Meloni-Salvini, prove di governo - Vertice tra i due leader del centrodestra. Nella nota congiunta si parla di "unità d'intenti" e "grande ...

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Meloni-Salvini, prove di governo - Vertice tra i due leader del centrodestra. Nella nota congiunta si parla di "unità d'intenti" e "grande ...
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È il tempo di Giorgia
 di CRISTOFARO SOLA                                       Meloni-Salvini, prove di governo
L       a scorsa domenica è stata scritta
        una pagina di storia. E non per-
        ché il centrodestra abbia vinto
le elezioni. Era già accaduto nella vita
della Seconda Repubblica. Il motivo per
                                                          Vertice tra i due leader del centrodestra. Nella nota congiunta
                                                               si parla di “unità d’intenti” e “grande collaborazione”
cui il 25 settembre 2022 verrà ricordato
a lungo sta nell’identità politica e cultu-
rale del vincitore. Anzi, della vincitrice.
Con lei trionfa la tradizione teorico-ide-
ologica del pensiero conservatore che
nell’Italia repubblicana non ha avuto
cittadinanza nella prassi della dialettica
politica a causa della velenosa connes-
sione, fomentata dalla sinistra, del con-
servatorismo alla torsione autoritaria
fascista. È stato ingiusto che, al tempo
della Prima Repubblica, i conservato-
ri, pur di frequentare l’agone politico,
abbiano dovuto cercare riparo sotto le
bandiere della Democrazia Cristiana,
del Partito Repubblicano di Randolfo
Pacciardi e del Partito Liberale di Gio-
vanni Malagodi. Minore è stata l’ospita-
lità offerta alla pulsione conservatrice
dal Movimento Sociale italiano a trazio-
ne almirantiana. Per Giorgio Almirante,
il Msi doveva consolidarsi su una linea
ideale-programmatica          “socialmente
avanzata”.
   Sul fronte opposto, la cultura ege-
monica della sinistra ha combattuto la
“conservazione” col mito del progres-
sismo che nutre il processo di emanci-
pazione dell’umanità. Ma la scorsa do-
menica il castello delle falsificazioni è
crollato e un’ampia frazione di italiani
ha potuto riconnettere la propria visio-
ne del mondo alla prassi di una coali-
zione partitica coesa. Merito di Giorgia
Meloni se oggi la destra c’è. E adesso che
i buoi del consenso sono scappati dalla
stalla del campo progressista, il “Cir-
co Barnum” del politicamente corretto
s’interroga con disperante angoscia su
come sia stato possibile non accorgersi
del “fenomeno Giorgia”. Ci si domanda
come sia accaduto che il mondo sepa-
rato di Fratelli d’Italia si fosse radicato
tanto profondamente nella coscienza
popolare. C’è tra i commentatori politici
anche chi si domanda come abbia fatto
la Meloni a quintuplicare il consenso
elettorale nel volgere di una legislatura.
Eppure, non ha avuto a disposizione il
circuito mediatico e la potenza finan-
ziaria di un Silvio Berlusconi e non ha
gestito un ministero chiave che le desse
notorietà e consenso, com’è accaduto a
Matteo Salvini con l’esperienza da mi-
nistro dell’Interno del Governo Conte I.
   La risposta non è nella volubilità
dell’elettorato “liquido” della Seconda
Repubblica, soggetto a improvvise fa-
scinazioni e altrettanti repentini disin-
namoramenti. La progressione di cre-
scita di Fratelli d’Italia, per quanto sia
impressionante, è frutto della sedimen-
tazione di un lavoro di penetrazione
svolto con lucida e intelligente perseve-
ranza. Fondato nel 2012 da Giorgia Me-                (4,26 per cento) e 7 scranni senatoriali         Ai gruppi parlamentari di Fratelli          ta: coerenza. Nessuno dei leader che si
loni e Guido Crosetto, officiante Ignazio             ai quali si aggiungono gli eletti di FdI      d’Italia, sia alla Camera sia al Senato,       sono avvicendati sulla scena di questo
La Russa, per gemmazione dal morente                  nei collegi dell’uninominale. La scorsa       si aggiungeranno gli eletti nei collegi        ultimo decennio ha compreso quanto
Popolo delle libertà, Fratelli d’Italia fa            domenica Fratelli d’Italia, secondo i dati    dell’uninominale espressi dalla coali-         l’elettorato sia l’esatto contrario di quel-
il suo esordio sulla scena nazionale alle             del ministero dell’Interno – di 61.394        zione del centrodestra su indicazione          la massa gassosa, altamente volatile,
elezioni politiche il 24 febbraio 2013. È             sezioni su 61.417 – aggiornati alle 18,10     del partito della Meloni. Fratelli d’Italia,   soggetta a repentini mutamenti d’opi-
nella coalizione di centrodestra. Ottiene             del 26 settembre, ottiene alla Camera         dunque, primo partito nella XIX Legi-          nione, sostanzialmente umorale, a trat-
9 seggi alla Camera dei deputati, grazie              dei deputati 7.300.628 voti (25,99 per        slatura. Qual è la chiave del successo?        ti irrazionale, malamente descritta dal
alle 666.765 preferenze (1,96 per cento)              cento) e conquista 69 seggi nella nuova       Ad ascoltare in queste ore il dibattito        mainstream del politicamente corretto.
raccolte. Nessun seggio al Senato. Alle               configurazione dell’organo parlamen-          mediatico, è evidente che siano in pochi       Quante volte si è udita l’orrenda espres-
Politiche del 4 marzo 2018, Fratelli d’I-             tare a 400 membri; al Senato 7.165.795        ad aver capito cos’è realmente accaduto.       sione “voto di pancia”? È una roba che
talia, sempre in coalizione con Forza                 preferenze (26,1 per cento) con 34 seggi      La verità è che Giorgia Meloni ha saputo       non esiste. Semmai, esiste il voto di cuo-
Italia e Lega, ottiene 1.429.550 (4,35 per            assegnati rispetto alla nuova platea di       corrispondere all’istanza di chiarezza         re, che è una sintesi, talvolta rocambole-
cento) voti e 19 seggi nella quota del pro-           200 membri. Dal conteggio sono esclusi        posta dall’elettorato alla classe politica.    sca, di ragione e sentimento.
porzionale alla Camera dei deputati. Al               i voti della Regione Valle d’Aosta e quelli   La parola-chiave che ha aperto le por-
Senato totalizza 1.286.606 preferenze                 degli italiani all’estero.                    te del Governo a Fratelli d’Italia è sta-                          (Continua a pagina 2)
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2   L’OPINIONE delle Libertà                                                                                                               Mercoledì 28 Settembre 2022

(Continua dalla prima pagina)
                                               cisione di assorbire la piccola realtà di
                                               Raffaele Fitto ha pagato alla grande. Il 6
                                                                                             rafforzamento del controllo parlamen-
                                                                                             tare, che non potrà ottenersi da Senato        Sabotaggi nel mar
È il tempo di Giorgia                          novembre 2018 ecco l’annuncio dell’in-
                                               gresso di Fratelli d’Italia nei Conser-
                                                                                             e Camera fiduciari dei partiti anziché
                                                                                             degli elettori.                                Baltico: la “serietà”
                                                                                                                                            di Josep Borrell
                                               vatori e Riformisti europei. Dal 2020,           Dunque, da presidente o presidenta
di CRISTOFARO SOLA                             Giorgia Meloni si è ritagliata uno spazio     o presidentessa del Consiglio, se io fossi

I
    l colossale errore compiuto dal pro-       personale nel contesto europeo dive-          Giorgia Meloni non mi ridurrei all’ul-
    gressismo ideologico, ostaggio delle       nendo presidente dell’Ecr. La scelta ha       timo momento per cambiare la legge             di LUCIO LEANTE

                                                                                                                                            S
    logiche consumistiche più esaspe-          conferito un’identità definita a Fratelli     elettorale, atteso che si dovrà cambiare.             e qualcuno dubitava ancora dell’i-
    rate, ha ignorato la possibilità che       d’Italia, smarcandolo di fatto da perico-     Vorrei invece potermi vantare di aver                 nadeguatezza e poca serietà di
dal punto di vista valoriale la società        losi accostamenti con ipotetiche ascen-       consegnato, innanzi tutto, ai frastor-                Josep Borrell nel suo ruolo di “mi-
italiana potesse essere molto più solida       denze del passato. E sono proprio coe-        nati Italiani il migliore strumento per               nistro degli esteri” dell’Unione eu-
di come venisse rappresentata. Errore          renza e identità le chiavi con le quali il    autogovernarsi: una bella legge eletto-        ropea, le sue dichiarazioni che accusa-
commesso anche nel centrodestra, sia           Paese apre le porte al tempo di Giorgia.      rale maggioritaria a doppio turno con          no la Russia per le esplosioni che hanno
da Silvio Berlusconi sia da Matteo Salvi-      Che sarà un tempo difficile, ma anche         ballottaggio tra i primi tre candidati più     danneggiato ieri i due gasdotti North
ni. Le scelte ondivaghe e contraddittorie      straordinario. E lungo.                       votati anziché tra i primi due. A futura       Stream 1 e North Stream 2 (quest’ulti-
di fare accordi con gli avversari politici,                                                  memoria. Se la memoria ha un futuro,           mo mai attivato) dovrebbero toglierli
dopo averli aspramente combattuti, non
sono gradite ai cittadini. Per non parla-      Se io fossi Giorgia                           diceva Leonardo Sciascia.                      ogni perplessità in proposito. Da cosa
                                                                                                                                            trae le sue certezze Borrell che, senza
re dei saltatori di staccionate, cioè quelli
che una volta eletti transitano spregiu-       Meloni                                        I grillini perdono                             possedere alcun elemento di fatto, ha
                                                                                                                                            già annunciato “forti reazioni” dell’Ue
dicatamente da una parte del campo
all’altra a seconda delle convenienze
                                               di PIETRO DI MUCCIO DE QUATTRO                ed esultano                                    contro la Russia? Da nulla. Il suo è un
                                                                                                                                            atteggiamento poco serio che coinvolge

                                               S
personali. L’elettore vuole essere certo              e io fossi Giorgia Meloni, sarei al                                                   Stati e interessi europei. Pur avvertendo
che il suo rappresentante nei luoghi d’e-             settimo cielo. Primo partito, mag-
                                                                                             di LUCA CRISCI
                                                                                                                                            che nel mondo dei segreti di stato tutto

                                                                                             I
sercizio della sovranità, abusando della              gioranza assoluta della coalizione,        grillini perdono ed esultano. La si-       è possibile, ricordiamo alcuni fatti:
garanzia che la Costituzione gli asse-                presidentessa o presidenta o pre-          nistra ha l’occasione per ripartire.          1) La società statale russa Gazprom è
gna di non essere soggetto a vincolo di        sidente del Consiglio in pectore, anzi di         La destra è maggioranza del Paese,         unica proprietaria della società North
mandato, non lo tradisca. L’elettorato di      più. Ovviamente, la situazione italiana           Giorgia Meloni porta avanti la coa-        Stream Ag che ha costruito i due gasdot-
destra, al riguardo, è più rigido di quel-     da raddrizzare mi farebbe tremare i           lizione, quasi da sola, cannibalizzando        ti e detiene il 51 per cento della società
lo che di sinistra. Ciò che non perdona        polsi. Penserei ai ministri da concorda-      la Lega di Matteo Salvini, soprattutto         che li gestisce. Si è visto mai uno Stato
ai suoi rappresentanti, coerentemente          re con Silvio Berlusconi e Matteo Salvi-      grazie al fatto di aver mantenuto la co-       che sabota con bombe o siluri (proba-
non lo concede a se stesso. Quindi, seb-       ni per accontentare Sergio Mattarella.        erenza di non aver fatto patti con pen-        bilmente lanciati da un sottomarino)
bene sia scontento del suo partito o del       Soprattutto, sarei preoccupata non tan-       tastellati e sinistra. Dall’altra parte ci     infrastrutture di sua proprietà specie
leader che lo guida, non deborda oltre         to per le cose da fare ma per quelle da       sono i grillini di Giuseppe Conte che          se si pensa che servono ai suoi interessi
l’argine di divisione con l’altra parte del    non fare. Infine, aguzzerei lo sguardo        prendono il 15 per cento, vanno all’op-        presenti e futuri? Sembra altamente im-
campo. I travasi di consenso, quando ci        alla ricerca di quel “Governo invisibile”     posizione, e comunque esultano.                probabile.
sono, avvengono tra i partiti della coali-     che, annidato nella società e nello Stato        Se almeno il Partito democratico con           2) Contro la costruzione e la persi-
zione, mai in favore degli avversari. Al       italiani, e all’estero, tenterà di gover-     Enrico Letta è riuscito ad avere la lu-        stenza dei due gasdotti si sono sempre
più, quando l’offerta programmatica di         narmi a modo suo o d’impedirmi di go-         cidità di riconoscere la sconfitta (man-       pronunciati e si sono sempre battuti in
tutta la coalizione risulti deludente, una     vernare a modo mio.                           tenendo comunque un risultato simile           particolare due Paesi: gli Usa e l’Ucrai-
fuoriuscita si verifica in direzione del           Tra questi pensieri e queste preoccu-     a quello delle scorse elezioni), il Movi-      na. Gli Usa (sia con Obama, sia con Tru-
serbatoio dell’astensionismo. Lo dicono        pazioni, non trascurerei di considerare       mento 5 stelle è riuscito nell’impresa di      mp, sia con Biden) perché hanno sem-
i numeri. Nel 2018, con un’affluenza al        che la democrazia italiana è zoppican-        convincere l’opinione pubblica di essere       pre ritenuto interesse nazionale degli
73,01 per cento votarono per il centro-        te. Il presidenzialismo sbandierato da        i secondi vincitori delle elezioni dopo        Usa rompere i rapporti economici, com-
destra 11.327.549 elettori (37,50 per cen-     sempre e ribadito in campagna eletto-         Fratelli d’Italia. Giuseppe Conte con le       merciali e strategici tra i Paesi europei
to). Domenica, con una partecipazione          rale, sta bene, seppure da definire. Ma       sue parole del dopo voto si candida ad         e la Russia, temendo la conseguente
al voto crollata al 63,91 per cento, il cen-   non è tutto. Tra elettori ed eletti il le-    essere il leader di un’Italia progressi-       “dipendenza”. L’Ucraina poi si è sem-
trodestra ha raccolto (scrutinio Senato)       game del voto è diventato fragile come        sta e democratica, seppur dovrebbero           pre opposta ai gasdotti North Stream
12.299.648 preferenze, pari al 43,79 per       il filo di ragnatela. Pure le elezioni che    spiegare meglio cosa intendono di pre-         perché diminuivano l’importanza del
cento dei voti espressi. Benché vi sia sta-    mi hanno incoronata lo attestano. La di-      ciso con il concetto di democrazia. Ogni       gasdotto russo che passa per l’Ucraina
ta una diminuzione della partecipazio-         saffezione verso la politica nazionale è      partito, ci mancherebbe, accumula par-         e per il quale Mosca paga a Kiev sostan-
ne, il centrodestra ha capitalizzato poco      cresciuta. Lo provano non solo gli aste-      te del suo consenso grazie ad una qual-        ziose royalties.
meno di un milione di voti in più rispet-      nuti, ma pure le schede bianche e nulle,      che forma di populismo, e lo vediamo              3) Gli interessi danneggiati dai sa-
to alla volta precedente.                      almeno non quelle annullate per errore.       bene in quanto quando arrivati al go-          botaggi deliberati ai due gasdotti sono
   Nel 2018 la Lega fu il primo partito        In tutto, sono milioni che rifiutano di       verno sistematicamente il consenso dei         perciò quelli russi e, ancor più, quelli
della coalizione, questa volta lo è stato      partecipare alla scelta del Parlamento.       partiti si sgonfia.                            europei, ai quali probabilmente è stato
Fratelli d’Italia. Se ne ricava che, pur       La disaffezione dipende da tante cause,          Soffiare sul pericolo di antidemo-          lanciato il segnale e il messaggio di non
modificando l’ordine degli addendi, la         rimediabili più o meno. Tra quelle rime-      craticità però, quando Giorgia Meloni          sperare che in futuro quei due gasdot-
somma non cambia. Ecco perché nel              diabilissime, ce n’è una di primaria im-      salirà a Palazzo Chigi, cercando di capi-      ti possano mai riprendere a fornire gas
centrodestra le scivolate dei partiti, o dei   portanza: la legge elettorale.                talizzare la rabbia di tutta quella parte      russo;
loro leader, fuori del perimetro traccia-          Se i fossi Giorgia Meloni, essendo già    di società afferente a idee genuinamen-           4) Probabilmente non sapremo mai
to sono state sanzionate dagli elettori.       nella Storia, vorrei rinforzarvi la pre-      te di sinistra facendo niente meno che         con certezza quale sia stata la nazione
Fratelli d’Italia, invece, ha tenuto la bar-   senza con un provvedimento da com-            populismo significa soltanto buttare           artefice di quei sabotaggi. E forse è me-
ra dritta limitandosi ad arricchire l’of-      piere subito, all’inizio della Legislatura,   benzina sul fuoco in una situazione cri-       glio non saperlo. Agli europei non resta
ferta programmatica profilandola sul           che non sarebbe né potrebbe sembrare          tica per il Paese. E che questo accada è       che cogliere l’occasione per marciare
paradigma conservatore sconosciuto in          un atto di forza contro gli altri parti-      quasi certo e forse è anche più probabile      a tappe forzate verso un’indipendenza
Italia. Per stare alla domanda sul suc-        ti, contro le minoranze: la nuova legge       che accada negli ambienti del Pd, quasi        energetica a 360 gradi. Il che significa
cesso di Giorgia Meloni, il colpo di ge-       elettorale. Non avendo votato il Rosa-        orfani di Enrico Letta, e che cercheran-       un rapido ampliamento (per l’Italia un
nio è stato nell’aver sfruttato l’iniziativa   tellum, che adesso tutti, anche i soste-      no di puntare tutto su quei diritti civili     ritorno) del nucleare, oltre che dell’idro-
di Raffaele Fitto che da europarlamen-         nitori, biasimano, sono nella migliore        di cui la destra non si occuperà. C’è da       geno e delle fonti rinnovabili.
tare, ex di Forza Italia, il 17 maggio 2015    posizione per restituire agl’Italiani la      sperare che gli elettori attenti a quelle
ha aderito al gruppo dei Conservatori          libertà di scegliere i parlamentari. Ap-      tematiche non si facciano abbindolare
e Riformisti europei. Il lungimirante          provandola come prima legge della Le-         troppo da chi in campagna elettorale ha
Fitto ha provato a costruire un referen-       gislatura, non sarei neppure sospetta-        sbandierato quei temi, come ad esempio
te partitico italiano al conservatorismo       bile, niente affatto, di confezionare una     il matrimonio egualitario, e poi al go-
europeo ma la sua creatura politica non        legge a mio favore come hanno fatto gli       verno per dieci anni ha prodotto poco
aveva la forza per attecchire nel tessuto      altri in passato, pentendosene per giun-      e sicuramente meno di quanto molti si              QUOTIDIANO LIBERALE PER LE GARANZIE,
                                                                                                                                                    LE RIFORME ED I DIRITTI CIVILI
della società. L’iniziativa è stata sbriga-    ta. Poiché il mio Governo durerà cinque       auspicavano.
tivamente liquidata dal circuito dell’in-      anni, qualunque legge elettorale non             Da ricordare che colui che ha portato         IDEATO E RIFONDATO DA ARTURO DIACONALE
formazione come l’ennesimo tentativo           potrà essere accusata di essere emanata       avanti la legge sulle unioni civili è Mat-
(goffo) del transfugo di turno di farsi un     in frode o danno di qualche partito, es-      teo Renzi, l’uomo più odiato dall’attuale              Registrazione al Tribunale di Roma
partitino ad personam. Nel centrode-           sendo le elezioni, alle quali si appliche-    Partito democratico. Andare all’oppo-                         n.8/96 del 17/01/96
stra, in un primo momento, nessuno ha          rebbe, lontane anni luce da ogni ragio-       sizione è paradossalmente un’opportu-
                                                                                                                                                 Direttore Responsabile: ANDREA MANCIA
avuto interesse a indagare le potenzia-        nevole previsione dei risultati.              nità grandiosa per questa sinistra, so-               Condirettore: GIANPAOLO PILLITTERI
lità dell’iniziativa che avrebbe connesso          Se io fossi Giorgia Meloni, darei per-    prattutto con questa destra al governo.                   Caporedattore: STEFANO CECE
il mondo della destra italiana alla gran-      ciò la prima prova del mio patriottismo       All’interno dei partiti c’è però da fare
de famiglia dei conservatori europei, di       proprio con la nuova legge elettorale.        una profonda riflessione e capire dove                    AMICI DE L’OPINIONE soc. cop.
matrice anglosassone. Stare con loro in        Una legge che non costa nulla e giova a       si è sbagliato. Fare risultato al sud per il                   Impresa beneficiaria
Europa avrebbe significato un biglietto        tutti, almeno a tutti quelli che preten-      Movimento 5 stelle promettendo il red-                   per questa testata dei contributi
                                               dono di scegliersi loro i rappresentanti,     dito di cittadinanza non può essere con-                   di cui alla legge n. 250/1990
d’ingresso assicurato nel sistema di re-                                                                                                           e successive modifiche e integrazioni
lazioni del Gop, il Partito Repubblicano       non di farseli scegliere dai capi partito.    siderata una vittoria. I temi sono molti e
statunitense.                                  La governabilità, diretta ed efficace, da     hanno sicuramente tempo per parlarne.                  IMPRESA ISCRITTA AL ROC N.8094
   Giorgia Meloni lo ha capito e la de-        ottenere con il presidenzialismo, esige il    Differenze, non devianze.
                                                                                                                                               Sede di Roma - Circonvallazione Clodia 76/a -
                                                                                                                                                     00195 - ROMA- red@opinione.it

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Meloni-Salvini, prove di governo - Vertice tra i due leader del centrodestra. Nella nota congiunta si parla di "unità d'intenti" e "grande ...
Mercoledì 28 Settembre 2022                                                 POLITICA                                                             L’OPINIONE delle Libertà         3

   Meloni premier: ecco le condizioni del Colle
S
       i era vociferato circa l’indisponi-                                                                                                   meno la Meloni stessa, se per questo. In
       bilità del Capo dello Stato, Sergio                                   di GABRIELE MINOTTI                                             ogni caso, il precedente di Paolo Savona
       Mattarella, a dare l’incarico di for-                                                                                                 – che Mattarella rifiutò di nominare in
       mare il nuovo Governo a Giorgia                                                                                                       quanto euroscettico – è sufficiente per
Meloni. Le nuove indiscrezioni prove-                                                                                                        far capire alla leader di Fratelli d’Italia
nienti dal Colle sembrerebbero smenti-                                                                                                       che nel suo ipotetico Governo non ci
re questa ricostruzione.                                                                                                                     sarà posto per gli “scappati di casa”, per
   Il Presidente della Repubblica non                                                                                                        gli avventurieri della politica e per gen-
avrebbe alcun problema a conferire il                                                                                                        te raccattata qua e là a casaccio. Matta-
mandato da premier alla vincitrice di                                                                                                        rella non lo permetterebbe.
questa tornata elettorale. Se si tratti solo                                                                                                    Quarta questione posta dal Colle: i
di correttezza istituzionale e di impar-                                                                                                     valori, i diritti, le libertà costituzionali
zialità o se Mattarella abbia cambiato                                                                                                       e tutto ciò che ne deriva non sono in di-
idea in seguito alla “trasformazione”                                                                                                        scussione. Ciò significa che le pulsioni
della leader di Fratelli d’Italia – che ne-                                                                                                  reazionarie – di dovunque provengano
gli ultimi mesi, salvo qualche uscita oc-                                                                                                    – sui temi etico-sociali dovranno essere
casionale, si è gradualmente spostata su                                                                                                     tenute bene a freno, come pure il “so-
posizioni sempre più sobrie, moderate e                                                                                                      vranismo giuridico” (anteporre il diritto
in qualche modo lontane dal fervore an-                                                                                                      nazionale a quello europeo) che è equi-
tisistema e sovranista del passato – non                                                                                                     parato al diritto costituzionale. Nem-
è dato saperlo. Quel che è certo è che                                                                                                       meno su questo ci dovrebbero essere
il Capo dello Stato prende molto seria-                                                                                                      particolari problemi. Del resto, la Melo-
mente il suo ruolo di garante della Co-                                                                                                      ni stessa ha detto di non essere intenzio-
stituzione e ha intenzione di esercitarlo                                                                                                    nata a “fare retromarcia” sui diritti e i
fino in fondo.                                                                                                                               suoi toni nei confronti dell’Europa sono
   Ovviamente, al Colle non è sfuggi-                                                                                                        molto più concilianti rispetto al passato.
ta la maturazione politica della leader                                                                                                         Ultima questione, quella di Mario
di Fratelli d’Italia, sempre più simile                                                                                                      Draghi. Si è detto che la Meloni sia di-
a Liz Truss che non a Marine Le Pen.                                                                                                         ventata una “allieva” del premier uscen-
Ciononostante, stando ad alcune in-                                                                                                          te. Probabilmente è un’esagerazione e
discrezioni, Mattarella avrebbe posto                                                                                                        il rapporto tra i due non va al di là del
delle condizioni molto specifiche. An-                                                                                                       reciproco rispetto e della consapevolez-
zitutto, l’esistenza di una maggioranza                                                                                                      za, da parte della Meloni, della statu-
solida capace di guidare il Paese, se non                                                                                                    ra di Draghi. Per quest’ultimo sembra
proprio fino a fine legislatura, almeno                                                                                                      sempre più probabile un futuro di pri-
a ridosso della scadenza naturale del           vrebbero esserci problemi, consideran-           Terza questione: i ministri. Il Colle       mo piano a livello internazionale: si dice
mandato. Anche se questo passaggio po-          do che la stessa Meloni non ha mancato        esige non solo competenza e prepara-           come Segretario generale della Nato, già
trebbe sembrare scontato, l’iter è ancora       di fare sfoggio di atlantismo durante la      zione da parte dei nuovi membri del            l’anno prossimo, oppure come presiden-
lungo da qui alla proclamazione degli           campagna elettorale e di ribadire con         Governo, ma anche una certa sobrietà           te della Commissione Europea, quando
eletti e alla formazione dell’Esecutivo e       una certa frequenza che, in caso di sua       istituzionale. In particolare, i ministeri     il mandato di Ursula von der Leyen sarà
potrebbero sempre esserci degli impre-          vittoria, nulla sarebbe cambiato rispetto     più “attenzionati” sarebbero l’Econo-          giunto al termine, nel 2024.
visti.                                          al Governo Draghi, i cui provvedimenti        mia, la Difesa, gli Esteri, gli Interni e la      La parola d’ordine, insomma, è “con-
   In secondo luogo, al Quirinale avreb-        in favore dell’Ucraina sono stati anche       Transizione energetica, assolutamente          tinuità”. Il Colle e la Comunità interna-
bero posto dei precisi paletti al pro-          votati dai parlamentari di Fratelli d’Ita-    cruciali nel delicato momento che stia-        zionale richiedono delle specifiche ga-
gramma del nascente Governo. Tali               lia.                                          mo attraversando. Anche su questo, la          ranzie che la Meloni, dal canto suo, non
limiti riguarderebbero non tanto la vi-            Più problematica la seconda questio-       Meloni sembrerebbe essere abbastanza           sembra poi così tanto indisponibile a of-
sione politica della premier o i singoli        ne, relativa ai rapporti con l’Europa:        collaborativa: se le indiscrezioni trape-      frire. La leader di Fratelli d’Italia scopre
provvedimenti che saranno adottati,             l’amicizia della Meloni con i leader so-      late sono vere, nella lista della leader di    così due cose: la prima, di essere meno
bensì l’impianto generale e i grandi            vranisti non piace affatto al Colle, come     Fratelli d’Italia ci sarebbero banchieri,      idealista e attaccata ai principi di quan-
temi. Il primo punto “non negoziabile”          pure l’ipotesi di riscrittura del Piano       prefetti, magistrati. Sarà forse per que-      to non avesse mai sospettato; la seconda
sarebbe la collocazione internazionale          nazionale di ripresa e resilienza e la ten-   sto che Matteo Salvini – come pare ab-         è che non è con le intemperanze o col ri-
dell’Italia nel novero dell’Alleanza At-        denza della potenziale nuova premier          bia deciso la vincitrice di queste elezioni    bellismo antisistema che si può sperare
lantica e la continuità con il Governo          ad andare allo scontro con Bruxelles. Su      – non avrà alcun ministero chiave? Del         di governare. È il tributo che tutti devo-
Draghi sulla questione del sostegno mi-         questo punto – si dice – saranno molte le     leader leghista non si fidano il Quirina-      no pagare al potere: e la Meloni non fa
litare a Kiev. Su questo punto non do-          “limature” da fare.                           le, Bruxelles e Washington, ma nem-            eccezione.

       Lega: Salvini resta nonostante i mal di pancia
R
       umore? Tanto. Ma per ora l’effetto                                                                                                    rio della Lega. Ci vuole. Io saprei chi
       è quello di una pietra caduta nello                                  di CLAUDIO BELLUMORI                                             eleggere come nuovo segretario. Ma,
       stagno. Matteo Salvini mantiene                                                                                                       per adesso, non faccio nomi”.
       salda la sua posizione, nonostante                                                                                                       Last but non not least, è il turno di
i tentativi di spallate e i vibranti mal di                                                                                                  Roberto Castelli. In una intervista a La
pancia. Il Consiglio federale di ieri, an-                                                                                                   Stampa, parlando di Matteo Salvini,
dato in scena nella milanese via Belle-                                                                                                      non usa troppi giri di parole: “Paga la
rio, assicura al Capitano un “ruolo fon-                                                                                                     sua incoerenza, non è più credibile… Ha
damentale”, ricominciando dall’ascolto                                                                                                       ribaltato e smantellato il partito ma gli è
del territorio e “dalla valorizzazione dei                                                                                                   andata male. Si è rivelato un leader usa e
tanti amministratori, a partire dai go-                                                                                                      getta”. Inoltre, accusa il Capitano di aver
vernatori”. Messaggio chiaro. Punto e a                                                                                                      trasformato un partito “autonomista
capo.                                                                                                                                        e federalista” in un partito “nazionale
   La Lega, chiuse le elezioni, si tiene l’8                                                                                                 per arrivare a Palazzo Chigi. Con queste
per cento e, in termini numerici, il se-                                                                                                     elezioni il tentativo è archiviato. Il nome
condo posto come forza della coalizione                                                                                                      Lega-Salvini premier è ormai demodé”.
di centrodestra. Dall’altro lato, inevi-                                                                                                     La soluzione, per l’ex ministro, è quel-
tabilmente, non può non passare sotto-                                                                                                       la del ritorno a un partito territoriale,
traccia il risultato di Fratelli d’Italia che                                                                                                baluardo della questione settentriona-
soprattutto nel luogo delle origini pada-                                                                                                    le. E per il possibile cambio di vertice
ne, il Nord-Est, doppia il Carroccio. Una                                                                                                    della Lega, Castelli dice che ci sono due
constatazione di fatto che infiamma i                                                                                                        opzioni: “Salvini fa una profondissi-
duri e puri e che cammina di pari passo                                                                                                      ma seduta di autocoscienza e convoca
con l’analisi dello stesso Salvini, il quale                                                                                                 un congresso. Oppure nasce un nuovo
– nel corso della conferenza stampa post                                                                                                     soggetto, che tiene accesa la fiammella
Politiche – giura “non ho mai avuto così                                                                                                     dell’autonomia”. Non solo: per la segre-
tanta determinazione e voglia di lavo-          conto. È pur vero che il segretario del-      plice ma lo rifarei”. Oltre a ricordare che    teria, vede Luca Zaia come “uno dei pa-
rare”, allontanando l’ipotesi dimissioni.       la Lega si aggrappa ai suoi cento par-        l’ingresso in quella squadra nasce “su         pabili. Con gli altri governatori è uno dei
Scalzarlo dalla sua posizione, dopotut-         lamentari eletti e a quello che sarà il       richiesta della dirigenza” leghista. Cioè:     difensori della linea che auspico”.
to, non è così facile. La nomenclatura di       proprio ruolo all’interno dell’Esecutivo      vabbè che siamo un Paese senza memo-              Gratta-gratta, resta il fatto che ad
quelle che furono le camicie verdi è dura       guidato, ormai è lapalissiano, da Giorgia     ria, ma non dimentichiamoci i passaggi         alzare i toni, alla fine, è chi è fuori dal
da scalfire. E lo stesso Salvini chiarisce      Meloni. Eppure, nella discussione resta       di questa storia.                              coro titolare. E la cosa non dovrebbe an-
il messaggio: “Il mio mandato è in mano         viva la dialettica ad alta tensione tra co-      Di contro, è ricco il campionario dei       gosciare le coronarie di Salvini il quale,
ai militanti non a ex parlamentari o a          lonnelli e governisti. Querelle divam-        lanciatori di sassolini nascosti nelle         grazie a un incastro favorevole delle co-
due consigliere regionali. Chi è militan-       pata nel momento in cui la Lega entra         scarpe. Roberto Maroni, ex segretario          stellazioni, potrebbe ritagliarsi un ruo-
te della Lega è stato abituato da 30 anni,      nell’Esecutivo Draghi. Da un lato, Salvi-     federale della Lega ed ex governatore          lo da vicepremier. Un posto, dopotutto,
da Umberto Bossi, a ragionare nelle sedi        ni sostiene “per la Lega stare al Governo     della Lombardia, nella rubrica Barbari         niente male. Da dove blindare il Gover-
opportune e non parlare al vento”.              con Partito Democratico, Movimento            Foglianti, su Il Foglio, spara a zero: “E      no e osservare, con qualche rosicamen-
   Però… c’è un però. Che non è di poco         Cinque Stelle e Draghi non è stato sem-       ora si parla di un congresso straordina-       to, il bicchiere mezzo pieno.
Meloni-Salvini, prove di governo - Vertice tra i due leader del centrodestra. Nella nota congiunta si parla di "unità d'intenti" e "grande ...
4     L’OPINIONE delle Libertà                                               ECONOMIA                                                        Mercoledì 28 Settembre 2022

                                Tanto rumore per nulla
P
       arafrasando la commedia di Wil-                                                                                                      gue il rating e il collasso del Governo.
       liam Shakespeare, possiamo adat-                                    di FABRIZIO PEZZANI (*)                                          Solo pochi mesi dopo il debito sarebbe
       tare il suo significato alle tante                                                                                                   salito, il Pil crollato e il rating peggiora-
       voci funeste che prima e dopo le                                                                                                     to. Eppure, magicamente, lo spread sa-
elezioni politiche si sono affannate a                                                                                                      rebbe disceso: il tutto contro un minimo
prevedere malanni, tempeste moneta-                                                                                                         di razionalità evidente.
rie e politiche sulla nuova maggioranza                                                                                                        Oggi questo quadro non è ripetibile,
di destra che le urne hanno consegna-                                                                                                       perché gli Usa sono in declino, incapa-
to alla nostra storia, come espressione                                                                                                     ci di affrontare una fase di recessione
della volontà popolare. Le prefiche di                                                                                                      come tutti i commentatori convengono.
turno, i giornali e la classe politica di                                                                                                   E non possono rischiare di tornare a
oggi, come quelle donne che nell’antica                                                                                                     giocare a domino, come nel 2011. L’Eu-
Grecia e poi nella Roma imperiale erano                                                                                                     ropa è in un equilibrio instabile in meri-
chiamate e pagate nelle cerimonie fu-                                                                                                       to alla posizione sulle sanzioni alla Rus-
nebri per portare e fare partecipare al                                                                                                     sia, l’Ungheria propone un referendum,
dolore, hanno innalzato alti lai e pianti                                                                                                   la Gran Bretagna è di fronte al crollo
di fronte a quello che considerano un                                                                                                       della sterlina, l’euro e l’economia del
dramma per i loro interessi, senza capi-                                                                                                    Vecchio Continente si sono indeboliti a
re la storia e le sue correlazioni.                                                                                                         favore degli Stati Uniti. Non è il tempo
   Allo stesso modo, infatti, prima delle                                                                                                   di sfidarsi a Monopoli e il mondo della
elezioni sui giornali di parte venivano                                                                                                     finanza non può permettersi di gioca-
anticipate le irritate reazioni di Paesi,                                                                                                   re con il fuoco. L’Italia rappresenta un
persone e i possibili drammi finanzia-                                                                                                      nodo importante nello sfilacciato lega-
ri, specie negli Usa e nell’amata Unione                                                                                                    me che tiene a stento unita l’Europa,
europea, con la mancanza di una visione                                                                                                     dove diversi Paesi fanno i loro interessi
più realistica della storia, lontana dall’e-                                                                                                a scapito del bene comune. Il gioco è, a
quilibrio necessario per capire e pensa-                                                                                                    parere di chi scrive, troppo pericoloso,
re al vero senso di un cambiamento che                                                                                                      perché ci stiamo muovendo su una sot-
avrebbe, al loro sentire, sovvertito l’or-      Time che su Repubblica in merito a un        l’offensiva all’Italia. Il primo fatto stra-   tile lastra di ghiaccio. Una speculazione
dine nazionale e quello più ampio della         annunciato “assalto” all’euro da parte       no è la “carica” a Dominique Strauss-          avversa dimostrerebbe le finalità, volu-
civiltà occidentale chiaramente in un           degli hedge fund con un massiccio uso        Khan che viene costretto alle dimissioni       tamente offensive e strumentali, verso il
declino che senza un nuovo spirito col-         di futures. L’attacco non poteva essere      per un qualcosa che solo due mesi dopo         nostro Stato.
laborativo sembra inesorabile.                  fatto direttamente al troppo forte euro,     sarebbe stato dichiarato inesistente.             Così la locuzione “tanto rumore per
   Il richiamo al prossimo danno era la         per cui si rendeva necessaria una stra-      Strauss-Khan, come presidente del Fon-         nulla” – diventata un’espressione gerga-
rimembranza dei dissesti finanziari che         tegia periferica simile a quella che gli     do monetario internazionale, suggeriva         le, che ingrandisce i fatti contro la loro
avevano colpito il Paese nell’autunno del       alleati avevano fatto con Adolf Hitler       di aiutare la Grecia, il Portogallo, l’Ir-     stessa evidenza – può essere un richia-
2011, dimenticando gravemente e mal-            (Sicilia, lo Stivale, Normandia). Così la    landa e la Spagna. Un’indicazione trop-        mo a pensare la storia, a capire i suoi
destramente che quello era un attacco           prima a subire una “aggressione” è stata     po “competitiva” per i giochi di guerra        svolgimenti e a tenere i piedi per terra.
all’euro, all’Europa in generale, che in-       la debole Grecia, poi il Portogallo, l’Ir-   della finanza. L’Italia subisce il “blitz”
deboliva il dollaro, come era stato scrit-      landa e in agosto la Spagna. Trascorso       con un innalzamento improvviso e non                 (*) Professore emerito – Università
to nel gennaio del 2010 sia sul Financial       l’anno, una serie di episodi preparano       giustificato dello spread. Dopodiché se-                                        Bocconi

       Il nuovo governo e l’entropia dei bonus
L
     a prima decisione che il nuovo go-                                                                                                     zioni europei del credito incondiziona-
     verno dovrà prendere sarà necessa-                                  di ISTITUTO BRUNO LEONI                                            to che aveva il suo predecessore. Nello
     riamente impopolare: è possibile, è                                                                                                    stesso tempo, sarebbe bene astenersi da
     sostenibile, è ragionevole prorogare                                                                                                   strane alchimie fiscali, che pure hanno
tutti i bonus e gli sgravi sui prezzi dell’e-                                                                                               riscosso un vasto successo in campagna
nergia che si sono accumulati nel corso                                                                                                     elettorale: propaganda a parte, la tassa
dell’ultimo anno? A novembre scadono i                                                                                                      sui cosiddetti extra–profitti è stata un
crediti d’imposta per le imprese energi-                                                                                                    fallimento e il gettito soltanto una fra-
vore, gasivore e per le Pmi; nello stesso                                                                                                   zione delle attese. Non è un problema
mese lo sconto sulle accise di benzina,                                                                                                     che si possa risolvere puntando la pi-
gasolio, Gpl e metano per autotraspor-                                                                                                      stola alla tempia delle imprese, raddop-
to a dicembre il bonus carburanti per                                                                                                       piando le sanzioni.
i settori dell’agricoltura e della pesca;                                                                                                      Restano, allora, due vie, non mutua-
sempre a dicembre le garanzie Sace per                                                                                                      mente esclusive. La prima è quella della
i prestiti chiesti dalle imprese per pa-                                                                                                    serietà politica: non tutti i bonus posso-
gare le bollette. A questi si aggiungono                                                                                                    no essere confermati e non tutti quelli
svariate altre misure, per esempio i bo-                                                                                                    che saranno mantenuti possono restare
nus per il trasporto pubblico, lo sport, il                                                                                                 altrettanto generosi. Bisogna focalizza-
terzo settore, i bonus sulle bollette per                                                                                                   re meglio gli aiuti, concentrandoli so-
le famiglie a basso reddito, i vari bonus                                                                                                   prattutto sulle famiglie a basso reddito e
una tantum, perlopiù in vigore fino alla                                                                                                    sulle imprese. La seconda strada è quel-
fine dell’anno.                                                                                                                             la della responsabilità di bilancio: a ogni
   Questi provvedimenti, individual-                                                                                                        euro speso per ridurre i costi energeti-
mente, possono essere ritenuti più o                                                                                                        ci deve corrispondere un euro in meno
meno desiderabili e più o meno efficaci.                                                                                                    speso in qualche altro rivolo del bilancio
Ma, nel complesso, costituiscono una                                                                                                        pubblico. Purtroppo il nuovo esecutivo
massa di spesa pubblica che il Paese non                                                                                                    eredita una situazione difficilissima, sia
può permettersi: secondo le stime più                                                                                                       per ragioni legate alla congiuntura in-
aggiornate, dalla seconda metà del 2021         alizzazione confusa, il costo semplice-      come modificarle, e come finanziarle.          ternazionale e al ritorno dell’inflazione,
abbiamo stanziato quasi 60 miliardi             mente insostenibile.                         Meloni con prudenza e buon senso ha            sia per la stratificazione caotica di tante,
di euro, oltre il 3 per cento del Pil. L’e-        Il prossimo primo ministro – con ogni     fatto più volte presente di non volere         troppe spese fiscali. Da come si muoverà
quivalente di due manovre finanziarie,          probabilità, con ampio mandato popola-       aprire il rubinetto del deficit, facendo       nella giungla dei bonus, cominceremo a
si sarebbe detto una volta. L’intento di        re, Giorgia Meloni – dovrà dunque deci-      altro debito. La leader di Fratelli d’Italia   capire di che pasta è fatta la prossima
questi interventi è stato lodevole, la re-      dere quali di queste misure mantenere,       sa di non godere presso mercati e istitu-      premier.
Meloni-Salvini, prove di governo - Vertice tra i due leader del centrodestra. Nella nota congiunta si parla di "unità d'intenti" e "grande ... Meloni-Salvini, prove di governo - Vertice tra i due leader del centrodestra. Nella nota congiunta si parla di "unità d'intenti" e "grande ... Meloni-Salvini, prove di governo - Vertice tra i due leader del centrodestra. Nella nota congiunta si parla di "unità d'intenti" e "grande ... Meloni-Salvini, prove di governo - Vertice tra i due leader del centrodestra. Nella nota congiunta si parla di "unità d'intenti" e "grande ...
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