Un caso di lombalgia: dal sintomo alla malattia cronica
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Un caso di lombalgia: dal sintomo alla malattia cronica SNODI DECISIONALI NELLA GESTIONE DI UNA PAZIENTE CON DISTURBO ALGICO DISFUNZIONALE A SEDE LOMBARE Dott.ssa Maria Giovanna De Luca Pisa, 12 maggio 2018
Laura, 63 anni Dati anamnestici: -casalinga, coniugata, normopeso -pregresso melanoma oculare dx; -asma bronchiale su base atopica; -pregresso Herpes Zoster dorso; -entesopatia scapolo-omerale dx; -amiloidosi laringea
Amiloidosi Le amiloidosi sono un gruppo di malattie causate dal deposito in vari tessuti di proteine anomale in forma di fibrille. Sono state individuate oltre 20 tipologie di proteine implicate; esistono forme sistemiche e forme localizzate, tra cui l’amiloidosi laringea, estremamente rara (circa 300 casi in letteratura), ma al contempo la più comune manifestazione nel tratto aerodigestivo superiore.
Esordio della lombalgia nel 2010 Presentazione come dolore intenso in sede lombare, con importante limitazione funzionale (compromissione atti della vita quotidiana) Terapia iniziale con FANS, con scarsi risultati; prescrizione di RM lombosacrale: protrusioni discali L3-L4, L5-S1 in assenza di ernie conclamate ( dicembre 2011) Ripetute riacutizzazioni, buona risposta al tramadolo e alle infiltrazioni cortisoniche in regione lombare (luglio 2013)
Continue riacutizzazioni A distanza di circa sei mesi, riacutizzazione del dolore trattata con desametasone fosfato 4 mg fiale i.m. ed introduzione di pregabalin, inizialmente 25 mg la sera; poi 25 mg x 2/die ed infine 75 mg la sera (dicembre 2013); Nuove infiltrazioni cortisoniche in regione lombare, con miglioramento della sintomatologia, in associazione a pregabalin 75 mg (gennaio 2014); Per incremento della sintomatologia dolorosa, di sua iniziativa la paziente aumenta il dosaggio del pregabalin a 75 mg x 2, con successiva comparsa di effetti collaterali, quali confusione e tachicardia (febbraio 2014); Pertanto, si passa a pregabalin 75 mg e si aggiunge amitriptilina 10 gtt (marzo 2014); Si sospende anche pregabalin 75 mg per riferita intolleranza e si invia a valutazione algologica per aggiustamento terapeutico; Centro antalgico: introduzione tramadolo 100 mg x 2, da aumentare gradualmente a 200 mg x 2 e programmazione di pens lombare (neurostimolazione elettrica percutanea) ( aprile 2014)
Tutto sembra andare per il verso giusto quando… Nell’ottobre 2014, a distanza di 6 mesi dalla valutazione algologica, nuova riacutizzazione con somministrazione di desametasone fosfato e indometacina 50 mg; Prescritta nuova visita di controllo algologica: sostituire tramadolo con ossicodone/naloxone 10/5 mg; prescritta anche v. ortopedica e RM rachide lombo-sacrale di controllo ( febbraio 2015); In attesa di effettuare l’esame strumentale, la paziente ha aumentato di sua iniziativa la dose di ossicodone/naloxone 10-5 fino a 6 volte al giorno (con aumento paradossale della sintomatologia dolorosa per incremento del dosaggio dell’antagonista naloxone) RM rachide lombosacrale (aprile 2015): angioma atipico D3-D7; protrusione L3-L4 mediana che impronta il sacco durale, L5-S1 protrusione estesa nel forame di coniugazione; piccole ernie intraspongiose;
La storia si ripete… Nel novembre 2015 effettua nuova visita algologica, con terapia combinata ossicodone/naloxone 10-5 e 20-10, in associazione a fisioterapia e paracetamolo 1000 mg al bisogno; Nel dicembre 2015 effettua visita neurologica per dolore lombare persistente e comparsa iniziali deficit arti inferiori; viene aggiunto gabapentin 100 mg; Nel marzo 2016, nuova riacutizzazione, in associazione ad entesite scapolo- omerale; si prescrive valutazione neurochirurgica, effettuata nel novembre 2016, che non pone indicazioni all’intervento, ma che consiglia rivalutazione in ambito antalgico e reumatologico; V. algologica: consigliato incremento di ossicodone/naloxone 20-10 ogni 8 ore, in associazione ad amitriptilina 3 gtt, paracetamolo+codeina al bisogno (febbraio 2017); V. reumatologica: consigliato nicetile+ amitriptilina gtt, in probabile sindrome fibromialgica (maggio 2017);
To be continued… Giugno 2017: riferisce di non tollerare più amitriptilina gtt, per senso di confusione e rallentamento; si introduce duloxetina 30 mg, da aumentare a 60 mg; Dopo circa un mese, di sua iniziativa smette duloxetina e mantiene terapia con ossicodone-naloxone 20-10 e inizia nuovamente ad assumere amitriptilina. Attualmente solo in terapia con ossicodone-naloxone 20-10 e al bisogno paracetamolo 1000 mg In attesa di nuova valutazione con RM rachide di controllo
Lombalgia cronica ed amiloidosi?
Lombalgia cronica: red e yellow flags RED FLAGS YELLOW FLAGS - Età di insorgenza maggiore di 55 anni Alcuni dati clinico-anamnestici, - Storia di neoplasia - Calo ponderale definiti yellow flags sono - Febbre di origine ignota indicativi di pazienti che - Deficit motori estesi presentano un elevato rischio (multimetamerici) - Deficit motori progressivi o di cronicizzazione del dolore disabilitanti lombare, nei confronti dei quali - Ritenzione urinaria occorre adottare trattamenti - Incontinenza fecale - Anestesia a sella specifici e intensivi per prevenire - Osteoporosi e/o fratture la persistenza a lungo termine osteoporotiche - Uso di steroidi della sintomatologia. - Trauma maggiore
Messaggi chiave Indagare attentamente sulle possibili cause della lombalgia Individuare le comorbidità algiche presenti Valutare le varie opzioni terapeutiche, in maniera personalizzata, tenendo conto dell’estrema variabilità individuale nella risposta ai trattamenti e soprattutto nell’aderenza ad essi Non trascurare le implicazioni psicologiche della sintomatologia algica Il dolore cronico non sempre è solo un sintomo, ma si configura talora come una malattia: difficoltà di accettazione medico/paziente
Grazie per l’attenzione!
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