IPERTENSIONE ARTERIOSA - SISA
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35 ATEROSCLEROSI - Numero Monografico - Giornale Italiano dell’Arteriosclerosi 2021; 12 (1): 35-45 FATTORI E INDICATORI DI RISCHIO IPERTENSIONE ARTERIOSA ANNA BELFIORE, VINCENZO OSTILIO PALMIERI Introduzione fattori di rischio cardiovascolare e di insuf ficienza renale; pertanto il controllo dei va L’ipertensione arteriosa, definita da va lori pressori costituisce un obiettivo per gli lori pressori a riposo uguali o superiori a interventi di sanità pubblica. 140/90 mmHg (1), è una condizione lar gamente rappresentata nella popolazione Classificazione generale, con una prevalenza correlata al l’età. Secondo i più recenti dati (2017- La definizione di un cut-off per separare 2018) del NHANES (National Health and i soggetti normotesi da quelli ipertesi è ar Nutrition Examination Survey) (2) la pre bitraria ed è stata introdotta per semplifica valenza dell’ipertensione nella popolazio re la diagnosi di ipertensione e per indica ne generale degli Stati Uniti è del 45,4% re quando iniziare un opportuno tratta con ampie oscillazioni nelle diverse fasce mento. In realtà una serie di studi epide di età, infatti se nella popolazione giovani miologici e clinici hanno dimostrato che la le (18-39 anni) è del 22%, raggiunge il relazione fra livelli di pressione e rischio di 74,5% nella popolazione di età superiore ai malattie cardiovascolari è continua a parti 60 anni. In Italia i dati dell’Istituto Superio re dai livelli considerati “normali”. Pertan re di Sanità relativi agli anni 2008-2012 to il concetto di “ipertensione” definisce i (Progetto Cuore), raccolti su soggetti di valori di pressione arteriosa per i quali il età compresa fra 35-74 anni, riportano una trattamento apporta sicuramente benefici prevalenza del 51% per gli uomini e del nei termini di prevenzione delle patologie 37,2% per le donne (3). cardiovascolari. L’attuale classificazione del Fattori genetici, comportamentali e am l’ipertensione suggerita dalle linee guida bientali possono incidere sulla patogenesi europee è riportata nella Tabella 1. L’iper dell’ipertensione. In particolare l’invecchia tensione sistolica isolata è tipica degli an mento della popolazione, l’inattività fisica e ziani e riflette la progressiva rigidità delle l’obesità sono i fattori che hanno favorito arterie di grosso calibro che si verifica l’incremento del problema nella popolazio con l’invecchiamento. Nei giovani prevale ne occidentale ed ultimamente anche nelle l’ipertensione diastolica isolata che è do aree in via di sviluppo. La particolare atten vuta ad un aumento delle resistenze peri zione allo studio e alla terapia dell’iperten feriche per un effetto di vasocostrizione sione deriva da studi epidemiologici e di mediata dall’iperattivazione del sistema intervento che hanno dimostrato che tale nervoso simpatico e del sistema renina- condizione costituisce uno dei principali angiotensina.
Anna Belfiore, Vincenzo Ostilio Palmieri 36 Tabella 1 - Classificazione dell’ipertensione e definizione del grado di ipertensione (2018 ESC/ ESH Guidelines for the management of arterial hypertension). CATEGORIA Sistolica (mmHg) Diastolica (mmHg) Ottimale 110 Ipertensione sistolica isolata >140 e
Fattori e indicatori di rischio - Ipertensione arteriosa 37 rendo l’insorgenza di ipertensione da au ta e l’attivazione locale del RAAS possono mentato volume plasmatico. Con l’avvento contribuire ad un danno renale primitivo dell’era genomica si è consolidata l’idea per un effetto di vasocostrizione a livello che la forma più comune di ipertensione glomerulare e di un processo infiammato sia un tratto poligenico influenzato da fatto rio interstiziale. Il risultato è una malattia ri ambientali che può anche esercitare il microvascolare a distribuzione non omo suo effetto attraverso modifiche epigeneti genea che favorisce gradi differenti di che che possono essere trasmesse. Sono ischemia renale e alterazione della curva stati evidenziati numerose varianti geneti pressione-natriuresi (valori più elevati di che associate al rischio di sviluppare iper pressione sono necessari per mantenere tensione arteriosa. Tra i risultati più inte identici livelli di natriuresi) con un bilancio ressanti vi sono quelli riguardanti i poli netto a favore della ritenzione di sali e con morfismi dei geni implicati nel sistema re seguente rialzo pressorio. nina-angiotensina-aldosterone e dell’α-ad Un aumento dell’attività del sistema ducina e alcune varianti dell’enzima di con nervoso simpatico (SNS) è un determinan versione dell’angiotensina. te maggiore dell’ipertensione arteriosa. Il ruolo del rene è cruciale nella patoge Numerose evidenze dimostrano una stret nesi dell’ipertensione. È stato dimostrato ta correlazione fra elevata frequenza car che un ridotto numero di nefroni alla nasci diaca e sviluppo di ipertensione arteriosa. Alterazioni Eccessivo Danno genetiche Obesità apporto di Disfunzione sodio renale Stress endoteliale Ritenzione Iperattività Attivazione Iperinsulinemia renale di Na SNS RAAS ↑ volume circolante Vaso- Ipertrofia ↑ precarico ↑ contrattilità costrizione strutturale funzionale IPERTENSIONE = ↑ PORTATA CARDIACA x ↑ RESISTENZE PERIFERICHE Figura 1 - Rappresentazione schematica delle interazioni fra i principali meccanismi e fattori di rischio che intervengono nella patogenesi dell’ipertensione arteriosa.
Anna Belfiore, Vincenzo Ostilio Palmieri 38 Nei soggetti ipertesi si verifica un reset scolare. Inoltre, mediante l’espressione di ting dei barocettori che vengono regolati molecole di adesione a livello delle cellule ad una pressione più elevata; al contempo muscolari lisce vasali, si incrementa la ri si verifica una riduzione del baroriflesso sposta infiammatoria e pro-fibrotica chia che interferisce con la capacità del sistema mata in causa nella patogenesi dell’atero baroriflesso-nuclei centrali di controllo va sclerosi. Viene anche stimolata la produ somotorio di ridurre l’efflusso simpatico zione di aldosterone che promuove a sua per determinati aumenti della pressione volta il riassorbimento di sodio a livello dei arteriosa. La stimolazione simpatica croni segmenti distali mineralcorticoidosensibili ca favorisce il rimodellamento vascolare e del nefrone a cui consegue l’espansione l’ipertrofia ventricolare sinistra per le azio del volume extracellulare. L’attivazione dei ni dirette della noradrenalina e per il rila recettori AT2, espressi a bassi livelli nei scio di fattori trofici (fattore di crescita in vasi renali, cardiaci e mesenterici, provoca sulino simile 1, fattore di crescita dei fibro effetti opposti quali inibizione della cresci blasti). A livello periferico l’azione del sim ta cellulare, apoptosi e vasodilatazione. patico è amplificata dall’angiotensina II che L’angiotensina II è in grado di realizzare un favorisce il rilascio di noradrenalina dalle feed-back con il sistema nervoso agendo terminazioni presinaptiche. L’esposizione sui nuclei vasomotori e favorendo la stimo allo stress aumenta l’efflusso simpatico ed lazione del sistema simpatico. influenza la vasocostrizione funzionale si In definitiva il sistema RAAS è stretta no alle alterazioni strutturali dell’ipertrofia mente coinvolto nella patogenesi dell’i vascolare. Ciò può spiegare l’aumentata in pertensione attraverso diversi meccani cidenza di ipertensione arteriosa nei sog smi che vanno dalla vasocostrizione, al getti a basso livello socio-economico, sotto rimodellamento vascolare e cardiaco, alla posti a maggiori livelli di stress associati stimolazione del riassorbimento renale di alla vita quotidiana. sodio, all’attivazione del SNS. L’inibizione Fra i meccanismi bioumorali un ruolo di questo sistema è attualmente una delle fondamentale è svolto dall’attivazione del strategie terapeutiche per la prevenzione sistema renina-angiotesina-aldosterone del danno d’organo e per la riduzione dei (RAAS) che favorisce il mantenimento di valori pressori. elevati valori pressori attraverso la cascata Sempre più importanza stanno assu enzimatica che porta alla produzione di un mendo le alterazioni del microcircolo con eccesso di angiotensina II. Gli effetti del siderate causa e conseguenza dell’iperten l’angiotensina II sono mediati principal sione. Le alterazioni della funzione endote mente da due classi di recettori, gli AT1 liale precedono lo sviluppo delle alterazioni (recettore di tipo 1) e gli AT2 (recettore di morfologiche. L’endotelio è un elemento tipo 2). La maggior parte degli effetti del chiave nella regolazione del tono vascolare l’angiotensina II sembrano essere mediati attraverso la produzione di sostanze con dai recettori AT1 espressi in tutti i tessuti attività di vasodilatazione (ossido nitrico) e implicati nella patogenesi dell’ipertensio di vasocostrizione (endotelina 1). La di ne, come il sistema circolatorio, il sistema sfunzione endoteliale è caratterizzata da nervoso ed il rene. L’attivazione di tali re una ridotta disponibilità di ossido nitrico e cettori provoca infiammazione, produzione da una maggiore produzione di endotelina di sostanze ossidanti e proliferazione cellu 1. Queste alterazioni favoriscono processi lare che favoriscono il rimodellamento va di aumentato tono vascolare e di rimodella
Fattori e indicatori di rischio - Ipertensione arteriosa 39 mento. Il sistema RAAS è coinvolto nel pro nefropatie che rispondono maggiormente cesso di vasocostrizione, inducendo la pro alle variazioni di sale nella dieta. È stato duzione di specie reattive dell’ossigeno ipotizzato che la sensibilità al sale rispec che riducono la disponibilità di ossido nitri chia una alterazione renale subclinica con co e promuovono la proliferazione cellula deficit di escrezione del sodio. re e la deposizione di collageno nella pare L’obesità è il fattore epidemiologico che te vascolare. maggiormente incide sulla prevalenza del Nella disamina della patogenesi dell’i l’ipertensione nei paesi industrializzati. L’o pertensione non vanno trascurati i nume besità, ed in particolare l’obesità viscerale, rosi fattori di rischio ambientale, fra i quali è associata ad una serie di alterazioni fisio vanno menzionati l’età (il 50% della popola patologiche che spiegano l’incremento dei zione di età superiore a 60 anni è ipertesa); valori pressorio: aumento del volume cir l’etnia (l’ipertensione è più comune fra i colante e della portata cardiaca, attivazione neri americani); l’eccessiva assunzione di del SNS e del RAAS, alterata relazione sale con la dieta; il sovrappeso e l’obesità; pressione-natriuresi a livello renale con l’inattività fisica; lo stress; l’inquinamento maggiore riassorbimento di renale sodio, atmosferico. iperinsulinemia. L’insulina promuove il ri L’eccessivo apporto di sodio induce assorbimento di liquidi e di sodio a livello ipertensione aumentando il volume pla del tubulo renale, favorisce le alterazioni smatico, il precarico e quindi la portata car strutturali a carico dei vasi e attiva il SNS. diaca. La relazione fra consumo di sale e Numerosi studi di popolazione hanno evi ipertensione è confermata da numerosi denziato la relazione fra indice di massa studi epidemiologici, trial clinici e metana corporea (BMI) e livelli di pressione arte lisi. Le diete della società industrializzate riosa. Le problematiche frequentemente contengono un quantitativo di sale superio associate all’obesità, fra cui il diabete, l’ap re al fabbisogno giornaliero e in grado di nea notturna e la dislipidemia, amplificano favorire l’insorgenza di ipertensione. Si sti il problema e spiegano l’elevata prevalenza ma che in Italia vengano assunti più di 10 di eventi cardio e cerebrovascolari nella gr di sale al giorno (1 gr di sale contiene popolazione obesa. 0,4 gr di Na). L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non introdurre Complicanze d’organo più di 2 gr di sodio con la dieta (circa 5 gr Il carico pressorio persistente nel tem di sale da cucina che corrisponde alla po induce un danno morfologico a carico quantità di un cucchiaino da the). È stato dei cosiddetti “organi bersaglio” che si ma comunque osservato che la risposta al sale nifesta con l’ipertrofia ventricolare sinistra, non è omogenea essendo differenziata nel la retinopatia, il danno renale, la demenza la popolazione in due fenotipi: soggetti so vascolare e l’arteriopatia ipertensiva (6). dio-resistenti (che mantengono una pres L’identificazione del danno d’organo sub sione stabile nonostante le variazioni del clinico, nel singolo soggetto iperteso, per l’introito di sodio) e soggetti sodio-sensibi mette di orientare ed avvalorare la necessi li (che hanno una notevole variazione della tà del trattamento farmacologico dell’iper pressione arteriosa in risposta al sovracca tensione. In tal senso tutti i pazienti do rico o alla restrizione di sodio). Fra questi vrebbero eseguire un esame ematologico ultimi sono annoverati gli afro-americani, di routine per valutare elettroliti, glicemia, gli anziani, i diabetici e i soggetti affetti da funzione renale e profilo lipidico; un esame
Anna Belfiore, Vincenzo Ostilio Palmieri 40 Tabella 2 - Valutazione clinica del danno d’organo correlato all’ipertensione (Indicazioni ESC/ESH Guidelines for the management of arterial hypertension, 2016 e 2018). Esami consigliati Indicazioni ed interpretazioni CUORE • ECG a 12 derivazioni • Esame di screening per valutare i segni di IVS, il ritmo cardiaco e la frequenza cardiaca • Ecocardiogramma • Per valutare la struttura e la funzione cardiaca VASI • Eco-doppler carotideo • Per determinare la presenza di placche o stenosi carotidee • Velocità dell’onda di polso (PWV) • Fornisce un indice della rigidità aortica e della sottostante arteriosclerosi • Indice caviglia-braccio (ABI) • Esame di screening per evidenziare la presenza di arteriopatia periferica RENE • Misurazione della creatinina • Per riconoscere il danno renale sierica e del eGFR • Misura del rapporto albuminuria/ • Per valutare l’aumentata escrezione di microalbuminuria indicativa di danno creatininuria renale • Doppler delle arterie renali • Per lo screening della malattia renovascolare • Eco addome • Per lo studio del rene e dell’aorta addominale OCCHIO • Esame del fundus • Per la valutazione della retinopatia ipertensiva, specie nei pazienti con ipertensione di grado 2-3 ENCEFALO • TAC o RM • Per valutare la presenza di danno cerebrale ischemico o emorragico specie in pazienti con storia di malattia cerebrovascolare o declino cognitivo delle urine; un elettrocardiogramma ed un tracellulari che attivano l’espressione di ecocardiogramma; un esame del fondo del geni che promuovono la sintesi proteica e l’occhio. Ulteriori indagini vanno conside l’accumulo di fibre collagene nell’intersti rati di volta in volta in base al giudizio clini zio. Le modificazioni genetiche sono inol co (1). La tabella 2 riporta gli esami racco tre responsabili di alterazioni del metaboli mandati dalle linee guida europee per la smo energetico e del meccanismo dell’ac valutazione del danno d’organo nei sogget coppiamento eccitazione-contrazione che ti con ipertensione arteriosa. danno luogo alla disfunzione dei cardio miociti e predispongono alla disfunzione Cardiopatia ipertensiva diastolica e sistolica (7). Il processo di ri L’ipertensione è il determinante più im modellamento miocardico nell’ipertensio portante dell’ipertrofia ventricolare sini ne comporta inoltre incremento della mor stra (IVS) che si sviluppa inizialmente in te cellulare, fibrosi miocardica e alterazioni risposta al sovraccarico di pressione, al del microcircolo coronarico; tali alterazioni fine di ridurre lo stress sistolico di parete. sono amplificate dall’attivazione del RAAS È stato evidenziato che l’ipertrofia dei car e del SNS. Sono descritti vari pattern di diomiociti innesca una serie di segnali in IVS, il rimodellamento concentrico, l’iper
Fattori e indicatori di rischio - Ipertensione arteriosa 41 trofia eccentrica e l’ipertrofia concentrica. zione della funzione diastolica e sistolica. Quest’ultima forma identificata un aumen La diagnosi precoce dell’IVS ed il tratta to dello spessore di parete e della massa mento aggressivo dei pazienti interessati ventricolare sinistra si associa ad una pro sono il mezzo più idoneo per la prevenzio gnosi più severa e ad un maggior rischio di ne dell’insufficienza cardiaca. eventi cardiaci. La disfunzione diastolica, correlata alla La retinopatia ipertensiva maggiore rigidità del VS, può precedere Le anomalie microvascolari retiniche l’insorgenza di insufficienza cardiaca pro riflettono il danno del microcircolo dovuto priamente definita a “frazione di eiezione all’ipertensione. Le forme più severe di conservata”, di frequente riscontro nella ipertensione si associano ad emorragie re popolazione degli ipertesi. tiniche, microaneurismi, noduli cotonosi Alle alterazioni morfologiche del VS si da ischemia retinica, essudati e papillede associano alterazioni funzionali e morfolo ma. Le manifestazioni di più frequente ri giche dell’atrio sinistro che risponde all’au scontro sono la riduzione del calibro delle mento della pressione di fine sistole del VS arterie e gli incroci artero-venosi abnormi; con aumento del volume ed ispessimento queste alterazioni non hanno un valore di parete. Tali alterazioni favoriscono l’in prognostico chiaro, ma possono essere un sorgenza di aritmie sopraventricolari ed in marker di danno vascolare nel distretto ce particolare di fibrillazione atriale. rebrale e coronarico. L’angina è una complicanza frequente nei soggetti ipertesi; il meccanismo pato Danno renale genetico è da ricondurre ad alterazioni del Il danno renale ha una relazione bidire microcircolo e alla compromissione del zionale con l’ipertensione, potendo esser flusso coronarico durante la diastole per ne la causa o l’effetto. Le alterazioni si ma effetto dell’aumentata tensione di parete nifestano inizialmente a carico del circolo del VS e della pressione transmurale. glomerulare, dove l’elevata pressione di Le aritmie sono di frequente riscontro perfusione può indurre una significativa ed includono oltre la fibrillazione atriale, vasocostrizione. Ciò causa necrosi glome extrasistoli ventricolari e tachicardia ven rulare focalizzata che si associa al reperto tricolare. Sono da attribuire a meccanismi di microalbuminuria indicatore di iperfil multipli quali alterati struttura e metaboli trazione, ipertensione capillare glomeru smo cellulare, riduzione della perfusione, lare e aumento della permeabilità della disomogeneità e fibrosi miocardica. membrana basale. Se non si riduce la pres L’elettrocardiograma e l’ecocardiogram sione sistemica con adeguata terapia, la ma permettono di identificare l’IVS. L’elet microalbuminuria può progredire sino alla trocardiogramma ha comunque una bassa proteinuria e alla insufficienza renale ter sensibilità nell’identificare tale alterazione minale. Il danno viene consolidato per ef per cui è preferibile far riferimento all’esa fetto dell’aterosclerosi delle arterie renali e me ecografico che fornisce una valutazio della ridotta perfusione dell’organo. Le li ne quantitativa della massa ventricolare si nee guida raccomandano di sorvegliare il nistra e permette di studiare il particolare danno renale attraverso la misurazione pe pattern geometrico di IVS. L’ecocardio riodica del eGFR (estimated glomerular gramma permette inoltre lo studio dell’a filtration rate) e della microalbuminuria. In trio sinistro, della radice aortica e la valuta particolare è consigliata la valutazione del
Anna Belfiore, Vincenzo Ostilio Palmieri 42 rapporto albuminuria/creatininuria (ese si ed amplificano i processi che si verifica guito su un campione delle urine del matti no fisiologicamente con l’età, favorendo lo no) per quantificare l’escrezione urinaria sviluppo dell’ipertensione sistolica isolata di albumina (1). tipica del soggetto anziano. Si deve infatti considerare che le arterie di grosso calibro Demenza vascolare o di conduzione, sono deputate alla tra Diversi studi hanno evidenziato la cor smissione in periferia dell’onda di pressio relazione fra disturbi cognitivi ed iperten ne (o pulsatoria) generata ad ogni battito sione. Sono stati identificati diversi mecca cardiaco. L’onda pulsatoria viene riflessa nismi che giustificano tale correlazione e nei punti di ramificazione dell’albero arte tutti riconducibili ad alterazioni vascolari. rioso e ritorna all’aorta e al ventricolo sini L’ipertensione è un importante fattore di stro. Nei soggetti giovani e con arterie ela rischio per l’ictus ischemico, emorragico e stiche la velocità dell’onda pulsatoria è re per gli infarti lacunari, manifestazioni che lativamente lenta e raggiunge la valvola possono esitare in un declino cognitivo. Gli aortica quando questa è chiusa. Negli iper infarti lacunari, frequenti nei soggetti iper tesi anziani, la velocità dell’onda pulsatoria tesi, sono piccoli infarti cerebrali derivanti è aumentata a causa della rigidità delle ar dall’occlusione dei rami penetranti delle terie centrali e l’onda riflessa raggiunge la arterie di grosso calibro e pertanto si os valvola aortica quando questa è ancora servano nei territori dei nuclei della base, aperta; ciò comporta un post-carico più ele del talamo, della capsula interna e della so vato e una pressione sistolica più elevata. stanza bianca. La risonanza magnetica L’aumentata rigidità delle grandi arterie (RM) permette di evidenziare le lesioni la comporta la trasmissione di una eccessiva cunari come iperintensità della sostanza energia pulsatile a livello delle piccole arte bianca. Studi di intervento hanno dimo rie di resistenza e ai capillari, generando strato un effetto protettivo della terapia an un barotrauma che innesca un danno irre tipertensiva nei confronti dello sviluppo versibile in particolare a carico del circolo dei deficit cognitivi. renale ed encefalico. Per lo studio delle alterazioni vascolari in Arteriopatia ipertensiva corso di ipertensione le linee guida racco L’ipertensione cronica danneggia le ar mandano l’esecuzione dell’eco-doppler ca terie di grande e piccolo calibro favorendo, rotideo e la valutazione della velocità del in associazione ad altri fattori di rischio, l’onda di polso o Pulse Wave Velocity (PWV) due processi degenerativi: l’arteriosclerosi carotideo-femorale che fornisce una misura che comporta alterazioni della struttura della rigidità delle grandi arterie. È anche della tonaca media delle grandi arterie, e, consigliata la valutazione dell’indice cavi l’aterogenesi, ossia la formazione di plac glia-braccio o ABI (Ankle Brachial Index) di che vascolari, responsabili degli eventi car semplice esecuzione. Tale indice si rileva dio e cerebrovascolari. A livello delle gran misurando la pressione sistolica ad entram di arterie (aorta, carotidi) si verificano alte bi gli arti superiori e a livello delle caviglie. razioni strutturali caratterizzate da aumen In condizioni normali la pressione sistolica tato deposito di collagene, frattura delle fi alla caviglia è più elevata rispetto a quella bre di elastina e ipertrofia delle cellule del braccio per cui un indice ≤0,9 è conside muscolari lisce (5). Tali alterazioni conferi rato espressione di una malattia vascolare scono una maggiore rigidità ai vasi arterio ostruttiva agli arti inferiori.
Fattori e indicatori di rischio - Ipertensione arteriosa 43 Ipertensione arteriosa te. Lo studio MRFIT (Multiple Risk Factor e rischio cardiovascolare Intervention Trial) ha dimostrato che una L’ipertensione favorisce lo sviluppo di PAS superiore a 140 mmHg si associa ad un complicanze a livello cerebrale, cardiaco e rischio da 5 a 6 volte maggiore di malattia renale. Con l’aumento dei valori di pressio renale terminale (9). Il rischio di insufficien ne arteriosa aumentano in modo continuo za renale aumenta nei pazienti diabetici. il rischio di ictus e/o TIA, di insufficienza L’ipertensione arteriosa è frequente renale, di coronaropatia, di scompenso car mente associata ad altri fattori di rischio diaco e di mortalità cardiovascolare. È di cardiovascolare quali l’ipercolesterolemia, mostrato che i soggetti ipertesi hanno un il diabete, l’obesità. L’integrazione di tali fat aumento del rischio relativo di due-tre vol tori ha un effetto moltiplicativo sul rischio te per eventi cardiovascolari rispetto ai cardiovascolare. Pertanto per quantificare soggetti normotesi appaiati per età. I dati il rischio assoluto del singolo soggetto iper della Prospective Studies Collaboration teso (ossia la probabilità di sviluppare un (8), che ha incluso 61 studi, hanno mostra evento cardiovascolare in un definito pe to che la mortalità cardiovascolare aumen riodo di tempo) vanno considerati i valo ta progressivamente per valori crescenti di ri pressori, la presenza di altri fattori di ri pressione arteriosa a partire da valori di schio, del danno d’organo e/o di patologie pressione sistolica (PAS) di 115 mmHg e cardiovascolari associati (1). Sulla base di da valori di pressione diastolica (PAD) di tali elementi il paziente può essere identifi 75 mmHg. Per ogni incremento di 20 cato come a rischio molto elevato (in pre mmHg della PAS e di 10 della PAD si è os senza di patologie cardiovascolari docu servato un raddoppio del rischio di ictus. mentate), rischio elevato (pazienti con fat Meno diretto è l’impatto dell’ipertensione tori di rischio marcatamente elevati e la sul rischio coronarico che diventa molto maggior parte dei soggetti diabetici), ri più marcato nei soggetti con elevati livelli schio moderato e basso. di colesterolo. L’ipertensione contribuisce in modo si Ipertensione, ipercolesterolemia gnificativo allo sviluppo di scompenso car ed aterosclerosi diaco, con un rischio doppio negli uomini L’ipertensione e l’ipercolesterolemia ri ipertesi rispetto ai normotesi e triplo nelle sultano frequentemente associate negli stu donne. La forma più comune di scompenso di di popolazione e di intervento. Entrambi cardiaco nei pazienti ipertesi è quella a fra i fattori sono coinvolti nello sviluppo e nella zione di eiezione conservata con ipertrofia progressione dell’aterosclerosi e favorisco e rigidità delle pareti del ventricolo sinistro. no l’insorgenza degli eventi cardiovascolari La progressiva dilatazione dell’atrio sini maggiori. Studi di fisiopatologia hanno di stro, associata ad un rimodellamento per mostrato che l’ipertensione e l’ipercoleste processi di fibrosi e ipertrofia, favoriscono rolemia favoriscono alterazioni a livello del l’insorgenza di aritmie sopraventricolari ed le pareti dei vasi inducendo disfunzione in particolare di fibrillazione atriale. endoteliale, diminuzione della disponibilità L’ipertensione arteriosa si associa ad un di ossido nitrico, incremento dello stress rischio elevato di insufficienza renale; in ossidativo e attivazione dell’infiammazione particolare la complicanza renale può mani (10). Un ruolo centrale nell’induzione del festarsi nei soggetti con ipertensione non danno vascolare è attribuito all’attivazione ben controllata o con ipertensione resisten del sistema renina angiotensina che è co
Anna Belfiore, Vincenzo Ostilio Palmieri 44 mune nei pazienti ipertesi e dislipidemici. È diaca (riduzione del 40%) (13). Le più recen dimostrato che l’angiotensina II agendo a ti linee guida (1) raccomandano un valore livello dei recettori AT1, favorisce la vaso target di 130/80 mmHg sulla base dei risul costrizione, la proliferazione cellulare, la tati di numerosi studi clinici, metanalisi e produzione di radicali liberi e up-regola l’e dati di registro che hanno mostrato come spressione di molecole di adesione e di ci una riduzione a valori inferiori a 130 mmHg tochine infiammatorie (11). In accordo con per la PAS non apporta ulteriori benefici re le evidenze fisiopatologiche si è ipotizzato lativamente alla riduzione degli eventi car che la terapia combinata con farmaci che diovascolari. Per i pazienti di età più avanza bloccano il sistema RAS e che riducono la ta (>65 anni) è opportuno mantenere i livel sintesi di colesterolo (statine) possa ridur li pressori fra 130-140 mmHg per la PAS. re la progressione della placca aterosclero Il trattamento farmacologico deve esse tica. I risultati del braccio “riduzione del re sempre associato a modificazioni dello colesterolo” dell’ASCOT-LLA (Anglo-Scan stile di vita che condiziona fortemente il li dinavian Cardiac Outcomes Trial-Lipid Lo vello della pressione arteriosa. È dimostra wering Arm) hanno mostrato che l’associa to che il calo ponderale, la dieta ad alto te zione di atorvastatina alla terapia antiper nore di frutta e vegetali e basso tenori di tensiva (che comprendeva un farmaco che grassi con riduzione del consumo di sale e agisce sul sistema RAS) in pazienti con va di alcolici, l’attività fisica regolare e la so lori di colesterolo ≤260 mg/dL determinava spensione del fumo, riducono i livelli di una riduzione altamente significativa degli pressione ed il rischio complessivo di ma eventi cardiovascolari rispetto al braccio lattia cardiovascolare. placebo, pur con il raggiungimento degli Per il trattamento farmacologico sono stessi valori pressori (12). Lo studio ha di raccomandate le 5 classi principali di far mostrato l’effetto additivo della terapia ipo maci: ACE-inibitori, sartani, beta-bloccanti, lipemizzante e antipertensiva nella preven calcio-antagonisti e diuretici tiazidici, di cui zione degli eventi cardiovascolari e in parti si discuterà più in dettaglio in un’altra se colare ha evidenziato come l’abbassamento zione del giornale. dei valori del colesterolo incida favorevol Per le forme di ipertensione resistente mente sulla riduzione dell’ictus. un approccio innovativo è costituito dalla denervazione renale, una procedura che Trattamento dell’ipertensione interrompe le diramazioni nervose che de L’obiettivo della terapia antipertensiva è corrono sulle arterie renale. Tale procedu la riduzione degli eventi cardiovascolari e la ra si fonda sull’osservazione di una iperat prevenzione dello sviluppo dell’insufficien tivazione del sistema nervoso simpatico a za renale. Gli effetti benefici della terapia livello renale in corso di ipertensione. I ri sono stati ampiamente dimostrati da studi sultati dei primi trial clinici sono stati pro clinici randomizzati e da metanalisi. Una re mettenti (14). cente metanalisi che ha incluso 123 studi con più di 600.000 pazienti arruolati, ha mo Prospettive future strato che una riduzione di 10 mmHg di PAS o di 5 mmHg di PAD è stata associata Nonostante le molteplici classi di farmaci ad una significativa riduzione degli eventi antipertensivi a disposizione, circa il 30% dei cardiovascolari, più consistente per gli ictus pazienti non raggiunge i valori target di (riduzione del 35%) e per l’insufficienza car pressione arteriosa. Sono in studio nuovi
Fattori e indicatori di rischio - Ipertensione arteriosa 45 farmaci che agiscono sui meccanismi re of essential hypertension: an update. Expert Re sponsabili dell’insorgenza e del manteni view of Cardiovascular Therapy. 2018; 16: 879-881. 5. Taddei S, Bruno RM, Masi S, Solini A. Epidemi mento dell’ipertensione (15): farmaci attivi ology and pathophysiology of hypertension. In nel controllo del meccanismo di vasocostri “ESC Cardio Med” (3 edn) by Camm AJ, Lüscher zione (agonisti della dopamina, antagonisti TF, Maure G r, Serruys PW. Oxford University dell’endotelina); nuovi antagonisti dei recet press Published online: Apr 2020; DOI: 10.1093/ med/9780198784906.001.0001 tori dei mineralcorticoidi (finrenone); attiva 6. Nadar SK, Tayebjee MH, Messerli F, Lip G. Tar tori dei recettori MAS che attivano la casca get Organ Damage in Hypertension: Pathophysi ta che porta a vasodilatazione e riduzione ology and Implications for Drug Therapy. Current della fibrosi e dell’infiammazione; inibitori Pharmaceutical Design. 2006; 12: 1581-1592. 7. Samuel JL, Swinghedauw B. Is cardiac hypertro delle aminopeptidasi centrali per il blocco phy a required compensatory mechanism in pres del RAS a livello cerebrale (firibastat). L’as sure-overload heart? J Hypertens. 2008; 26: 857. sociazione sacubitril-valsartan, in uso per il 8. Lewington S, Clarke R, Qizilbash N, et al. trattamento dello scompenso cardiaco, offre Age-specific relevance of usual blood pressure to vascular mortality: a meta-analysis of individ buone prospettive anche per l’ipertensione. ual data for one million adults in 61 prospective Il sacubitril inibendo la neprilisina, favorisce studies. Lancet. 2002; 287: 1003-1010. una maggiore biodisponibilità dei peptidi 9. Neaton JD, Blackburn H, Jacobs D, et al. Serum natriuretici e induce un aumento della diu cholesterol level and mortality findings for men screened in the Multiple Risk Factor Interven resi e della natriuresi; l’associazione con il tion Trial. Multiple Risk Factor Intervention Tri valsartan aggiunge gli effetti positivi dell’ini al Research Group. Arch Intern Med. 1992; 152: bizione del sistema renina-angiotensina. 1490-500. La gestione della patologia resta in ogni 10. Tuñón J, Martín-Ventura JL, Blanco-Colio LM, Egido J. Common pathways of hypercholester caso l’elemento fondamentale per raggiun olemia and hypertension leading to athero gere gli obiettivi prefissati. Un rigoroso fol thrombosis: the need for a global approach in low-up, la valutazione del danno d’organo e the management of cardiovascular risk factors. l’aderenza alla terapia che va identificata Vasc Health Risk Manag. 2007; 3: 521-526. 11. Nickenig G. Should angiotensin II receptor sulla base del profilo fisiopatologico di cia blockers and statins be combined? Circulation. scun paziente, permettono di ottenere un 2004; 110: 1013-1020. buon controllo della pressione arteriosa ed 12. Sever PS, Dahlof B, Poulter NR, et al. for the AS una riduzione degli eventi ad essa correlati. COT Investigators. Prevention of coronary and stroke events with atorvastatin in hypertensive patients who have average or lower-than-average Bibliografia cholesterol concentrations, in the Anglo-Scandi navian Cardiac Outcomes Trial-Lipid Lowering 1. Williams B, Mancia G, Spiering W, et al. 2018 ESC/ Arm (ASCOT-LLA): A multicenter randomized ESH Guidelines for the management of arterial controlled trial. Lancet. 2003; 361: 1149-1158. hypertension. The Task Force for the manage 13. Ettehad D, Emdin CA, Kiran A, et al. Blood pres ment of arterial hypertension of the European So sure lowering for prevention of cardiovascular ciety of Cardiology and the European Society of disease and death: a systematic review and me Hypertension. J Hypertens. 2018; 36: 1953-2041. ta-analysis. Lancet. 2016; 387: 957-967. 2. Ostchega Y, Fryar CD, Nwankwo T, Nguyen DT. 14. Esler MD, Böhm M, Sievert H, et al. Cathe Hypertension Prevalence Among Adults Aged ter-based renal denervation for treatment of pa 18 and Over: United States, 2017-2018 NCHS tients with treatment-resistant hypertension: 36 Data Brief 2020; 364: 1-8. month results from the SYMPLICITY HTN-2 3. Giampaoli S, Vannuzzo D. La salute cardiovasco randomized clinical trial. Eur Heart. J. 2014; 35: lare degli italiani. Terzo Atlante Italiano delle 1752-1759. Malattie Cardiovascolari. G Ital Cardiol. 2014; 15 15. Oparil S, Schmieder RE. New Approaches in the (4 Suppl. 1): 7S-31S. Treatment of Hypertension. Circulation Re 4. Saxena T, Ozefa Ali, Saxena M. Pathophysiology search. 2015; 116: 1074-1095.
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