IL CIELO SOPRA TORINO - NUVOLA LAVAZZA - AGHITO ZAMBONINI SPA
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DBInformation Spa - The Next Building - Anno I - N. 2 giugno 2016 - ISSN: 2465-3063 NUVOLA LAVAZZA IL CIELO SOPRA TORINO CANTIERI HI-TECH BIOARCHITETTURA RIQUALIFICARE L’ingegneria Isabella Goldmann: Conservazione avveniristica le nuove frontiere storica e rinnovo della Torre Hadid della bioclimatica energetico a Milano a Roma per la sostenibilità
THE NEXT BUILDING PROGETTI COPERTINA NUVOLA LAVAZZA TORINO Manuela Battaglino Foto: ©Luca Rotondo Courtesy Cino Zucchi, Elena Neirotti, Lavazza Il cielo sopra Torino Una Nuvola in città Grazie al progetto firmato da Cino Zucchi Architetti, è stata aperta nuovamente agli abitanti del quartiere Aurora l'ex-area industriale Enel. Il sito è stato scelto come sede del nuovo centro direzionale Lavazza. La storica azienda torinese ha deciso, con il coinvolgimento diretto delle istituzioni locali e dei cittadini, di recuperare un intero isolato da tempo abbandonato, evitando così il consumo di suolo non urbanizzato. Virtuoso da più prospettive, l'intervento è esemplarmente orientato ai valori della sostenibilità ambientale e della qualità della vita urbana GIUGNO 2016 28
THE NEXT BUILDING PROGETTI Progetto Progetto architettonico Esecuzione NUVOLA LAVAZZA Committente quartiere aurora Interni HQ Lavazza Interni Ristorazione Progetto Urbanistico Gruppo Thema Progetti collettiva Edificio Ex (PRIN) Luigi Lavazza Spa TORINO Michele Aruanno Centrale Cristiano Picco Associati Responsabile dei lavori Lavazza Cino Zucchi Architetti, Paolo Corradini Edificio Museo , Edificio RGAStudio Collaboratori CZA+CPA Governance e controllo tempi/costi Ex Centrale, IAAD Cino Zucchi, Andrea Andrea Balestrieri, Lavazza Cino Zucchi Architetti, Viganò, Raffaele Azzarelli, Alfredo Barba, Iris Cristiano Picco Associati Giuliano Iamele Bergamaschi, Anna Paola Bosso Cino Zucchi Cino Zucchi, Andrea con Valentina Zanoni, Braghini, Alberto General Contractor Architetti Viganò, Cristiano Picco Olia Khvatova Brezigia, Marco Colombo Costruzioni HQ Lavazza con Antonio Fatibene, Campolongo, Antonio Edificio IAAD e via Pisa Secap Spa Cino Zucchi Silvia Giabbanelli, Progetto spazi aperti e Ciampoli, Michel Corno, Opere di Urbanizzazione Co.Ge.Fa. Spa Architetti Federica Gomiero, opere di urbanizzazione Ewa Kalisz, Lorenzo Cino Zucchi, Audit Tecnico-Economico Valentina Zanoni Cino Zucchi Architetti, Masotto, Enrica Mannelli, Andrea Viganò Cristiano Picco Chiara Molinari, Michele Italsocotec con Maria Rita Associati, Atelier G’Art Piolini, Francesco Pipoli, Cronologia lavori Solimando Romano, Paolo Moretto Cino Zucchi, Andrea Luca Torri intero progetto 2011-2017 (fase concorso) e Viganò, Cristiano Picco, HQ 2014-2016 Lorenza Crotti (fase Camilla Zanarotti Costo complessivo previsto esecutiva, DA) con Lorenza Crotti oltre 100 mil. euro Dati tecnici quantitativi Partner e Consulenti Superficie Facciata Spazio totale isolato continua multifunzionale Progetto strutturale Ai Engineering Giorgio Piccarretta Coordinamento della sicurezza Rousset & Associati Pietro Rousset 18.500 m2 8500 m2 6.600 m2 Progetto impiantistico LEED AP Manens Tifs, Ai Engineering Collaudatore Statico Paolo Napoli HQ uffici Copertura Piazza Verde Carlo Bruschetta, Daniele Sartori Commissioning Authority LEED Marco Filippi, Lavazza atrio 3.500 m2 Progetto Museo Lavazza Ralph Appelbaum Associates Onleco, Pond&Robinson Associates 15.000 m2 95t acciaio IAAD Direzione Lavori Generale Studio Ing. Vittorio Neirotti Vittorio Neirotti Direzione lavori operativa LEED Elena Neirotti Atrio Posti auto 2600 m2 Elena Neirotti, Alessandro Casassa, Comunicazione esterna Armando Testa 800 m2 180 Ex-centrale Aldo Cigliutti, Andrea Comino, Massimo Fassio, terrazza terzo Museo e 4000 m2 Cristina Ravizzotti, Stefano Reghenaz, Fabrizio Vendramin piano archivio Area 1600 m2 storico archeologica 1.600 m2 1600 m2 Aziende Progetto costruzione e posa in opera facciate ATI AZA Zambonini, Frea & Frea Elevatori Kone Vetri AGC, Guardian Gruppi frigoriferi Climaveneta Tende Silent Gliss UPS Emerson Corpi illuminanti iGuzzini Illuminazione, Ideallux Gestione impianti Siemens E semplare da più punti vista, il progetto del nuovo centro direzionale Lavazza, proprio come una Nuvola, si sviluppa su un intero isolato della città di Torino (l’area industriale Zucchi Architetti, che ha vinto il concorso a inviti indetto nel 2009 dal committente Lavazza, la necessità di realizzare una sede, unica e innovativa, in grado di riunire circa 600 collaboratori dell’azienda conosciuta nel mondo per il caffè “made in Italy”. Ma Nuvola quartiere e grazie alla precisa volontà dell’azienda torinese di saldare il legame con persone e territorio. La scelta di operare nell’isolato ex-Enel di via Bologna, condivisa con la città, è stata motivata da più ragioni: la volontà di recuperare un’area industriale dismessa interna a (i primi stabilimenti di corso Giulio Cesare e corso Novara); la vicinanza con gli uffici torinesi esistenti dell’azienda (un grande vantaggio per i dipendenti); infine, ma non ultima, l’opportunità di riqualificare l’intero quartiere, tradotta nel progetto urbanistico sviluppato ex-Enel in Borgata Aurora) è molto di più: innanzitutto il Torino, evitando il consumo di con la città, quindi i nuovi coprendo una superficie progetto dichiara una decisa suolo non urbanizzato quale spazi collettivi di elevata qualità costruita di circa 30mila metri attitudine “sociale”: il confronto impegno etico-ambientale; urbana. La ricerca della qualità quadrati, tra edifici recuperati con la città - sulla quale è la posizione strategica e cioè si estrinseca in più aspetti e di nuova costruzione, con un destinato a tracciare un segno la vicinanza con il centro, del progetto: la sostenibilità investimento complessivo che urbanistico forte - è stato attivo i collegamenti ottimali con ambientale è un altro tratto supera i 100 milioni di euro. sin dalle prime fasi dell’opera, la rete di trasporti pubblici, decisivo dell’intervento e, a Obiettivo concreto dell’intervento con il coinvolgimento diretto di la prossimità con luoghi cantiere chiuso nel 2017, verrà firmato dallo studio Cino istituzioni locali e abitanti del appartenenti alla storia Lavazza siglata con la certificazione GIUGNO 2016 30
THE NEXT BUILDING PROGETTI LEED di livello Gold. L’intervento Lavazza è dunque protagonista di un processo di trasformazione e rigenerazione urbana articolato in più ambiti: dalla riqualificazione di strade e spazi pedonali, alla nascita della nuova piazza-giardino, opere di urbanizzazione che agiscono anche come “portato” del progetto di CZA (l’unica tra le proposte in concorso che ha “aperto” visivamente e concretamente l’isolato alla città, abbattendo il muro di cinta del recinto industriale esistente e ricongiungendo i due tratti prima separati di via Parma, con una nuova accessibilità pedonale). L’attenzione e il rispetto dedicati al territorio e al patrimonio culturale esistenti si sono espressi non solo nel recupero delle preesistenze storiche degli edifici trasformati nel grande spazio eventi a uso collettivo, con auditorium e due ristoranti innovativi (l’ex-centrale Enel); nel Museo Lavazza (l’ex-cabina trasformatori) e nella sede dello IAAD Istituto di Arte Applicata e Design (la palazzina lungo via Pisa), ma anche nell’intervento di conservazione e futura apertura al pubblico dell’importante ritrovamento archeologico di età paleocristiana, la basilica del III-IV sec. D. C., avvenuto a cantiere aperto. Il nuovo edificio direzionale Lavazza «L’architettura dell’edificio vuole coniugare le più recenti ricerche sui nuovi luoghi di lavoro e una grande qualità ambientale, senza scordarsi delle dimensione “urbana” che un luogo siffatto deve avere. Questa dimensione è sempre presente non solo nel nuovo disegno degli spazi di relazione GIUGNO 2016 32
NUVOLA LAVAZZA, TORINO L’INTERVENTO GENERALE L’isolato torinese interessato complessivamente al progetto Nuvola Lavazza (Circoscrizione 7 in Borgata Aurora) ospitava le attività dell’Enel. In accordo con il programma integrato approvato dalla città, si è deciso di recuperare e valorizzare i tre edifici storici esistenti con funzioni di interesse pubblico: • ex-centrale Enel destinata a divenire un grande spazio eventi a uso collettivo, con auditorium e due ristoranti innovativi; • ex-cabina trasformatori, sede del Museo Lavazza; • palazzina lungo via Pisa, nuova sede dell’Istituto d’Arte Applicata e Design (inaugurata nel 2013). È stato inoltre integrato l’intervento di conservazione dell’importante ritrovamento archeologico di età paleocristiana, la basilica del III-IV sec. D. C., avvenuto a cantiere aperto. headquarters Lavazza Opera nuova, il centro direzionale Lavazza è definito da una forma sinuosa che si innesta armonicamente nell’esistente, comunicando con la città attraverso un vasto atrio vetrato aperto su via Bologna e sulla nuova piazza verde. La forma è quella di una grande “nuvola” che raccorda i vari fronti e gli edifici industriali conservati. Altezza e qualità delle facciate sono studiate secondo l’orientamento solare. Due i piani interrati, sette i fuori terra. Il piano terra contiene funzioni in forte rapporto con il pubblico, affacciate su giardini tematici che creano un filtro verde tra edificio e città. L’edificio è costruito secondo i criteri di sostenibilità ambientale, da protocollo Leed, con obiettivo livello Gold. La riqualificazione urbana SETTE PIANI FUORITERRA E PARCHEGGI INTERRATI Il progetto, che si inquadra tra Il centro direzionale Lavazza si compone di piano terra con funzioni ricettive i principali interventi per la e pubbliche, quindi altri 6 piani di uffici. Nei due piani interrati sotto la piazza rigenerazione urbana in corso sono realizzati parcheggi ad uso pubblico, con ingresso separato rispetto ai nell’area Nord di Torino, ha previsto parcheggi Lavazza. la riapertura al quartiere del grande isolato industriale esistente tra via Bologna, largo Brescia, corso Palermo e via Ancona, riformato e aperto verso la città. Cuore del progetto, la grande piazza-giardino, baricentrica rispetto agli edifici storici e gli headquarters Lavazza. La riqualificazione di Largo Brescia ha previsto: rifacimento reti idrauliche e semafori, nuove aree pedonali e sottoservizi, nuova pavimentazione stradale e impianto di illuminazione, piantumazione alberi, panchine. GIUGNO 2016 33
THE NEXT BUILDING PROGETTI Working Detail involucro Una “pelle” performante e tecnologica L a facciata è certamente un particolare essenziale sia dal punto di vista estetico, sia da quello funzionale. In ogni epoca, è sempre stata il biglietto da visita di committente e progettista verso i cittadini che, per ragioni diverse, entravano in contatto con il principe, prelato, capo del popolo, capo d’azienda. Oggi, a questo significato simbolico, si aggiunge un compito ulteriore: l’obiettivo di proteggere termicamente e acusticamente l’edificio, ricorrendo a tecnologie evolute e rispettando precisi valori e parametri. Da un punto di vista costruttivo, la facciata dell'HQ Lavazza è stata progettata a cellule modulari di circa 3000 mm per 2000 di altezza, del tipo vision per le fasce a nastro finestra e spandrel per quelle cieche di parapetto. La costruzione delle cellule avviene in officina, in modo da esterni sono del tipo stratificato di lana minerale pressata, con funzionalmente realizzando poterne controllare l’esecuzione, - per ragioni di sicurezza - e la funzione di antirombo in alcuni mock-up al vero, per mentre il montaggio in cantiere a controllo solare per la parte caso di pioggia battente. Tra i verificarne la tenuta all’aria, è stato organizzato così da esterna; il vetro interno è problemi più significativi risolti all’acqua e al rumore; quindi poter comporre le cellule del tipo low-iron per ridurre segnalerei il dimensionamento i trattamenti di verniciatura come i mattoncini di un Lego, l’effetto filtro alla luce solare. I delle matrici dei profili in a polveri dei profili a taglio composti da profili in alluminio montanti e le traverse risultano alluminio. Queste, costruite termico e anche dei vetri per le di produzione esclusiva per poi ulteriormente insonorizzati esclusivamente per l’intervento serigrafie previste. questa facciata a taglio termico: grazie all’inserimento all’interno Lavazza, sono state provate (Vittorio Neirotti) le cellule spandrel sono completate con pannelli di lana di vetro, cartongesso, lamiere di acciaio, cristalli temperati e la Sfida la Soluzione Soddisfare tutti i requisiti tecnici di protezione termica Le scelte fatte sono state orientate verso materiali serigrafati mentre quelle vision e acustica necessari a rendere lo spazio interno sempre performanti atti a garantire i requisiti richiesti, sono sostanzialmente costituite più protetto dal rumore e dal clima esterno: e tali organizzati compositamente in modo complesso e da un triplo vetro con doppia requisiti sono anche definiti in termini di valori limite articolato, in contraddizione con la modularità camera, per uno spessore da rispettare. ripetitiva della produzione industriale classica a complessivo di 70 mm: i vetri montanti e traversi. GIUGNO 2016 34
NUVOLA LAVAZZA, TORINO Facciata a cellule: costruzione e posa in opera L’ involucro dell’edificio, realizzato in prospetto di facciata ATI da AZA Zambonini con Frea & Frea, alterna facciate piane, che si 1 Sezione verticale tipica raccordano con differenti angoli, a facciate curve, 2 Sezione orizzontale concave e convesse. Il piano terra presenta 3 Zona vision fronti arretrati rispetto ai piani superiori, che si 3 2 snodano lungo tutto il perimetro dell’edificio. Alcuni di questi terminano su terrazzo, dove 1 alternanze di pieno e vuoto aprono squarci di viste sul giardino pensile del terzo piano per poi salire al settimo livello. I prospetti delle facciate escono dai loro piani, sia verso l’interno sia verso l’esterno dell’edificio, tramite volumi in aggetto di vetro e metallo denominate “macrofigure”, marcando l’aspetto tridimensionale dell’involucro. Le linee esterne dei moduli di facciata sono evidenziate da profili con differenti sezioni per le paraste verticali (7 cm e 20 cm) e i marcapiano orizzontali (5 cm), che segnano con tratto deciso la delimitazione delle 1 2 3 specchiature visive e cieche. Gli assi modulari delle specchiature visive non sono allineati con quelli della zona cieca, creando la necessità di distinguerli in differenti strutture prefabbricate in L’installazione delle cellule avviene tramite di facciata, si aggiunge una complessa copertura cui l’elemento cieco è portante, ovvero ancorato accoppiamento a secco, senza l’utilizzo di vetrata, dal duplice andamento curvilineo, i alla struttura del solaio e destinato a sostenere sigillante nelle zone di giunto ed eliminando il cui lucernai portano illuminazione naturale al la cellula della zona visiva. Inoltre l’andamento ricorso a ponteggi esterni. Alle chiusure verticali sottostante atrio di ingresso all’edificio. curvilineo di porzioni di facciata con differenti raggi di curvatura ha imposto la calandratura dei profili orizzontali, per garantire i corretti innesti SIRIO 50SG degli elementi di giunzione, mantenendo il vetro Sirio 50SG di ALsistem, fornito da Fresia Alluminio, è un piano per evitare effetti di distorsione visiva. Le sistema per facciate continue leggere, a montanti-traversi, gravose condizioni ambientali cui sono soggette che si presenta architettonicamente dall’esterno con soli le frontiere esterne, in particolare le sollecitazioni vetri, mentre all’interno mostra 50 mm di ingombro sia orizzontale sia verticale. La struttura portante è composta termiche ed acustiche, hanno imposto da un reticolo di montanti e traversi dimensionati in modo l’adozione di tamponamenti ciechi con elevati da poter rispondere alle necessità statiche spessori e vetri a doppia camera, trattenuti dell’edificio. Tra le sue specifiche tecniche: mostra architettonica meccanicamente con fermavetro esterno, per interna 50 mm, esterna 20 mm; ottenere l’elevato livello di comfort richiesto ed il profondità montanti da 18 a contenimento dei consumi energetici. Non meno 250 mm, traversi da 18 a 204 mm; tamponamenti o rilevante ed impegnativo è risultato il rispetto vetrazioni previsti da 30 sino dei ristretti tempi di realizzazione e installazione a 36 mm; sistema di dell’involucro dettati dal programma dei apertura a sporgere sia non isolati sia lavori, che ha richiesto l’adozione di logiche di a taglio termico. prefabbricazione, anche a garanzia di un elevato Permeabilità all’aria classe livello qualitativo degli elementi prodotti, in 4, tenuta all’acqua classe RE750, resistenza al vento quanto l’assemblaggio dei componenti avviene + - 3,0 kN/m2, valori termici nell’ambiente controllato dello stabilimento. Uf 1.6 W/m2K. GIUGNO 2016 35
THE NEXT BUILDING PROGETTI con la città (la piazzetta di ingresso sull’angolo tra piazzale Brescia e via Bologna, il più vasto giardino centrale) ma anche nel ritmo dei prospetti e nella qualità dell’attacco a terra». Così Cino Zucchi sintetizza carattere e caratteristiche del nuovo centro direzionale Lavazza, unica opera ex-novo nell’articolato progetto Nuvola Lavazza. Entrando nei dettagli del progetto di architettura, la grande “nuvola” che ospiterà gli uffici della società torinese, è stata concepita con l’obiettivo di raggiungere un elevatissima sostenibilità ambientale, la certificazione secondo i parametri LEED, livello Gold. A questa primaria qualità si aggiunge la relazione armonica con il contesto, parzialmente innovato ma ancora denso di memoria storico-urbana, ben descritta dal progettista: «La nuova costruzione si diffonde sinuosamente nell’isolato, raccordando funzionalmente le costruzioni storiche mantenute e ripristinate a nuovi usi. Contemporaneamente si rapporta con il tracciato dell’isolato esistente, attestando sul suo perimetro i corpi edilizi che poi si staccano da esso, tracciando lunghe curve concave. Questo sviluppo conferisce all’intervento un grande senso di apertura verso il contesto esistente sul quale affacciano tutti gli spazi di lavoro, attraverso il filtro verde dei nuovi giardini, ottenuti nelle anse prodotte dal disegno. Le altezze e la qualità dei prospetti sono studiati in rapporto all’orientamento solare, alla dettagli di progetto qualità degli spazi aperti e agli Il progetto di Cino Zucchi Architetti, vincitore del edifici preesistenti. L’edificio concorso a inviti indetto da Lavazza nel 2009, ha aperto al quartiere il grande isolato industriale chiuso da anni presenta un’altezza variabile e ha ricongiunto i due tratti di via Parma prima separati. sui diversi lati: la testata che si Dall'alto: il modello di concorso e la planimetria delpiano affaccia su largo Brescia, che terra. A lato: la pianta del terzo piano. GIUGNO 2016 36
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THE NEXT BUILDING PROGETTI Working Detail impianti Tra energie rinnovabili e recupero L a scelta impiantistica ha posto grande attenzione sia all’uso prevalente di energie rinnovabili, sia al recupero per esempio dell’acqua piovana (a scopi irrigui, come riserva antincendio, per usi sanitari…). Le condizioni ambientali adeguate sono garantite da impianti radianti posti a soffitto e completati da travi fredde perimetrali e da un impianto di aria primaria: le centrali sono costituite da pompe di calore che utilizzano l’acqua di falda pompata da tre pompe che garantiscono l’erogazione di una portata di punta di 750 lt/sec; l’acqua utilizzata viene poi incanalata nella Dora Riparia. È inoltre previsto sulla copertura (di circa 700 mq) un impianto fotovoltaico che ne occupa circa l’80%. (Vittorio Neirotti) ILLUMINAZIONE BUILDING AUTOMATION L’illuminazione ambientale è garantita sia dall’apporto naturale della luce solare, La gestione dell’immobile è regolata da un sofisticato sistema di building automation che sia dall’integrazione della luce artificiale interna a Led che assicura una quantità controlla le condizioni di temperatura e di umidità negli ambienti, suddividendo in settori di luce uniforme, integrata poi da lampade individuali per ogni postazione di modulari gli spazi aperti e modulando i flussi d’aria in funzione della quantità di CO2 e di lavoro. La luce solare è peraltro regolata da un sistema continuo di tende filtranti umidità presente nei locali. La stessa occupazione degli spazi di lavoro, delle sale riunione che, attraverso il controllo della luminosità esterna, determina la posizione e anche della palestra interna è gestita attraverso un sistema automatico che serve sia alla corretta altimetricamente delle tende. (VN) gestione intelligente dello spazio sia alla sicurezza dell’immobile e dei suoi occupanti. (VN) GIUGNO 2016 38
NUVOLA LAVAZZA, TORINO si confronta con uno spazio urbano più ampio, si sviluppa in altezza e raggiunge i sette AMBIENTE: TUTELA A 360° piani fuori terra. Il lato verso Lavazza ha candidato il nuovo edificio sede del centro direzionale a ottenere la certificazione LEED Gold, via Ancona e verso la nuova soddisfacendo più parametri necessari all’ambizioso obiettivo. piazza verde si articola invece su • sostenibilità del sito aria con sistema di recupero di calore; l’impianto di un’altezza di tre piani fuori terra L’obiettivo di ridurre l’inquinamento generato dalle illuminazione a Led con sistema di gestione luci; più un grande terrazzo». attività di costruzione del centro direzionale Lavazza l’impianto fotovoltaico per la produzione di energia è stato garantito dalla sottoscrizione di un vero e elettrica in copertura. Protagonista la facciata proprio “decalogo del cantiere sostenibile” che impegna le imprese coinvolte a severe regole di • materiali e risorse Tra gli elementi più comportamento di tutela ambientale (secondo LEED) Per il nuovo edificio Lavazza ha adottato un apposito caratterizzanti del progetto Piano di gestione dei rifiuti da costruzione e previsto nella realizzazione dell’opera. di architettura, la facciata, di utilizzare materiali con contenuto di riciclato e protagonista formale e • gestione delle acque provenienti dalla distanza di max. 350 km, nonché funzionale dell’intervento: Nella progettazione del nuovo centro direzionale di utilizzare per i componenti in legno materiali e «La facciata ad alta efficienza Lavazza si è posta una particolare attenzione alla prodotti certificati FSC. riduzione del consumo dell’acqua per limitare il energetica è costituita da • qualità ambientale interna carico sui sistemi municipali di fornitura dell’acqua e vetrate trasparenti e da porzioni Si è ricorso a sistemi di monitoraggio che assicurano di smaltimento delle acque reflue (raccolta e utilizzo cieche, costituite da pannelli acque piovane per irrigazione, wc e rubinetterie a il mantenimento dei requisiti minimi di portata di metallici color bronzo scuro e controllo di flusso…) ventilazione controllando la concentrazione di CO2 vetri serigrafati colorati, da una negli ambienti; sono previsti piani di gestione della serie di paraste e marcapiani • energia e atmosfera qualità dell’aria interna, uno per la fase di costruzione Tra le scelte progettuali mirate a migliorare le e l’altro per la fase precedente l’occupazione metallici dello stesso colore e prestazioni energetiche del nuovo centro direzionale dell’edificio; un ambiente termicamente confortevole, da vetri di grandi dimensioni, Lavazza di circa il 25-30% si segnalano: la progettando involucro e impianti e dell’edificio con che aggettano dal suo piano produzione di energia termica e frigorifera con questo scopo; l’utilizzo di materiali basso-emissivi; principale, contribuendo alla impianto ad acqua di falda; il sistema di aria buoni livelli di illuminazione naturale e una adeguata schermatura dai raggi solari primaria e pannelli radianti a soffitto, il trattamento visione dell’esterno. e creando un notevole effetto chiaroscurale nelle diverse stagioni e ore del giorno». Un ritrovamento importante I resti della basilica paleocristiana (III-IV secolo Trasparenze a più livelli d.C.) scoperti durante il lavori del cantiere Lavazza. Altro tema portante, la L’azienda, in accordo con la città di Torino e la Soprintendenza dei beni Archeologici ne ha trasparenza, funzionale al promosso e sostenuto l’intervento di conservazione dialogo con territorio: «ll centro e futura apertura al pubblico. direzionale si relaziona con la città e con l’edificio storico recuperato dell’ex magazzino LA PRIMA SMART STREET DI TORINO attraverso un vasto atrio vetrato, Segnale tangibile della riqualificazione del caratterizzato da una copertura quartiere, la trasformazione di via Pisa, già strada veicolare di vicinato, in smart street curva rivestita in pannelli di vetro cittadina. Il progetto urbanistico ha previsto e da un soffitto in lamelle nel infatti la creazione di un asse pedonale attrezzato, quale si aprono dei lucernari. alberature, luoghi di sosta, illuminazione a Led a ridotto consumo energetico e connessione gratuita All’interno dell’atrio spicca la alla rete pubblica wi-fi della città di Torino. scala principale, un elemento di forte impatto plastico, che si sviluppa con un andamento fluido lungo la parete dell’edificio e collega tra loro i tre piani, salendo all’interno di un volume a tutta altezza fino alla terrazza- giardino. E ancora, le grandi vetrate esterne, con il parapetto GIUGNO 2016 39
THE NEXT BUILDING PROGETTI La vision di Lavazza: un progetto per la città Paolo Corradini, Lavazza I l nuovo centro direzionale Lavazza è un’operazione complessa e ambiziosa, fortemente voluta dalla famiglia Lavazza. E’ un importante progetto di riqualificazione di un’area industriale da tempo abbandonata nel quartiere Aurora, che risponde all’esigenza di concentrare circa 600 dipendenti in un unico spazio moderno e funzionale, secondo i principi di efficienza e competitività. Ma ha anche l’intento più ampio di incarnare i valori del brand. L’azienda ha voluto realizzare un progetto di elevata qualità architettonica e di rigorosa sostenibilità energetica e ambientale e l’utilizzo della recinzione esterna come spazio integrazione, innovazione. Il progetto di che, nel pieno rispetto dell’identità dei luoghi, di comunicazione. Il progetto prevede anche la Cino Zucchi, oltre alla sua elevata qualità potesse interpretare i valori del marchio, realizzazione, per conto della città, di opere di architettonica, è quello che meglio ha saputo leader in Italia e fortemente proiettato in urbanizzazione (una nuova illuminazione a Led interpretare l’identità e i valori dell’azienda, una dimensione internazionale. Il progetto lungo il perimetro dell’isolato, il rifacimento con una particolare attenzione ai temi della costituisce, quindi, un’ulteriore conferma della di Largo Brescia e l’allargamento delle aree sostenibilità, insieme a un’equilibrata volontà di radicamento e di crescita di Lavazza pedonali), come la pedonalizzazione di un integrazione con il tessuto urbano esistente. A a Torino, promuovendo una sede di lavoro tratto di via Pisa, creando così un luogo di questo si aggiunge un altro elemento decisivo funzionale e innovativa, dimostrando la grande incontro per oltre 400 studenti dell’Istituto nella scelta finale tra i progetti del concorso a attenzione per la storia della città, restituendo a d'Arte Applicata e Design e per il quartiere. inviti: la proposta era l’unica che prevedeva Torino ciò che ha dato all'impresa e investendo A progetto concluso più di mille persone l’apertura alla città di un intero isolato. Ormai nel quartiere in cui il marchio ha legato lo animeranno ogni giorno la nuova area restituita siamo quasi al traguardo (la data prevista di sviluppo della propria storia. La scelta è stata alla città. Nuvola non è quindi soltanto il nuovo fine lavori è la primavera 2017 n.d.r.) e sono fin dall’inizio quella di una forte condivisione HQ Lavazza, ma uno spazio urbano aperto, convinto che - come già diceva Vitruvio nel con gli stakeholder: istituzioni locali, che regala alla città una piazza verde e aree I secolo a.C. - ciò che ha sempre concorso al dipendenti e abitanti del quartiere. Lavazza ha comuni, completamente ristrutturati secondo buon esito di un’opera architettonica siano le sviluppato un progetto di comunicazione per principi di sostenibilità. Un progetto che richieste di una valida committenza, l'estro e la coinvolgerli lungo tutte le fasi di realizzazione, offre anche un nuovo futuro ad un complesso fantasia dei progettisti: la chiave del successo attraverso l’organizzazione di visite in cantiere, architettonico di riconosciuto valore storico e del progetto Nuvola Lavazza sta proprio nella l’implementazione di un sito internet dedicato culturale, creando opportunità di attrazione, convergenza di questi valori. GIUGNO 2016 40
NUVOLA LAVAZZA, TORINO collocata a 80 cm dal pavimento spazio gli uffici. Il terzo piano e orientati al comfort degli attrezzature soddisfano i requisiti finito, donano viste di grande del volume alto ospita l’area occupanti, alla riduzione LEED, in termini di riciclabilità qualità sull’intorno e permettono istituzionale e l’accesso al dei consumi energetici, e assenza di sostanze volatili al contempo di minimizzare grande terrazzo con giardino a una gestione efficiente dannose. l’uso della luce artificiale». pensile; il sesto è il piano della degli spazi, grazie anche al presidenza. Percorsi studiati ricorso a soluzioni di building Esterni: la piazza-giardino Piani e percorsi attentamente e di grande fluidità automation che garantiscono Ricaduta positiva e qualificante Nei due piani interrati trovano collegano tra loro spazi diversi, il controllo integrato e la del progetto sul quartiere, spazio i parcheggi aziendali che offrono occasioni informali programmazione di parametri la nuova piazza regalata e un deposito; al piano terra di incontro e scambio tra ambientali (temperatura, alla città e baricentrica agli sono concentrate le attività impiegati e visitatori, integrando illuminazione…) in relazione a edifici (gli storici e il nuovo) è che comportano la relazione postazioni di lavoro di nuova tempi e modalità di utilizzo dei predisposta per accogliere la con il pubblico (quindi hall concezione. locali. Prevalgono gli ambienti vita cittadina, offrendo aree di accoglienza, sale riunioni aperti, dedicati all’interazione pavimentate, una fontana, e consulenza, area pausa Interni e arredi e alla collaborazione, che si fioriere e grandi aree verdi. e palestra, Lavazza store e Il tema della sostenibilità alternando a spazi più o meno L’elevata qualità dell’intervento showroom); al primo e secondo percorre tutto l’intervento, ampi, dedicati a incontri, complessivo trova ulteriore piano del corpo basso, nonché comprendendo anche gli meeting e riunioni dotati di riscontro nella cura del verde al quarto e quinto della testata interni degli uffici direzionali, tecnologie di comunicazione e quindi nella realizzazione su piazzale Brescia, trovano progettati dallo studio GTP evolute. Anche arredi e di un “polmone urbano” composto da aceri, magnolie da fiore, cornus e catalpe, un COME CAMBIA IL VOLTO sottobosco di arbusti e quinte DELLA CITTÀ Da sinistra: il sito dell'intervento arboree, con l’inserimento prima dei lavori (2011); il cantiere di specie profumate. Sul lato dopo le demolizioni e il render del che affaccia su Via Ancona, progetto realizzato. La chiusura del cantiere - e quindi il completamento una cortina di alti bambù dell'intero intervento - è prevista per e altre alberature scherma il 2017. Entro fine anno sarà invece e racchiude gli spazi della terminato l'edificio sede degli uffici e della presidenza. piazza. Il posto ideale dove sostare - seduti su una delle panchine in pietra - e sperimentare il piacere di una città a misura d’uomo. ❖ GIUGNO 2016 41
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