LA MAPPA DELLA FRAGILITÀ IN ITALIA - Gradiente geografico e determinanti sociodemografici
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in collaborazione con: LA MAPPA DELLA Direzione Generale della FRAGILITÀ IN ITALIA Programmazione Sanitaria Ministero della Salute Gradiente geografico Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie e determinanti Direzione del Dipartimento Malattie Cardiovascolari, Endocrino-Metaboliche e sociodemografici Invecchiamento Istituto Superiore di Sanità a cura di Davide L. Vetrano INDAGINE 2022 LONG TERM C A RE
a cura di Davide L. Vetrano Medico geriatra, Assistant Professor in Geriatric Medicine presso l’Aging Research Center, Karolinska Institutet, Stoccolma Con il contributo di Modesta Visca Ufficio II Piano sanitario nazionale e piani di settore, Direzione Genera- le della Programmazione Sanitaria, Ministero della Salute, Roma Alberto Zucchelli Medico geriatra, Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali, Università di Brescia, Brescia. Francesco Lapi Direttore della ricerca di Helath Search – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, Firenze. Un progetto di Italia Longeva coordinato da Cecilia Behmann, Project Manager Andreina De Pascali, Segretario Generale 3
Impaginazione e grafica: FC GRAFICA di Flora Camporiondo Finito di stampare nel mese di Luglio 2022 È vietata la riproduzione, la traduzione, anche parziale o ad uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo effettuata, non autorizzata. 4
Indice 7 Prefazione di Italia Longeva 9 Prefazione del Ministero della Salute 11 Prefazione della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie 13 Prefazione della Direzione Dipartimento Malattie Cardiovascolari, Endocrino-metaboliche e Invecchiamento dell’istituto Superiore di Sanità 17 IL QUADRO DI INSIEME 21 Capitolo 1 - LA RIOGANIZZAZIONE DEI SERVIZI A GARANZIA DI MIGLIORE PRESA IN CARICO DEI FRAGILI E DEI MALATI CRONICI Stato dell’arte delle riforme in atto Dal PNRR al Dm77/22 Digitalizzazione e utilizzo dei dati Conclusioni 27 Capitolo 2 - I NUMERI DELLA LONG-TERM CARE Cure domiciliari Assistenza sociosanitaria residenziale e semiresidenziale Cure palliative Note metodologiche relative ai flussi informativi ministeriali 45 Capitolo 3 - FRAGILITÀ IN ITALIA Misurare la fragilità: perché è importante La misura della fragilità in medicina generale Risultati Commento 59 RINGRAZIAMENTI 5
PREFAZIONE DI ITALIA LONGEVA L ’approfondimento di Italia Longeva di quest’an- no entra a gamba tesa sul tema della fragilità. Un termine inflazionato durante gli ultimi due anni e generale ci è stato possibile misurare, stadiare e mappare la popolazione anziana fragile in Italia. I risultati ci mostrano che su cento persone over 60, mezzo, ma che rappresenta il cuore del problema venti sono affette da fragilità moderata o severa se si vogliono davvero affrontare i temi del bisogno che, rapportato alla popolazione italiana, corri- socioassistenziale degli anziani e le corrispettive sponde a quasi 4 milioni di anziani con aumentati risposte – ancora sottopotenziate, come leggere- bisogni socio-assistenziali rispetto al resto della po- te nell’indagine – dei servizi territoriali di long-term polazione. Cittadini per i quali, già oggi, sarebbe care. Gli anziani fragili rappresentano la fetta di po- necessario avere a disposizione uno schieramen- polazione che se la vede peggio di fronte ad una to di servizi, strutture e professionisti della salute in pandemia, durante le stagioni influenzali o duran- grado di offrire long-term care. Ma dove risiedono te un’ondata di calore. Poter misurare la fragilità questi fragili? Beh, ce lo rivela lo stesso studio. La e mapparla sul territorio è un passaggio obbligato maggior parte vivono al centro-sud ma con le do- se vogliamo davvero conoscere lo stato di salute vute eccezioni che meritano di essre approfondite del nostro Paese. Dunque, le domande alle quali e interpretate. rispondere con urgenza sono: quanti anziani fragili È proprio da questa profilazione della popolazione vi sono in Italia? In quali aree troviamo la maggio- che bisogna partire per potenziare adeguatamen- re concentrazione di individui fragili? Quali sono le te il servizi laddove meno rispondono ai bisogni del- cause di tali difeerenze? la popolazione, soprattutto dove per ragioni sociali Nel presente documento, Italia Longeva, in colla- la fragilità risulta più “endemica”. borazione con la Società Italiana di Medicina Ge- Buona lettura. nerale e delle Cure Primarie ha provato a dare una risposta ad alcuni di questi quesiti. Tramite una stra- Roberto Bernabei ordinaria sinergia tra geriatri e medici di medicina Presidente Italia Longeva 7
PREFAZIONE MINISTERO DELLA SALUTE I l Ministero della Salute da tempo è impegnato nel rafforzamento, nell’innovazione e nell’integrazio- ne del Servizio Sanitario Nazionale attraverso lo svi- del PNRR, una sfida importante per far evolvere il sistema puntando sull’innovazione, sull’analisi dei fabbisogni, sul lavoro multidisciplinare e sulla pros- luppo di modelli organizzativi integrati e digitalizzati simità. e affianca in diversi modi le Regioni e le PPAA. Ora più che mai noi tutti siamo chiamati a coorte Le riforme della Missione 6 “Salute” del Piano Nazio- nell’attuare in modo sinergico le riforme con nuo- nale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in atto, puntano ve responsabilità, appropriatezza e partecipazione a garantire la salute, a partire da una valutazione per migliorare il nostro prezioso Servizio Sanitario Na- multidimensionale dei bisogni e dalla presa in cari- zionale e salvaguardare quel diritto fondamentale co complessiva della persona servendosi della te- per il singolo e per la collettività, quale la tutela del- lemedicina e della digitalizzazione, strumenti che la salute. consentono una nuova governance dei servizi e del sistema nel suo complesso. Giovanni Leonardi Oggi abbiamo finalmente colto l’opportunità di Segretario Generale fare un salto in avanti, supportati dai finanziamenti Ministero della Salute 9
PREFAZIONE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE E DELLE CURE PRIMARIE N el recente D.M. n. 77 del 23 maggio 2022, che pubblica il “regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assisten- Nello studio presentato nel terzo capitolo della pre- sente indagine viene affrontato il problema della misura della fragilità proponendo uno strumento za territoriale nel Servizio sanitario nazionale”, l’Al- validato (Primary Care Frailty Index -PC-FI) utile sia legato 1 descrive gi assi portanti della riforma e il per la gestione del paziente fragile nell’ambito del- termine “fragilità” ricorre per 15 volte. Il PNRR ed in le Cure Primarie, sia per la ricerca particolare la Missione 6 Salute, Component 1, in- L’utilizzo di questo strumento persegue quindi un tende perseguire una nuova strategia sanitaria che duplice obiettivo. consideri sempre di più il SSN come “parte di un più Consente al Medico di Medicina Generale di iden- ampio sistema di welfare comunitario, secondo un tificare e stratificare pro-attivamente la “sua popo- approccio one health” e con una visione olistica lazione fragile”, premessa indispensabile per elabo- (Planetary Health). rare un Progetto di salute sartoriale e anticipatorio Il “Progetto di Salute” deve rappresentare il filo con- verso i bisogni sommersi. duttore della storia della persona e dei suoi bisogni Consente di mappare, grazie alla collaborazione clinico-socioassistenziali, in un percorso unico che dell’Istituto di Ricerca della Società Italiana di Me- parte non dal momento in cui il bisogno si manife- dicina Generale (Health Search), la distribuzione sta, ma molto tempo prima quando ancora è possi- della fragilità nelle Regioni e Provincie italiane cor- bile intervenire in modo proattivo sui fattori di rischio relandola con l’età, con le comorbidità e soprat- rilevati. tutto con la risposta dei Servizi Socio-Sanitari offerti. In questo percorso il Medico di Medicina Genera- Questi risultati possono risultare preziosi ed essere le si trova essere il “Referente principale, in quanto indispensabile guida per le Direzioni Generali delle titolare del rapporto di fiducia con il singolo assisti- Aziende Sanitarie al fine di raggiungere gli obiettivi to…in tutte le fasi della vita” di salute della popolazione. Per un efficace “Progetto Salute” per tutti i cittadi- ni anziani o che si trovano in condizioni di fragilità diventa fondamentale identificare le persone fra- gili, stratificare il loro livello di deficit, valutare i loro Claudio Cricelli bisogni con strumenti validati che esplorino tutte le Presidente SIMG dimensioni (non solo quella clinica) definendo poi un Piano Personalizzato di Cura condiviso e monito- Pierangelo Lora Aprile rato nel tempo. Segretario Scientifico SIMG 11
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PREFAZIONE DELLA DIREZIONE DIPARTIMENTO MALATTIE CARDIOVASCOLARI, METABOLICHE E INVECCHIAMENTO DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ L a riforma sanitaria promossa dal PNRR nella mis- sione 6 è primariamente focalizzata sull’assisten- za alle persone fragili: 2 miliardi di euro sono previsti outcome). È infatti nelle cure primarie che la fra- gilità deve essere individuata ‘precocemente’ per pianificare piani assistenziali personalizzati. per l’attivazione delle ‘Case della Comunità’, quali 2. La definizione proposta è basata su metodologie ‘…punti di assistenza continuativa per la popolazio- scientifiche rigorose e su studi di validazione con- ne, in particolare per le persone fragili e gli anziani’. vincenti. Un approccio simile a quello proposto è Tale investimento, si legge nel testo del PNRR, ha stato adottato nelle cure primarie nel Regno Unito l’obiettivo di rafforzare i servizi sanitari di prossimità e per stratificare la popolazione anziana con buoni domiciliari al fine di garantire un’assistenza sanitaria risultati. Mi preme sottolineare quanto questo sia ri- più vicina ai soggetti più fragili. La centralità della levante nel campo della salute pubblica nel nostro presa in carico della fragilità nella prossima riforma paese, dove spesso vengono proposte e adottate sanitaria è ribadita dal recente DM 77 che sotto- soluzioni in assenza di qualsiasi fondamento scien- linea comè…la condizione di fragilità… dovrebbe tifico. essere individuata precocemente, con strumenti di 3. Il frailty index proposto nel documento fornisce valutazione multidimensionali e fortemente predit- una valutazione della severità della fragilità e con- tivi, che integrino indicatori sanitari, sociali e socio- sente di ‘graduare’ questa condizione. Questo è sanitari e variabili di contesto.’ Tuttavia, ad oggi nel certamente rilevante in quanto consente di foca- nostro paese non esiste una definizione condivisa, lizzare gli interventi sulla popolazione con maggio- né tantomeno una mappa della fragilità. Queste re fragilità, laddove non siano a disposizione risorse informazioni sono fondamentali per sviluppare una per prendere in carico tutti i soggetti fragili. Inoltre, riforma incentrata sull’assistenza di questa condizio- è possibile ipotizzare che a differenti gradi di fragili- ne. In sintesi, nessuno sa ad oggi in Italia cosa sia la tà corrispondano diversi approcci assistenziali (RSA fragilità, quanti siano le persone fragili e come siano o Cure Palliative per la fragilità più elevata, ADI per distribuite sul territorio nazionale. fragilità intermedia e cure primarie/casa della co- munità per fragilità lieve). Questo rapporto presentato congiuntamente da In sintesi, il rapporto rappresenta a mio avviso un im- Italia Longeva, SIMG, Ministero della Salute e ISS, portante passo in avanti nell’assistenza alla persona contribuisce a colmare questa lacuna e presenta anziana con fragilità, suggerendo una definizione alcuni importanti punti di forza: di questa condizione scientificamente valida e ap- 1. Propone una definizione multidimensionale di plicabile sul territorio e fornendo per la prima volta fragilità, applicabile sul territorio e sviluppata in Me- una mappa della fragilità nel nostro paese. dicina Generale, vale a dire nel contesto in cui l’i- dentificazione di questa condizione è auspicabile e centrale. Gli assistiti in ospedale, RSA, ADI, sono Graziano Onder fragili per definizione e l’identificazione della fragi- Direttore Dipartimento Malattie Cardiovascolari, lità in questi contesti ha scarso significato (si tratta Endocrino-metaboliche e Invecchiamento, di persone che hanno già sviluppato un evento/ Istituto Superiore di Sanità 13
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I talia Longeva - Rete Nazionale di Ricerca sull’Invecchiamento e la Longevità Attiva - è l’associazione senza fini di lucro istituita nel 2011 • Il miglioramento dell’assistenza all’anziano mediante la promozione della cultura della qualità nelle Residenze Sanitarie Assistenziali e attraverso la dal Ministero della Salute con la Regione Marche professionalizzazione delle badanti. e l’IRCCS INRCA, per consolidare la centralità degli anziani nelle politiche sanitarie, fronteggiare Italia Longeva sostiene questa nuova visione le crescenti esigenze di protezione della terza età dell’anziano anche sollecitando il mondo delle e porre l’anziano come protagonista della vita imprese e dei servizi affinché lavorino per questo sociale. Italia Longeva opera con un approccio segmento di popolazione, poiché l’Italia - con integrato correlando i punti di eccellenza nazionali oltre tredici milioni di over 65 - è il secondo Paese ed internazionali e le expertise scientifiche, più anziano del mondo. Di qui una vera e propria sanitarie, sociali, economiche e tecnologiche, con vocazione produttiva, sinora poco valorizzata: l’ambizione di essere interlocutore privilegiato quella per l’ideazione e la produzione di materiali, in tutti i settori della società influenzati dalla manufatti, dispositivi e servizi “a misura di anziano”, “rivoluzione” della longevità diffusa. Ciò nella esportabili in tutto l’Occidente che invecchia. convinzione di base che sia indispensabile coniugare il mondo delle aziende e quello dei GLI OBIETTIVI E LE ATTIVITA’ sistemi di assistenza e cura perché il Paese e il SSN I progetti di Italia Longeva investono vari ambiti possano correre. del target anziani e consistono in iniziative di comunicazione, sensibilizzazione, educazione e I CAMPI DI INTERESSE diffusione “culturale” verso le istituzioni, i professionisti • Il ripensamento dei modelli organizzativi e del comparto sanitario e i cittadini. gestionali della Long-Term Care e dei setting Con l’obiettivo di ideare e proporre nuovi assistenziali dell’anziano cronico con l’obiettivo approcci e soluzioni alle problematiche socio- di avanzare ai decisori istituzionali proposte su sanitarie, economiche e di governance inerenti modalità efficaci e sostenibili di presa in cura delle l’invecchiamento, Italia Longeva in maniera persone fragili; inclusiva riunisce stakeholder e key-player in rappresentanza di istituzioni e business community • La prevenzione delle patologie e la lotta alla di riferimento in tavoli di lavoro, board scientifici, fragilità, perseguita attraverso l’approfondimento convegni, seminari e road show. scientifico e la comunicazione dei vantaggi legati all’immunizzazione, a una corretta alimentazione, Per diffondere la cultura dell’invecchiare bene e all’esercizio fisico e più in generale agli stili di vita; promuovere strategie e azioni utili a contrastare i deficit e i problemi che arrivano una volta • L’assistenza domiciliare e la tecnoassistenza, invecchiati, Italia Longeva realizza campagne ambiti diversi ma accomunati dall’obiettivo di televisive, pubblicazioni e iniziative rivolte al assistere e curare l’anziano a casa propria, il più cittadino. vicino possibile ai suoi affetti e in continuità con le sue abitudini di vita; 15
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IL QUADRO D’INSIEME I talia Longeva presenta quest’anno la sesta edi- zione del consueto approfondimento sulla long- term care in Italia, con un focus sull’identificazione La parola d’ordine in questi anni di pandemia è stata e continua ad essere fragilità. La fragilità è il principale ostacolo ad un invecchiamento di suc- e mappatura della fragilità tra gli anziani. Il docu- cesso – riduce la qualità della vita, predispone allo mento è stato preparato in collaborazione con la sviluppo di disabilità severe e genera un elevato Direzione Generale della Programmazione Sanita- consumo di risorse socio-sanitarie. Gli effetti sulla ria del Ministero della Salute, la Società Italiana di popolazione anziana della recente pandemia da Medicina Generale (SIMG) e la Direzione del dipar- COVID-19 hanno reso il concetto di fragilità pale- timento Malattie Cardiovascolari, Endocrino-meta- se per tutti, anche ai non addetti ai lavori e hanno boliche ed Invecchiamento dell’Istituto Superiore di sottolineato ancora una volta – ancora più intensa- Sanità (ISS). mente – quanto sia importante disporre di servizi ter- ritoriali di long-term care equi, efficaci ed efficienti. L’attenzione è alta – come non mai – sui temi Ma come si riconosce la fragilità? Come si misura? dell’assistenza agli anziani, la sostenibilità della Quanti anziani fragili vi sono nel nostro Paese? Vi è long-term care, la continuità assistenziale, la medi- corrispondenza tra numero di anziani fragili e risorse cina di iniziativa, l’utilizzo dei big data e la stratifi- socio-assistenziali predisposte per garantirne le con- cazione del rischio per la pianificazione di percorsi dizioni di salute? Queste le domande che fino ad socioassistenziali personalizzati. L’indagine di Italia oggi hanno trovato solamente risposte parziali. Longeva arriva ad un mese dalla pubblicazione del Dm 77/2022 a firma del Ministero della Salute e del Il presente documento si articola in tre capitoli. Ministero dell’Economia e delle Finanze, che san- Nel primo capitolo, con il supporto della Direzione cisce il nuovo regolamento sugli standard dell’as- generale della programmazione sanitaria del Mini- sistenza territoriale al quale le Regioni faranno rife- stero della Salute si fa il punto della situazione sullo rimento d’ora in avanti nella riorganizzazione delle stato dell’arte delle riforme in corso, ripercorrendo i cure territoriali. In queste linee-guida le Case della passaggi che dal PNRR hanno condotto alla recen- Comunità, gli Infermieri di Famiglia, le Centrali Ope- te pubblicazione del Dm 77/2022. rative Territoriali e gli Ospedali di Comunità trovano una chiara connotazione e collocazione all’inter- Il secondo capitolo dell’indagine offre un aggiorna- no del Distretto e si conferma l’importante ruolo di mento dei flussi informativi ministeriali relativi ai volu- coordinamento del Medico di Medicina Generale mi di attività registrata negli ultimi anni, fino al 2021, (MMG). Le reti delle cure palliative e dell’assistenza in termini di cure domiciliari, assistenza residenziale domiciliare emergono come servizi trainanti l’effi- e semiresidenziale e cure palliative. La lettura dei cientamento del sistema e si fa riferimento per la dati più recenti restituisce un quadro non difforme prima volta alla medicina di popolazione: una me- da quanto osservato negli ultimi anni. L’offerta di dicina che si pone come obiettivo la promozione assistenza domiciliare integrata (ADI) cresce lenta- della salute della popolazione di riferimento, attra- mente: nel 2021, 403.003 persone over 65 – pari a verso l’utilizzo della stratificazione ed identificazio- poco meno del 2,9% degli anziani – hanno ricevuto ne dei bisogni di salute basati sull’utilizzo dei dati. cure ed assistenza presso il proprio domicilio. Tutta- 17
IL QUADRO D’INSIEME via, la distribuzione dell’offerta di ADI – come già Stoccolma e la Direzione del dipartimento Malattie noto – presentava importanti differenze geografi- Cardiovascolari, Metaboliche ed Invecchiamento che. Regioni quali l’Abruzzo, il Veneto, la Sicilia, la dell’Istituto Superiore di Sanità, volto a misurare e Basilicata e la Toscana hanno riportato nel 2021 un mappare la fragilità tra la popolazione ultrasessan- tasso di copertura ADI tra la popolazione anziana tenne in Italia, identificandone alcuni dei più impor- che variava tra il 3,8% e il 4,7%, con la maggior par- tanti determinanti sociodemografici, e prendendo te delle restanti Regioni che presentavano tassi net- come anno di riferimento il 2019. Per la valutazione tamente inferiori. Si conferma inoltre una grande della fragilità è stato applicato un indice di fragili- eterogeneità nell’intensità delle cure erogate, con tà, precedentemente validato, su un campione di coefficienti di intensità assistenziale (CIA) distribuiti 440.000 pazienti di medicina generale di età pari in maniera estremamente differente tra le diverse o superiore a 60 anni, rappresentativo della popo- aree del Paese. In linea con le politiche sanitarie lazione italiana nella stessa fascia di età. La stratifi- della maggior parte dei paesi europei – che identi- cazione della popolazione secondo questo indice ficano nella casa il luogo privilegiato per le cure – la mostra che in Italia, il 35,5% degli over 60 presenta crescita di posti letto in ambiente socioassistenziale una fragilità di grado lieve, il 14,4% una fragilità di residenziale (RSA) registra una progressiva battuta grado moderato e il 6,5% una fragilità di grado se- d’arresto. Nel 2021, per 317.260 individui over 65 si vero. La presenza di una fragilità grave espone un è registrato almeno un episodio di ricovero presso individuo ad un rischio quintuplo di morire durante una RSA. Le cure residenziali presentano un mag- i successivi cinque anni, rispetto a chi non presen- giore grado di sviluppo nelle Regioni settentriona- ta alcuna fragilità. I soggetti over 60 che presenta- li, con un evidente gradiente nord-sud. In Italia, a no una fragilità severa corrispondono al 5,3% degli fronte di un tasso medio di over 65 istituzionalizzati anziani residenti al Settentrione, il 6,2% al Centro e pari al 2,3%, ai due estremi dell’ampio ventaglio re- 8,2% al Sud e Isole. Tra le Province che presentano i gionale troviamo la Provincia Autonoma di Trento, tassi maggiori di over 60 affetti da fragilità grave vi con una copertura del 7,64% e la Regione Campa- sono Rieti (14,4%), Salerno (12,0%), Trapani (11,9%), nia, con una copertura dello 0,23%. Nel complesso, Avellino (11,4%), Napoli (10,6%), Agrigento (10,5%), sommando i tassi di anziani over 65 in ADI e quelli Benevento (10,4%), Enna (10,1%), La Spezia (10,0%) ospiti di RSA, solamente un terzo delle aree prese e L’Aquila (9,2%). Si nota una predominanza di Pro- in esame raggiunge o supera il 6%, tra queste la vince del Meridione ma allo stesso tempo è eviden- Provincia Autonoma di Trento, il Veneto, la Lombar- te come una maggiore prevalenza di fragilità non dia, la Toscana, il Friuli Venezia Giulia, il Piemonte, le sia appannaggio unico delle città del Sud Italia. Marche e l’Emilia Romagna. Infine, ultimo risultato Al contrario, guardando alle dieci Province italia- di rilievo, l’analisi della percentuale di pazienti de- ne che presentano i tassi inferiori di fragilità seve- ceduti per cancro nel 2021, al contempo destina- ra, troviamo Asti (1,9%), Macerata (2,1%), Bolzano tari di cure palliative, mostra negli ultimi anni un pla- (2,4%), Trento (2,4%), Savona (2,7%), Siracusa (3,0%), teau – se non addirittura una lieve decrescita – con Cuneo (3,3%), Pisa (3,3%) Lecco (3,4%) e Vercelli una percentuale media nazionale pari al 31%, ed (3,5%). Anche in questo caso, il fattore geografico un’ampia forbice regionale con una punta del 56% spiega solo in parte la distribuzione del fenomeno riportata dal Veneto. nel nostro Paese. Nel tentativo di identificare alcuni dei determinanti in grado di spiegare le differenze Nel terzo capitolo dell’indagine, Italia Longeva pre- geografiche nella distribuzione della fragilità è sta- senta i risultati di uno studio condotto in collabora- ta condotta un’analisi di correlazione tra il reddito zione con la Società Italiana di Medicina Generale imponibile pro capite medio riportato dal Ministero e delle Cure Primarie (SIMG), il Karolinska Institutet di dell’Economia e delle Finanze e la percentuale di 18
IL QUADRO D’INSIEME soggetti over 60 affetti da fragilità severa. L’analisi restanti Regioni si riscontra un rapporto tra offerta mostra una forte correlazione inversa tra il livello di assistenziale e percentuale di fragili severi inferiore fragilità misurato e lo stato socioeconomico della all’unità, ad indicare una possibile insufficienza nel- popolazione; ma ancora una volta quest’ultimo la risposta ai bisogni socioassistenziali dei cittadini non spiega l’interezza del fenomeno, tale per cui più fragili. si osservano Province italiane con valori di reddito medio pro capite estremamente differenti ma con Studi scientifici condotti in altri paesi mostrano chia- livelli di fragilità simile. È questo il caso, ad esempio, ramente come il riconoscimento tempestivo in una di Foggia (reddito medio pro capite pari a 15.000 comunità dei soggetti fragili sia il passaggio chiave euro) e Pavia (reddito medio pro capite pari a per una presa in carico precoce ed efficace – con 22.000 euro) che presentatno una percentuale attivazione di percorsi socioassistenziali personaliz- identica (8%) di soggetti over 60 affetti da fragili- zati – di coloro i cui bisogni socioassistenziali gra- tà severa. Questi risultati sottolineano con forza la vano e graveranno sempre di più sulla sostenibili- necessità di esaminare nel dettaglio e con risorse tà delle cure. L’impiego di strumenti che misurino adeguate quali siano i determinanti più importanti – la fragilità, validati e applicabili su ampia scala, è ma soprattutto quelli modificabili – della fragilità tra mandatorio per una quantificazione reale del biso- la popolazione. Lo studio si conclude con un’ana- gno assistenziale, passaggio essenziale per una cor- lisi del rapporto fra l’offerta regionale di posti letto retta programmazione dei sistemi sanitari nazionale in RSA e copertura ADI (flussi informativi SIAD e FAR e regionali. Alla luce delle massicce progettualità 2019) e i tassi di fragilità misurati tramite informazioni di riforma delle cure territoriali in atto e della pos- raccolte dalla medicina primaria. Assumendo che sibilità ormai reale di misurare con accuratezza e gli anziani portatori di fragilità severa abbiano un bi- capillarità i bisogni del cittadino, sarebbe opportu- sogno certo di cure domiciliari o residenziali, si evin- no valorizzare le iniziative che propongono già oggi ce come le Regioni che attualmente rispondono strumenti validi per la profilazione della popolazio- adeguatamente a tale bisogno siano un numero ne, basati su parametri raccolti routinariamente su esiguo. Tra di esse troviamo il Piemonte, la Liguria, ampia scala, quali ad esempio le informazioni clini- il Veneto, le Marche e il Friuli Venezia Giulia. Per le che in possesso della medicina primaria. 19
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CAPITOLO LA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVI- ZI A GARANZIA DI MIGLIORE PRE- 1 SA IN CARICO DEI FRAGILI E DEI MALATI CRONICI Stato dell’arte delle riforme in atto ritorio e organizzata in modo da essere legata alla L’assistenza territoriale rappresenta un sistema ar- comunità locale. Prevedeva che i Comuni, singoli ticolato composto dalla complessa rete dei servi- o associati, avessero il compito di articolare le Uni- zi sanitari e socio-sanitari considerata prioritaria fin tà sanitarie locali in distretti sanitari di base, come dall’istituzione del SSN con la legge 833/1978 che luoghi di partecipazione dei cittadini, di raccolta e ha ripreso alcuni principi della Dichiarazione di analisi dei bisogni, “strutture tecnico-funzionali per Alma Ata adottata alla Conferenza internaziona- l’erogazione dei servizi di primo livello e di pronto le sull’assistenza sanitaria primaria organizzata nel intervento”. settembre 1978 dall’Organizzazione Mondiale della Il Servizio sanitario nazionale persegue questi obiet- Sanità. Valori riaffermati dall’OMS a 40 anni di di- tivi attraverso le attività distrettuali e la valorizzazio- stanza, con la Dichiarazione di Astana del 2018. ne dei servizi territoriali. Al Distretto, oggi possono In quella sede si affermava “l’assistenza sanitaria essere ricondotte le seguenti funzioni: primaria è la chiave di volta per il raggiungimento • committenza , ossia la capacità di programmare dell’obiettivo di dare a tutti i popoli del mondo un i servizi da erogare a seguito della valutazione dei adeguato livello di salute…”, ribadendo altresì che bisogni dell’utenza di riferimento anche in relazione essa “rappresenta il primo livello di contatto degli alle risorse disponibili. Il Distretto, infatti, su mandato individui, della famiglia e della comunità con il si- della Direzione Generale della ASL, provvede alla stema sanitario in un quadro di effettiva partecipa- programmazione dei servizi da garantire, alla piani- zione”. ficazione delle innovazioni organizzativo/produttive L’assistenza primaria quale primo punto di acces- locali, alle decisioni in materia di logistica, accesso, so dei cittadini al servizio sanitario ha un approc- offerta di servizi, assicurando la fruizione delle pre- cio inclusivo, equo, sostenibile ed efficiente per stazioni all’utenza; migliorare la salute, fisica e mentale, delle persone • produzione, ossia la funzione di erogazione dei e il benessere della società. Viene definita come servizi sanitari territoriali,caratterizzata da erogazio- “l’erogazione di servizi universalmente accessibili, ne in forma diretta o indiretta dei servizi sanitari e so- integrati, centrati sulla persona in risposta alla mag- ciosanitari di cui all’articolo 3 quinquies del decreto gioranza dei problemi di salute del singolo e della legislativo 30 dicembre 1992, n. 502; comunità nel contesto di vita. I servizi sono erogati • garanzia, ossia il compito di assicurare l’accesso da équipe multiprofessionali, in collaborazione con ai servizi, l’equità all’utenza attraverso il monitorag- i pazienti e i loro caregiver, nei contesti più prossimi gio continuo della qualità dei servizi medesimi, la alla comunità e alle singole famiglie, e rivestono un verifica delle criticità emergenti nella relazione tra i ruolo centrale nel garantire il coordinamento e la servizi e tra questi e l’utenza finale. continuità dell’assistenza alle persone”. La legge 833/78, già intravedeva la necessità di ga- Una delle priorità della programmazione sanita- rantire l’unitarietà della gestione e del governo dei ria nazionale, anche alla luce dell’esperienza non servizi sanitari nell’Unità Sanitaria Locale e di porta- ancora conclusa dell’emergenza Covid19, è stata re i servizi il più vicino possibile al luogo di vita delle proprio il rafforzamento, l’innovazione e l’integra- persone, con una medicina primaria diffusa sul ter- zione dei servizi territoriali attraverso lo sviluppo di 21
CAPITOLO 1 LA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI modelli organizzativi integrati e digitalizzati in linea biente e promuove l’applicazione di un approccio con le riforme e gli investimenti della Missione 6 salu- multidisciplinare, intersettoriale e coordinato. te del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR. La riforma del territorio contenuta nel PNRR si è con- Il PNRR, nell’ambito di una progressiva integrazione cretizzata con la pubblicazione in GU del Decreto tra assistenza sanitaria e sociale, abbraccia la visio- ministeriale 23 maggio 2022, n. 77 Regolamento ne di valutazione globale dei bisogni e presa in ca- recante la definizione di modelli e standard per lo rico della persona e delinea un forte investimento sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sani- sulla riorganizzazione dei servizi di assistenza territo- tario nazionale, che segna la complementarietà riale: strutture di prossimità, casa come primo luogo con il DM 70/2015 sugli standard ospedalieri. Con di cura (cure domiciliari), medicina di iniziativa at- questa riforma, per la prima volta, vengono definiti traverso la stratificazione della popolazione per in- standard per l’assistenza territoriale, come già av- tensità dei bisogni, digitalizzazione e telemedicina. viene a livello ospedaliero, che tutte le Regioni sono chiamate a rispettare. Dal PNRR al Dm77/22 Il perno della riforma è il Distretto sanitario al cui Il PNRR investe complessivamente 15,63 miliardi di interno svolge ruolo fondamentale la Casa della euro nella Missione 6 Salute cui si aggiungono le ri- Comunità attraverso cui garantire cure mediche di sorse Piano Nazionale Complementare-PNC (2,89 prossimità e minore pressione sugli ospedali. miliardi) e React-Eu (1,71 miliardi) per un totale di La Casa della Comunità si propone come modello 20,23 miliardi. organizzativo di approccio integrato e multidiscipli- Il territorio è al centro della Componente 1. Reti di nare attraverso équipe territoriali e rappresenta il prossimità, strutture intermedie e telemedicina per luogo privilegiato per l’erogazione di interventi sa- l’assistenza sanitaria territoriale volta a rafforzare le nitari e di integrazione sociale: assistenza ai cittadini prestazioni erogate sul territorio grazie al potenzia- h24 sette giorni su sette, e studi dei medici di fami- mento e alla creazione di strutture e presidi territo- glia (in qualità di spoke delle Case della Comunità) riali (come le Case della Comunità e gli Ospedali collegati in rete per assicurare aperture h12 tutti i di Comunità), il rafforzamento dell’assistenza do- giorni della settimana. miciliare, lo sviluppo della telemedicina e una più Il 30 marzo 2022 è stata adottata l’intesa Stato-Re- efficace integrazione con tutti i servizi sociosanitari. gioni sullo schema di decreto del Ministro della Sa- L’ammontare delle risorse destinate alla riorganizza- lute che approva lo schema di contratto istituziona- zione dell’assistenza territoriale è pari a 7 miliardi di le di sviluppo (CIS) e lo schema di Piano operativo, euro (risorse PNRR) cui si aggiungono 500 milioni di conseguendo l’obiettivo fissato per giugno 2022. Il Piano Nazionale Complementare (PNC) per l’inve- traguardo è disporre, entro il 2026, di almeno 1.350 stimento Salute, ambiente, biodiversità e clima, di Case della comunità. fatto la definizione di un nuovo assetto istituzionale Il DM77/22 ha definito gli standard della Casa della di prevenzione collettiva e sanità pubblica promos- Comunità: so dal PNRR. L’investimento mira a far fronte effica- - almeno 1 Casa della Comunità hub ogni 40.000- cemente ai rischi storici ed emergenti sulla salute 50.000 abitanti; dei cambiamenti ambientali e climatici nell’ambito - Case della Comunità spoke e ambulatori di Me- del nuovo assetto ed è collegato all’Istituzione del dici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scel- Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi am- ta tenendo conto delle caratteristiche orografiche bientali e climatici (SNPS), in linea con l’approccio e demografiche del territorio al fine di favorire la “One health” o “Planetary health” che considera capillarità dei servizi e maggiore equità di acces- la «salute» il risultato di uno sviluppo armonico e so- so, in particolare nelle aree interne e rurali. Tutte le stenibile dell’essere umano, della natura e dell’am- aggregazioni dei MMG e PLS (AFT e UCCP) sono ri- 22
CAPITOLO LA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI 1 comprese nelle Case della Comunità avendone in croniche”, sempre all’interno della Componente 1 esse la sede fisica oppure a queste collegate fun- della Missione 6 Salute. La misura intende cogliere zionalmente; e valorizzare le potenzialità della telemedicina per - nella Casa della comunità hub lo standard è di supportare al meglio i pazienti con malattie croni- 7-11 infermieri e 5-8 unità di personale di supporto che: gli interventi previsti dal PNRR riguardano lo (sociosanitario, amministrativo). sviluppo dell’interazione a distanza tra medico e L’attuazione del Regolamento DM77/22, per gli paziente con particolare riguardo alla diagnostica anni 2022-2026 e a regime, trova un significativo so- e al monitoraggio; la creazione di una piattafor- stegno nella legge di bilancio 2022 con riferimento ma nazionale per lo screening della telemedicina; al personale dipendente e al personale conven- il finanziamento di iniziative di ricerca specifiche zionato. Nello specifico, stanzia importanti risorse, sulle tecnologie digitali per la salute e l’assistenza. a valere sul finanziamento del Servizio sanitario na- A oggi è stato approvato il Contratto di Sviluppo zionale: 90,9 milioni di euro per l’anno 2022; 150,1 istituzionale con il Ministero della Salute ed è stato milioni di euro per l’anno 2023; 328,3 milioni di euro pubblicato il bando per la piattaforma nazionale. per l’anno 2024; 591,5 milioni di euro per l’anno Altra leva fondamentale per una piena riorganizza- 2025 e 1.015,3 milioni di euro a decorrere dall’anno zione dei servizi di presa in carico e assistenza, in cui 2026. L’autorizzazione di spesa decorre dalla data il territorio diventa compiutamente complemen- di entrata in vigore del Regolamento e con succes- tare all’assistenza ospedaliera, è rappresentata sivo decreto del Ministro della salute, di concerto dall’utilizzo dei dati e lo sviluppo di modelli predittivi con il Ministro dell’economia e delle finanze, i fondi attraverso la stratificazione. sono ripartiti tra le Regioni e le Province Autonome Infine, lo sviluppo di un modello predittivo è previ- in base ai criteri definiti dal DM77/22 tenendo conto sto nell’ambito dell’investimento “Rafforzamento degli obiettivi previsti dal PNRR. dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per Nell’ottica di promuovere una efficace integrazio- la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la si- ne tra gli ambiti sanitari, sociosanitari e sociali e ri- mulazione” (Missione 6 salute Componente 2 Inno- spondere a bisogni sempre più complessi, alla luce vazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sani- del progressivo invecchiamento della popolazione tario nazionale). e il conseguente aumento delle cronicità e/o fragi- L’efficacia del servizi sanitari si misura, infatti, sulla lità, la legge di bilancio 2022 prevede anche che capacità di tutelare la popolazione tutta, non solo vengano individuati i Livelli essenziali delle presta- quanti chiedono prestazioni: prendere in carico la zioni sociali e la correlata definizione degli Ambiti persona sana ed essere in grado di prevedere con Territoriali Sociali (ATS), omogenea e coerente con i scenari a lungo termine quale potrà essere l’evolu- Livelli essenziali di assistenza sanitaria. zione di singole patologie, sulla base di dati sanitari Ancora una volta per legge si cerca di favorire la real world, è la sfida che vede impegnata ormai reale integrazione. da qualche anno la programmazione sanitaria per raggiungere l’obiettivo di un’assistenza sanitaria Digitalizzazione e utilizzo dei dati capace di intervenire con tempestività e conteni- Il potenziamento dell’assistenza territoriale trova un mento dei costi. rilevante supporto nello sviluppo della sanità digita- E’ essenziale, dunque, disporre di metodologie e le che vede nella Telemedicina uno dei principali strumenti atti a costruire scenari prospettici utili a ambiti di applicazione. Il PNRR finanzia con 1 miliar- definire una politica sanitaria che tenga conto del- do di euro l’intervento sulla telemedicina nell’am- le molteplici spinte al cambiamento del sistema e i bito dell’investimento “Assistenza domiciliare e numerosi vincoli esistenti. Intercettare il bisogno di telemedicina per le persone affette da malattie salute consente di migliorare gli strumenti di gover- 23
CAPITOLO 1 LA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI nance e di programmazione per una più efficace materia di protezione dei dati: sostenere i servizi sa- presa in carico delle persone, secondo il principio di nitari digitali e chiarirà gli aspetti riguardanti la sicu- prossimità e centralità del paziente alla base della rezza e la responsabilità dell’intelligenza artificiale in vision della Missione Salute, nonché una maggiore materia di salute. sostenibilità economica del servizio sanitario. Con Lo stesso DM 77/22 enfatizza l’importanza di im- questa consapevolezza, prima ancora che la pan- plementare sistemi di misurazione e stratificazione demia ci travolgesse, la Direzione Generale della dei bisogni socioassistenziali della popolazione, se- Programmazione Sanitaria ha iniziato a lavorare condo una valutazione olistica a supporto dei pro- alla costruzione del futuro “Modello Predittivo” del grammi di sorveglianza proattiva nell’ambito del SSN”, progetto nato nell’ambito del progetto “Ana- piano di potenziamento dell’assistenza territoriale. lisi fattori di produzione per resilienza e sviluppo del Il Regolamento prevede l’adozione di un modello SSN” finanziato attraverso risorse del PON Gover- di stratificazione comune su tutto il territorio nazio- nance e Capacità Istituzionale (PON GOV) 2014- nale, che assicuri equità di accesso ed omogenei- 2020. L’obiettivo è costruire un modello previsionale tà di presa in carico, con la finalità di individuare del fabbisogno di salute della popolazione italiana interventi appropriati, sostenibili e personalizzati de- e di spesa sanitaria in grado, anche attraverso l’uso finiti nel Progetto di Salute, strumento è di supporto delle nuove tecnologie fondate sul machine lear- nella presa in carico della persona. Il sistema di go- ning e sull’intelligenza artificiale, di simulare diversi vernance territoriale è impostato per garantire con- scenari per supportare le scelte di programmazione tinuità delle cure per i pazienti cronici/fragili anche sanitaria e la corretta distribuzione delle risorse, ren- attraverso l’integrazione socio-sanitaria. dendole maggiormente coerenti con i trend in atto e tutelando la sostenibilità del sistema. Conclusioni La progettualità si inserisce pienamente nel pro- Il PNRR ha reso disponibili risorse economiche per gramma per la salute promosso della Commissio- completare un percorso volto al potenziamento ne Europea EU4 Health 2021-2027 – per gli aspetti dell’assistenza primaria che si è sviluppato, ben pri- inerenti lo “European Health Data Space” o spazio ma della pandemia, a partire dall’approvazione comune europeo dei dati sanitari. La Commissione, del Piano Nazionale della Cronicità, nel 2016, e poi adottando misure legislative e soluzioni tecnologi- con il successivo Pon Gov Cronicità ITC, quale stru- che innovative ad hoc in materia di circolazione e mento per accompagnare l’evoluzione dei proces- interoperabilità dei dati sanitari, intende promuove- si di gestione della cronicità introducendo modelli re lo scambio sicuro dei dati dei pazienti e il con- innovativi con il supporto dell’ITC. trollo dei cittadini sui loro dati sanitari; sostenere la Nel corso dei decenni accanto all’evoluzione del ricerca su terapie, medicinali, dispositivi medici e ri- concetto di salute, intesa oggi come risultato di uno sultati; incoraggiare l’accesso ai dati sanitari e il loro sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, utilizzo per la ricerca. della natura e dell’ambiente (approccio ONE-He- Lo spazio europeo dei dati sanitari poggerà su tre alth), si è evoluto anche il concetto di bisogno e pilastri principali: con esso la necessità di intervenire sul bisogno di • un solido sistema di gestione dei dati e di norme cura in maniera personalizzata, ma allo stesso tem- per lo scambio dei dati po globale e integrata, dando risposte non solo di • la qualità dei dati natura sanitaria ma anche sociale. • una solida rete di infrastrutture e di interoperabilità Gli sforzi della programmazione sanitaria, anticipan- Ciò favorirà auspicabilmente l’elaborazione delle do la lezione che sarebbe arrivata dall’emergenza politiche e la regolamentazione, con un quadro di Covid19, ha avviato un percorso di sviluppo di mo- governance affidabile e il rispetto delle norme in delli predittivi che supportino la determinazione del 24
CAPITOLO LA RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI 1 fabbisogno di salute e parallelamente la sostenibi- ca Mattarella in occasione dei 40 anni del SSN “il lità economica delle scelte di policy adottate. Ciò nostro Servizio sanitario nazionale è stato ed è un al fine di efficientare gli strumenti di governance: grande motore di giustizia, un vanto del sistema conoscere i bisogni di salute e socio-assistenziali Italia. Non mancano difetti e disparità da colmare. permette non solo di agire con maggiore efficacia Ma si tratta di un patrimonio da preservare e da sul piano della prevenzione e sui determinanti di sa- potenziare”. lute, ma anche di programmare, sulla base di sce- Oggi abbiamo colto l’opportunità di fare un salto in nari evolutivi già definiti, la presa in carico e la cura avanti, supportati dai finanziamenti del PNRR, una delle persone, in modo tempestivo, appropriato ed sfida importante per far evolvere il sistema puntan- economicamente sostenibile. do sull’innovazione, sull’analisi dei fabbisogni, sul la- Per concludere, sono oggi più che mai attuali le voro multidisciplinare e sulla prossimità. parole pronunciate dal Presidente della Repubbli- 25
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CAPITOLO 2 I NUMERI DELLA LONG-TERM CARE I l corretto funzionamento dei servizi territoriali – quel- li in grado di operare un’adeguata presa in carico del cittadino durante la sua permanenza nella co- Cure domiciliari I dati qui riportati si riferiscono a serie storiche a par- tenza dall’anno 2014, con un focus sull’anno 2021, munità e tra i possibili e a volte numerosi passaggi il cui ultimo aggiornamento è stato reso disponibile tra i diversi setting assistenziali – si basa sull’integri- dalla Direzione generale della digitalizzazione, del tà ed efficacia di una rete che vede il domicilio sistema informativo sanitario e della statistica del come luogo privilegiato delle cure e di una serie Ministero della Salute. Il flusso relativo alle cure do- di servizi socio-assistenziali di carattere residenziale miciliari prende il nome di SIAD. Si rimanda il lettore e semiresidenziale che, laddove necessario, devo- alle note metodologiche riportate alla fine del ca- no poter usufruire di cure palliative ad attivazione pitolo per i dettagli relativi al SIAD. tempestiva aderenti ad elevati standard di qualità. Nel complesso ci si riferisce a questa rete come alla Come riscontrato precedentemente, In Italia, il nu- rete della long-term care. Nel presente capitolo of- mero di anziani riceventi ADI ha subito nel tempo friamo una panoramica della diffusione territoriale un progressivo – sebbene timido – incremento (Fi- della long-term care in Italia, tramite la presentazio- gura 2.1). La serie storica a nostra disposizione, a ne dei dati attraverso i quali il Ministero della Salute partenza dal 2014, registra un trend costantemente monitora i volumi di attività di cure domiciliari, cure in ascesa, fino al 2019, con una battuta d’arresto residenziali e semiresidenziali e cure palliative. osservata nel 2020, anno della pandemia, e una 450,000 391,646 403,002 392,693 400,000 374,960 346,651 Anziani assistiti in ADI 350,000 322,767 286,977 300,000 252,377 330,380 316,022 324,531 250,000 293,039 332,716 271,409 200,000 240,991 209,781 150,000 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 over 65 over 75 Figura 2.1. Numero di anziani assistiti in ADI. Serie storica 2014-2021. Figura 2.1. Numero di anziani assistiti in ADI. Serie storica 2014-2021 Fonte: Fonte: Ministero Ministero della Salute della Salute (2022).(2022). Elaborazione Elaborazione di Italia Longeva. di Italia Longeva Nella Figura 2.2 viene riportato il trend del tasso di anziani beneficiari di cure domiciliari durante il periodo 2014-2021. Come già osservato, si nota una progressiva crescita dei volumi di attività durante 27 il
CAPITOLO 2 I NUMERI DELLA LONG-TERM CARE 450,000 successiva ripresa. Nel 2019 gli over 65 riceventi ADI vince Autonome italiane, con divari 403,002 391,646 tra le diverse 392,693 sono stati 392.693, 400,000dei quali 330.380 presentavano 374,960 aree che possono superare il fattore 10. Le Regioni un’età uguale o superiore ai 75 anni. In termini re- 346,651 che nel 2021 hanno riportato un più alto tasso di Anziani assistiti in ADI lativi (Figura 322,767 2.2), gli assistiti in ADI rappresentava- 350,000 anziani assistiti in ADI sono, similmente a quanto os- no nel 2019 il 2,83% degli over 65286,977 (erano il 2,72% servato nel 2020, l’Abruzzo (4,71% degli over 65 e nel 2018 e 300,000 2,54% nel 2017) e il 4,68% degli over 75 252,377 330,380 7,72% degli over 75), il Veneto (4,34% e 7,12%), la Si- (erano il 4,48% nel 2018 e 4,19% nel 2017). Nel 2020 316,022 cilia (4,13% 324,531 e 6,67%), la Basilicata (3,92% e 6,63%), la una battuta250,000 d’arresto nella crescita vede un nume- 293,039 Toscana 332,716 (3,82% e 5,71%), le Marche 83,72% e 5,96%) ro totale di over 65 riceventi cure domiciliari pari a271,409 e l’Emilia Romagna (3,72% e 6,08%). I tassi di coper- 200,000 391.646 unità 240,991 (2,81%), di cui 324.531 (4,62%) over 75. tura più bassi sono stati invece riportati dalla Pro- 209,781 vincia Autonoma di Bolzano (0,44% tra gli over 65 e Nella Figura150,000 2.2 viene riportato il trend del tasso di 0,66% tra gli over 75), Valle D’Aosta (0,45% e 0,67%), 2014 anziani beneficiari di cure 2015 domiciliari 2016 durante il pe- 2017 2018 e 0,79%), Molise (0,49% 2019Puglia2020 (1,91% e 2021 3,17%) e Pie- riodo 2014-2021. Come già osservato, si nota over una 65 monteover 75 e 3,33%). Per quanto riguarda le Re- (2,08% progressiva crescita dei volumi di attività durante gioni Sardegna e Calabria il flusso SIAD non risulta Figura il corso 2.1. Numero del tempo. di nel Mentre anziani 2014assistiti in ADI. Serie soddisfato la percentua- storica 2014-2021. al 30 Giugno 2022. Si fa presente che al- le di over 65 assistiti in ADI era dell’1,91% e quella Fonte: Ministero della Salute (2022). Elaborazione di Italia cune Regioni e Province Autonome presentano dei Longeva. degli over 75 del 3,22%. Nel 2021, secondo anno di ritardi nel soddisfare il debito informatico del SIAD. pandemia da SARS-COV-2, è stato registrata una Nello specifico, un ulteriore ritardo potrebbe essere Nella Figura percentuale di over2.2 65viene assistitiriportato il trend in ADI pari del etasso di al 2,89% anziani dipeso beneficiari dalla pandemia di cure domiciliari indurante da COVID-19 corso il nel di over 75 pari2014-2021. periodo al 4,74% biennio 2020-2021. Come già osservato, si nota una progressiva Per volumi crescita dei tale ragione i dati di attività qui pre- durante il La Figura 2.3, mostra come l’offerta di cure domici- sentati sono potenzialmente suscettibili di rettifica corso del tempo. Mentre nel 2014 la percentuale di over 65 assistiti in ADI era dell’1,91% e quella degli liari vari estremamente tra le diverse Regioni e Pro- durante il corso del prossimo anno. Parallelamente over 75 del 3,22%. Nel 2021, secondo anno di pandemia da SARS-COV-2, è stato registrata una percentuale di over 65 assistiti in ADI pari al 2,89% e di over 75 pari al 4,74%. 5.0 4.68 4.62 4.74 4.48 4.5 4.19 3.93 4.0 3.54 3.5 3.22 2.83 2.81 2.89 3.0 2.72 2.39 2.54 2.5 2.15 1.91 2.0 1.5 1.0 0.5 0.0 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 over 65 over 75 Figura 2.2. Percentuale di anziani assistiti in ADI. Serie storica 2014-2021. Figura 2.2. Percentuale di anziani assistiti in ADI. Serie storica 2014-2021 Fonte:Fonte: Ministero Ministero della (2022). della Salute Salute (2022). Elaborazione Elaborazione di Italia Longeva. di Italia Longeva 16 28
CAPITOLO I NUMERI DELLA LONG-TERM CARE 2 al numero assoluto e percentuale di cittadini an- Nel 2021, delle 980.786 PIC erogate a soggetti di ziani beneficiari di ADI, negli anni precedenti alla età uguale o superiore ai 65 anni, 260.113 presen- pandemia, si registra un incremento del numero di tavano il più basso livello di intensità assistenziale Prese In Carico (PIC) con, anche in questo caso, (CIA base), 216.329 rientravano nel CIA di I livello, un appiattimento della curva nel 2020 ed una lieve 223.386 nel CIA di II livello, 31.473 nel CIA di III livello ripresa nel 2021. Nel 2021 sono state registrate in Ita- e 104.854 nel CIA di IV livello. Infine, un numero pari lia 1.179.513 PIC totali, delle quali 980.786 erogate a a 144.631 PIC rientrava tra gli accessi domiciliari a cittadini over 65. carattere episodico (Figura 2.5). La distribuzione- Abruzzo 7.72 4.71 Veneto 7.12 4.34 Sicilia 6.77 4.13 Basilicata 6.63 3.92 Toscana 5.71 3.82 Marche 5.96 3.72 Emilia Romagna 6.08 3.72 Friuli Venezia Giulia 5.00 3.14 PA Trento 5.05 3.10 Liguria 4.73 3.07 Lombardia 4.59 2.81 Lazio 4.68 2.73 Umbria 3.93 2.41 Campania 3.87 2.20 Piemonte 3.33 2.08 Puglia 3.17 1.91 Molise 0.79 0.49 Valle D'Aosta 0.67 0.45 PA Bolzano 0.66 0.44 Sardegna n.d. Calabria n.d. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 over 75 over 65 FiguraFigura 2.3. Percentuale 2.3. Percentuale di anziani di anziani over over 65 assistiti 65 assistiti in ADI. in ADI. Dati relativi Dati all’anno 2021relativi all’anno 2021. Fonte: Ministero della Salute (2022). Elaborazione di Italia Longeva Fonte: Ministero della Salute (2022). Elaborazione di Italia Longeva. Parallelamente al numero assoluto e percentuale di cittadini anziani beneficiari di ADI, negli anni 29 precedenti alla pandemia, si registra un incremento del numero di Prese In Carico (PIC) con, anche in
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