INTELLIGENTE LA RIVOLUZIONE - IL LAVORO AI TEMPI DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE - Accenture

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INTELLIGENTE LA RIVOLUZIONE - IL LAVORO AI TEMPI DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE - Accenture
FUTURE WORKFORCE
LA RIVOLUZIONE
INTELLIGENTE
IL LAVORO AI TEMPI
DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
INTELLIGENTE LA RIVOLUZIONE - IL LAVORO AI TEMPI DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE - Accenture
INTELLIGENTE LA RIVOLUZIONE - IL LAVORO AI TEMPI DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE - Accenture
EXECUTIVE
SUMMARY
Analisti, istituzioni, leader aziendali e lavoratori: tutti
riconoscono che l’Intelligenza Artificiale (di seguito
anche IA) rivoluzionerà il mondo in cui viviamo
e il modo in cui lavoriamo. La società di ricerca
IDC prevede infatti che la spesa mondiale
per le tecnologie cognitive e l’IA triplicherà
nei prossimi 3 anni, passando da 19,1 miliardi di dollari
nel 2018 a 52,2 miliardi di dollari nel 2021i.
La Commissione Europea ha indicato l’IA come
una delle tecnologie più strategiche del 21° secolo
e ha recentemente lanciato la “European AI Alliance”
proprio per approfondire le sfide e le opportunità
connesse all’IA.

  “DEFINIAMO L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE (IA) COME
   UN INSIEME DI SISTEMI CHE ESTENDONO LE CAPACITÀ
   UMANE ATTRAVERSO LA PERCEZIONE,
   LA COMPRENSIONE, L’AZIONE E L’APPRENDIMENTO”
  (tratto da Human + Machine: Reimagining Work in the Age of AI (2018)
  by Paul R. Daugherty and H. James Wilson)

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INTELLIGENTE LA RIVOLUZIONE - IL LAVORO AI TEMPI DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE - Accenture
Una recente indagine condotta da Accenture a livello globale1 per capire se i Top
                Manager fossero pronti ad accogliere collaborazioni uomo-macchina ha rivelato
                che in Italia oltre il 60% degli intervistati è convinto che nei prossimi tre anni l’IA sarà
                ampiamente usata nello svolgimento di mansioni lavorative e che la collaborazione
                uomo-macchina sarà importante per raggiungere le priorità strategiche aziendali.
                Allo stesso tempo, i risultati dell’indagine sui lavoratori di tutto il mondo2, rivela che
                in Italia anche quest’ultimi sono consapevoli del grande cambiamento in atto
                e si dicono pronti ad affrontare un percorso di riqualificazione, a condizione di essere
                sostenuti dai propri datori di lavoro in questa importante transizione.

                Sono anni ormai che uomini e macchine lavorano insieme per migliorare l’efficienza
                operativa delle imprese, ma per competere efficacemente, conseguire una crescita
                sostenibile e creare nuovi posti di lavoro è necessario adottare e applicare la tecnologia
                in modo diverso: serve una visione d’insieme uomo-macchina e, quindi, una strategia
                che ripensi il ruolo delle persone.

                Per conseguire un obiettivo di tale portata, Accenture suggerisce un proprio
                approccio, l’“Applied Intelligence”, ossia l’applicazione combinata della tecnologia
                e dell’ingegno umano su larga scala e in tutti gli aspetti del core business.

                1
                     ono stati intervistati 1.201 top manager a livello globale, di cui 100 italiani, che operano
                    S
                    prevalentemente in grandi aziende appartenenti a tutti i settori economici

                2
                    Sono stati intervistati 14.078 lavoratori a livello globale, di cui 1.095 in Italia. Il campione
                    è rappresentativo di varie generazioni, gruppi di reddito e posizioni lavorative

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L’INTELLIGENZA
ARTIFICIALE
CAMBIERÀ L’AZIENDA
E LA FORZA LAVORO
IN TUTTO IL MONDO
Secondo la ricerca di Accenture, molti manager
nel mondo considerano l’Intelligenza Artificiale
una grande opportunità, dalla quale si aspettano
importanti cambiamenti per il proprio business
e per la propria forza lavoro.
Come dimostra il grafico di Figura 1, è vero che nei prossimi tre anni molti
degli intervistati sono interessati ad usare l’Intelligenza Artificiale per automatizzare
le attività in modo esteso (74%), ma quasi tutti pianificano anche di utilizzare
le tecnologie intelligenti per accrescere il ruolo dei lavoratori (97%). A livello globale,
infatti, quando si parla dell’impatto che l’Intelligenza Artificiale avrà sulla workforce,
la posizione dei Top Manager è ottimistica: il 63% prevede nei prossimi tre anni
un incremento netto di posti di lavoro.

Tali aspettative non sorprendono se si considera che molte imprese di successo
hanno già iniziato ad adottare processi aziendali più fluidi e flessibili.
Sul fronte dell’organizzazione stanno superando la rigida suddivisione del lavoro
per reparti e mansioni introducendo team flessibili in grado di lavorare insieme
ai sistemi avanzati di Intelligenza Artificiale per risolvere in modo più efficace
problemi aziendali concretiii. Si pensi, ad esempio, alle soluzioni basate
sull’Intelligenza Artificiale che aiutano gli stilisti di Stitch Fix, startup statunitense
di moda customizzata, a determinare quali abiti siano più adatti per i propri clientiiii,
oppure al sistema “Alicia T”, usato dalla software-house finlandese Tieto e diventato
a pieno titolo un membro della divisione “Data-Driven Businesses” dell’aziendaiv.

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Figura 1: I leader aziendali percepiscono l’Intelligenza
                Artificiale come un forte elemento di spinta
                per la trasformazione dell’azienda e della forza lavoro.

                  Pianificano l’utilizzo dell’IA per accrescere il ruolo dei lavoratori nei prossimi tre anni   97%

                  Pianificano l’utilizzo dell’IA per automatizzare le attività
                  in modo ampio o molto ampio nei prossimi tre anni                         74%

                  Concordano sul fatto che l’adozione di tecnologie intelligenti
                  sarà fondamentale per la capacità dell’organizzazione
                  di differenziarsi nel mercato
                                                                                            72%

                  Ritengono che il proprio settore sarà completamente
                  trasformato dalle tecnologie intelligenti                                69%

                         Globale

                Base: Campione totale di top manager| N=1. 201, inclusa l’Italia | N=100
                Fonte: Accenture Future Workforce C-Suite Survey 2017

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Figura 2: I manager global e italiani hanno una
posizione differente circa l’impatto delle tecnologie
intelligenti sul numero dei posti di lavoro.

     ITALIA         55% 45%
                                            CINA         42% 58%
                                                                              BRASILE         40% 60%

GERMANIA            40% 60%
                                              USA        38% 62%
                                                                               TOTALE          37% 63%

 FRANCIA            36% 64%
                                           INDIA         34% 66%
                                                                                REGNO         34% 66%
                                                                                 UNITO

  SPAGNA            33% 67%
                                   AUSTRALIA             29% 71%
                                                                            GIAPPONE          24% 76%

             L’IA genererà un guadagno netto di posti                      L’IA ridurrà le dimensioni della forza lavoro
             di lavoro nell’azienda nei prossimi 3 anni                    dell’azienda nei prossimi 3 anni

Base: Campione totale di top manager| N=1. 201, inclusa l’Italia | N=100
Fonte: Accenture Future Workforce C-Suite Survey 2017

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LE AZIENDE ITALIANE
                DEVONO ANCORA
                SFRUTTARE APPIENO
                LE OPPORTUNITÀ
                OFFERTE DALLA
                COLLABORAZIONE
                UOMO-MACCHINA
                In controtendenza con le aspettative dei Top Manager del resto del mondo, il 55%
                degli intervistati italiani si aspetta invece una riduzione della forza lavoro a seguito
                dell’introduzione dell’Intelligenza Artificiale (Figura 2).

                Alla base di questa percezione negativa vi è sicuramente il fatto che i manager italiani
                si siano per ora focalizzati sul miglioramento dell’efficienza operativa che deriva
                dall’automazione dei processi piuttosto che sull’utilizzo innovativo delle nuove
                tecnologie. In sostanza, per ora il focus è stato posto sul dividere i processi aziendali
                in due macro categorie: attività in cui l’uomo è superiore alle macchine nello
                svolgimento del lavoro (Human Intensive Area) e attività in cui invece l’impego delle
                macchine è particolarmente efficiente (Automation Area). È proprio su quest’ultima che
                i manager italiani concentrano la loro attenzione quando si parla di IA.

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In realtà, è l’intersezione tra queste due aree la componente a maggior potenziale di
           sviluppo e la sua comprensione consentirebbe una corretta visione d’insieme della
           rivoluzione portata dall’IA. Paul R. Daugherty e Jim Wilson nel loro libro definiscono
           questa intersezione “Missing Middle” (Figura 3).

           Gli investimenti in quest’area di intersezione tra Uomo e Macchina sono in grado
           di generare valore per le aziende e maggiori opportunità di lavoro per l’intero sistema
           grazie a un duplice effetto. Da un lato, l’uomo può completare le attività e le capacità
           delle macchine: può modellare e istruire i sistemi di IA per adattarli al contesto
           e alle esigenze, analizzare e interpretare i risultati del lavoro dell’IA, impostarne limiti,
           prendere decisioni critiche e, infine, può supervisionarne l’attività. Dall’altro lato,
           le macchine possono potenziare le capacità dell’uomo e creare delle “superhuman
           capabilities”. Quest’ultime emergono quando la macchina suggerisce l’interpretazione
           dell’analisi dei big data, utilizza il linguaggio umano per amplificare le interazioni tra
           persone e macchine, o quando aumenta le capacità fisiche delle persone grazie alla
           combinazione dell’IA con sensori, motori e attuatori.

           Figura 3: Le aziende italiane sembrano considerare
           solo parte dell’impatto dell’IA sulla forza lavoro.

   LAVORO                                         MISSING MIDDLE                                          LAVORO
  DELL’UOMO                                                                                           DELLA MACCHINA
                                                     ALL’INTERSEZIONE
     COSA FANNO                                                                                            COSA FANNO
GLI UOMINI AL MEGLIO                                                                                  LE MACCHINE AL MEGLIO

                                    UOMO+MACCHINA                        MACCHINA+UOMO

                               UOMO ISTRUISCE LA MACCHINA          MACCHINA FORNISCHE INSIGHT

     GUIDARE                  UOMO INTERPRETA LA MACCHINA        MACCHINA CONVERSA E SUGGERISCE
  IMPROVVISARE                                                                                             TRATTARE
     CREARE                                                                                                RIPETERE
    GIUDICARE                                                                                             PREVEDERE
   EMPATIZZARE                                                                                             EVOLVERE
                             UOMO SUPERVISIONA LA MACCHINA     MACCHINA AUMENTA LE CAPACITÀ FISICHE

            Fonte: Human + Machine: Reimagining Work in the Age of AI (2018)
            by Paul R. Daugherty and H. James Wilson

                                                                               LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE   9
Figura 4: Il legame tra cambiamento a livello
               organizzativo e richiesta di competenze gestionali
               mette in luce gli scarsi progressi dell’Italia.
                Intensità delle richieste di competenze amministrative e gestionali

                                                                                       0.03
                                                                                                                                                        FIN
                                                                                      0.025

                                                                                        0.02       GRC                                            NLD

                                                                                                                                     GBR                      SWE
                                                                                       0.015                                         FRA         NOR
                                                                                                            DEU
                                                                                                                        ESP
                                                                                                     POL
                                                                                        0.01                                                                        DNK

                                                                                      0.005
                                                                                                         ITALIA           BEL
                                                                                                                         PRT
                                                                                          0                                          AUT
                                                                                                                  CZE

                                                                                                                                           CHE
                                                                                      -0.005

                                                                                       -0.01
                                                                                               5           15                   25                35           45         55

                                                                                                                        Cambiamento organizzativo %

               Nota: Competenze amministrative e gestionali: I valori positivi indicano carenza di competenze,
               mentre i valori negativi indicano il surplus di competenze; maggiore è il valore assoluto,
               maggiore è lo squilibrio. Il cambiamento organizzativo è la percentuale di lavoratori presenti nei
               luoghi di lavoro che hanno introdotto nuove tecnologie e/o hanno subito una ristrutturazione
               significativa delle modalità di svolgimento di lavori e mansioni

               Fonte: OECD Skills for Jobs Database 2013 (versione più recente); Eurofound European Working
               Conditions Survey 2015 (versione più recente)

10 LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE
La sfida per le aziende, quindi, è quella
di consentire la fusione armonica tra uomo
e macchina, facendo leva sull’intero potenziale
dell’IA, comprendendo l’importanza di sviluppare,
all’interno della propria organizzazione, nuovi
profili e nuove competenze.

Tornando alla situazione in Italia, la maggior parte
dei manager (57% degli intervistati) giustifica
la mancata trasformazione organizzativa col fatto
che i lavoratori non hanno le competenze
necessarie per lavorare insieme alle nuove
tecnologie. Va però detto che i manager italiani
si sono da sempre mostrate poco proattivi
nel cambiare le loro stesse competenze,
cioè quelle necessarie a gestire il cambiamento.
I dati OCSE rivelano infatti che in Italia la richiesta
di profili con competenze gestionali-organizzative
(amministrazione, leadership e gestione delle
risorse) è relativamente scarsavi.
Dal grafico di Figura 4 si vede come il Paese
si collochi nella fascia inferiore dell’”equilibrio
delle competenze”: ciò indica lenti cambiamenti
a livello di organizzazione e ridotta domanda
di competenze di change-management.

Certo non bisogna sottovalutare la complessità
dello sforzo richiesto alle aziende per poter
abbracciare la rivoluzione portata dall’IA.
Modificare i processi è difficile e non c’è chiarezza
su quali siano le competenze prioritarie
da sviluppare: sono questi, infatti, i fattori indicati
dai manager Italiani come principale ostacolo
all’adozione di una strategia di trasformazione
del personale (Figura 5). La maggior parte
delle aziende utilizza ancora processi aziendali
tradizionali (resistenti al cambiamento)
e non possiede un programma per affrontare
il cambiamento e gestire la transizione.
In tali condizioni è difficile immaginare
un contesto di lavoro in cui le persone
perfezionino l’Intelligenza Artificiale
e, a loro volta, le macchine intelligenti
accrescano le abilità umane.

                                                          LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE 11
Figura 5: I top manager aziendali italiani considerano
               la difficoltà di attivare i programmi di cambiamento
               l’ostacolo principale per trasformare la forza lavoro.

               LE PRINCIPALI SFIDE CRUCIALI IN RELAZIONE
               ALLA FORZA LAVORO DI UN’ORGANIZZAZIONE

                 Difficoltà nell’implementazione di programmi di cambiamento                  34%

                 Creazione di una forza lavoro agile e flessibile                    30%

                 Capacità digitali insufficienti tra i top manager               28%

                 Difficoltà ad attrarre nuovi dipendenti per lavorare
                 nell’organizzazione                                             28%

               I PRINCIPALI OSTACOLI CHE IMPEDISCONO ALLE AZIENDE
               DI FARE DI PIÙ PER RIQUALIFICARE LA FORZA LAVORO

                 Processi aziendali troppo difficili da cambiare                               15%

                 Mancanza di chiarezza su quali competenze sono prioritarie per lo sviluppo    15%

                 Mancanza di allineamento con la strategia aziendale generale                  15%

                 Infrastrutture di formazione datate o obsolete                        13%

                 Incapacità di dimostrare il ROI                            11%

               Base: Campione top manager Italia | N=100
               Fonte: Accenture Future Workforce C-Suite Survey 2017

12 LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE
I LAVORATORI
ITALIANI
GUARDANO
CON FIDUCIA
ALL’INTELLIGENZA
ARTIFICIALE
L’indagine di Accenture mostra invece un punto di
vista dei lavoratori molto positivo ed incoraggiante.
Abbiamo infatti constatato che il 65% dei lavoratori
italiani pensa che l’Intelligenza Artificiale avrà
ripercussioni positive sulla propria attività:
la sensazione generale è che l’IA renderà il lavoro
più semplice, creerà un migliore equilibrio tra vita
lavorativa e vita privata e incoraggerà la creatività
e l’innovazione (Figura 6)3.

3
    Per conoscere le reazioni dei dipendenti al cambiamento dell’ambiente aziendale e di lavoro,
    è stato intervistato un gruppo di 1.095 lavoratori in Italia rappresentativo di varie generazioni,
    gruppi di reddito e posizioni lavorative.

                                                                           LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE 13
Proprio per questo, i lavoratori italiani si dicono pronti a mettersi in gioco
               e a riqualificarsi professionalmente per poter lavorare con macchine intelligenti,
               ma affermano anche che i loro propositi sono attualmente ostacolati da infrastrutture
               e risorse inadeguate, scarsità di tempo durante la giornata lavorativa, poca chiarezza
               circa le competenze necessarie in futuro e mancanza di sostegno da parte del datore
               di lavoro.

               Questa situazione non è però percepita dai Manager italiani, secondo i quali solo il 30%
               della forza lavoro è pronta a utilizzare l’Intelligenza Artificiale. Ciononostante solo il 5%
               dei Manager prevede di aumentare in modo significativo gli investimenti in formazione
               nei prossimi tre anni.

               A complicare ulteriormente le cose, si aggiunge il forte disaccordo tra datori di lavoro
               e lavoratori per quanto concerne le competenze che saranno richieste in futuro
               (Figura 7). Da un lato i lavoratori individuano come rilevanti la capacità di individuare
               e risolvere i problemi, le competenze digitali e di programmazione, il “problem solving”;
               dall’altro il management considera prioritario uno skillset completamente diverso
               e composto da gestione delle risorse, leadership e comunicazione.

               Sembra quindi che in Italia la divergenza di opinione tra datori di lavoro poco propensi
               all’innovazione e lavoratori impazienti di lavorare con le nuove tecnologie stia
               bloccando gli investimenti nella riqualificazione del lavoro.

14 LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE
Figura 6: Molti lavoratori italiani hanno
un atteggiamento positivo verso l’IA e il suo impatto
sul loro lavoro.

LAVORATORI SECONDO I QUALI LE TECNOLOGIE INTELLIGENTI
CREERANNO OPPORTUNITÀ PER IL LORO LAVORO

                65%
                                                        si

                                   4%                   no

                                                        nessuna opinione forte

                           31%

LAVORATORI CHE HANNO UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO VERSO
L’AUMENTO DELL’USO DI TECNOLOGIE INTELLIGENTI SUL LAVORO
(PRIMI 5 IMPATTI)

  Semplificano il lavoro                                                                   75%

  Creano un migliore equilibrio tra vita lavorativa e vita privata                67%

  Incoraggiano la creatività e l’innovazione                             59%

  Rendono il lavoro più interessante                                    58%

  Espandono le prospettive di carriera future                        53%

Base: Totale campione lavoratori Italia | N = 1. 095
Fonte: Accenture Future Workforce Workers Survey 2017

                                                               LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE 15
Figura 7: I lavoratori e i datori di lavoro italiani hanno
               visioni diverse sulle competenze del futuro.

               CINQUE PRINCIPALI COMPETENZE CHE I LAVORATORI
               RITENGONO SARANNO RILEVANTI NEI PROSSIMI TRE ANNI

                 Sensibilità verso i problemi e la loro risoluzione                                           30%

                 Competenze digitali/di programmazione                                            26%

                 Competenze di problem solving per situazioni complesse                     24%

                 Innovazione e originalità                                                  24%

                 Intelligenza emotiva                                                 22%

               CINQUE PRINCIPALI COMPETENZE CHE I DATORI DI LAVORO
               RITENGONO SARANNO RILEVANTI NEI PROSSIMI TRE ANNI

                 Gestione delle risorse                                                       41%

                 Leadership                                                             38%

                 Capacità di comunicazione                                          36%

                 Competenze tecniche                          24%

                 Ordinamento e memorizzazione
                 delle informazioni                    20%

               Base: Campione di lavoratori in Italia | Campione N=1,095 e campione di top manager in Italia | N=100
               Fonte: Accenture Future Workforce Workers and C-Suite Survey 2017

16 LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE
COME POSSONO
ALLORA
LE AZIENDE
ITALIANE
TRASFORMARSI
E SUPERARE
L’ATTUALE
MANCANZA DI
CONNESSIONE
CON I LORO
LAVORATORI?

     LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE 17
LE AZIENDE
              ITALIANE
              POSSONO TRARRE
              VANTAGGIO
              DA UN NUOVO
              APPROCCIO ALLA
              TRASFORMAZIONE
              DELLA FORZA
              LAVORO E ALLA
              CREAZIONE
              DI VALORE
              L’approccio proposto da Accenture, “Applied
              Intelligence”, prevede l’applicazione combinata
              su larga scala della tecnologia e dell’ingegno umano
              in tutti gli aspetti del core business.

18 LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE
LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE 19
Finora robot, analisi dei big data e altre tecnologie sono stati usati per lavorare
               in parallelo con le personevii e molto spesso per sostituirle, alimentando il dibattito
              “Man versus Machine”. Recentemente stanno però emergendo alcuni esempi
               di aziende che, avendo iniziato a concentrarsi sul Missing Middle, hanno investito
               in sistemi di Intelligenza Artificiale e hanno ridisegnato i processi aziendali e lavorativi,
               passando quindi ad una logica di “Man with Machine”: una nuova alleanza uomo-
               macchina. In virtù di questi cambiamenti, tali aziende sono oggi in grado di offrire
               prodotti e servizi personalizzati e di generare notevoli profitti nonostante le mutevoli
               condizioni del mercato e delle preferenze dei consumatori.

               Un esempio è l’italiana Widiba (“WI”se “DI”alog “BA”nking), una piattaforma online
               del Gruppo Montepaschi lanciata a settembre 2014 per offrire un servizio bancario
               self-service personalizzato, alimentato dall’unione di tecnologia e oltre 600 consulenti
               finanziariviii. Widiba usa Wise, una piattaforma per la consulenza finanziaria basata
               su una soluzione robo4advisory che automatizza ogni fase del processo: profilazione
               del cliente, costruzione e proposta di un portfolio, esecuzione e monitoraggio –
               e impara ad aiutare meglio il cliente attraverso l’Intelligenza Artificialeix. Recentemente
               la banca ha lanciato il servizio “Widiba home” che permette ai clienti, dopo aver
               scaricato una app e indossato un visore 3D, di entrare nella filiale virtuale di Widiba,
               la ricostruzione di un ufficio vero e proprio, dove è anche possibile incontrare
               un impiegato umanoide. Oggi l’assistente virtuale Widdy gestisce oltre 50mila
               domande al mese e la sua Intelligenza Artificiale si occupa autonomamente di 9
               richieste su 10, permettendo ai consulenti umani di dedicarsi alle transazioni
               complesse che richiedono competenze più elevatex. Questo sistema è stato utilizzato
               anche per altre novità offerte dalla banca – ad esempio Widiba Dialog, una realtà mista
               introdotta nel lavoro di back-office dei consulenti finanziari. Un consulente robotizzato
               esegue calcoli complessi e fornisce suggerimenti secondo una logica “umana” per
               supportare i consulenti, che decidono poi se ritenerli validi e adottarli. Oggi già il 65%
               dei consulenti adopera l’assistente robotizzato nella fase di preparazione della proposta
               al clientexi. Grazie al successo di queste soluzioni innovative Widiba è ora considerata
               un motore di trasformazione per l’intero Gruppo Montepaschixii.

               Per garantire che l’Intelligenza Artificiale sia fonte di nuovo valore, le aziende devono
               seguire casi di successo come quello appena descritto. Accenture ritiene che se
               le aziende investissero nell’Intelligenza Artificiale e nella collaborazione uomo-
               macchina con la stessa intensità delle imprese con alte performance, potrebbero
               aumentare i ricavi del 38% tra il 2018 e il 2022 (l’aumento potrebbe arrivare fino
               al 50% nei settori dei beni di consumo e della salute) e portare i profitti globali
               a un totale di 4,8 trilioni di dollari entro il 2022. Per un’azienda media dello S&P 500
               ciò equivale a 7,5 miliardi di dollari di ricavi e a un incremento di redditività
               di 880 milioni di dollari. Inoltre, si stima che le aziende potrebbero aumentare
               l’occupazione del 10% (Figura 8).

20 LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE
Figura 8: Si prevede che gli investimenti
in Intelligenza Artificiale faranno crescere sia
i ricavi che l’occupazione.

Tutti i settori                                                             38%
                        10%

Beni di consumo                                                                                      51%
                     9%
Salute                                                                                           49%
                                15%
Telecomunicazioni                                                                          46%
                                             21%
Retail                                                                            41%
                      10%
Servizi professionali                                                34%
                        11%
Servizi finanziari                                               32%
                     9%
Prodotti chimici                                                 32%
     2%
Industria automobilistica                                  28%
              6%

                                       Variazione dei ricavi                   Variazione dell’occupazione

Fonte: Global Accenture Future Workforce Study, 2017

                                                               LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE 21
22 LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE
Per cogliere tutte queste opportunità,
è necessario che anche le aziende
italiane intraprendano un percorso
di trasformazione basato su due leve.

In primo luogo, è necessario rinnovare
il DNA della leadership in modo tale che
sappia guidare e gestire il cambiamento
in modo adeguato.

In parallelo, si deve agire sulla forza
lavoro: bisogna focalizzarsi sulla
pianificazione delle attività
(e non più dell’organico), allocare
le persone laddove possono creare
maggior valore e, infine, attivare
programmi di formazione che sviluppino
le competenze necessarie per interagire
con le macchine.

In aggiunta, è importante che le aziende
capiscano che le azioni sulle due leve
precedenti non sono eventi una tantum
che una volta completati continueranno
a dare benefici: manager e lavoratori
dovranno costantemente “imparare
strada facendo”, rispondendo alle sfide
tecnologiche che emergeranno
nel tempo.

            LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE 23
LE DUE LEVE
             CHE I TOP MANAGER
             DEVONO USARE
             PER TRASFORMARE
             LA PROPRIA
             “WORKFORCE
             STRATEGY”
               Le mosse strategiche che i Top Manager italiani
               devono compiere si possono riassumere in due leve
               di trasformazione: leadership digitale e forza lavoro
               del futuro (Figura 9).

24 LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE
Figura 9: Due grandi leve per garantire
la trasformazione della forza lavoro.

 1     LEADERSHIP
       DIGITALE
     • Promuovere una cultura agile
     • Focalizzare l’attenzione sulle opportunità offerte
       dalla collaborazione uomo-macchina
     • Identificare in modo proattivo le competenze necessarie
       che servono sia ai leader stessi che ai lavoratori
     • Porsi come parte integrante di un ecosistema i cui confini
       sono più ampi di quelli dell’azienda stessa e sfruttare meglio
       le opportunità offerte dall’Open Innovation

 2     FORZA LAVORO
       DEL FUTURO
     • Ripensare il lavoro – Comprendere come le nuove tecnologie
       cambiano la natura stessa del lavoro e le attività quotidiane
       che possono essere svolte dalle persone e dalle macchine
     • Ripensare la forza lavoro – Ampliare la definizione di talento
       in modo da includere i pool di talento adattivi e l’IA e allinearli
       ai nuovi obiettivi aziendali
     • Aumentare le “nuove competenze” per interagire
       con le macchine intelligenti

                                               LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE 25
1
               PROMUOVERE UNA
               LEADERSHIP
               DIGITALE
               I Top Manager devono essere i primi ad adottare un nuovo mindset e poi promuoverlo
               all’interno dell’azienda, scegliendo un approccio innovativo per l’implementazione
               delle tecnologie intelligenti, così da permettere che le proprie organizzazioni diventino
               agili e dotate delle competenze adeguate.

               La leadership deve essere fautrice di una trasformazione organizzativa su vasta scala
               che porti a riprogettare tutti i processi aziendali così da poter raggiungere gli obiettivi
               di crescita sostenibile e rilevanza per i clienti. In quest’ottica, comportamenti virtuosi
               di una leadership digitale sono:

               •   Promuovere una cultura agile che guidi e ricomponga una forza lavoro
                   frammentata e organizzata in “silos” organizzativi.

               •   Focalizzare l’attenzione sulle opportunità offerte dalla collaborazione
                   uomo-macchina (“Missing Middle”).

               •   Identificare e acquisire in modo proattivo le competenze critiche necessarie,
                   per i lavoratori ma anche per i leader stessi.

               •   Porsi come parte integrante di un ecosistema i cui confini sono più ampi di quelli
                   dell’azienda stessa (cioè che vanno oltre i tradizionali concetti di settore
                   o geografia in cui si opera) così da abilitare le opportunità offerte dall’Open
                   Innovation (ad esempio partnership con fornitori, start-up, concorrenti, ecc.).

               Solo così il nuovo manager sarà in grado di guidare l’organizzazione in questa fase
               di ripensamento della forza lavoro e del lavoro e porterà alla luce un nuovo potenziale
               di crescita.

26 LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE
2
CREARE LA
FORZA LAVORO
DEL FUTURO
Le aziende italiane devono ampliare la definizione di forza lavoro: oltre ai lavoratori
dipendenti e i talenti che possono provenire in modo flessibile dall’esterno
(es. freelancer), essa dovrà includere anche l’Intelligenza Artificiale. Le aziende
dovranno poi imparare a gestire la nuova forza lavoro così definita in modo tale che
l’allocazione delle varie risorse le porti ad esprimere il loro massimo potenziale.

Questo processo include le seguenti azioni:

•   Ripensare il lavoro. Le aziende devono evitare di cadere nel dibattito circa
    l’impatto dell’IA sul lavoro (focalizzandosi cioè sui temi di sola automazione)
    e concentrarsi invece su come sta cambiando il modo di lavorare (quindi sulla
    collaborazione uomo-macchina). Per far questo è necessario analizzare in dettaglio
    gli attuali processi aziendali e identificare tra questi quali sono automatizzabili
    e quali sono “potenziabili” grazie all’affiancamento delle nuove tecnologie agli
    attuali lavoratori. Questo non vuol semplicemente dire “digitalizzare” i processi
    aziendali ma ripensarli da zero introducendo innovazione e creatività lì dove
    in passato si è solo lavorato in termini di ottimizzazione ed efficienza.

•   Orientare la forza lavoro verso nuove aree di business che abilitano nuove
    forme di valore. I Top Manager devono allineare la propria forza lavoro ai nuovi
    modelli di business e sfruttare l’automazione non solo per migliorare l’efficienza
    ma anche per alimentare la crescita, reinvestendo quanto risparmiato in termini
    di persone su interventi a valore per i clienti. Infine, devono creare processi
    aziendali flessibili che consentano la formazione di team coerentemente
    agli obiettivi di business.

•   Potenziare i programmi sulle nuove competenze per interagire
    con le macchine intelligenti. Le aziende di successo devono raggiungere
    un equilibrio tra competenze tecniche e socio-manageriali. Bisogna quindi valutare
    il livello di queste competenze e la disponibilità dei lavoratori ad apprenderle,
    così da capire come migliorarle. Infine, è imperativo adottare le tecnologie digitali
    più avanzate (realtà aumentata e realtà virtuale, ad esempio) per aumentare
    la portata dei programmi di formazione, renderli più veloci, più efficaci e disponibili
    a tutti i lavoratori.

                                                           LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE 27
CONCLUSIONI
               Le aziende italiane devono
               rendersi conto che la rivoluzione
               attivata dall’Intelligenza Artificiale
               si sta verificando ora e richiede
               cambiamenti rapidi e radicali
               per mantenere competitività
               e generare profitti.

              Per raggiungere questi obiettivi
              esse devono iniziare a considerare
              il potenziale dell’Intelligenza
              Artificiale in modo nuovo
              e adottare l’approccio che
              Accenture definisce
              “Applied Intelligence”.

28 LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE
LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE 29
INFORMAZIONI
               SULLA RICERCA
               Sondaggio a livello globale, Italia inclusa:
               È stato condotto un sondaggio su 14.078 lavoratori con livelli di competenza
               differenti e appartenenti a generazioni diverse, realizzato da Market Knowledge
               Online. Inoltre, è stato condotto un sondaggio su 1.201 Top Manager (C-levels)
               aziendali. Entrambi i sondaggi hanno coinvolto 11 paesi (Australia, Brasile, Cina,
               Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti)
               e i seguenti settori industriali: industria automobilistica, beni di consumo e servizi,
               salute e scienze biologiche, infrastrutture e trasporti, energia, media
               e intrattenimento, software e piattaforme, banche (retail e investimenti),
               assicurazioni, vendita al dettaglio, telecomunicazioni e servizi pubblici.
               Lo sviluppo dei sondaggi e l’analisi dei risultati sono stati eseguiti
               con la collaborazione di Oxford Economics.

               Modello econometrico:
               È stato sviluppato un modello per determinare il potenziale miglioramento
               delle performance finanziarie conseguibile grazie agli investimenti in Intelligenza
               Artificiale. È stato utilizzato l’approccio di Acemoğlu & Autor (2014) per costruire
               un modello econometrico di panel data multivariati che fosse in grado di tenere
               conto dell’impatto di diverse tipologie di nuove tecnologie sulla produttività,
               sia per le aziende “leader” che per quelle di “follower”. Le aziende leader
               rappresentano il primo 20% sia in termini di investimenti nell’IA che di performance
               finanziarie. Questo modello econometrico è il primo a studiare l’effetto
               dell’investimento in cluster specifici di nuove tecnologie sui profitti (EBITDA),
               sulla produttività (EBITDA/dipendenti), sui ricavi e sull’occupazione, con questo
               livello di granularità. Il modello utilizza un set di dati univoco e innovativo che
               include dati finanziari e dati sugli investimenti tecnologici di oltre 16.000 aziende
               in 14 settori e 10 nuove tecnologie, relativi al 2015 e al 2016. I dati sugli investimenti
               finanziari e tecnologici sono stati forniti da IDC, Ovum e Capital IQ. Il set di dati
               è stato arricchito con le previsioni di investimento in nuove tecnologie delle
               aziende, fino al 2022.

30 LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE
RIFERIMENTI
i   IDC, Worldwide Semiannual Cognitive Artificial Intelligence Systems Spending Guide, Publication Date:
    February 2018

ii 	Human + Machine: Reimagining Work in the Age of AI (2018) by Paul R. Daugherty and H. James Wilson

iii 	Accenture Technology Vision 2018 “Redefine you company based on the company you keep. Intelligent
    Enterprises Unleashed” available at https://www.accenture.com/t20180227T215953Z__w__/us-en/_
    acnmedia/Accenture/next-gen-7/tech-vision-2018/pdf/Accenture-TechVision-2018-Tech-Trends-Report.
    pdf#zoom=50
    (Gaudin, S. (2016, May 6). At Stitch Fix, Data Scientists and A.I. Become Personal Stylists.
    ComputerWorld. https: //www. computerworld. com/article/3067264/artificial-intelligence/at-stitch-fix-
    data-scientists-andai-become-personal-stylists. html)

iv 	Accenture Technology Vision 2018 “Redefine you company based on the company you keep. Intelligent
    Enterprises Unleashed” disponibile al link https://www.accenture.com/t20180227T215953Z__w__/
    us-en/_acnmedia/Accenture/next-gen-7/tech-vision-2018/pdf/Accenture-TechVision-2018-Tech-Trends-
    Report. pdf#zoom=50
    (Tieto the First Nordic Company to Appoint Artificial Intelligence to the Leadership Team of the New
    Data-Driven Businesses Unit. (17 ottobre 2016). https://www.tieto.com/news/tieto-the-first-nordic-
    company-to-appoint-artificialintelligence-to-the-leadership-team-of-the-new)

v 	Human + Machine: Reimagining Work in the Age of AI (2018) by Paul R. Daugherty and H. James Wilson

vi 	OECD Getting Skills Right: Italy, 2017

vii 	Human + Machine: Reimagining Work in the Age of AI (2018) by Paul R. Daugherty and H. James Wilson

viii 	“ Widiba. Chi siamo”: https://www.widiba.it/banca/online/it/azienda/chi-siamo

ix 	“Widiba: nuova piattaforma e debutto del credito” (23 novembre 2016): https://aziendabanca.it/notizie/
    widiba-piattaforma-wise-consulenti-mutuo-online-prestiti-personali-mutui

x 	“La filiale riapre nella banca che non c’è” (18 marzo 2018): http://nova.ilsole24ore.com/progetti/
    la-filiale-riapre-nella-banca-che-non-ce/?refresh_ce=1

xi 	“La filiale riapre nella banca che non c’è” (18 marzo 2018): http://nova.ilsole24ore.com/progetti/
    la-filiale-riapre-nella-banca-che-non-ce/?refresh_ce=1

xii 	“MPS 1Q 2018 results”: https://www.gruppomps.it/static/upload/mps/mps-1q18-results_v53.pdf

                                                                          LA RIVOLUZIONE INTELLIGENTE FUTURE WORKFORCE 31
Autori                                      Accenture
STEFANO TROMBETTA                           Accenture è un’azienda leader a livello globale nel settore dei servizi
Managing Director,                          professionali, che fornisce una vasta gamma di servizi e soluzioni nei
Accenture Strategy,                         settori strategy, consulting, digital, technology e operations. Combinando
Talent & Organization ICEG Lead             un’esperienza unica e competenze specialistiche in più di 40 settori
                                            industriali e in tutte le funzioni aziendali - sostenuta dalla più ampia rete di
                                            delivery center a livello mondiale - Accenture opera all’intersezione tra
FRANCESCA CAMINITI
                                            business e tecnologia per aiutare i clienti a migliorare le proprie
Principal Director,
                                            performance e creare valore sostenibile per i loro stakeholder. Con circa
Accenture Research                          435.000 professionisti impegnati a servire i suoi clienti in più di 120 paesi,
                                            Accenture favorisce l’innovazione per migliorare il modo in cui il mondo
NATALIYA SYSENKO                            vive e lavora. www.accenture.it – www.accenture.com
Research Associate Manager,
Accenture Research
                                            Accenture Strategy
                                            Accenture Strategy dà forma al futuro delle aziende, unendo
Contributori                                un’approfondita visione del business alla piena comprensione dell’impatto
                                            della tecnologia nei diversi settori e modelli. Il nostro focus è sui temi
STEFANO BRASCHI
                                            legati alla digital disruption, all’agilità competitiva, ai modelli operativi di
Research Specialist,
                                            business e alla forza lavoro del futuro, per aiutare i clienti a trovare valore
Accenture Research
                                            e crescita nel mondo digitale.

                                            Accenture Research
                                            Accenture Research identifica e definisce nuovi trend, con un approccio
                                            data-driven, sui temi che riguardano le più importanti sfide competitive
                                            affrontate dalle aziende globali. Combinando l’efficacia di tecniche di
                                            ricerca innovative con la profonda conoscenza delle dinamiche dei settori
                                            industriali, il nostro team di 250 ricercatori e analisti copre 23 paesi e
                                            pubblica ogni anno centinaia di report, articoli e approfondimenti. Il
                                            nostro originale punto di vista, fondato su dati proprietari o ottenuti
                                            tramite partnership con organizzazioni leader come MIT e Singularity,
                                            invita il lettore ad ulteriori riflessioni, guida la nostra estesa attività di
                                            ricerca e ci permette di trasformare teorie e idee nuove in soluzioni reali
                                            per i nostri clienti. www.accenture.com/research

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