Introduzione - Giornale di Storia Costituzionale
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Introduzione marco fioravanti Il ciclo di seminari organizzato con il soste- interrotto dalla crisi innescata, nel sistema gno del Collège International de Philosophie costituzionale italiano ed europeo, dall’am- di Parigi e del Dottorato di ricerca in Diritto pliamento delle basi della partecipazione pubblico dell’Università di Roma “Tor Ver- politica nella società di massa e dalla radi- gata” – che trova ospitalità nelle prestigiose calizzazione dello scontro di classe. pagine del Giornale di Storia costituziona- L’odierna metamorfosi delle istituzio- le – ha cercato di riflettere sul mutamento ni rappresentative, che con quelle prece- istituzionale avvenuto negli ultimi anni in denti intrattiene contiguità e divergenze, Europa e nel mondo in una prospettiva sto- subisce una ulteriore incrinatura in segui- rica e giuridica, con attenzione alle teorie, to allo spartiacque del 1989, quando viene alle prassi e agli sviluppi del diritto a livello messo in discussione il paradigma dello globale. Stato costituzionale sociale. In questo qua- Le categorie di “crisi de diritto” e “crisi dro Pietro Costa, con la consueta chiarezza, delle istituzioni” appaiono in Europa già a parte proprio dalla crisi del Welfare State e cavaliere tra XIX e XX quando lo Stato libe- dei partiti politici che hanno caratterizza- rale si andava trasformando, lentamente ma to gli ultimi trent’anni, riannodando i fili inesorabilmente, in seguito ai mutamenti della storia della democrazia e mettendo dovuti all’affacciarsi delle masse sulla sce- in evidenza gli aspetti sociali e politici che na politica. I grandi scioperi e le agitazioni si intrecciano con il fenomeno e il discor- sociali che caratterizzarono gli anni antece- so giuridico. Il modello liberale e borghese denti la prima guerra mondiale, compor- che si è affermato in Europa tra il 1789 e il tarono, una volta sopiti, l’allargamento del 1848, basato su Costituzione e Codice civi- suffragio e una nascente struttura partitica. le, e sviluppatosi poi nel corso del secondo Il percorso del costituzionalismo liberale, Novecento verso la democrazia costituzio- basato su una rappresentanza “virtuale”, fu nale e la promessa dei diritti politici, civili giornale di storia costituzionale / journal of constitutional history 38 / II 2019, pp. 5-9 issn 1593-0793 / isbn 978-88-6056-637-9 / © eum 2019 5
Introduzione e sociali, sembra in una condizione di tale nichilismo giuridico operata negli ultimi afasia da metter in discussione il progetto lustri da Natalino Irti, il quale declina il democratico stesso di eguaglianza e di in- lemma nietzschiano come antitesi del co- clusione. stituzionalismo in quanto riduzione del Pierre Brunet, con rigore metodologico, diritto a potere o addirittura a “volontà di ci spinge a varcare i limiti del positivismo potenza”. A questa prospettiva, che mette giuridico, nel senso più largo del termine, in dubbio la natura autenticamente giuri- per confrontarci con le altre scienze quali dica della Costituzione, Vogliotti risponde l’antropologia, la sociologia e la geografia, rilanciando, in maniera coerente, la tradi- senza le quali fenomeni come quelli del zione del costituzionalismo come scienza diritto delle entità naturali sarebbero in- del limite e la Costituzione come norma comprensibili. Il cosiddetto Rights of Nature intessuta di principi indistinguibilmente Turn rimanda, con una formula efficace, alle giuridici e morali. nuove sensibilità emerse negli ultimi anni Le torsioni che la formula “crisi del- sia nei confronti della natura che degli ani- la democrazia” ha riscontrato si acuiscono mali di fronte alle quali il giurista non può negli anni Sessanta quando essa va incontro sottrarsi. Il caso emblematico del fiume in a una rimodulazione, a partire dalla quale si Nuova Zelanda al quale è stata riconosciuta muove l’intervento di Matteo Laruffa che dal Parlamento locale la personalità giuri- sottolinea l’ambiguità dell’espressione e dica permette all’Autore di riflettere più gli impropri utilizzi che ne sono stati fatti. ampiamente su nuove forme e concezioni L’Autore offre altresì una visione che va ol- di proprietà, di appartenenza, di rappre- tre i paradigmi tradizionali del costituzio- sentanza e di partecipazione e di “rimettere nalismo proponendo un approccio reali- profondamente in causa il concetto capita- stico alla democrazia costituzionale, in una lista di proprietà”. Brunet dunque ipotizza fase in cui sia le elezioni che le tradizionali una democrazia ecologica meta-rappre- garanzie dei diritti sembrano aver perduto sentativa la cui finalità ultima sarebbe la la loro portata democratica. moltiplicazione dei dispositivi istituzionali Un’altra proposta di risposta alla crisi suscettibili di reintrodurre considerazioni della democrazia rappresentativa è presen- di ampia durata nelle asfittiche democrazie te nel contributo di Arnaud Le Pillouer, il rappresentative europee. quale individua nel sorteggio delle cariche Massimo Vogliotti ci ricorda che l’o- pubbliche il nodo centrale del dibattito giu- dierna fase di trasformazione istituzionale ridico e politico degli ultimi anni, affron- coinvolge pienamente proprio il costituzio- tandolo in maniera disincantata – lontano nalismo e mette addirittura in discussione dalle polemiche contingenti – e restituen- la sopravvivenza di quell’idea moderna di dogli tutta la sua valenza democratica. Non costituzione non meramente descrittiva ma solo il sorteggio, secondo l’Autore, non è in prescrittiva e volontaristica di un sistema contraddizione con la teoria (e le pratiche) giuridico la cui vocazione era contestual- della rappresentanza, ma ne rafforzerebbe mente quella di legittimare e di limitare il la struttura proprio se utilizzato per la sele- potere. Questa predisposizione viene posta zione non, come spesso si pensa, di cariche in dubbio dalla proposta “scandalosa” del residuali riservate a un gruppo ristretto di 6
Fioravanti esperti, ma, a contrario, proprio per l’indi- sto un’antesignana del fascismo, dall’al- viduazione, attraverso l’estrazione tra tutti tro l’appropriazione che il fascismo stesso i cittadini, delle funzioni più rilevanti nelle operò del mito di Fiume. L’esperienza poli- Stato costituzionale come quelle riguardan- tica e costituzionale fiumana invero, spiega ti i membri delle Assemblee costituenti e l’Autore, si è posta come avanguardia euro- delle Corti costituzionali. pea nella rivendicazione di diritti di citta- Maria Adele Carrai offre una prospet- dinanza e di tentativi (a tratti velleitari) di tiva cinese, ma calata a livello globale, sul ripensare le logiche della rappresentanza. nostro orizzonte istituzionale e riannoda Il numero monografico del Giornale di ciò che possiamo definire “l’archivio co- Storia costituzionale, dunque, muovendosi loniale” del diritto internazionale e la sua all’interno di quel nuovo spazio discorsivo legittimità. Sebbene, anche in un mondo che il costituzionalismo sta godendo negli globalizzato, il compito del diritto interna- ultimi decenni, allarga l’orizzonte intellet- zionale sia quello di regolare i rapporti tra tuale fino a comprenderne la dimensione gli Stati, l’Autrice ci ricorda che a partire globale per riproporre la domanda, ancora dalla sua nascita come scienza moderna in aperta e indeterminata, sul significato delle Europa, nel corso del XVII e XVIII secolo, il istituzioni rappresentative e democratiche pluralismo del diritto internazionale è stato e sulle loro inedite metamorfosi. limitato all’interno di precise strutture ge- rarchiche che gravitavano intorno all’Oc- cidente. Le narrazioni eurocentriche del *** diritto internazionale, a partire dalla deco- The cycle of seminars organized with the lonizzazione, non riescono più a risponde- support of the Collège International de Phi- re alle esigenze di un mondo globalizzato e losophie of Paris and the PhD in Public Law lasciano il campo a storie globali del diritto of the University of Rome “Tor Vergata” – internazionale, di cui la Cina può rappre- which finds hospitality in the prestigious sentare un campo di indagine per ripensare pages of the Journal of Constitutional Histo- “il diritto delle genti” e, più ingenerale, per ry – has tried to reflect on the institutional aprire a una nuova concezione della moder- change occurred in recent years in Europe nità che non corrisponde più a un dictum and the world in a historical and legal per- occidentale. spective, with attention to the theories, In un altro contesto storico, in cui tut- practices and developments of law at the tavia emergono gli stessi interrogativi giu- global level. ridici, si inserisce un episodio tanto noto The categories of “crisis of law” and quanto mistificato nella storia costituzio- “crisis of institutions” appear in Europe nale come quello dell’esperienza fiumana, already between the Nineteenth and Twen- sulla quale si sofferma opportunamente, tieth centuries when the liberal State was con approccio rigoroso e innovativo, Davi- slowly but surely transforming itself fol- de Rossi. L’Autore si allontana dai due pre- lowing the changes due to the growth of the giudizi che hanno sempre tenuto la Carta masses on the political scene. The great del Carnaro ai margini degli studi giuridici: strikes and social riots that characterized da un lato la critica marxista che ne ha vi- the years before the First World War led to 7
Introduzione the widening of the suffrage and a nascent new sensitivities emerged in recent years party structure, once they were dormant. both with regard to nature and to the ani- The path of liberal constitutionalism, based mals against which the jurist cannot escape. on a “virtual” representation, was inter- The emblematic case of the river in New rupted by the crisis triggered, in the Italian Zealand to which the local Parliament has and European constitutional system, by the recognized legal status allows the Author to expansion of the bases of political partici- reflect more widely on new forms and con- pation in mass society and by the radicali- cepts of ownership, belonging, representa- zation of the class clash. tion and participation and to “call deeply The current crisis of the institutions, into question the capitalist concept of own- which with its previous ones entertains ership”. Brunet therefore hypothesizes a contiguity and divergences, undergoes meta-representative ecological democracy a further crack following the watershed whose ultimate aim would be the multipli- of 1989, when the paradigm of the Social cation of institutional devices that could Constitutional State is questioned. In this reintroduce long-lasting considerations in context, Pietro Costa, with his usual clar- the asphyxiated European representative ity, starts precisely from the crisis of the democracies. Welfare State and of the political parties Massimo Vogliotti reminds us that to- that have characterized the last thirty years, day’s phase of institutional transforma- resuming the threads of the history of de- tion fully involves constitutionalism and mocracy and highlighting the social and even calls into question the survival of that political aspects that are intertwined with modern idea of not merely descriptive but the phenomenon and the legal discourse. prescriptive and voluntarist constitution The liberal and bourgeois model that es- of a legal system whose vocation was, at the tablished itself in Europe between 1789 same time, to legitimize and to limit pow- and 1848, based on the Constitution and er. This predisposition is questioned by the Civil Code, and then developed during the “scandalous” proposal of legal nihilism the second half of the Twentieth Century operated in recent decades by Natalino Irti, towards constitutional democracy and the who declines the Nietzschean lemma as an promise of political, civil and social rights, antithesis of constitutionalism and as a re- seems in a condition of such aphasia as to duction of the right to power or even to “will question the very democratic project of to power”. To this perspective, which casts equality and inclusion. doubt on the authentically juridical nature Pierre Brunet, with methodological rig- of the Constitution, Vogliotti responds by or, urges us to cross the limits of legal posi- consistently re-launching the tradition of tivism, in the broadest sense of the term, to constitutionalism as a science of limits and confront ourselves with other sciences such the Constitution as a norm woven of indis- as anthropology, sociology and geography, tinguishable juridical and moral principles. without which such phenomena as those of The twists and turns that the “crisis of the law of natural entities would be incom- democracy” formula has exacerbated in the prehensible. The so-called Rights of Nature Sixties when it undergoes a re-modulation, Turn refers, with an effective formula, to the starting from which the intervention of 8
Fioravanti Matteo Laruffa moves, underlining the am- limited within precise hierarchical struc- biguity of the expression and the improper tures that gravitated around the West. The uses that they have been made. The Author Eurocentric narratives of international law, also offers a vision that goes beyond the starting from decolonization, are no longer traditional paradigms of constitutionalism able to respond to the needs of a globalized by proposing a realistic approach to con- world and leave the field to global histories stitutional democracy, in a phase in which of international law, of which China can both elections and traditional guarantees represent a field of investigation to rethink of rights seem to have lost their democratic the Ius Gentium and, more general, to open significance. up to a new conception of modernity that no Another proposal to respond to the cri- longer corresponds to a Western dictum. sis of Representative Democracy is present In another historical context, in which in the contribution of Arnaud Le Pillouer, however the same legal questions arise, who identifies in the drawing of public of- an episode is noted that is as well-known fices the central crux of the juridical and as it is mystified in constitutional history political debate of the last years, facing it as that of the Fiume experience, on which in a disenchanted manner – far from the Davide Rossi dwells appropriately, with a contingent controversies – and giving it all rigorous and innovative approach. The Au- its democratic value. Not only the Sortition, thor moves away from the two prejudices according to the Author, is not in contra- that have always kept the Carta del Carnaro diction with the theory (and practices) of at the margins of juridical studies: on the representation, but it would strengthen its one hand the Marxist criticism that saw a structure if used for selection, not, as we foreshadowing of fascism, on the other the often think, of residual positions reserved appropriation that fascism itself operated for a restricted group of experts, but, on the of myth of Fiume. The political and con- contrary, precisely because of the identi- stitutional experience of Rijeka indeed, fication, through the extraction among all the author explains, has placed itself as the citizens, of the most important functions in European vanguard in claiming citizenship the Constitutional State such as those con- rights and attempts (sometimes unrealis- cerning the members of the Constituent as- tic) to rethink the logic of representation. semblies and the Constitutional courts. The monographic issue of the Journal Maria Adele Carrai offers a Chinese per- of Constitutional History, therefore, moving spective, but at a global level, on our insti- within that new discursive space that con- tutional horizon and re-joins what we can stitutionalism has been enjoying in recent call “the colonial archive” of international decades, widens the intellectual horizon law and its legitimacy. Although, even in a including its global dimension to propose globalized world, the task of international the question, still open and indeterminate, law is to regulate relations between States, on the meaning of representative and dem- the Author reminds us that since its birth ocratic institutions and their unprecedent- as a modern science in Europe, during the ed metamorphoses. Seventeenth and Eighteenth centuries, pluralism of international law has been 9
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