L'AGIRE FORMATIVO IN FUNZIONE DEL BENESSRE IN ADOLESCENZA - PRINCIPI E METODOLOGIE DI INTERVENTO
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L’AGIRE FORMATIVO IN FUNZIONE DEL BENESSRE IN ADOLESCENZA PRINCIPI E METODOLOGIE DI INTERVENTO Mario Becciu Anna Rita Colasanti
Chi è il destinatario dell’azione formativa e quali sono i suoi compiti di sviluppo Quali gli L’AGIRE obiettivi verso FORMATIVO i quali Quali i contesti indirizzare IN FUNZIONE da privilegiare l’azione DEL formativa BENESSERE Quali i metodi da adottare
Chiamato a rispondere a… Richieste Richieste Accogliere i di ordine cambiamenti corporei di ordine individuale e sviluppare la sociale propria sessualità Comprendere ed orientarsi in situazioni complesse quali: Desatellizzarsi falle figure genitoriali e - permeabilità del satellizzarsi intorno al sistema familiare gruppo dei pari - pluralismo culturale e valoriale Sviluppare norme - eccedenza e personali e un proprio ridondanza di sistema di valori possibilità ed esperienze di vita Vivere con successo l’esperienza scolastica e costruirsi un proprio iter professionale
L’adolescente del nostro tempo è chiamato a far fronte ad esigenze diversificate e in continuo mutamento Pressione ADULTITA’ A D U L T I T A’
All’adolescente del nostro tempo è richiesto di… sviluppare conoscenze, abilità e orientarsi nella dinamica, competenze ispirate alla cultura complessa e contraddittoria, costruire processi di identità della diversità, della tolleranza e della globalizzazione economica, culturale e sociale sviluppando della convivenza solidale per sociale e culturale, da una parte, nuove forme di progettualità, di vivere adeguatamente in una e delle accentuazioni cittadinanza attiva a livello società che sempre più si regionalistiche e localistiche, nazionale ed europeo; caratterizza come multirazziale, dall’altra; interculturale e interreligiosa; interagire criticamente con il mondo dei mass media che, con costruire un proprio iter le rapidissime innovazioni professionale dotato di tecnologiche, sta modificando flessibilità e aperto alla radicalmente il modo di lavorare, prospettiva dell’educazione imparare, ricevere servizi e permanente. comunicare con gli altri;
Verso il benessere e l’adattamento RISORSE • Individuali • Normale • Sociali • Personali fatica del • Sociali diventare adulti SUPERAMENTO RICHIESTE DEI COMPITI EVOLUTIVI
Verso il disagio e il disadattamento ASSENZA O CARENZA DI • Individuali RISORSE • Adolescenza= • Sociali • Personali esperienza psicologica • Sociali stressante DAL DISAGIO AL RICHIESTE DISADATTAMENTO
Quali gli obiettivi dell’azione formativa Occuparsi della salute degli adolescenti vuol dire occuparsi innanzitutto delle loro strategie di fronteggiamento, ossia delle azioni cognitive, emotive e comportamentali che possono metterli in grado di rispondere con successo agli stress normativi e non, propri della loro età, potenziandone l’ efficacia autoregolativa sviluppare nei ragazzi quelle creare contesti e spazi di crescita competenze di natura personale e all'interno dei quali i ragazzi possano sociale in grado di agevolare il fare esperienza di sostegno sociale superamento dei compiti di sviluppo ed avere opportunità per maturare il e di evitar loro di smarrirsi tra le proprio senso di controllo sugli maglie della complessità eventi
Compito Evolutivo: definizione UN COMPITO CHE SI TROVA A METÀ STRADA TRA UN BISOGNO INDIVIDUALE E UNA RICHIESTA SOCIALE E CHE HA LA FUNZIONE DI METTERE ALLA PROVA E DI STIMOLARE IL SOGGETTO A SUPERARE POSITIVAMENTE LA FASE DI SVILUPPO IN CUI SI TROVA P R E PA R A N D O L O A L L’ A F F R O N T O D E L L E FA S I SUCCESSIVE.
Compito Evolutivo: definizione Un compito particolare, caratteristico di un certo periodo dell’esistenza,che deriva dall’interazione tra - la maturazione fisiologica, le nuove capacità cognitive e relazionali, le aspirazioni di un individuo, da un lato - l’insieme delle influenze, delle richieste e delle norme sociali, dall’altro
Il superamento dei compiti evolutivi Conduce ad una condizione di benessere, di rapporto armonioso e di buon adattamento tra l’individuo e il suo contesto sociale Aumenta il senso di autostima Pone le basi per il successo nel raggiungimento dei compiti di sviluppo delle età seguenti
Coping: definizione IL COPING PUÒ ESSERE CONSIDERATO COME UN PROCESSO MEDIANTE IL QUALE LE PERSONE CERCANO DI GESTIRE LA DISCREPANZA PERCEPITA TRA LE RICHIESTE LORO POSTE DA UNA SITUAZIONE STRESSANTE E LE PROPRIE RISORSE. ESSO COMPRENDE TUTTI GLI SFORZI COGNITIVI E COMPORTAMENTALI FUNZIONALI ALLA GESTIONE DI SPECIFICHE RICHIESTE ESTERNE O INTERNE VALUTATE COME ECCEDENTI LE PROPRIE RISORSE.
Il coping secondo Lazarus Gli sforzi della persona sul piano cognitivo e comportamentale per gestire ( ridurre, attenuare, dominare o tollerare) le richieste interne ed esterne poste da quelle interrelazioni persona-ambiente che vengono valutate come eccedenti le risorse possedute.
Modello “stress and coping” Lazarus Valutazione Valutazione Stress primaria secondaria coping Stima del rischio stima delle della minaccia risorse da affrontare utilizzabili
Tipi di strategie di coping STRATEGIE FOCALIZZATE SUL PROBLEMA - SULL’EMOZIONE STRATEGIE PROATTIVE STRATEGIE STABILI – VARIABILI STRATEGIE EFFICACI - NON EFFICACI
Stili di coping secondo il modello di Inge Seiffge-Krenke
Aree problematiche di compiti evolutivi nella ricerca dell’Emilia Romagna COMPITI RELAZIONALI stabilire positivi rapporti interpersonali e di gruppo COMPITI PERSONALI accettazione di sé, autonomia, ricerca dei valori COMPITI SOCIO-ISTITUZIONALI scuola, lavoro, indipendenza economica, responsabilità di una famiglia
Le ricerche di Inge Seiffge-Krenke ü Gli eventi minori sono una fonte considerevole di stress. In particolare, quelli relativi al futuro seguiti da quelli relativi al sé e dai problemi legati a genitori e coetanei ü Per quanto concerne il processo di coping, viene confermato il modello di Lazarus secondo cui la valutazione primaria degli eventi è in genere seguita da reazioni quali confusione, tentativi di soluzione cognitiva, primi impulsi all’azione. Nella valutazione secondaria della situazione, gli adolescenti analizzano più precisamente risorse, azioni, aspettative di successo, ostacoli. Le risposte di coping sono per lo più di tipo passivo e difensivo.
ü Nella fascia di età esaminata è la prima adolescenza ad essere considerata come più stressante. In particolare, l’età dei quindici anni sembra rappresentare il punto di svolta di alcune strategie di coping. Dopo i 15 anni, gli adolescenti fanno maggior ricorso agli amici e ai coetanei per ricevere aiuto e sostegno, usano maggiormente il compromesso e la riflessione sulle possibili soluzioni. ü Sono le adolescenti femmine più piccole a dichiarare un maggior numero di eventi stressanti in vari ambiti e riportano stranamente punteggi alti sia nel coping attivo, sia nel coping di evitamento. Sono più attive, ma anche più fataliste: affrontano immediatamente ciò che capita loro, ne parlano con gli altri, cercano di risolverlo; tuttavia, allo stesso tempo, continuano a preoccuparsi e ad aspettarsi esiti negativi per cui risultano maggiormente stressate e ricorrono maggiormente a sfoghi emotivi.
La promozione delle Skills for Life Un insieme di abilità di carattere • La loro acquisizione cognitivo, emotivo costituisce il e relazionale che presupposto consentono ai indispensabile per: ragazzi di • promuovere il affrontare in modo benessere efficace le esigenze personale e sociale della vita • stabilire relazioni quotidiana efficaci rapportandosi con • prevenire fiducia a se stessi, comportamenti di rischio agli altri, alla comunità.
SKILLS FONDAMENTALI Competenza che aiuta ad affrontare in modo costruttivo le decisioni nelle diverse situazioni e contesti di vita. La capacità di elaborare in modo attivo il processo decisionale può avere implicazioni positive sulla salute attraverso una valutazione delle diverse opzioni e delle conseguenze che esse implicano. Competenza che permette di affrontare in modo costruttivo i diversi problemi i quali, se lasciati irrisolti possono causare stress mentale e tensioni fisiche.
SKILLS FONDAMENTALI Contribuisce sia al decision making che al problem solving, permettendo di esplorare le alternative possibili e le conseguenze delle diverse opzioni: La creatività inoltre, può aiutare ad affrontare in modo versatile tutte le situazioni della vita quotidiana. Abilità nell’analizzare informazioni ed esperienze in modo oggettivo, valutandone vantaggi e svantaggi al fine di arrivare ad una decisione più consapevole. Il senso critico può contribuire alla promozione della salute permettendoci di riconoscere e valutare i diversi fattori che influenzano gli atteggiamenti e il comportamento, quali ad esempio le pressioni dei coetanei e l’influenza dei mass media.
SKILLS FONDAMENTALI Consiste nel sapersi esprimere sia verbalmente che non verbalmente in modo efficace e congruo alla propria cultura e in ogni situazione particolare. Significa esprimere opinioni e desideri, ma anche opinioni e sentimenti. Essere in grado di ascoltare in modo accurato, comprendendo l’altro. Significa, inoltre, di essere capaci in caso di necessità di chiedere aiuto. Capacità di interagire e relazionarsi con gli altri in modo positivo. Questo vuol dire saper creare e mantenere relazioni significative, fondamentali per il benessere psicosociale, sia in ambito amicale che familiare. Può inoltre, significare essere in grado di interrompere le relazioni in modo costruttivo.
SKILLS FONDAMENTALI Conoscenza di sé , del proprio carattere, dei propri punti di forza e di debolezza, dei propri desideri e bisogni. Aumentare la consapevolezza può aiutare a comprendere quando si è stressati e sotto tensione. Rappresenta un prerequisito indispensabile per una comunicazione efficace, per relazioni interpersonali positive e per la comprensione empatica degli altri. Capacità di comprendere gli altri, mettersi nei loro panni anche in situazioni che non ci sono familiari. L’empatia permette di migliorare le relazioni sociali, soprattutto nei confronti di diversità etniche e culturali; facilita l’accettazione e la comprensione verso persone che hanno bisogno di aiuto e di assistenza.
SKILLS FONDAMENTALI Significa riconoscere le emozioni in sé e negli altri, essere consapevoli di come le emozioni influenzano il comportamento e riuscire a gestirle in modo appropriato. Emozioni intense, come la rabbia e il dolore, se non riconosciute e gestite, possono avere effetti negativi sulla salute. Consiste nel riconoscere le cause di tensione e di stress della vita quotidiana e nel controllarle, sia tramite cambiamenti nell’ambiente o nello stile di vita, sia tramite la capacità di rilassarsi, in modo che gli stress inevitabili non diano luogo a problemi di salute.
Quali i metodi di intervento APPROCCIO FORMATIVO • Accrescere conoscenze • Sviluppare competenze APPROCCIO INFORMATIVO
Il contributo di Harsey e Blanchard Comportamento Alto di gruppo ß----Grado di difficoltà----à Comportamento individuale Atteggiamenti Conoscenze Basso Breve ß---------------Tempo necessario ------------à Lungo
Il contributo delle neuroscienze cognitive L e a re e d e l c e r ve l l o c h e riguardano funzioni più elevate e sofisticate (pianificazione, organizzazione, scelte strategiche) maturano più lentamente e in tempi successivi rispetto alle aree relative all’istintività e all’emotività. In altre parole le aree cerebrali collegate alla ricompensa, alla ricerca della novità, alle emozioni e al piacere raggiungono una maturazione funzionale molto più precocemente delle aree del cervello fronto-corticali, responsabili dell’autoregolazione del comportamento e deputate all’assunzione di decisioni integrate a livello cognitivo.
Il contributo delle neuroscienze cognitive Le cellule e le connessioni più utilizzate si rafforzano e si sviluppano, mentre quelle meno utilizzate o sollecitate si indeboliscono o muoiono.
Qual è la ricaduta sulle metodologie? Il fatto che le aree cerebrali deputate agli aspetti cognitivi maturano più tardi rispetto alle aree del cervello riguardanti gli aspetti emotivi, indica la scarsa utilità di realizzare interventi che facciano leva sulla sola trasmissione di informazioni. Queste ultime poco impattano su un cervello che è ben più attivato da altri stimoli. In secondo luogo l’effetto potatura porterebbe a potenziare quei programmi che permettono agli adolescenti di sperimentare la messa in pratica di comportamenti positivi, quali ad esempio l’utilizzo di abilità personali e sociali nella gestione di sé e delle relazioni. E’ lecito ipotizzare che se il cervello di un adolescente fosse stimolato per l’acquisizione di competenze le connessioni cerebrali ed esse collegate possono rafforzarsi e consolidarsi diventando un substrato neurale per l’agire.
Quale allora la metodologia per il potenziamento delle life skills? Il documento dell ‘OMS dedica una sezione speciale Esperienza a questo motivando la concreta necessità di una metodologia di tipo attivo ed esperienziale. L’apprendimento, cioè, deve configurarsi come un Sperimentazione Osservazione attiva riflessiva processo dinamico in cui l’esperienza assume un ruolo centrale; il vivere in prima persona ciò di cui si parla, riflettendo e confrontandosi con gli altri Concettualizzazione astratta che diventa la sola strada possibile per unire aspetti emotivi e cognitivi e aprire Modello dell’apprendimento esperienziale di Kolb e Fry al cambiamento.
Quali i contesti
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE MENTALE IN ADOLESCENZA L’Organizzazione Mondiale della Sanità identifica tra gli interventi efficaci per rafforzare i fattori di protezione della salute la predisposizione di programmi di formazione che preparino i giovani a risolvere i problemi favorendo lo sviluppo di competenze sociali e di abilità funzionali di gestione dello stress. Promuovere il benessere psicologico e la salute emotiva in adolescenza vuol dire, pertanto, spostare il focus dai fattori di rischio alle risorse degli adolescenti con specifica attenzione a quelle che vanno a potenziare la loro efficacia auto regolativa. Quest’ultima, infatti, sembra essere il predittore più significativo del felice superamento dei compiti di sviluppo e del positivo fronteggiamento dei tipici stressor adolescenziali, relativi a sé, alla famiglia, agli amici, all’interazione tra sé e la famiglia e tra sé e gli amici (Gore et al, 1992). CRP - m. becciu, a.r. colasanti
I MANUALI
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