Le risorse digitali - Biblioteche Oggi

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Le risorse digitali - Biblioteche Oggi
Comunicazione scientifica

Le risorse digitali
  di matematica e fisica                                                                                  Lucio Lubiana
                                                                                     Biblioteca SISSA – Scuola internazionale
                                                                                            superiore di studi avanzati, Trieste
Una rassegna di fonti e strumenti                                                                              lubiana@sissa.it

I fisici e i matematici sono stati i      e i fisici, in quanto la loro lettera-     quali scompare l’autenticità della
primi a creare risorse digitali nel-      tura ha costantemente bisogno di           copia. In breve, sostiene ancora
l’ambito della loro letteratura pro-      essere ricercata, controllata e con-       Ewing, “il contesto al quale il lavo-
fessionale, realizzando database di       servata. Inoltre, come sottolinea il       ro è legato è spesso essenziale per
preprint e riviste elettroniche. Si       matematico John Ewing, si rileva           fare una copia fedele” e l’archivia-
tratta di fonti costituite dalla cosid-   la mancanza di reali competenze            zione deve essere in grado di ripro-
detta letteratura grigia scientifica      nell’area dell’archiviazione digita-       durre tale contesto. Si tratta della
non verificata, mentre quella con-        le, dove non si è ancora sedimen-          questione del “formato”, che è oggi
trollata verrà successivamente            tata una grande esperienza.2               il problema centrale nel campo
pubblicata nelle riviste di fisica e      Per salvaguardare l’integrità e la “ro-    dell’archiviazione.3 Per risolverlo,
matematica, che sono state le pri-        bustezza” delle informazioni digita-       alcuni recenti studi hanno propo-
me ad essere digitalizzate. Accanto       li, si è così pensato di puntare sul-      sto la migrazione continua dei dati
a queste si vanno affermando nuo-                                                    e il cambiamento dei formati; ma
ve fonti digitali: gli archivi di e-                                                 cambiare formato non equivale a
print e i depositi istituzionali. Tutti                                              creare una nuova copia, in quanto
questi strumenti purtroppo si sono                                                   richiede l’intervento dell’uomo che
sviluppati disordinatamente, senza                                                   deve scegliere le informazioni da
linee prestabilite, mettendo così in                                                 conservare (http://www.iso.org/en/
seria difficoltà gli utenti e i gestori                                              ISOonline.frontpage).
delle fonti informative.1                                                            Senza l’adozione di standard, pe-
Gli ostacoli con cui ci si trova a                                                   rò, diventa difficile leggere, valuta-
dover fare i conti nell’archiviazio-                                                 re e conservare i documenti digi-
ne delle pubblicazioni scientifiche                                                  tali. Quelli creati sul modello dello
digitali sono rappresentati, secon-                                                  standard dell’Open Archives Initia-
do Richard R. Rowe, dalla man-                                                       tive (OAI) possono essere più fa-
canza di standard, dall’assenza di                                                   cilmente letti e conservati anche
una consolidata tradizione, da in-                                                   dagli scienziati dei paesi poveri.
stabili formati digitali, nonché dal-                                                A livello economico e organizzati-
l’aumento enorme della letteratura                                                   vo, come ha osservato Richard
digitale e dalla rigidità delle vigen-    l’archiviazione in più sedi. È questo      Rowe, si riscontrano tre modelli di
ti leggi sul copyright che continua-      il caso degli archivi di preprint di fi-   archiviazione dell’informazione
no a limitare l’accesso legale alla       sica e matematica, come l’archivio         scientifica digitale:4
letteratura scientifica archiviata.       digitale PROLA (Physical Review            1) il modello tradizionale che fa
Da molti anni sono questi i temi al       Online Archive) dell’American              capo alle case editrici, basato sul
centro del dibattito fra gli scienzia-    Physical Society (APS), che preve-         peer review e sui referees;
ti, gli editori e i bibliotecari.         dono l’archiviazione in “mirror” dif-      2) il modello rappresentato da
I documenti digitali sono i più de-       ferenti per aumentarne l’accesso e         BioMed Central e dalla Public
teriorabili e “fragili” per quanto ri-    per salvaguardarne l’integrità. Ma         Library of Science (PLOS) nel cam-
guarda il mantenimento della loro         ciò può non bastare: l’identità di un      po delle scienze bio-mediche, che
integrità e risultano particolarmen-      documento può dipendere da file            accetta i principi dell’open access e
te difficili da conservare. Questo        legati a sistemi più ampi (program-        assegna agli autori o alle istituzioni
aspetto è cruciale per i matematici       mi, hardware, immagini), senza i           le spese di pubblicazione delle lo-

Biblioteche oggi – maggio 2007                                                                                              39
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ro ricerche, mentre l’associazione         Institute of Health statunitense, dal     l’autoarchiviazione dei loro lavori
non profit li rende accessibili libe-      2006, fa obbligo agli autori che          scientifici in archivi digitali istitu-
ramente. Questo modello è stato            hanno ricevuto fondi pubblici per         zionali. Alcune case editrici com-
scelto, nel 2006, dal CERN di Gine-        le loro ricerche di renderli accessi-     merciali, invece, non lo consento-
vra per l’accesso libero e per il so-      bili liberamente dodici mesi dopo         no e si oppongono al decollo de-
stentamento delle riviste di fisica        la loro apparizione nelle riviste.        gli archivi “open access”.
delle particelle elementari, ma non        Il modello 1), sempre più “sotto as-      Gli archivi digitali disciplinari co-
ancora per gli altri settori della fisi-   sedio” da parte delle iniziative ba-      me ArXiv o CogPrint, scrive Anto-
ca. L’obiettivo del movimento per          sate sull’accesso libero, viene consi-    nella De Robbio, si “focalizzano su
l’open access, che ha il suo mani-         derato poco praticabile, in quanto        domini di soggetto specifico”, men-
festo nella “Budapest Open Access          l’archiviazione digitale comporta un      tre “i depositi istituzionali imma-
Iniziative” (2002), è quello di favo-      onere finanziario non trascurabile e      gazzinano e rendono accessibile la
rire l’autoarchiviazione (self-archiv-     inoltre non c’è alcuna particolare        produzione della propria istituzio-
ing) dei lavori scientifici in archivi     garanzia di continuità delle stesse       ne”.6 Fra le due forme di comuni-
digitali aperti e la creazione di una      case editrici. Un’esperienza di que-      cazione, osserva sempre De Rob-
nuova generazione di riviste ad ac-        sto tipo è stata comunque realizza-       bio, c’è un forte conflitto in quan-
cesso libero basate sui principi del-      ta in Olanda, dove la casa editrice       to variano la qualità dei contributi
la “Berlin Declaration on Open             Elsevier, in collaborazione con la        archiviati e le forme di accesso e
Access to Knowledge in Science             Biblioteca nazionale olandese, sta        di circolazione, oltre che di archi-
and Humanities” (2003);                    creando archivi digitali delle sue ri-    viazione. In fisica e matematica le
3) il modello incentrato sugli ar-         viste e dei suoi preprint (è il pro-      barriere fra i due tipi di archivi,
chivi digitali ad accesso libero in        getto denominato e-Depot, nato nel        l’archivio digitale di ArXiv e quelli
cui vengono depositati gli articoli        2002, a cui si sono aggiunti poi edi-     delle riviste digitali o i database bi-
scientifici per essere liberamente         tori come Springer, Kluwer e              bliografici, sono impercettibili.
accessibili (es. gli archivi di pre-       Blackwell). Ancora Elsevier, nel          Questa frantumazione dei confini
prints, ArXiv in fisica e matemati-        2005, ha raggiunto un accordo con         fra i diversi contenitori di letteratu-
ca). In questo caso non c’è il filtro      Portico (www.portico.org) per de-         ra scientifica sta provocando an-
rappresentato dai referees che con-        positarvi i suoi periodici elettronici.   che un ripensamento dell’attuale
trollano la qualità degli articoli da      Nel complesso, però, i maggiori           sistema di valutazione dei lavori
pubblicare e da far circolare.             sviluppi stanno avvenendo nel             scientifici (peer-review) e della
Gli archivi digitali sono di tre tipi: i   campo degli archivi ad accesso li-        modalità di circolazione dei lavori.
depositi digitali istituzionali (per       bero. Un esempio tipico è rappre-         Si sta verificando una lenta erosio-
esempio di una università), gli ar-        sentato da DSpace (http://www.            ne del monopolio esercitato dalle
chivi digitali disciplinari e i deposi-    dspace.org), che è un archivio di-        case editrici nella pubblicazione e
titi digitali legati a specifici fondi.    gitale istituzionale sviluppato con-      nella disseminazione della lettera-
Vi è poi il processo di digitalizza-       giuntamente dalle biblioteche del         tura scientifica e i fisici, in partico-
zione delle vecchie annate di rivi-        Massachusetts Institute of Techno-        lare, sono impegnati nella ricerca
ste di matematica che viene finan-         logy e dalla Hewlett-Packard.5 Que-       e nella proposta di nuove soluzio-
ziato con fondi pubblici e i cui ri-       sto modello, basato sullo standard        ni efficaci.
sultati possono essere, in gran par-       OAI e sullo standard Dublin Core          Questi temi sono stati affrontati dal-
te, consultati liberamente online.         per i metadati, è stato scelto da di-     l’International Congress of Scien-
Le principali case editrici di ambito      verse università per la creazione         tific and Technical Information
fisico-matematico (Elsevier, John          delle loro collezioni digitali. Altri     (http://www.icsti.org/icsti.forum/
Wiley & Sons, Springer Verlag) che         esempi di archivi digitali istituzio-     33), che ha proposto diversi mo-
dominano l’editoria scientifica (car-      nali sono gli e-print server (Cog         delli organizzativi per la creazione
tacea e digitale) sono molto preoc-        Prints, ArXiv, PubMed, BioMed             di un grande archivio digitale cen-
cupate per l’impetuoso sviluppo            Central, Astrophysical Data System).      tralizzato per la scienza. Il dibatti-
dei modelli 2) e 3), che minaccia-         La loro proliferazione ha sollevato       to che si è sviluppato ha portato
no la loro sopravvivenza economi-          il problema dei diritti d’autore e        all’elaborazione del progetto de-
ca: anche per questo, nel 2006,            quello relativo al sostentamento          nominato “Digital Archives for
hanno deciso di permettere agli            economico delle nuove iniziative          Science and Engineering Resources”
autori di ripubblicare i loro lavori       editoriali.                               (DASER), che ha lo scopo di creare
nei depositi digitali a libero acces-      Alcune società accademiche di fisi-       un deposito di informazioni scien-
so. Sul fronte pubblico, il National       ca (AIP) permettono agli autori           tifiche digitali fondato sullo stand-

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ard OAI. Il progetto si propone, tra                                                Per raggiungere questi obiettivi il
l’altro, di permettere lo scambio e                                                 web semantico usa nuovi linguaggi
la ricerca dei metadati standard fra                                                basati sul RDF (Resource Descrip-
differenti archivi digitali fra loro                                                tion Framework), che è un metodo
interoperabili. Attualmente sono                                                    generale per rappresentare le pro-
stati censiti più di 779 archivi digi-                                              prietà delle risorse su web e le loro
tali che avevano implementato il                                                    relazioni. Il web semantico viene
modello OAI, ma il loro numero è                                                    applicato all’astronomia con il
in continua crescita. In base a re-                                                 National Virtual Observatory e alla
centi studi, circa il 43% degli editori                                             matematica, con il progetto ingle-
permette l’auto-archiviazione di pre-                                               se MONET, per rendere accessibili
print e postprint negli archivi digi-                                               in formato web gli algoritmi e le
tali istituzionali (“publisher copy-                                                formule matematiche con una va-
right policies: SHERPA, ROMEO”).                                                    rietà di pacchetti software.10
In Italia PLEIADI (http:// www.open                                                 Forniamo ora una rassegna di al-
archives.it/pleiadi) è la piattaforma     Alcuni pensano che i depositi digi-       cune tra le principali fonti digitali
nazionale per la ricerca federata         tali delle istituzioni (in particolare    di ambito matematico e fisico.
degli archivi digitali istituzionali.     universitarie) potrebbero costituire
Gran parte di essi ha depositato e        dei modelli per la conservazione a
archiviato le informazioni in for-        lungo termine delle informazioni          Fonti digitali per la matematica
mato standard usando il modello           digitali, come nel caso dell’archi-
OAI. Questo modello è appoggia-           vio digitale dei preprint di fisica e     Nel 2001 Antonella De Robbio ha
to da numerose organizzazioni             matematica ArXiv (http://arXiv.           presentato in modo esauriente le
(università, biblioteche, case editri-    org), creato presso il Los Alamos         risorse online per la matematica in
ci), fra cui la Digital Library           National Laboratory, e ora conser-        uno studio che a tutt’oggi costitui-
Federation e l’Online Computer Li-        vato presso la Cornell University e       sce il principale strumento di co-
brary Center (OCLC). Recentemen-          da altri siti “mirror” presso altre i-    noscenza per i bibliotecari.11 Da
te, però, un gruppo di scienziati ri-     stituzioni.8                              allora però sono cambiati il nume-
uniti dalla Microsoft, che hanno          Stevan Harnad è invece fautore            ro e la qualità delle risorse elettro-
approvato la relazione Towards            della creazione di archivi di e-print     niche di matematica, che attual-
2020 sciences, si sono pronunciati        aperti e interoperabili presso le isti-   mente sono di tre tipi: le riviste
contro la creazione di un unico ar-       tuzioni in cui lavorano gli scienzia-     elettroniche, i libri digitali e i data-
chivio digitale per la scienza.           ti, che potrebbero essere ricondot-       base digitali bibliografici (MathSci
Un esempio di archiviazione digi-         ti a un archivio globale virtuale.        Net e Zentralblatt MATH).
tale decentralizzata e federativa è       Ma l’accesso aperto alle risorse di-      Per i matematici e i bibliotecari
costituito da CrossRef che è un’as-       gitali non coincide con la creazio-       queste fonti hanno diverse strutture
sociazione non-profit di 78 società       ne di dati aperti, informazioni di-       e funzioni, ma ultimamente (Con-
e case editrici che partecipano at-       gitali create secondo degli stand-        vegno di Göttingen, 2003) si è au-
tivamente alla elaborazione di co-        ard. Queste ultime sono necessarie        spicata la realizzazione di un ac-
muni standard di metadati da adat-        per il web semantico che, in futu-        cesso unico ai due principali data-
tare ai vari archivi digitali (riviste,   ro, incrementerà lo scambio dei           base bibliografici di matematica e
libri, letteratura grigia). Il modello    dati fra differenti archivi digitali.     a quelli delle riviste digitali dello
aperto scelto da CrossRef è incen-        Attualmente manca un’infrastruttu-        stesso settore. I matematici chie-
trato sul DOI (Digital Object             ra in grado di gestire questi tipi di     dono il superamento della separa-
Identifiers), un codice identificati-     dati aperti. L’uso del formato XML        tezza fisica e di ricerca fra le di-
vo univoco e permanente che può           favorirà, secondo Matt Cockerill, la      verse fonti digitali, e la loro inte-
essere incorporato nell’URL. La           conversione dei dati fra i diversi ti-    grazione in comuni piattaforme in-
sua strategia organizzativa ed eco-       pi di archivi digitali.9 Altri ritengo-   formative. Ma questo, in molti ca-
nomica differisce da quelle centra-       no che sarà la diffusione del web         si, non è possibile, in quanto ogni
lizzate proposte da PubMed                semantico a incrementare la comu-         casa editrice usa diverse politiche
Central (PMC), della US National          nicazione, estendendo l’interopera-       di accesso alle proprie fonti.
Library of Medicine, e da E-Biosci,       bilità dei database digitali e fornen-    Un’importante proposta di integra-
sviluppato dalla European Molecu-         do nuovi strumenti per l’interazio-       zione fra fonti digitali diverse in
lar Biology Organization (EMBO).7         ne con le collezioni multimediali.        matematica è rappresentata dal

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progetto “The Digital Mathematics         ard. Si accennava alla necessità di      Cornell University e del progetto
Library” (DML), che ha l’obiettivo        creare una netta distinzione fra la      “Gallica” (quest’ultimo sviluppato
di creare un database digitale cen-       pubblicazione e la validazione dei       dalla Bibliothèque nationale de
trale di tutta la letteratura matema-     lavori matematici. Il comitato rac-      France,  e dal-
tica mondiale prodotta, accessibile       comandava, inoltre, l’archiviazione      le riviste “Journal de Mathématiques
a chiunque in possesso di un com-         della letteratura digitale di mate-      Pure et Appliquées”, 1936-1880, e
puter collegato tramite Internet.         matica sotto il controllo della co-      “Comptes Rendus Hebdomadaires
L’ideatore di questo ambizioso pro-       munità accademica, per garantirne        des Séances de l’Académie des
getto è il matematico americano           qualità e integrità (http://www.         Sciences”, 1835-1930);
John Ewing, direttore esecutivo del-      ceic.math.ca/publications/racom          – NUMDAM (Numérisation de Do-
l’American Mathematical Society.          mendations). Seguendo questi             cuments Anciens Mathématiques,
La grande visione del DML è quel-         suggerimenti diverse società acca-       ), che
la di coordinare i diversi progetti       demiche, biblioteche, case editrici      ha tra l’altro digitalizzato i seguen-
di retro-digitalizzazione della lette-    hanno iniziato a digitalizzare la        ti periodici: “Annales de l’Institut
ratura di matematica con l’adozio-        passata letteratura di matematica.       Fourier” (1949-1997), “Bulletin de
ne di comuni standard tecnici ca-         I principali archivi digitali di mate-   la Société Mathématique de France”
paci di facilitare i vari tipi di lega-   matica (la lista è incompleta, per-      (1872-1997), “Annales Scientifiques
mi fra le fonti digitali.12               ché alcuni sono progetti) sono:          de l’Ecole Normale Supérieure”
Un gruppo di matematici europei           – JSTOR (Journal STORage, ), un archivio di-       aux derives partielles” (1974-2000),
la Commissione europea un pro-            gitale interdisciplinare in cui so-      “Mémoires de la Société Mathéma-
getto di finanziamento quinquen-          no, per ora, presenti diciassette ri-    tique de France” (1964-1992), “Pu-
nale per la realizzazione di una          viste di matematica pubblicate           blications Mathématiques de l’IHES”
Digital Mathematics Library in            dalla American Mathematical So-          (1959-1997);
Europa (DML-EU), che porti alla           ciety e da altre società (ma l’archi-    – il progetto Euclid (http://Project
digitalizzazione delle riviste carta-     vio si sta estendendo);                  Euclid.org/mmj), che digitalizza la
cee di matematica di ogni paese           – DIEPER (Digitised European             rivista “Michigan Mathematical
europeo. Questo progetto ricalca          Periodicals, ), digitalizzazione della    – SciELO (Scientific Electronic Li-
soltanto che ne delega la realizza-       rivista “Monatshefte für mathema-        brary Online, ), che digitalizza la
Fra le principali difficoltà riscon-      – Biblioteka Wirtualna Matematyki        rivista “Proyecciones. Revista de
trate nella realizzazione della DML       (http://matwbn.icm.edu.pl), che          Mathematica” (2000-2002);
americana ci sono quelle relative         comprende le riviste “Fundamenta         – WDML-Göttingen (Digitalisierun
alla negoziazione dei diritti d’auto-     mathematicae” (1920-1993), “Studia       gszentrum, , World Digital
ste da inserire nel progetto di digi-     matematyczno-fizyczne” (1888-1952)       Mathematical Library): nell’archi-
talizzazione e quelle riguardanti i       e alcuni libri elettronici di mate-      vio sono presenti le riviste di ma-
formati di memorizzazione e di ar-        matici polacchi;                         tematica pubblicate dalla casa edi-
chiviazione che possano essere ac-        – “Revista de Matematicas Aplica-        trice Springer e da altre case edi-
cessibili a lungo termine. Questi         das” (1994-2002) del Departamen-         trici.14
nodi, ancora irrisolti, potranno es-      to de Ingenieria matematica Uni-         È stato creato un legame elettroni-
sere superati con l’adozione dell’o-      versidad de Chile (http://www.           co fra le citazioni del principale ar-
dierna tecnologia e anche perché          dim.uchile.cl/revmat.html);              chivio bibliografico di matematica,
la matematica è una disciplina            – EMIS (European Mathematical            MathSciNet, e i documenti elettro-
ideale per la retro-digitalizzazione.     Information Service, ) e ERAM (Electronic Re-         Un’operazione simile è stata fatta
mation and Communication (CEIC)           search Archiv for Mathematics),          anche fra le citazioni bibliografi-
dell’Unione matematica interna-           progetti di digitalizzazione della ri-   che dell’archivio bibliografico Zen-
zionale (IMU) nell’aprile del 2004        vista “Jahrbuch über die Fortschritte    tralblatt MATH e gli articoli con-
ha approvato una risoluzione per          der Mathematik” (1868-1942), con         servati nell’archivio del progetto
l’informazione e la comunicazio-          la creazione di un archivio digitale     WDML-Göttingen.
ne, in cui si raccomandava la pub-        e con legami a libri digitali del        Per i libri digitali di matematica è
blicazione in formati digitali stand-     progetto “Digital Library” della         stato realizzato un catalogo centra-

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Comunicazione scientifica
lizzato presso l’Università Joseph       digitalizzazione di matematica ha          toarchiviazione digitale ha oscura-
Fourier di Grenoble (“The Cellule        proposto di sviluppare standard            to i confini fra la letteratura grigia
MathDoc”) che censisce i libri di        tecnici per facilitare il legame elet-     (preprint) e quella formale pubbli-
quattro siti web: il “Digital Math       tronico fra i database bibliografici       cata nelle riviste. Non tutte le case
Books”, della biblioteca della Cor-      di matematica (Math SciNet e               editrici, però, permettono l’acces-
nell University, i libri di matematica   Zentrablatt MATH) e gli archivi di-        so libero e l’autoarchiviazione, pri-
della collezione “Gallica” della Bi-     gitali delle riviste di matematica.        ma o dopo la pubblicazione, degli
bliothèque nationale de France, i li-                                               studi degli scienziati.
bri digitali del progetto “WDML-                                                    La rivista “Science”, ad esempio,
Göttingen”, presso il “Göttinger Di-     Fonti digitali per la fisica               non permette l’autoarchiviazione
gitalisierungs zentrum”, e quelli del-                                              degli articoli prima della loro pub-
la collezione storica dell’Università    Storicamente, la creazione dei pri-        blicazione. Altre case editrici, co-
del Michigan (http://math-doc.           mi archivi elettronici e delle prime       me l’American Physical Society, la
ujf-grenoble.fr/LiNuM/).                 riviste elettroniche è avvenuta nei        consentono in appositi archivi di
Nel campo dei database bibliogra-        dipartimenti universitari di fisica        preprint. Questo nodo irrisolto co-
fici i due principali archivi biblio-    più che di matematica. Sono stati i        stituisce un elemento di impedi-
grafici di matematica sono: Math         fisici, pertanto, i più sensibili inter-   mento alla libera e sicura circola-
SciNet e ZentralBlatt MATH. Math         preti dell’esigenza di creare archi-       zione dei lavori scientifici.
SciNet (http://www.ams.org/msn           vi digitali aperti, accessibili, co-       Nuovi sistemi di filtraggio dei ri-
html) permette l’accesso alle cita-      struiti con standard condivisi.            sultati della ricerca dovranno esse-
zioni bibliografiche raccolte dalle      Non è un caso, dunque, che sia             re elaborati per separare la valida-
riviste “Mathematical Reviews” e         stata la Società europea di fisica,        zione dalla pubblicazione. Per i fi-
“Current Mathematical Publication”       nel suo congresso del 2000, ad ap-         sici questo confine è molto labile,
dalla loro nascita a oggi. Da questo     provare una risoluzione di richie-         in quanto gran parte di quello che
database si possono raggiungere,         sta di standard condivisi nella crea-      pubblicano nell’archivio di pre-
dal 2002 anche tramite l’openURL,        zione e conservazione dei docu-            print viene poi validato con la
diciassette riviste di matematica        menti digitali della materia. Questa       pubblicazione nelle riviste scienti-
depositate nell’archivio digitale        esigenza non era presente nel              fiche. Il fisico americano Jorge
JSTOR, le riviste elettroniche delle     1991, quando lo scienziato Paul            Hirsch ha proposto un nuovo mo-
case editrici Springer, Birkhauser,      Ginsparg, presso il Laboratorio di         dello di validazione dei lavori
Elsevier. Il Zentralblatt MATH, in-      fisica delle alte energie di Los           scientifici (h-index) basato su un
vece, è un database che contiene         Alamos (New Mexico), creò il pri-          indice derivato dal numero di vol-
oltre due milioni di citazioni bi-       mo archivio digitale di preprint di        te che l’articolo viene citato e pren-
bliografiche estratte da più di          fisica, matematica e astrofisica,
2.300 riviste, e copre il periodo dal    che divenne ben presto uno dei
1868 a oggi. Anche questo archi-         principali strumenti di circolazione
vio bibliografico ha realizzato di-      dei risultati dell’attività di ricerca
versi siti “mirror”, fra cui uno in I-   fra i fisici. Attualmente questo ar-
talia (Lecce, SIBA): Spagna, Francia,    chivio di letteratura grigia è ospitato
USA (Berkeley e Ithaca), Brasile,        presso la biblioteca della Cornell
Canada, Cina e Germania (Göttin-         University15 e riceve mensilmente
gen e Berlino). Recentemente, col        più di 3.000 nuovi articoli, ma essi
progetto LIMES, finanziato dalla         non sono controllati per la validità
Commissione europea e dall’Istitu-       delle informazioni scientifiche che
to di fisica FIZ di Karlsruhe, si cer-   contengono. Un altro database bi-
ca di estendere a livello europeo        bliografico di letteratura grigia usa-
questo database bibliografico digi-      to dai fisici è Slac SPIRES. Per mol-
tale di matematica. Recentemente,        ti fisici la pubblicazione dei loro
a un convegno che si è tenuto            lavori nelle riviste cosiddette
presso l’Università di Göttingen, un     “peer-reviewed” costituisce un ele-
ristretto gruppo del “Mathematical       mento essenziale di valutazione,
Reviews”, del “Zentralblatt für          anche in funzione della loro pro-
Mathematik und ihre Grenzgebiete”        gressione di carriera in ambito ac-
e dei rappresentanti dei progetti di     cademico. Questo modello di au-

Biblioteche oggi – maggio 2007                                                                                        43
Comunicazione scientifica
dendo in considerazione anche la           te l’accesso a oltre 500.000 articoli       con lo standard DOI. Un altro e-
qualità dei lavori pubblicati.             di fisica, compresi articoli di riviste,    sempio di uso del web semantico
Questi filtri di selezione mancano         preprint, rapporti tecnici, atti di         in astrofisica è il legame realizzato
negli archivi digitali di preprint,        congressi e tesi, indicizzati dalla Bi-     fra le diverse risorse di astrofisica
ma per motivi di sicurezza e di ac-        blioteca universitaria di Stanford e        e il progetto inglese Monet (http:
cesso sono state create delle copie        da DESY, a partire dal 1974. Di que-        //monet.nag.co.uk/cocoon/monet).
digitali in diverse sedi: in Italia,       sto archivio sono stati costruiti siti      Ma la principale iniziativa biblio-
per esempio, il “mirror” degli ar-         “mirror” in Gran Bretagna, Giappo-          grafica proposta dagli astrofisici,
chivi elettronici della Cornell            ne, Russia e Germania.19                    nel 2002, è stata quella di fondare
University si trova nel sito Internet      Ma tutte queste fonti digitali di fi-       l’International Virtual Observatory
della SISSA di Trieste (http://bab         sica sono disomogenee e per tale            (IVO), con l’intento di integrare fra
bage.sissa.it). Analoga iniziativa è       motivo alcuni studiosi hanno pro-           loro le principali basi di dati di
stata presa in Francia, nel 2000, dal      posto l’interoperabilità fra di esse,       astrofisica, usando tecnologie, dati
CNRS (Centre National de la Re-            gli e-print, gli archivi digitali distri-   e software standard.
cherche Scientifique).16                   buiti e le riviste elettroniche. Lo         Nel campo della fisica, invece, uno
Nel 2002 l’archivio digitale dei pre-      strumento che lo permette è il pro-         dei più importanti archivi digitali
print di fisica ArXiv è stato testato,     tocollo standard OAI-PMH, adotta-           delle riviste di fisica è il PROLA
con altri depositi digitali, per pro-      to da diversi archivi digitali, tra cui     (Physical Review Online Archive).
vare la validità della versione 2.0        quello di astrofisica ADS (NASA             Al suo fianco sono stati creati gli
dello standard OAI-PMH (Open               Astrophysics Data System) e di              archivi digitali delle riviste elettro-
Archives Initiative Protocol for           preprint di fisica della Cornell            niche delle principali case editrici
Metadata Harvesting). Quest’ulti-          University. Ma non tutte le risorse         scientifiche (Springer, IOP, European
mo standard è stato adottato (mag-         digitali sono state costruite con           Physical Society, Elsevier, World
gio 2002) da 77 archivi digitali,          questo standard.20                          Scientific, American Institute of
non solo di fisica, e il loro nume-        Gli astronomi hanno creato una              Physics). Non è ancora chiaro se
ro sta continuamente crescendo. Il         rete di archivi digitali distribuiti in     questi archivi verranno gestiti di-
protocollo OAI è stato adottato an-        rete, incentrati sul database biblio-       rettamente dagli editori, oppure
che dal CERN Document server               grafico ADS (http://adswww.har              dati in gestione a biblioteche o
software per la ricerca di 550.000         vard.edu/), e hanno sviluppato              consorzi. Negli Stati Uniti gran par-
record di metadati di documenti            standard disciplinari e strumenti di        te delle case editrici accademiche
digitali prodotti dai fisici del CERN      interoperabilità come, ad esempio,          ha assegnato la gestione dei propri
di Ginevra.17                              il FITS che memorizza in formato            archivi digitali di riviste a società
Un’altra applicazione di questo            standard i dati delle immagini, de-         indipendenti, come la Highwire
protocollo si ha con il portale Torii      gli spettri e le tabelle. ADS gestisce      Press, mentre soltanto alcune li ge-
(http://torii.sissa.it), realizzato dal-   quattro database bibliografici di-          stiscono in proprio. Il PROLA è il
la SISSA di Trieste con fondi euro-        versi, con più di due milioni di re-        principale strumento bibliografico
pei all’interno del progetto TIPS,         cord di astronomia, strumenti, fisi-        per l’accesso alle riviste elettroni-
che permette l’accesso integrato e         ca, geofisica e preprint di astrofisi-      che diffuse dall’American Physical
profondamente innovativo agli ar-          ca. Esso, inoltre, dà l’accesso a di-       Society (APS), che pubblica “Phys-
chivi digitali aperti (per ora gli ar-     verse risorse digitali esterne, come        ical Review”, “Physical Review
chivi di preprint Los Alamos ArXiv,        articoli di riviste a testo completo,       Letters”, “Reviews of Modern
preprint di scienze cognitive, Bio-        cataloghi e archivi.                        Physics”. L’archivio digitale com-
med). Il portale Torii usa il proto-       Un altro strumento di ricerca e di          pleto è costituito da “Physical
collo standard dell’OAI come stru-         identificazione usato dagli astrofi-        Review” (dal 1893, con le varie se-
mento base di comunicazione fra            sici è il “bibcode” (la descrizione         zioni), “Physical Review Letters”
il portale e i sottostanti servizi (ar-    dei riferimenti bibliografici con di-       (dal 1958) e “Reviews of Modern
chivi, servizi, riviste elettroniche),     ciannove caratteri), adottato da            Physics” (dal 1929). Una copia di
operando in modo trasparente.18            ADS, dalle riviste elettroniche, da-        questo archivio è depositata pres-
Un altro importante strumento bi-          gli archivi degli osservatori, e che        so la Library of Congress e un’altra
bliografico di letteratura grigia di fi-   costituisce un legame preciso agli          presso la Biblioteca della Cornell
sica delle particelle elementari è         articoli pubblicati. Si pensa di            University (http://cornell.mirror.
SPIRES (Stanford Public Information        estendere la sua applicabilità ad           aps.org/info). La maggior parte
Retrieval System), realizzato presso       altri sistemi bibliografici digitali in     della collezione è costituita da im-
l’Università di Stanford, che permet-      rete, e di renderlo interoperabile          magini scannerizzate, in formato

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Comunicazione scientifica
immagine GIF o in formato PDF,             per finanziare nuove iniziative edi-      chivi di preprint, e quelli delle ri-
delle riviste a stampa. Le informa-        toriali digitali di fisica delle parti-   viste fondate sul metodo della peer
zioni bibliografiche sono in forma-        celle elementari.                         review. Comunque con il modello
to SGML. PROLA ha creato il suo            Sono stati i fisici della SISSA di        JHEP – scrive Bonora, uno degli
database bibliografico digitale con        Trieste a creare, nel 1998, una del-      ideatori della rivista – “il mondo
il linguaggio XML con cui sono             le principali riviste di fisica delle     scientifico riprende il controllo
stati costruiti l’indice di ricerca e i    particelle elementari, chiamata           non solo degli aspetti scientifici,
legami di riferimento ai documen-          JHEP (“Journal of High Energy             ma anche di quelli economici del-
ti originali. Nell’ottobre del 2003 il     Physics”,  o ). Di questa rivista elettronica    tali di fisica che si stanno propa-
servare l’intera collezione digitale       si sono creati, per motivi di sicu-       gando lentamente fra i fisici, es-
delle sue riviste e l’archivio PROLA.      rezza e di integrità delle informa-       sendo la loro diffusione ostacolata
L’APS e il centro di Los Alamos            zioni digitali, due archivi digitali:     dai formati di codifica, dai pro-
usano i protocolli OAI per mante-          uno presso la casa editrice IOP e         grammi di lettura usati e dai di-
nere la copia sincronizzata con la         l’altro, di riserva, ancora presso la     spositivi hardware usati.
versione originale dell’archivio.          SISSA. A questo modello si sono           Nel campo delle riviste si stanno
I due enti si impegnano, inoltre, a        ispirate, dal 2002 al 2005, le riviste    invece affermando le seguenti ini-
usare un modello standard di di-           elettroniche JCAP (“Journal of Cos-       ziative editoriali: Ebrary, NetLibrary
stribuzione del contenuto degli ar-        mology and Astroparticle Physics”,        e Knovel. Si tratta di piattaforme
chivi usando l’OAI-PMH. Il model-          ), JCOM (“Journal of Science         di consultazione e di diritti d’auto-
Alamos è stato poi imitato anche           Communication”, ) e POS (“Proceedings of            ti sono differenti.
mente anche dalla biologia. In             Science”, ). Il     La gestione delle informazioni di-
quest’ultimo caso sono state solle-        modello JHEP ha sollevato, quasi          gitali è eterogenea fra questi stru-
vate, da diversi studiosi, fondate         subito, il problema dei nuovi me-         menti commerciali e quelli propo-
preoccupazioni sulla accessibilità         todi di pubblicazione, quello dei         sti da GooglePrint (http://www.
delle informazioni mediche non             costi delle pubblicazioni delle rivi-     books.com), Amazon, dal progetto
controllate da parte di medici e           ste digitali e quello della loro con-     OCA (Open Content Alliance) del-
pazienti.21                                servazione.                               la Microsoft e Yahoo e dal proget-
Accanto a questo modello di au-            Molte case editrici commerciali si        to “Million Book Project” della
toarchiviazione libera e non con-          oppongono a questo modello edi-           National Science Foundation della
trollata dei risultati della ricerca, i    toriale, in quanto lederebbe i loro       Carnegie Mellon University di
fisici hanno creato le loro prime ri-      interessi commerciali.                    Pittsburg.
viste completamente elettroniche.          Per la conservazione a lungo ter-         I due modelli economici che si
Esse costituiscono la fonte princi-        mine di queste riviste digitali gran      stanno imponendo sono: uno in-
pale per l’archiviazione digitale a        parte di esse viene memorizzata           centrato sugli abbonamenti a un
lungo termine della letteratura            nel formato previsto dall’OAI (http:      pacchetto di libri e l’altro su acqui-
controllata di settore. Questi temi        //www.openarchives.org) e nel             sti individuali. In entrambi i casi i
sono stati al centro del convegno          formato PDF.                              contenuti sono separati dalle for-
che si è tenuto nel settembre del          La casa editrice di letteratura scien-    me di accesso e di archiviazione.
2005 presso il CERN di Ginevra, al         tifica Elsevier ha invece deciso di
quale sono intervenuti fisici, bi-         conservare la sua letteratura digita-
bliotecari e case editrici. Ciascuno       le presso la Biblioteca nazionale         Conclusioni
di essi ha analizzato, dal proprio         olandese. Altre case editrici si so-
punto di vista, l’impatto che l’edi-       no accordate con biblioteche o en-        Non è ancora molto chiaro se le
toria elettronica ha nella fisica          ti terzi per la conservazione della       fonti digitali di matematica e di fi-
(http://open-access.web.cern.ch/           letteratura scientifica digitale.         sica verranno conservate dalle bi-
Open-Access/20050916.html). Da             Questi nuovi metodi di pubblica-          blioteche o dalle case editrici, in
questi dibattiti è scaturita l’iniziati-   zione e conservazione delle risor-        quanto non è stato ancora trovato
va del CERN, intrapresa nel 2006 e         se digitali hanno, per ora, solleva-      un nuovo modello economico che
appoggiata da diverse società ac-          to un ampio dibattito tra i fisici, fra   dovrebbe supportare questa finali-
cademiche, di costituire un fondo          i fautori degli open archives, gli ar-    tà. Si stanno facendo alcuni tenta-

Biblioteche oggi – maggio 2007                                                                                         45
Comunicazione scientifica
tivi – è il caso di PLOS e Biomed           logico globale), mentre le case               ic publishing: who will pay for open
Central – di passare dagli abbona-          editrici si oppongono a questo                access, “Nature”, (2003), 425, p. 554-
menti tradizionali, effettuati trami-       processo, in quanto temono di                 555, .
                                                                                          8 Cfr. RAYM CROW, The case for institu-
cesso libero, incentrato sul paga-          zione e diffusione della letteratura
                                                                                          tional repositories: a SPARC position
mento delle spese di pubblicazio-           scientifica.23                                paper, .
parte degli scienziati e delle loro                                                       9 Cfr. MATT COCKERILL, Distributed and
istituzioni di ricerca. L’AIP ha pia-       Note                                          centralized technologies: complemen-
nificato di pubblicare, dal 2007,                                                         tary tools to build a permanent digital
diversi titoli di periodici ad acces-       1 Cfr. SEAMUS ROSS, Position paper on inte-   archive, , e STEVAN HARNAD, Commen-
sovvertire le basi economiche del-          Barcelona on May 6th, 2002, “Digi CULT”,      tary, “Nature”, (2001), 410, p. 1024-
l’archiviazione delle risorse digitali      p. 7, e ANN J. WOLPERT, The future of elec-   1025; EDWARD M. CORRADO, The impor-
                                            tronic data, “Nature”, (2002), 420, p. 17.    tance of open access, open source, and
che passerebbero dalle biblioteche          2 Cfr. JOHN EWING, Twenty centuries of        open standards for libraries, “Issues in
alle case editrici, o a enti terzi.                                                       Science and Technology Librarianship”,
                                            mathematics: digitizing and disseminat-
C’è inoltre la richiesta degli scien-       ing the past mathematical literature,         (2005), .
fonti digitali di matematica e fisica,      3 Ivi, p. 776.                                10 Cfr. A. SZALAY – J. GRAY, The world-
per facilitarne la circolazione e           4 Si vedano a questo proposito i se-          wide telescope, “Science”, 14 September
l’accesso. In particolare essi desi-        guenti contributi, comparsi sul sito di       2001, ;
bibliografici, le riviste e i libri digi-   ives, ;         the semantic web, “Science”, 299 (2003),
di autenticazione e di rispetto dei         MATT COCKERILL, Distributed and cen-          5606, p. 520.
                                                                                          11 ANTONELLA DE ROBBIO, Le risorse on-
diritti d’autore. Ma questo obiettivo       tralized technologies, .                     erence desk scientifico, “Bibliotime”, 4
giungimento è ostacolato da molti           5 Cfr. Open access now. A journey into        (2001), 1, ,       12 JOHN H. EWING, Twenty centuries of

scienziati è quella di creare sofisti-      e KOROLYN HANK, Digital curation and          mathematics: digitizing and dissemi-
cati strumenti di ricerca, come il          trusted repositories, seeking success,        nating the past mathematical litera-
semantic web di Tim Berners-Lee             JCDL 2006 Workshop Report, “D-Lib             ture, “Notices of the AMS”, 49 (2002),
o il data mining, per migliorare            Magazine”, 12 (2006), 7/8, .
                                            6 ANTONELLA DE ROBBIO, Auto-archi-            DE ROBBIO, Digital Math Library, “Bi-
A questa esigenza viene incontro
                                            viazione per la ricerca: problemi aper-       blioteche oggi”, 21 (2003), 6, p. 47-56.
lo sviluppo di nuovi software ca-                                                         14 ALLYN JACKSON, The Digital Mathe-
                                            ti e futuri sviluppi, Convegno “Comu-
paci di esplorare i database aperti,        nicazione scientifica ed editoria elet-       matics Library, “Notices of the AMS”,
come ad esempio il Pub Med data-            tronica: la parola agli autori”, Univer-      50 (2003), 8, p. 920.
base o il progetto “Bio Text” della         sità degli studi di Milano, 20 maggio         15 STEVAN HARNAD, Correspondence,
Università di Berkeley, California.         2003, p. 3. Si veda anche ANN J.              “Nature”, (1999), 401, p. 423.
Tali progetti usano gli attuali stan-                                                     16 Cfr. SUSAN Y. CRAWFORD – JULIE HURD
                                            WOLPERT, The future of electronic data,
dard e molti scienziati auspicano           cit., p. 17-18; Quality and value: models     – ANN C. WELLER, From print to elec-
la loro adozione anche da parte             of quality control for scientific research,   tronic: the transformation of scientific
delle case editrici, per permettere         “Nature”, 2006, ; Systems: online frontiers of     BUTLER, French take physics archives
scientifica archiviata in formato di-
                                            the peer-reviewed literature, “Nature”,       into the future, “Nature”, (2000), 407,
gitale. Ma un’effettiva integrazione        2006, .          16 August 2005 (http://physics web.
una comune struttura semantica              7 DECLAN BUTLER, EMBO backs single            org/articles/nws/9/8/1); BALL PHILIP, In-
dei dati (e recentemente sono au-           electronic repository, “Nature”, (1999),      dex aims for fair ranking of scientists,
mentati i dubbi sulla reale realiz-         400, p. 97, ; ID., Scientif-

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Comunicazione scientifica
in OAI (OAI-PMH2), proceedings 1st.             Considering multiple flavors, “Science”,   prospettive future: seminario con tavo-
“Open Archives Forum Workshop”,                 14 April 2006, p. 200; ANDREAS VON         la rotonda organizzato da Cenfor
Pisa, 14 August 2002; MARTIN VESELY,            BUBNOFF, The real death of print, “Na-     International, Milano, Bibliostar 2005,
CERN document server software.                  ture”, (2005), 438, p. 550-552; GINO       Palazzo delle Stelline, 18 marzo 2005,
18 Cfr. SARA BERTOCCO, Torii, an open           RONCAGLIA – F. MESCHINI, E-book per gli    a cura di Serena Sangiorgi e Anna
portal over open archives, “High Energy         studenti, in E-book: risorse attuali e     Merlo, Roma, AIDA, 2006, p. 23-39.
Physics Libraries Webzine”, (2001), 4,
.
                                                                                  Abstract
19 Cfr. SUSAN Y. CRAWFORD – JULIE HURD
                                                  This article describes the creation of different digital sources in
– ANN C. WELLER, From print to elec-
                                                  mathematics and physic. These sources were journals, bibliographic data-
tronic, cit., p. 69-70.
20 FRANÇOISE GENOVA, Online informa-              bases, digital books and digital repositories. At the end of the twentieth
tion in astronomy: from networking to             century, the physicists created, at Los Alamos Laboratory, the digital
a virtual observatory, delivered at the           archive of preprint (arXiv). After that period were formed the first digital
1st “Open Archives Forum Workshop”,               journals and digital repositories. Great part of the physics and mathema-
Pisa, 14 August 2002; DECLAN BUTLER,              tics journals in print were digitised. Their proliferation has raised the
Astronomers give virtual observatory a
real future, “Nature”, (2002), 417, p. 777.
                                                  problem of their standardization of formats and data.
21 Cfr. ID., Biologists join physics preprint     For this reason was designed the Open Archives Initiative Protocol (OAI)
club, “Nature”, (2003), 425, p. 548.              and the first metadata standard for the description of digital objects,
22 LORIANO BONORA, L’evoluzione del-
                                                  Dublin Core.
l’editoria scientifica e il modello JHEP,         New tools for identification of digital objects were prepared like DOI
Convegno “Editoria elettronica, open              (Digital Object Identifiers), OpenURL framework for context-sensitive link-
archives e comunità digitale”, Trieste,
13 maggio 2004, .                           All of them have made easier the description, access (copyright) and the
23 Cfr. Machine readability, “Nature”,            circulation of scientific literature.
(2006), 440, p. 1090, e JOHN E. ENDERBY,

Biblioteche oggi – maggio 2007                                                                                                47
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