LINEE DI RICERCA CONNESSE ALLE ATTIVITA' DI COORDINAMENTO DELLA RETE REGIONALE PER LE MALATTIE RARE - Piano triennale 2020-2022
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ALLEGATO 3 LINEE DI RICERCA CONNESSE ALLE ATTIVITA’ DI COORDINAMENTO DELLA RETE REGIONALE PER LE MALATTIE RARE Piano triennale 2020–2022 Pagina 1 di 12
In Italia, le malattie rare sono state indicate tra le priorità di sanità pubblica a partire dal Piano Sanitario Nazionale 1998-2000. Specifiche iniziative di tutela, nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), sono state introdotte dal Decreto Ministeriale (DM) 279/2001 che ha istituito per un primo gruppo di malattie rare la Rete nazionale per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare e l’esenzione dalla partecipazione al costo delle relative prestazioni sanitarie (esenzione dal ticket). L'elenco allegato al DM 279/2001 comprendeva 284 malattie rare e 47 gruppi di malattie rare. Con l'introduzione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017, l'elenco è stato ampliato a 453 codici di esenzione (339 malattie e 114 gruppi). La Rete nazionale si compone di Presidi di riferimento e di Centri di Coordinamento identificati dalle Regioni - o da gruppi di Regioni associate - per il corrispettivo territorio di competenza, risultando così composta da più Reti regionali o interregionali. Al fine di consentire la programmazione sanitaria per le malattie rare e di effettuarne la sorveglianza, il DM 279/2001 ha istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il Registro nazionale delle malattie rare. Il Registro nazionale segue l’organizzazione della Rete nazionale per le malattie rare, risultando così strutturato in più registri regionali o interregionali. Regione Lombardia ha istituito la Rete regionale per le malattie rare dal 2001 [Delibera di Giunta Regionale (DGR) n. 7328 del 11/12/2001 e successivi aggiornamenti] affidando le funzioni di coordinamento al Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare Aldo e Cele Daccò dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, con sede a Ranica, in provincia di Bergamo. Sin dall’inizio delle attività, al Centro sono stati attribuiti compiti, articolati nel paragrafo n. 1, il cui svolgimento proseguirà anche per il prossimo triennio. I successivi paragrafi descrivono invece approfondimenti che, nell’ambito di progetti dedicati, costituiranno Linee di ricerca specifiche per il triennio 2020-2022. Lo stato di avanzamento dei lavori, i dati raccolti e le successive analisi saranno resi disponibili mediante Report annuali delle attività. Le attività descritte dovranno essere svolte dal Centro di Coordinamento in stretto raccordo con la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia. Ove per l’esecuzione del Progetto vi sia la necessità di accesso ai database regionali, si dovranno applicare le modalità tecniche previste dalla DGR 4893 del 2016, richiamate nella DGR 3019 del 30.03.2020. Pagina 2 di 12
1. Coordinamento della Rete regionale malattie rare La sede di Ranica dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS continuerà a svolgere funzioni di Centro di Coordinamento della Rete regionale malattie rare secondo le articolazioni elencate: 1) gestione del Registro regionale delle malattie rare, coordinata con il Registro nazionale dell’ISS, in collaborazione con ARIA S.p.A. (Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti, Divisione Servizi per il Welfare Regionale) nel rispetto della vigente normativa in materia di privacy e della DGR 4893 del 2016; 2) coordinamento dei Presidi della rete, al fine di garantire la tempestiva diagnosi e l’appropriata terapia, qualora esistente, anche mediante l’adozione di specifici protocolli concordati; 3) consulenza e supporto ai medici del SSN in ordine alle malattie rare ed alla disponibilità di farmaci appropriati per il loro trattamento; 4) collaborazione alle attività formative degli operatori sanitari e del volontariato ed alle iniziative preventive; 5) informazione alle Associazioni dei malati e dei loro familiari ed ai cittadini in generale in ordine alle malattie rare ed alla disponibilità dei farmaci; 6) mantenimento dei Servizi a disposizione degli utenti: Help-line telefonica, consulenza specialistica, sito internet dedicato, produzione di materiale informativo. Personale del Centro di Coordinamento collaborerà inoltre alle seguenti iniziative: - contributo alla valutazione delle nuove candidature a Presidio della Rete regionale malattie rare, presentate periodicamente in linea con le indicazioni regionali; - definizione puntuale delle malattie rare afferenti a gruppi, tutelate dal sistema delle esenzioni e monitorate mediante il Registro regionale; - raccolta e trasmissione dei dati per la redazione dei Rapporti annuali sulla condizione delle persone con malattia rara in Italia, realizzati dalla Federazione Italiana Malattie Rare UNIAMO F.I.M.R.; - monitoraggio epidemiologico nell’ambito del progetto regionale per lo Screening neonatale esteso (SNE); - collaborazione al lavoro di gruppi tematici (Coordinamento regionale del sistema SNE, Tavolo Tecnico Interregionale Malattie Rare, Tavolo di Lavoro per la predisposizione del nuovo Piano Nazionale delle malattie rare, Osservatorio Farmaci Orfani, …); - eventuali proposte di aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) mediante invio di proposte alla Commissione ministeriale tramite sito web dedicato; - eventuali richieste di inserimento di medicinali nell’elenco della legge 648/96 mediante richiesta ad AIFA. Pagina 3 di 12
2. Implementazione del sito web della Rete regionale malattie rare e realizzazione di una Sezione interattiva A partire dal 2003, il Centro di Coordinamento si è dotato di un sito web dedicato http://malattierare.marionegri.it, quale strumento per migliorare il servizio di informazione e garantire un aggiornamento agevole di tutto ciò che riguarda la Rete regionale per le malattie rare. Le principali sezioni del sito web sono le seguenti: - Malattie Rare Esenti e Relativi Presidi di Rete sezione dove è possibile visualizzare i riferimenti dei Presidi per ciascuna malattia rara esente contenuti in un database appositamente creato. Attualmente la ricerca all'interno del database essere condotta con tre modalità: ricerca per malattia, ricerca per Presidio o ASST, ricerca libera; - Schede Informative sulle Malattie Rare sezione dove sono disponibili documenti (in formato pdf) contenenti informazioni di carattere generale sulle malattie rare; - Associazioni di Pazienti sezione nella quale è possibile cercare i riferimenti delle Associazioni dedicate a malattie rare interrogando un database dedicato; - Percorsi Diagnostici, Terapeutici e Assistenziali (PDTA) sezione dove sono presenti oltre 100 PDTA condivisi e tutta la documentazione relativa al progetto. Nel solo 2019 sono stati eseguiti 9.491 download di PDTA in formato pdf. A seguito delle periodiche Delibere di aggiornamento della Rete regionale, dei lavori di condivisione dei PDTA, e dell’ampliamento dell’elenco delle condizioni rare esentabili attuato con il DPCM 12.1.2017, si è svolto un lavoro di revisione e aggiornamento di tutti i database e delle sezioni presenti nel sito web. Nel triennio si prevede di migliorare progressivamente l’offerta sviluppando una serie di azioni che permettano un'ottimizzazione della ricerca e della visualizzazione delle informazioni presenti nel sito, rendendole maggiormente fruibili e personalizzabili. Il progetto prevede inoltre l’integrazione dei dati raccolti mediante il Registro regionale malattie rare con le informazioni già presenti. Attività previste Studio di fattibilità, progettazione e realizzazione dell'applicazione web che offra la possibilità di raccogliere e visualizzare in un'unica schermata quanto disponibile per una determinata malattia rara (ad esempio: Presidi di Rete; Associazioni; PDTA; Scheda informativa; Dati epidemiologici, …). A titolo di esempio, di seguito si riporta un possibile sviluppo di interfaccia grafica. Pagina 4 di 12
Studio di fattibilità e progettazione per la visualizzazione dei dati del Registro regionale malattie rare mediante interrogazione di una interfaccia interattiva. L’utente potrà interrogare l’applicativo ed ottenere tabelle e grafici dei dati raccolti in formati esportabili. Entrambe le applicazioni verranno realizzate entro il primo anno mediante una fase esplorativa e saranno perfezionate, validate ed estese nei successivi due anni. Risultati attesi Sviluppo progressivo del sito web con miglioramento della fruizione e della personalizzazione delle informazioni sulle malattie rare, tramite un'applicazione semplice e veloce. Maggiore interazione con gli utenti con possibilità di ricerche avanzate, elaborazione dei dati richiesti, visualizzazione di grafici e tabulati relativi alla casistica inserita nel Registro regionale malattie rare e potenziamento dell’informazione restituita. Maggiori possibilità di definizione ed analisi dei bisogni degli utenti. Valorizzazione dei dati epidemiologici raccolti ai fini delle attività di programmazione sanitaria. Pagina 5 di 12
3. Estensione del progetto per la condivisione di Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali A partire dal Luglio 2009 sono stati condivisi PDTA per malattie rare nell’ambito del programma "Sviluppi della Rete regionale per le malattie rare in Lombardia”. Oltre 500 operatori, appartenenti ai Presidi regionali, sono stati coinvolti nella redazione di 110 PDTA ed è possibile stimare che i documenti attualmente disponibili si rivolgano ad una popolazione superiore all’80% dei malati rari. Rilevante il ruolo svolto dai referenti delle Aziende Sanitarie Locali (ora ATS e ASST) e dalle Associazioni di pazienti e familiari che, grazie anche al supporto dalle Federazioni Lombarda (FLMR) e Italiana (UNIAMO-FIMR) per le Malattie Rare, sono state attivamente coinvolte. Il Centro di Coordinamento si è occupato della revisione e dell’inserimento dei PDTA in un database relazionale e della successiva pubblicazione sul sito della Rete regionale in una sezione dedicata. Ha svolto inoltre funzioni di Segreteria Scientifica e Organizzativa e ha successivamente provveduto ai necessari aggiornamenti nel caso di novità di rilievo assistenziale. Lo schema a suo tempo condiviso per la redazione dei PDTA è stato collegialmente rivalutato in relazione alle normative regionali intervenute successivamente (Regole di Sistema periodiche) e considerando l’importanza di un approccio specifico nelle diverse fasce di età (Note sulla transizione di cure dall'età pediatrica a quella adulta). Questo aspetto è particolarmente delicato se si pensa a quelle condizioni che insorgono in epoca neonatale/pediatrica e necessitano della transizione del piano di cura complessivo da specialisti pediatri a specialisti dell’età adulta. Attività previste Nell’arco del triennio 2020-2022 si prevede di: - proseguire nella definizione dei PDTA per le patologie che ne sono sprovviste; - proseguire nell’aggiornamento dei PDTA già in essere, anche con riferimento all’utilizzo di farmaci off-label, dispositivi, integratori, prodotti destinati ad una alimentazione particolare e prodotti da banco. Come in passato, la realizzazione del progetto prevede la partecipazione attiva degli specialisti dei Presidi di riferimento, senza oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale (SSR). Tale partecipazione costituirà un presupposto per il mantenimento della qualifica di Presidio della Rete regionale delle malattie rare. Grazie a tavoli di lavoro dedicati, verranno inoltre coinvolti rappresentanti di Agenzie di Tutela della Salute (ATS), Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) e delle Associazioni di pazienti. Il progetto sarà gestito dal Centro di coordinamento, in stretto raccordo con la Direzione Generale Welfare. Risultati attesi Realizzazione di almeno 50 nuovi PDTA nel triennio ed aggiornamento dei PDTA già condivisi. Si prevede che la redazione dei nuovi PDTA e l’aggiornamento di quelli già disponibili possano rispondere al bisogno di cura dei cittadini mettendo loro a disposizione un continuum nella presa in carico, composto da profili diagnostici, interventi terapeutici e programmi assistenziali individualizzati. I documenti realizzati costituiranno uno strumento utile per rinforzare la collaborazione tra specialisti dei Presidi, pediatri di libera scelta, medici di medicina generale e tutti gli operatori sanitari coinvolti nell’assistenza ai malati rari. Si prevede che il Centro di Coordinamento, grazie all’integrazione tra definizione dei PDTA e dati raccolti mediante il Registro regionale malattie rare possa in particolare provvedere al monitoraggio puntuale di: Pagina 6 di 12
- modalità di diagnosi utilizzate dagli specialisti di riferimento della Rete regionale per ciascuna delle malattie rare monitorate; - intervallo diagnostico e tempestività del trattamento; - prescrizioni farmacologiche e riabilitative; - eventuali differenze fra le varie realtà clinico-assistenziali. Pagina 7 di 12
4. Attività previste dalle normative regionali in merito all’utilizzo di farmaci off-label, dispositivi, integratori, prodotti destinati ad una alimentazione particolare e prodotti da banco nel trattamento delle malattie rare Il Documento del Dicembre 2017 “Malattie rare: definizione di un percorso condiviso per la prescrizione e la fornitura dei trattamenti farmacologici e non farmacologici” redatto a cura di Regione Lombardia (Direzione Generale Welfare, U.O. Programmazione Polo Ospedaliero Struttura Farmaco Dispositivi e HTA) e aggiornato con DGR n. XI/1538 del 15/04/2019, attribuisce al Centro di Coordinamento una serie di funzioni. Il personale del Centro si occupa in particolare di; - autorizzazione all’impiego di farmaci off label a carico del SSR in casi selezionati (condizioni tanto rare da non rendere realizzabili sperimentazioni cliniche di fase II); - autorizzazione all’impiego di trattamenti non farmacologici (dispositivi medici, integratori, prodotti destinati ad una alimentazione particolare o prodotti da banco) qualora gli stessi non siano inclusi nei LEA o nel PDTA condiviso a livello regionale. Attività previste Il personale del Centro di Coordinamento provvederà ad esaminare le richieste di utilizzo off-label e di approcci terapeutici diversi da quelli garantiti dai LEA nelle condizioni definite dalla normativa regionale. In fase di analisi si valuteranno in particolare: - dati a supporto dell'impiego nella letteratura internazionale; - numero e caratteristiche dei pazienti trattati; - disponibilità di terapie alternative di dimostrata efficacia; - esistenza di dati relativi a trials clinici controllati. I pareri saranno espressi in forma scritta, verranno opportunamente condivisi con la Direzione Generale Welfare, registrati ed archiviati presso il Centro di Coordinamento. Risultati attesi Il progetto si propone di valutare quanto le proposte terapeutiche siano supportate da evidenze scientifiche. L'opportunità significativa deriva dalla esistenza di una Rete regionale coordinata, nell'ambito della quale sono chiaramente individuati i "prescrittori". La raccolta e l'analisi di questi dati potrà mettere a disposizione del SSR strumenti utili per: - migliorare le possibilità di cura delle malattie rare grazie al monitoraggio di casistiche significative; - prevenire la diffusione di terapie empiriche o infondate; - monitorare e controllare la spesa sanitaria. Verranno inoltre resi disponibili dati utili alla collaborazione con AIFA per la definizione di trattamenti per uso consolidato in pazienti con malattie rare. Pagina 8 di 12
5. Partecipazione alle Reti di riferimento europee per le malattie rare In data 1 marzo 2017 hanno ufficialmente avviato le loro attività i primi 24 European Reference Networks (ERNs), che coinvolgono complessivamente oltre 300 Centri in 25 paesi dell’Unione Europea. Gli ERNs per le malattie rare coinvolgono esperti, operatori sanitari e rappresentanti dei pazienti con l'obiettivo di agevolare la condivisione di informazioni su malattie rare e complesse che richiedono competenze e risorse altamente specializzate. Le attuali 24 Reti di riferimento sono impegnate nello sforzo comune di realizzare obiettivi ambiziosi, anche se permangono criticità e sfide ancora aperte. Il Centro Nazionale Malattie Rare dell’ISS e le Reti regionali per le malattie rare si stanno impegnando per l’integrazione tra ERNs e rete assistenziale. Allo stesso modo le azioni di Eurordis e della federazione nazionale UNIAMO, impegnate nella costruzione della rappresentanza dei pazienti, contribuiscono fattivamente alla diffusione delle informazioni a tutti i potenziali interessati. E’ previsto che gli ERNs possano essere allargati con la partecipazione di altri Centri ed estesi ad altre patologie/aree. Attività previste Il sito web della Rete regionale per le malattie rare è stato implementato con le informazioni relative alla partecipazione dei Presidi regionali ai diversi ERNs. Nel triennio il Centro di Coordinamento continuerà a monitorare per ognuno ciascun Presidio: - ruolo svolto nell’ambito dell’ERN; - malattie rare per le quali viene considerato di riferimento; - eventuali facilities messe a disposizione dal Presidio agli altri membri del network; - eventuali nuove potenzialità assistenziali derivanti dalla partecipazione al network (esempio: possibilità di inviare campioni per esecuzione di test avanzati, di proporre ai pazienti la partecipazione a progetti di ricerca clinica, di usufruire di sistemi di tele consulenza, ecc). Tutte le notizie in merito verranno mantenute aggiornate con rivalutazioni periodiche e rese disponibili sul sito della Rete regionale. Il Centro di Coordinamento si occuperà di aggiornare tutti i soggetti coinvolti nella Rete malattie rare in merito ai progressi compiuti nell’implementazione degli ERNs ed alla partecipazione di Associazioni di pazienti, attivamente coinvolte nella maggioranza dei networks recentemente costituitisi. Verrà inoltre offerto un supporto ai Presidi che vogliano candidarsi per la partecipazione agli ERNs, con particolare riferimento alle procedure necessarie per l’ottenimento dell’endorsement da parte del Ministero. Risultati attesi La partecipazione agli ERNs, che coinvolge in modo sostanziale tanta parte della Rete regionale malattie rare, rappresenta un’occasione unica di crescita del SSR ed un’opportunità per i pazienti e le loro famiglie. Perché le ricadute positive del processo possano estendersi a tutti gli assistiti, è essenziale tuttavia una stretta collaborazione tra Presidi della Rete regionale, Centro di Coordinamento e Direzione Generale Welfare. Oltre ad un miglioramento complessivo dell’offerta assistenziale, si prevede di poter offrire un supporto concreto nei seguenti ambiti: - possibilità di consulenza a distanza e condivisione di casi complessi; - implementazione del Registro regionale malattie rare (la significatività della casistica inserita nel Registro è stata e sarà considerata criterio per la partecipazione agli ERNs); - attivazione di iniziative pilota per la tele-consulenza a distanza; - miglioramento e valorizzazione dei PDTA condivisi. Pagina 9 di 12
6. Partecipazione alla Rete Italiana dei Centri d’Ascolto & informazione sulle Malattie Rare – RICAMaRe Nell’ambito delle attività promosse dal Telefono Verde per le Malattie Rare (TVMR) gestito dal Centro Nazionale Malattie Rare (CNMR) dell’ISS, è stata avviata una collaborazione fra i Servizi di Informazione e di Ascolto Istituzionali (definiti anche “Helpline”) per le malattie rare. Il suddetto network è conosciuto con l’acronimo RICAMaRe (Rete Italiana dei Centri d’Ascolto & informazione sulle Malattie Rare) e l’adesione ad esso da parte delle Helpline istituzionali è volontaria. L’obiettivo principale della Rete RICAMaRe è quello di condividere l’esperienza e la competenza dei Servizi di Informazione e Documentazione per le malattie rare/Helpline, spesso organizzati e gestiti all’interno dei Centri di Coordinamento regionali (e inter-regionali) per le malattie rare. Oltre al Centro di Coordinamento per le malattie rare della Lombardia, sono rappresentate in RICAMaRe anche le seguenti Regioni: - Abruzzo (Centro di Coordinamento Regionale) - Friuli-Venezia-Giulia (Centro di Coordinamento Regionale) - Piemonte e Valle d’Aosta (Centro di Coordinamento Inter-regionale) - Puglia (Servizio Inter-regionale presso ARES Puglia) - Sardegna (Centro di Coordinamento Regionale) - Sicilia (Sportello Informativo e di Accoglienza per le malattie rare) - Toscana (Centro di Ascolto per le malattie rare) Il Servizio di Informazione e Documentazione del Centro di Coordinamento della Rete regionale per le malattie rare della Lombardia, partecipa al network RICAMaRe mettendo a disposizione le conoscenze e le informazioni raccolte nello svolgimento delle proprie attività. Resta inteso che tutte le notizie di carattere riservato e i dati sensibili relativi alle consulenze svolte resteranno esclusi da qualsiasi attività di divulgazione e condivisione di procedure operative e “buone pratiche” si dovessero sviluppare nel corso dei progetti promossi dal network RICAMaRe. E’ in corso di definizione la proposta di accordo di collaborazione scientifica tra l’ISS e le Helpline Istituzionali che hanno aderito al Network RICAMaRe su base volontaria. Attività previste Le attività che derivano dall’adesione a RICAMaRe, coordinate dall’ISS, sono le seguenti: - potenziamento dei percorsi formativi destinati ai professionisti sanitari e socio-sanitari, ai pazienti con malattie rare e ai loro familiari, in collaborazione con le Associazioni dedicate; - potenziamento delle attività di informazione, orientamento, sensibilizzazione dell’opinione pubblica riguardo le peculiarità delle malattie rare e i bisogni dei malati e delle famiglie, nonché collaborazione alla divulgazione scientifica su specifici argomenti; - ideazione e realizzazione di proposte e progetti relativi all’informazione e alla documentazione sulle malattie rare da condividere a livello nazionale e, se possibile, internazionale; - ricerca di finanziamenti per lo svolgimento di progetti condivisi. Risultati attesi Promuovere la conoscenza, la comunicazione e l’interazione fra le Helpline Istituzionali dedicate alle malattie rare, in un’ottica di integrazione, per quanto possibile, degli aspetti sanitari e sociali, nel rispetto dei ruoli specifici assegnati a livello territoriale e regionale agli enti preposti (es. Distretti ASST di competenza territoriale; Servizi sociali delle Amministrazioni Comunali…). Pagina 10 di 12
Condividere un modello organizzativo in grado di dare risposte personalizzate ai malati, alle famiglie, ma anche agli operatori sanitari e ai cittadini che si rivolgono alle Helpline Istituzionali per avere informazioni e aggiornamenti su temi di rilevanza per le malattie rare. Aumentare la qualità delle informazioni fornite dalle Helpline Istituzionali, attraverso la condivisione di un data-set minimo di dati e l’analisi degli stessi, in relazione alle attività di consulenza svolte in uno specifico periodo di riferimento. Incrementare la soddisfazione degli utenti che si rivolgono alle Helpline Istituzionali aderenti al network RICAMaRe e migliorare il percorso di presa in carico dei bisogni espressi al momento del contatto (telefonico, via e-mail o altro). Diffondere le conoscenze acquisite tramite le attività di collaborazione del Network RICAMaRe attraverso pubblicazioni scientifiche. Pagina 11 di 12
Prospetto Costi/anno Tempo Compenso lordo dedicato Competenza 1 Coordinatore attività € 79.183,39 70% € 55.428,37 1 Responsabile Servizio Documentazione e Informazione € 55.168,41 70% € 38.617,89 1 Incaricato Gestione Sistemi Informatici € 32.104,73 100% € 32.104,73 1 Incaricato Segreteria € 30.601,36 100% € 30.601,36 1 Incaricato Segreteria € 33.850,38 100% € 33.850,38 1 Medico Genetista € 61.345,82 20% € 12.269,16 1 Medico Genetista € 50.004,88 20% € 10.000,98 Consulenti medici € 21.192,00 Consulente infermiere € 12.000,00 1 Incaricato Gestione Sistemi Informatici € 41.029,11 40% € 16.411,64 1 Infermiere di ricerca € 55.457,26 30% € 16.637,18 Totale personale € 279.113,69 Viaggi € 2.000,00 Cancelleria € 1.500,00 Totale generale € 282.613,69 Pagina 12 di 12
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