Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury - Quale valore per i marchi italiani?
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Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury Quale valore per i marchi italiani? kpmg.com/it
2 Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Il mercato M&A in Italia 3 Premessa 5 01 Il mercato M&A in Italia 6 02 L’M&A nel Fashion & Luxury 9 Testimonianza di Armando Branchini, 11 Vice Presidente Fondazione Altagamma Intervista a Francesco Pesci, Amministratore Delegato Brioni 13 03 I protagonisti: Private Equity, Strategic Buyers, Fondi Sovrani e Investitori arabi 15 Intervista a Stefano Sassi, CEO Valentino Fashion Group 18 04 Il valore delle transazioni 20 Intervista a Riccardo Sciutto, General Manager Hogan 23 05 I Poli francesi del lusso 25 Intervista a Francesco Trapani, Vice Presidente esecutivo Fondo Clessidra 28 I vantaggi per i brand dopo l’acquisizione 30 I casi Gucci, Bottega Veneta e Fendi 32 Le sfide per i brand dopo l’acquisizione 36 Conclusioni 38 © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
4 Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Il mercato M&A in Italia 5 Premessa L’eccellenza manifatturiera e il prestigio dei marchi italiani del settore moda e lusso continuano a calamitare l’interesse degli investitori esteri. Sia che si tratti di Private Equity o di Strategic Buyer, il numero e il valore delle acquisizioni di aziende di moda italiane da parte di operatori stranieri è in crescita costante. Negli ultimi anni i prezzi pagati per i brand italiani sono significativamente aumentati, raggiungendo livelli quasi doppi se paragonati alla media degli altri settori in Italia. Cifre che possono instillare qualche dubbio sulla loro congruità rispetto all’effettivo valore al momento dell’acquisizione e alle prospettive di crescita del brand. Visti gli enormi capitali che il sistema moda Italia è in grado di attrarre dall’estero (€20 miliardi considerando solo le operazioni di maggior rilievo degli ultimi 15 anni), è lecito domandarsi se, con il passaggio in mani straniere di un marchio, parte del valore eventualmente generato ricada anche sui brand acquisiti e sull’indotto di fornitori italiani che gravita intorno a loro. In realtà, sebbene gli interessi dell’acquirente e del target non sempre coincidano, è altresì dimostrato che l’ingresso di Gruppi con elevate risorse finanziarie e con una forte impronta internazionale può rappresentare un driver di sviluppo e occupazione (anche in Italia). Lo studio si propone di fornire una chiave di lettura critica sul crescente fenomeno delle acquisizioni estere di brand italiani. Analizza le statistiche del mercato M&A relativo alle aziende della moda e del design italiano, passa in rassegna i più significativi esempi di integrazione tra brand italiani e grandi Gruppi internazionali e riporta il punto di vista dei protagonisti di alcune tra le più recenti ed importanti operazioni realizzate. Maurizio Castello Partner KPMG Advisory Fashion & Luxury Practice © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
6 Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury 01 Il mercato M&A in Italia Instabilità politica, burocrazia, incertezze su fisco e giustizia. Una serie di debolezze di sistema continuano a frenare i flussi di capitali esteri verso il nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda i cosiddetti investimenti greenfield, quelli cioè che alimentano la nascita di nuove realtà produttive e occupazionali. I dati degli ultimi anni rivelano però anche un trend parzialmente in controtendenza rispetto a questa dinamica, quello cioè relativo alle attività di M&A su asset italiani da parte di investitori stranieri. Dopo la complessa stagione legata alla crisi dei debiti sovrani, che aveva inaridito i flussi M&A ‘Estero su Italia’, negli ultimi due anni abbiamo assistito ad una forte ripresa di questi investimenti dall’estero, grazie Il mercato italiano M&A (tutti i settori) per direttrice Volumi Controvalore 4.747 deal 1.620 deal €817 mld €121 mld 19% Estero su Italia 20% Estero su Italia 30% 45% 20% Italia su Estero 26% 18% Italia su Estero 13% 61% Italia su Italia 52% 54% Italia su Italia 43% 2000-2009 2010-1H 2014 2000-2009 2010-1H 2014 Fonte: Elaborazioni KPMG Corporate Finance su dati Thomson Reuters © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Il mercato M&A in Italia 7 anche alla notevole disponibilità di capitali in alcune aree delle cosiddette Emerging Economies e a un rinnovato clima di fiducia verso il nostro Paese da parte di investitori istituzionali. Se osserviamo l’insieme dei settori industriali (non focalizzandoci per un momento sull’industria della moda) si registra un trend di progressiva crescita degli investimenti realizzata da operatori esteri su aziende italiane, mentre le acquisizioni ‘Italia su Italia’ e quelle ‘Italia su Estero’ hanno ridotto la propria incidenza sul totale. Il rafforzamento dei Questo fenomeno si registra sia in termini di volumi (ossia il numero dei mercati finanziari, deal conclusi), sia in termini di controvalori. I deal ‘Estero su Italia’ sono, il miglioramento del infatti, passati dal 19% del totale delle operazioni nel periodo 2000-2009 clima di fiducia verso al 30% del periodo 2010-1°sem.2014. In pratica 1 operazione su 3, sul la nostra economia e la mercato M&A italiano, è realizzata da investitori esteri. Una dinamica disponibilità di capitali ancora più rilevante si osserva sui controvalori, passati dal 20% nel stanno ravvivando periodo 2000-2009 al 45% degli ultimi cinque anni. l’interesse per l’Italia In questo scenario, è interessante notare il ruolo dei Paesi emergenti e del Far East. Sul totale delle acquisizioni ‘Estero su Italia’ ormai quasi il 40% in termini di controvalore fa riferimento ad acquirenti provenienti da queste aree (era l’11% nel 2008). Un trend che fotografa il progressivo spostamento di potere economico in atto a livello internazionale e l’allargamento della sfera di influenza di questi paesi, nei confronti delle economie occidentali. 2008 2013 Operazioni n˚ Controvalore Operazioni n˚ Controvalore 116 €12 mld 106 €13 mld Emerging Emerging Emerging Emerging Markets Markets Markets Markets & Far East & Far East & Far East & Far East 20% 11% 22% 39% 80% 89% 78% 61% Western Western Western Western Countries Countries Countries Countries Fonte: Elaborazioni KPMG Corporate Finance su dati Thomson Reuters © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
8 Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury La crescita delle operazioni ‘Estero su Italia’ appare particolarmente significativa se si confronta con il mercato totale dell’M&A (‘Italia su Italia’, ‘Italia su Estero’, ‘Estero su Italia’), che registra livelli di attività sostanzialmente stabili, con una proiezione di crescita piuttosto lenta. Dopo aver raggiunto un punto di massimo nel 2008, quando aveva raggiunto la cifra record di circa 150 miliardi di euro, il mercato M&A italiano si attesta ormai da qualche anno intorno ai 30 miliardi di euro di controvalore. M&A 2000-1H 2014: controvalore e numero operazioni completate 1°sem. 2013: n.179 780 1°sem. 2014: n. 291 605 N. operazioni 495 Controvalore (€ mld) 453 457 467 459 417 417 381 329 340 279 291 197 31 18,8 129 57 48 96 29 120 100 148 56 34 20 28 26 12,2 16,6 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 IH 2014 Controvalore (€ mld) N. operazioni Fonte: Elaborazioni KPMG Corporate Finance su dati Thomson Reuters I primi nove mesi del 2014 lasciano intravedere qualche segnale positivo con previsioni di chiusura dell’anno intorno ai 35/38 miliardi di euro. La speranza è che nei prossimi anni si torni a raggiungere almeno un livello di attività intorno ai 50 miliardi di euro. Soprattutto sarebbe importante accelerare i processi di consolidamento nelle industries dove il nostro Paese ha ancora fattori di vantaggio competitivo come il Fashion & Luxury. © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Il mercato M&A in Italia 9 02 L’M&A nel Fashion & Luxury Spostando l’analisi verso il mercato italiano dell’M&A nel settore Fashion & Luxury si trova una conferma dei trend finora evidenziati. 597 A partire dal 2000 fino alla fine del primo semestre del 2014 è possibile contare circa 600 acquisizioni di aziende italiane del lusso. I deal chiusi con successo dal 2010 alla fine di giugno 2014 sono invece 126. Acquisizioni di aziende italiane del lusso a partire dal 2000 Numero deal in Italia 66 58 56 126 Deal 50 47 43 44 36 37 38 34 59 27 48 49 26 24 37 21 38 25 37 18 20 28 28 14 15 9 23 12 17 10 10 11 9 12 9 11 7 7 5 6 7 6 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 1H 2014 Italia su Italia Estero su Italia Fonte: Elaborazioni KPMG Corporate Finance su dati Thomson Reuters © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
10 Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury L’aspetto più interessante da sottolineare riguarda la provenienza geografica degli acquirenti: nel periodo 2000-2009 in media l’80% delle transazioni ha avuto una connotazione domestica, mentre dal 2010 ad oggi questa percentuale è scesa al 55%, a testimonianza di come il La Francia è il maggior settore del Fashion & Luxury sia estremamente attrattivo per i capitali acquirente a valore di esteri. aziende italiane, ma la Cina è diventata il Una conferma ulteriore di questa dinamica si ottiene osservando come primo compratore per 11 operazioni su 20 nel primo semestre del 2014 siano attribuibili ad numerosità operatori esteri. È significativo inoltre notare come, mentre nel decennio fino al 2009 i più attivi acquirenti di imprese italiane del lusso erano stati gli investitori occidentali (Francia, Stati Uniti, Regno Unito), negli ultimi anni si sia gradualmente consolidata la posizione dei nuovi Paesi emergenti: dalla Cina alla Corea, dall’India alla Thailandia, dagli Emirati Arabi e Qatar a Singapore. Numero deal in Italia – Principali paesi acquirenti in operazioni ‘Estero su Italia’ 2000-2009 2010-1H 2014 Francia 32 Cina 13 USA 30 Francia 12 UK 7 Cina 6 Sud Est Asiatico 8 Svizzera 5 UK 6 Germania 4 Altri Paesi Europa 5 Lussemburgo 3 Occidentale totale totale Spagna 2 95 operazioni USA 4 55 operazioni Olanda 1 Investitori Arabi 4 Austria 1 Altri Paesi 4 Altri Paesi 3 Fonte: Elaborazioni KPMG Corporate Finance su dati Thomson Reuters © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Il mercato M&A in Italia 11 La storia dell’M&A in Italia e l’evoluzione del family business La testimonianza di Armando Branchini, Vice Presidente Fondazione Altagamma Armando Branchini è Vice Presidente di Altagamma, la Fondazione che analizza il mercato mondiale del lusso e che riunisce le eccellenze del ’Made in Italy’ del settore della moda, del design, dell’alimentare, della gioielleria, dell’automotive e del wellness. Dal 2011 al 2013 è stato Presidente della European Cultural and Creative Industries Alliance (ECCIA), l’associazione dell’industria di alta gamma europea. Branchini è anche docente di Strategia delle Imprese Moda e Design presso l’Università Bocconi di Milano. Ha fatto parte del Comitato di consulenza dell’Enciclopedia della Moda Treccani. Abbiamo chiesto a Branchini di farci una breve cronistoria di come si è evoluto il mondo dell’M&A nel settore dell’alto di gamma. Il primo tentativo di creare proseguimento dell’iniziativa. potenziale. Quanto all’anzianità di un’aggregazione di marchi nel settore Ne traemmo alcuni insegnamenti. fondazione delle società, tra i soci di della moda di eccellenza è stato La difficoltà a comprare aziende Altagamma, ci sono poche aziende effettuato al momento dell’entrata in in buona salute e con le famiglie nate prima del 1945: Bulgari, Zegna, crisi del Gruppo Finanziario Tessile, imprenditoriali direttamente Gucci, Illycaffè e Ferragamo. Altre, che era considerato l’università coinvolte nella gestione. La difficoltà come Ferrari e Ducati, sono nate nel della produzione dell’abbigliamento a competere con grandi Gruppi primo dopoguerra. Il resto, tra cui il europeo. L’idea strategica era internazionali dotati di grande capacità maggior numero di imprese di moda, quella di mettere a disposizione di utilizzo della leva del debito. sono nate dopo il ’75. Si tratta spesso di un certo numero di imprese un di imprese troppo giovani per essere sistema produttivo di elevata qualità. Se si analizzano, invece, i grandi Poli rilevate secondo il modello adottato L’intervento del Dr. Romiti con del lusso francesi e svizzeri, come dai grandi Poli del lusso e sono un’offerta extra ordinem pose fine al ad esempio LVMH, Richemont e ancora gestite dalla prima o seconda progetto. Successivamente si ritentò Swatch Group, si vede che si sono generazione. I fondatori difficilmente di dare vita ad una cordata di famiglie sviluppati, soprattutto nei primi anni, sono propensi alla cessione e quindi, imprenditoriali di grande successo rilevando aziende con una lunga ad oggi, la creazione di un Polo del proprio nel settore dell’alto di gamma, storia pregressa, che erano gestite lusso interamente formato da brand quando la famiglia Fendi decise di da manager e non più dalle famiglie italiani è un progetto difficile da vendere l’azienda. Ma l’offerta Prada/ dei fondatori e, soprattutto, non realizzare. Mancano i presupposti LVMH, via via accresciuta anche per erano più profittevoli, o costavano e due condizioni fondamentali: la la concorrenza di Gucci, scoraggiò il comunque poco rispetto al loro presenza sul mercato di aziende con © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
12 Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury un prezzo appetibile e la gestione da all’M&A è la pianificazione della parte di una generazione successiva successione familiare. Questo tema almeno alla terza. Lo scenario del molto spesso viene trascurato o settore del lusso in Italia sarebbe affrontato troppo tardi. È per questo stato probabilmente diverso se motivo che dai primi anni ’90 in nel ’97 ci fosse stata la fusione Altagamma abbiamo cercato di tra Gucci e Versace con la relativa individuare una possibile soluzione quotazione dell’azienda. Un progetto per l’evoluzione del family business. che, purtroppo, non fu portato a Questa tipologia di aziende ha termine a causa della morte di Gianni una serie di caratteristiche che Versace, ma che probabilmente costituiscono un elevato differenziale avrebbe funzionato per la forte competitivo: chi gestisce un’impresa personalità dei due stilisti Tom Ford di famiglia, che porta il proprio nome e Versace e per la complementarità anche sull’etichetta del prodotto, delle aziende. Il core business di agisce con una logica di consistency Versace era, infatti, incentrato complessiva del business, di sull’abbigliamento e solo per il 10% attenzione ai dettagli, alla reputazione sugli accessori, mentre quello di Gucci di lungo periodo, al valore imperituro per il 90% sugli accessori e per il 10% della marca e dell’azienda, in modo del sull’abbigliamento. tutto diverso rispetto ad un manager che la guida per 4/5 anni e vede Se dovessi pensare alle caratteristiche nelle stock option un forte incentivo Mantenere l’identità e per la costituzione di un Polo del personale. i vantaggi dell’azienda lusso di medie dimensioni, ci sono familiare, quotando la alcuni aspetti critici di gestione da Abbiamo ipotizzato, dunque, una minoranza del capitale. considerare. Anche un’azienda piccola ‘terza via’, cioè quella di mantenere richiede un’attenzione di gestione delle l’identità e i vantaggi dell’azienda È questa la ‘terza via’ che identità, dell’heritage, della creatività familiare, quotando però la minoranza porta all’evoluzione del e dell’innovazione che è totalizzante del capitale, in modo che l’impresa family business e non è in relazione alle dimensioni potesse essere anche trasparente nei del fatturato, altrimenti l’azienda non confronti del mercato. Questo modello cresce. Dunque, l’aggregazione di fu applicato da Bulgari che quotò una serie di piccole/medie realtà in Borsa il 48%, successivamente è possibile solo se a capo del da Tod’s che quotò il 30%. Più conglomerato c’è un uomo esperto recentemente Ferragamo, Prada e di finanza e contemporaneamente Cucinelli hanno seguito la stessa a capo di ogni impresa ci sono dei strada. Secondo me si tratta di una Brand Manager che hanno autonomia valida fase evolutiva dell’impresa operativa e che magari sono in famigliare nell’alto di gamma, che concorrenza l’uno con l’altro. Inoltre consente di valorizzare e finanziare è fondamentale la capacità di creare con capitale di terzi quelle aziende valore e di mantenere forti identità di dove c’è ancora una forte presenza marca e nazionalità. familiare che vuole mantenere la gestione per ottimizzare heritage Considerando il profilo delle aziende e creazione di valore. Ovviamente italiane e la loro dimensione coinvolgendo nella gestione i migliori economica, un aspetto collaterale manager ed i migliori talenti creativi. © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Il mercato M&A in Italia 13 L’Italia è la piattaforma produttiva del mercato del lusso mondiale Intervista a Francesco Pesci, Amministratore Delegato Brioni (Gruppo Kering) Da oltre 60 anni Brioni è sinonimo, in tutto il mondo, dell’eleganza ‘Made in Italy’ e dell’eccellenza sartoriale maschile, dal formale al luxury outerwear, dagli accessori alla pelletteria, grazie alla combinazione tra la tradizione del brand e scelte innovative e coraggiose sul prodotto. Precursore dei tempi, negli anni cinquanta, Brioni ha, infatti, portato per la prima volta l’uomo in passerella, cogliendo l’importanza di legare l’aspetto artigianale a quello industriale. rancesco Pesci ha iniziato a lavorare in Brioni nel 1994 dove ha poi costruito il suo intero F percorso professionale, percorrendo tutti i gradini all’interno dell’organizzazione commerciale della società, da assistente al direttore vendite fino alla posizione di Worldwide Sales Director, per poi assumere nel 2010 la guida dell’azienda. Il recente ingresso di Brioni in Kering, la Holding del lusso francese controllata dalla famiglia Pinault, sta dando alla società italiana la possibilità di potenziare il talento produttivo-organizzativo e le opportunità di ulteriore crescita sul mercato. L’ingaggio di un nuovo direttore creativo, chiamato a definire la nuova identità estetica del marchio, e l’avvio di un preciso piano di espansione in Medio Oriente, in Asia e negli altri mercati emergenti si inseriscono in un’ottica di modernità e di rinnovamento. La quota di acquisizioni ‘Estero su investitori esteri verso il nostro settore che l’Italia dovrebbe ulteriormente Italia’ sta aumentando, al contrario ha importanti risvolti dal punto di valorizzare e proteggere. di quella ‘Italia su Estero’. Qual è la vista occupazionale, perché spesso sua opinione in merito? questi operatori non delocalizzano, Nelle acquisizioni degli ultimi ma al contrario rafforzano le nostre anni, i protagonisti sono stati La crescita degli investimenti competenze produttive e creative. In soprattutto tre grandi investitori: i stranieri in Italia, soprattutto negli questo modo, però, il nostro Sistema Private Equity, i Fondi Sovrani e i ultimi anni nel settore della moda e Paese rischia di indebolirsi, perché Gruppi cinesi e koreani. Prevede dei del lusso, è dovuta alla nostra forza gradualmente si spostano all’estero cambiamenti di scenario? produttiva e creativa. Oggi, in Italia, il centro decisionale, i guadagni e i non c’è l’intenzione e la possibilità di Inizialmente, i Gruppi del lusso hanno profitti. Secondo me, gli investitori realizzare un Polo del lusso. Gli italiani investito in un’ottica di potenziamento stranieri oltre ai marchi italiani, sono investono poco all’estero a causa della e differenziazione del portafoglio, per anche interessati alle competenze debolezza storica della nostra classe cercare opportunità di profitto e di delle nostre aziende di produzione imprenditoriale e per la difficoltà nel rafforzamento del potere contrattuale. e alla nostra capacità produttiva che reperire capitali. L’attenzione degli I fondi di Private Equity e i Fondi non trova concorrenti all’estero e © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
14 Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury Sovrani operano, invece, in un’ottica Quali benefici portano i conglomerati di tipo finanziario, per diversificare i del lusso francese alle aziende loro investimenti. Queste operazioni acquisite in Italia? Cosa è cambiato sono anche il sintomo di una presa quando Brioni è stata rilevata da di coscienza dell’alta redditività dei Kering? brand del lusso, della loro appetibilità A seguito dell’acquisizione, Brioni nei confronti di chi ha un’ottica è entrata a far parte di un Gruppo finanziaria. La presenza di investitori internazionale, quotato in Borsa, che apparentemente più piccoli provenienti le ha consentito di trasformarsi da dai cosiddetti paesi emergenti, Cina azienda familiare ad azienda globale, compresa, ha un significato strategico, modernamente gestita e orientata ad perché molto spesso il loro obiettivo un sano criterio di redditività. Il DNA è quello di appropriarsi delle nostre dell’azienda non è cambiato, mentre c’è tecnologie di processo, delle nostre stata un’evoluzione nell’organizzazione competenze di prodotto e distributive, e nella qualità del management. spostando queste capacità dal nostro Sicuramente oggi Brioni è un’azienda Paese verso altri paesi che hanno un più performante, cosciente di quelli che costo del lavoro più basso. sono i suoi margini di miglioramento e sono stati sviluppati dei piani d’azione Oltre all’aspetto finanziario, questi per conseguire i suoi obiettivi. Anche Gruppi offrono altre competenze a il Gruppo Kering, rilevando Brioni, chi viene acquisito? ha aggiunto nel suo portafoglio I fondi di Private Equity offrono un’expertise precisa nel settore soprattutto finanza e capitali, mentre dell’abbigliamento maschile che ancora gli acquirenti cinesi o koreani danno la non possedeva. Infatti, nel primo possibilità di penetrare il loro sistema periodo post-acquisizione, c’è stato uno distributivo, creando opportunità di scambio molto intenso tra noi e Kering sbocco sui loro mercati interni con per comprendere da un lato le logiche La produzione dei brand del Gruppo, e dall’altro le logiche del ricadute positive anche sui volumi viene esclusivamente produttivi e occupazionali in Italia. mercato dell’abbigliamento maschile affidata ad operatori Dobbiamo chiederci però quali garanzie che sono completamente diverse da presenti sul mercato abbiamo affinchè la produzione di un quello femminile, dagli accessori o dai italiano che bisogna brand italiano acquisito da un fondo gioielli. difendere per preservare straniero rimanga nel nostro Paese. C’è ancora spazio per un Polo del la tradizione della nostra In alcuni casi potrebbe esserci un lusso italiano? filiera produttiva apporto creativo o manageriale che Temo che ‘il dado ormai sia tratto’, si affianca alla pura finanza? anche perché il numero di brand da Stiamo parlando di paesi che hanno una aggregare in un Polo del lusso italiano cultura profonda e quindi sicuramente è ormai esiguo. Siamo un po’ in ritardo esiste una capacità creativa, una perché la maggior parte dei grandi sensibilità e un gusto diverso dal marchi sono stati già acquisiti dai Poli nostro. Però, nel settore medio-alto stranieri. Esiste, invece, la possibilità di di gamma, il consumatore finale di creare un Polo che concentri le capacità quei paesi non aspira ad un prodotto produttive e rafforzi la posizione caratterizzato dal gusto locale in negoziale dell’Italia nella difesa di quanto in quei mercati la creatività queste capacità. Credo che il nostro e la sensibilità occidentale hanno Paese possa essere considerato la una valenza estremamente più forte. piattaforma produttiva per eccellenza Non escludo che nel lungo termine del mercato del lusso internazionale. ci sarà una compenetrazione tra la La produzione dei brand viene, infatti, nostra cultura e quella di altri paesi, esclusivamente affidata ad operatori però in questo momento esiste una presenti sul mercato italiano che predominanza della cultura e dello stile bisogna difendere per preservare la occidentale. tradizione delle nostra filiera produttiva e per contribuire alla occupazione dei nostri giovani. © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Il mercato M&A in Italia 15 03 I protagonisti: Private Equity, Strategic Buyer, Fondi Sovrani e Investitori arabi La solidità del business italiano e le potenzialità di sviluppo del comparto Fashion & Luxury stanno esercitando un’attrazione via via crescente nei confronti di Private Equity ed investitori finanziari, le cui ‘incursioni’ nel mondo del lusso si sono fatte sempre più frequenti. Numero deal in Italia – Dettaglio PE 66 58 8 56 6 6 50 47 43 44 8 16 38 36 11 37 12 34 6 58 6 10 26 52 50 24 22 39 18 9 20 33 34 31 10 31 28 6 11 26 17 14 16 12 9 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 1H 2014 Private Equity & Investor Strategic Buyer Fonte: Elaborazioni KPMG Corporate Finance su dati Thomson Reuters © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
16 Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury Dal 2000 ad oggi le acquisizioni realizzate da questo genere di operatori in Italia hanno infatti rappresentato in media il 25% dei volumi M&A realizzati, mentre se si considera un orizzonte più breve, a partire dal 46% 2010, gli investimenti si sono ulteriormente intensificati, stabilizzandosi intorno ad una media del 46% delle transazioni complessivamente realizzate nel quadriennio (68 deal). delle transazioni Tale trend è particolarmente rilevante se si considera che un decennio in Italia dal 2010 al fa si poteva riscontrare una certa ritrosia da parte dei fondi di Private 1° semestre 2014 sono Equity nell’affrontare acquisizioni di aziende con un modello di business state realizzate dai complesso da gestire e da sviluppare ulteriormente una volta effettuata Private Equity la transazione. Accanto ai grandi Private Equity di matrice anglosassone, cominciano ora ad affacciarsi sul nostro mercato anche Private Equity cinesi (es. Fosun con una quota di minoranza del brand di abbigliamento maschile Caruso), insieme ad investitori finanziari di emanazione di Fondi Sovrani o a Private Equity Investitori arabi CINA UK FRANCIA UAE/QATAR Lunar Capital M. Change Capital L Capital Mayhoola for Inv. –– Pinco Pallino (a) Partners –– Vicini - Giuseppe –– Forall - Pal Zileri 100% (2014) –– Frette Zanotti 65% (2014) Pyrrho Investments(b) n.d.% (2014) 30% (2014) –– Valentino FG(e) –– Mariella Burani Emerisque Brands –– Dondup 100% (2012) 100% (2014) –– Industries 40% (2010) Mubadala Dev. Sportswear Co.(d) –– Calligaris –– Ballantyne Cashmere Fosun International 40% (2007) –– Raffaele Caruso 100% (2013-14) 40% (2011) 35% (2013) Trilantic Capital PAI Partners Partners –– Marcolin –– Betty Blue 100% (2012-13) USA 25% (2013) Eurazeo Blackstone –– Moncler(c) Neo Capital –– Gianni Versace 45% (2011) –– Valextra 20% (2014) 60% (2013) The Carlyle Group SVIZZERA BC Partners –– Twin-Set –– Gruppo COIN Da Vinci Invest 70% (2012) 100% (2011) –– Bruno Magli –– Moncler (c) 48% (2008) Permira 100% (2014) –– Valentino Fashion Group 100% (2007) Fonte: Elaborazioni KPMG Advisory su bilanci e stampa specializzata Note: (a) IPP S.r.l. (newco) acquistata post via libera al concordato in bianco da parte del Tribunale di Bergamo (b) Fonte: rassegna stampa 3 maggio 2014, Milano Finanza (c) Marchi: Moncler, Henry Cotton’s, Marina Yachting, Coast Weber & Ahaus (d) Marchi: Marina Yachting, Henry Cotton’s, Coast Weber &, Ahaus e la licenza 18CRR81 Cerruti (e) Valentino S.p.A. e licenza di M-Missoni © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Il mercato M&A in Italia 17 potenti famiglie arabe (come la recente acquisizione di Valentino Fashion Group da parte di Tamin bin Hamad al-Thani con Mayhoola). Anche sul fronte dei cosiddetti Strategic Buyer, si può registrare un interesse crescente da parte di investitori del Far East, in particolar modo Cina e Corea (come testimoniato dalle acquisizioni di Mandarina Duck e Coccinelle da parte di E-Land o di Krizia da parte di Marisfrolg Fashion), operazioni caratterizzate da una focalizzazione più spinta sui comparti dell’abbigliamento e degli accessori. Strategic Buyer CINA COREA USA Shenzhen Marisfrolg Shinwon Corp Haworth Fashion –– Romeo Santamaria –– Poltrona Frau (c) –– Krizia (a) 100% (2012) 90,9% (Opa 2014) 100% (2014) E-Land Corporation Shandong Heavy –– Coccinelle SVIZZERA Industry Group 100% (2012) Richemont –– Ferretti Yacht –– Mandarina Duck –– Antica Ditta 75% (2012) 100% (2011) Marchisio 100% Peter Woo Cheil Industries (2013) –– Salvatore Ferragamo –– Colombo 8% (2011) Via della Spiga Trinity Ltd (Li & Fung) 100% (2011) –– Cerruti 100% (2010) INDIA Gitanjali Gems UAE –– Leading Italian Paris Group Jewels (b) International 100% (2011) –– Gianfranco Ferré 100% (2011) Fonte: Elaborazioni KPMG Advisory su bilanci e stampa specializzata Note: (a) Pending alla data di questo report (b) Leading Italian Jewels: newco formata da Valente (ex Gruppo Burani) e Dit Group (marchi Stefan Hafner, Nouvelle Bague, Io sì e Porrati) (c) 90,9% quota post OPA; dopo il de-listing Haworth ha raggiunto il 99,113% (fonte CONSOB) © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
18 Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury Capitali esteri e ‘drive’ italiano. La valorizzazione del Made in Italy Intervista a Stefano Sassi, CEO Valentino Fashion Group Stefano Sassi, Presidente e Amministratore Delegato di Valentino S.p.A. e Amministratore Delegato di Valentino Fashion Group, è entrato nel Gruppo nel 2006 diventando subito una figura centrale per la definizione del futuro della casa di moda. La gestione di Sassi è coincisa, infatti, con una fase di transizione per la Maison. Dopo l’addio del fondatore Valentino Garavani nel 2007, il Gruppo ha vissuto momenti altalenanti, iniziando una nuova e positiva strada nel 2009 con i direttori creativi Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, che hanno ridato vitalità alle collezioni e riacceso l’attenzione degli investitori sul mercato. Nel 2012, Mayhoola for Investments, Holding del Qatar, ha rilevato Valentino dal fondo di Private Equity Permira e dalla famiglia Marzotto, con l’obiettivo di creare una ‘piattaforma aggregata’ per i marchi del Fashion & Luxury. L’acquisizione di Valentino è uno degli esempi recenti più importanti di come i capitali che provengono dall’estero possono valorizzare il business delle aziende italiane. Stefano Sassi ci spiega l’esperienza positiva vissuta dal Gruppo con il Private Equity Permira, che ha gettato le basi per lo sviluppo e la crescita della Maison, e con l’investitore attuale Mayhoola, rispettoso del settore, dei prodotti e con ambizioni tali da veicolare rilevanti investimenti finalizzati all’ulteriore crescita del marchio. Dalle analisi di KPMG sull’M&A per l’Italia e una forte disponibilità Guardando alle acquisizioni in Italia emerge che gli investitori ad investire in questo settore. Se fatte negli ultimi 2/3 anni, vediamo stranieri sono sempre più consideriamo le eccellenze italiane tre grandi Gruppi di investitori: interessati a fare shopping di nella realizzazione di prodotti di lusso, Private Equity, Fondi Sovrani aziende italiane del lusso, mentre la la vasta presenza all’estero, l’ampio e acquirenti cinesi. Cambierà quota di acquisizioni Italia su Italia network di fornitori di materie prime e qualcosa nei prossimi anni? Quali e Italia su Estero diminuisce. Qual è semilavorati, la capacità di fare prodotti trend prevede? la sua opinione in merito? di eccellenza e la qualità delle persone Per quanto riguarda i cinesi, non credo che operano in Italia, credo che questi È un trend evidente e anche siano ancora pronti per effettuare siano tutti ingredienti fondamentali per facilmente spiegabile. Il nostro attuale acquisizioni di maggioranza di grandi motivare un investimento in questo azionista, per esempio, ha sempre marchi. C’è ancora una distanza mercato da parte delle società estere. espresso un interesse particolare rilevante tra il modo di approcciare © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Il mercato M&A in Italia 19 il lusso da parte dei cinesi rispetto a interno, hanno un approccio finanziario quello degli europei. Per il momento ed una governance che può essere mi sembrano più orientati a seguire molto importante per lo sviluppo le dinamiche del loro mercato interno, delle aziende. Ad esempio una delle talmente importante ed in continua caratteristiche della Valentino è di crescita che la maggior parte delle avere degli azionisti molto preparati risorse finanziarie sono indirizzate lì. finanziariamente e allo stesso tempo Inoltre, per i cinesi è più complicato rispettosi dell’autonomia dell’azienda, entrare in mercati che non dominano con un orientamento a lungo termine completamente, anche dal punto di e una capacità molto forte di gestire il vista politico. Per quella che è la mia rapporto con il management. Questo esperienza, i loro modelli di business è un presupposto fondamentale per sono più orientati sul mass market gestire un’azienda improntata sul piuttosto che sui prodotti di nicchia valore del ‘Made in Italy’. e del lusso, ma credo sia solo una questione di tempo. Un altro fenomeno che si riscontra nel mercato italiano dell’M&A è Gli investimenti dei Fondi Sovrani e l’impennata dei multipli del lusso dei Private Equity sono più determinati rispetto a quelli di altri settori. dalle opportunità che si presentano I prezzi rispecchiano il valore atteso man mano sul mercato, ma mi o questi multipli sono destinati a sembra che l’offerta di marchi di scendere? fascia alta si stia riducendo sempre di più. Anche i brand dell’accessible Multipli di questo tipo sono pagati o luxury potrebbero essere oggetto da aziende che operano nel lusso a di considerazione, ma credo che lungo termine, quindi si tratta di grandi un Fondo Sovrano guardi di più al Gruppi industriali francesi, oppure da prestigio del marchio. Il Private Equity, azionisti come il nostro che hanno invece, valuta con maggiore attenzione pure un orientamento a lungo termine. Ben vengano gli le caratteristiche dell’operazione e La presenza di capitali o investitori le dinamiche finanziarie passate e così importanti, condiziona il mercato. investitori appassionati prospettiche. Tutti i tipi di aziende, Molti dei marchi più noti sono già stati del ‘Made in Italy’, con grandi, piccole, del lusso o ceduti ad investitori disposti anche ad la voglia di valorizzare dell’accessible luxury, possono essere, attendere nel tempo per ricevere un gli asset e con un dunque, prede interessanti. ritorno finanziario. Finchè ci saranno orientamento a lungo questo tipo di investitori e delle termine Cosa ne pensa della frequenza previsioni di importanti ritorni, i multipli sempre maggiore con cui, in resteranno tali. Inoltre si deve tenere particolare gli operatori provenienti conto di un fenomeno di scarsity dei dai paesi emergenti, realizzano marchi di prestigio che porta ad una acquisizioni nel settore della moda crescita dei multipli. in Italia? Quale valore possono portare ai brand acquisiti? Il Sistema Italia trae dei benefici dalle acquisizioni estere? Dobbiamo fare degli esempi. I fondi sovrani fanno acquisizioni in Italia Io penso di si. Non è facile trovare anche perché sono affascinati da un qualcuno che abbia la volontà di mondo di cui sono grandi consumatori investire ed abbia anche le risorse e in cui non c’è ancora un know-how finanziarie necessarie per supportare gestionale specifico. Quindi, dal uno sviluppo necessariamente capital punto di vista delle competenze di intensive. Ben vengano gli investitori settore o degli skill che questi paesi appassionati del ‘Made in Italy’, con la possono aggiungere alla gestione voglia di valorizzare questi asset e con operativa del business, non credo un orientamento a lungo termine. sarà questo un elemento prevalente. Al contrario alcuni di questi operatori, oltre a portare in Italia capitali e la possibilità di accedere al loro mercato © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
20 Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury 04 Il valore delle transazioni Entrando nel dettaglio dei deal realizzati da operatori stranieri in Italia e considerando esclusivamente le 17 operazioni di maggior rilievo degli ultimi 15 anni, il valore complessivo di capitali immessi dall’estero in Italia dal 1999 ad oggi è stimabile in circa €20 miliardi, di cui circa €4 miliardi concentrati negli ultimi 2 anni. Dal 1999, 17 acquisizioni per circa €20 miliardi (*) 1999-2007 2008-2011 2012-2014 (1H) 6.059 4.300 Circa €4,3 mld 2.271 2.000 1.036 930 700 418 377 350 200 205 263 218 210 210 160 Valentino FG (Permira) Moncler (a) (Carlyle) Moncler (Eurazeo) Bulgari Gruppo Coin La Rinascente Valentino FG (b) (Mayhoola) Brioni Pomellato Twin-Set Loro Piana Versace Gucci Fendi La Perla Marcolin Gianni Poltrona Frau(c) (*) Riferito alle sole acquisizioni riportate in figura (in € milioni) Fonte: Elaborazioni KPMG Advisory su bilanci e stampa specializzata (a) Marchi: Moncler, Henry Cotton’s, Marina Yachting, Coast Weber & Ahaus (b) Valentino S.p.A. e licenza di M-Missoni (c) Poltrona Frau: chiusura OPA 90,9%; dopo il de-listing 99,113% (fonte CONSOB) © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Il mercato M&A in Italia 21 L’operazione di maggior rilievo è stata l’acquisizione di Gucci da parte del Gruppo francese PPR oggi rinominato Kering, con un valore di oltre 6 miliardi di euro per l’84% del capitale sociale nel 2004. Mentre LVMH si è aggiudicata il 100% di Bulgari nel 2011 per 4,3 miliardi di euro, secondo valore più alto per il settore. Negli ultimi anni è stata ancora una volta LVMH a mettere a segno la più importante acquisizione, rilevando nel 2013 l’80% di Loro Piana per 2 miliardi di euro, terzo valore più alto per il settore. Emerge con particolare nitidezza che nell’ultimo triennio gli investitori esteri hanno riconosciuto alle aziende del lusso italiano una valutazione mediamente doppia rispetto a quella di altri settori italiani. La moda e il lusso hanno raggiunto dal 2011 Comparando i multipli del F&L con quelli di altri settori Consumer, è multipli di oltre 14 volte evidente come la moda e il lusso abbiano raggiunto dal 2011 un multiplo l’Ebitda, contro una media di oltre 14 volte il margine operativo lordo (Ebitda) contro i più contenuti di 7 volte rispetto agli multipli (7-8 volte l’Ebitda) di settori quali il Food & Beverage e il Retailing. altri settori Alcune fra le operazioni recenti del Fashion & Luxury hanno transato addirittura a multipli pari a 22-28 volte l’Ebitda. Multipli EV / EBITDA 14,7x 14,6x 14,6x 15x 14x 13x 12x 11x 11,3x 10x 9,3x 8,9x 9x 8,6x 7,8x 7,8x 8,0x 8x 7,6x 7,3x 8,2x 8,4x 6,8x 7,7x 7x 7,6x 7,6x 7,3x 7,0x 6,8x 6x 6,0x 6,0x 5,4x 5,6x 5x 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 1Q Fashion & Luxury Retail Chains Food & Beverage Media generale di tutti i settori Italia Fonte: Elaborazioni KPMG Advisory su AIFI directory M&A 2014 (stime Fineurop Soditic) © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
22 Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury I multipli EV / EBITDA nelle principali operazioni M&A (*) Prezzo EV/ Target Buyer % Anno € mln EBITDA Bulgari LVMH 4.300 100% 28,7x 2011 Brioni Kering 218 100% 15,2x 2012 Alcune delle più Valentino FG Mayhoola 700 100% 25,4x 2012 importanti acquisizioni Pomellato Kering 350 81% 25,6x 2013 hanno transato a multipli tra 22 e 28 volte l’Ebitda Loro Piana LVMH 2.000 80% 21,8x 2013 Poltrona Frau Haworth 243 59% 15,3x 2014 Pal Zileri Mayhoola 55 65% 14x 2014 Fonte: Elaborazioni KPMG Advisory su bilanci e stampa specializzata (*) Fondi PE esclusi I valori in gioco potrebbero far sorgere il dubbio che le aziende italiane del lusso siano strapagate. Una simile conclusione tuttavia potrebbe sembrare affrettata. Se gli acquirenti sono grandi Gruppi internazionali, è ipotizzabile che siano in grado di estrarre maggior valore dalle aziende acquisite, riuscendo a generare un ritorno importante dall’investimento, grazie alla possibilità di conseguire sinergie con altri brand in portafoglio o con le proprie strutture di Holding. © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Il mercato M&A in Italia 23 L’impatto del valore del brand sui multipli Ne parla Riccardo Sciutto, General Manager Hogan (Gruppo Tod’s) Riccardo Sciutto vanta una considerevole esperienza nella gestione dei marchi del lusso italiano. Ha lavorato per Calvin Klein e per il Gruppo GFT, per poi sviluppare una parte importante del suo percorso professionale con il Gruppo Pomellato, in qualità di Responsabile Commerciale di Pomellato e Managing Director del marchio Dodo. Oggi Sciutto è General Manager di Hogan, il secondo brand per importanza di fatturato del Gruppo Tod’s. In questi ultimi anni, Sciutto ha guidato con successo l’evoluzione dello stile luxury casual del brand Hogan, ormai diventato una vera e propria icona del lifestyle italiano. Il marchio del Gruppo Tod’s, infatti, non è più orientato solo al business delle calzature, ma sta creando un nuovo concept per le boutique, dove ci sarà più spazio per l’abbigliamento e per nuovi prodotti. Sciutto da quando è arrivato in Hogan ha avviato, inoltre, una razionalizzazione del canale wholesale con il taglio delle forniture ad oltre 200 punti vendita non performanti in Italia e la progressiva apertura di monobrand, soprattutto nel mercato cinese, ma anche nel resto dell’Asia, ed in Medio Oriente. La quota degli investimenti esteri europeo. In tal modo potrebbe essere quello di fare sistema, non solo tra in Italia sta crescendo, mentre le possibile creare un Gruppo con know- altri investitori cinesi, ma anche con acquisizioni da parte dell’Italia how, competenze ed economie di quelli di altri paesi. In Italia, purtroppo, stanno diminuendo. Inoltre ci sono scala tali da poter competere con i Gruppi seppure importanti non tre grandi Gruppi di investitori sul realtà francesi come LVMH e Kering. raggiungono le grandi dimensioni mercato, i Private Equity, i Fondi Questo potrebbe essere un nuovo delle due realtà francesi, anche perché Sovrani e gli acquirenti cinesi e asse di sviluppo futuro del business non è tipico della cultura dei nostri coreani. Come pensa che evolverà del lusso. imprenditori unire le forze con altri questo scenario? brand italiani e spesso preferiscono I Gruppi piccoli, anche se cedere la propria azienda piuttosto che Secondo me potrebbe nascere anche economicamente forti, non investono spartire il controllo e la gestione con un quarto Gruppo di tipo consortile e oggi per mancanza di esperienza e altri. I francesi, invece, continueranno multinazionale che unisca investitori conoscenza del Paese. I fondi cinesi, a espandersi anche se più lentamente di paesi diversi anche estremamente per esempio, preferiscono acquistare rispetto a qualche anno fa, perché le distanti culturalmente e non solo piccole quote, meno impegnative opportunità stanno diminuendo. geograficamente: penso ad esempio gestionalmente, ma il prossimo ad un consorzio cinese-indiano- passaggio potrebbe essere, appunto, © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
24 Le acquisizioni di investitori esteri nel Fashion & Luxury Gli investitori arabi, cinesi e è legato alla sua notorietà ed al suo coreani portano capitali all’azienda heritage. Quando si fa un’acquisizione acquisita e apertura al mercato bisogna attribuire un valore al marchio del loro Paese. Oltre all’aspetto indipendentemente dalle performance finanziario, portano all’azienda economiche dell’azienda. Sarebbe acquisita anche competenze utile che ci fosse un algoritmo tale manageriali, di sviluppo o di da permettere, in base ad un indice prodotto? mondiale di brand awareness, di amplificare virtualmente l’Ebitda a Gli investitori stranieri hanno ottime seconda del ranking del marchio. competenze finanziarie e legali, ma non riescono ancora ad offrire lo Una considerazione sui due grandi stesso tipo di preparazione a livello Poli LVMH e Kering. Secondo lei c’è gestionale e produttivo delle aziende un bilanciamento dei benefici tra chi del settore. La loro difficoltà è proprio acquisisce e chi viene acquisito? Chi quella di riuscire a trovare un team trae maggiori vantaggi? capace di gestire l’evoluzione e lo sviluppo di un brand. Sono pochi i La peculiarità dei Poli del lusso fondi, i Gruppi o gli investitori stranieri francese è quella di concedere molta che hanno una squadra interna capace libertà operativa alle aziende acquisite. di muoversi in parallelo su vari temi Però, secondo me, quando i marchi diversi tra loro. rilevati da questi due grandi Poli erano Il puro multiplo pochi questi ricevevano un ‘effetto dell’Ebitda non è I multipli elevati delle ultime di ritorno’ molto più consistente. sufficiente, operazioni proseguiranno anche Oggi che i brand in portafoglio sono in futuro o subiranno l’impatto tanti, questo effetto è diluito, serve ma bisogna prendere della recente situazione economica un’attenzione ed una gestione più in considerazione attuale? mirata nei loro confronti, che implica anche il valore competenze in diversi settori, intrinseco del brand Anche se l’attuale congiuntura dall’abbigliamento, agli orologi, ai economica è sfavorevole, l’Ebitda gioielli, alle scarpe. Credo che questi potrebbe avere comunque multipli aggregatori siano arrivati a regime elevati, sia perché ormai le ‘prede’ e, più che acquisire altri marchi, sul mercato stanno diminuendo, dovrebbero concentrarsi nella gestione ma anche per l’elevato valore che di quelli già in loro possesso, per il mercato riconosce al marchio. massimizzare il valore dei brand che Quando si parla di multipli si deve hanno a portafoglio e che altrimenti prendere in considerazione anche rischiano di perdere valore nel medio il valore del brand: l’azienda ha un termine. valore di avviamento intrinseco che © 2014 KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A., KPMG Fides Servizi di Amministrazione S.p.A., KPMG Audit S.p.A., società per azioni di diritto italiano, e Studio Associato Consulenza legale e tributaria, un’associazione professionale di diritto italiano, fanno parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative (“KPMG International”), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
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