LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICO - Classe 5EL anno scolastico 2018/2019 gruppo di lavoro su CLAUDE MONET e L'IMPRESSIONISMO allievi: Costanza ...
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LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICO Classe 5EL anno scolastico 2018/2019 gruppo di lavoro su CLAUDE MONET e L’IMPRESSIONISMO allievi: Costanza Bettazzi Clarissa Carradori Alessia Gironi Giulia Luisi Giada Pontolillo prof. Claudio Puccetti
IMPRESSIONISMO Per descrivere il movimento impressionista vi sono dei punti fondamentali: Opposizione all'arte accademica Abolizione del disegno e delle linee Abolizione del sistema prospettico Utilizzo della tecnica “en plein air” (all'aria aperta) Esaltazione dell'attimo fuggente, impressioni istantanee Importanza della luce e del colore come elementi principali della visione Utilizzo dei colori puri e primari e accostamento dei complementari Abolizione dei colori neutri, anche le ombre sono definite attraverso il colore.
CLAUDE MONET Claude Monet nasce a Parigi nel 1840, trascorre la sua infanzia a Havre luogo in cui produce le sue prime caricature tra il 1856 e il 1858. Nel 1859 torna a Parigi e frequenta l'accedemia svizzera dove farà amicizia con il pittore Pissarro. Dopo essersi trasferito a Londra con la moglie Camille e l'amico Pissarro torna a Parigi e nel 1874 partecipa alla prima esposizione impressionista. Il nome di questo movimento artistico deriva proprio da un'opera di Monet intitolata “Impressione al nascere del sole”. Nel 1883, dopo la morte della moglie e dopo essersi risposato, si trasferisce a Giverny dove fece installare un giardino giapponese. Dalla costruzione di questo giardino ne derivano alcune sue opere che contribuirono al suo successo. Alla soglia dei 30 anni Monet affina quelli che lui chiama “Esperimenti su effetti di luce e di colore”. Lo studio dei paesaggi invernali, delle strade, dei campi e dei tetti innevati convince l'artista del fatto che le ombre non siano nere come anche che la neve non sia bianca. Con Monet l'ombra acquista una funzione cromatica autonoma e splende come un colore tra gli altri colori. Monet per primo abolisce il nero e determina di volta in volta il colore delle ombre.
I PAPAVERI In quest'opera Monet utilizza il rosso intenso e sfavillante dei papaveri, con cui punteggia a tratti il prato, per innalzare la brillantezza complessiva della gamma cromatica; ravvivata anche dal verde azzurrato che tinge i ciuffi d'erba accarezzati dal vento. L'intonazione generale è molto delicata, grazie soprattutto alla pittura olio su tela, che dona al quadro morbidezza e delicatezza facendone risaltare i colori a pastello tenui e delicati. Nell'opera, poi, non vi è ancora traccia del disegno preparatorio dunque il colore è depositato direttamente sulla tela con pennellate rapide e veloci. Claude Monet - I papaveri, 1873. Musée d'Orsay, Parigi. Tecnica: olio su tela Dimensioni: 50x65 cm
DONNE IN GIARDINO Femmes au jardin Il pregio del dipinto, incuba già il germe dell'impressionismo: si osservi, in tal senso, la rinuncia agli strumenti classici della prospettiva e del chiaro-scuro, o la presenza di campiture di colori stesi uniformemente. Il dipinto, poi, è stato realizzato in maniera “en plein air”. Claude Monet - Donne in giardino, 1867. musèe d'Orsay, Parigi. Tecnica: olio su tela Dimensioni: 255x205cm
IL GIARDINO DELL'ARTISTA A GIVERNY Il giardino dell'artista a Giverny è una delle opere che Claude Monet realizzò, durante gli ultimi 30 anni della sua vita, nel suo giardino a Giverny. Nel quadro sono raffigurati, d una prospettiva diagonale, file di Iris che essendosi posti sotto gli alberi, grazie alla luce filtrata delle foglie, si presentano vari toni e colori (viola, bluastri, rosa). Claude Monet - Giardino dell'artista a Giverny, 1900. Musèe d'Orsay, Parigi. Tecnica: olio su tela Dimensioni: 81x92 cm
LO STAGNO DELLE NINFEE armonia rosa Il ponte ad arco attraversa lo stagno con una sola campata. Sull'acqua scorre verso di noi la vegetazione che brilla sotto i raggi del sole. Esso, filtrato dalle foglie, crea giochi di luce ed ombra in cui però non vi sono inclusi il bianco e il nero. Le pennellate sono rapide e descrivono l'andamento delle superfici: lo stagno e l'acqua sono rappresentati con pennellate orizzontali, la vegetazione sulla riva con tratti obliqui e verticali, infine il salice viene caratterizzato da segni curvilinei pendenti verso il basso. Le forme si percepiscono solo grazie ai contrasti cromatici. Il colore che domina è il rosa, in netto contrasto con il verde, sono colori complementari. Ciò che determina lo spazio è il ponte. L'inquadratura è fotografica. Lo stagno delle ninfee, armonia rosa, Claude Monet 1900. Musée d'Orsay. Parigi.Tecnica: olio su tela Dimensioni: 89,5x100cm
LO STAGNO DELLE NINFEE armonia verde Questo quadro è identico alla rappresentazione precedentemente analizzata, ma l'artista decide di svilupparlo con il verde come colore dominante. Entrambi i due dipinti trasmettono un senso di quiete e contemplazione. Lo stagno delle ninfee, armonia verde, Claude Monet 1899. Musée d'Orsay, Parigi. Tecnica: olio su tela Dimensioni: 89,5x100cm
LA PASSEGGIATA I protagonisti della tela sono la moglie del pittore Camille Doncieux e il figlio Jean Monet. La bellezza del quadro è data dalla spontaneità della scena, conferita dall'artista e dal saggio utilizzo dei colori semplici e complementari tra loro. Grazie al movimento del vestito della donna e al quello dell'erba percepiamo la presenza del vento; il quale conferisce armonia e dinamicità. Dalla rappresentazione riusciamo a capire anche la stagione durante la quale il dipinto è stato realizzato ovvero: l'estate. Questo si capisce dal forte sole, dal conseguente utilizzo dell'ombrello e dai vestiti dei protagonisti. In questo quadro percepiamo anche profondità grazie al dislivello tra madre e figlio. La passeggiata, Claude Monet 1875. National Gallery of art, Washington. Tecnica: olio su tela Dimensioni: 100x82 cm
LA PASSEGGIATA Dell'opera precedente sono state realizzate diverse versioni dello stesso artista. Questa seconda rappresentazione è stata realizzata 10 anni dopo l'originale. In quest'opera il personaggio principale è cambiato radicalmente; adesso vi è rappresentata Suzanne Monet, la figlia avuta dalla seconda moglie. Anche i colori sono cambiati, tendono a tonalità calde e delineano un altro orario del giorno (pomeriggio/crepuscolo)
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