IL CONTRIBUTO DELL'ITALIA ALLA SALUTE GLOBALE - COME FUNZIONA LA COOPERAZIONE SANITARIA ITALIANA - Aidos
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La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la nostra Costituzione indica- no la salute come un diritto fondamentale. Malgrado questa convergenza, e no- nostante il miglioramento delle condizioni di vita, il progresso scientifico della biomedicina e lo sviluppo tecnologico, nel mondo permangono intollerabili disu- guaglianze per l’accesso alla salute e ai servizi sanitari, le diverse aspettative di vita e la mortalità per malattie, sia trasmissibili che non trasmissibili, molte delle quali prevenibili e curabili. Erroneamente si ritiene che tutto ciò riguardi i paesi a risorse limitate, mentre esistono disuguaglianze di accesso alle cure anche nei pa- esi più ricchi, soprattutto in questo momento storico, caratterizzato da complesse questioni geopolitiche, in un difficile contesto economico-finanziario con processi migratori di enorme portata. La globalizzazione, oggi, da straordinaria opportu- nità di sviluppo si sta trasformando in un fenomeno autodistruttivo: urbanizza- zione forsennata, uso smodato delle risorse naturali, mercato globale senza regole, crescita del divario economico tra ricchi e poveri, nascita di nuove disuguaglianze sociali. Quello che avremmo dovuto globalizzare, e non ci siamo ancora riusciti, è il diritto alla salute. La cooperazione è uno strumento fondamentale per raggiun- gere tale obiettivo. Per questo è utile avere una panoramica dell’impegno italiano nel campo della cooperazione sanitaria, analizzando i principali canali di finan- ziamento utilizzati dal nostro paese, spiegando come funzionano e quali risultati sono stati conseguiti. Stefano Vella – Centro Nazionale Salute Globale, Istituto Superiore di Sanità -2-
SALUTE GLOBALE Obiettivo 3 La Dichiarazione di Alma Ata sull’assistenza “Assicurare la salute e il benessere per sanitaria primaria dell’Organizzazione Mon- tutti/e e per tutte le età” diale della sanità (Oms) e Unicef del 1978 definisce la salute un diritto umano fonda- È articolato in 13 target, fra cui c’è la ri- mentale e uno “stato di completo benessere duzione della mortalità materna e infan- fisico, mentale e sociale e non semplicemente tile; la fine di Aids, tubercolosi e malaria; assenza di malattia o infermità”. Negli anni, l’accesso universale ai servizi per la salute i processi trasformativi dovuti alla globalizza- sessuale e riproduttiva; il raggiungimento zione, hanno portato alla definizione di salute della copertura sanitaria universale; l’in- globale intesa come un paradigma multidisci- cremento significativo del finanziamento plinare (economico, sociale, politico, cultura- della sanità e il rafforzamento del persona- le e ambientale) che contempla la ricerca, la le sanitario nei paesi più poveri. formazione e la prevenzione e la cura, al fine di generare cambiamenti nelle comunità e nella società tenendo conto dell’interdipen- COOPERAZIONE ITALIANA denza esistente tra fenomeni locali e globali PER LO SVILUPPO (al Nord come al Sud del mondo) e di combat- La legge 125/2014 sulla cooperazione allo tere le disuguaglianze nell’accesso alla salute. sviluppo, i diritti umani e la pace si ispi- ra ai principi della Carta delle Nazioni GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO Unite e alla Carta dei diritti fondamentali SOSTENIBILE dell’Unione europea. Assume il ruolo della cooperazione quale strumento qualifican- Le Nazioni Unite hanno approvato nel 2015 te della politica estera per la promozione l’Agenda 2030 e i suoi Obiettivi di Sviluppo della pace e della giustizia e relazioni so- Sostenibile (noti con l’acronimo inglese lidali e paritarie tra i popoli fondate sui SDGs – Sustainable Development Goals) principi di interdipendenza e partenariato. che, con un approccio nuovo, intensifica gli La cooperazione allo sviluppo riconosce la impegni dei precedenti Obiettivi di Svilup- centralità della persona umana, nella sua po del Millennio. Questi ultimi hanno con- dimensione individuale e comunitaria, e tribuito a salvare milioni di vite e a far usci- persegue i seguenti obiettivi: re dalla povertà estrema oltre un miliardo di persone ma le disuguaglianze persistono sradicare la povertà e ridurre le disugua- e i risultati sono disomogenei sia per area glianze, migliorare le condizioni di vita geografica sia in termini di risultati rag- delle popolazioni e promuovere uno svi- giunti. L’Agenda 2030 con i suoi 17 obiettivi luppo sostenibile; e 169 target, da raggiungere entro il 2030, tutelare e affermare i diritti umani, la è universale ed è rivolta al raggiungimento dignità dell’individuo, l’uguaglianza di di un modello di sviluppo che tenga conto genere, le pari opportunità e i principi di del piano economico, ambientale e sociale. democrazia e dello Stato di diritto; -3-
prevenire i conflitti, sostenere i processi popolazione che vivono nelle aree urbane di pacificazione, riconciliazione, stabiliz- più povere (salute urbana) e nelle aree ru- zazione post-conflitto, consolidamento e rali; la salute materno-infantile e la salute rafforzamento delle istituzioni democra- sessuale e riproduttiva. Gli interventi sono tiche. integrati con azioni in favore dell’ugua- L’Agenzia Italiana per la Cooperazione glianza di genere, diritti dei/delle minori e allo Sviluppo (Aics) è una delle principali delle persone con disabilità, come previsto novità della legge 125. Ha iniziato a ope- dai “Principi guida della cooperazione ita- rare nel 2016 con l’ambizione di allinea- liana per la salute globale 2014-2016”. re l’Italia ai principali partner europei e internazionali. Il compito dell’Agenzia è svolgere le attività di carattere tecnico- ANDAMENTO E STRUMENTI operativo connesse alle fasi di istruttoria, formulazione, finanziamento, gestione e DELL’AIUTO PUBBLICO controllo delle iniziative di cooperazione ALLO SVILUPPO (APS) ITALIANO allo sviluppo. PER LA SALUTE Sono soggetti della cooperazione le organiz- La cooperazione internazionale e quindi zazioni della società civile, le amministra- quella sanitaria si avvalono principalmente zioni dello Stato, le università, gli enti della di due canali di finanziamento e interven- cooperazione decentrata e il settore profit. to: il canale bilaterale - iniziative concor- date con il paese partner e realizzate dal sistema Italia – e il canale multilaterale LA COOPERAZIONE SANITARIA - ovvero iniziative realizzate da un’organiz- ITALIANA zazione internazionale alla quale l’Italia L’Italia vanta una lunga tradizione nel versa i propri contributi. campo della cooperazione sanitaria e il Come evidenzia il grafico a pagina 6, l’Aps “Documento triennale di programmazione sanitario italiano ha raggiunto il suo picco e di indirizzo 2017-2019” della cooperazio- nel 2008 con 387 milioni di euro. Dall’anno ne allo sviluppo conferma la salute globale seguente si sono succeduti una serie di dra- come uno dei settori prioritari di interven- stici tagli – fra questi il mancato finanzia- to. L’approccio è centrato sulla lotta contro mento al Fondo Globale – con il risultato le malattie infettive come l’Aids, la tuber- che l’aiuto per la salute nel 2013 si è quasi colosi e la malaria, le malattie tropicali ne- dimezzato scendendo a 198 milioni di euro. glette, il controllo delle malattie croniche Dal 2014 l’Italia ha avviato una politica di non trasmissibili (malattie cardiovascolari aumento dell’Aps e quindi anche di quello e respiratorie, diabete e tumori), la salute sanitario, incrementando le risorse sia a mentale; il rafforzamento dei sistemi sani- livello bilaterale (dopo il minimo storico tari e la formazione del personale sanitario; raggiunto nel 2012), che a livello multilate- il miglioramento dell’accesso ai servizi sa- rale in particolare riprendendo a finanzia- nitari da parte delle fasce più deboli della re il Fondo Globale, con il risultato che nel -4-
2016 l’Aps sanitario ha sfiorato 300 milioni dello di partenariato unisce, nel Country e nel 2017 ha raggiunto 330 milioni. Le no- Coordinating Mechanism (Ccm), governi, stre stime – basate su dati ancora provvisori società civile, comunità colpite dalle malat- – portano a ipotizzare che per il 2018 l’Aps tie, organizzazioni religiose, settore privato sanitario italiano potrebbe arrivare a supe- e partner tecnici (come le Nazioni Unite). rare 350 milioni di euro. Una volta elaborata dal Ccm, la proposta di Sebbene l’Italia sia ancora lontana dall’obiet- finanziamento viene valutata da un organo tivo di destinare all’Aps sanitario lo 0,1% del indipendente e se approvata dal Fondo Glo- proprio Pil (come da raccomandazione della bale, viene attuata sotto la responsabilità Commission on Macroeconomics and Heal- dei Principal Recipients (il Ministero della th dell’Oms, secondo cui un tale impegno da Salute del paese, un’agenzia delle Nazioni parte della comunità dei paesi donatori po- Unite, un’organizzazione della società civile trebbe colmare il divario fra le spese correnti o religiosa), i quali erogano i finanziamenti e le necessità sanitarie nei paesi a basso red- ad altre organizzazioni più piccole, i Sub-Re- dito), questa ripresa contribuisce a rendere cipients, più direttamente in contatto con le nuovamente credibile ed autorevole la nostra comunità. Ai paesi partner è assegnato un cooperazione a livello internazionale. ammontare di fondi per tre anni, sulla base del livello di reddito (quindi della capacità di sostenere i costi per la salute dei cittadi- ni), dell’incidenza delle epidemie e su altri I PRINCIPALI CANALI fattori, fra cui la qualità della gestione dei DI FINANZIAMENTO ITALIANI finanziamenti ottenuti precedentemente e PER LA SALUTE GLOBALE il loro impatto. Ogni paese deve anche con- tribuire alla realizzazione delle attività con Fondo Globale fondi propri, in questo modo è favorita la Creato nel 2002 per accelerare la fine delle loro titolarità (ownership). epidemie che affliggono le popolazioni più Il monitoraggio dei programmi è affidato a povere ed emarginate, il Fondo Globale è organizzazioni indipendenti, i Local Fund un’istituzione finanziaria che investe an- Agents, presenti in ogni paese partner. nualmente quasi 4 miliardi di dollari per so- I costi operativi del Fondo Globale ammon- stenere programmi nazionali di lotta contro tano al 2,3% dei fondi in gestione, a testimo- Aids, tubercolosi e malaria e per il rafforza- nianza di un livello di efficienza particolar- mento dei sistemi sanitari dei paesi colpiti mente alto. da tali epidemie. Il Fondo è in prima linea per il rispetto dei Il Fondo, con sede unica a Ginevra, non re- diritti umani: è stato fra i primi e maggio- alizza progetti propri ma lascia spazio alla ri sostenitori della lotta contro la disugua- leadership dei paesi partner e delle loro glianza di genere, spesso tra le cause della comunità nel determinare le strategie più diffusione dell’Hiv in molte regioni dell’Afri- efficaci per combattere le epidemie e/o raf- ca, destinando il 60% dei propri investimen- forzare il proprio sistema sanitario. Il mo- ti in favore della salute di donne e ragazze. -5-
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Composizione Aps sanitario italiano anni 2000-2017, in milioni di euro e in % sul Pil. Elaborazione dati di Marco Simonelli, Friends of the Global Fund Europe Nota metodologica: i dati sull’Aps sanitario italiano sono un’elaborazione di quelli ufficiali del database dell’Organisation for Economic Co-operation and Development – Oecd (stats.oecd.org). In particolare per il calcolo dell’Aps bilaterale ab- biamo utilizzato il Creditor Reporting System (Crs), prendendo in considerazione i settori “Health” e “Population policies/ programmes and reproductive health”. Per il calcolo dell’Aps multilaterale abbiamo utilizzato “Members’ total use of the multilateral system” e “Dac members’ imputed multilateral contributions to the health sector, secretariat estimations, data to 2016 (xls, March 2018) and methodology” (www.oecd.org/dac/stats/aidtohealth.htm), completando le informazioni con dati provenienti dai database delle agenzie multilaterali più rilevanti. Per il Fondo Globale sono stati usati i dati riportati nel loro sito (www.theglobalfund.org/documents/core/financial/Core_PledgesContributions_List_en/), mentre per Gavi (che include anche Amc e IFFIm) sono stati utilizzati i dati contenuti nel “Donor Profile – Italy” (www.gavi.org/funding/ donor-profiles/) e nel file “Contributions and Proceeds to Gavi as of 31 December 2017”. I tassi di cambio per ogni annualità, provengono dal database Total flows by donor (Oda+Oof+Private) [Dac1] dell’Oecd. Infine alcuni dati relativi al 2017 (an- cora provvisori) provengono dall’Annual Report 2017 di Aics (www.aics.gov.it/home-ita/pubblicazioni/rapporto-annuale/) per il bilaterale e per il multilaterale dalle delibere del Comitato Congiunto per la Cooperazione Allo Sviluppo, Riunione N. 2/2017 del Maeci. Sostiene, inoltre, programmi a favore delle L’Italia ha intensificato la propria colla- cosiddette “popolazioni chiave” (persone borazione siglando un accordo per l’isti- Lgbtqi, sex workers, persone che si iniettano tuzione dell’“Iniziativa 5%” - secondo cui sostanze stupefacenti, detenuti/e, migranti), il nostro Paese può trattenere il 5% del pesantemente colpite da Hiv e tubercolosi. proprio contributo di 140 milioni di euro L’Italia, che ha svolto un ruolo centrale nel- per il 2017-2019 (pari a 7 milioni), per la creazione del Fondo e nel suo successivo finanziare direttamente iniziative realiz- sviluppo, è fra i principali donatori, con ol- zate da organizzazioni della società civile, tre 1 miliardo di euro e alla 5a conferenza università ed enti pubblici di ricerca, se- di rifinanziamento del 2016 si è impegnata lezionate con appositi bandi. a versare 140 milioni di euro per il periodo Tali iniziative contribuiranno al raggiungi- 2017-2019. mento degli obiettivi strategici pianificati dal Grazie agli investimenti dell’Italia e degli Fondo Globale per il periodo 2017-2022 e con altri donatori, i decessi per cause correlate importanti risultati per l’Italia in termini di all’Aids nei paesi in cui interviene il Fondo visibilità rispetto ai paesi partner. Per il ban- sono calati del 45% dal picco più alto del- do 2017 sono stati stanziati 2 milioni di euro. la crisi nel 2005, quelli per tubercolosi del 31% tra il 2000 e il 2015 e i casi di malaria Nel secondo semestre del 2019 si terrà in trattati con i programmi sostenuti dal Fon- Francia la sesta conferenza di rifinanzia- do ammontavano a quasi 700 milioni alla mento del Fondo, in cui i donatori dichia- fine del 2016, contribuendo a un declino reranno il proprio sostegno finanziario per del 50% del numero di morti per malaria il periodo 2020-2022. nel periodo 2000-2015. Anche l’Italia è chiamata a fare la sua par- Dal 2002 ad oggi il Fondo Globale ha quindi te, rinnovando il proprio impegno verso il contribuito a salvare la vita di 22 milioni di Fondo per il diritto alla salute per tutti/e. persone in oltre 100 paesi. -7-
(IFFIm) e l’Advance Marked Commitment Gavi - Alleanza Globale per le Vaccinazioni (Amc), e recentemente anche tramite con- Operativo dal del 2000 per diffondere nei tributi diretti. Nel 2015 l’Italia si è impe- paesi più poveri i programmi d’immunizza- gnata per ulteriori 100 milioni di euro in zione e accelerare l’accesso ai nuovi vacci- contributi diretti a Gavi per il 2016-2020, ni, è un partenariato pubblico-privato che divenendo così il sesto più importante do- riunisce le principali agenzie delle Nazioni natore dell’intero sistema Gavi. Unite, i governi, l’industria dei vaccini, il settore privato e la società civile. Nono- IFFIm - International Finance Facility stante i progressi dei decenni precedenti, for Immunisation agli inizi del nuovo millennio trenta milioni L’Italia è tra i co-fondatori di questo in- di bambini nei paesi più poveri non erano novativo strumento di finanziamento che ancora stati completamente vaccinati per- opera avvalendosi di titoli emessi su mer- ché troppo costoso. cati di capitale internazionali, convertendo Il lavoro di Gavi consiste nell’identificare impegni di lungo termine dei paesi dona- quali siano i vaccini disponibili sul merca- tori - che ripagheranno i titoli nel lungo to, acquistarli e distribuirli nei paesi dove periodo - in risorse immediatamente dispo- c’è più bisogno, favorendo contemporane- nibili. L’Italia con un impegno totale di 491 amente un sistema sostenibile d’immuniz- milioni di euro per il periodo 2006-2036, è zazione in modo da dare la possibilità ai il terzo maggior contributore. paesi, una volta concluso il sostegno, di po- ter affrontare da soli spese e distribuzione. Gavi non è presente nei paesi in cui opera, Amc - Advance Market Commitment ma fa affidamento sui loro sistemi nazio- L’Italia ha avuto un ruolo di primo piano nali e collabora con i partner presenti sul nella sua ideazione. È stato disegnato per terreno (Oms, Unicef, organizzazioni della stimolare lo sviluppo e la fabbricazione di società civile). vaccini anti-pneumococco per i paesi con Ad oggi, oltre 640 milioni di bambini in 73 risorse limitate. Tramite Amc i finanzia- paesi, tra cui Etiopia, Mozambico, Afghani- menti dei donatori vengono corrisposti ad stan e Pakistan - prioritari per la coopera- aziende farmaceutiche che ricevono così zione italiana, hanno ricevuto la copertura incentivi per investire in prodotti destinati vaccinale e si stima siano state prevenute a mercati dei paesi con ridotta capacità di oltre 9 milioni di morti. acquisto. Da parte loro, le aziende farma- Assieme al Fondo Globale, Gavi è il più ceutiche s’impegnano a fornire vaccini a importante meccanismo multilaterale at- un prezzo prestabilito e più basso di quello traverso cui l’Italia veicola il proprio Aps di mercato per un periodo di almeno dieci sanitario (80 milioni nel 2016 e 88 nel anni. L’Italia è oggi il maggior donatore di 2018). L’Italia contribuisce a Gavi tramite Amc con un impegno di 526 milioni di euro erogazioni a due strumenti di finanza inno- per il periodo 2008-2019. vativa interni all’organizzazione, l’Interna- Amc e IFFIm sono fra i pochi canali che tional Finance Facility for Immunisation non hanno risentito dei tagli finanziari ini- -8-
ziati nel 2009, poiché i contributi a questi and Adolescents’ Health (2016-2030) una due canali sono garantiti dalla legge finan- roadmap elaborata per raggiungere il più ziaria n. 244 del 2007. alto livello possibile di salute per tutte le donne, i bambini e gli/le adolescenti, per Oms - Organizzazione mondiale della sanità trasformare il loro futuro e garantire la vita, e non la sola sopravvivenza, di ogni Dal 1948 è l’organismo che in ambito Na- neonato/a, madre e figlio/a. zioni Unite si occupa di salute. In partico- lare, è impegnata a fornire una guida sulle questioni sanitarie globali, indirizzare e Unfpa - Fondo per la popolazione mettere a frutto la ricerca, le informa- delle Nazioni Unite zioni e le evidenze scientifiche, stabilire Nato nel 1969, lavora per la realizzazione norme e standard e formulare scelte di dei diritti riproduttivi e per l’accesso ai politica sanitaria, incrementare la sicurez- servizi di salute sessuale e riproduttiva, tra za e potenziare i sistemi sanitari; inoltre, cui la pianificazione familiare volontaria, garantisce assistenza tecnica agli stati l’assistenza sanitaria materna e un’edu- sembri, monitora e valuta le tendenze in cazione sessuale completa, adottando un ambito sanitario, finanzia la ricerca medi- approccio di genere. ca e fornisce aiuti di emergenza in caso di Il Fondo lavora in partenariato con gover- calamità. Attraverso i propri programmi, ni, agenzie di cooperazione bilaterale e l’Oms lavora anche per migliorare in tutto multilaterale e con la società civile, al fine il mondo la nutrizione, l’igiene, le condizio- di rendere concreto il piano di azione della ni abitative e quelle di lavoro. Oggi opera Conferenza del Cairo sulla Popolazione e lo in un contesto sempre più complesso e in Sviluppo del 1994 e in linea con gli Obietti- rapido cambiamento, in cui i confini d’a- vi di Sviluppo Sostenibile. zione della sanità pubblica sono diventati Sono quattro le aree specifiche di Un- più fluidi, estendendosi ad altri settori, con fpa: salute sessuale e riproduttiva (assi- un impatto sulle prospettive e sui risultati stenza sanitaria per la salute riproduttiva in ambito sanitario. L’Italia ne fa parte fin di donne e giovani); accesso sicuro alla dalla sua costituzione, contribuendo negli contraccezione moderna; giovani (salute ultimi anni con una media di oltre 16 milio- in gravidanza, prevenzione di gravidanze ni di euro annuali. adolescenziali, formazione di operatori e Oms ha anche una specifica iniziativa operatrici sanitarie); diritti umani e pari- – Contingency Fund for Emergencies tà di genere (prevenzione della violenza di (Cfe) – per affrontare le emergenze: nata genere, abbandono delle pratiche danno- nel 2015, a seguito dell’epidemia di Ebola se come le mutilazioni genitali femminili in Africa Occidentale, della Cfe sono pro- “Mgf” e i matrimoni precoci); popolazione motori e donatori diversi paesi tramite (assistenza in ambito pre e post parto du- contributi volontari. L’Italia però non vi rante conflitti e disastri naturali; censi- partecipa. Altra iniziativa importante è la menti, raccolta di dati e analisi; produzione Global Strategy for Women’s, Children’s del Rapporto sullo stato della popolazione -9-
nel mondo, che ogni anno offre dati demo- quale possiamo avere una disaggregazione grafici aggiornati, concentrandosi soprat- specifica dei dati) sono stati canalizzati 59 tutto sulle donne, le ragazze e le/i giovani). milioni a dono e 1 milione in crediti, che Il governo italiano contribuisce a Unfpa in totale sull’Aps bilaterale rappresentano tramite il canale multilaterale, sostenen- l’11%, confermando la salute uno dei più do importanti iniziative quali il Program- importanti settori della cooperazione ita- ma Congiunto Unfpa/Unicef “Female Ge- liana assieme a governance (16%), istru- nital Mutilation/Cutting: Accelerating zione (12%), agricoltura (12%), e aiuto Change”, il maggiore programma a livello umanitario (10%). Nel 2016 è stato appro- globale per la riduzione progressiva delle vato un importante credito di aiuto di 20 Mgf. L’Italia sostiene anche iniziative spe- milioni di euro a sostegno del sistema sa- cifiche tramite il canale multi-bilaterale, nitario nazionale della Repubblica di Gui- per esempio nel 2017, quella per il raffor- nea, a condizioni finanziarie estremamen- zamento dei servizi di salute materno-in- te favorevoli per il paese ricevente e la cui fantile e di salute riproduttiva in Somalia, erogazione comincerà nel corso del 2018. la promozione della salute sessuale e dei Dei 59 milioni a dono del 2016, ben 35 diritti riproduttivi in Palestina e la salute provengono dal 5x1000 e dall’8x1000: in infantile a Gibuti. particolare 13.5 milioni 5x1000, 18.2 CEI L’Italia non sostiene l’iniziativa interna- 8x1000, 3.6 milioni 8x1000 delle chiese me- zionale She Decides, lanciata da alcuni todiste e valdesi. Quasi 19 milioni invece governi europei a sostegno di interventi su provengono dalla Dgcs. salute sessuale e riproduttiva, in risposta Il 70% delle attività di cooperazione sanita- ad alcune decisioni dell’amministrazione ria bilaterale sono realizzate dalle Organiz- Trump di non sostenere più attività e pro- zazioni della Società Civile (Osc), per un grammi che favoriscano l’uso dei moderni valore pari a quasi 41 milioni di euro sul metodi contraccettivi evitando infezioni di totale di 59 milioni. Il 16% sono realizza- Hiv, gravidanze indesiderate, mortalità ma- ti da autorità governative centrali e locali terne e infantili, interruzioni di gravidanze. dei paesi recipienti; il 7% da organizzazioni delle Nazioni Unite; il 6% dalla Croce Rossa La cooperazione sanitaria bilaterale e le Internazionale; il 2% da Iom. organizzazioni della società civile Ben due terzi di tutti i progetti bilaterali per la salute (pari a 39 milioni di euro) Oltre ai contributi multilaterali, la coo- sono realizzati in Africa sub-sahariana. perazione italiana veicola l’Aps sanitario tramite il canale bilaterale che – dopo un drastico calo a partire dal 2012 – è gradual- I progetti delle Osc contribuiscono al mente risalito, raggiungendo in media nel rafforzamento dei sistemi sanitari e al biennio 2015-16 circa 60 milioni di euro miglioramento della qualità dei servizi, l’anno (e 84 milioni nel 2017, secondo i dati focalizzandosi sul capacity building delle del Rapporto Annuale 2017 dell’Aics). autorità e degli operatori sanitari locali, In particolare nel 2016 (ultimo anno per il sostenendo l’applicazione delle politiche e - 10 -
dei piani nazionali in aree remote e neglet- attività di ricerca applicata, promuovendo te, dove spesso le direttive del ministero l’innovazione e la sperimentazione di nuo- della sanità e i programmi su vasta scala ve tecniche ed approcci, contribuendo, at- restano inattuati, principalmente a causa traverso la propria esperienza e all’analisi della mancanza di risorse materiali e fi- di dati e risultati, al dibattito sulla salute nanziarie adeguate alla loro applicazione. globale e sull’efficacia della cooperazione Attraverso la mobilitazione di cittadini/e, internazionale. È in questi casi che le Osc volontari/e, gruppi della popolazione con realizzano attività che, a partire dalla vali- specifiche vulnerabilità, associazioni di dità dei loro interventi, diventano azioni di donne e in generale della società civile e advocacy per incidere sulle politiche sani- istituzioni diverse da quelle sanitarie, le tarie nazionali. Osc assicurano un’ampia partecipazione Là dove operano, inoltre, sostengono le au- delle comunità, così da promuovere il di- torità locali e le comunità in risposta alle ritto alla salute, l’informazione, e compor- emergenze generate da epidemie, conflitti, tamenti sanitari corretti a livello individua- disastri naturali e climatici, proteggendo le, familiare e comunitario. Favoriscono le persone più vulnerabili, rafforzando il l’accesso ai servizi esistenti, assicurando sistema sanitario locale e promuovendo la una partecipazione democratica alla go- resilienza di servizi e comunità. vernance del sistema sanitario, attivando Le attività delle Osc italiane nel campo meccanismi e soluzioni ai problemi di salu- sanitario da alcuni anni sono rivolte anche te della comunità. all’assistenza dei/delle migranti in Italia, I progetti realizzati dalle Osc prevedono il soprattutto di coloro che hanno particolari coinvolgimento e assicurano il coordina- difficoltà economiche, culturali e ambien- mento di attori diversi come le università, tali, con l’istituzione di ambulatori e servizi le aziende sanitarie e il settore privato, “ad hoc“. permettendo di catalizzare risorse e com- petenze in favore della salute globale. La collaborazione con professionisti e orga- nizzazioni con expertise in ambiti diversi da quello medico, favoriscono l’integrazio- ne della salute in diversi settori, sviluppan- do una risposta multidisciplinare e inter- culturale, articolata e organica ai problemi e alle sfide intersettoriali dello sviluppo: accesso all’acqua e alle risorse ambientali, cambiamenti climatici, discriminazioni e disuguaglianze, cambiamenti sociali e de- mografici, lotta alla povertà, migrazioni in- ternazionali e tratta, istruzione universale. Le Osc sviluppano inoltre nei loro progetti - 11 -
Redazione a cura di Stefania Burbo, Maria Grazia Panunzi e Marco Simonelli Editing a cura di Serena Fiorletta e Barbara Romagnoli Progetto grafico a cura di Tiziano Zuliani Stampa Roma Grafik Immagine di copertina ©Unaids: Uganda. Florence Nakirija ha scoperto di essere sieropositiva dopo che il suo primo figlio è nato con Hiv; è entrata in un programma Unaids di prevenzione della trasmis- sione madre-figlio/a che le ha permesso di far nascere sano il suo secondo figlio. Immagine pagina 2 ©Medicus Mundi: Kenya. Progetto di Medicus Mundi per l’inclusione socio-sani- taria di giovani e donne vulnerabili e persone con Hiv. Immagine pagina 11 ©Cesvi/Roger Lo Guarro: Zimbabwe. Progetto di Cesvi “Fermiamo l’Aids sul nascere” nell’Ospedale St. Albert. Dati e informazioni presenti nel presente documento sono valide fino al 31 maggio 2018. Si ringraziano per la collaborazione Valeria Pecchioni di Ccm - Comitato Collaborazione Medica, Mario Toti di World Friends e Pasqualino Procacci dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Svi- luppo - Aics.
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