GRAVI CEREBROPATIE ACQUISITE IN ETÀ EVOLUTIVA: COINVOLGIMENTO VISIVO E DELLA MOTILITÀ OCULARE1
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PRISMA MAGGIO-AGOSTO 2020 11 GRAVI CEREBROPATIE ACQUISITE IN ETÀ EVOLUTIVA: COINVOLGIMENTO VISIVO E DELLA MOTILITÀ OCULARE1 ■ a cura Giuseppe Rao, Ortottista, Massimiliano Serafino, Direttore UOC Oculistica, IRCCS Istituto Giannina Gaslini, Genova Le gravi cerebropatie acquisite (GCA) in età evo- Una paralisi del VI NC può essere di tipo centrale lutiva, come in età adulta, possono coinvolgere le o periferico, a seconda del punto in cui avvenga il strutture nervose del sistema visivo e quindi inte- danno. Se ad essere coinvolto è il nucleo del ner- ressarne le funzioni. In base alla loro localizzazione, vo (fig. 1), si assisterà alla perdita dell’abduzione i danni di tipo vascolare o traumatico possono cau- dell’occhio omolaterale e dell’adduzione dell’oc- sare deficit dell’acuità visiva, problemi accomoda- chio controlaterale, dal momento che non arrive- tivi, deficit della motilità oculare, nistagmo e deficit ranno gli impulsi al retto mediale controlaterale. Se perimetrici. Tra questi, di seguito, verranno appro- ad essere coinvolta è la parte periferica del nervo fonditi i deficit della motilità oculare da paralisi o (fig. 2), si avrà esclusivamente la perdita dell’abdu- paresi dei muscoli extra-oculari e i deficit perimetri- zione omolaterale. ci. È importante ricordare che con il termine paralisi La funzionalità dell’abduzione può essere valutata ci si riferisce alla perdita completa della funzionalità con una scala che va da 0 (abduzione normale) a -4 del muscolo, mentre il termine paresi implica una (incapacità di oltrepassare la linea mediana) o, se- funzionalità residua; per comodità, si utilizzerà in condo alcuni Autori, -5 (incapacità di raggiungere modo univoco il termine paralisi. la linea mediana). È fondamentale che l’osservazio- ne dell’escursione del bulbo in abduzione venga Paralisi del VI nervo cranico (nervo abducente) valutata a partire dalla posizione mediana; infatti, Il VI nervo cranico (VI NC) assicura l’innervazione nel movimento che porta l’occhio dall’adduzione motoria del muscolo retto laterale omolaterale. alla linea mediana è coinvolto il rilasciamento del Esso è un nervo pari il cui nucleo si trova nel pon- muscolo retto mediale e ciò potrebbe portare ad te, ventralmente al pavimento del quarto ventrico- una stima errata della funzionalità del retto latera- lo ed emerge dal tronco encefalico a livello della le. La corretta valutazione è essenziale ai fini della giunzione bulbo-pontina. Passa attraverso il canale programmazione di un eventuale trattamento chi- di Dorello nella rocca petrosa e da lì entra nel seno rurgico. cavernoso, prima di attraversare la fessura orbitaria È stato inoltre dimostrato che in alcuni casi di pa- superiore e dirigersi verso il retto laterale. ralisi del VI nervo cranico si manifesta, oltre all’e- Nel nucleo del VI ci sono anche interneuroni i cui sotropia, anche una deviazione verticale. Tramite assoni sono diretti al nucleo del retto mediale con- studi neuroanatomici e di neuro-imaging si è giunti trolaterale tramite il fascicolo longitudinale media- alla conclusione che il VI nervo cranico mantiene le, un fascio di fibre ascendenti e discendenti che una compartimentalizzazione delle fibre dirette al si trova in posizione paramediana su entrambi i lati retto laterale, tale che la parte superiore e quella del tronco encefalico. inferiore del muscolo sono innervate da fibre se- parate. Pertanto, se ad essere danneggiate sono soltanto le fibre nervose dirette ad una delle due parti del muscolo, si manifesterà una deviazione verticale. Oftalmoplegia internucleare (INO) e sindrome dell’Uno e Mezzo Quando la lesione interessa esclusivamente il fa- Fig. 1 Paralisi centrale del VI NC. Figura 2. Paralisi periferica scicolo longitudinale mediale (FLM), che collega il del VI NC. VI NC al III NC controlaterale, si assiste alla oftal- 1 relazione presentata al corso FAD AIOrAO Piemonte 2020
12 MAGGIO-AGOSTO 2020 PRISMA moplegia internucleare (INO – fig. 3) che si manife- Anche nel caso di danno al III NC, la paralisi può sta come una paralisi dell’adduzione omolaterale e essere di tipo centrale o periferica. Una paralisi contemporaneamente un nistagmo dissociato del periferica completa causa nell’occhio omolaterale solo occhio controlaterale che abduce. La conver- ptosi, exo-ipotropia, intorsione, deficit dell’eleva- genza è conservata. zione, dell’adduzione e della depressione. Inoltre, nel caso di un danno di tipo compressivo, si avrà anche una paralisi pupillare con pupilla midriatica, a causa dell’interessamento della parte più esterna del nervo in cui decorre l’innervazione parasimpa- tica. La paralisi nucleare, entità di per sé rara, pre- senta tutte le caratteristiche della paralisi periferica completa associate a deficit dell’elevazione e ptosi dell’occhio controlaterale (quest’ultima minore ri- Fig. 3 Oftalmoplegia internucleare - Fig. 4 Sindrome dell’uno spetto all’occhio omolaterale alla lesione). e mezzo. Una caratteristica talvolta presente nel corso del recupero della funzionalità dopo una paralisi del III Lesioni più ampie, che oltre al FLM coinvolgano an- NC in età evolutiva è la cosiddetta rigenerazione che il VI NC omolaterale, causano una condizione aberrante, che può dar luogo clinicamente a sin- detta sindrome dell’uno e mezzo (fig. 4): l’occhio cinesie oculomotorie. Un esempio è la retrazione omolaterale si presenta con una paralisi completa palpebrale nel tentativo di adduzione. In certi casi, dello sguardo orizzontale (adduzione e abduzione la correzione chirurgica può essere programmata assenti), mentre l’occhio controlaterale conserva sfruttando favorevolmente questo fenomeno. esclusivamente l’abduzione. Paralisi del IV nervo cranico (trocleare) Paralisi del III nervo cranico (oculomotore comune) Il nucleo trocleare (IV NC) si trova nel mesencefa- lo, caudalmente rispetto al III NC ed a livello del collicolo inferiore. Ogni nucleo trocleare innerva il muscolo obliquo superiore controlaterale: infatti, dal nucleo le fibre nervose si dirigono dorsalmen- te, decussano ed emergono dalla superficie dor- sale del tronco encefalico. Successivamente, il IV NC segue un lungo decorso sulla faccia laterale del Figura 5. III nervo cranico, innervazione. tronco encefalico per poi entrare nel seno caverno- so e quindi nell’orbita attraverso la fessura orbitaria Il III nervo cranico (III NC – fig. 5) è un nervo pari superiore. il cui nucleo si trova nel mesencefalo, a livello del collicolo superiore, ventralmente all’acquedotto di Silvio ed è composto da diversi sub-nuclei, da cui partono le efferenze per quattro dei muscoli ocu- lomotori: il retto superiore che riceve le fibre del nucleo del III NC controlaterale; il retto mediale, il retto inferiore e l’obliquo inferiore che invece han- no una innervazione omolaterale proveniente da sub-nuclei distinti. L’elevatore palpebrale di ogni occhio, diversamente, riceve innervazione da un unico nucleo impari posto dorsalmente e caudal- mente sulla linea mediana. Le fibre proveniente dai diversi sub-nuclei si raggruppano ed escono, come unico nervo, dal mesencefalo ventralmente nella Figura 6. Studio della torsione oggettiva attraverso la retino- fossa inter-peduncolare. Il III NC attraversa il seno grafia: in condizioni normali, la macula dovrebbe trovarsi tra due linee immaginarie orizzontali e parallele, passanti per il cavernoso per poi entrare nell’orbita attraverso la bordo inferiore della papilla ottica e per il suo terzo inferiore. fessura orbitaria superiore. All’interno dell’orbita, il In questo caso si evince una extorsione. nervo si divide in un ramo superiore che innerva retto superiore ed elevatore palpebrale e un ramo Le lesioni del IV NC causano paralisi o paresi del inferiore, che innerva i muscoli restanti. Il nervo muscolo obliquo superiore e quindi diversi gradi oculomotore trasporta anche le fibre parasimpati- di ipertropia, deficit di depressione in adduzione che pre-gangliari dirette al ganglio ciliare, i cui as- e generalmente iperfunzione dell’obliquo inferio- soni post-gangliari innervano lo sfintere pupillare re omolaterale. Dal momento che l’obliquo supe- e il muscolo ciliare. Queste fibre si trovano nella riore è primariamente un intortore, ad un esame parte più esterna del III NC. della torsione oggettiva (fig. 6), l’occhio apparirà
PRISMA MAGGIO-AGOSTO 2020 13 extorto. In età evolutiva, di solito il paziente assu- porzione di campo visivo in comune tra i due occhi, me una posizione anomala del capo, inclinando o lamenterebbero diplopia. È importante valutare la testa sulla spalla controlaterale, per provare a attentamente queste condizioni soprattutto se si mantenere la visione binoculare. Durante l’esame programma una chirurgia dello strabismo. del paziente con paralisi dell’obliquo superiore è importante la valutazione dell’eventuale variazio- ne che l’angolo di ipertropia assume con la testa inclinata su una spalla e sull’altra (Forced Head Tilt Test Difference) e la misurazione dell’angolo nelle posizioni secondarie. Infatti, queste variazio- ni guideranno verso la migliore scelta terapeutica, soprattutto se chirurgica. Traumi che coinvolgano il tronco encefalico pos- sono causare una paralisi bilaterale del IV NC, caratterizzata da deficit bilaterale della depressio- ne in adduzione, atteggiamento a “V” e posizio- ne anomala del capo con mento abbassato (chin down). Difetti perimetrici Quando ad essere coinvolte nel danno sono le vie visive che portano le informazioni afferenti dalla re- tina alla corteccia occipitale, possono manifestarsi Figura 7. Talvolta, i pazienti con emianopsia omonima possono vari deficit del campo visivo. In particolare, lesioni sfruttare una exotropia dell’occhio omolaterale al lato emia- nopsico per aumentare l’ampiezza del campo visivo. In questa post-chiasmatiche, ovvero localizzate tra il chiasma figura un esempio di campo visivo binoculare di un paziente ottico e la corteccia occipitale, causano difetti pe- con emianopsia omonima sinistra ed exotropia di occhio si- rimetrici di tipo omonimo, interessanti l’emicampo nistro. Nella zona evidenziata, si manifestano soppressione e visivo controlaterale alla lesione e che terminano in CRA. (da Kraft) modo netto in corrispondenza del meridiano ver- ticale. I pattern tipici sono l’emianopsia omonima Conclusioni e la quadrantopsia omonima. Se il danno avviene Una delle caratteristiche che distinguono le lesio- a livello del tratto ottico, si avrà una emianopsia ni nervose in età evolutiva da quelle insorte in età omonima. L’interessamento delle radiazioni ottiche adulta è la presenza, nei bambini, di una maggio- superiori causerà una quadrantopsia omonima in- re plasticità neuronale. Questo fenomeno, stret- feriore e viceversa l’interessamento delle radiazioni tamente collegato all’età di insorgenza, al tipo di ottiche inferiori causerà una quadrantopsia omo- lesione e alla predisposizione del soggetto, per- nima superiore. Il coinvolgimento totale o parziale mette spesso sorprendenti livelli di recupero par- delle radiazioni ottiche sia superiori che inferiori, ziale o totale della funzione interessata. È pertanto risulterà in una emianopsia omonima più o meno fondamentale conoscere al meglio i quadri clinici completa. Se la lesione si trova a livello della cor- associati alle lesioni a diversi livelli del sistema ner- teccia occipitale, si avrà un’emianopsia omonima, voso, per poter prontamente inquadrare la patolo- con o senza risparmio centrale. È interessante ri- gia e indirizzare il paziente verso il miglior percorso cordare che la congruità dei difetti perimetrici tra terapeutico-assistenziale. i due occhi aumenta in senso antero-posteriore, ovvero che i campi visivi dei due occhi risultano Letture consigliate più sovrapponibili man mano che ci si avvicina alla • Anderson BC, McLoon LK. Cranial nerves and corteccia occipitale. autonomic innervation in the orbit. In Encyclo- I pazienti con emianopsia omonima possono utiliz- pedia of the Eye. Elsevier. 2010. p. 537-548 zare dei meccanismi di compenso: il più comune è • Demer JL. Compartmentalization of extraocular la rotazione della testa dal lato “cieco”. In rari casi si muscle function. Eye (Lond). 2015;29(2):157-162. può manifestare uno strabismo che secondo alcuni • Knapp P. Classification and treatment of superi- Autori può essere interpretato come una strategia or oblique palsy. Am Orthopt J. 1974;24:18-22. di ampliamento del campo visivo soprattutto in età • Kraft SP. Exotropia with hemianoptic visual field evolutiva. Soggetti giovani con emianopsia omoni- defects In: Rosenbaum A, Santiago A. Clinical ma possono sviluppare una exotropia dell’occhio Strabismus Management: Principles and Surgi- omolaterale al lato emianopsico (fig. 7) che gli con- cal Techniques Philadelphia, PA: WB Saunders; sente di ampliare il campo visivo utilizzando la re- 1999. pp. 186-192 tina temporale “funzionante” dell’occhio deviato. • Kushner BJ, Hariharan L. Observations about Questi pazienti devono utilizzare fenomeni di sop- objective and subjective ocular torsion. Oph- pressione e corrispondenza retinica anomala nella thalmology. 2009 Oct;116(10):2001-10.
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