Ma è indispensabile avere una santa visione delle cose - Parrocchia BV Maria Immacolata in Zanè
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NOTIZIE UTILI MESSE A NATALE: la pr ima messa natalizia festiva della Vigilia sar à alle or e 18.00. La mes- sa della notte sarà alle ore 20.30. Le messe il giorno di Natale saranno alle 7.30 e 10.00 e 17.00. 20 Dicembre 2020—10 gennaio 2021 Il 26 dicembre (S. Stefano) ci sarà solo la messa delle ore 18.00. 31 dicembre: L’ultimo giorno dell’anno la messa sarà celebrata alle 18.00 (valida per il 1 gennaio) Non è necessario avere visioni di cose sante, ma è indispensabile avere una santa visione delle cose. 1 gennaio: È la solennità di Maria Madre di Dio (la più grande festa dedicata alla Madonna nel cor- so dell’anno), è la giornata mondiale per la pace e il primo giorno dell’anno. E’ festa di precetto. Messe ore 7.30 e 10.00 6 gennaio: È la solennità dell’Epifania del Signore. E’ festa di precetto e le messe saranno cele- brate con orario festivo: 7.30—10.00. (La sera del 5 la messa festiva alle ore 18.00) Confessioni: Mar tedì 24: dalle 15.00 alle 17.00 Offerta NATALIZIA PER LA PARROCCHIA : È un’ abitudine, quasi una tradizione quasi un regalo di Natale alla propria comunità cristiana. Abbiamo iniziato gli interventi di manutenzione straordinaria: sistemazione del tetto della chiesa, manutenzione straordinaria del riscaldamento del- la chiesa e del patronato. Per questo trovate una busta che viene recapitata nelle famiglie. Con li- bertà chi può e come può potrà depositarla nel cestino della Messa quanto vorrà e potrà. Stelle di Natale pro AVILL: Domenica scor sa per AVILL nella vendita delle Stelle di Natale sono stati raccolti € 623,00. Grazie a tutti per la generosità. Canto della “Stella”: ringraziando di cuore tutte le persone che si sono impegnate per realizzare anche quest anno il canto della “Stella” comunico che sono stati raccolti «Comunico, dunque sono». Quale tempo più I cristiani non pretendono di aver visto Dio, adatto di questo per giocare con le parole di ma credono che suo Figlio, il Verbo fatto car- Cartesio, che poneva l'identità nel pensiero! ne, abbia reso perfettamente l'immagine del Oggi la nostra esistenza sembra comprovata Padre. Le sue scelte, i suoi gesti, le sue paro- da un messaggio su whatsapp, le nostre opi- le, sono lo strumento umano per conoscerlo, nioni da un post condiviso o una storia su fa- imitarlo, adorarlo. Gesù di Nazaret non è vis- cebook, la nostra presenza valutata da una suto né ha predicato a lungo; nulla ha scritto manciata di like sui social. Nulla di male, se né abbiamo la certezza della sua immagine le parole sono piene di contenuto, di profon- fisica. Eppure pochi anni sono bastati a farlo dità, di verità. Ma sappiamo bene che non ricordare per sempre; e ancora oggi nel suo capita così spesso. E, nel diluvio di parole che nome si accendono milioni di luci sulla veri- ci piovono addosso, non è facile cogliere tà, sulla vita e sulla via migliore per essere quelle davvero importanti. creature degne del loro Autore. In questa situazione, Dio pare sempre più ignorato, non essendo la sua presenza così evidente. Proprio lui che è Parola, sapienza, conoscenza. Quanto avrebbe da dirci! Ma tro- verà chi lo vuole ascoltare? Chi lo riconosce davvero, tra mille differenti espressioni uma- ne che pretendono di essere sue portavoce?
Quando una famiglia può dirsi sarà concesso. Giuseppe e Maria consacrano il L'intuizione del re Davide pro- lascino abitare dalla sua saggez- cristiana? Senza pretese di essere primogenito al Signore, come Abramo non ebbe clamata nella prima Lettura è za, cuori che non si lascino spa- esaustive sull'argomento, le let- dubbi pensando di dover restituire Isacco a Dio. sempre valida: abbiamo bisogno ventare dalle sue sorprese, mani ture di oggi ci suggeriscono alcu- Chi abbiamo accanto (moglie, figli, nonni) non è che Dio dimori in mezzo a noi. e piedi che non si stanchino di ni elementi indispensabili. mai nostro, pur essendo la risorsa più importante Necessitiamo della sua potente portare il bene nel mondo. Anzitutto la fede: Dio è più gran- affinché il nostro cammino sulla terra porti frutto. alleanza, della sua profonda sa- Sarà la discendenza di Davide a de di ogni timore, fatica e realtà. Quindi, l'ascolto: quello reciproco tra familiari; Mantiene le sue promesse, ovve- quello della legge del Signore; quello delle perso- pienza, della sua infinita miseri- portare alla pace il popolo di ro mette tutti in condizione di poter incontrare la ne sagge o ispirate che troviamo sul cammino; cordia. Quanto abbiamo amato il Dio, attraverso il Nazareno. E felicità e costruire relazioni d'amore. È possibile quello della voce della coscienza. L'ascolto con- ritorno alle nostre chiese, dopo sua madre ne sarà l'icona più riu- che la nostra pazienza venga messa alla prova, sente di essere sempre sul pezzo, di avere più la sosta forzata, come àncora scita, con la sua totale disponibi- perché i personaggi coinvolti non sono ancora aspetti da meditare, di rimanere aperti alle novità e alla nostra tradizione cristiana! lità a farsi casa per lui, prima nel corpo, poi nei pronti. Proprio qui la fede ci aiuta a gettare il cuo- alle sorprese di Dio. re oltre l'ostacolo. L'ascolto consente di crescere ed imparare: da ge- Ciò che è ben comprensibile, umanamente, rischia pensieri e nelle scelte. Davvero in questo tempo di Poi, la riconoscenza: sapere bene che ogni cosa è nitori a figli e da figli a genitori. Come a Nazaret, però di non lasciarci mettere a fuoco il messaggio Natale dobbiamo guardare a lei come modello, e un dono di Dio, e nessuno sa per quanto tempo gli duemila anni fa. della Parola di Dio. Il profeta Natan ha bisogno di invocarla perché diventiamo capaci di rinnovare il una notte di meditazione per capire che la casa di nostro sì a Dio. Lui ci viene incontro, anzi sta alla Dio non è fisica, ma spirituale. Egli non ha biso- porta e bussa, e, se glielo consentiremo, si fermerà gno di luoghi più o meno sontuosi a lui dedicati, al nostro domicilio. Per farlo suo. Come dare inizio al nuo- Se affronteremo questo nuovo anno come i pasto- ma di anime aperte alla sua presenza. Menti che si vo anno? Con quali atteg- ri, con il loro stesso entusiasmo, e come Maria, giamenti, con quali senti- con la sua fiducia, sorretta dalla riflessione e dalla menti? Assieme agli uo- contemplazione, nulla ci potrà spaventare. Te mp o d i Na t a l e mini di questo tempo noi Perché sapremo accogliere Dio che continua a proviamo una nuova eb- parlarci e a visitarci. I Natale: E il Verbo si fece carne... L’abbon- brezza nel dominare lo dante liturgia della Parola ci dischiude il miste- spazio. Percorriamo mi- ro dell’Incarnazione: la nascita di Dio nell’u- gliaia di chilometri, su un aereo, in poche ore. Nell’anno appena terminato, Signore Gesù, miltà di un bambino, la gloria dell’Unigenito Strumenti sofisticati vagano per l’universo a velo- abbiamo sperimentato in modo doloroso che si rivela all’umanità. La chiesa è invitata a cità incredibili. la nostra incapacità di fare previsioni, celebrare la lode per il compimento delle pro- Ma il tempo ci spaventa… Il tempo non riusciamo di dominare il tempo che ci sta davan . messe d’amore di Dio. a padroneggiarlo. E ci siamo sen smarri Esso rimane misterioso. Non possiamo prevedere e del tu o disorienta per quanto ci è accaduto. I Santa Famiglia: Un’accoglienza gradita a neppure quello che sta dietro l’angolo, quello che Sì, dobbiamo riconoscerlo: Dio. L’accoglienza ospitale di Abramo e Sara, ci attende in questo giorno… siamo straordinariamente fragili cui Dio risponde donando loro la promessa del Come affrontare, dunque, questo spazio nuovo di e vulnerabili di fronte a virus figlio Isacco, è anticipazione della Santa Fami- tempo che ci viene donato? che si diffondono in un ba er d’occhio glia di Nazaret, Maria e Giuseppe, luogo ospita- Con lo stesso atteggiamento dei pastori: pronti ad e me ono in pericolo la nostra incolumità. le per il dono definitivo di sé da parte di Dio nel Figlio fatto uomo. accogliere la parola di Dio che ci raggiunge, pron- Ecco perché, Signore Gesù, ti ad abbandonare i nostri luoghi sicuri per andare a vedere il segno, nella notte. Pronti a riconoscere oggi ci avver amo disarma I Maria Madre di Dio: Custodire la benedizione di Dio. La liturgia della Parola illumina il nuovo an- in un bambino il Signore del cielo e della terra, il e abbiamo più che mai bisogno no con la luce che proviene dalla benedizione di Dio, che volge su di noi il suo volto misericordioso. La maternità di Maria, che ha accolto il farsi carne del Figlio, apre anche a noi la possibilità di ricono- Messia atteso. Pronti a divulgare questa notizia, a di essere rincuora e incoraggia . scere Dio come Abbà e noi stessi come suoi figli. regalarla a tutti quelli che si incontrano. Pronti ad Qualunque cosa ci accada, siamo cer aprire la bocca nella lode, ad esprimere tutta la che tu non ci abbandonerai I Epifania del Signore: Cammineranno i popoli alla tua luce. L’oscurità e il disorientamento fanno nostra gioia. alle nostre fa che e alle nostre paure. parte della storia umana. Quale luce può orientare il nostro cammino? Il vangelo indica nella stella che Con lo stesso atteggiamento di Maria che rimane Ci rimarrai accanto ha guidato i Magi dall’Oriente alla grotta di Betlemme il segno-simbolo di una presenza che non ci pensosa di fronte a ciò che accade. Come decifrare come hai fa o per il passato, abbandona nel buio. quanto avviene? Come cogliere la presenza di Dio senza so rarci alle nostre responsabilità, nella trama della vita? Maria depone ogni cosa nel senza cancellare magicamente gli ostacoli, suo cuore, con la stessa cura con cui si conserva ma con nuando ad offrirci qualcosa di molto prezioso. E lo confronta con la una Parola che rischiara, un Pane che sos ene Parola, perché questa rischiari, illumini ogni cosa e fratelli e sorelle dispos a fare strada con noi. e doni il significato segreto del progetto di Dio.
CALENDARIO PREGHIAMO PER I VIVI E PER I DEFUNTI LITURGICO Sabato 19 18.00 Costa Antonio, Albano e Alberto; Rigotto Valentino Severino Se ci riflettiamo comprendiamo che per parlarci di ed uno stupendo fiocco colorato, poi lo scarto tut- e Terzo Maria; Festa Marilena Marangon; Carretta Angelina sé e svelare il fine della nostra vita, Dio non aveva to emozionato, apro la scatola, guardo dentro, e S. Anastasio Baggio, Brazzale Pietro; Dal Santo Pietro; Bertoncello Ange- altra strada che quella di farsi uomo Lui stesso. dentro il pacco… non c’è nulla! Che regalo è? lo, Peron Anna e Carollo Beniamina; Calgaro Idelfa e Gino; Solo così poteva dire in un linguaggio umano che Solo quando mi ricordo della nascita di Gesù e Faccin Vittorio, Dal Santo Maria Domenica e Zordan Luigi cosa attende l'uomo dopo la vita e chi è Lui. Maria dell’amore di Dio che è contenuto nella festa del (ann.); Maculan Carlo; Griggio Primo; Busin Valentino e Ma- si è prestata per favorire questa iniziativa di Dio. Natale, solo allora il regalo è vero e pieno di qual- rini Angelina; Cellere Natale, Rita, Giuseppe, Paolina; Giglio- Questa scelta l'ha resa la più grande tra tutte le cosa che mi rende felice! È Gesù a rendermi feli- la e Silvio donne e nei secoli sarà chiamata «beata». Sarà ce, superata la frenesia della compera dei regali nostro aiuto! dove si corre senza incontrarsi e si dimentica il A noi, dunque, l’incarico di impegnarci in questo vero dono che è il corpo: un corpo per vedere, per Domenica 20 7.30 Busin Maria; Bedendi Severino; Carollo Alfredo; Brazzale Natale a vivere il suo vero significato, a dare fon- ascoltare, per toccare, per incontrare, per ricevere, Antonio e Piergiorgio; Pegoraro Alessio (ann.) e Maria (ann.) damento a tutto l'Avvento che ci ha preparato a per amare… La tradizione del regalo non va biasi- S. Macario e Maddalena questo dono: accogliere Gesù che viene! Non dob- mata, ma ricondotta alla sua essenza: essere se- biamo dimenticarci infatti che a Natale festeggia- gno, memoriale del vero dono fatto all’uomo: il 10.00 Gasparini Erminia e familiari; Vittorino, Rosa, Gino, Erminia, mo la «nascita di Gesù». Perché se ci dimenticas- corpo a immagine del suo creatore. Grande miste- Donato simo di festeggiare la nascita di Gesù, il Natale ro! diventerebbe una festa vuota… Sarebbe come ri- In tutto questo facciamoci guidare da Maria! Buon 11.00 cevere un magnifico regalo: un bellissimo, gigan- Natale! battesimo di Bertoldi Elia tesco regalo, confezionato con una splendida carta Lunedì 21 20.00 Augusto (ann.); per tutti i benefattori viventi della parrocchia S. Pietro Canisio Segue adorazione eucaristica Martedì 22 S. Francesca Cabrini Mercoledì 23 16.00 Faccin Severino, Pietro Aldo e familiari; Slaviero Placido Ore 20.00 S. Giovanni da (ann.) 4° gruppo Kety Marta Giovedì 24 18.00 Confessioni S. Delfino dalle 14.30 20.30 Ivano, Maria, Franco, Antonio, Rosa, Lorenzo, Tersilla, Fati- alle 16.30 ma Venerdì 25 7.30 Apolloni Angela (ann.); carretta Francesco e Maddalena; Cap- NATALE DI pozzo Giuseppe, Rina e Anita; Munaretto Bortolo (ann.), Car- GESU’ lassare Angela e Pasqua Claudia Chioccarello (ann.) e Romolo; Michele; De Toffani 10.00 Agnese e Dal Santo Francesco, Faccin Germano, defunti De Toffani Agnese .defunti Dal Santo Francesco; Carlassare Fran- cesco; Martini Giorgio, Martini Andrea, Lanaro Giuseppe (ann.) e Zairo; Carretta Placido 17.00 Apolloni Angela Sabato 26 18.00 Brazzale Tarcisio e Tiziano; Dal Santo Giuseppe, Anna, Fran- S. STEFANO cesco, Rossi Battista, Angela, Vittoria; Dall’Igna Tarcisio e Gasparella Maddalena; Zanella Valentino, Silvestri Rosa e Castelli Maddalena; Zamberlan Luciano, Francesco, Lucia, Angelo; Gasparotto Marco, Francesco e Irma; Griggio Primo; Carollo Palmino (ann.), Trecco Maria e Tiziano
CALENDARIO PREGHIAMO PER I VIVI E PER I DEFUNTI LITURGICO CALENDARIO PREGHIAMO PER I VIVI E PER I DEFUNTI Domenica 27 7.30 Munaretto Turibio e Giustina; Mogentale Giuseppe, LITURGICO S. Famiglia di Fiammetta, Luigia; Costa AlbertoDalle Carbonare Lu- Lunedì 4 20.00 Anime—segue adorazione Nazareth cia e int. off. S. Angela da Foligno S. Giovanni Carollo Marcello; Def.ti Negrin e Bertoldo; Gasparini Martedì 5 18.00 10.00 Antonio; Zanella Francesco; per tutti coloro che hanno evangelista S. Amelia compiuto gli anni in dicembre Lunedì 28 20.00 Mercoledì 6 7.30 Castelli Romano, Evangelina SS. Innocenti EPIFANIA DEL 10.00 Calgaro Giovanni Martedì 29 SIGNORE S. Tommaso B. Giovedì 7 7.00 Faccin Ferruccio, Giovanni e Maria, Luca Mercoledì 30 S. Luciano S. Savino Venerdì 8 16.00 Maria e Urbano Ore 14.00 Giovedì 31 18.00 2° gr. S. Silvestro S. Massimo Marta Venerdì 1 7.30 Sabato 9 18.00 Burlamacchi Pietro (ann.);Gasparini Mario; Canaglia Angelo; Maria S. Giuliano Toldo Orazio e Emilia, Dal Santo Gabriele e MariaBerto Alfredo Madre di Dio 10.00 e Mauro,Marini Giovanni e Maria Sabato 2 18.00 Dal Santo Pietro; Carollo Giovanni Battista e defunti Ore 8.00 Domenica 10 7.30 Dalle Carbonare Lucia; def.ti Testolin, Melina, Agnese e Isetta S. Basilio Trecco, Marchioro Ida, Sartori Luigi e LuiginoDef.ti 1° gr. BATTESSIMO fam. Ballardin e De Zen Maria; Ferretto Gaetano e Tes- DI GESU’ Maculan Maria e Busin Giovanni Battista; Marchesin Francesco, sari Luisa e Padovan Maria GraziaDal Pero Antonio e Marta Benetti Alessandro, Francesca e NarcisoFaccin Danilo e Carollo 10.00 Maddalena ved. Busin; Mogentale Bruno, Anzolin Caterina e Carretta Dianora; Zecchinati Silvia, Giovanni e Cerato S. Aldo RinaCalgaro Idelfa; Tressi Francesco Berlato PietroCarretta Olga DOMENICA 3 7.30 Busin Firmino; Carollo Beniamino, Catterina e Giovan- 2° domenica ni; Maddalena, Sergio, AugustoFrancesco, Antonio e dopo Natale Anna, Busin Maria Offerta NATALIZIA PER LA PARROCCHIA : È un’ abitudine, quasi una tradizione quasi un 10.00 Matteazzi Argemira; Zamberlan Maria e Carollo Anto- regalo di Natale alla propria comunità cristiana. Lo faccio anche in questo Natale non senza un senso S. Genoveffa nio, Bertoldo GiovanniDal Santo Bruno, Dal Santo di disagio se penso a quanti sono in difficoltà. Con libertà chi può e come può potrà depositarla nel Gianni e Rina; Carollo Catterina, Pietro e RosaMattiello cestino della Messa quanto vorrà e potrà. Giuseppe e Lievore Fiorinda; Bertoldo Beniamino 31 Dicembre: celebrazione di ringraziamento per il 2020 Il Papa indice l'“Anno di San Giuseppe” La sera del 31 dicembre alla messa delle ore 18.00 alla fine di un anno pesante e faticoso, viene for- se spontaneo chiedersi: di cosa ringraziare Dio? Abbiamo vissuto mesi di paura, di tensione, e li stia- mo ancora vivendo. Siamo rimasti chiusi in casa per mesi. Moltissime persone sono state appesantite Padre amato, padre nella tenerezza, nell’obbedienza e nell’accoglienza; padre dal coraggio creativo, lavoratore, da questa situazione; disagi familiari, relazionali, lavorativi, economici. sempre nell’ombra: con queste parole Papa Francesco descrive, in modo tenero e toccante, San Giuseppe. E purtroppo come sempre, tante parole, tante promesse e moltissimi “esperti tuttologi”. Abbiamo Lo fa nella Lettera apostolica Patris corde, pubblicata oggi in occasione del 150.mo anniversario della dichia- scoperto che oltre che essere “un popolo di Santi, poeti e navigatori”, siamo anche un popolo di viro- razione dello Sposo di Maria quale Patrono della Chiesa cattolica. logi, epidemiologi, economisti, politici, vescovi e papi. Troppi che pretendevano e ancora pretendo- Fu il Beato Pio IX, infatti l’8 dicembre 1870, a volere questo titolo per San Giuseppe. no di avere la verità assoluta. Poi come sempre ognuno va alla ricerca di quella verità che gli fa più Per celebrare tale ricorrenza, il Papa ha indetto, da oggi all’8 dicembre 2021, uno speciale “Anno” dedicato al comodo e che rispecchia il suo modo di pensare. Non si cerca la verità, ma si va a caccia di chi dà padre sulla terra di Gesù. Sullo sfondo della Lettera apostolica, c’è la pandemia da Covid-19 che – scrive Francesco – ci ha fatto com- ragione al mio modo di veder le cose. Allora di cosa ringraziare il Signore? Lo ringraziamo perché prendere l’importanza delle persone comuni, quelle che, lontane dalla ribalta, esercitano ogni giorno pazienza e siamo riusciti a farci forza, per le famiglie che, nonostante la quarantena, hanno dimostrato forza; infondono speranza, seminando corresponsabilità. perché ci siamo dimostrati ancora una volta solidali nella difficoltà di tutti. Lo ringraziamo in modo Proprio come San Giuseppe, “l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nasco- particolare per tutte quelle persone che hanno continuato a poter lavorare per fornirci ciò che ci serve sta”. Eppure, il suo è “un protagonismo senza pari nella storia della salvezza”. per vivere: servizi, alimentari, trasporti; in modo particolare a tutto il mondo del personale medico sanitario che non si è risparmiato. Ringraziamo per tutte quelle persone (laici e preti e religiosi/e) che in silenzio, senza farsi troppo vedere, senza bisogno di pubblicità e autolodandosi nei social, hanno donato tempo, energie, competenze—in molti casi anche la vita—per essere vicini a chi vive- va la sofferenza sia da malato che ai molti familiari che non potevano e non possono stringere quelle mani in un letto di ospedale o dare l’ultimo saluto ai loro cari.
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