INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO - 2022 INTERVENTO DEL PRESIDENTE Massimo Di Stefano - Corte dei ...

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INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO - 2022 INTERVENTO DEL PRESIDENTE Massimo Di Stefano - Corte dei ...
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L’UMBRIA

         INAUGURAZIONE
    DELL’ANNO GIUDIZIARIO
                  2022

     INTERVENTO DEL PRESIDENTE
          Massimo Di Stefano

          PERUGIA, 4 MARZO 2022
INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO - 2022 INTERVENTO DEL PRESIDENTE Massimo Di Stefano - Corte dei ...
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER L’UMBRIA

         INAUGURAZIONE
    DELL’ANNO GIUDIZIARIO
                  2022

     INTERVENTO DEL PRESIDENTE
          Massimo Di Stefano

          PERUGIA, 4 MARZO 2022
Ringrazio il Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti per
l’Umbria, e, come di consuetudine, in occasione dell’apertura dell’anno
giudiziario 2022, riferisco sull’attività svolta nel 2021 dalla Sezione Regionale
del Controllo della Corte dei conti per l’Umbria che ho l’onore di presiedere.
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Tra le istituzioni superiori di controllo esistenti negli stati democratici, la
Corte dei conti, nel nostro Paese, si caratterizza (insieme a poche altre),
secondo il disegno costituzionale (artt. 100 e 103), per la coesistenza, nel
medesimo istituto, di una duplicità di funzioni, giurisdizionali e di controllo,
le quali, tuttavia, in una sorta di complementarietà, perseguono la finalità
comune di tutela dell’integrità della finanza pubblica.
Le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, in armonia con l’assetto
istituzionale delineato dalla riforma del titolo quinto della Costituzione,
riproducono, in ambito regionale, la funzione di organo ausiliario
(intitolazione della Sez. III del Tit. III della Costituzione) della Repubblica.
L’espressione più tipica della funzione di controllo svolta in questa posizione
di ausiliarietà consiste nel riferire sull’esito del controllo agli organi collegiali
rappresentativi delle collettività territoriali (consiglio regionale, consigli
comunali e provinciali), con lo scopo di offrire alle anzidette assemblee, anche
ai fini del controllo politico sull’esecutivo, elementi conoscitivi e valutazioni
provenienti da un Istituto la cui indipendenza, oltre a quella dei suoi
componenti, è garantita dalla Costituzione, insieme alla neutralità della
funzione, svolta nell’interesse obiettivo dell’ordinamento.
Finalità dell’attività di controllo della Sezione regionale della Corte dei conti
è inoltre di favorire l’autocorrezione dell’amministrazione che vi è sottoposta.
In questo senso si è parlato del carattere maieutico dell’attività di controllo

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della Corte dei conti, proprio a sottolineare la sua attitudine a stimolare la
correzione     dell’attività    amministrativa       dall’interno     della     stessa
organizzazione controllata.
Ciò non esclude che la funzione di controllo si esprima anche, quando ne
ricorrono i presupposti, in tipizzati provvedimenti prescrittivi o impeditivi,
nel quadro delle diverse modalità del controllo previste dall’ordinamento,
variabili secondo la natura dei parametri delle verifiche e le tipologie degli
esiti: controlli di stretta legittimità, regolarità contabile, efficienza, efficacia ed
economicità dell’azione della p.a.
Il complesso di tali funzioni ha lo scopo di assicurare nel contempo il rispetto
del principio di sana gestione finanziaria delle risorse pubbliche e la
conformità dell’attività amministrativa ai principi costituzionali di legalità,
garanzia dell’equilibrio dei bilanci, sostenibilità del debito pubblico (art. 97,
primo comma Cost.), buon andamento e imparzialità della pubblica
amministrazione (art. 97, secondo comma).
Non va dimenticato, infine, come l’attività di controllo della Corte dei conti,
e conseguentemente della Sezione che presiedo, in quanto volta a garantire
l’impiego delle risorse pubbliche conforme all’interesse della collettività, si
adatta alle mutevoli esigenze istituzionali, arricchendosi di nuovi contenuti
in ragione dei frequenti interventi legislativi di politica economica e sociale.
In questo senso l’attività della Sezione comprende, nell’attuale contingenza
storica, la verifica dell’impiego delle risorse assegnate agli enti territoriali
dalla legislazione emergenziale nonché il monitoraggio dell’attuazione del
Piano nazionale di ripresa e resilienza e dell’utilizzo dei fondi del Next
Generation EU, per la parte in cui la realizzazione degli scopi di tali strumenti
è affidata alla Regione, agli enti locali e ad altri soggetti attuatori dell’Umbria.
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Passo ora ad esporre una breve rassegna dell’attività svolta dalla Sezione
nello scorso anno.
La Sezione ha espresso il giudizio di parificazione del rendiconto della
Regione Umbria dell’esercizio 2020 (Decisione n. 52/2021/PARI del 21
settembre 2021). La relazione allegata ha rilevato criticità così riassumibili:
   • la riconciliazione contabile dei rapporti credito-debitori tra la Regione e
      gli enti territoriali dell’Umbria è stata caratterizzata da ritardi
      dell’amministrazione regionale nelle risposte alle richieste di questa
      Sezione, e dall’esiguità dei rapporti credito-debitori riconciliati rispetto
      al complesso che avrebbe dovuto formare oggetto dell’operazione. La
      Sezione ha preso atto degli impegni assunti dalla Regione nel senso del
      completamento di tale riconciliazione contabile, necessaria ai fini della
      corretta rappresentazione delle poste del rendiconto, e ha riservato le
      sue valutazioni in sede di esame del rendiconto 2021;
   • mancato     riversamento     dell’avanzo    di   esercizio   dell’Assemblea
      legislativa nel bilancio regionale, in contrasto con i principi generali
      dell’unità e dell’universalità del bilancio;
   • permanere di una non adeguata proporzione tra le posizioni
      organizzative presenti e il personale in servizio;
   • per la sanità le osservazioni critiche hanno riguardato: l’attuazione degli
      interventi previsti dalla normativa emergenziale conseguente alla
      pandemia da Covid-19; gli investimenti in edilizia sanitaria; lo
      sforamento della spesa farmaceutica per acquisti diretti; il superamento
      del limite di spesa del costo del lavoro a tempo determinato; la
      perdurante inadeguatezza del sistema di valutazione dei dirigenti e, in
      generale, del sistema dei controlli sulla gestione sanitaria;

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• con riguardo alle partecipazioni regionali, sono state rilevate criticità
        circa la riconciliazione dei rapporti di debito/credito con gli
        enti/società partecipati: con conseguenti riflessi sulla corretta
        rappresentazione della situazione patrimoniale regionale nonché di
        quella consolidata del Gruppo Amministrazione Pubblica della
        Regione; il sistema dei controlli/rapporti con gli enti e le società
        partecipati; profili di inadeguatezza dei piani di razionalizzazione
        approvati in sede di revisione ordinaria ex art. 20 del TUSP;
   • relativamente al Trasporto Pubblico Locale, la Sezione ha rilevato il
        permanere di criticità nell’attuazione degli investimenti infrastrutturali
        a carico di Trenitalia;
   • per la “Gestione Fondi Eventi sismici”, l’analisi ha evidenziato il
        permanere dei ritardi della ricostruzione e lacune nei controlli a
        campione effettuati.
Nell’esercizio del controllo sulla tipologia delle coperture finanziarie delle
leggi regionali e sulle tecniche di quantificazione degli oneri la relazione
(approvata con deliberazione 51/2021/RQ) ha evidenziato il permanere delle
criticità già riscontrate nella produzione legislativa degli anni precedenti, sia
nella regolamentazione delle attività preordinate all’emanazione delle leggi,
sia nel contenuto delle relazioni tecniche delle leggi esaminate.
Con le 8 deliberazioni emanate in tema controlli sui rendiconti delle spese
dei gruppi consiliari sono stati dichiarati regolari i rendiconti dell’esercizio
2020.
In tema di controllo sugli enti del Servizio Sanitario Regionale, sono state
emanate 5 deliberazioni sulla regolarità dei bilanci d’esercizio degli anni
precedenti, rilevando: il superamento del tetto della spesa farmaceutica per
acquisti diretti e convenzionati e, in alcuni casi, del tetto della spesa per
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dispositivi medici; il mancato rispetto dei limiti di legge sulla spesa per il
personale a tempo determinato; criticità, infine, nel sistema del controllo dei
costi e nelle procedure di acquisto.
Sono state adottate 30 deliberazioni sulla regolarità contabile dei rendiconti
degli enti locali, che hanno evidenziato criticità riguardanti:
 1. determinazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità;
 2. determinazione del Fondo contenzioso;
 3. rilevazione di squilibri di cassa, anche per effetto della mancata
    ricostituzione di somme vincolate ai fini della cassa;
 4. ripetuto utilizzo delle anticipazioni di tesoreria ex art. 222 TUEL, nonché,
    in taluni casi, la mancata restituzione delle stesse al termine
    dell’esercizio, anche per più esercizi consecutivi, con conseguente
    possibile violazione dell’art. 119 Cost.;
 5. scarsa riscossione delle entrate (soprattutto tributarie), in conto residui e
    in conto competenza e insufficiente attività di recupero dell’evasione
    tributaria;
 6. mancato rispetto dei termini relativi alla tempestività dei pagamenti;
 7. utilizzo di entrate a carattere non ripetitivo per spese a carattere
    ripetitivo;
 8. crisi di liquidità strutturale, dovuta a latenti e reiterati squilibri nella
    gestione di competenza tra le risorse che l’ente può effettivamente
    realizzare e le spese che si è impegnato a sostenere;
 9. conservazione di una cospicua mole di crediti non riscossi, con
    conseguente verosimile irrigidimento della capacità di spesa, per la
    necessità di accantonare risorse al Fondo crediti di dubbia esigibilità, con
    la conseguente riduzione della possibilità di impiegare risorse per il
    perseguimento delle finalità istituzionali e delle funzioni fondamentali;
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10. carente indicazione delle ragioni del mantenimento dei residui con
    anzianità superiore ai cinque anni e di maggiore consistenza;
 11. criticità rilevate con riguardo ai crediti e debiti dello Stato Patrimoniale;
 12. discordanza nei rapporti creditori/debitori tra enti e società partecipate
    e carenza del sistema informativo nella rilevazione dei reciproci rapporti
    finanziari, economici e patrimoniali;
 13. mancato pagamento di residui passivi riconducibili al riversamento del
    tributo provinciale TEFA da parte dei comuni, a causa di rapporti di
    credito/debito nei confronti della Provincia non contabilmente
    riconciliati;
 14. tardiva approvazione del rendiconto della gestione;
 15. errata determinazione del fondo pluriennale vincolato per conservazione
    a residui attivi e passivi di poste contabili non riconducibili ad
    obbligazioni giuridicamente perfezionate.
N. 5 deliberazioni hanno avuto ad oggetto l’esame delle misure correttive
comunicate dagli enti a seguito delle pronunce della Sezione sui rendiconti
2016, 2017 e 2018.
Le verifiche sul funzionamento dei controlli interni hanno riguardato, come
per legge, n. 11 enti territoriali superiori a 15.000 abitanti del territorio
dell’Umbria, rilevando criticità così riassumibili: la mancata implementazione
del controllo strategico; l’insufficiente monitoraggio sugli organismi
partecipati; l’insufficiente valutazione della qualità dei servizi; l’insufficiente
organizzazione del controllo di gestione; inadeguatezza complessiva del
sistema controlli interni; inadeguatezza del controllo amministrativo-
contabile.
Nel 2021 le deliberazioni adottate sugli enti interessati da procedure di
riequilibrio finanziario (art. 243 bis e 243 quater del TUEL) sono state 3 e
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hanno riguardato: 1) l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario della
Provincia di Terni con chiusura anticipata (Deliberazione n. 36/2021/PRSP); 2)
l’esame della relazione semestrale sullo stato di attuazione del Piano di
riequilibrio finanziario del Comune di Costacciaro e sul raggiungimento degli
obiettivi intermedi fissati dal Piano (Deliberazione n. 38/2021/PRSE); 3) l’esame
delle relazioni III, IV e V semestre sullo stato di attuazione e sul
raggiungimento degli obiettivi intermedi del piano di riequilibrio finanziario
del Comune di san Gemini (Deliberazione n. 76/2021/PRSE)
In tema di società partecipate dagli enti territoriali della Regione Umbria è
stata emanata la Deliberazione n. 25/2021/VSGO – Enti pubblici Regione Umbria
avente ad oggetto l’esame dei piani di razionalizzazione delle società a
partecipazione pubblica, con lo scopo di verificare l’operato delle
Amministrazioni nella gestione delle partecipazioni societarie e il corretto
funzionamento del sistema di controllo degli organismi partecipati da parte
degli enti titolari della partecipazione.
Nello svolgimento dell’attività consultiva sono state emanate le deliberazioni
seguenti:
- n. 1/2021/PAR – Comune di Montefalco, con la quale la Sezione si è espressa
    sulle condizioni di utilizzabilità del fondo di rotazione di cui all’art. 43 del
    d.l. 133/2014 come strumento per il riequilibrio finanziario pluriennale;
- n. 14/2021/PAR – Comune di Terni, con la quale la Sezione ha espresso il
    parere che la gestione dell’anticipazione di tesoreria di ente locale
    dissestato compete all’organo straordinario di liquidazione, ove sia stata
    concessa in data anteriore all’innovazione legislativa intervenuta in
    materia;
-   Deliberazione n. 24/2021/PAR – Comune di Marsciano, con la quale è stata
    dichiarata inammissibile, in quanto estranea alla materia della contabilità
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pubblica, la richiesta di parere circa la legittimità o no dei criteri, indicati
    dal liquidatore di una società partecipata, per la ripartizione tra i soci di
    un contributo finanziario finalizzato a consentire la prosecuzione
    temporanea dell’attività della società stessa in relazione ai compiti di
    soggetto attuatore di un determinato progetto;
-   Deliberazione n. 26/2021/PAR – Regione dell’Umbria, con la quale la Sezione
    ha espresso il suo parere in ordine alla normativa applicabile alla
    disciplina degli incentivi per le funzioni tecniche svolte dai dipendenti
    della Regione a seguito del sisma del 24 agosto 2016. In ragione del
    carattere di eccezione di tali incentivi rispetto al principio di
    onnicomprensività della retribuzione del pubblico dipendente, si è
    affermato che la loro liquidazione è subordinata alle condizioni tassative
    previste dalla normativa compresa quella che le prestazioni incentivate
    riguardino lavori affidati con gara o comunque con procedura
    comparativa.
-   Deliberazione n. 28/2021/PAR (Comune di Massa Martana) e n. 54/2021/PAR
    (Comune di Stroncone), con le quali sono stati dichiarati inammissibili, in
    quanto concernenti materia estranea alla contabilità pubblica, richieste di
    pareri vertenti sulla spettanza a dipendenti comunali del rimborso delle
    spese legali, sostenute per la difesa in procedimenti civili, penali e
    contabili
Nell’esercizio del controllo preventivo e successivo di legittimità sono stati
controllati n. 12 decreti di accertamento residui (DAR) emessi da
amministrazioni varie (n. 6 decreti di incarico, pervenuti al controllo
preventivo di legittimità nel mese di dicembre 2020 sono stati ammessi al
visto e registrati nel mese di gennaio 2021); n. 77 atti di conferimento di
incarico sottoposti al controllo preventivo, dei quali n. 61 riconducibili ad
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incarichi dell’Ufficio Scolastico Regionale e n. 16 ad incarichi della Prefettura
di Perugia e Terni.
Infine la Sezione ha preso in esame le relazioni di fine mandato che comuni
e province sono tenuti a redigere ai sensi dell’art. 4, d.lgs. 6 settembre 2011, n.
149.
Al riguardo sono state adottate n. 15 deliberazioni, di cui n. 12 relative alle
elezioni amministrative anno 2021 e n. 3 alle elezioni amministrative anno
2020. Non sono state rilevate criticità di rilievo, salvo, in taluni casi, la
sottoscrizione della relazione oltre i termini di legge o la mancata
sottoscrizione, senza, peraltro, che abbia avuto luogo l’applicazione di
sanzioni, stante la sopravvenuta esenzione disposta dell’art. 3 ter del d.l. n.
25/2021, introdotto in sede di conversione dalla legge 58/2021.

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È doveroso rivolgere un ringraziamento ai colleghi che durante il 2021 hanno
prestato servizio nella Sezione (Consiglieri Vicenzo Busa e Paola Basilone,
Referendarie Annalaura Leoni ed Eleonora Lener).
Dagli ultimi mesi del 2021 la Sezione è rimasta con soli due magistrati (la
Consigliera Paola Basilone e la Referendaria Annalaura Leoni) che affrontano
con impegno e professionalità l’aggravio di attività conseguente alla
diminuita forza della Sezione.
Un grato riconoscimento anche a nome delle colleghe della Sezione va al
personale amministrativo, che nella situazione di grave scopertura organica
in cui versa la struttura, rende con professionalità ed efficacia un’attività di
supporto indispensabile per fronteggiare le diverse funzioni attribuite dalla
legge alla Sezione.
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Al Presidente della Sezione Giurisdizionale regionale della Corte dei conti,
alla   Procuratrice   Regionale,   ai   colleghi   tutti   assegnati   all’attività
giurisdizionale degli uffici della Corte dei conti per l’Umbria, rivolgo, anche
a nome della Sezione che presiedo, l’auspicio di un anno giudiziario proficuo
e un augurio di buon lavoro a tutte le Autorità che hanno sede nella Regione
Umbria e alla cittadinanza.

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CORTE DEI CONTI - CENTRO UNICO PER LA FOTORIPRODUZIONE E LA STAMPA - ROMA
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