LE ESPERIENZE E LE AZIONI DELLE ASL: IL CASO ASL ROMA 1 - Roma Capitale

Pagina creata da Francesco Nanni
 
CONTINUA A LEGGERE
LE ESPERIENZE E LE AZIONI DELLE ASL: IL CASO ASL ROMA 1 - Roma Capitale
IL VALORE DELL’ETA’ NELLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
                   30 MAGGIO 2017 – ROMA CAPITALE –
                   Sala della Protomoteca - Campidoglio

     2a SESSIONE «LE MISURE DELLA PREVENZIONE: RISPOSTE AL PROBLEMA»

LE ESPERIENZE E LE AZIONI DELLE ASL: IL CASO ASL ROMA 1
           Daniele Gamberale – Direttore UOC SPreSAL ASL ROMA 1
LE ESPERIENZE E LE AZIONI DELLE ASL: IL CASO ASL ROMA 1 - Roma Capitale
1° gennaio 2015

1° gennaio 2016
LE ESPERIENZE E LE AZIONI DELLE ASL: IL CASO ASL ROMA 1 - Roma Capitale
Presidi Ospedalieri e strutture di ricovero diurno gestiti dalla ASL ROMA 1
Atto Aziendale ASL Roma 1 - DCA 07 novembre 2016 n. U00347
LE ESPERIENZE E LE AZIONI DELLE ASL: IL CASO ASL ROMA 1 - Roma Capitale
Strutture Ambulatoriali gestite dalla ASL
                    ROMA 1
Atto Aziendale ASL Roma 1 - DCA 07 novembre 2016 n. U00347

                                                             -   43 Poliambulatori
                                                             -   37 Consultori, TSRMEE,
                                                                 Centri Vaccinali
                                                             -   6 SERT
                                                             -   16 Centri Salute Mentale
                                                             -   2 Case della Salute (4 entro
                                                                 il 2017)
LE ESPERIENZE E LE AZIONI DELLE ASL: IL CASO ASL ROMA 1 - Roma Capitale
POSTI LETTO
STRUTTURE SANITARIE
       NON ASL
   ex DCA 412/2014
  (PROGRAMMAZIONE)
LE ESPERIENZE E LE AZIONI DELLE ASL: IL CASO ASL ROMA 1 - Roma Capitale
Personale dipendente della ASL ROMA 1 al 26.02.2016
     Atto Aziendale ASL Roma 1 - DCA 07 novembre 2016- n. 00347

                                                                  68% > 55 anni

                                                                  37% > 55 anni
LE ESPERIENZE E LE AZIONI DELLE ASL: IL CASO ASL ROMA 1 - Roma Capitale
Distribuzione del personale della ASL Roma1
             per classi di ETÀ ed EX AZIENDA di provenienza

Classi di                       EX AZIENDA
ETÀ (anni)                RMA            RME e SFN            Totale
Fino a 34                   11               37                 48
da 35 a 44                  96              414                510
da 45 a 54                 463             1.381              1.844
da 55 a 64                 805             1.644              2.449
65 e oltre                 128              181                309
             Totale       1.503            3.657              5.160

   età media               56                 53,8            54,4
LE ESPERIENZE E LE AZIONI DELLE ASL: IL CASO ASL ROMA 1 - Roma Capitale
Distribuzione del personale della ASL Roma1
                      per classi di ETÀ e SESSO
 Classi di
ETÀ (anni)           FEMMINE             MASCHI           Totale
Fino a 34                31                 17              48
da 35 a 44              382                128             510
da 45 a 54             1.221               623            1.844
da 55 a 64             1.413              1.036           2.449
65 e oltre              133                176             309
         Totale        3.180              1.980           5.160

età media               53,5               55,9           54,4
LE ESPERIENZE E LE AZIONI DELLE ASL: IL CASO ASL ROMA 1 - Roma Capitale
EFFETTI DELL’INVECCHIAMENTO
    DELLA POPOLAZIONE LAVORATIVA
•  PROGRESSIVA MODIFICA DELLA STRUTTURA PER ETA’ DELLA
   POPOLAZIONE LAVORATIVA (E GENERALE) CON RUOLO IMPORTANTE
   DELLA GESTIONE DELLA CRONICITA’ (DELL’ASSISTITO)
• CRITICITA’ PER LA GESTIONE DELL’ASSISTENZA (CHI ASSISTE CHI)

• ASSUNTO COME INDICATORE LA PATOLOGIA OSTEO-ARTICOLARE

   e MUSCOLOSCHELETRICA (MSK) PER LA NOTA
 - ALTA E PROGRESSIVA INCIDENZA NELLE FASCE DI ETA’ PIU’ ELEVATA
 - ASPECIFICITA’ SPESSO ASSOCIATA A FATTORI DI RISCHIO SIGNIFICATIVI
   NEL COMPARTO SANITARIO: MMC – POSTURE INCONGRUE
LE ESPERIENZE E LE AZIONI DELLE ASL: IL CASO ASL ROMA 1 - Roma Capitale
Malattie Professionali osservate periodo 1/1/2007 – 31/12/2016
                         (Territorio ex ASL RME)
                                                    TOTALI   PATOLOGIE O.A.

MALATTIE PROFESSIONALI DELEGATE DA A.G.              22            10

SEGNALAZIONI DI SOSPETTE MALATTIE PROFESSIONALI
                                                     19            12
ex art. 139 D.P.R. 1164/65

TOTALE MALATTIE PROFESSIONALI accertate/segnalate    41            22

Mansioni:
9 MEDICI 21 INFERMIERI     6 TECNICI 2 AUSILIARI 2 NON SANITARI   1 FKT
Ricorsi al giudizio di idoneità specifica (art. 41 D. Lgs. 81/08)
Comparto Sanitario 1/1/2007 – 31/12/2016 (Territorio ex ASL RME)

                                    TOTALI               PATOLOGIE O. A.

RICORSI AVVERSI AL
                                        28                     20
GIUDIZIO DI IDONEITA’

Mansioni:
12 MEDICI   10 INFERMIERI   5 TECNICI   1 OPERATORE NON SANITARIO
Ricorsi al giudizio di idoneità specifica
Comparto Sanitario 1/1/2007 – 31/12/2016 (Territorio ex ASL RME)
  LE 20 DIAGNOSI DI PATOLOGIE OSTEOARTICOLARI e MSK:
  1.  Ernie discali multiple
  2.  Protrusione discale + esiti frattura piatto tibiale
  3.  Protrusione discale con impronta sacco durale
  4.  Esiti di intervento chirurgico per ernia discale - Protrusioni discali lombari
  5.  Esiti di intervento chirurgico per tendinite di De Quervain
  6.  Artroprotesi anca sx e coxoartrosi dx
  7.  Spondilodiscoartrosi
  8.  Ernie discali multiple + S. del tunnel carpale
  9.  Protrusioni discali multiple
  10. Tendinopatia cuffia rotatori spalla sx + spondilodiscoartrosi cervico-lombare con
      discopatie multiple
Ricorsi al giudizio di idoneità specifica
              periodo 1/1/2007 – 31/12/2016 (ex ASL RME)
LE 20 DIAGNOSI DI PATOLOGIE OSTEOARTICOLARI e MSK:
11. Spondilo artrosi cervicale con uncoartrosi
12. Ernia discale + protrusioni discali + discoartrosi
13. Lombalgia recidivante + Protrusioni discali
14. Artrosi lombosacrale antero-listesi + S. tunnel carpale iniziale
15. Spondilo artrosi cervico-dorso-lombosacrale con protrusioni multiple + ernia discale +
    periartrite spalla bilaterale
16. S. algodisfunzionale del rachide cervicale e lombare + ernie discali mediane e para
    mediane + protrusioni discali mediane
17. Esiti di frattura piatto tibiale e di intervento chirurgico di stabilizzazione + artrosi
    interapofisaria + protrusione discale
18. Ernia cervicale + meniscectomia ginocchio dx
19. Rotoscoliosi lombare sn convessa + protrusione discale mediana e paramediana
20.  Spondilodiscoartrosi con ernie discali
MP INAIL – Denunce 2015 (Fonte INAIL)
Le denunce di malattia sono state circa 59 mila con un aumento di circa il 24% rispetto al 2011.
Il 63% delle denunce riguarda patologie del sistema osteomuscolare (aumentate di > 20% rispetto al 2011).
MP INAIL – Denunce 2011-2015 (Fonte INAIL)
Composizione delle Malattie Professionali Anno 2016
                    (Denunce – Fonte INAIL)

                                3.986
                          466
                        497
                2.571
                                                      Malattie del sistema Osteomuscalere
                                                      e del tessuto connettivo
        3.001
                                                      Malattie del sistema nervoso

                                                      malattue dell'orecchio e dell'apofisi
4.817                                                 mastoide
                                                      malattie del sistema rfespiratorio

                                                      Tumori

                                                      Disturbi psichici e comportamentali

                                                      Malattie della cute e del tessuto
                                             36.299   sottocutaneo
   6.694
                                                      Altre o non determinato
QUAL'E' QUINDI IL PROBLEMA
Negli ultimi anni le Aziende del SSN sono state chiamate a trovare soluzioni organizzative
- per rispondere ai continui cambiamenti in corso nel contesto economico, politico e demografico,
- per rispettare le indicazioni della normativa nazionale e regionale per la gestione delle risorse umane.
    Tra gli esempi più rilevanti troviamo:
- blocco delle assunzioni
- limitazione del turnover, applicato in tutte le Regioni e in misura particolare in quelle in Piano di Rientro

           GARANTIRE AMBIENTI
         DI LAVORO SANI E SICURI                                                   DISPORRE DI UNA
                                                                                    FORZA LAVORO
                                                                                       IDONEA

         SANA?                                 PER QUALE                                      COME?
                                                ATTIVITA?
QUAL'E' QUINDI IL PROBLEMA
DISPORRE DI UNA
 FORZA LAVORO           SANA?
    IDONEA

                                68% > 55 anni

                                37% > 55 anni
IL RIFERIMENTO LEGISLATIVO

Il legislatore, con il D.Lgs. n. 81/2008 ha voluto rafforzare la tutela della
    salute dei lavoratori (definita all'articolo 2 lettera o, conformemente a
    quanto previsto dall'Organizzazione Mondiale della sanità individuando la
    salute come uno “stato di completo benessere fisico, mentale e
    sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o
    d'infermità“)
    - ampliando gli obblighi di sorveglianza sanitaria
    - rafforzando la funzione del Medico Competente come collaboratore
    qualificato per tutti i numerosi compiti che richiedono una
    - efficace tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei
    lavoratori durante il lavoro.
Ambienti di lavoro sani e sicuri
Il Medico Competente, all’interno del panorama legislativo, ed a supporto del Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale,
riveste un ruolo fondamentale affinché gli interventi di prevenzioni risultino mirati ed efficaci, consentendo così, ove possibile la
prevenzione dell'insorgenza di malattie professionali o il loro riconoscimento precoce.

Inizialmente chiamato “Medico di Fabbrica”, successivamente “Medico del Lavoro”, oggi con l'entrata in vigore del D. Lgs. 81/08 il
Medico Competente è diventato ancora di più un soggetto attivo nell'ambito dell'analisi dei rischi, della definizione delle misure di
prevenzione e contemporaneamente nella gestione della Sorveglianza Sanitaria e nella protezione dei lavoratori.

Se infatti una volta il Medico Competente si limitava alla valutazione puramente sanitaria del lavoratore, ora è invece coinvolto fin
dall’inizio nel processo di prevenzione aziendale.

In collaborazione con il datore di lavoro elabora il Documento di valutazione dei Rischi,
- lo rivede periodicamente apportando suggerimenti e migliorie,
- effettua un sopralluogo negli ambienti di lavoro e
- partecipa alla riunione periodica sulla sicurezza (1 volta/anno ex art. 35 D.Lgs 81/08).
IL RIFERIMENTO LEGISLATIVO
La sorveglianza sanitaria
Una disciplina assai più dettagliata di quella contenuta nell’abrogato art. 16 del D.Lgs. 626/94 è poi stata introdotta in relazione alle visite effettuate dal medico
     (con indicazione dei relativi possibili esiti), ai giudizi di in/idoneità alla mansione ed ai provvedimenti in caso di inidoneità alla mansione specifica.
Ai sensi dell’art. 41 D.Lgs. n. 81/2008 comprende:
a) visita medica preventiva per constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore è destinato e valutare la sua idoneità alla mansione specifica;

b) visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. La periodicità, qualora non
     prevista da specifica normativa, viene stabilita, di norma, in una volta l’anno. Tale periodicità può assumere cadenza diversa, stabilita dal medico competente in
     funzione della valutazione del rischio. L’organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza
     sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente;

c) visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di
      peggioramento a causa dell’attività lavorativa svolta, per esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica;

d) visita medica in occasione del cambio della mansione per verificare l’idoneità alla nuova mansione specifica;

e) visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dalla normativa vigente;

e-bis) visita medica preventiva in fase preassuntiva;

e-ter) visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi, al fine di
      verificare l’idoneità alla mansione”.

In caso di giudizio di inidoneità temporanea il medico non può limitarsi ad indicazioni generiche, ma deve obbligatoriamente indicare i limiti temporali di validità.

Il comma 6-bis dell'articolo 41 prevede che “nei casi di cui alle lettere a), b), c) e d) del comma 6 il medico competente esprime il proprio giudizio per iscritto
     dando copia del giudizio medesimo al lavoratore e al datore di lavoro”.

Il medico competente deve perciò sempre esprimere il proprio giudizio sulla idoneità e in forma scritta, consegnandone copia al lavoratore e al datore di lavoro.

Gli esiti della visita medica devono sempre essere allegati alla cartella sanitaria e di rischio (art. 25, comma 1, lett. c).
IL RIFERIMENTO GIURISPRUDENZIALE

Compito del medico competente, in altri termini, non è
  soltanto quello di procedere alle visite obbligatorie
  nell'interesse del lavoratore, ma anche quello di
  essere il consulente del datore di lavoro in materia
  sanitaria, di esserne l'alter ego in questa materia,
  con funzioni, quindi, di consiglio e stimolo, con un
  importante ruolo attivo nell'identificazione dei
  rimedi
(Cass. Pen., sez. IV, 6.02.2001, n. 5037).
ASL ROMA 1- 2016                                                       Distribuzione del personale della ASL Roma1
                                                                                      per classi di età ed ex Azienda di provenienza

                                                                        Classi di                    ex Azienda

                                                                        età (anni)           RMA         RME e SFN      Totale
  Espresso da      EX ROMA A       EX ROMA E        EX ACO SFN
                                                                        Fino a 34             11             37          48
    IDONEI           1273             1848             1705
  IDONEI CON          27               66              100                                    96            414          510
 PRESCRIZIONI                                                           da 35 a 44

  IDONEI CON          81               44               30                                   463           1.381        1.844
  LIMITAZIONI
                                                                        da 45 a 54

                                                                                             805           1.644        2.449
Giudizi di idoneità con limitazioni                                     da 55 a 64
Ovvero LIMITANO O ESCLUDONO dalle mansioni attribuite al                65 e oltre           128            181          309
lavoratore ( turni notturni, movimentazione manuale dei carichi.....)               Totale   1.503         3.657        5.160

Giudizi di idoneità con prescrizioni
Ovvero provvedimenti a tutela della salute del lavoratore che             età media           56            53,8        54,4

obbligano il lavoratore all'adozione di misure di prevenzione e
protezione individuali ( mascherine, guanti anallergici, utilizzo
sollevatori....)
E allora.....................?                 GARANTIRE AMBIENTI
                                                  DI LAVORO SANI E SICURI
                                                                                  DISPORRE DI UNA
                                                                                   FORZA LAVORO
                                                                                      IDONEA

                                                                                                    COME?

Mantenere alta l'attenzione sulla SALUTE DEI           SANA?
                                                                              PER
                                                                             QUALE
                                                                            ATTIVITA?
LAVORATORI, in particolare se prevalenti quelli
DI UNA CERTA ETA’

Definire vere politiche di prevenzione e
protezione che consentano di modernizzare i
nostri ospedali, attraverso l'acquisizione di
strumenti che riducano i rischi lavorativi
Cambiare le modalità di governo delle risorse
umane
Orientare le scelte istituzionali del SSN e le
conseguenti riorganizzazioni aziendali
VALE     PER     TUTTE     LE     AZIENDE,  IN
PARTICOLARE PER QUELLE PUBBLICHE
AFFETTE DA «BLOCCO DEL TURN OVER»
LE NUOVE PROSPETTIVE DELLA
         MEDICINA DEL LAVORO
INTRODURRE NEI LUOGHI DI LAVORO PROGRAMMI
    DI PROMOZIONE DELLA SALUTE PER

- SMETTERE DI FUMARE
–   ALIMENTAZIONE SANA E BILANCIATA
–   ATTIVITA’ FISICA ADEGUATA ALL’ETA’
IN SINTONIA CON LE INDICAZIONI SULLE MCNT:
MALATTIE CRONICHE NON TRASMISSIBILI
PREVISTE DAI L.E.A.* (*Livelli Essenziali di Assistenza)
   Conferenza Stato – Regioni del 6 settembre 2016

SORVEGLIANZA DEI FATTORI DI RISCHIO DI
 MALATTIE CRONICHE E PREVENZIONE DELLE
 MALATTIE CRONICHE PIU’ RILEVANTI:

- CONTRASTARE LA BRONCHITE CRONICA
  ED IL TUMORE DEL POLMONE
–   CONTRASTARE LE MALATTIE CARDIACHE
–   E LE MALATTIE OSTEOARTICOLARI
Puoi anche leggere