197 [formato 21x30]
     - M. TORNATORE (a cura di), Una domus con mosaici a Tifernum Mataurense (Sant’Angelo in Vado), Arti Grafiche Stibu, Ur-
     bania 2006, pp. 126 (Catani, Scavi e ricerche dell’Università di Macerata a Tifernum Mataurense, pp. 19-22) [formato 21 x 30]
     - M. DESTRO - E. GIORGI (a cura di), Atti del convegno di studio sull’ Appennino in età romana e nel primo medioevo. Viabilità e
     popolamento nelle Marche e nell’Italia centro-settentrionale, Antequem editore, San Lazzaro di Savena (BO) 2004, pp. 296 (Catani,
     Tifernum Mataurense: note di topografia urbana, viabilità e bonifica agraria del territorio, pp. 97-117) [formato cm 21 x 30]
     - G. DE MARINIS - G. PACI (a cura di), Omaggio a Nereo Alfieri. Contributi all’archeologia marchigiana, Loreto 9-11 maggio
     2005, Tored editore,Tivoli 2009, (Catani-Stortoni, Scavi e ricerche archeologiche dell’Università di Macerata a Tifernum Mataurense
     (S. Angelo in Vado – PU), pp. 51-90) [formato cm 17x24]
     - E. CATANI - W. MONACCHI, Tifernum Mataurense II. Il territorio, Grafica Vadese, Sant’Angelo in Vado 2010, pp. 446.
     [formato cm 21x29]
     - G. de MARINIS, G. FABRINI, G. PACI, R. PERNA, M. SILVESTRINI (a cura di), I processi formativi ed evolutivi della città
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      romana in area adriatica, Oxford 2012, pp. 445 (Catani, Note e osservazioni preliminari sul rifornimento idrico del municipio romano di
      Tifernum Mataurense, pp. 431-444) [formato 21x30]
      - E. CATANI - W. MONACCHI - E. STORTONI, Tifernum Mataurense III.1, Grafiche Stibu, Urbania 2014, pp. 265 [for-
      mato 21 x30]
      - E. STORTONI-M.ROGANTE 2014, Feasibility study for a neutron investigation in archaeological research on Tifernum Mataurense
      (S. Angelo in Vado, Italy), in «Archeomatica», 4 (2014), pp. 44-48, con errata corrige in «Archeomatica», 1 (2015), p. 41.
      - E. STORTONI 2014, Presentazione del mosaico con thiasos marino delle terme ro-
      mane di Tifernum Mataurense (Sant’Angelo in Vado - PU), in «Picus», XXXIV
      (2014), pp. 169-182.
      - E. STORTONI 2014-2015, Su una gemma incisa da Tifernum Mataurense (San-
      t’Angelo in Vado – PU), in «Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria
      per le Marche», 112 (2014-2015), pp. 11-31.
      - E. STORTONI 2019, Heritage Education e Public Archaeology: attività e riflessioni
      dell'Università di Macerata intorno al patrimonio archeologico di Tifernum Mataurense
      (Sant'Angelo in Vado - PU), in L’archeologia pubblica prima e dopo l’archeologia pub-
      blica (a cura di P. Dragoni- M.Cerquetti), in ‘Il Capitale culturale’, suppl. 9
      (2019), pp. 527-552.
      - E. STORTONI 2019, Tifernum Mataurense (Sant’Angelo in Vado, PU). Le terme
      romane, in International Workshop Public Baths in Roman Italy (2nd century
      B.C. – end 4th c A.D.). Architecture, Technology and Society (Rome, 4th-5th
      October 2018) (= Patrimonio culturale territorio) (a cura di M. Medri-A.
      Pizzo), Roma 2019, pp. 412-433.
      - E. STORTONI 2020, Su una recente acquisizione epigrafica da Tifernum Mataurense (Sant'Angelo in Vado - PU), in Munera ami-
      citiae. Miscellanea di studi archeologici per Enzo Catani (=Economia vs Cultura, 7), (a cura di E. Stortoni), Macerata 2020, pp.
      249-271.
                                                                VIDEO/FILM
      - G. BOIANI (regia), Tifernum Mataurense. La domus del mito, Soprintendenza Archeologica delle Marche, Provincia di Pe-
      saro e Urbino, Comune di Sant’Angelo in Vado, novembre 2006, filmato di durata 23’, [formato video 4:3 PAL]
      - Rai3 TG Marche del 28 luglio 2021, Le terme romane di Tifernum Mataurense, intervista a Emanuela Stortoni (Università
      di Macerata).
                                                                                                                       Stampa: Monacchi Edizioni
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