MODULO 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO, MOTORIO E PERCETTIVO - Cap. 4 e Cap. 5
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MODULO 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO, MOTORIO E PERCETTIVO Cap. 4 e Cap. 5 Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
PROCESSI BIOLOGICI Lo sviluppo prenatale Inizia con la fecondazione e termina con la nascita. Dura dalle 38 alle 40 settimane. Si divide in tre periodi: • germinale (zigote) • embrionale (embrione) • fetale (feto) Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Il periodo germinale Si verifica nelle prime 2 settimane dopo il concepimento. Include la creazione dello zigote, la divisione cellulare e l’annidamento dello zigote alla parete uterina. Ad una settimana circa dal concepimento la differenziazione è cominciata: • Blastocisti: la massa interna di cellule che si sviluppa durante il periodo germinale e che successivamente si svilupperanno in un embrione. • Trofoblasto: uno strato di cellule esterno che si sviluppa durante il periodo germinale e che fornirà nutrimento e supporto all’embrione. • Annidamento: attaccamento dello zigote alla parete uterina (da 10 a 14 giorni dopo il concepimento). Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Il periodo embrionale Si verifica tra le 2 e le 8 settimane dal concepimento. La massa di blastocisti si attacca alla parete uterina e ora si chiama embrione. Durante questo periodo il ritmo della differenziazione cellulare si intensifica e iniziano ad apparire gli organi. L’embrione ha tre strati di cellule: • Endoderma: si sviluppa nei sistemi digestivo e respiratorio. • Mesoderma: si sviluppa in sistema circolatorio, ossa, muscoli, sistema escretore e sistema riproduttivo. • Ectoderma: si sviluppa in sistema nervoso, recettori sensoriali (orecchie, naso, occhi) e apparato cutaneo (capelli e unghie). Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Durante lo stadio embrionale si sviluppano contemporaneamente sistemi che sostengono la vita dell’embrione: • Amnio (o amnios): sistema di supporto costituito da una sacca o involucro contenente un liquido nel quale galleggia l’embrione in via di sviluppo; • Cordone ombelicale: sistema di supporto che contiene due arterie e una vena, e collega l’embrione alla placenta. • Placenta: un insieme di tessuti a forma di disco, nel quale piccoli vasi sanguigni della madre e del bambino si intrecciano senza congiungersi. Solo minuscole molecole possono passare dalla madre al bambino. Possono passare anche sostanze potenzialmente distruttive (virus, droghe, anticorpi…) Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
In questo periodo: • Organogenesi: formazione degli organi che si verifica durante i primi 2 mesi dello sviluppo prenatale. Durante la loro formazione c’è una particolare vulnerabilità ai cambiamenti ambientali. • Alterazioni cromosomiche e fattori teratogeni: possono aver luogo alterazioni dello sviluppo embrionale come mutazioni cromosomiche (ad es. Trisomia 21) o danni prenatali dovuti a sostanze tossiche (fattori teratogeni). Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Verso la fine dello stadio embrionale la faccia e altre caratteristiche dell’organismo in crescita sono complete di dettagli; compaiono le dita di mani e piedi e genitali esterni. A sole 6 settimane l’embrione possiede le sembianze di un essere umano, sebbene sia ancora sproporzionato rispetto ad un adulto maturo: la testa è grande quasi come tutto il corpo. In questo periodo avviene la maggioranza degli aborti spontanei, cioè l’interruzione naturale o autoindotta di una gravidanza prima che il bambino sia capace di sopravvivere fuori dall’utero. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Il periodo fetale Il periodo dello sviluppo prenatale che ha inizio 2 mesi dopo il concepimento e che dura in media 7 mesi. L’organismo si chiama feto. - Alla fine del terzo mese il feto possiede tutte le parti del corpo. - Verso la fine del quarto mese le madri riferiscono di sentire i movimenti del bambino - Verso i 6 mesi gli occhi si aprono e chiudono. Age of viability: a circa 6 mesi il feto è vitale; i sistemi fisici del bambino sono sufficientemente avanzati per sopravvivere al di fuori dell’utero Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Il cervello Alla nascita i neonati hanno approssimativamente 100 miliardi di neuroni: durante lo sviluppo prenatale i neuroni si muovono verso la locazione corretta e iniziano a far partire le connessioni L’architettura di base del cervello umano è assemblata durante i primi due trimestri dello sviluppo prenatale. Nello sviluppo tipico, il terzo trimestre dello sviluppo prenatale e i primi due anni di vita post-natale sono caratterizzati dalla connettività e dal funzionamento dei neuroni. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
• I neuroni sono le cellule del sistema nervoso, composti da un corpo, da una lunga proiezione chiamata assone e da proiezioni più corte chiamate dendriti. Quest’ultimi ricevono informazioni dagli altri neuroni, dai muscoli e dalle ghiandole; gli assoni trasmettono le informazioni lontano dal corpo della cellula. All’estremità ci sono diramazioni terminali che rilasciano sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori nelle vescicole sinaptiche. Così avviene il passaggio delle informazioni. • Il cervello è organizzato in diversi circuiti neurali. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
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• Il sistema nervoso inizia a formarsi a partire dal tubo neurale, un tubo lungo e con una cavità centrale, posizionato sul dorso dell’embrione, che si forma dopo circa 18-24 giorni dal concepimento • Due difetti alla nascita sono collegati a malformazione del tubo neurale che non si chiude come dovrebbe, anencefalia e spina bifida. • In una gravidanza normale, da quando il tubo neurale si è chiuso, si inizia ad avere una massiva proliferazione e una continua migrazione di neuroni. • Dal tubo neurale avranno origine poi cervello e midollo spinale Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Nel corso della gestazione il tubo neurale si differenzia in termini di : - lunghezza: determina le suddivisioni riscontrabili nelle strutture del cervello adulto ( corteccia, mesencefalo, rombencefalo e midollo spinale) - circonferenza: porta alla distinzione tra le aree di input sensoriale (cellule dorsali ) e di output motorio (cellule ventrali) del SNC. - raggio: porta alla struttura stratificata tipica del cervello maturo Nel corso dello sviluppo la parte frontale si espande e forma il telencefalo. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
La parte più grande del cervello umano è composta da 2 emisferi collegati che formano il telencefalo telencefalo: è la grande massa intricata che risiede nella parte superiore della cavità cranica; è ricoperto dalla corteccia cerebrale, che contiene le cellule regolatrici funzioni specifiche come vista, udito, movimento e pensiero. La corteccia cerebrale, si divide in 4 lobi: frontale, temporale, occipitale e parietale e le aree specifiche al loro interno tendono a specializzarsi in funzioni determinate. L’emisfero sinistro è generalmente associato all’elaborazione del linguaggio, mentre quello destro riveste un ruolo maggiore nell’elaborazione visiva e spaziale. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
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Durante il periodo embrionale i neuroni si moltiplicano a un ritmo molto rapido in un processo chiamato proliferazione neuronale. Alla nascita cervello di un neonato possiede già la maggioranza dei neuroni; in questo periodo proliferano anche le cellule gliali, cellule nervose che circondano e proteggono i neuroni e che, alla fine del loro sviluppo, forniscono agli stessi un supporto strutturale e riparazione. Durante lo sviluppo embrionale avviene la migrazione neuronale, che assicura che tutte le parti del cervello siano raggiunte da un numero sufficiente di connessioni neuronali. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
• Lo studio delle tappe di maturazione del cervello ripercorre le tappe della mielinizzazione: il processo di rivestimento degli assoni con la guaina di mielina che consente la trasmissione più veloce ed efficiente delle informazioni.Questo processo inizia nel periodo prenatale e continua dopo la nascita. • Lo sviluppo del cervello nel corso dei primi due anni di vita è caratterizzato dall’incremento importante delle ramificazioni dendritiche e delle sinapsi (sinaptogenesi). • Con morte neuronale si intende la morte di alcuni neuroni che circondano le connessioni sintetiche di nuova formazione esistenti tra gli altri neuroni; anche denominata apoptosi. • Le connessioni non usate vengono potate (pruning), quelle usate soppravvivono e sono rinforzate. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Lo sviluppo del cervello PRIMA • Dal momento che il cervello è ancora in fase di sviluppo durante INFANZIA l’infanzia, la testa dell’infante andrebbe protetta da cadute e incidenti, al fine di evitare la sindrome del bambino scosso che implica rigonfiamenti ed emorragie al cervello, colpisce ogni anno numerosi bambini nel mondo. SECONDA • Il cervello non cresce rapidamente come nella prima infanzia, ma INFANZIA grandi cambiamenti anatomici nel cervello dei bambini tra i 3 e i 15 anni: l’ammontare della materia grigia in alcune aree è quasi il doppio rispetto al primo anno di vita!!! • Il collegamento tra i cambiamenti del cervello dei bambini e il loro sviluppo cognitivo implica l’attivazione di aree del cervello, mentre in alcune aree aumentano le attivazioni in altre diminuiscono. • Potatura connessioni ADOLESCENZA • Alla fine dell’adolescenza grazie alla potatura, gli individui avranno minori connessioni neurali, ma più selettive e efficaci di quante non ne avessero da bambini. • Sebbene gli adolescenti siano capaci di emozioni molto forti, la loro corteccia prefrontale PFC (implicata nel ragionamento, nella presa di decisioni e nell’autocontrollo) non è sviluppata al punto da permettere loro di controllare queste emozioni. PFC non termina la maturazione prima die 18-25 anni, ma l’amigdala (sede di emozioni) matura prima. È come se il cervello dell’adolescente non avesse i freni per far Leman P. et al., Psicologia andare piano le dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano. sue emozioni.
Teratologia e i rischi nello sviluppo prenatale Teratogeno • Il termine che deriva dal greco (tera) e significa “mostro”, indica qualsiasi agente che causa un difetto alla nascita. • Il campo di studio che si occupa delle cause dei difetti alla nascita si chiama teratologia. • La severità del danno e il tipo di difetto derivante da un particolare agente teratogeno, dipendono da: dose, predisposizione genetica e momento dell’esposizione (agenti teratogeni sono più dannosi in alcuni momenti rispetto ad altri; il periodo più vulnerabile è quello fetale). Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Sostanze psicoattive: agiscono sul sistema nervoso e vengono assunte per alterare gli stati di coscienza, per modificare le percezioni e per cambiare l’umore. Il consumo elevato di alcol da parte delle donne incinte può avere effetti devastanti sui figli causando la sindrome alcolica ALCOL fetale (Fetal Alcohol Syndrome, FAS), un insieme di anomalie che includono malformazioni di viso, arti, difetti cardiaci, intelligenza inferiore alla media e disabilità intellettiva. I bambini molto spesso hanno un’intelligenza inferiore alla media e alcuni sono mentalmente ritardati. può provocare parti prematuri, sottopeso alla nascita, morte NICOTINA fetale e neonatale, problemi respiratori e sindrome della morte improvvisa(SIDS- sudden infant death syndrome). Nuove correlazioni con ADHD. riduzione di peso. della lunghezza e circonferenza cranio alla COCAINA nascita. Più probabilità di avere deficit neurologici e cognitivi. MARIJUANA bassi livelli di intelligenza nei bambini EROINA bambini con problemi comportamentali che includono sintomi da astinenza quali tremori, pianti anomali, sonno disturbato e deterioramento del controllo motorio Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Altri agenti teratogeni Farmaci con obbligo di ricetta (antibiotici, alcuni antidepressivi, alcuni ormoni e farmaci a base di isotretinoina) e da banco (pillole dimagranti, aspirina e caffeina). Gruppi sanguigni incompatibili: (fattore RH - vaccino GAM). Malattie materne: rosolia (agisce su organogenesi), sifilide (danneggia gli organi dopo formati), herpes genitale, AIDS (può essere trasmessa al bambino durante la gestazione o parto o allattamento). Dieta e nutrizione della madre: bambini nati da madri malnutrite hanno più probabilità di malformazioni Stati emotivi e stress della madre: rischio più alto dei figli di avere problemi emotivi o cognitivi, ADHD, ritardi linguistici Età della madre (adolescenti vs adulte) Fattori paterni (anomalie spermatozoi) Rischi ambientali (radiazioni, inquinanti ambientali) Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
La nascita La nascita è una transizione fisica e sociale fondamentale per il bambino che si sposta dall’ambiente caldo e umido dell’utero a quello più freddo, arido e luminoso del mondo esterno. Con ambiente perinatale si fa riferimento ai diversi fattori che costituiscono il momento che circonda la nascita: comprende le medicine date alla madre durante il travaglio, le pratiche usate per far avvenire il parto, il tipo di parto e l’ambiente sociale che circonda il bambino appena nato 3 stadi della nascita: 1. inizia quando la madre percepisce contraddizioni uterine irregolari che poi aumentano di intensità e frequenza mano mano che il travaglio progredisce (8-14 ore) 2. il bambino discende il canale del parto ed esce dall’apertura vaginale (circa 1 ora) 3. utero espelle la placenta (pochi minuti) Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
• Per il parto è importante la posizione del feto nell’utero. • La posizione più frequente è quella in cui il feto si presenta con la testa e si chiama presentazione cefalica. Se, invece, si presentano prima le natiche e i piedi si parla di presentazione podalica; se il feto si trova con il suo asse in posizione perpendicolare rispetto a quello dell’utero, allora si parla di presentazione di spalla. • Durante ogni contrazione diminuisce l'apporto di ossigeno al feto. L’anossia è la condizione che si verifica quando il feto/neonato ha un’insufficiente apporto di ossigeno. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Accertamenti sulla salute del neonato Indice di Apgar: utile per valutare le capacità del neonato di reagire allo stress del parto e al nuovo ambiente. Identifica bambini ad alto rischio. Tra 1 e 5 min dalla nascita medico o infermiere valuta: Punteggio: se tra 7 e 10= neonato in buono stato ; se !"#$#%&%'(%)*+ Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Tre condizioni di rischio per neonati: 1. sottopeso alla nascita: un neonato con peso
Conseguenze del sottopeso alla nascita • La maggior parte dei bambini sottopeso sono normali e sani. • Minore è il peso alla nascita, maggiore è la probabilità di danni cerebrali e di disturbi ai polmoni o al fegato. • In età scolare, i bambini nati sottopeso hanno probabilità più alte di avere difficoltà di apprendimento, disturbo da deficit di attenzione e iperattività. • Alcuni effetti del sottopeso alla nascita sono reversibili Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
CRESCITA FISICA E MATURAZIONE SESSUALE Le misure dello sviluppo fisico con implicazioni più immediate per il bambino in età evolutiva sono probabilmente peso e altezza. Il periodo di aumento di peso altezza più rapido dell'intero ciclo di vita decorre nei primi sei mesi: Nei primi tre mesi il peso è quasi doppio di quelle della nascita, Mentre verso la fine del primo anno è quasi il triplo. Da questo momento in poi il tasso di crescita rallenta, ma entro la fine persone di vita il loro peso è comunque cinque o sei volte maggiore rispetto a quelle La nascita. I tempi di maturazione sono caratterizzati da un'ampia varietà individuale Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
CAPITOLO 4: SVILUPPO FISICO, MOTORIO E PERCETTIVO Pubertà Un periodo di rapida maturazione fisica che consiste nei cambiamenti ormonali e fisici che si verificano all’inizio dell’adolescenza. Questi cambiamenti si verificano quando l’ipotalamo che si trova alla base del cervello stimola l’ipofisi a secernere ormoni, potenti sostanze chimiche altamente specializzate che vengono prodotte da cellule di determinati organi del corpo e hanno un effetto regolatore sull’attività di certi organi. Ci sono molte variazioni nell’inizio e nella progressione della pubertà. L’inizio della pubertà può oscillare dai 10 fino ai 13 anni e mezzo nei giovani (nelle ragazze avviene all’incirca due anni prima che nei ragazzi). Si conclude nel periodo che va dai 13 ai 17 anni: l’età media di inizio è scesa in media tra i 2 e i 4 mesi per ogni decade del ventesimo secolo. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
ORMONI IPOFISI inducono CORTECCIA SURRENALE strato esterno ghiandola surrenale e GONADI testicoli maschi e ovaie femmine a dare inizio allo scatto della crescita - caratteri sessuali secondari (che non prendono direttamente parte alla riproduzione sessuale) - caratteri sessuali primari (coinvolti nel processo riproduttivo e si sviluppano dopo i secondari) Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
CAPITOLO 4: SVILUPPO FISICO, MOTORIO E PERCETTIVO I fattori determinanti della pubertà • Menarca: inizio ovulazione (ovulo se non fecondato espulso tramite flusso mestruale), il primo ciclo mestruale di una ragazza compare ad un’età normalmente compresa tra i 9 e i 15 anni di età. Età media scesa. • Spermarca: ossia la capacità dei testicoli e organi interni associati di produrre eiaculazioni contenenti sperma. • Pubertà precoce: esordio molto precoce e rapida progressione della pubertà, usualmente affrontata con trattamento farmacologico-ormonale per fermare temporaneamente i cambiamenti puberali. 10 volte più frequente nelle femmine nei maschi. • Tra i fattori più importanti che influenzano l’inizio e la sequenza della pubertà ci sono i fattori ereditari, influenzati però da fattori ambientali come la salute, il peso e lo stress. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
CAPITOLO 4: SVILUPPO FISICO, MOTORIO E PERCETTIVO Ormoni: potenti sostanze chimiche secrete dalle ghiandole endocrine e trasportate dal sistema sanguigno. I cambiamenti ormonali associati alla pubertà si verificano in due fasi: • Adrenarca: consiste nei cambiamenti ormonali nelle ghiandole adrenali, situate appena al di sopra dei reni (dai 6 ai 9 anni circa) • Gonadarca: consiste nella maturazione sessuale e nello sviluppo della maturità riproduttiva. Il culmine del gonadarca nelle ragazze è il menarca e nei ragazzi lo spermarca. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
CAPITOLO 4: SVILUPPO FISICO, MOTORIO E PERCETTIVO I cambiamenti ormonali chiave nel gonadarca coinvolgono due classi di ormoni: • gli androgeni, i principali ormoni sessuali maschili, ad esempio il testosterone che stimola maturazione del pene, testicoli e altri organi del sistema riproduttivo per la produzione di sperma. • gli estrogeni: principali ormoni sessuali femminili, ad esempio l’estradiolo; gli estrogeni sono fondamentali per la maturazione del sistema riproduttivo delle ragazze che comprende ovaie, Tube di Falloppio ,utero, invio ovulazione e mestruazioni. Questi ormoni sono presenti in concentrazioni diverse nei maschi e nelle femmine. La crescita durante la pubertà è facilitata da ormoni come il cortisolo, il testosterone e gli estrogeni. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
CAPITOLO 4: SVILUPPO FISICO, MOTORIO E PERCETTIVO Crescita e cambiamenti corporei Sviluppo sessuale • I tre aspetti più visibili della maturazione sessuale maschile sono l’allungamento del pene, lo sviluppo dei testicoli e la crescita di barba e baffi. • I due aspetti più visibili dello sviluppo puberale femminile riguardano la crescita del seno e la comparsa dei peli pubici. • Il menarca si manifesta più tardi nel ciclo puberale, tra i 9 e i 15 anni. Immagine corporea • Gli adolescenti si preoccupano del loro corpo. • Le ragazze generalmente sono più insoddisfatte del loro corpo dei ragazzi, sebbene non si deve dimenticare la variabilità individuale. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
CAPITOLO 4: SVILUPPO FISICO, MOTORIO E PERCETTIVO Sviluppo precoce e ritardato • I ragazzi che sviluppano prima hanno una percezione di sé più positiva e hanno più successo nelle relazioni con i coetanei di quanto non accada nel caso dei ragazzi che si sviluppano più tardi. I ragazzi che sviluppano più tardi sviluppano un’identità più positive (più esplorazione? meno focus su fisico?). • Le ragazze che si sviluppano precocemente sono vulnerabili rispetto a tutta una serie di problemi socioemotivi: hanno probabilità più elevate di fumare, bere, essere depresse, avere disturbi alimentari, pretendere l’indipendenza dai genitori prima e avere amici più grandi, possibile anticipazione delle esperienze sentimentali e sessuali. Immaturità sociale e cognitiva può portare a sviluppare comportamenti problematici. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
SVILUPPO SENSORIALE E PERCETTIVO Sensazione: il prodotto dell’interazione tra le informazioni provenienti dall’ambiente e i recettori sensoriali, occhi, orecchie, lingua, narici e pelle. Percezione: l’interpretazione di ciò che viene sentito (avviene con l’esperienza). Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Vista Prima infanzia • Alla nascita acuità visiva (capacità di distinguere dettagli) è molto ridotta; i nervi e i muscoli e le lenti degli occhi si stanno ancora sviluppando per cui i bambini hanno difficoltà a vedere oggetti lontani. • Alla nascita i bambini distinguono il verde dal rosso. Tutti i recettori dell’occhio sensibili al colore (coni) funzionano a partire dai due mesi di vita. Esperienza necessaria perchè la vista si sviluppi normalmente. • La visione binoculare (utilizzo di inizi per la profondità e distanza) si sviluppa a circa 3-4 mesi. • Subito dopo la nascita i bambini mostrano interesse per i volti umani. Già solo dopo 12 ore dalla nascita gli infanti passo molto tempo a guardare il volto della madre piuttosto che quello di un’estranea. • Entro primo anno visione simile ad adulto e preferenza per volti e motivi. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Acuità della vista durante i primi mesi di vita: acuità visiva migliora molto rapidamente nel corso di alcuni mesi dopo la nascita ( tra 6 mesi-1 anno sembra rientrare nel range della normalità adulta). 1 mese 2 mesi 3 mesi 1 anno Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Percezione della profondità La capacità di percepire la profondità ha grande valore pratico. Oltre a impedirci di cadere in un precipizio, ci aiuta a portare a termine molte attività quotidiane, distinguere gli oggetti dallo sfondo e a raggiungerli con precisione. • Gibson e Walk (1960) esperimento del precipizio visivo (visual cliff): il precipizio visivo consiste in una piattaforma di vetro sollevato da terra con un disegno di qualche tipo direttamente sotto al vetro da una parte e lo stesso disegno 1 m al di sotto del vetro dall’altra (lato profondo). Gli studiosi hanno scoperto che bambini in grado di gattonare (bambini tra i 6-14 mesi) non oltrepassavano il lato superficiale per raggiungere le madri che si trovavano dal lato profondo, nonostante gli incoraggiamenti. La conclusione è stata che i neonati hanno un'abilità innata di percezione della profondità. • Esperimenti ripetuti da Joseph Campos Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
• Campos e coll. (1970): hanno posizionato i neonati di un mese mezzo sul lato superficiale del precipizio e poi sul lato profondo misurando la frequenza cardiaca. Anche se I piccoli partecipanti non sembravano mostrare paura dell'altezza la loro frequenza cardiaca mostrava che in realtà percepivano la differenza tra due lati del precipizio. I risultati dimostrano una certa forma di percezione della profondità è presente prima dell’inizio della locomozione infantile. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Studio delle percezioni del neonato: preferenza per i volti Tecnica della preferenza visiva: metodo sviluppato da Robert Fantz (1963) per studiare se i bambini possono distinguere uno stimolo da un altro, a partire dalla misurazione dei tempi di osservazione dei diversi stimoli. Looking chamber: stanza con 2 schermi sopra il soffitto e scienziato osserva occhi del bambino attraverso spioncino. I bambini tra 2 giorni e 3 mesi mostrano una preferenza precoce per volti umani. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
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Seconda infanzia • 3-4 anni: I bambini diventano sempre più esperti nella distinzione tra i colori anche se molto simili. • 4-5 anni: La maggior parte dei muscoli dell’occhio del bambino è abbastanza sviluppata da permettergli di muovere i suoi occhi efficientemente attraverso una serie di lettere. • Molti bambini in età pre-scolare sono ipermetropi, cioè non riescono a vedere bene da vicino come vedono da lontano. • Età scolare: maggior parte dei bambini riesce a mettere a fuoco con gli occhi e a mantenere osservazione prolungata di oggetti vicini. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
UDITO • I test dell’udito infantile hanno dimostrato che i neonati sono in grado di percepire un’ampia serie di suoni differenti. Udito meno sensibile di quello dell’adulto: meno sensibili a suono bassi vs alti (-> adulti usano motherese) • Esperimenti dimostrano che durante gli ultimi 2 mesi di gravidanza, il feto può sentire i suoni; i neonati sono sensibili ai suoni della voce umana e preferiscono la voce della mamma. TATTO • Senso del tatto si attiva molto tempo prima della nascita, forse il primo a svilupparsi • I neonati rispondono agli stimoli tattili e provano dolore (+ carezze; - pressione su corpo) OLFATTO • I neonati distinguono odori diversi (non subito alla nascita, ma dopo qualche giorno) GUSTO • La sensibilità al gusto può presentarsi anche prima della nascita (es. saccarina, + deglutizione) Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Percezione transmodale • L’abilità di integrare le informazioni provenienti da due o più modalità sensoriali, come ad esempio vista e udito. • Forme rudimentali ed esplorative di percezione transmodale sono presenti nei neonati ma si affinano con l’esperienza durante il primo anno di vita. Aumenta nella seconda metà del secondo anno di vita. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
LO SVILUPPO SENSOMOTORIO • Lo sviluppo percettivo e motorio non avvengono isolatamente ma insieme, perciò la percezione e l’azione sono da considerarsi in coppia. • I bambini coordinano i loro movimenti con le informazioni percettive per imparare come stare in equilibrio, come raggiungere gli oggetti nello spazio e muoversi attraverso diverse superfici. • L’azione informa la percezione: ad esempio, muoversi nell’ambiente fornisce insegnamenti ai bambini su come oggetti e persone appaiano diversi se guardati da punti di vista differenti, o se una superficie sosterrà il loro peso o meno. • Gli individui percepiscono al fine di muoversi e si muovono al fine di avere percezioni. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Cambiamento di stato e il sonno nella prima infanzia • Durante le prime settimane di vita i neonati passano circa il 55% del tempo (13 ore al giorno) dormendo. Cicli 45 min- 2 ore. • Verso la quarta settimana ci si avvicina sempre di più a un sonno monofasico. Dall’ottava settimana circa il sonno occupa la notte e di giorno il bambino è sveglio e attivo. • La progressione verso l’alternanza sonno-veglia è una caratteristica universale, mentre il ritmo con cui si verifica è influenzato dal comportamento dei genitori e da aspetti connessi con la cultura di appartenenza. • Ad oggi è accertato che una riduzione dell’intervento genitoriale durante la notte porta una sviluppo più rapido del sonno diurno (aumento sonno di notte e diminuzione sonno diurno) Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Sindrome della morte improvvisa (SIDS) Una condizione drammatica che può avvenire durante il sonno del neonato, che inspiegabilmente cessa improvvisamente di respirare e muore. La sua origine resta sconosciuta, anche se tra i fattori di rischio si devono includere: il basso peso alla nascita, la familiarità, l’esposizione al fumo di sigaretta, lo status socioeconomico basso, l’etnia, dormire in letti troppo soffici. È meno probabile in bambini che usano un ciuccio per dormire e che dormono in stanze in cui sia presente un ventilatore. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Riflessi neonatali • Risposta involontaria a una stimolazione esterna; controllano i movimenti del neonato, che sono automatici e al fuori del controllo del neonato stesso. • I riflessi sono meccanismi di sopravvivenza geneticamente tramandati, che permettono ai bambini di rispondere al loro ambiente attraverso l’adattamento prima ancora di cominciare ad apprendere. • Alcuni riflessi, come tossire, strizzare gli occhi e sbadigliare, persistono per tutta la vita. • Altri riflessi, invece, spariscono dopo alcuni mesi dalla nascita con la maturazione del cervello del bambino e con lo sviluppo del controllo volontario di molti comportamenti. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Riflesso di rooting Avviene quando si accarezza la guancia di un bambino o un lato della bocca e il neonato, in risposta alla stimolazione, si gira dalla parte in cui è stato toccato con lo sforzo di trovare qualcosa da succhiare. Riflesso di suzione Avviene quando il neonato comincia a succhiare automaticamente un oggetto che gli è stato messo in bocca. Questo riflesso permette di trarre nutrimento prima ancora di aver associato un capezzolo al cibo. Riflesso di Moro Avviene in risposta ad un suono o ad un movimento improvviso e intenso. Quando è spaventato, il neonato arcua la schiena, getta all’indietro la testa, e tende braccia e gambe verso l’esterno. Dopodiché il neonato ritrae velocemente gli arti. Riflesso di prensione Avviene quando qualcosa viene a contatto con il palmo (grasping) delle mani del neonato. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Riflesso marcia automatica: forte alla nascita, a 2 anni cessa e ricompare sottoforma di comportamento appreso e mirato con la crescita Diversi studi hanno dimostrato che la pratica del comportamento sensomotorio possa accelerare lo sviluppo di alcune abilità. Zelaso e coll. (1972) chiedono a mamme di sottoporre neonati alla prova della marcia automatica per alcuni minuti a giorno. A 2-8 settimane producevano maggiori risposte di marcia e iniziano a camminare prima di un gruppo di controllo. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
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Scala di valutazione del comportamento del neonato di Brazelton (NBAS) • Viene utilizzata entro un periodo di 24-36 ore dalla nascita e valuta lo sviluppo neurologico del neonato, i suoi riflessi e le sue reazioni nei confronti delle altre persone. • Sedici riflessi, tra cui lo starnuto, il battito delle palpebre e il riflesso dei punti cardinali (rooting) vengono testati, insieme alle reazioni del neonato alle circostanze esterne, come ad esempio un sonaglio che viene agitato. • 27 item organizzati in 4 categorie: fisiologiche (es. orientamento verso immagini e suoni), motorie (es. tono muscolare), relative agli stati (es.abilità di calmarsi) e all’interazione. • valuta abilità neurologiche Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
SVILUPPO MOTORIO • Il punto di vista maturazionista di Arnold Gesell (1934) sostiene che lo sviluppo motorio avviene secondo un piano genetico secondo un ordine fisso e in specifici periodo di tempo, cioè per maturazione. • La teoria dei sistemi dinamici di Esther Thelen asserisce che lo sviluppo motorio non è un processo passivo, ma attivo e adattivo. I neonati accostano le capacità motorie al fine di percepire e agire; per poter sviluppare le capacità motorie, i bambini devono percepire qualcosa nel loro ambiente che li motivi ad agire e ad usare le loro percezioni per affinare i propri movimenti. Questo affinamento è raggiunto solo dopo cicli di ripetizione della stessa azione e della percezione delle conseguenze dell’azione. Secondo tale teoria la marcia del neonato scompare per un intervallo di 10 mesi prima che emerga una vera camminata per fattori fisici. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Dai riflessi alle abilità Modelli di crescita Modello cefalo-caudale La sequenza in cui la crescita più rapida avviene sempre in alto – nell’area della testa. La crescita fisica dal punto di vista della dimensione, del peso, e della differenziazione delle caratteristiche procede dall’alto verso il basso – per esempio, dal collo alle spalle, al tronco, e via dicendo. Modello prossimo-distale La sequenza in cui la crescita comincia dal centro del corpo e si muove verso le estremità. Per esempio, il controllo muscolare del tronco e delle braccia matura prima del controllo di mani e dita. Prima mano e poi singole dita. Video Sviluppo motorio Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Abilità grosso-motorie Capacità che comportano ampie attività muscolari, come muovere un braccio o camminare. Requisito fondamentale è il controllo posturale. • Postura: un processo dinamico legato alle informazioni sensoriali provenienti: dai segnali propriocettivi della pelle, delle articolazioni e dei muscoli, che ci dicono dove siamo rispetto allo spazio; dagli organi vestibolari dell’orecchio interno che regolano il senso dell’equilibrio; dalla vista e dall’udito. • Imparare a camminare: la locomozione e il controllo posturale sono intimamente legati: per camminare dritto il bambino deve poter sostenersi su una sola gamba, mentre l’altra viene spinta in avanti e deve anche spostare il peso da una gamba all’altra. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
• Tappe dello sviluppo delle abilità grosso-motorie Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Lo sviluppo nel secondo anno • Aumentano le abilità motorie e l’esercizio fisico. • Entro i 13-18 mesi, i bambini riescono a tirare un giocattolo attaccato ad un filo e ad usare le loro mani e gambe per salire dei gradini. • Entro i 18-24 mesi riescono a camminare velocemente o correre goffamente lungo piccole distanze, rimanere in equilibrio sui loro piedi da una posizione rannicchiata mentre giocano con degli oggetti sul pavimento, camminare all’indietro senza perdere l’equilibrio, calciare un pallone stando in piedi senza cadere. • Ci sono variazioni culturali nella guida allo sviluppo motorio dei bambini. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Età prescolare e scolare • A 3 anni i bambini compiono semplici movimenti come saltare, saltare su una gamba, correre avanti e indietro. • A 4 anni si arrampicano su piccoli percorsi ad ostacoli, riescono a salire le scale con un piede solo per gradino già da tempo e iniziano a mettere in atto la stessa tecnica nello scendere le scale. • Durante la scuola primaria i bambini acquisiscono un maggior controllo sui loro corpi. I bambini si stancano di più e riescono a star seduti per più lunghi periodi di tempo. • Sport importante (aspetti + e -) Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Le abilità manuali Imparare a raggiungere un oggetto e afferrarlo è una delle tappe evolutive più importanti dei primi due anni di vita perchè permette ai bambini di analizzare oggetti di manipolarli. • I neonati non entrano spesso in contatto manuale con le cose e quindi l’atto di raggiungerle è diretto più spesso verso qualcosa che stanno guardando. Questa forma rudimentale di pre- reaching viene sostituita gradualmente da una coordinazione più sofisticata in cui l’atto di allungare le braccia è integrato e più specificatamente con gli aspetti visivi particolari dell’oggetto. • A 3-4 mesi questo comportamento diventa più orientato all’obiettivo e verso il quinto mese si inizia manifestare la presa. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
• A 9 mesi si osservano gli atti di afferrare che anticipano la dimensione dell’oggetto. • Nel 1° anno di vita i progressi i bambini nel controllare il movimento delle mani permettono ai bambini di raggiungere e afferrare oggetti in maniera sicura ma iniziano anche usare oggetti come strumenti; nella comunicazione sociale imparano a usare gesti con le mani e con le dita. • A 2 anni sono abili nell’usare le mani durante il gioco e verso i 3 usano le mani per scarabocchiare con i pastelli e copiare linee verticali su una pagina. Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
Il ruolo della cultura nello sviluppo sensomotorio Sebbene limiti generali dello sviluppo motorio vengono imposti dalla maturazione fisica, all’interno di essi le tempistiche in cui si manifestano le diverse abilità sono condizionate da fattori ambientali. Sono stati condotti diversi studi transculturali che hanno fornito le informazioni sul fatto che modi specifici in cui vengono cresciuti i bambini possono modificare il loro sviluppo. In generale sembra che quando i genitori o altri cargiver prestano un’attenzione fisica speciale e neonati (manipolazione massaggio esercizi e pratica diretta di alcune abilità) in qualche modo raggiungono l’età dell’evoluzione prima di quelli che non ricevano queste attenzioni e opportunità (Es. Zambia /Giamaica/ Cina) Leman P. et al., Psicologia dello sviluppo, MacGraw-Hill Education, Milano.
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