LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICO - classe 4AS anno scolastico 2018/2019 gruppo di lavoro sul BAROCCO: PIETER PAUL RUBENS - Liceo Copernico Prato
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LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICO classe 4AS anno scolastico 2018/2019 gruppo di lavoro sul BAROCCO: PIETER PAUL RUBENS allievi: Alessandro Leonardo Belviso Giorgia Di Ruocco Mario Pecchioli Beatrice Senesi Beatrice prof. Claudio Puccetti
BAROCCO In questo periodo si possono distinguere tre diversi tipi di arte: 1) arte devozionale (deve invitare il fedele alla preghiera) 2) arte della realtà 3) arte dell’immaginazione (rappresenta una possibile realtà in cui immedesimarsi) Concetto presente in questo periodo è l’ «horror vacui», il vuoto è sinonimo di morte e quindi gli artisti riempiono tutto lo spazio con oggetti in abbondanza Un’altra caratteristica è la presenza di oggetti che ricordano la morte come il teschio: «memento morii» Gli elementi fondamentali sono: i colori caldi e sgargianti spesso messi in contrasto e il virtuosismo. Inoltre si contraddistinguono due tecniche, una vissuta in funzione della fede (più sono virtuoso più mi avvicino a dio), mentre l’altra è più scientifica, dice che la tecnica è mera prassi.
Infanzia e formazione Nasce in una famiglia benestante A 12 si trasferisce ad Anversa e riceve un’educazione classica Nel 1596 inizia la sua carriera artistica a fianco di Otto Von Veen e Jon Brughel il Vecchio Dipinge La battaglia delle Amazzoni, Il Peccato originale e Il Parnaso Peccato originale, 1617, olio su tavola, 74x114cm, Mauritshuis, L'Aia
Battaglia delle Amazzoni La scena è sfolgorante e ricca. Per questo quadro si rifà a Leonardo Da Vinci. Il tema della nudità sembra prevalere su quello della violenza. Il centro del quadro è più vuoto rispetto al contorno. Battaglia delle Amazzoni, 1615, 121x165, Alte Pinakotek, Monaco
Soggiorno in italia Rimane 8 anni in Italia, questo gli permette di entrare in contatto con gli artisti italiani Soggiorna in diverse città: prima a Venezia, poi a Mantova dove diventa pittore di corte e dopo va a Roma per copiare delle opere Nel 1603 si sposta in spagna ma poco dopo torna in Italia, a Genova, dove realizza la pala della Circoncisione e infine torna a Roma dove decora l’abside di Santa Maria in Vallicella Madonna della Valicella, 1606-1608, olio su ardesia, chiesa Nuova, Roma
La Circoncisione I colori sono caldi e vivaci. Il bambino Gesù occupa la scena centrale della composizione illuminata da una luce proveniente dall’alto. La pala è divisa in fascia terrena e ultraterrena. La circoncisione, 1606, olio su tela, 400x225cm, Chiesa del Gesù e dei Santi Ambrogio e Andrea, Genova
Ritorno ad Anversa Ritornato in patria ha il sostegno di due potenti protettori Il suo stile cambia e realizza composizioni caratterizzate da contrasti di luce forti questo si nota nel Sansone e Dalila e nel trittico con l’Elevazione della croce Trittico con l’Elevazione della croce, 1610-1611, olio su tela, 462x341cm, Cattedrale di Nostra Signora, Anversa
Sansone e Dalila I colori intensi creano una scena di grande teatralità. Si può notare il virtuosismo dell’artista dalla coperta ricamata, dall’effetto raso nei panneggi. La muscolatura possente di Sansone è ripresa da Michelangelo. Sansone e Dalila, 1609 circa, olio su tela, 185x205, National Gallery, Londra
Il ciclo di Maria de Medici In questo periodo apre una sua bottega per far fronte alle grandi richieste I suoi committenti più importanti furono il re spagnolo Filippo IV, Carlo I di Inghilterra e la madre del re di Francia, Maria de’ Medici . Per lei, tra il 1621 e il 1625, realizzò una serie di quadri monumentali tesi ad esaltare la figura della committente, unendo allegorie mitologiche ai ritratti della nobildonna. La felicità della reggenza, olio su tela, 394x295, 1623, Musée du Louvre
Lo sbarco di Maria de Medici a Marsiglia Il tono generale dell’opera è molto caldo, tendente al rosso e al dorato, la parte alta, invece, è virata verso dei toni più grigi. Lo sbarco di Maria de Medici a Marsiglia, 1622-1625, olio su tela, 394x295cm, Louvre, Parigi
Passione per le belle donne Tipico di Rubens è il suo modo di dipingere i corpi femminili molto formosi e sensuali come rivela il quadro delle Tre grazie. Nel 1630 sposa Helena Fourment, lui ha 53 anni, lei ne ha 16. Per i quadri dipinti dopo il 1630 Helena diventerà il modello femminile prediletto di Rubens. Le tre Grazie, olio su tela (221x181 cm), 1638, Museo del Prado.
Il giardino dell’amore La luce del sole, che investe l’intera scena, è determinante nel creare l’effetto di grande vitalità nel dipinto. I personaggi, l’ambiente e i ruderi sono colorati con tonalità dorate che creano un’atmosfera artificiale e sognante. l Giardino dell’amore, 1633 circa, olio su tela, cm 198 X 283. Madrid, Museo del Prado
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