Il ruolo dell' infermiere nell' esecuzione della Spirometria - Associazione Italiana Case Manager
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Il percorso clinico assistenziale del paziente affetto da patologia BPCO -La Spirometria- Infermiera Angella Maria Luisa -Ambulatori Pneumologici- DIPARTIMENTO CARDIO-TORACO-VASCOLARE U.O. PNEUMOLOGIA e TERAPIA INTENSIVA RESPIRATORIA. DIRETTORE:Prof. Stefano Nava 16/05/2018 2
Il punto di vista dell’infermiere • Competenze • L’esecuzione della spirometria • Preparazione del paziente • Accompagnamento all’esecuzione dell’esame • Gestione dell’attrezzatura • Le responsabilità dell’infermiere 16/05/2018 3
LA SPIROMETRIA La spirometria studia a fondo la funzione polmonare. Con questo semplice esame infatti è possibile determinare numerosi parametri che guidano il medico nella diagnosi delle malattie polmonari. 16/05/2018 4
COSE' LA SPIROMETRIA La spirometria è un esame molto semplice, non invasivo, fondamentale per la diagnosi ed il monitoraggio di numerose malattie dell'apparato respiratorio ; viene eseguita con uno strumento detto appunto "spirometro“ che consiste in un misuratore del flusso e quindi dei volumi di aria mobilizzata, collegato ad un computer che trasforma il segnale in valori numerici ed in immagini grafiche. 16/05/2018 5
Il computer calcola i valori spirometrici teorici previsti per il paziente in base ad età, sesso, razza ed altezza e li compara con quelli rilevati. L'esame viene in genere eseguito in ambiente specialistico. 16/05/2018 6
INDICAZIONI DELLA SPIROMETRIA - Valutazione di segni e sintomi respiratori - Misura della alterazioni funzionali conseguenti a malattie - Screening di pazienti a rischio - Valutazione preoperatoria - Valutazione prognostica - Valutazione funzionale per attività sportiva 16/05/2018 7
- MANOVRA DI ESPIRAZIONE FORZATA La manovra di espirazione forzata è una procedura molto semplice che fornisce una misurazione obiettiva di alcuni parametri respiratori di primo livello, per la diagnosi ed il monitoraggio delle malattie respiratorie, ed indirizza il medico nella scelta di eventuali esami integrativi. 16/05/2018 8
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE Perchè l'esame risulti attendibile il paziente deve essere preventivamente informato di evitare, se possibile, di prendere farmaci broncodilatatori spray o per aerosol nelle 8-12 ore antecedenti la prova. 16/05/2018 9
Raccolta dati anagrafici ed anamnestici Prima di cominciare la spirometria l'operatore deve eseguire una veloce indagine anamnestica per rilevare indicazioni all'esame ed eventuali controindicazioni, come traumi toracici o addominali recenti, interventi per cataratta e patologie cardiovascolari in fase di instabilità. Vengono poi raccolti con precisione i dati anagrafici, il peso e l’ altezza del paziente, per il calcolo dei cosiddetti "valori teorici", cioè i valori normali, di riferimento per quella determinata età , peso, altezza, sesso ed etnia. 16/05/2018 10
Insegnamento e dimostrazione al paziente L' insufficiente collaborazione del paziente rappresenta la maggior fonte di variabilità della spirometria. È pertanto necessaria una partecipazione attiva dell'operatore che deve Descrivere accuratamente la prova e motivare il paziente informandolo sull'importanza della corretta esecuzione dell´esame per giungere ad una diagnosi accurata Per ottenere la massima collaborazione l'operatore dovrebbe eseguire una dimostrazione pratica ed usare frasi di incitamento durante l'esecuzione della spirometria spiegando, negli intervalli tra le prove, gli eventuali errori commessi. 16/05/2018 11
ESECUZIONE DELLA PROVA La manovra di espirazione forzata deve essere eseguita da seduti con i piedi sul pavimento , liberando eventuali costrizioni nell'abbigliamento. Le operazioni richieste dal tecnico al paziente saranno le seguenti : 1. Posizionare lo stringinaso per evitare perdita di aria dal naso. 2. Collegarsi al boccaglio sterile e stringerlo con forza tra le labbra per evitare perdite di aria dalla bocca. 3. Mantenere il mento leggermente elevato ed il collo in estensione. 16/05/2018 12
4. Respirare tranquillamente per alcuni secondi (questa fase può essere evitata con gli spirometri portatili). 5. Inspirare profondamente per riempire completamente i polmoni; dopo una piccola pausa in inspirazione massimale, espirare con tutta la forza fino al completo svuotamento dei polmoni. 6. Ripetere l'esame fino ad ottenere tre prove accettabili e riproducibili . 16/05/2018 13
CVF Capacità vitale forzata (FVC in lingua anglosassone). La CVF è il volume totale di aria espulsa in un'espirazione forzata partendo da un'inspirazione completa. CV Capacità vitale (VC in lingua anglosassone). É il volume totale di aria espulsa in una espirazione lenta e massimale, partendo da una inspirazione completa. 16/05/2018 14
VEMS Volume espiratorio massimo nel 1° secondo (FEV 1 nella terminologia anglosassone). Il VEMS è il volume di aria espulsa nel primo secondo di un´espirazione forzata, partendo da una inspirazione completa. Permette di valutare l’entità del deficit ostruttivo, quando presente. VEMS/CVF Il rapporto tra VEMS e CVF è fondamentale per discriminare un deficit ostruttivo da uno restrittivo. Normalmente il 70-75% dell´FVC viene espirata nel primo secondo. 16/05/2018 15
PEF (Picco di Flusso Espiratorio) è il più alto flusso sostenuto per almeno 10 msec con un'espirazione forzata partendo da un´inspirazione completa. 16/05/2018 16
CONTROLLO DI QUALITA': PREPARAZIONE DELLO STRUMENTO Calibrazione: per assicurare accuratezza e riproducibilità dei dati è necessaria un'adeguata calibrazione giornaliera, eventualmente ripetuta nel corso della giornata se il numero delle indagini praticate è molto elevato . Viene eseguita mediante l'immissione di un volume noto ( siringa da uno due o tre litri) alla quale il sistema si adegua creando un fattore di correzione che gli permette di leggere correttamente i volumi di aria in ogni singola condizione ambientale. 16/05/2018 17
CONTROLLO DI QUALITA': PREPARAZIONE DELLO STRUMENTO Igiene: Qualsiasi strumento diagnostico che venga in contatto con le vie respiratorie è inevitabilmente contaminato da microorganismi presenti nelle secrezioni e perciò , ha una potenziale capacità di trasmettere infezione . 16/05/2018 18
CONTROLLO DI QUALITA': PREPARAZIONE DELLO STRUMENTO IGIENE Molte specie di batteri (Staphylococcus aureus e coagulase negativo, Enterococcus, E.coli, Klebsiella pneumoniae, Proteus, Pseudomonas etc...) sono stati isolati nelle diverse parti della strumentazione (boccagli, tubi, connettori, valvole, sensori di flusso), non esiste però evidenza diretta che il comune test spirometrico aumenti il rischio infettivo, sia nel paziente immunocompetente che nell´immunocompromesso . 16/05/2018 19
CONTROLLO DI QUALITA': PREPARAZIONE DELLO STRUMENTO IGIENE È comunque fondamentale attenersi alle norme igieniche suggerite e standardizzate per il singolo strumento dalla casa produttrice e ad alcune raccomandazioni più generali: 16/05/2018 20
CONTROLLO DI QUALITA': PREPARAZIONE DELLO STRUMENTO IGIENE Utilizzare pinze nasali e boccagli monouso (questi ultimi dotati di filtro antibatterico che catturi microrganismi, secrezioni e saliva.) 16/05/2018 21
Responsabilita’ dell’infermiere •Produrre un referto utile ai fini diagnostici •Prevenire eventuali complicanze •Garantire l’efficienza dello strumento •Garantire la riduzione della trasmissione di microroganismi •Garantire un livello di competenza idoneo 16/05/2018 22
Grazie della vostra attenzione 16/05/2018 23
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