IL 'CODICE ROSSO' E LE PRIME PROCEDURE APPLICATIVE
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Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano IL ‘CODICE ROSSO’ E LE PRIME PROCEDURE APPLICATIVE UN APPROCCIO INTEGRATO ALLA PROTEZIONE DELLE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE - MILANO 16 Dicembre 2019 Esperienza dei centri antiviolenza e il delicato ruolo del difensore AVV. MANUELA ULIVI
La nostra esperienza: come si interagisce con donne vittime di violenza La formazione come consulenti di accoglienza ci consente di fare: a) un ascolto attento e senza pregiudizi e giudizi rispetto al racconto/storia che porta la donna b) una valutazione delle risorse della donna, con l’appoggio delle diverse figure professionali del Centro antiviolenza, e la condivisione delle scelte giudiziarie in base ai suoi desideri valutando gli obiettivi raggiungibili
Intervento specializzato ASCOLTO • VALUTAZIONE DELLE RISORSE • •ATTENTO: molti particolari •RISORSE: sono tutte quelle possono diventare utili per la difesa condizioni (es. lavoro, amicizie, legale. La donna allo stesso tempo valori e competenze) che fanno si sente effettivamente accolta e star bene la donna e le danno compresa nelle sue difficoltà forza per affrontare le scelte. PRIVO DI PREGIUDIZI: valutare lo • OBIETTIVO: contemperare il • specifico contesto senza giudicare desiderio con le risorse della subito quanto riferito e avere già in donna, in rapporto al contesto: mente come intervenire prima di valutazione dei tempi, delle conoscere le priorità della donna specifiche del caso e del pericolo.
La posizione della donna Ha paura: di quanto accadrà, delle reazioni del partner violento di non 1. essere creduta Non sceglie / ha sentimenti ambivalenti / Ha informazioni 2. contraddittorie Non conosce le conseguenze delle sue decisioni 3. Teme che la sua scelta di allontanarsi dal partner violento comporti un 4. allontanamento dei figli da lei, come spesso il partner minaccia Teme per l'incolumità dei figli e per sé stessa 5. Si vergogna dei giudizi da parte di parenti, amici, istituzioni 6.
La specificità del lavoro del Centro Antiviolenza Conosce le problematiche del percorso di uscita dalla violenza Informa la donna sulle scelte possibili e le loro conseguenze Valuta con la donna le strade più utili da intraprendere E' in grado di attivare la rete dei servizi del territorio Fa rete con i servizi dedicati e specifici (Polizia-CC-P.S.-Servizi) Fa attività di mediazione tra esigenze della donna e tempi
Recommendation 1582 (2002) Domestic violence against women •Domestic violence is the most common form of violence against women and its consequences affect many areas of the lives of victims — housing, health, education and the freedom to live their lives without fear and in the way they wish. This widespread phenomenon is common to all European countries and is not limited to any particular social group or class. Domestic violence can take a number of forms such as physical assault, sexual abuse and rape, threats and intimidation and should be recognised as a crime.
1° RICONOSCIMENTO DELLA PROBLEMATICA DELLA VIOLENZA IN AMBITO CIVILE – L. 154 / 2001 IL GIUDICE CIVILE ASSUME AUTORITA’ SU ASPETTI DI LIMITAZIONE DELLE LIBERTA’ PERSONALI – Art. 342 bis cod. civ. «Quando la condotta del coniuge o di altro convivente è causa di grave • pregiudizio all’integrità fisica o morale ovvero alla libertà dell’altro coniuge o convivente, il giudice, su istanza di parte può adottare con decreto uno o più dei provvedimenti di cui all’articolo 342 ter» C.d. ordini di protezione •
• Definizione di violenza domestica L. 15 ottobre 2013 n. 119 • •Convenzione Istanbul L. 77/2013 •Si intendono per violenza •L’espressione violenza domestica domestica uno o più atti gravi, designa tutti gli atti di violenza ovvero non episodici, di violenza fisica, sessuale, psicologica o fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano economica che si verificano all’interno della famiglia o del all’interno della famiglia o del nucleo familiare o tra attuali o nucleo familiare o tra persone precedenti coniugi o partner, legate, attualmente o in passato, indipendentemente che l’autore da un vincolo di matrimonio o da condivida o abbia condiviso la una relazione affettiva. stessa residenza con la vittima
LA VIOLENZA NON E’ CONFLITTO ●E’ FATTA DI UNA SERIE DI ATTI VOLTI A SOTTOMETTERE, COSTRINGERE, COARTARE LA DONNA IMPEDENDOLE LA LIBERTA’ DI SCELTA PER LEI E PER I FIGLI, MANCA QUALSIASI PARITA’ DI CONFRONTO E DI RAPPORTO. NON C’E’ SCAMBIO ALLA PARI MOLTE AZIONI DEL VIOLENTO SONO DIRETTE A METTERE LA DONNA IN ● DISCUSSIONE PER OGNI SCELTA CHE LA RIGUARDA O CHE COINVOLGE I FIGLI ●LA VIOLENZA HA CONSEGUENZE DEVASTANTI SULLA PSICHE DI CHI LA SUBISCE CHE FINISCE PER PENSARE DI AVERE SBAGLIATO LEI E LA RENDE MENO LIBERA NELLE AZIONI SUCCESSIVE ALL’INTERRUZIONE DEL RAPPORTO CON IL VIOLENTO, SEMPRE TIMOROSA DELLE REAZIONI DI QUESTI ●LA VIOLENZA VIENE ESERCITATA ANCHE DOPO L’INTERRUZIONE DELLA CONVIVENZA ATTRAVERSO IL RAPPORTO CON I FIGLI
Capitolo V Diritti sostanziali Art. 31 Custodia dei figli -Garantire che al momento di determinare i diritti di custodia e di visita dei figli siano presi in considerazione gli episodi di violenza -Garantire che l’esercizio dei diritti di visita e di custodia dei figli non comprometta i diritti e la sicurezza della vittima o dei bambini Art. 337 quater c.c. prevedendo l’affido ad un solo genitore richiede il presupposto di verifica del solo interesse del minore NON LA SICUREZZA DELLA VITTIMA
Convenzione di Istanbul Diritti sostanziali Art. 45 Sanzioni e misure repressive Prevede la privazione della potestà genitoriale se l’interesse superiore del bambino, che può comprendere la sicurezza della vittima, non può essere garantito in altro modo. Art. 330 c.c. prevede la decadenza dalla responsabilità genitoriale «quando il genitore viola o trascura i doveri ad essa inerenti o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio». NON CONTEMPLA LA SICUREZZA DELLA VITTIMA
PIANO STRATEGICO NAZIONALE SULLA VIOLENZA MASCHILE CONTRO LE DONNE 2017 - 2020 CSM comunicava di avere in programma l’invio alla Scuola Superiore della Magistratura le seguenti linee di indirizzo Consapevolezza del rischio di vittimizzazione secondaria della donna nel corso dei procedimenti giudiziari Approccio che privilegi l’interesse superiore della donna in cui: - la prole sia protetta da ogni strumentalizzazione - La genitorialità del violento sia subordinata all’interesse della/del minore e della madre
LEGGE 19 luglio 2019 – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TUELA DELLE VITTIME DI VIOLENZA DOMESTICA Art. 14 Modifiche alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie Art. 64 bis (Trasmissione obbligatoria di provvedimenti al giudice civile) Ai fini della decisione dei procedimenti di separazione personale dei coniugi o delle cause relative ai figli minori di età o all’esercizio della ‘potestà’ genitoriale, copia delle ordinanze che applicano misure cautelari personali o ne dispongono la sostituzione o la revoca, dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, del provvedimento con il quale è disposta l’archiviazione e della sentenza, emessi nei confronti di una delle parti in relazione agli artt. 572, 609 bis …, 612 bis e 612 ter del codice penale, nonché dagli artt. 582 e 583 quinquies c.p. nelle ipotesi aggravate … E’ trasmessa senza ritardo al giudice civile procedente.
Convenzione di Istanbul Diritti sostanziali Art. 48 Divieto di metodi alternativi -Le parti adottano le misure legislative o di altro tipo destinate a vietare i metodi alternativi di risoluzione dei conflitti, tra cui la MEDIAZIONE e la CONCILIAZIONE per tutte le forme di violenza che rientrano nel campo di applicazione della Convenzione.
Delega ai CTU e ai Servizi sociali Si limita la responsabilità genitoriale con Si formulano quesiti senza specificità affido all’Ente sulle situazioni di violenza Il Servizio sociale viene incaricato di Il giudice civile ritiene normalmente fare indagini e di valutare il che la richiesta di analizzare le contesto con deleghe non sempre capacità genitoriali dei singoli circostanziate in modo specifico soggetti e le problematicità generali rispetto a quanto necessario della coppia sia sufficiente a attuare. consentire al CTU di far emergere le eventuali situazioni di violenza e di Viene lasciata ampia facoltà di grave inadeguatezza di un genitore. gestione sia per tempi che per modalità
Linee guida per la Ctu in materia di affidamento dei figli – Protocollo Napoli – www.psicamp.it/index.asp?page Analisi sui presupposti dell’intervento Misure organizzative procedurali per il competente sulla violenza domestica contrasto alla violenza nella coppia L’OMS ha sottolineato, nel suo report Su questi temi la convenzione di sulla violenza, il rischio per i bambini Istanbul è stata chiara laddove agli testimoni del maltrattamento sulla articoli 15 e 18, mette in guardia gli madre. “I bambini che assistono alla violenza tra genitori presentano un stati membri dal rischio di rischio più elevato per una moltitudine di vittimizzazione secondaria che può problemi affettivi e comportamentali, tra colpire le donne a opera delle cui ansia, depressione, scarsi risultati istituzioni giudiziarie e non scolastici, basso livello di autostima, disobbedienza, incubi e disturbi fisici. solo.
DUE CASI EMBLEMATICI di mancata considerazione della violenza quando il violento è anche padre
Comparazione del medesimo caso definito in sede penale e in sede civile Capo di imputazione CTU e Giudice civile sull’affido dei figli Imputato del reato di cui all’art. 572 c. 1 e 2, 61 nn. 1 e 11 quinquies c.p., perché ● CTU parla di «scambi aggressivi» da maltrattava la moglie anche in presenza riferirsi ad entrambi i periziandi. dei i figli minori, in particolare: la Afferma esservi un ambiente di crescita percuoteva con pugni al torace nonché ad alto rischio per i figli cui ritiene la costringeva a uscire dall’abitazione entrambi i genitori «con pesi e misure coniugale facendola rimanere sul anche differenti» abbiano contribuito. pianerottolo per diverse ore; La La signora si cala completamente nel percuoteva con un pugno al volto ruolo di vittima cui la CTU attribuisce nonché la ingiuriava con parole quali «responsabilità nel mantenimento della «ladra pazza pezza di merda»; in due dinamica disfunzionale che ha occasioni la spintonava violentemente caratterizzato la coppia coniugale» fino a farla cadere a terra seppure in CTU propone affido condiviso ● stato di gravidanza. CONDANNATO IN 1° grado a 4 anni e 5 mesi di reclusione
Comparazione del medesimo caso definito in sede penale e in sede civile Capo di imputazione Sentenza addebita la separazione al marito ●Diversi episodi di aggressione con ●La Giudice riconosce la responsabilità ginocchiate, calci e pugni su tutto il del marito per la separazione, facendo corpo cagionandole lesioni personali. riferimento a quanto emerso nel corso La colpiva con una ginocchiata alla dell’istruttoria dibattimentale penale. spalla destra con la conseguente ●Quando deve stabilire l’affido dei frattura del trochite omerale minori parla di gravissima conflittualità distorsione rachide cervicale, e reciproco rancore tra i coniugi e di distrazione del dito, contusioni varie. fatica di entrambi nel garantire un libero Durante tutto il corso della vita accesso dei figli all’altro. matrimoniale la percuoteva in numerose occasioni nonché la ●Riprende le conclusioni della CTU ingiuriava e minacciava con frasi quali negando l’affido esclusivo alla madre «ti distruggerò … ti ucciderò --- ti farò per pretesi limiti della ricorrente nella crepare se ti separi». CONFERMATA LA capacità di permettere ai figli un libero CONDANNA IN APPELLO – 3 anni 6 mesi accesso psichico al padre.
Linee guida per la Ctu in materia di affidamento dei figli – Protocollo Napoli Analisi sui presupposti dell’intervento Misure organizzative procedurali per il competente sulla violenza domestica contrasto alla violenza nella coppia Tenendo presenti le statistiche nazionali Le donne più colpite dalla vittimizzazione e internazionali (Vedi documenti CdI, secondaria sono le donne madri (tra il OMS, ISTAT), quando si affronta la 70% e l'80% delle donne vittime di violenza sulle donne nella vita domestica violenza) con figli minori quando, dopo si deve rilevare che esso è un fenomeno aver denunciato violenze di coppia, nei pervasivo e oscuro di cui tribunali civili sono messe allo stesso necessariamente tenere conto quando si livello dei loro carnefici in tema di affronta il tema dell'alta conflittualità competenze genitoriali; inoltre sono familiare in sede sanitaria, riabilitativa e spesso private, congiuntamente ai figli giudiziaria minori, delle necessarie tutele previste agli articoli 26 e 31 della CdI.
Comparazione del medesimo caso definito in sede penale e in sede civile Capo di imputazione CTU sull’affido dei figli ●Imputato del reato di cui all’art. 572 c. ●La CTU propone la propria lettura dei 1 e 2, 61 nn. 1 e 11 quinquies c.p., fatti: perché maltrattava la convivente e i figli minori minacciandoli e ingiuriandoli con ●L’aggressività di cui è accusato condotte reiterate e abituali probabilmente veniva alimentata dal provocandogli gravi sofferenze anche dubbio del tradimento; questa rabbia morali. Insultava la convivente con legittima, invece che venir affrontata e epiteti del tipo: «stronza, testa di cazzo, gestita nella coppia, è stata trasferita sui troia», invitandola di sovente a lasciare figli. Attualmente pende su di lui un l’abitazione comune con frasi del tipo: procedimento penale e la CTU cerca di «se non ti sta bene la porta è quella ma empatizzare con questa difficoltà: ricordati che i bambini sono anche miei questa situazione ha precluso, almeno e restano qui». in parte, la possibilità che il sig. [X] si mettesse in discussione nei colloqui di indagine peritale.
Comparazione del medesimo caso in sede penale e in sede civile Capo di imputazione Giudice civile sull’affido dei figli Riservava le frasi ingiuriose anche alla ●Osserva come «tra loro permanga un figlia minore [7 anni] per futili motivi, conflitto gravissimo e distruttivo per giungendo a vietarle di andare in bagno, loro e soprattutto per il benessere dei profferendole parole del tipo «viziata di loro figli», specifica che essendo il padre merda ne ho pieni i coglioni», sottoposto a processo penale per lesioni aggredendola ulteriormente … solo per verso la moglie e la figlia, questo il fatto che la stessa rifiutava l’aiuto del «costituisce un grave ostacolo alla padre per calzare degli scarponcini con ripresa di un qualche dialogo tra le parti ulteriori … frasi del tipo «devi fare quel nell’interesse dei loro figli». Ritiene i cazzo che ti dico io» e … «hai bisogno di due genitori troppo ancorati alle loro una giratina, ti strappo le orecchie, ti «opinioni». Padre rabbioso, madre riempio di pugni, ti anniento» scarsamente empatica incapace di porre avvicinandosi con i pugni serrati al viso in essere comportamenti responsabili e della madre che nel contempo l’aveva autentici di sostegno ai figli. presa in braccio per proteggerla.
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