Il ruolo delle proteine vegetali nel controllo del colesterolo

Pagina creata da Giuseppe Izzo
 
CONTINUA A LEGGERE
Il ruolo delle proteine vegetali nel controllo del colesterolo
L’intervista all’esperto
                                                                                            di Cecilia Ranza

                                                                                L’effetto metabolico
                                                                                positivo di soia,
                                                                                lenticchie e lupini”

Il ruolo delle proteine vegetali
nel controllo del colesterolo
Risponde Cesare Sirtori
Direttore del Centro per le Dislipidemie, A.O. Niguarda, Milano

L
       e proteine vegetali hanno assunto un ruolo        Sirtori si è sempre dedicato, come ricercatore e
       sempre più centrale nella composizione di         come clinico, allo studio dei disordini del meta-
       un regime alimentare bilanciato. Una loro         bolismo lipidico, con risultati storici: basti ricor-
scelta corretta, e soprattutto le loro opportune         dare la scoperta e la caratterizzazione, nel 1979,
combinazioni (tipica, per esempio, quella tra ce-        dell’apoliproproteina A-1 Milano, vera e propria
reali e legumi) contribuiscono a fornire gli amino-      “spazzina” del colesterolo, presente come tratto
acidi essenziali per il nostro organismo. Ma non         genetico tipico in una parte significativa della po-
solo: risalgono agli anni ‘70 i primi studi sull’ef-     polazione di Limone sul Garda (Brescia).
ficacia di alcune proteine vegetali nel controllo        A-1 Milano è un mutante dell’apolipoproteina A1,
della colesterolemia, con l’Italia leader di settore.    principale componente strutturale proteico delle
C’è infatti una scuola italiana impegnata da allora      HDL (High Density Lipoprotein); la sua funzione
e subito riconosciuta quale punto di riferimento         essenziale è quella di rimuovere l’eccesso di co-
internazionale: è quella di Cesare Sirtori. Attuale      lesterolo dai tessuti (in particolare dal le arterie).
Presidente della Società italiana di Nutraceutica,       Contestuale all’attività di ricerca è lo sviluppo

                                                                                                             9
Il ruolo delle proteine vegetali nel controllo del colesterolo
dell’attività clinica, che si concretizza nella cre-      e del 22-25% di quella LDL; un effetto tanto più
azione del “Centro Dislipidemie”, presso l’A.O.           marcato quanto più elevati erano i valori iniziali.
Niguarda Ca’ Granda di Milano, sempre sotto la            L’osservazione più prolungata è stata invece
guida di Cesare Sirtori. A lui chiediamo di fare          quella del Nurses’ Health Study2 che, in vent’an-
il punto sulle proteine vegetali e sul loro ruolo,        ni di monitoraggio di un campione di popolazio-
nell’alimentazione della persona sana, ma an-             ne non selezionato (le infermiere appunto), ha
che e soprattutto in prevenzione.                         potuto correlare il consumo di proteine della soia
                                                          con la migliore salute cardiovascolare, in termini
DOMANDA: Quali sono le fonti vegetali da pri-             di riduzione di eventi, fatali e non. Nel frattem-
vilegiare nel controllo dei disordini lipidemici?         po, si era dimostrato3 che l’associazione virtuosa
RISPOSTA: Senz’altro le leguminose, ricche di             tra sostituzione delle proteine animali con quelle
proteine con effetti biologici specifici, specie sulla    vegetali, restrizione moderata dell’assunzione di
frazione più aterogena della colesterolemia, quel-        grassi saturi e variazioni dello stile di vita, era in
la legata alle LDL. Utilizzate in passato essenzial-      grado di ridurre le LDL fino al 29% in 4 settimane
mente come fonte proteica (la “carne dei poveri”)         e del 15% a distanza di un anno.
le leguminose (le più note e utilizzate sono fagioli,
ceci, lenticchie, fave, piselli, soia, lupini) si sono    D.: Quali sono i fattori che determinano questa
quindi ritagliate un ruolo funzionale specifico nella     azione ipocolesterolemizzante così marcata?
dieta moderna, finalizzato al controllo delle ano-        R.: Non sono le proteine della soia nella loro
malie del profilo lipidico. Il contenuto percentuale
                                                          interezza a funzionare in modo quasi farmaco-
di proteine è tuttavia molto variabile: a parte la dif-
                                                          logico, quanto sequenze aminoacidiche speci-
ferenza tra legumi secchi (più ricchi percentual-
                                                          fiche, inferiori a 15 aminoacidi, il che le rende
mente rispetto al peso, ma che vanno reidratati
                                                          assorbibili a livello intestinale. Alcune di queste
per l’uso) e freschi (meno ricchi rispetto al peso
                                                          sono state sintetizzate e testate in laboratorio,
data la percentuale di acqua), senz’altro da prefe-
                                                          dove è stata confermata la capacità di attivare i
rire, è la soia la più ricca (Tabella).
                                                          recettori per le LDL. Non solo: per alcune è sta-
                                                          ta dimostrato 4 anche un effetto sui trigliceridi
D.: La focalizzazione sulla soia ci porta agli
                                                          (-15%) in soggetti in moderato sovrappeso. Non
studi sul controllo della colesterolemia
R.: Le osservazioni storiche sulla correlazione,          stupisce che le proteine della soia per uso uma-
in alcune popolazioni, tra consumo abituale di            no facciano girare un mercato che vale oggi 15
legumi e scarsa incidenza di malattie cardio-             miliardi di dollari, con una proiezione al 2020
vascolari sono note e hanno ormai superato il             pari a 40 miliardi.
vaglio di solide dimostrazioni. In generale, si
ritiene che le diete ricche di proteine vegeta-           D.: Ma quali sono le differenze principali tra le
li siano correlate con una riduzione tra il 20 e          proteine di origine animale e quelle vegetali?
il 40% del rischio di malattia cardiovascolare.           R.: Essenzialmente, le proteine animali conten-
Ma, tornando alle leguminose, l’attenzione dei            gono più aminoacidi solforati, metionina e cistei-
ricercatori si è man mano focalizzata sulla soia,         na soprattutto e tutti gli aminoacidi essenziali,
e con ragione.                                            a differenza di quelle vegetali considerate indi-
Citerei due lavori esemplificativi: negli anni ’70,       vidualmente. Va detto però che, se a un piatto
resta storica la ricerca1 condotta in pazienti ospe-      a base di proteine vegetali da legumi (mancan-
dalizzati con valori elevatissimi di colesterolemia       ti di cisteina) si associa un cereale come il riso
nei quali, utilizzando una preparazione a base di         (qualunque riso, integrale o brillato, di qualunque
proteine di soia, si ottenne un significativo ridi-       qualità), si ottiene il panel aminoacidico comple-
mensionamento dei valori, a fronte di un’ottima           to, in quanto il riso, pur non contenendo lisina,
tollerabilità. In sei settimane, si ottenne una ri-       apporta cisteina. In questo modo non si ha ca-
duzione del 20-22% della colesterolemia totale            renza aminoacidica.

10
Il ruolo delle proteine vegetali nel controllo del colesterolo
Contenuto di proteine per 100 grammi di prodotto           to: le lenticchie, tipico prodotto italiano, e il lu-
                                                            pino. Entrambi concorrerebbero alla buona sa-
                                          Proteine          lute cardiovascolare e metabolica. Gli estratti
 Legume
                                          (g/100 g)         di lupino bianco, ad alto contenuto di proteine,
 Soia (isolato proteico)                     86,5           mostrano un’azione antipertensiva basata pro-
 Soia secca                                  36,9           babilmente sull’inibizione dell’ACE (l’enzima di
                                                            conversione dell’angiotensina)5. Le lenticchie,
 Farina di soia                              36,8
                                                            da prodotto tipico stagionale, stanno guada-
 Fagioli di soia tostati                     35,2
                                                            gnando popolarità, anche grazie a un Progetto
 Crackers alla soia                          13,1           italiano, finanziato anche dall’UE, che ne vuo-
 Biscotti di soia                            11,5           le promuovere il consumo regolare lungo tutto
 Germogli di soia                            6,2            l’anno. Il motivo è semplice: le fibre contenute
 Yogurt di soia                               5,0           nelle lenticchie sembrano efficaci nel controllo
 Fagioli cannellini secchi crudi             23,4           della glicemia. Conclusione: sulle proprietà e
                                                            sul migliore impiego dei legumi il lavoro da fare
 Fagioli borlotti secchi crudi               20,2
                                                            è ancora molto, ma le prospettive sono promet-
 Fagioli borlotti freschi crudi              10,2
                                                            tenti come quarant’anni fa.		                      
 Fagioli borlotti in scatola, scolati         6,7
 Fagioli cannell (scatola, scolati)           6,0
 Ceci secchi crudi                           20,9           Bibliografia
 Ceci in scatola, scolati                     6,7           1
                                                                Sirtori CR, Agradi E, Conti F, et al. Soybean pro-
 Fave secche sgusciate crude                 27,2               tein diet in the treatment of type-II hyperlipopro-
 Fave secche crude                           21,3               teinaemia. Lancet 1977;1:275-7.
 Fave fresche crude                           5,2           2
                                                                Halton TL, Willett WC, Liu S, et al. Low-car-
                                                                bohydrate-diet score and the risk of coro-
 Piselli secchi                              21,7
                                                                nary heart disease in women. N Engl J Med
 Piselli surgelati                            5,4               2006;355:1991-2002.
 Piselli in scatola, scolati                  5,3           3
                                                                Jenkins DJ, Kendall CW, Marchie A, et al. Direct
 Lenticchie secche crude                     22,7               comparison of a dietary portfolio of cholesterol-
                                                                lowering foods with a statin in hypercholesterole-
 Lenticchie in scatola, scolate                5
                                                                mic participants. Am J Clin Nutr 2005;81:380-7.
Fonti: ENTECRA http://nut.entecra.it e USDA Nat. Nutrient   4
                                                                Kohno M, Hirotsuka M, Kito M, et al. Decreases in
database.
                                                                serum triacylglycerol and visceral fat mediated by
                                                                dietary soybean betaconglycinin. J Atheroscler
                                                                Thromb 2006;13: 247-55.
D.: Infine: quali sono gli altri legumi, oltre alla         5
                                                                Nowicka G, Klosiewicz-Latoszek L, Sirtori CR,
soia, che hanno sollecitato l’interesse della                   et al. Lupin proteins in the treatment of hyper-
ricerca?                                                        cholesterolemia. Atherosclerosis 2006;7(Sup-
R.: Abbiamo due prodotti su cui si lavora mol-                  pl.):477-1477.

                                                                                                                11
Il ruolo delle proteine vegetali nel controllo del colesterolo
Puoi anche leggere