Grand Egyptian Museum: aprirà nel 2020 il museo più grande del mondo?
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Grand Egyptian Museum: aprirà nel 2020 il museo più grande del mondo? A dire Grand Egyptian Museum (GEM) di Giza viene in mente l’araba fenice ( giusto per par condicio). ” Che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”. In realtà lo sappiamo dove sarà: a Giza, in Egitto. Ma quando e come….beh quella è un altra storia. Sarà che in Egitto sono abituati a fare le cose in grande. Sarà che sono anche abituati a tempi diciamo “faraonici”, ma la storia della costruzione del Grand Egypitian Museum è davvero “infinita”. Per ora conta 28 anni. Non sono pochi per un’attesa. Tutto inizia nel 1992 Ma andiamo per gradi. 1992: il museo viene annunciato per la prima volta, con data iniziale di apertura fissata al 2012. 7 gennaio 2002: si annuncia il bando per il progetto dell’edificio tramite un concorso di architettura, vinto dallo studio Heneghan Peng, di Dublino. Ramses trasloca 25 agosto 2006: Ramses fa i bagagli e parte per primo. La sua statua si sposta da Piazza Ramses del Cairo, all’altopiano di Giza. Attende li circa 12 anni. Nel gennaio 2018 si sposta
all’Ingresso del GEM. Passa il tempo con prove tecniche di inaugurazione . 2007: il museo ottiene un prestito di 300 milioni di dollari dalla Japan Bank for International Cooperation. 2 febbraio 2010, il Ministero della Cultura egiziano firma un contratto con Hill International e l’EHAF Consulting Engineers, società di project management per servizi da erogare durante la progettazione e la costruzione del museo. Il primo annuncio di apertura del Grand Egyptian
Museum 2015 il ministro Mamdouh al-Damaty annuncia che il museo aprirà parzialmente a maggio 2018. 29 aprile 2018: scoppia un incendio vicino all’ingresso , i manufatti non vengono danneggiati ma le cause dell’incendio restano sconosciute ( rappresaglie dal museo del Cairo?). Maggio 2018 l’ultimo dei carri del faraone Tutakhamun è trasferito al GEM. Si annuncia una nuova apertura per giugno 2019. La maledizione dei faraoni colpisce ancora e per imprecisati ritardi tutto pare slittare al 2022. Ma si apre ancora uno spiraglio, forse per il 2020. Ne parliamo dopo. I numeri faraonici Costo stimato del GEM di Giza : 1 miliardo di dollari. Il governo egiziano prevede 5 milioni di visitatori l’anno. Ospiterà 28 negozi, 10 ristoranti, 1 centro conferenze e 1 cinema. L’intero complesso misura 490mila mq. Circa 50mila oggetti dalla preistoria al periodo greco-romano. Più di 20mila oggetti non sono mai stati esposti prima.
Il Grand Egyptian Museum sarà dotato di gallerie alte fino a 20 metri per ospitare pezzi di proporzioni monumentali. Il Conservation Center del Gem, attivo dal 2010, ha già analizzato 38mila pezzi della collezione. La sua principale attrazione: tutti i 5.400 oggetti della tomba di Tutankhamon. Si apre nel 2020! La nuova ambizione del Governo egiziano è aprire nel 2020, spiega Tarek Tawfik, direttore del Gem durante un’intervista al padiglione egiziano del World Travel Market di Londra. Il tutto rientra in una «più ampia visione» per aumentare il turismo culturale sull’altopiano di Giza. Ah e non dimentichiamo lo Sphinx International Airport a circa
mezz’ora dal Gem, dov’è stato fatto un primo test flight a ottobre. «Quando il museo giungerà al termine, l’aeroporto sarà finito e operativo», afferma Tawfik. «Speriamo che questo aumenterà il numero di visitatori, anche solo nei weekend». Infatti mentre l’Egitto fa i conti con un’industria del turismo colpita dall’instabilità politica e dagli attacchi terroristi, Giza , spiega ancora Tawfik «è sviluppata e modernizzata come esperienza turistica. E quindi le due grandi attrazioni, le Piramidi e il Grand Egyptian Musuem, dovrebbero essere collegate e completarsi a vicenda”. Tutankhamon superstar A differenza dell’allestimento di Tutankhamon nel Museo del Cairo, Tawfik spiega che il Gem di Giza calerà i visitatori nella corte. Per cui si passerà dall allestimento odierno in cui reperti preziosi come la maschera funebre dorata e il sarcofago del faraone «sono lasciati splendere solo grazie alla loro magnificenza», al tuffarsi in pieno nello stile di vita e nel funerale del sovrano. Due gallerie di più di 7mila mq riveleranno ad esempio come si vestiva, che cosa mangiava e cosa ha fatto per l’Egitto i suo faraone più importante. «La cosa interessante di Tutankhamon è che siamo ancora all’inizio degli studi e delle ricerche su di lui», dichiarano i curatori. Work in progress Al momento è in corso il restauro dei letti funebri dorati di
Tutankhamon e la struttura del museo è completa all’85%. «Ora la sfida più grande è quella di sincronizzare i lavori di costruzione con quelli di preparazione e allestimento dei reperti nel museo in tempo per l’apertura – spiega ancora Tawfik -.L’apertura sarà grandiosa come il nome del nostro museo». Sempre che i faraoni d’Egitto trovino una buona ditta traslochi.
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