Il giovane Mozart Sonate da Chiesa Missa Brevis KV 49 o KV 65 - Offertorio "Inter natos Mulierum" Kv 72
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Il giovane Mozart Sonate da Chiesa Offertorio “Inter natos Mulierum” Kv 72 Missa Brevis KV 49 o KV 65
Wolfgang Amadeus Mozart Sonate da Chiesa Kv 67 – Kv 68 – Kv 69 Per 2 Violini, Basso e Organo Offertorio “Inter natos Mulierum” Kv 72 Per Coro (SATB), Archi e Basso Continuo Missa Brevis Kv 49 - 65 Per Soli (SATB), Coro (SATB), Archi e Basso Continuo Kyrie Gloria Credo Sanctus & Benedictus Agnus Dei 2
CORO, SOLI E ORCHESTRA “OFICINA MUSICUM” STRUMENTI ORIGINALI Solisti (SATB) Coro (SATB) Violini I e II Viola Violoncello Violone Maestro Concertatore all’organo e clavicembalo, Riccardo Favero 3
NOTE AL PROGRAMMA SONATE DA CHIESA KV 67 – KV 68 – KV 69 Nonostante il primo catalogo K collochi queste Sonate nel priodo salisburghese del 1769, la data della loro composizione, da sempre molto controversa, è stata definitivamente anticipata al 1767 quando Mozart si dedicava, sempre a Salisburgo, alla composizione dell’Oratorio sacro K35 e dell’”Apollo e Giacinto”. Le sonate da chiesa, introdotte in quell’epoca nella liturgia erano brani dal breve sviluppo, in un solo movimento, che venivano eseguite tra le Epistole e il Vangelo, secondo la consuetudine italiana di arricchire la messa con inserti strumentali. Mozart ne scrisse diciassette. Pagine piene di “eleganza infiocchettata” ed emotivamente leggiadre nonostante la loro destinazione religiosa, queste prime Sonate richiamano ancora con chiarezza lo stile garbato della sinfonia dell’opera italiana. OFFERTORIO “INTER NATOS MULIERUM” KV 72 Questo offertorio, nel quale convivono richiami di rigida polifonia e parentisi di cantabile tenerezza, è stato composto a Salisburgo tra il primo viaggio in Italia ed il secondo esattamente nel 1771, all’età di 15 anni. Per quanto possa sembrare una particella religiosa isolata, appartiene invece a un ricco gruppo di opere vocali religiose, nata nello stesso periodo “La Betualia liberata”. MISSA BREVIS IN SOL MAGGIORE KV 49 Nell’anno 1768, a Vienna, nel clima ostile dell’ambiente musicale, Mozart è sostenuto da una rassicurante conoscenza, il potente gesuita Ignaz Parhammer, rettore dell’orfanatrofio di Rennweg: con le sue affettuose richieste, ma soprattutto con l’ardore che trasmette per la “musica divina”, avvia il ragazzo alla composizione religiosa. Questa messa fu ritenuta per molto tempo opera destinata all’inaugurazione della Chiesa del Padre gesuita (con certezza invece è la K 139); si è invece appurato che la K 49, anche se nata dallo stesso clima per le musiche di Parhammer, era destinata al convento di Sant’Orsola. Lo stile sacro a Vienna, enfatico, fastoso aperto al gusto italiano, era in contrasto con il rigore della tradizione salisburghese, in questa messa, dalla costruzione breve e concisa, il legame con uno stile più antico e rigoroso appare ancora saldo: la scarsa partecipazion dell’orchestra, la poca indipendenza delle voci, il richiamo di materiale affermato, l’unità di stile e di melodia, sono altrettanto segni della “resistenza” di una tradizione musicale sacra che aveva nel sangue. Cusiosità: nella generale avversione dell’ambiente musicale viennese contro il piccolo 4
dodicenne, è confortato dal plauso e dal calore di nobili e borghesi, primo fra i quali il dott. Mesmer, teorico del magntismo, che invito Mozart, proprio in questi mesi, a rappresentare nel suo giardino privato il Singspiel “Bastiano e Bastiana” K 50. MISSA BREVIS RE MINORE KV 65 Questa Messa, composta nel domestico silenzio di Salisburgo, a pochi giorni dal rientro da Vienna e prima del viaggio in Italia, è molto affine, sotto il profilo formale e musicale, alla Messa KV 49, una delle opere sacre composte a Vienna nell’ambiente del gesuita Parhammer. Breve e sobria come la consorella, la KV 65 appartiene al genere delle Messe “espressive”, con richiami a elementi antichi e contrappuntisticamente rigorosi, lontane dai grandiosi effetti delle Messe ufficiali. L’aggettivo “espressivo” è adottato dalla critica mozartiana per quanto possa sembrare un termine in contrasto con lo spirito del contrappunto: ma questo esce, dalle mani di Mozart, come rinnovato e vivificato. Particolarità: l’unità di stle, caratteristica delle prime Messe, è raggiunta anche attraverso l’impigo omogeneo della tonalità; in questo caso “la tonalità minore, tenacemente conservata, è abbandonata solo per brevissimi intervalli, all’interno di alcuni episodi”. 5
RICCARDO FAVERO Diplomato in pianoforte, clavicembalo, organo e composizione organistica, dimostra sin da subito uno spiccato interesse per la musica antica. Fondamentali gli incontri con M. R. Saidlofer dell’“Accademia” delle arti figurative e di musica di Vienna, con Aldo Ciccolini, Patrizia Marisaldi e con Ton Koopman. Vincitore di numerosi concorsi internazioni. Con OFICINA MUSICUM, gruppo strumentale e vocale da lui voluto e in grado di valorizzare gli elementi stilistici della tradizione italiana, affronta il repertorio che spazia dal rinascimento al classicismo, dedicando gran parte dell’attività alla riscoperta di autori italiani meno noti, utilizzando una chiave di lettura che è quella di un rigoroso approccio filologico. Intensa l’attività concertistica in Italia e all’estero, ha collaborato con molte orchestre e partecipato a Festival Internazionali, le numerosissime registrazioni discografiche, sono diffuse in tutto il mondo e hanno ottenuto riconoscimenti ufficiali della critica. Da molti anni studioso di liutologia e organologia, suona strumenti di propria realizzazione. S. Maria Gloriosa Frari – Venezia 2008 6
OFICINA MUSICUM Via Mazzini, 25 36060 Casoni di Mussolente (VI) Cod. Fisc. e P. IVA 03274110240 Tel./Fax 0424.572085 E.mail: info@oficinamusicum.org http://www.oficinamusicum.org Presidente e Direttore Artistico, Riccardo Favero Tel. (+39) 333 3665667 - info@oficinamusicum.org Pubbliche Relazioni, Marco Baruzzo Tel. (+39) 329 6769135 - marcobaruzzo@oficinamusicum.org Segreteria organizzativa, Ornella Carnio Tel. (+39) 333 3349990 - ornellacarnio@oficinamusicum.org 7
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