Il comportamento energetico di involucri in laterizio "faccia a vista"

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Il comportamento energetico di involucri in laterizio "faccia a vista"
Il comportamento energetico
      di involucri in laterizio “faccia a vista”
      DI   C. Monticelli
      Politecnico di Milano, Dipartimento BEST

      Viene presentato un sintetico repertorio di soluzioni       valori di trasmittanza, riducendo i consumi energetici
      d’involucro in laterizio con rivestimento esterno in        per la climatizzazione, ma con un valore aggiunto: il
      mattoni “faccia a vista”, caratterizzate da presta-         comfort termico degli ambienti abitati, grazie alla mas-
      zioni termiche conformi ai valori limite imposti dal        sa volumica dei materiali, è in grado di svolgere una
      D.Lgs. 311/06 per la soglia temporale del 2010, in zo-      vera e propria funzione di regolatore delle oscillazioni di
      na F. In merito sono state condotte valutazioni in re-      temperatura tra esterno e interno nell’arco della gior-
      gime stazionario e dinamico periodico, utilizzando i        nata. La capacità dei materiali di un involucro di trat-
      parametri termici di prodotti dotati di marcatura CE,       tenere il calore e di rilasciarlo gradualmente nel tempo
      determinando per ogni “stratigrafia” esaminata la           – l’inerzia termica – presenta vantaggi non solo legati al
      resistenza termica e i fattori di attenuazione e sfasa-     comfort interno, ma anche alla riduzione dei consumi

                                                                                                                                produzione e prodotti
      mento, fondamentali ai fini del comfort ambientale.         energetici. Uno dei modi più efficaci per il controllo del-
                                                                  la climatizzazione degli spazi interni agli edifici, sia in
                                                                  estate che in inverno, è proprio lo sfruttamento di que-
      Il mattone “faccia a vista” riveste un ruolo di rilevanza   sta proprietà dei componenti edilizi: in estate, il calore
      nel progetto di architettura contemporaneo. Si tratta       accumulato dall’involucro viene rilasciato gradualmen-
      di un’antica tradizione investita da una intensa evolu-     te all’interno degli ambienti con un periodo di ritardo,
      zione tecnica e tipologica: sono aumentati i prodotti, la   attenuando e rimandando quindi il picco di calore, ridu-
      gamma di formati e colori; sono cambiate le tecniche        cendo così la necessità di raffrescamento; in inverno,
      produttive, di posa, di trattamento superficiale, al fine   il calore accumulato durante il giorno viene restituito
      di migliorare le prestazioni complessive e la durabilità    agli ambienti nel tardo pomeriggio e durante la sera,
      degli elementi. Alle soluzioni tecniche tipiche, messe in   quando è necessario. Gli effetti positivi dell’inerzia
      opera “a umido”, si affiancano oggi quelle evolute con      termica sono, peraltro, quantificabili attraverso il pa-
      le tavelle in “cotto”, assemblate a secco su montan-        rametro “sfasamento” (che esprime il periodo di tem-
      ti metallici a formare una facciata ventilata. L’ampia      po necessario affinché il calore attraversi la parete e
      gamma di soluzioni possibili è chiamata a soddisfare        passi dall’altro lato, nell’ambiente interno dell’edificio)
      numerosi requisiti normativi, tra i quali oggi riveste un   e il fattore di decremento o “attenuazione” (un valore
      ruolo assai significativo l’isolamento termico. A segui-    adimensionale dato dal rapporto fra il flusso massimo
      to dell’entrata in vigore dei D.Lgs. 192/05 e 311/06,       della parete capacitiva e il flusso massimo della parete
      concernenti il recepimento della Direttiva europea sul      a massa termica nulla).
      tema del risparmio energetico e del contenimento delle      Affrontare un progetto con piena coscienza delle proble-
      dispersioni termiche, si affacciano sul mercato sistemi     matiche energetiche, significa, dunque, anche acquisire
      di involucro caratterizzati da valori di resistenza ter-    consapevolezza sul ruolo della massa termica.
      mica molto performanti, ottenuti grazie all’impiego di      Sulla base di tali considerazioni, appare opportuno pro-
      elevati spessori di materiali isolanti; al contempo, le     porre, nel seguito, un breve (e per questo non esau-
      soluzioni di involucro che impiegano componenti mas-        stivo) repertorio di soluzioni d’involucro costituite da
      sivi, per essere termicamente conformi alla normativa       materiali correntemente impiegati nel nostro Paese. In
      specifica devono proporsi con spessori maggiori rispetto    particolare, si analizzano alcune possibili stratificazioni
      al passato, con una serie di ricadute sulla progettazione   per la costruzione di murature in laterizio con il rivesti-
      esecutiva e sulla fase di messa in opera. Occorre, tutta-   mento esterno realizzato in mattoni “faccia a vista”,
      via, osservare come le soluzioni leggere iperisolate, pur   conformi ai valori limite imposti dal D.Lgs. 311/06 per
      consentendo ottime prestazioni in termini di isolamento     la soglia temporale del 2010, in zona F.
      termico, presentino non pochi problemi nel garantire
      un adeguato comfort interno negli edifici, soprattutto      LE SOLUZIONI COSTRUTTIVE “FACCIA A VISTA”
      quando sono calate nelle aree geografiche mediterra-        La rassegna proposta di soluzioni tecniche in laterizio
      nee, caratterizzate da lunghi periodi estivi con elevato    con rivestimento in mattoni “faccia a vista” è il risultato
      soleggiamento                                               di una apposita indagine, in cui si è cercato di definire
      Il ricorso a soluzioni d’involucro dotate di massa con-     le stratigrafie di involucro più rappresentative tra quelle
      sistente permette di raggiungere, comunque, idonei          attualmente diffuse in Italia.

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Il comportamento energetico di involucri in laterizio "faccia a vista"
Le otto soluzioni tecniche illustrate nelle schede se-                    La peculiarità delle soluzioni si individua nei diversi la-
                              guenti individuano quattro tipologie di stratificazione:                  terizi scelti per il rivestimento esterno:
                              • doppio strato con isolante in intercapedine e rivesti-                  • nelle stratificazioni 1 e 5 il rivestimento esterno è il
                                mento esterno di mattoni “faccia a vista” (stratifica-                    mattone pieno tradizionale, prodotto con la tecnica
                                zioni da 1 a 4); lo spessore dello strato murario inter-                  del “pasta molle”, formato 12 x 25 x 5,5 cm;
                                no è in blocchi di laterizio da 20 o 25 cm di spessore;                 • le stratificazioni 2 e 6 prevedono il mattone semipie-
                              • doppio strato con isolante, camera d’aria in interca-                     no, formato 12 x 25 x 5,5 cm, estruso con il 35% di
                                pedine e rivestimento esterno “faccia a vista” (stra-                     foratura;
                                tificazioni da 5 a 6); lo spessore dello strato murario                 • la stratificazione 3 ha come rivestimento un listello di
                                interno è di 25 cm;                                                       “cotto”, formato 6 x 25 x 5,5 cm;
                              • monostrato con rivestimento in listelli “faccia a vi-                   • le stratificazioni 4 e 7 presentano un listello in lateri-
                                sta”, senza materiale isolante (stratificazione 7); lo                    zio, formato 3,3 x 25 x 5,5 cm, ottenuto da un matto-
                                strato murario interno è di 45 cm;                                        ne estruso spaccato a metà;
                              • monostrato con rivestimento a cappotto e listelli in                    • nella stratificazione 8 il rivestimento è di recente con-
                                laterizio (stratificazione 8); la muratura in blocchi di                  cezione: un listello “a colla”, formato 1 x 25 x 5,5 cm,
                                laterizio si presenta con uno spessore di 30 cm.                          riconducibile alla famiglia dei “faccia a vista”, più
produzione e prodotti

                              Tab. I - Descrizione delle caratteristiche fisico-tecniche dei materiali e dei valori termici di progetto per una muratura a doppio strato con
                              isolante in intercapedine e mattoni pieni faccia a vista.

                              Tab. II - Descrizione delle caratteristiche fisico-tecniche dei materiali e dei valori termici di progetto per una muratura a doppio strato
                              con isolante in intercapedine e mattoni estrusi faccia a vista.

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propriamente una piastrella di laterizio incollata con                10351 (1994). Il calore specifico dei materiali, grandez-
         malta cementizia sullo strato di isolante del rivesti-                za correlata alla loro capacità termica, dato necessario
         mento a cappotto.                                                     per il calcolo dei valori di sfasamento e attenuazione
      Per la costruzione delle stratificazioni, sia per quanto                 dell’onda termica nella parete, è stato desunto dalla
      riguarda i mattoni “faccia a vista”, sia per i blocchi in                letteratura scientifica.
      laterizio, si è fatto riferimento a prodotti, presenti sul               Le caratteristiche termiche delle diverse soluzioni co-
      mercato, dotati di marcatura CE, per i quali fossero di-                 struttive sono state calcolate considerando uno strato
      sponibili le informazioni relative alle specifiche carat-                di materiale isolante con conducibilità termica λ di
      teristiche termiche. Nel caso dell’elemento di laterizio                 0,03 W/mK e densità 45 kg/m3.
      forato da 8 cm, si è fatto riferimento a dati tabellari                  Relativamente alle stratificazioni 5 e 6, con intercapedi-
      tratti dalla norma UNI 10355 (1994). I dati di permea-                   ne d’aria tra l’isolamento e il paramento murario ester-
      bilità al vapore per ogni strato delle murature prese in                 no, si è considerata l’intercapedine come non ventilata;
      considerazione, riportati nelle tabelle a seguire, fanno                 per questa si è assunto il valore di resistenza termica
      riferimento a valori tabulati indicati nella norma UNI                   con riferimento alla tabella del prospetto 2 della norma

                                                                                                                                                     produzione e prodotti
      Tab. III - Descrizione delle caratteristiche fisico-tecniche dei materiali e dei valori termici di progetto per una muratura a doppio strato
      con isolante in intercapedine e listelli faccia a vista da 6 cm.

      Tab. IV - Descrizione delle caratteristiche fisico-tecniche dei materiali e dei valori termici di progetto per una muratura a doppio strato
      con isolante in intercapedine e listelli faccia a vista da 3,3 cm.

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Il comportamento energetico di involucri in laterizio "faccia a vista"
UNI EN ISO 6946. Vale comunque la pena precisare che                    re la formazione di umidità sulle superfici e la condensa-
                              il valore di resistenza termica dell’aria da assumere per               zione interstiziale mediante la verifica di Glaser.
                              l’intercapedine, se fosse ventilata, non inciderebbe in                 In secondo luogo, si è proceduto a verificare il com-
                              modo sostanziale sui risultati dei valori termici.                      portamento termico delle stratificazioni per quanto
                                                                                                      riguarda sfasamento e attenuazione, adottando la
                              LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI TERMICHE                               procedura di calcolo riportata nella norma UNI EN ISO
                              Innanzitutto, è stato calcolato il valore di trasmittanza               13786 (2001) “Prestazione termica dei componenti per
                              termica delle chiusure verticali campionate, al fine di                 edilizia. Caratteristiche termiche dinamiche. Metodo
                              individuarne la rispondenza ai valori limite imposti dal                di calcolo”, relativa alla trasmissione del calore attra-
                              D.Lgs. 311/06, per la soglia temporale del 2010, fino al-               verso i componenti edilizi in regime dinamico periodi-
                              la zona F, secondo la procedura indicata dalla norma UNI                co e sinusoidale, considerando le escursioni termiche
                              EN ISO 6946 (2007) “Resistenza termica e trasmittanza                   durante un periodo di tempo stabilito. I valori termici
                              termica. Metodo di calcolo”.                                            dinamici, così determinati, fanno chiaramente emer-
                              In regime stazionario, è stata verificata anche la tempe-               gere il ruolo della massa nelle prestazioni energetiche
                              ratura superficiale interna alla muratura, per controlla-               delle murature.
produzione e prodotti

                              Tab. V - Descrizione delle caratteristiche fisico-tecniche dei materiali e dei valori termici di progetto per una muratura a doppio strato
                              con isolante e camera d’aria in intercapedine e mattoni pieni faccia a vista.

                              Tab. VI - Descrizione delle caratteristiche fisico-tecniche dei materiali e dei valori termici di progetto per una muratura a doppio strato
                              con isolante e camera d’aria in intercapedine e mattoni estrusi faccia a vista.

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LE CONDIZIONI AL CONTORNO                                                po di giunto (che può essere realizzato con malta cemen-
      I valori relativi alle grandezze termo-fisiche dei blocchi               tizia, con malta isolante, solo orizzontale se il blocco è a
      in laterizio, indicati nelle esemplificazioni, sono quelli               incastro), oppure può essere considerata trascurabile se
      dichiarati dai produttori nelle certificazioni UNI EN 1745               gli elementi stessi sono rettificati. La malta ha una condu-
      o nei cartigli CE (la marcatura CE dei prodotti in late-                 cibilità termica maggiore rispetto ai prodotti in laterizio
      rizio prevede che la prestazione del blocco sia espressa                 e quindi la prestazione di isolamento della muratura può
      come resistenza termica R o come conducibilità termica                   ridursi anche del 10% rispetto alla resistenza termica di
      equivalente λeq, funzione dello spessore dell’elemento).                 una soluzione senza la presenza dei giunti in malta.
      I valori di resistenza indicati nelle tabelle di ogni strati-            Con riferimento alle tabelle riportate a corredo della
      ficazione sono stati costruiti a partire dai valori riportati            presente nota, nella sezione relativa alle informazioni
      nei cartigli CE dei prodotti (quindi dal valore di λeq o di R            tecniche specifiche dei prodotti, sono indicate le carat-
      dell'elemento) e sono stati corretti considerando il contri-             teristiche relative alla specifica prestazione termica. La
      buto dei giunti in malta sulle prestazioni termiche dello                lettera P contrassegna blocchi portanti, con una percen-
      strato complessivo. Infatti, la resistenza termica della                 tuale di foratura compresa tra 45 e 55% e spessore mini-
      muratura, seppur composta da elementi con le medesime                    mo di 25 cm; le lettere GV stanno per giunto verticale,
      prestazioni di resistenza termica, varia in relazione al ti-             semplice o, in due casi, a incastro.

                                                                                                                                                     produzione e prodotti
      Tab. VII - Descrizione delle caratteristiche fisico-tecniche dei materiali e dei valori termici di progetto per una muratura monostrato con
      rivestimento a listelli faccia a vista da 3,3 cm.

      Tab. VIII - Descrizione delle caratteristiche fisico-tecniche dei materiali e dei valori termici di progetto per una muratura monostrato con
      rivestimento a cappotto e listelli a colla da 1 cm in laterizio.

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Il comportamento energetico di involucri in laterizio "faccia a vista"
Si evidenzia che il valore di conducibilità termica degli                  CONSIDERAZIONI
                              strati in blocchi di laterizio è quello della muratura ed è                Dalle valutazioni condotte sulle prestazioni termiche
                              comprensivo del contributo dei giunti.                                     delle soluzioni prese in esame, possono essere tratte
                              Il valore della massa superficiale, riportato tra i risul-                 alcune considerazioni di larga massima, con una pre-
                              tati delle valutazioni, comprende naturalmente anche                       messa sui risultati ottenuti: questi sono strettamente
                              il peso dei giunti di malta. Si fornisce anche il valore                   legati alle stratificazioni indicate e alla scelta di specifi-
                              di massa superficiale della singola “stratificazione” con                  ci elementi in laterizio. Gli stessi valori termici possono
                              l’esclusione degli intonaci, come richiesto dal D.Lgs.                     essere ottenuti anche con altri spessori dei prodotti,
                              n. 311/06.                                                                 oppure si possono avere risultati differenti da quelli qui
                              Le valutazioni sono state condotte con valori di conduci-                  riportati, seppur con le stesse dimensioni, qualora si
                              bilità termica equivalente degli elementi in condizioni a                  utilizzino prodotti con prestazioni termiche differenti,
                              secco; pertanto i risultati non considerano un eventuale                   modalità e materiali per la posa in opera diversi. Come
                              ruolo dell’umidità.                                                        si è detto, ogni prodotto può variare la propria presta-
                              Tutte le specifiche tecniche relative agli strati superfi-                 zione di resistenza termica in relazione a numerose va-
                              ciali interni, ai coefficienti liminari (interno ed esterno)               riabili: densità e conducibilità termica dell’impasto in
                              sono stati mantenuti costanti.                                             argilla, percentuale di foratura, geometria dei fori; le
                              In una specifica sezione (in alto a destra) delle schede,                  murature, inoltre, possono differire per tipo di giunto
                              si riportano le fasce climatiche in cui tali soluzioni co-                 (normale, a incastro, rettificato) e tipo di malta usato
                              struttive sono consentite dalla normativa cogente.                         per i giunti (normale o isolante).
produzione e prodotti

                              Fig. 1 - Quadro sintetico dei risultati sulle caratteristiche tecniche e le prestazioni termiche di diverse soluzioni di involucro in elementi di
                              laterizio e rivestimento esterno “faccia a vista”.

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Il comportamento energetico di involucri in laterizio "faccia a vista"
I valori di trasmittanza termica delle stratificazioni ana-     cuzione della muratura, per evitare cadute prestaziona-
      lizzate variano in un intervallo tra 0,28 e 0,32 W/m2K.         li che potrebbero portare alla formazione di condensa,
      Per raggiungere valori performanti di trasmittanza, ri-         rispetto alle previsioni progettuali. L’ordine degli strati
      spondenti ai requisiti normativi per la soglia temporale        nella sezione muraria, in regime stazionario, non altera
      2010, fino a soddisfare il valore termico per la zona cli-      il comportamento termico, avendo significato solo per
      matica F, le stratificazioni in laterizio si presentano con     quanto riguarda la possibilità di formazione di conden-
      buoni spessori e uno strato integrativo di isolamento.          sa. Gli effetti sul comportamento dinamico possono
      È possibile ottenere valori di trasmittanza bassi anche         invece essere rilevanti. È importante comprendere la
      senza lo strato di isolamento, passando alle soluzioni in       corretta distribuzione degli strati, in particolare la posi-
      laterizio con maggiori spessori tra le stratificazioni cam-     zione degli strati massivi, e valutare il comportamento
      pionate. La soluzione monostrato 7, l’unica senza strato        combinato di questi con gli isolanti termici. La posizione
      isolante, ha una buona prestazione termica, pressoché           dello strato isolante influisce sul comportamento in re-
      identica a quella della soluzione 3 (muratura a doppio          gime dinamico, soprattutto sul fattore di attenuazione,
      strato con isolante interposto); tuttavia, lo spessore del-     mentre ha poca influenza sul ritardo temporale.
      la prima è di 52,3 cm, rispetto ai 40 cm della seconda.         Dalla considerazione della variabile tempo, emergono
      I valori termici delle stratificazioni si attengono ai limiti   altri spunti di riflessione: pareti con trasmittanza termi-
      di trasmittanza imposti dalla normativa e consentono di         ca uguale hanno un comportamento identico dal punto
      poter impiegare tutte le stratificazioni esaminate anche        di vista della riduzione della dispersione di calore verso
      in località situate in zona climatica F, quella con il valo-    l’esterno, ma presentano un comportamento molto dif-
      re limite più restrittivo.                                      ferente dal punto di vista della conservazione del calore
      Interessante appare il confronto tra le diverse soluzio-        accumulato. Tutte le soluzioni sono caratterizzate da

                                                                                                                                     produzione e prodotti
      ni, all’interno delle quali l’unica variabile significativa     fattori di attenuazione e sfasamenti interessanti. Non
      è la percentuale di foratura degli elementi (1 con 2;           esistono, in realtà, prescrizioni normative di valori di
      5 con 6). Queste tipologie sono state esaminate con             attenuazione e sfasamento conformi; possibili valori di
      l’obiettivo di capire quale fosse l’incidenza sulle presta-     riferimento possono essere tratti dal Protocollo Itaca
      zioni termiche dell’impiego del mattone estruso “faccia         (al punto 1.8, Inerzia termica), in cui è consigliato un
      a vista” con una percentuale di foratura del 35%. Nelle         valore di sfasamento minimo di 8 ore e non superiore a
      soluzioni con mattone forato si può osservare un incre-         16 e un fattore di attenuazione ≤ di 0,40, per ottene-
      mento della prestazione di isolamento intorno al 3% e           re un punteggio corrispondente alla sufficienza. Per la
      un leggero miglioramento dei valori di attenuazione e           situazione estiva, in letteratura, si riscontra che valori
      di sfasamento.                                                  prossimi alle 12 ore di sfasamento sono raccomandabi-
      Complessivamente, tutte le soluzioni presentano valo-           li e performanti: gli ambienti interni vengono raggiunti
      ri di massa superficiale superiori ai 230 kg/m2, limite         dalla temperatura esterna più elevata solo durante la
      indicato nel D. Lgs. 311/06 con lo scopo di limitare i          notte, con un ritardo di 12 ore, quando ormai la tempe-
      fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di        ratura esterna si è abbassata verso valori minimi.
      garantire un maggior comfort termico. I valori per le           Le soluzioni analizzate confermano che con un incre-
      soluzioni proposte sono compresi in un intervallo fra 330       mento del valore di sfasamento si ha una diminuzione
      e 440 kg/m2. Si può osservare, in particolare, come a           del valore di attenuazione. Di particolare spicco sono i
      fronte dell’aumento della massa superficiale corrispon-         valori di attenuazione e sfasamento della soluzione mo-
      da sempre un aumento dello sfasamento e una riduzione           nostrato non isolata (7), quella con massa superficiale
      dell’attenuazione.                                              maggiore: il valore di sfasamento è massimo e il fattore
      Le stratificazioni 3 e 8 hanno pressoché lo stesso spesso-      di attenuazione prossimo allo zero; avvicinarsi alle 20
      re, il minore fra quelli delle soluzioni proposte. Tuttavia,    ore di sfasamento può, tuttavia, risultare in certi casi
      la stratificazione 3 è la più leggera, anche rispetto alla      poco efficace, poiché la parete non si è ancora scaricata
      8, che presenta una massa superficiale più consistente          del calore assorbito, nel momento in cui deve comincia-
      dettata dalla scelta di un blocco con densità maggiore.         re ad accumulare altra radiazione termica.
      Da un ulteriore confronto fra le due, la stratigrafia 3 ha      È possibile considerare le stratificazioni 2 e 6 particolar-
      una trasmittanza meno performante e capacità termica            mente interessanti dal punto di vista della prestazione
      maggiore rispetto alla 8; la sua “leggerezza” penalizza         energetica, nonostante vada ribadito come complessi-
      anche i valori termici dinamici con sfasamento minore e         vamente non vi siano scostamenti eclatanti fra i valori
      valore di attenuazione maggiore:quindi a parità di spes-        termici ottenuti nelle differenti stratificazioni esamina-
      sore la soluzione 8 è più performante.                          te. Infatti, sia la 2 che la 6 hanno valori di trasmittanza
      La verifica di Glaser è positiva per tutte le murature va-      identici (i più bassi tra quelli a confronto), il valore di
      lutate: quindi non vi è il rischio di formazione di conden-     sfasamento maggiore (escludendo quello della stratifi-
      sa interstiziale. Va comunque evidenziato che, in quasi         cazione 7, che si discosta da tutti) e, quindi, un fattore
      tutti i casi, tra lo strato di isolante e l’intonaco, le due    di attenuazione basso rispetto alle altre stratificazioni.
      curve di pressione di vapore si avvicinano molto, per cui       L’unica differenza significativa è lo scarto di 10 cm circa
      si rende necessaria una particolare attenzione nella ese-       dello spessore tra le due stratificazioni.

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Il comportamento energetico di involucri in laterizio "faccia a vista"
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