Il progetto RAF Regions: creazione di cluster regionali per la ricerca e l'innovazione in campo agroalimentare - Antje Klaesener

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Il progetto RAF Regions: creazione di cluster regionali per la ricerca e l'innovazione in campo agroalimentare - Antje Klaesener
Il progetto RAF Regions: creazione
             di cluster regionali per la ricerca e
       l’innovazione in campo agroalimentare

                          Antje Klaesener

[Bari, 27 ottobre 2009]                              1
Il progetto
 • RAF Regions – Bringing the benefits of Research to AgroFood SMEs
   of the Regions of Central Macedonia, Puglia, and Pazardjik – progetto
   finanziato dal 7° Programma Quadro per la Ricerca 2007-13 dell’UE
   nell’ambito delle attività “Regioni della Conoscenza” del programma
   Capacità
 • Partner del progetto:
       –   autorità regionali
                                     Modello della
       –   istituti di ricerca
                                     “tripla elica”
       –   associazioni di PMI
       –   consulenti tecnologici (ruolo di intermediazione per
           favorire gli elementi della tripla elica)

 • 3 Regioni: Macedonia Centrale (Grecia), Distretto di Pazardjik
   (Bulgaria), Regione Puglia (Italia)
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Obiettivi del progetto (1/2)
 • Migliorare la capacità di aumentare lo sviluppo economico locale nel
   settore agro-alimentare tramite la valorizzazione dei risultati scientifici
   e tecnologici nelle tre regioni del progetto
 • Facilitare la cooperazione dei principali protagonisti della ricerca e
   dell’industria agro-alimentare nelle singole regioni e accelerare il
   processo decisionale a livello strategico e politico
       – Migliore sinergia tra politiche regionali e politiche destinate alla ricerca
       – Sostegno allo sviluppo dell’operatività dei distretti tecnologici
       – Favorire la diffusione e il trasferimento dei risultati della ricerca a favore delle PMI
         del settore agroalimentare
 • Fornire assistenza alle PMI del settore agro-alimentare per migliorare
   il loro posizionamento competitivo, grazie all’adozione di nuove
   tecnologie sviluppate mediante attività di ricerca

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Obiettivi del progetto (2/2)
 • Consentire alle regioni di attrarre più investimenti per la R&S:
   migliorare la loro capacità di partecipare al 7PQ e al programma CIP e
   di mobilizzare disponibilità finanziarie pubbliche e private
 • Maggiore cooperazione transnazionale nel settore agroalimentare tra i
   partner del progetto
 • Scambio di buone pratiche tra le regioni
 • Partecipazione a progetti ed iniziative di rilievo sviluppate in altre
   Regioni della Comunità

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Strumenti ed attività del progetto (1/2)
 • Sviluppo di 3 cluster regionali orientati alla ricerca nell’agro-
   alimentare, operativi e sostenibili a medio-lungo termine
 • Mappatura ed analisi delle politiche di ricerca e delle attività regionali
   nel settore agro-alimentare
 • Realizzazione di 80 Audit Tecnologici a PMI in GR, IT e BG
 • Creazione di un catalogo/ database con istituti di 60 R&S e 80 PMI nel
   settore agro-alimentare
 • Analisi SWOT per ognuna delle 3 regioni coinvolte nel progetto
 • Workshop/ seminari (GR, IT e BG) indirizzati alle autorità regionali,
   alle associazioni di PMI ed ai centri di ricerca locali
 • 2 scambi di personale per trasferire esperienza e buone pratiche al
   distretto di Pazardjik- Bulgaria

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Strumenti ed attività del progetto (2/2)
 • Sviluppo di un Piano d’Azione comune (Joint Action Plan) per le
   attività di R&S per guidare lo sviluppo economico del settore agro-
   alimentare
 • Conferenza finale di progetto di 2 giorni a livello europeo
 • Partecipazione alla FOOD Cluster Initiative: Sfruttamento delle
   sinergie con altri cluster regionali orientati alla ricerca in Europa con
   analogo orientamento al settore agro-alimentare e con iniziative
   specifiche quali ETP Food for Life, FINE network, Food Valley
   organisation (a livello comunitario, l’iniziativa coinvolge 19 Paesi)

 • Materiale informativo ed il sito web dedicato al progetto
   www.rafregions.eu

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Beneficiari progetto RAF Regions
 • Le PMI del settore agroalimentare
       – Audit tecnologici > visibilità > sviluppo iniziative progettuali

 • Enti di ricerca
       – Profili > creazione catalogo > sviluppo progetti congiunti con le imprese

 • Autorità regionali
       – Collaborazioni, maggiore attività di lobby a livello europeo

 • Consumatori
       – Risultati trasferiti nell’industria > migliori prodotti

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Attività svolte fino ad oggi
 • Mappatura ed analisi:
       – Politiche che promuovono l’innovazione e la ricerca, in particolare indirizzate al
         settore agro-alimentare;
       – Entità di ricerca attive nel settore agro-alimentare;
       – Industria agro-alimentare (PMI).
 • Analisi SWOT coinvolgendo i tre pilastri “politica, ricerca ed
   industria”
 • Identificazione di sinergie ed opportunità per un apprendimento
   reciproco
 • Identificazione di politiche, iniziative e fondi per promuovere la
   ricerca nel settore agro-alimentare (programmi comunitari, nazionali
   ed regionali)
 • Organizzazione di workshop/ seminari
 • Sviluppo Piano d’Azione comune
 • Partecipazione continuativa alla FOOD Cluster Initiative
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Risultati
                          per la regione Puglia

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La Puglia: un grande sistema agroalimentare
 • Il settore agro-alimentare in Puglia riveste un ruolo importante
   nell’economia della regione: l’industria alimentare contribuisce da sola
   al 14% del valore aggiunto dell’industria manifatturiera regionale
 • Nel 2006, si registravano oltre 5.400 unità locali delle imprese per il
   settore, con un totale di circa 27 mila addetti contribuendo per il 14%
   all’occupazione regionale
 • Il comparto ha un peso rilevante anche a livello nazionale: il settore
   agroalimentare pesa per il 7,4% del totale nazionale
 • La Puglia risulta la terza regione italiana per esportazioni di prodotti
   agricoli (pari a 567 milioni di euro nel 2007)

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Il sistema innovativo regionale
 • Mondo accademico
       – La Puglia può vantare un organico ed articolato sistema di istituzioni di
         ricerca diffuso sul territorio e, potenzialmente, in grado di offrire al
         sistema agro-alimentare regionale una qualificata offerta di innovazioni in
         tutti i settori di attività.
       – 27 centri la cui offerta di ricerca è orientata direttamente e quasi
         esclusivamente su tematiche afferenti tale ambito (consistente è il numero
         di ricercatori che operano al loro interno, pari ad oltre 1.000)
 • Settore industriale
       – Domanda di innovazione da parte dell’industria alimentare pugliese (PMI)
         consistente, ma in gran parte inespressa
       – Bisogni emergenti:
             • miglioramento della qualità dell’offerta
             • incremento della produttività
       – Molto spesso ad un bisogno non si accompagna una specifica domanda di
         tecnologia

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Analisi SWOT
 • Punti di forza: aspetti positivi rientranti nella sfera di
   controllo del soggetto
 • Punti di debolezza: aspetti negativi su cui il soggetto può
   direttamente intervenire
 • Opportunità: vantaggi e prospettive esterne che il soggetto
   deve sfruttare
 • Rischi: rischi provenienti dall’esterno da cui il soggetto
   deve difendersi

 • Obiettivo: Rafforzare le attività di ricerca e sviluppo nel
   settore agro-alimentare in Puglia
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Analisi SWOT – PMI
  Punti di forza                              Punti di debolezza
  Specializzazione produttiva prodotti        Bassa capacità finanziaria
   tipici del Mediterraneo (ortofrutta,        Mancanza di associazionismo
   olio, vino, cereali)                        Piccole dimensioni delle imprese:
  Capacità gestionali (contatti personali      bassa capacità produttiva e mancanza
   con gran parte della clientela)              di unità specifiche per attività di R&S
  Qualità del servizio e maggiore             Trasferimento tecnologico alle
   attenzione alla qualità e alla sicurezza     imprese non ancora efficace
   del prodotto
  Diversificazione dei prodotti

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Analisi SWOT – PMI
Opportunità                               Rischi
 Mercati di qualità in paesi stranieri    Concorrenza proveniente da grandi
 (mercati di nicchia)                       produttori/multinazionali
 Crescente domanda per innovazioni        Relativamente basso numero di clienti
  di prodotto                               "qualità-consapevoli", che porta al
 Forte identità regionale e nazionale      consumo di prodotti a basso prezzo
  del prodotto                              importati da paesi stranieri
 Crescente attenzione verso i             Inadeguate politiche di prezzo regionali
  prodotti alimentari funzionali           Mancanza di impegno politico a lungo
                                            termine per il settore
                                           Mancanza di formazione per determinati
                                            settori (es: mancanza scuola professionale
                                            per il settore caseario)

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Analisi SWOT – Ricerca
  Punti di forza                           Punti di debolezza
  Aperto  scambio di esperienze in         Bassi livelli di risorse per R&S
   materia di ricerca e sviluppo            Scarsa comprensione dell’utilità dei
   tecnologico                               risultati della ricerca in termini di
  Personale altamente qualificato           profitto a lungo termine da parte di
  Ricerca di base e applicata altamente     imprenditori complica progetti
   qualificata                               comuni
  Crescente cooperazione tra enti di       Mancanza di collaborazione formale
   R&S pubblici e privati                    mediante accordi di ricerca tra gli
  Numero sempre maggiore di
                                             attori
   collaborazioni con imprese               Mancanza di finanziamento per le
   agroalimentari                            attività di R&S da parte di privati
                                            Insufficienti start-up

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Analisi SWOT – Ricerca
Opportunità                               Rischi
 Nuovi programmi a sostegno di            Barriere burocratiche
  R&S a livello europeo e regionale        Pochi incentivi per i ricercatori
 Disponibilità di fondi europei per la     universitari ad avviare collaborazioni con
  R&S                                       l'industria
 Inviti regionali (nazionali) a           Fuga dei cervelli
  presentare progetti finalizzati alla     Scarsa sensibilizzazione della capacità
  creazione di una rete di laboratori       regionale di ricerca
  con competenze nel settore agro-         Programmi di finanziamento per sostenere
  alimentare                                la ricerca con contenuti lontano da
 Ampia disponibilità di ricercatori        interessi di ricerca attuali
  ben istruiti
 Crescente domanda per maggiori /
  migliori varietà
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Il Joint Action Plan (1/2)
 • Obiettivo: sviluppare un piano d’azione comune per le attività di R&S
   al fine di indirizzare lo sviluppo economico del settore agro-alimentare
   nelle 3 regioni verso obiettivi convergenti.
 • Componenti:
       –   Accordo quadro
       –   Descrizione dello stato dell’arte
       –   Piano di esecuzione
       –   Piano finanziario
       –   Gestione & monitoraggio

 • Tempistica: inizio previsto per metà 2010

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Il Joint Action Plan (2/2)
 • Le analisi hanno rivelato tre aree principali in cui
   miglioramenti a livello regionale devono essere effettuate:
       1.     Quadro politico adattato al fine di migliorare la ricerca e
              l'innovazione nel settore agro-alimentare.
       2.     Migliore interazione tra i principali attori regionali, consentendo
              di creare legami permanenti, sfruttare sinergie e facilitare attività
              di trasferimento tecnologico.
       3.     Adattamento dei curricula universitari alle esigenze industriali/
              Sviluppo di Risorse Umane.

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Il Joint Action Plan – Piano di esecuzione (1/2)
 • Per ciascuna misura i seguenti elementi devono essere
   indicati per facilitare l’adozione in un nuovo contesto
   regionale:
       – Tempistica
       – Obiettivi
       – Attività chiave e singoli task
       – Descrizione dettagliata della misura e dell’impatto atteso
       – Entità pubbliche e private coinvolte
       – Risorse finanziarie necessarie e fonti di finanziamento
       – Indicatori di performance
       – Specificità per l'attuazione in ogni regione
       – Risk management/ ostacoli e barriere potenziali per la realizzazione
         della misura
       – etc.
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Il Joint Action Plan – Piano di esecuzione (2/2)
 • Schemi di finanziamento
       –   R&S e politiche d’innovazione rivolte al settore agro-alimentare
       –   Joint Calls for proposals
       –   Borsa di studio
       –   Misure di sostegno per finanziare la creazione di spin-off / start-up
 • Iniziative
       – Creazione di network trans-regionali
       – Formazione
 • Misure di sostegno per facilitare TT
       – Condivisione e un migliore sfruttamento delle infrastrutture di ricerca tra le entità
         delle tre regioni
       – TT Liaison offices nelle Università
 • Monitoraggio di buone pratiche, anche fuori dalle regioni del progetto
   (European practices) che possono essere addattate e trasferite nelle
   regioni target per risolvere problemi emergenti e chiudere le gap
   individuate
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Il Joint Action Plan – next steps…
 • Selezione soggetti regionali da coinvolgere nel processo
   decisionale → Dicembre 2009
 • Proposta di misure specifiche da adottare nel Joint Action
   Plan → Gennaio 2010
 • Selezione delle misure da adottare nel piano → Febbraio/
   Marzo 2010

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                             Web: www.innova-eu.net

                                   Antje Klaesener
                             a.klaesener@innova-eu.net
[Bari, 27 ottobre 2009]                                             22
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