Intelligenza artificiale e Neuroimaging @UNISA: Applicazioni allo studio di malattie neurodegenerative - Ital-IA

Pagina creata da Chiara Grillo
 
CONTINUA A LEGGERE
Intelligenza artificiale e Neuroimaging @UNISA: Applicazioni allo studio di malattie neurodegenerative - Ital-IA
Intelligenza artificiale e Neuroimaging @UNISA:
        Applicazioni allo studio di malattie
               neurodegenerative
                          Roberto Tagliaferri

                              Neurone lab
   Dipartimento di Scienze Aziendali – Management & Innovation
                                Systems
  Senior member, IEEE Computational Intelligence & SMC Societies
   CINI - Laboratorio nazionale di Bioinformatica – Unità di Salerno
    CINI - Laboratorio nazionale di Intelligenza Artificiale e Sistemi
                  Intelligenti– Unità AI3S di Salerno
Intelligenza artificiale e Neuroimaging @UNISA: Applicazioni allo studio di malattie neurodegenerative - Ital-IA
Introduzione
• Necessità di progettare pipeline per l’analisi di dati di neuroimaging
  basate su tecniche di intelligenza computazionale e artificiale
• Lo scopo è quello di riuscire a identificare differenti modalità di
  funzionamento in soggetti caratterizzati da diverse malattie o da
  particolari performance di task cognitivi.
• I contributi più rilevanti, frutto dell’attività di ricerca svoltasi presso
  l’Università degli studi di Salerno, sono stati pubblicati su riviste
  internazionali di alta rilevanza

Serra, Angela, Galdi, Paola, Tagliaferri, Roberto (2018). Machine learning for bioinformatics and neuroimaging. WILEY
INTERDISCIPLINARY REVIEWS. DATA MINING AND KNOWLEDGE DISCOVERY, vol. e1248, p. 1-33, ISSN: 1942-4787, doi:
10.1002/widm.1248
Intelligenza artificiale e Neuroimaging @UNISA: Applicazioni allo studio di malattie neurodegenerative - Ital-IA
Analisi di dati a singola vista per dati di rsfMRI in SLA
e MP: Idea progettuale
• Tecniche automatiche per l’estrazione di caratteristiche basate su
  consensus clustering e aggregazione stocastica di liste ordinate,
  progettate per supportare la diagnostica di malattie
  neurodegenerative basate su fMRI.
• Consensus clustering

Paola Galdi, Michele Fratello, Francesca Trojsi, Antonio Russo, Gioacchino Tedeschi, Roberto Tagliaferri, e Fabrizio Esposito.
Consensus-based feature extraction in rs-fMRI data analysis. Soft Computing, 22(11):3785–3795, 2018.
Intelligenza artificiale e Neuroimaging @UNISA: Applicazioni allo studio di malattie neurodegenerative - Ital-IA
Analisi di dati a singola vista per dati di rsfMRI in SLA
e MP: Idea progettuale
• Stochastic rank aggregation applicate alle soluzioni del
  clustering
• Ordinare i cluster in accordo al valor medio dei voxel
     • Ogni soggetto esprime un ranking dei cluster
     • Si stima la lunghezza k delle sotto-liste che sono più conformi
     • I ranking sono aggregati per classe attraverso il metodo di
       aggregazione basato sullo stochastic rank
     • Il risultato è un sottinsieme di pattern informativi in un nuovo
       ordinamento

Paola Galdi, Michele Fratello, Francesca Trojsi, Antonio Russo, Gioacchino Tedeschi, Roberto Tagliaferri, e Fabrizio Esposito.
Stochastic rank aggregation for the identification of functional neuromarkers. Neuroinformatics, pages 1–18, 2019.
Intelligenza artificiale e Neuroimaging @UNISA: Applicazioni allo studio di malattie neurodegenerative - Ital-IA
Analisi di dati a singola vista: risultati

                                                                                    Top K clusters
                                                                                    Parkinson
                                                                                    Brodmann Area 39 (medial
                                                                                     temporal lobe)
                                                                                    Brodmann Area 40 (inferior
                                                                                     parietal cortex)
                                                                                    Brodmann Area 10
                                                                                     (prefrontal cortex)

Paola Galdi, Michele Fratello, Francesca Trojsi, Antonio Russo, Gioacchino Tedeschi, Roberto Tagliaferri, e Fabrizio Esposito.
Stochastic rank aggregation for the identification of functional neuromarkers. Neuroinformatics, pages 1–18, 2019.
Intelligenza artificiale e Neuroimaging @UNISA: Applicazioni allo studio di malattie neurodegenerative - Ital-IA
Classificazione multi-vista basata su metodi
Ensemble per dati di connettività cerebrale in SLA e MP
 • Consideriamo ciascun soggetto come un pattern rappresentato in
   due spazi diversi, fornendo diversi tipi di informazioni.
 • Le caratteristiche di questi spazi sono i voxel dei dati rsfMRI e DTI.

                                            DTI                                  fMRI

Fratello, M., Caiazzo, G., Trojsi, F. et al. Neuroinform (2017) 15: 199. https://doi.org/10.1007/s12021-017-9324-2
Intelligenza artificiale e Neuroimaging @UNISA: Applicazioni allo studio di malattie neurodegenerative - Ital-IA
Classificazione multi-vista basata su metodi
Ensemble per dati di connettività cerebrale in SLA e MP

                                 Dimensionality                               Single View
                                   Reduction                                   Clustering

                                                                              Multi View
                                     Evaluation
                                                                              Integration

Fratello, M., Caiazzo, G., Trojsi, F. et al. Neuroinform (2017) 15: 199. https://doi.org/10.1007/s12021-017-9324-2
Classificazione multi-vista basata su metodi
Ensemble per dati di connettività cerebrale in SLA e MP
 Riduzione della dimensionalità
 • Per superare i problemi derivanti dai dati HDLSS abbiamo ridotto le dimensioni di ogni
   insieme di dati.
 • I voxel adiacenti vengono quindi aggregati con il clustering. Ogni area risultante viene
   quindi rappresentata da un singolo valore, derivato dai voxel in cluster.
 • Il clustering dei voxel può essere visto come una parcellizzazione basata sui dati.
 Integrazione dei dati
 • I clustering Single View sono integrati insieme alle informazioni sulle etichette delle classi
   dei pazienti, in 6 cluster.
 • Con l'integrazione possiamo prendere in considerazione simultaneamente le informazioni
   da rsfMRI e DTI.
 • Il modello proposto prevede l’estrazione di caratteristiche tramite clustering gerarchico e
   l’addestramento di un insieme di classificatori basati su alberi di decisione (Random Forest)

Fratello, M., Caiazzo, G., Trojsi, F. et al. Neuroinform (2017) 15: 199. https://doi.org/10.1007/s12021-017-9324-2
Classificazione multi-vista basata su metodi
Ensemble per dati di connettività cerebrale in SLA e MP
                                                         • Abbiamo cercato relazioni con informazioni
                                                           cliniche.
                                                         • Per esempio, abbiamo scoperto che uno dei
                                                           cluster ha un gruppo arricchito di soggetti con
                                                           il lower limb onset e 2 ° stadio clinico, rispetto
                                                           all’insieme dei dati
                                                         • Il significato del gruppo arricchito è stato
                                                           testato con un test di permutazione ottenendo
                                                           un p-value p=0.0033

Fratello, M., Caiazzo, G., Trojsi, F. et al. Neuroinform (2017) 15: 199. https://doi.org/10.1007/s12021-017-9324-2
Strong-weak pruning: un algoritmo per identificare
connessioni significative in modelli di reti neuronali
   • Siccome le reti di connessioni interneuronali sono tipicamente completamente
     connesse, uno dei problemi principali è quello di individuare ed eliminare
     connessioni a basso contenuto informativo. Generalmente, questo problema viene
     risolto utilizzando dei test statistici (come il t-test) che classificano le connessioni in
     forti e deboli considerando solo il peso della connessione.
   • L’algoritmo Strong-Weak pruning, invece, identifica le connessioni rilevanti non solo
     in base al loro peso, ma anche in base alla loro funzione strutturale a livello globale
     nella rete.
   • Questo metodo è stato utilizzato per analizzare le reti di un campione di soggetti
     sani e un campione di soggetti affetti da SLA e individuare una rete di connessioni
     rilevanti per ognuno dei due gruppi di soggetti.
   • Successivamente è stato effettuato uno studio sulla propagazione dell’informazione
     nelle due categorie di reti, utilizzando modelli basati su random walk

 Angela Serra, Paola Galdi, Emanuele Pesce, Michele Fratello, Francesca Trojsi, Gioacchino Tedeschi, Roberto Tagliaferri, e Fabrizio
 Esposito. Strong-weak pruning for brain network identification in connectome-wide neuroimaging: Application to amyotrophic
 lateral sclerosis disease stage characterization. International Journal of Neural Systems, 2019 in press
Strong-weak pruning: un algoritmo per identificare
connessioni significative in modelli di reti neuronali
   • Lo studio dei cammini minimi e delle misure di centralità su tali
     network ha rivelato sostanziali differenze tra reti di soggetti sani e
     malati e anche tra reti di pazienti malati di SLA a diversi stadi della
     malattia.
   • Tali risultati sono compatibili con risultati precedenti che
     supportano la teoria che la SLA è una malattia multisistemica che
     colpisce diverse regioni tra le quali l’area sensoria e motoria, e
     suggerisce l’esistenza di un meccanismo compensatorio che
     influenza la topologia delle connessioni funzionali delle regioni
     motorie.
 Angela Serra, Paola Galdi, Emanuele Pesce, Michele Fratello, Francesca Trojsi, Gioacchino Tedeschi, Roberto Tagliaferri, e Fabrizio
 Esposito. Strong-weak pruning for brain network identification in connectome-wide neuroimaging: Application to amyotrophic
 lateral sclerosis disease stage characterization. International Journal of Neural Systems, 2019 in press
Strong-weak pruning: un algoritmo per identificare
connessioni significative in modelli di reti neuronali
• Istogrammi del numero di
  esperimenti in cui vi era una
  frequenza di visita
  significativamente più alta in
  una delle due classi.
• Valori positivi significano che
  la frequenza è più alta nei
  controlli (o stadio meno
  grave della malattia), mentre
  valori negativi significano
  che la frequenza è più alta
  nei pazienti (o nella fase più
  grave della malattia).
  Angela Serra, Paola Galdi, Emanuele Pesce, Michele Fratello, Francesca Trojsi, Gioacchino Tedeschi, Roberto Tagliaferri, e Fabrizio
  Esposito. Strong-weak pruning for brain network identification in connectome-wide neuroimaging: Application to amyotrophic
  lateral sclerosis disease stage characterization. International Journal of Neural Systems, 2019 in press
Grazie! Domande?
Ricercatori che hanno partecipato a questo lavoro
e alla stesura della presentazione
Angela Serra      Paola Galdi     Michele Fratello
Post-Doc          Post-Doc        DP Control
                                                     Grazie al Prof. Gioacchino
University of     University of
                                                     Tedeschi e al suo gruppo
Tampere           Edinburgh
                                                     University of Campania
                                                     «Luigi Vanvitelli»
Roberto Tagliaferri      Fabrizio Esposito
Professor                Associate Professor
University of Salerno    University of Salerno
Puoi anche leggere