Interventi per la crescita - Assonime
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Interventi per la crescita Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
1. Riordino del sistema fiscale a sostegno della crescita Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
Il bilancio pubblico • Da anni i Governi rinviano la copertura delle misure espansive adottando clausole di salvaguardia che prevedono significativi aumenti di imposte indirette (Iva e accise) negli anni seguenti • Queste clausole rappresentano una posta fittizia → è chiaro a tutti che gli aumenti di imposte non verranno realizzati; ogni spazio della successiva legge di bilancio sarà compromesso dall’esigenza di disinnescare le clausole 3 Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
IVA • Il gettito Iva in Italia è più basso che negli altri paesi UE: un aumento dell’Iva consentirebbe un riequilibrio dei carichi fiscali a favore delle imprese e del lavoro, in linea con le raccomandazioni di Commissione UE e FMI • Ipotesi: due aliquote Iva → una intorno al 10-12% e l’altra intorno all’attuale aliquota ordinaria del 22%. Vantaggi: maggiori entrate, riduzione dei costi di adempimento, eliminazione di trattamenti differenziati tra beni simili • I meno abbienti potrebbero essere compensati attraverso interventi diretti di sostegno monetario (es. erogati dall’INPS in base a Isee) 4 Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
IRPEF • Il riordino dell’Irpef passa inevitabilmente per una revisione delle tax expenditures (4% del Pil o più): molti incentivi sono obsoleti e di scarsa efficacia, disperdono risorse e producono effetti distorsivi sull’allocazione delle risorse produttive • Inoltre nell’Irpef si riscontrano oggi: a) eccessiva discontinuità tra secondo e terzo scaglione (dal 27% al 38%) b) eccessiva divergenza tra aliquote nominali ed effettive determinata dalla decrescenza delle detrazioni e dell’assegno al nucleo familiare (incluso il bonus 80€) 5 Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
Tassazione delle imprese Linee di intervento: • nel breve periodo, limitazione degli incentivi (deduzioni e crediti di imposta) a pochi obiettivi chiari e normativamente predeterminati (ricerca e sviluppo, innovazione, efficienza ambientale); previsione di un unico plafond in relazione al quale ciascuna impresa possa scegliere le spese da dedurre • In un orizzonte temporale più ampio, ripensare il sistema di tassazione delle imprese per renderlo più efficiente ed equo rispetto all’evoluzione dei modelli produttivi • Possibili direttrici di cambiamento indicate da Assonime: a. ancorare stabilmente la tassazione del reddito d’impresa al bilancio civilistico; b. tassare le imprese sui flussi di cassa, più facili da rintracciare e più difficili da manipolare rispetto agli utili (questa opzione richiede però complessi accordi internazionali e in sede Ocse) 6 Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
2. Infrastrutture Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
Infrastrutture • Nel rapporto Assonime di fine 2018 sulla politica delle infrastrutture sono state fornite linee guida per rendere l’Italia un contesto più favorevole agli investimenti, pubblici e privati • Alcune proposte sono state recepite nel 2019, ma restano da superare importanti criticità, connesse in particolare al funzionamento delle amministrazioni e al sistema dei controlli • Non bastano gli strumenti di emergenza per sbloccare i lavori (Commissari straordinari, procedure semplificate in affidamento diretto per l’utilizzo delle risorse assegnate ai comuni dalle leggi di bilancio 2019 e 2020): la sfida è rendere efficace la gestione ordinaria 8 Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
Esigenze prioritarie (a) • Rendere più rapido e trasparente il processo decisionale del CIPE: occorre aumentare il numero delle riunioni, rendere noti calendario e odg, assicurare l’allineamento delle proposte dei Ministri con le priorità del Governo; occorre inoltre monitorare strettamente l’attuazione delle delibere • Assicurare la qualità e l’interoperabilità delle banche dati sulle infrastrutture esistenti e sulle opere avviate, per migliorare la programmazione e il monitoraggio • Assicurare l’operatività dei nuovi organismi a supporto delle stazioni appaltanti (Investitalia, Centrale unica di progettazione) – tali iniziative non portano frutti se manca continuità di indirizzi • In parallelo, attuare il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti previsto dal Codice dei contratti pubblici per rafforzare la 9 capacità delle PA di gestire le opere di loro competenza Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
Esigenze prioritarie (b) • I tavoli permanenti e la Cabina di Regia «Strategia Italia», istituiti per superare la complessità dei procedimenti autorizzatori, non sono utili senza adeguato sostegno di volontà politica • In caso di dissensi all’interno di una conferenza di servizi il riferimento al CdM come decisore di ultima istanza non è sufficiente; occorre che l’amministrazione dissenziente debba ottenere una valutazione dal Consiglio dei ministri entro un termine tassativo (2-3 mesi), in assenza della quale si faccia prevalere l’indicazione a maggioranza della conferenza • Nella revisione in corso del Codice dei contratti pubblici, imparare dagli errori del passato, evitando le scelte affrettate e gli eccessi di dettaglio, restando in linea con la normativa UE • Ripensare il ruolo di Anac, focalizzando i suoi compiti sui controlli ex post e lasciando maggiore discrezionalità alle stazioni appaltanti sulla 10 base di criteri generali di buona gestione Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
3. Funzionamento della PA e qualità della normativa Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
Funzionamento della PA • Nonostante i ripetuti tentativi di riforma, non si è riusciti a mettere al centro del funzionamento delle pubbliche amministrazioni la capacità di produrre risultati concreti per il benessere di cittadini e imprese • Per conseguire l’obiettivo, bisogna responsabilizzare i dirigenti e valorizzare la discrezionalità amministrativa per consentire ai responsabili dell’amministrazione di gestire in modo efficace. I sistemi di valutazione vanno allineati a questa impostazione, incentrata sui risultati concreti • Anche se le condanne sono rare, il timore di azioni per danno erariale e per abuso di ufficio nei confronti degli amministratori e dei funzionari costituisce un deterrente all’assunzione delle decisioni; sarebbe utile delimitare strettamente le fattispecie della colpa grave e dell’abuso di ufficio, chiarendone la portata con interventi normativi 12 Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
Qualità della normativa La produzione normativa continua a essere caratterizzata da scarsa qualità e instabilità. Le norme ad hoc, adottate per risolvere situazioni contingenti, generano sfiducia riguardo al rispetto in Italia dei principi dello Stato di diritto: • l’introduzione di nuove norme va assoggettata a un esame rigoroso, in base a criteri di necessità e proporzionalità, ripristinando la funzione di filtro degli Uffici legislativi dei Ministeri e della Presidenza delle Commissioni parlamentari. Prima di adottare nuove norme, valutare come hanno funzionato quelle esistenti e verificare se le soluzioni non vadano cercate sul fronte dell’attuazione • l’attività di codificazione/riordino delle norme esistenti deve essere sistematica e avere come obiettivi centrali il coordinamento e la comprensibilità delle regole • il rinvio a provvedimenti attuativi della normativa andrebbe strettamente limitato: laddove necessari, bisogna assicurare che siano adottati tempestivamente, assegnando la responsabilità a un unico soggetto con termini certi 13 Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
4. La trasformazione digitale Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
Le strategie per il digitale • Da oltre un decennio sono state adottate in Italia strategie pubbliche per accompagnare la trasformazione digitale, in parallelo alle iniziative UE: Agenda digitale italiana 2010, Strategia per la crescita digitale 2014-2020; Strategia per la banda ultralarga; Piano triennale per l’informatica nella PA (2017-2019; 2019-2021) • In generale, le linee di azione sono state definite in modo efficace; più che ripensare l’impostazione, la priorità dovrebbe essere quella di portare a compimento quanto intrapreso e rendere più stabile la governance • Il Digital Economy and Society Index europeo (che colloca l’Italia ancora al 24° posto) individua come profili strategici: connettività e 5G; capitale umano; utilizzo di internet da parte dei cittadini; digitalizzazione delle imprese e e-government 15 Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
Le esigenze prioritarie • Gli obiettivi di connettività vanno perseguiti ricordando che la Commissione europea per il 2025 ha posto target ambiziosi: accesso ad internet con velocità di almeno 100 Mbps per tutte le famiglie; connettività Gigabit per i principali centri socio-economici e per le imprese tecnologicamente avanzate; copertura 5G ininterrotta lungo i principali assi di trasporto e nelle aree urbane. Rallentamenti e ritardi nel conseguimento degli obiettivi implicano conseguenze in termini di competitività • I temi del capitale umano (competenze di base e specialistiche) e del coinvolgimento delle PMI nella trasformazione digitale vanno presidiati con maggiore incisività (l’Italia è in posizione arretrata rispetto alla media UE) • Il Piano Industria 4.0, che ha dato buoni risultati, va preservato e rafforzato 16 Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
Le esigenze prioritarie • Per l’e-government, l’impostazione del Piano nazionale ispirata da Diego Piacentini è all’avanguardia, in particolare per quanto concerne la riorganizzazione delle PA, e al tempo stesso dà spazio al dialogo con stakeholders e amministrazioni locali, evitando la logica top down • Occorre ora attuare le misure previste: seri rallentamenti riguardano aspetti importanti (SPID, Anagrafe digitale, razionalizzazione del patrimonio dei dati detenuti dalle PA) • Affinché l’utilizzo dei servizi di e-government si diffonda, è necessaria una maggiore attenzione al front-office, ossia alla agevole fruibilità per i cittadini dei servizi pubblici online • La trasformazione digitale riguarda tutte le amministrazioni, non può essere di competenza di un unico dicastero; la recente istituzione della figura del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione può essere utile se contribuisce ad assicurare l’attenzione del Governo sul tema e ad accelerare l’attuazione delle varie iniziative 17 Consiglio Direttivo 30 gennaio 2020
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