INTEGRAZIONE DI UN CIRCUITO MICROFLUIDICO SUL RETRO DI UN MICROCHIP IN SILICIO - RICCARDO CALLEGARI - CERN Indico
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INTEGRAZIONE DI UN CIRCUITO MICROFLUIDICO SUL RETRO DI UN MICROCHIP IN SILICIO RICCARDO CALLEGARI 31/10/2018
Il CERN Acceleratore di particelle lungo 27 km che fa collidere particelle tra di loro oppure contro target fissi. In corrispondenza dei punti di collisione vengono installati i rivelatori di particelle. Un rivelatore di particelle traccia la traiettoria delle particelle risultanti dalle collisioni e ne misura quantita’ come energia e quantita’ di moto. Una tipologia di rivelatore sono i rivelatori in silicio di tipo pixel (forte analogia con il sensore delle macchine fotografiche) 2
Cosa fa il gruppo Detector Technologies? • Progetta e costruisce rivelatori di particelle • Si occupa di servizi ausiliari fondamentali come il raffreddamento Piastre microfluidiche in silicio per il raffreddamento dei rivelatori in silicio: 150 µm • Stesso coefficiente di dilatazione termica tra rivelatore e sistema di raffreddamento; • Possibilita’ di minimizzare gli spessori; 200 x 70 µm • Raffreddamento distribuito e possibilita’ di localizzarlo nelle zone di maggior dissipazione Assottigliamento Un wafer viene scavato e l’altro fa da tappo Wafer bonding a 1050 °C IBM 2 mm Wafer di silicio CERN < 0.5 mm monocristallino
Oggi Sensore Adesivo Piastra µfluidica Metallizzazione Connettore saldato (kovar) 2010: inizio R&D 2014: primo rivelatore con questo sistema (NA62) 2021: upgrade in uno dei maggiori esperimenti (LHCb) In futuro... Wafer bonding a bassa temperatura Microcanali integrati nel CMOS Sensore come «tappo» Adesivo (?) Connettore stampato 3D 4
Obbiettivi • Sviluppare un processo per integrare un circuito microfluidico all’interno di un chip in silicio gia’ esistente • Sviluppare un sistema di connessione per interfacciare i microcanali con l’impianto esterno Specifiche e requisiti • Post-process (quindi un valore aggiunto al dispotivo di partenza) a livello chip • Compatibile con elettronica CMOS (limite su temperature
Conceptual design Trincee (10 x 3 µm, profondita’ 30 µm) Direzione del flusso 5 diversi µcanali Unico microcanale Sezione longitudinale (Ø 35 µm, lunghezza ≈ cm) • Si evitano differenze nei rapporti di aspetto tra µcanali e fori • Si evitano singole trincee strette 3 µm e lunghe cm • Mantiene i vantaggi del principio dei canali sepolti aumentando il margine di errore disponibile M. Boscardin et al., 2013, “Silicon buried channels for pixel detector cooling”, Nuclear Instruments and Methods in Physics Research, Section A 6 Lipp C., 2017, “Approaches for the fabrication of silicon buried channels for the thermal management of monolithic pixel detectors”, Master thesis, EPFL
Fabbricazione dei µcanali: trasferimento del pattern Sezione trasversale Tutti gli step descritti sono effettuati sul retro del chip: 1. La superficie viene ossidata. Lo strato d’ossido avra’ una funzione protettiva che sara’ spiegata fra 2 slides Ossidazione del backside 2. Un polimero fotosensibile viene depositato sulla superficie (cambia processo simile allo sviluppo fotografico la propria solubilita’ a diversi agenti se irradiato con raggi UV o laser a determinata lunghezza d’onda) Fotolitografia: 3. Un laser disegna il pattern delle trincee sul polimero fotosensibile 4. Un solvente discioglie il polimero nelle zone irradiate, lasciando determinate aree senza protezione Circuito integrato SiO2 Polimero fotosensibile 7 Zona di sicurezza Silicio Polimero fotosensibile esposto
Fabbricazione dei µcanali: etching delle trincee SF6+/C4F8+ alternati 5. Le trincee, non piu’ protette dal polimero, vengono 30 µm bombardate da ioni che asportano il silicio. Si ottiene uno scavo verticale. 35 12 Substrato con carica opposta Aspect ratio [Depth/CD] 30 10 Circuito integrato SiO2 Polimero fotosensibile 25 8 Depth [µm] 20 Zona di sicurezza Silicio 15 6 4 10 5 2 0 0 0 100 200 300 400 500 600 Time [s] Arrivati ad una certa profondita’ gli ioni non riescono piu’ a raggiungere il fondo limite della tecnologia Dimensione di una singola trincea = 10 x 3 µm! Come si misura la profondita’? 8
Fabbricazione dei µcanali: passivazione delle pareti 6. Una pulizia al plasma rimuove il polimero fotosensibile, non piu’ utile 7. Uno strato di parylene, un altro polimero di passivazione, Pulizia al plasma viene depositato uniformemente tramite CVD 8. Tale parylene viene rimosso dalle superfici orizzontali con lo stesso processo anisotropico descritto in precedenza Ioni Passivazione con parylene Parylene SiO2 SiO2 SiO2 SiO2 Parylene protetto Rimozione del parylene dal fondo dal SiO2 Substrato Substrato Parylene Zona di sicurezza SiO2 L’ossido protegge il parylene depositato sulla Circuito integrato smerlatura tipica dell’etching anisotropico dalla 9 Silicio direzionalita’ degli ioni
Fabbricazione dei µcanali: etching dei canali XeF2 Ø 35 µm Parylene Zona di sicurezza SiO2 Circuito integrato Silicio 9. Il difloruro di xeno scava il silicio in modo isotropico ma non ha effetti su parylene e SiO2. Quindi il silicio viene scavato solamente dal fondo di ogni trincea 10
Fabbricazione dei µcanali: chiusura delle trincee Pulizia al plasma 3 µm Parylene Zona di sicurezza SiO2 Circuito integrato Silicio 10. Un’ulteriore pulizia al plasma rimuove ogni traccia della precedente deposizione di parylene. 11. Una nuova deposizione dello stesso materiale, questa volta piu’ spessa, va a sigillare ogni singola trincea. Il parylene si depositera’ anche sulle pareti dei microcanali, ma essendo questi di dimensione maggiore (Ø 35 µm) rispetto all’apertura 11 minore delle trincee (3 µm), non risulteranno occlusi
Come interfacciare i microcanali con il “mondo esterno”? Capillari di iniezione ed estrazione del fluido (Øext 1.6 mm) Connettore stampato 3D Sedi per l’adesivo di supporto strutturale O-rings (1.15 mm x 1 mm) ai capillari Nastro biadesivo Evitano infiltrazioni dell’adesivo ancora Chip in silicio con fori di in fase liquida iniezione fluido (Ø 500 µm) 6 mm Evitano che il fluido possa entrare in contatto con il nastro adesivo 9.6 mm 12
Caratterizzazione del connettore Test effettuati: Circolazione di fluido Rilevamento perdite di elio: ≈10-8 mbar ∙ l / s Test in pressione: 15 bar (distacco dei tubi): H2O Trasduttore di Pompa idraulica Connettore pressione Connettore assemblato con adattatori Swagelok PC 13
Conclusioni e outlook E’ stato sviluppato un processo per integrare microcanali all’interno di un chip estremamente sottile E’ stato sviluppato un connettore per interfacciare tali microcanali E’ stata dimostrata circolazione! • Effettuare un test di rilevamento perdite d’elio sul dispositivo assemblato • Effettuare il wire bonding del chip sulla PCB e dimostrarne il funzionamento • Effettuare studio termo-fluidico per valutare la quantita’ di calore che puo’ essere asportata, con conseguente ottimizzazione del circuito microfluidico 14
Grazie per l’attenzione! 15
Backup slides 16
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