ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE "B. PASCAL" A.S - Materia Classi Prof.ssa Maria ...
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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE “B. PASCAL” Roma Piano di lavoro annuale A.S. 2013/2014 Materia FISICA Classi 3^G Prof.ssa Maria Cristina Sassi
CRITERI PER LA PROGRAMMAZIONE: Premessa Alunni D.S.A. • Ai sensi dell’articolo art. 5 legge 170 e degli articoli 4 e 5 del decreto n. 5669 agli alunni con D.S.A. è garantita una didattica individualizzata e personalizzata anche attraverso l’elaborazione del P.D.P. adottato nel nostro Istituto. Pertanto in caso di alunno con D.S.A. indicare che verrà predisposto il Piano Didattico Personalizzato entro il primo trimestre. • Ai sensi dell’art. 5 comma 4 legge 170 , dell’art. 6 del decreto 5669 e delle linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con D.S.A. è obbligatorio garantire agli studenti con D.S.A. adeguate forma di verifica e valutazione . Alunni disabili • Ai sensi della normativa vigente si osserverà quanto predisposto nel P.E.I. FINALITÀ GENERALI Durante tutto lo svolgimento del corso si farà sempre riferimento agli obiettivi contenuti nel piano di lavoro presentato per materia all’inizio dell’anno scolastico. In esso sono stati individuati gli obiettivi disciplinari generali e di tipo metodologico. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: • aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio; • elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica; • analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica; • individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali); • comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana; • saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico; • saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti. LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente avrà appreso i concetti fondamentali della fisica, le leggi e le teorie che li esplicitano, acquisendo consapevolezza del valore conoscitivo della disciplina e del nesso tra lo sviluppo della conoscenza fisica ed il contesto storico e filosofico in cui essa si è sviluppata. In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze: 1.osservare e identificare fenomeni; 2.formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi; 3.formalizzare un problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti per la sua risoluzione;
4.fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, scelta delle variabili significative, raccolta e analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; 5.comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società in cui vive. METODOLOGIA si Lezione frontale Discussione in aula si Lavoro in gruppi si Attività di laboratorio si STRUMENTI DI VERIFICA si Prove scritte Test V/F si Test a risposta multipla si Test a risposta aperta si Prove orali si Esercitazioni di laboratorio si Lavori individuali si Lavori di gruppo si TEMPI PER LA VERIFICA Le verifiche sono previste sia all’interno del modulo (verifiche formative), che alla fine di ogni modulo (verifiche sommative). VALUTAZIONE Per quanto riguarda la griglia di valutazione si farà riferimento alla griglia adottata nella riunione per materia e allegata alla fine, costruita sui criteri adottati in questo istituto. STRATEGIE DI RECUPERO Nel caso in cui gli obiettivi minimi non sono raggiunti dalla maggior parte degli alunni, il recupero si baserà su un tipo d’insegnamento a cascata, su lavori di gruppo eseguiti sia a casa sia in classe, su modifiche della metodologia seguita dall’insegnante, ma soprattutto su una continua ripetizione degli argomenti svolti.Tale recupero si svolgerà nelle ore intracurricolari. LIBRI DI TESTO ADOTTATI Si farà riferimento al testo ” edito dalla Zanichelli testo in adozione presso questo Istituto. Inoltre, laddove sarà necessario, verrà fornito materiale dattiloscritto, e consultati altri libri di testo.
STRUTTURA MODULARE DEL PIANO DI LAVORO DELLE CLASSI TERZE liceo scienze applicate CONTENUTI CONOSCENZE COMPETENZE TEMPI MODULI PREVISTI Richiami di alcune nozioni fondamentali: Gli allievi hanno acquisito il Gli allievi sono in grado di: Entro -notazione scientifica, concetto di grandezza significato dei termini o concetti -trasformare le unità di settembre fisica,grandezze fondamentali e derivate, equazione di: misura nel S.I. dimensionale,misure dirette e indirette -grandezza fisica, misura e -eseguire operazioni con i Grandezze vettoriali e scalari, operazioni con i misurazione, dimensioni di una numeri scritti nella notazione vettori grandezza, S.I. scientifica Moto rettilineo uniforme: -proporzionalità tra grandezze -calcolare gli errori di misure Moto rettilineo uniformemente accelerato: -composizione vettoriale, indirette ed operare con una componenti cartesiane, prodotto serie di dati sperimentali scalare e vettoriale -riconoscere ed operare con “Modulo ZERO” -traiettoria, legge oraria, le leggi di proporzionalità sia velocità media, accelerazione algebricamente che media graficamente -moto rettilineo uniforme e -operare con i vettori rettilineo uniformemente -costruire un diagramma accelerato orario -costruire un diagramma velocità/tempo -ricavare graficamente le costanti del moto -applicare le leggi del moto Moto parabolico: Gli allievi hanno acquisito il Gli allievi sono in grado di: Entro ottobre -principio di relatività del moto o principio di relatività significato dei termini o concetti -calcolare e rappresentare i galileiana, principio di composizione dei movimenti o di: vettori velocità ed composizione delle velocità -relatività del moto, accelerazione nei moti -studio del moto di un proiettile, equazione della composizione delle velocità bidimensionali traiettoria, definizione delle grandezze che lo -definire e descrivere il moto -calcolare il periodo e la I moti bidimensionali caratterizzano parabolico frequenza di un moto Moto circolare uniforme e uniformemente accelerato: -definire il moto circolare e le circolare -definizione di moto circolare, periodo, frequenza, principali caratteristiche velocità angolare, velocità tangenziale e normale, accelerazione centripeta e centrifuga, legge oraria del moto circolare uniformemente accelerato
I principi della dinamica: Gli allievi hanno acquisito il Gli allievi sono in grado di: Entro -prima, seconda e terza legge della dinamica, massa significato dei termini o concetti -applicare i principi della novembre inerziale e gravitazionale di: dinamica per ricavare -applicazione dei principi allo studio dei moti rettilinei e -inerzia, massa inerziale e informazioni sul moto del curvilinei gravitazionale corpo -sistemi di riferimento inerziali e non inerziali, -forza d’attrito, massa e peso -stabilire la relazione tra trasformazioni galileiane -sistema di riferimento inerziale forza applicata, massa ed Dinamica -forza apparente accelerazione di un corpo -forza centrifuga e centripeta -descrivere il moto di caduta e l’accelerazione di gravità -descrivere il moto di un corpo su piano inclinato -calcolare il tempo di caduta di un grave nei due casi -studiare la dinamica del moto circolare uniforme Quantità di moto e impulso: Gli allievi hanno acquisito il Gli allievi sono in grado di: Entro -definizione di quantità di moto, impulso di una forza significato dei termini o concetti -enunciare ed applicare il dicembre- Conservazione della quantità di moto: di: principio di conservazione gennaio -enunciato del principio di conservazione della -quantità di moto, impulso di della quantità di moto ad quantità di moto una forza alcuni fenomeni -lavoro di una forza costante e -enunciare ed applicare il Lavoro, potenza, energia: variabile, potenza sviluppata o principio di conservazione -definizione della grandezza lavoro di una forza, assorbita, energia cinetica e dell’energia a sistemi isolati potenza, energia cinetica, energia potenziale potenziale (gravitazionale ed e in presenza d’attrito gravitazionale ed elastica elastica) -applicare la conservazione Conservazione dell’energia meccanica: -urto centrale e non, urto dell’energia agli urti fra Leggi di conservazione - enunciato del principio di conservazione elastico ed anelastico, forza corpi dell’energia meccanica, analisi degli urti, conservativa e non - enunciare ed applicare il definizione di urto elastico ed anelastico, forze -momento angolare, momento principio di conservazione conservative e dissipative, definizione dell’energia d’inerzia, del momento angolare ad nel moto rotatorio, cenni sulla conservazione alcuni fenomeni dell’energia nei fluidi Conservazione del momento angolare: -definizione di momento angolare e momento d’inerzia, enunciato del principio di conservazione del momento angolare Presentazione storica dei modelli pre-Newtoniani Gli allievi hanno acquisito il Gli allievi sono in grado di: Entro Le leggi di Keplero significato dei termini o concetti -applicare le varie leggi per febbraio Legge di Newton e sue applicazioni ad alcuni casi di: risolvere problemi relativi ai La gravitazione particolari -legge e costante universale, pianeti e ai satelliti Dal concetto di forza al concetto di campo accelerazione di gravità gravitazionale -leggi di Keplero, legge di Newton
Richiami di alcune nozioni fondamentali: Gli allievi hanno acquisito il Gli allievi sono in grado di: Entro marzo Calore, temperatura, equilibrio termico significato dei termini o concetti -effettuare una misura di Modalità di propagazione del calore di: temperatura Scale termometriche -temperatura di un corpo -effettuare conversioni tra Dilatazione termica: nei solidi, liquidi, areiformi -scale termometriche Celsius e scale termometriche diverse Legge fondamentale della calorimetria: definizione di Kelvin -calcolare la variazione di calore specifico, capacità termica -riconoscere l’influenza della volume di un corpo per Passaggi di stato: definizione di calore latente temperatura su alcune proprietà effetto della dilatazione I gas: dei corpi termica Leggi dei gas: legge di Boyle, prima e seconda legge di -dilatazione lineare, superficiale -descrivere un passaggio di Gay-Lussac, legge dei gas perfetti e volumica stato Interpretazione microscopica: Formula di Clausius, -energia termica ed equilibrio -costruire un diagramma di temperatura ed energia interna, Principio di -calore specifico e capacità stato equipartizione dell’energia termica -saper leggere un diagramma -modalità di propagazione di stato dell’energia termica e -calcolare il calore conducibilità necessario per un passaggio I gas -passaggio di stato di stato -temperature dei passaggi di -individuare la relazione di stato proporzionalità inversa tra P -diagramma di stato eV -grandezze che caratterizzano -individuare la relazione un gas lineare tra P e T e tra V e T -legge di Boyle (individuare le -individuare graficamente il variabili in gioco) punto corrispondente allo -leggi di Gay-Lussac zero assoluto (individuare le variabili in -spiegare le tre leggi con il gioco) modello corpuscolare -temperatura assoluta -mettere in relazione la -gas ideale velocità media delle -energia interna molecole di un gas con la sua -interpretazione cinetica della temperatura assoluta pressione e della temperatura di un gas perfetto Primo principio della termodinamica Gli allievi hanno acquisito il Gli allievi sono in grado di: Entro aprile Trasformazioni irreversibili e reversibili significato dei termini o concetti -calcolare le grandezze Primo principio della Trasformazioni termodinamiche: isocora, isobara, di: caratteristiche di un gas termodinamica e isoterma, adiabatica -calore, lavoro ed energia -applicare le condizioni trasformazioni Cicli termodinamici interna in un gas imposte dal primo principio termodinamiche -differenza tra trasformazione all’analisi delle reversibile ed irreversibile trasformazioni -ciclo termodinamico termodinamiche
Macchina termica e rendimento Gli allievi hanno acquisito il Gli allievi sono in grado di: Entro Ciclo di Carnot e ciclo di Stirling significato dei termini o concetti -calcolare il rendimento in maggio Due enunciati del secondo principio della di: qualunque ciclo termodinamica -macchina termica e rendimento -calcolare le grandezze Definizione di entropia e calcolo nelle relativo alla trasformazione di caratteristiche di ogni Secondo principio trasformazioni reversibili calore in lavoro trasformazione della termodinamica Interpretazione meccanico-probabilistica -entropia e suo legame con termodinamica dell’irreversibilità e dell’entropia l’evoluzione spontanea di un sistema fisico e con la possibilità di trasformare l’energia in lavoro
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