Il Sistema di Allertamento Nazionale e Previsioni per l'estate 2016 Luca Delli Passeri - Ministero della Salute
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Centro Funzionale Centrale – Settore Idro e Settore Meteo Al governo del sistema di allerta nazionale concorrono responsabilmente: - la Presidenza del Consiglio; - le Presidenze delle Giunte regionali. In particolare la gestione del sistema di allerta nazionale è assicurata dal Dipartimento di Protezione Civile e dalle Regioni attraverso la rete dei Centri Funzionali, nonché le strutture regionali ed i Centri di Competenza. preannuncio, monitoraggio e sorveglianza degli scenari di rischio dichiarazione dei livelli di criticità attesi, allertamento ed attivazione della risposta operativa in tempo reale ai diversi livelli territoriali. PREVISIONE SETTORE IDRO Centro Funzionale SETTORE METEO MONITORAGGIO
Il sistema di allertamento nazionale – Dir.P.C.M. 27 Febbraio 2004 RETE DEI CENTRI DICHIARAZIONE DEI FUNZIONALI LIVELLI DI CRITICITÀ ATTESI Assenza di fenomeni REGIONI - DICHIARAZIONE DEI significativi prevedibili PROTEZIONE CIVILE LIVELLI DI ALLERTA Criticità ordinaria Codice giallo Criticità moderata Codice arancione Criticità elevata Codice rosso ATTIVAZIONE DELLE FASI COMUNI OPERATIVE PREVISTE NEL PIANO DI EMERGENZA COMUNALE NORME DI Attenzione CITTADINI AUTOPROTEZIONE Preallarme Allarme
Cumulata pluviometrica h48 cum.1 Stazione comune prov. h cum.3h cum6h cum12h Sa Pianedda Padru OT 52 138 166 247 Monte Novo Orgosolo NU 99 221 258 455 Lula Lula NU 91 119 186 258 Mamone Onanì NU 62 149 170 291 Villagrand Bau Mandara e Strisaili OG 60 163 239 349 Escaplano Escaplano CA 35 80 114 215 Ballao Cagliari CA 44 76 120 184 Vallermos Vallermosa a CA 60 94 131 183
Rischio idrogeologico e idraulico in Italia Tevere Val Pola (Valtellina) Sarno Torrente Quiliano (Savona)
Rischio idrogeologico – idraulico: le competenze Tempo Reale e Tempo Differito RISCHIO IDROGEOLOGICO - IDRAULICO Tempo reale Tempo differito Periodo misurabile ancora in mesi, in cui deve svilupparsi Periodo misurabile non più in mesi, ma in anni, decenni e determinarsi l’efficacia dell’azione urgente e e secoli in cui devono svolgersi azioni di studio, generalmente non permanente di protezione civile. pianificazione, programmazione e realizzazione di interventi. Attività da svolgere: Attività da svolgere: previsione del manifestarsi di un evento; garanzia di condizioni permanenti ed omogenee di contrasto e contenimento dei conseguenti effetti su salvaguardia della vita umana e dei beni; popolazioni e beni; garanzia di condizioni permanenti ed omogenee di gestione dello stato di emergenza; tutela ed uso sostenibile delle risorse ambientali. ripristino condizioni di vita preesistenti all’evento e, ove possibile, riduzione della pericolosità. - Dipartimento Protezione Civile - Ministero Ambiente - Regioni - Autorità di Bacino
ORE 08.00 -- ORE 10.00 : cosa è accaduto, cosa è in atto, prime prognosi ANALISI OSSERVARE LO STATO PRESENTE DELL’ATMOSFERA SULLO SCENARIO EURO-ATLANTICO PROGNOSI PREVEDERE LO STATO FUTURO DELL’ATMOSFERA DIAGNOSI INDIVIDUARE LE STRUTTURE METEOROLOGICHE PRESENTI SULLA ZONA DI INTERESSE E CLASSIFICARLI IN CONFIGURAZIONI TIPO
ORE 10.00 – 14.00 : coordinamento previsionale e valutazione sul territorio nazionale Coordinamento delle previsioni meteorologiche regionali Raccolta bollettini e valutazioni meteorologiche delle regioni Valutazione meteorologica Valutazione per le regioni che non hanno stima piogge attivo il servizio su 45 zone di meteo regionale vigilanza meteo Raccolta avvisi meteorologici regionali e dei Briefing Centri di Competenza
ORE 14.00 : BRIEFING FRA i due settori del Centro Funzionale Centrale Bollettino di Vigilanza Meteorologico Nazionale Avviso di Avverse Condizioni Meteo
Il sistema di allertamento nazionale – Dir.P.C.M. 27 Febbraio 2004 RETE DEI CENTRI DICHIARAZIONE DEI FUNZIONALI LIVELLI DI CRITICITÀ ATTESI Assenza di fenomeni REGIONI - DICHIARAZIONE DEI significativi prevedibili PROTEZIONE CIVILE LIVELLI DI ALLERTA Criticità ordinaria Codice giallo Criticità moderata Codice arancione Criticità elevata Codice rosso ATTIVAZIONE DELLE FASI COMUNI OPERATIVE PREVISTE NEL PIANO DI EMERGENZA COMUNALE NORME DI Attenzione CITTADINI AUTOPROTEZIONE Preallarme Allarme
Ufficio Rischi Idrogeologici e Antropici Servizio Centro Funzionale Centrale Settore Meteo Sintesi condivisa Previsioni mensili e stagionali 23 maggio 2016 Gruppo tecnico-scientifico Roma MAGGIO 2016 per le previsioni mensili e stagionali
OSSERVAZIONI – APRILE 2016
PRECIPITAZIONE scarti % Sett.2015 – Apr. 2016 -Deficit 20-30% sul Piemonte, Liguria e Lazio; -Deficit del 10-20% su Lombardia centro occidentale, Sardegna, e Sicilia meridionale.
SCARTI PLUVIOMETRICI % CUMULATI – clima 61/90 SCARTI PLUVIOMETRICI % CUMULATI DA SETTEMBRE – clima 61/90 2007 2008 2016
Premesse: Sono state analizzate nella riunione del Gruppo Tecnico per le previsioni mensili e stagionali del 18 maggio scorso le previsioni sugli scostamenti delle Temperature e delle Precipitazioni nella stagione estiva JJA (giugno-luglio-agosto) sull’area italiana e mediterranea. Le premesse alla previsione hanno riguardato lo studio di alcuni indici climatici su scala planetaria come la SST (Sea Surface Temperature) e la previsione degli stessi indici per i prossimi mesi. Stima quantità di ghiaccio presente Anomalia ultimo mese di SST Previsioni di El-Nino (ECMWF) nell’emisfero Nord
Previsioni mensili e stagionali GIU-LUG-AGO 2016 Previsioni stagionali GIU-LUG-AGO 2016 Int.Res.InstC NASA NWS-NOAA CNMCA ARPA-SIMC CNR IBIMET olu. Univ. Temp 2 m Deb POS No SIG Deb POS Deb POS Deb POS Deb POS Precipitaz No SIG No SIG No SIG No SIG No SIG Deb Neg NO SIG - + Conclusioni e sintesi condivisa: Prevalgono segnali di Temperature superiori alle medie di riferimento (81-10) ed una assenza di segnale per le Precipitazioni. Con buona probabilità gli eventuali sbilanciamenti (anomalie positive) e/o ondate di calore prolungate saranno registrate nella seconda parte del trimestre in esame. Prossimo aggiornamento del Gruppo Tecnico intorno il 20 Giugno 2016.
Grazie per l’attenzione ! www.protezionecivile.gov.it
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