La digitalizzazione delle PA ed il Decreto semplificazioni
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Vargiu Scuola Srl Via dei Tulipani 7/9 09032 – Assemini (CA) Sito: vargiuscuola.it commerciale@vargiuscuola.it tel: 070271526, 070271560 partita iva: 03679880926 Alle scuole della lista di distribuzione gratuita VargiuScuola Silver Circ. 7/21 Assemini, 18/1/2021 La digitalizzazione delle PA ed il Decreto semplificazioni Cogliendo l’occasione dell’avvio del nuovo anno abbiamo in queste prime settimane di gennaio trattato in diverse occasioni degli adempimenti derivanti dalla normativa in materia di privacy, trasparenza, accessibilità, lotta alla corruzione e digitalizzazione delle PA (qui le nostre comunicazioni del 2021). E’ infatti importante, a nostro avviso, che anche le istituzioni scolastiche abbiano piena consapevolezza dell’evoluzione del quadro normativo per uscire da una gestione emergenziale ed iniziare a programmare le proprie attività. Tale programmazione, partendo dall’analisi della situazione di partenza, deve stabilire gli obiettivi (spesso indicati dalla normativa) e gli strumenti da utilizzare per il loro conseguimento (fra i quali vi invitiamo a considerare anche i servizi proposti da VargiuScuola alla fine della nota).. In questa nota vogliamo approfondire le misure previste dal Decreto “Semplificazioni” (D. Lgs 76/2020 “misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale”) con cui si è voluto dare un nuovo impulso al processo di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni visto come necessario a semplificare e rendere più efficiente l’attività delle amministrazioni e dello stato. 1. Il CAD ed il Decreto “semplificazioni” Ricordiamo che il quadro legislativo entro il quale si attua l’uso delle tecnologie info-telematiche nella pubblica amministrazione è fissato dal D.Lgs 7 marzo 2005, n. 82 (noto anche come Codice dell’Amministrazione Digitale o CAD) oggetto nel tempo di frequenti integrazioni e modifiche, più o meno rilevanti, ultima delle quali è per l’appunto il Decreto “semplificazioni”. Tale decreto quindi non è niente di rivoluzionario o particolarmente innovativo ma cerca di imporre alle pubbliche amministrazioni l’uso di strumenti già da tempo presenti (e a persuadere all’uso i cittadini anche con incentivi). I servizi online, l’identificazione degli utenti con Spid e Carta d'identità elettronica, le firme elettroniche e la PEC, i pagamenti informatici attraverso PagoPA, l’utilizzo di IO (l'app dei servizi pubblici) sono quindi destinati ad essere sempre più utilizzati e a cambiare profondamente il rapporto dei cittadini con le pubbliche amministrazioni. Sembra quindi finalmente arrivato il momento di concretizzare il processo di digitalizzazione che va avanti da anni fra mille difficoltà e che oggi dispone di norme, tecnologie e risorse (anche provenienti dai fondi europei di cui tanto si discute) oltre ad una nuova consapevolezza derivante dall’esperienza fatta con l’emergenza Covid. pag. 1: Vargiu Scuola Srl – sito: vargiuscuola.it - tel. 070271526 – email: commerciale@vargiuscuola.it
2. Le scadenze del Decreto “semplificazioni” Il Decreto “Semplificazioni” stabilisce una serie di misure, sia tecniche che organizzative, da attuare da parte di tutte le amministrazioni pubbliche. In esso spicca una data fondamentale nel processo di innovazione delle PA che è quella del 28 febbraio 2021 entro la quale dovrà avvenire: Passaggio dalle diverse modalità di autenticazione online al Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e alla Carta d'Identità Elettronica (CIE) Avvio dei processi di trasformazione digitale per l’uso dell’App IO (con la possibilità di presentare con essa istanze, dichiarazioni ed autocertificazioni) Switch off Pago PA e strumenti di pagamento elettronico 3. SPID e CIE Entro il 28 febbraio 2021, tutte le amministrazioni sono tenute ad avviare il passaggio dalle diverse modalità di autenticazione online al Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e alla Carta d'Identità Elettronica (CIE). Da tale data le amministrazioni non potranno più rilasciare o rinnovare le vecchie credenziali. Potranno essere utilizzate le credenziali rilasciate in precedenza fino alla loro naturale scadenza e non oltre il 30 settembre 2021. Sempre in tema di identità digitale, è esteso il diritto all’identificazione digitale per l’accesso ai servizi dei concessionari di pubblici servizi e delle società a partecipazione pubblica. Lo Spid è il «sistema pubblico di autenticazione» che garantisce l’accesso, con una sola password ai servizi della pubblica amministrazione italiana (ma anche a quelli delle Amministrazioni dell’Unione europea). Il sistema Spid è dotato di tre livelli di sicurezza, che vanno definiti al momento dell’attivazione del servizio (o aggiunti dopo). Il primo consente di accedere ai servizi online grazie al nome utente e alla password scelti dall’utente; il secondo e il terzo livello, fondamentali per i servizi che richiedono un grado di sicurezza maggiore (come quelli fiscali), consentono l’accesso con le credenziali unite alla generazione di un codice temporaneo d’accesso. Per avere lo Spid si deve essere maggiorenni e avere: un indirizzo e-mail; il numero di telefono del proprio smartphone; un documento di identità valido; la tessera sanitaria con il codice fiscale. A questo punto, ci si deve registrare sul sito di uno dei gestori di identità digitale accreditati che effettueranno il riconoscimento prima del rilascio della identità Spid. C’è da segnalare che è ora possibile effettuare il riconoscimento anche da remoto e senza la presenza contestuale di un operatore nel rispetto delle condizioni fissate da Garante Privacy (vedere Newsletter Garante). 3.1 SPID e CIE per l’identificazione e la firma dei documenti L'identificazione digitale è equiparata all’esibizione di un documento d'identità ed è estesa per l'accesso ai servizi dei concessionari pubblici e delle società a partecipazione pubblica. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e la Carta d’identità elettronica (CIE) hanno ora lo stesso valore di un qualsiasi documento d’identità nello svolgimento di pratiche amministrative online. Questo è un evidente vantaggio in termini di semplificazione e di sicurezza delle procedure anche per le pubbliche amministrazioni che non dovranno più raccogliere fotocopie di documenti di identità (vedere nota VargiuScuola 79/2020 sulla liceità della richiesta di copia del documento di identità). Mettiamo in evidenza che a dare un ulteriore spinta in tale direzione è la determinazione n. 157/2020 del 23/3/2020 con cui AGID definisce le Linee Guida che consentono di firmare documenti online con SPID, in conformità all’art. 20 del CAD. pag. 2: Vargiu Scuola Srl – sito: vargiuscuola.it - tel. 070271526 – email: commerciale@vargiuscuola.it
3.2 I vantaggi per i cittadini e le amministrazioni Fino a oggi i cittadini hanno dovuto utilizzare numerose credenziali per accedere ai vari servizi pubblici digitali mentre le credenziali SPID permettono l’accesso a tutti i servizi della pubblica amministrazione. Questo ovviamente semplifica l’uso dei servizi online. Le amministrazioni hanno invece il vantaggio di non doversi far carico di gestire sistemi di rilascio e gestione delle credenziali di accesso dei propri utenti. Un evidente risparmio di risorse e di tempo. 3.3 Cosa sta accadendo L’uso di SPID, il cui rilascio è gratuito per i cittadini, si sta diffondendo anche perché necessario per accedere ad alcuni incentivi messi in campo per l’emergenza Covid, per il bonus docenti, per il bonus diciottenni, per il cashback per i pagamenti elettronici, etc. All’uso di SPID e CIE quali unici strumenti di autenticazione online si stanno adeguando gli enti e le amministrazioni più grandi e meglio strutturate. Ad esempio l’INPS con circolare 85 del 17/7/2020 ha comunicato che a decorrere dal 1° ottobre 2020 non rilascerà più PIN come credenziale di accesso ai servizi dell’Istituto. Il PIN dispositivo sarà mantenuto per gli utenti che non possono avere accesso alle credenziali SPID, come ad esempio i minori di diciotto anni o i soggetti extracomunitari, e per i soli servizi loro dedicati. Altro esempio è l’accesso a NoiPA, anch’esso possibile con SPID. 3.4 Cosa devono fare le scuole L’uso di SPID è molto importante anche per le scuole che possono semplificare e rendere più sicuri i servizi on line forniti agli utenti ed ai dipendenti. Questi sono ancora pochi ma sempre più la scuola dovrà mettere a disposizione servizi on line per la presentazione di istanze, per l’accesso agli atti, per l’accesso a informazioni riservate, etc. E’ evidente, per esempio, che l’uso di SPID per un servizio di istanze online o di presentazione on line delle domande MAD semplifica enormemente le operazioni di identificazione del richiedente che rimane a carico di SPID e non deve essere condotto dalla scuola (ma con quali strumenti?). Anche l’accesso a servizi riservati, come ad esempio la visione delle circolari per il personale, potrebbe essere condotto in modo semplice e sicuro con le credenziali SPID. La scuola può quindi valutare di attivare l’identificazione mediante SPID dei servizi on line già in uso e programmare l’attivazione di nuovi servizi on line, come prescritto dalla normativa. Perché questi servizi basati sulla identificazione mediante SPID possano essere davvero utili è importante che la scuola si impegni nella promozione del suo uso presso i propri dipendenti e l’utenza. I primi a dover attivare SPID dovrebbero essere il Dirigente Scolastico, il DSGA, il personale amministrativo e quello docente, fino ad arrivare a tutto il personale ATA. Se tutto il personale fosse dotato di credenziali SPID, ad esempio, sarebbe più facile procedere alla identificazione dei presenti ad una riunione da remoto di un organo collegiale e gestirne le votazioni. Per fare un altro esempio, uno dei principali problemi che abbiamo dovuto affrontare nello sviluppo della piattaforma per il voto remoto per il rinnovo del Consiglio di Istituto è stato quello dell’identificazione dei votanti che sarebbe invece stata più semplice e sicura se fosse stato possibile utilizzare lo SPID. Ricordiamo peraltro che i dipendenti pubblici registrati sulla piattaforma NoiPA possono ottenere l’Identità Digitale in modo veloce e gratuito utilizzando il servizio Ottieni SPID (Vedi nota VargiuScuola 10/2019). Materiale informativo per l’attivazione dell’identità SPID dovrebbe quindi essere pubblicizzato nel sito della scuola per favorirne la diffusione fra il personale e l’utenza scolastica (cercheremo di produrre del materiale utile per questo scopo). Ovviamente devono essere nel contempo riviste le procedure adottate dalla scuola per la gestione delle istanze e deve essere formato il personale che deve operare sui documenti informatici dell’amministrazione. pag. 3: Vargiu Scuola Srl – sito: vargiuscuola.it - tel. 070271526 – email: commerciale@vargiuscuola.it
4. L’App IO Anche in questo caso non una novità ma una spinta all’attuazione della normativa vigente visto che l'articolo 64-bis del CAD parla di IO come di: un diritto per gli utenti che, a regime, dovranno poterla utilizzare per tutte le interazioni con le amministrazioni; un obbligo per gli enti che, attraverso di essa, devono erogare in modo semplice e usabile tutti i servizi. Il decreto semplificazioni ha disposto l’avvio, entro il 28 febbraio 2021, dei processi di trasformazione digitale per l’uso dell’App IO che deve diventare punto di accesso a tutti i servizi pubblici resi in digitale. Il decreto introduce per i vari rami della Pubblica amministrazione l’obbligo di rendere fruibili i propri servizi in rete tramite l'applicazione IO. L’applicazione IO, attraverso un apposito servizio, consentirà ai cittadini di effettuare autocertificazioni o di presentare istanze e dichiarazioni utilizzando il proprio telefono cellulare. Con IO si potranno effettuare i pagamenti alla Pubblica amministrazione attraverso la piattaforma PagoPa, integrata nell’app. L’applicazione IO per i servizi pubblici contribuirà a semplificare i rapporti tra cittadini e Pubblica amministrazione. Fino ad oggi, i cittadini che per evitare le file agli sportelli decidevano di utilizzare i servizi online, dovevano districarsi tra le diverse piattaforme digitali dei vari enti. Con IO le amministrazioni mettono a disposizione degli utenti, tramite un’unica app, i servizi resi in digitale. In questo modo consentono di gestire operazioni o effettuare pratiche in modo rapido, puntuale e sicuro, comodamente dal proprio smartphone (vedere anche Il sito dedicato al progetto IO). Cosa devono fare le scuole Le scuole interessate ad attivare dei servizi su piattaforma IO devono: Individuare i servizi da erogare attraverso la piattaforma Predisporre l’integrazione tecnologica attraverso il backoffice raggiungibile all’indirizzo https://developer.io.italia.it Sottoscrivere l’accordo di adesione ad IO e definire le modalità di gestione sicurezza e privacy Comunicare ai cittadini la presenza dei servizi sulla piattaforma 5. Pago PA PagoPA, già previsto dall’art. 65, comma 2, del D.lgs n. 217/2017, è la piattaforma che, tramite i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti, permette ai cittadini di effettuare i pagamenti elettronici verso la Pubblica Amministrazione in modo standard assicurando efficienza e risparmi agli Enti. Dopo diversi rinvii (vedere nota VargiuScuola 42/2020), il 28 febbraio 2021 segna la scadenza ultima fissata dal decreto “semplificazioni” entro cui Pubbliche Amministrazioni, Enti pubblici e Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) devono integrare la piattaforma pagoPA, con l’obiettivo di uniformare le modalità di pagamento e di riscossione a livello nazionale. A partire da tale data anche le Istituzioni Scolastiche devono adottare e utilizzare in via esclusiva la piattaforma PagoPA (Pago in Rete per le scuole), in quanto i servizi di pagamento alternativi risulteranno illegittimi. Inoltre, il D. Lgs 165/2001, art. 1, comma 2, impone l’utilizzo obbligatorio di PagoPA per ogni tipologia di incasso, senza nessuna esclusione. I passi operativi 1. consultare la documentazione tecnica che chiarisce le regole di adesione a pagoPA 2. Richiedere le credenziali di primo accesso al Portale delle Adesioni scrivendo una mail a: helpdesk@pagopa.it; pag. 4: Vargiu Scuola Srl – sito: vargiuscuola.it - tel. 070271526 – email: commerciale@vargiuscuola.it
3. scegliere la modalità di adesione che si preferisce: diretta o intermediata, grazie al coinvolgimento di un soggetto tecnico; 4. accedere al Portale delle Adesioni, per attuare i passaggi necessari a completare l’adesione: se serve aiuto, consultare il Manuale Utente del Portale delle Adesioni; Materiale utile: nota VargiuScuola 42/2020 – scadenza del 30/6/2020 per l’attivazione di Pago in Rete (PagoPA): nota MIUR n. 1125 dell' 8/05/2020 del Responsabile Transizione Digitale con oggetto “Chiarimenti adesione alla Piattaforma PagoPA e scadenza del termine di cui all’art. 65, comma 2, del D.lgs n. 217/2017” nota MIUR n. 1304 del 3/6/2020 del Responsabile Transizione Digitale con oggetto “Istruzioni per la corretta gestione dei dati personali relativi ai soggetti versanti associati all’alunno, nell’ambito del servizio “Pago In Rete”, per l’abilitazione di tali soggetti all’esecuzione dei pagamenti telematici intestati”. 6. Posta Elettronica Certificata (PEC) Da anni il CAD prevede che la comunicazione fra pubbliche amministrazioni e fra queste e professionisti ed imprese debba avvenire per mezzo di strumenti elettronici quale la PEC che di fatto ha sostituito la raccomandata con ricevuta di ritorno. Il decreto Semplificazioni non introduce su questo aspetto grandi novità ma prevede delle esplicite sanzioni per l’inosservanza della legge come, per esempio, la mancata comunicazione del proprio domicilio elettronico. Domicilio digitale Le novità più interessanti sono state, appunto, introdotte dall’art. 37 del provvedimento, attraverso il quale vengono disposte misure che si propongono di dare effettiva attuazione alle disposizioni contenute nel Codice dell’Amministrazione Digitale (art. 16, D.L. n. 185/2008 e art. 5, D.L. n. 179/2012), che impongono: alle imprese costituite in forma societaria, la comunicazione del proprio indirizzo di posta elettronica certificata al Registro delle imprese ai professionisti iscritti in albi ed elenchi, la comunicazione ai rispettivi ordini o collegi. Nel decreto viene, inoltre, rafforzato il concetto di domicilio digitale che è al momento identificato con la PEC. Ricordiamo che i domicili digitali sono registrati nei seguenti indici: Indice nazionale degli indirizzi PEC delle imprese e dei professionisti (INI-PEC): per le imprese e i professionisti (http://www.inipec.gov.it/) Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR): per i cittadini (https://www.anpr.interno.it/portale/) Indice PA: per le pubbliche amministrazioni (indicepa.gov.it) Obblighi per le imprese ed i professionisti Il decreto semplificazioni prevede ora che entro il 1° ottobre 2020 “tutte le imprese, già costituite in forma societaria, comunichino al registro delle imprese il proprio domicilio digitale, se non hanno già provveduto a tale adempimento”. Alle società che a quella data ne saranno sprovviste ne verrà fornita una d’ufficio, ma dovranno pagare una sanzione da 206 a 2.064 euro (sanzione compresa tra i 30 a 1.548 euro per le ditte individuali). I professionisti che non ottemperano alla legge saranno sospesi dall’albo di appartenenza (che dovrà quindi ricevere la comunicazione dell’indirizzo PEC dell’iscritto). Collegi ed Ordini Anche per i Collegi o Ordini è previsto un giro di vite: infatti, la reiterata inadempienza dell’obbligo di comunicare all’Indice nazionale degli indirizzi PEC delle imprese e dei professionisti (INI- PEC) l’elenco dei domicili digitali e i relativi aggiornamenti, costituisce motivo di scioglimento e pag. 5: Vargiu Scuola Srl – sito: vargiuscuola.it - tel. 070271526 – email: commerciale@vargiuscuola.it
di commissariamento del collegio o dell’ordine inadempiente ad opera del Ministero vigilante sui medesimi. In caso di domicilio digitale inattivo Nella medesima direzione verso la garanzia di effettività della disposizione, si prevede che il Conservatore dell’ufficio del registro delle imprese, ove rilevi, anche a seguito di segnalazione, un domicilio digitale inattivo, chieda alla società di provvedere all’indicazione di un nuovo domicilio digitale entro il termine di 30 giorni. Decorsi 30 giorni dalla richiesta, perdurando l’inattività e in assenza di opposizione da parte della stessa società, il Conservatore procede alla cancellazione dell’indirizzo dal registro delle imprese. 7. Piattaforma digitale per la notifica degli atti della PA Il decreto prevede anche l’avvio della piattaforma digitale unica per le notifiche di atti e provvedimenti della PA a cittadini e imprese. Anche in questo caso nessuna vera novità ma la conferma che la raccomandata cartacea viene sostituita da una comunicazione digitale, con conseguente semplificazione per l’attività dell’amministrazione e risparmio di tempo per i cittadini che potranno avere la disponibilità dell’atto sul cellulare. Poiché i cittadini, a differenza di professionisti ed aziende, non sono costretti ad avere una PEC, resta confermata la procedura di recapito attraverso posta ordinaria per i cittadini che non posseggono un domicilio digitale. La notifica digitale avverrà grazie ad una piattaforma tecnologica che funzionerà come una sorta di “buca delle lettere digitale”, accessibile anche dal proprio cellulare. La Pubblica amministrazione potrà effettuare, con valore legale, l’invio di notifiche di atti, provvedimenti e avvisi al domicilio digitale del cittadino “caricando” le comunicazioni sulla piattaforma in via telematica. Al tempo stesso il cittadino o l’impresa potrà “aprire” in qualsiasi momento il proprio “cassetto notifiche” sulla stessa piattaforma per “ritirare” direttamente l’atto ed effettuare il relativo pagamento, se necessario. L’utilizzo della piattaforma per la notifica digitale degli atti pubblici ridurrà sensibilmente i tempi di comunicazione tra Enti e cittadini e consentirà l’invio e la ricezione di avvisi in tempo reale. Permetterà alla Pubblica amministrazione di risparmiare sulle spese di spedizione e diminuirà i casi di mancato recapito. Cosa devono fare le scuole Le scuole che già usano diffusamente la PEC per le comunicazioni con professionisti, imprese ed altre amministrazioni devono valutare attentamente se un cittadino cui devono inviare una comunicazione non abbia istituito domicilio digitale. In tal caso la comunicazione non potrebbe avvenire per raccomandata ma solo attraverso la PEC o, quando realizzata, la piattaforma digitale per la notifica degli atti. 8. Piattaforma nazionale per i dati della PA Il decreto introduce misure che semplificano la gestione e il funzionamento della Piattaforma digitale nazionale dati. Attraverso questa piattaforma vengono resi immediatamente interrogabili, disponibili e fruibili i dati dei vari rami della Pubblica amministrazione. Le norme non ampliano le informazioni a cui la Pubblica amministrazione può accedere, ma rendono più facile la modalità di condivisione dei dati tra i diversi uffici. La piattaforma consentirà inoltre di valorizzare e rendere immediatamente disponibili alle amministrazioni notevoli flussi di dati aggregati e anonimizzati. Anche queste non sono certo delle novità dato che il CAD stesso stabilisce che ai cittadini e alle imprese non possa essere richiesto da un ufficio di fornire dati già in possesso di altri uffici pubblici. La realtà è che fino ad oggi in numerose occasioni i dati sono incamerati e custoditi in “compartimenti stagni” che di fatto hanno impedito la loro fruibilità tra diverse amministrazioni. Le autorità di governo, centrali, regionali e locali, potranno inoltre disporre di un insieme significativo di dati aggregati utili a pag. 6: Vargiu Scuola Srl – sito: vargiuscuola.it - tel. 070271526 – email: commerciale@vargiuscuola.it
compiere scelte normative e amministrative più informate sulle esigenze della collettività e le evoluzioni di queste nel corso del tempo. Le scuole sono già coinvolte in progetti di interoparabilità applicativa con altri enti (si pensi all’INPS) in cui saranno sempre più presenti. 9. Una Pubblica amministrazione più digitale Il decreto semplificazioni vuole, in conclusione, portare ad attuazione le disposizioni del CAD che già prevedono che quella digitale sia la modalità abituale di comunicare tra uffici pubblici e tra amministrazioni e cittadini. In realtà ancora c’è molto da fare per raggiungere tale obiettivo, come hanno constatato le amministrazioni che nel momento in cui dovevano urgentemente attivare modalità di lavoro agile (smart working) per il contenimento della diffusione del covid si sono rese conto delle difficoltà legate ad una mancata digitalizzazione dei documenti e delle procedure (non può esserci smart working senza digitalizzazione). La Pubblica amministrazione è oggi tenuta a dotarsi di beni, servizi e sistemi informatici idonei a consentire l’accesso da remoto ai propri dipendenti (vedere nota VargiuScuola 6/21: il Piano Organizzativo Lavoro Agile - POLA). La comunicazione digitale rende più semplici e veloci i rapporti della Pubblica amministrazione con cittadini e imprese. La digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche consente al cittadino di avere servizi di qualità dal proprio PC o smartphone senza muoversi da casa e al dipendente pubblico di operare, anche da casa, su dati ed applicazioni in cloud. Come abbiamo detto in altre occasioni la informatizzazione della istituzione scolastica è un processo complesso che deve affrontare aspetti tecnologici, organizzativi e normativi che vanno attentamente valutati. I servizi VargiuScuola VargiuScuola fornisce oggi un servizio di informazione gratuito alle scuole inserite nella propria mailing list che può essere utile per orientarsi fra i molteplici adempimenti in materia di privacy, trasparenza, accessibilità, lotta alla corruzione e digitalizzazione delle PA (CAD). Per affrontare la complessa riorganizzazione che anche gli istituti scolastici sono chiamati a fare servono però servizi più evoluti che VargiuScuola mette a disposizione delle scuole in contratto. Privacy e consulenza normativa VargiuScuola si occupa di privacy dal 2003, anno di approvazione del D.Lgs 196/2003 (Codice Privacy) e da maggio 2018, data della piena operatività del Regolamento UE, assiste le scuole nel ruolo di Responsabile Protezione Dati (RPD o DPO). Come abbiamo visto gli impegni che le scuole devono affrontare non si limitano a quelli relativi alla privacy ma altrettanto onerose sono le incombenze che derivano dalla normativa su trasparenza, accessibilità, lotta alla corruzione e CAD. VargiuScuola non limita quindi i suoi servizi all’ambito privacy ma include sempre servizi di assistenza e consulenza per l’attuazione di tutta la normativa di riferimento per le istituzioni scolastiche. Se siete interessati alla nomina di un RPD e di un referente per l’attuazione della normativa in materia di privacy, trasparenza, accessibilità, lotta alla corruzione e CAD potete prendere visione del preventivo al presente link dove sono presentati i servizi acquistabili da piattaforma MEPA con i seguenti codici: VS-DPO-1A: assunzione dell’incarico di Responsabile Protezione Dati (RPD o DPO) e di referente per l’attuazione della normativa in materia di trasparenza, accessibilità, lotta alla corruzione e digitalizzazione delle PA (CAD) – durata 1 anno – canone 950 € + IVA 22% pag. 7: Vargiu Scuola Srl – sito: vargiuscuola.it - tel. 070271526 – email: commerciale@vargiuscuola.it
VS-DPO-3A: assunzione dell’incarico di Responsabile Protezione Dati (RPD o DPO) e di referente per l’attuazione della normativa in materia di trasparenza, accessibilità, lotta alla corruzione e digitalizzazione delle PA (CAD) – durata 3 anni – canone annuo 850 € + IVA 22% Si evidenzia che la durata pluriennale del contratto è suggerita da ANAC con la delibera 13 maggio 2020 alle pubbliche amministrazioni che devono da un lato rispettare il principio di rotazione del DPO ma che al tempo stesso hanno la necessità di garantire la continuità nel tempo di una figura dagli elevati contenuti professionali e centrale nell’attuazione della normativa (“I particolari requisiti e obiettivi di esperienza e stabilità nell’organizzazione del servizio, richiesti dalla normativa di settore, possono essere perseguiti dalla stazione appaltante, già in fase di programmazione dei fabbisogni e di progettazione del servizio da affidare, attraverso la previsione di una durata del contratto che sia congrua rispetto agli obiettivi individuati e alle prestazioni richieste al contraente”.) Ciò considerato suggeriamo di prendere in considerazione la proposta di contratto triennale (codice MEPA VS-DPO-3A) precisando che, a maggior tutela dell’amministrazione scolastica, la durata triennale costituisce vincolo per VargiuScuola mentre la scuola ha la facoltà di dare comunicazione di recesso senza necessità di motivazione ad ogni scadenza annuale dalla sottoscrizione del contratto (art. 5 della bozza di contratto proposto). Consulenza normativa Per le scuole che avessero già nominato il proprio DPO ma che fossero interessate ai nostri servizi di assistenza e consulenza normativa (vedere presentazione al presente link) abbiamo messo a catalogo MEPA i seguenti prodotti: VS-NOR-1A: servizio di assistenza nel ruolo di referente per l’attuazione della normativa in materia di trasparenza, accessibilità, lotta alla corruzione e digitalizzazione delle PA (CAD) – durata 1 anno – canone 500 € + IVA 22% VS-NOR-3A: servizio di assistenza nel ruolo di referente per l’attuazione della normativa in materia di trasparenza, accessibilità, lotta alla corruzione e digitalizzazione delle PA (CAD) – durata 3 anni – canone annuo 400 € + IVA 22% Condizioni particolari per le scuole che, in attesa della scadenza del contratto con il proprio attuale DPO ed in previsione di sottoscrivere il contratto con VargiuScuola, volessero sottoscrivere un contratto per una porzione di anno. Rimaniamo in particolare a disposizione delle scuole che vedranno scadere il contratto con il proprio DPO nei prossimi mesi e alle quali, nel candidarci per assumere l’incarico, possiamo nel frattempo proporre la fornitura gratuita dei nostri servizi per tre mesi in modo da poterne concretamente valutare utilità ed importanza. E’ infatti evidente che non è possibile aspettare la primavera per avviare le attività di cui parliamo nella nota, in particolare per le scuole che in tale periodo saranno di nuovo assorbite da una chiusura di anno scolastico quanto mai impegnativa. pag. 8: Vargiu Scuola Srl – sito: vargiuscuola.it - tel. 070271526 – email: commerciale@vargiuscuola.it
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