GLI URBAN QUAD BOYS ALLA BERLINO-BRESLAU
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GLI URBAN QUAD BOYS ALLA BERLINO-BRESLAU Si è disputata dal 25 Giugno al 3 Luglio la DECIMA edizione dalla Berlino-Breslau, gara valida per il campionato Europeo Truck-Trial, alla quale due componenti degli UrbanQuadBoys di Milano hanno partecipato. I loro nomi: Lolly Daniele Lolly Daniele
e Giorgio Salice rispettivamente su Kawasaki KWF 650 (detto KATERPILLAR) e Yamaha Grizzly. Giorgio Salice Appena tornati dalla nostra avventura in Africa, Giorgio mi dice: “cosa ne pensi di partecipare alla DAKAR EUROPEA? Io e te, con i nostri quad?” La domanda postami a bruciapelo mi ha lasciato un po’ basito, ma…………sotto sotto mi allettava. Così ci mettiamo a tavolino e facciamo il punto di ciò che avremmo avuto bisogno per affrontare una prova così dura. Per quanto riguarda lo spostamento dei mezzi dall’Italia fino in Germania e ritorno e la logistica per i trasferimenti delle varie tappe, ci siamo appoggiati al veterano e sempre precisissimo Loris della JOLLY RACE di Brescia che gia’ ci aveva accompagnati in Tunisia. Sistemato questo lato organizzativo ci siamo preoccupati di affittare i camper per
noi e per il resto del gruppo. Tra i piloti della Jolly Race, (Lionello, Loris,Nicola, Michele detto Buby) e i loro rispettivi navigatori (Duilio,Corrado, Stefano, Beppe), il meccanico a seguito, gli assistenti alla logistica (Roberto,Pierpaolo) e il grande cuoco nonchè direttore della logistica Livio: la nostra squadra corse era composta da ben 14 persone!!! Partiamo da Milano giovedi 25 giugno sera e alternandoci alla guida dei vari camper, dopo 1.250 KM arriviamo a Dresda dove ci aspettavano Loris e Livio con le macchine da gara e i nostri “amici” Quad. Da qui il trasferimento per arrivare al “Campo Base” del Prologo da dove sarebbe partita la nostra avventura.
Espletate le formalità delle verifiche allestiamo il nostro paddock che ci avrebbe ospitato per i prossimi due giorni. Breafing dell’organizzazione al venerdi sera e al sabato trasferimento in città dove ci attendeva la partenza su di una bascula tra gli applausi degli spettatori incuriositi da tutte queste strane vetture: 180 moto, 160 auto, 20 quad,80 camion!!
Partenza nel centro della città sulla bascula. Devo dire che trovarsi tra questi mostri di camion fa una strana impressione. Mostri a 4, 6 e 8 ruote motrici con motori fino a 800 cv che non si fanno molti problemi a passare anche dove non c’è spazio sufficiente!!
Per quanto riguarda il parco quad, si sono presentati al via Honda Rincon, Kawasaki ATV 650 e 400, Yamaha Greezly, Polaris Scrambler 500 4x4, Sportman 700 EFI e alcuni ArticCat. Finita la presentazione ci siamo diretti alla cava dove aveva inizio il prologo. Un roadbook da 110km da effettuarsi in una immensa cava con passaggi tecnici al limite dell’impossibile!! Oggi posso tranquillamente affermare che se non fossi stato in gara e mi fossi trovato ad affrontare alcune di quelle IMPOSSIBILI discese o salite al limite del ribaltamento, probabilmente avrei cercato strade alternative perché ritenute IMPOSSIBILI da praticare!!! Ed invece Giorgio ed io salivamo e scendevamo come dei forsennati su quei tracciati che erano resi ancora piu’ difficili dal fatto che erano da attuarsi nel minor tempo possibile. Comunque a fine della prima giornata ci siamo classificati 54 e 55esimi!! Carichi e contenti del risultato, andiamo a riposare per essere pronti per la seconda tappa. Domenica ci aspettavano 70KM che si sviluppavano nella zone adiacenti alla cittadina che ci ospitava, Senftenberg, per poi finire ancora una volta nella cava dove ci attendeva il percorso del giorno
prima ma reso quasi impraticabile dal passaggio dei mastodontici camion!! Tra il primo e il secondo giorno si mietono gia’ le prime vittime. Rotture e cappottoni di ogni tipo iniziano a scremare il parco dei partecipanti. Alla fine di questa seconda tappa avevamo risalito la classifica fino alla 24esima e 25esima posizione! Sempre molto stanchi ma contenti non sapevamo ancora nulla di quello che ci
avrebbe effettivamente aspettato nei prossimi giorni. Tutto questo, che gia’ ci sembrava “un delirio”, non era nulla rispetto a cio’ che avremmo dovuto superare!! Carichiamo i quad sul camion per un trasferimento di 150Km che ci porta in Polonia ed esattamente a Sulecin. Il tempo non ci era amico, anzi, ogni giorno si partiva con il sole e poi venivamo investiti da una “valangata” di acqua che unita al freddo non ci rendeva sicuramente facile superare le dure giornate di gara. La terza tappa prevede 141 KM di “DELIRIO TOTALE”! La navigazione era difficilissima e lo scenario si sviluppava dentro la fitta boscaglia polacca. Dopo 70 KM di fango e guadi, ci siamo trovati difronte ad un grosso problema. Il controllo orario era stato posizionato al di là di una palude profonda circa 2 metri!!! e per poter prendere l’agognato timbro del controllo bisognava assolutamente attraversarla.
Mentre valutavamo in quale punto tentare il guado, tre auto si lanciavano nella palude e tutte si INNABISSAVANO fino al tetto!! Eravamo rovinati. Se sono sprofondate loro, a noi che succedera’??? e mentre ce lo chiedevamo i navigatori delle tre jeep scendevano giu’, si immergevano nel fango e brandendo i verricelli iniziavano un lento tentativo di arrivare all’altra sponda. Il primo a passare di noi è stato Giorgio che aiutato da me e dal nostro amico quaddista tedesco Frank Hemmann tentava l’impresa che però fallisce. Il suo Grizzly affondava miseramente e dopo aver faticato a portarlo a riva iniziava il lungo lavoro di smontaggio e pulizia per tentare di rimetterlo in moto. Io tornavo sull’altra riva dovendo reimmergermi fino al collo insieme a Frank ( suYamaha Bunshee 350) per tentare di far passare il mio Katerpillar. Risultato identico! Affondava anche lui. Così anche per me inizia il
lungo lavoro di ripristino reso ancora piu’ difficile dalla pioggia incessante e dal vento gelido! Vi posso confessare che mi è passato per la testa di abbandonare la competizione più di una volta! Quando sei stanco e hai freddo perché sei completamente bagnato e sai che hai ancora da fare 170 KM per arrivare al “Campo” dove poterti fare una doccia calda, ti può capitare qualche momento di sconforto anche perché non sapevamo cosa ci attendesse nei chilometri mancanti. Magari un altro guado??!!!!?? Magari una palude??!!. Comunque raccolte le energie siamo ripartiti. Lolly Daniele, Frank Hemmann, Giogio Salice in un momento di riposo a fine tappa.
Sembra un racconto di un “addestramento militare” al limite della sopportazione, ma poco ci mancava. Comunque finiamo la prova alle 20,30 e dope esserci gustosamente rifocillati, ci dedichiamo al meritato riposo. Come sempre una cenetta “all’italiana” preparata dal nostro Livio ci attendeva e questo ci ha aiutato a ritrovare le forze per affrontare la tappa successiva. Non sapevamo che l’organizzazione ci avesse riservato per la Quarta Tappa una sorpresa: TAPPA MARATHON da 292KM!!! tanto per gradire! Una giornata leggerina giusto per farci riposare dalle fatiche del giorno prima. Tanta navigazione e tanto tanto fango. In Polonia ogni giorno è stato accompagnato da piogge e acquazzoni e questo non facilitava sicuramente la guida sia a noi, che ai motociclisti che spesso vedevamo cadere rovinosamente. Passaggio nel bosco
Lolly Daniele Finiamo la tappa e ci ritroviamo aTrzebien dove ci aspettavano come sempre i nostri “ragazzi” della logistica con un caldo benvenuto e un paddock “da fotografia”. Da riportare l’abbandono di Loris e Corrado dalla competizione per noie meccaniche avute al loro esordiente Nissan Patrol Gr Td (non preoccuparti Loris ti rifarai l’anno
prossimo), e di Lionello navigato dal fedele Duilio sulla Mercedes G300 con il motore “bollito”. Continua invece l’avventuta per gli altri due equipaggi e tra di loro “Buby” si mette in luce sul suo Nissan preparato sempre dalla Jolly Race. Cena a base di pasta e bistecche e via a letto. Domani ci attendono ben 230KM! La quinta tappa risulterà molto dura e anche questa fangosa. Il mio Kawasaki accusa alcune noie meccaniche dovute al precedente “affondamento” e ogni tanto scoppietta vistosamente così alla sera ho dovuto smontare i carburatori per ripulirli dallo sporco aspirato nella palude. Intanto Giorgio macina chilometri su chilometri con il suo Griizly e lo porta a concludere la tappa senza troppi problemi. Arriviamo al nostro campo base intorno alle 16,00 e completamente fradici e ricoperti di fanco ci buttiamo sotto la doccia bollente interamente vestiti!!!! Il freddo ci era entrato nelle ossa e dopo 8 ore ininterrotte di guida, ci era sembrato l’unico rimedio. Ci riposiamo un po’
e facciamo un giro dell’immenso campo (da calcolare che tra gli iscritti, le macchine assistenza, i camper, i camion con i rimorchi, l’organizzazione, eravamo una piccola cittadina!!Circa 1000 persone e 600 mezzi di ogno tipo!!) Io mi lamentavo perché ho dovuto trafficare un paio d’ore per smontare e pulire i carburatori, mentre guardandomi in giro mi sono reso conto dei “cadaveri” che la DECIMA EDIZIONE della BERLINO-BRESLAU aveva mietuto. Un camion MAN 6 ruote motrici aveva intorno una decina di persone che lavoravano per sostituirgli il cambio. Varie Jeep tra cui quella dell’italiano Pivetta aveva il ponte anteriore a pezzi e il riduttore in poltiglia. Va be. Tutto sommato mi sta andando ancora discretamente, ho limitato i danni. Finito il nostro giro torniamo al camper per il meritato riposo. La SESTA e penultima tappa prevede 193KM con varie prove speciali. Una passeggiata! Ormai non ci scomponiamo piu’.Io e Giorgio, siamo provati a tutto (o almeno lo credevamo). Partenza ore 8,00 e via tra boschi, sabbioni e un immenso campo carri. La navigazione è veramente dura per i pochi punti di riferimento ed è resa ancora piu’ difficile da alcuni errori sul road-book. Così un sacco di piloti si perdono e sprecano tempo importantissimo per ritrovare la giusta rotta. I GPS fanno da padroni e grazie a loro io e Giorgio riusciamo a ritrovare la pista che tra guadi, buche profondissime, fango e sabbia ci porta a concludere egregiamente anche questa 6a Tappa. Così la nostra avventura sta volgendo al termine e per concluderla in bellezza Aighner, l’organizzatore, ha preparato un’ultima prova speciale da 40KM da ripetersi due volte tutta sui
sabbioni del campo carri. 80 Km in totale che affaticheranno mostruosamente i motori dei nostri quad. E così arriva sabato mattina e come di consueto alle 8,00 ci presentiamo al via. Qui ci troviamo difronte ad una novità, la partenza non è più a coppie o singolarmente ma a 10, stile Dakar. Molto spettacolare e scenografica, ma anche più pericolosa per i probabili contatti tra i partecipanti. Ed infatti è così: Giorgio dopo poche centinaia di metri si cappotta in una voragine per evitare un motociclista che gli era caduto davanti. Si risolve tutto in nulla, Giorgio rigira il suo Griizly e riparte come un fulmine concludendo la durissima prova al 5 posto, seguito a da me che concludevo in 6° posizione. Tutta la gara si è svolta senza imprevisti o contrattempi, grazie alla perfetta organizzazione, ormai supercollaudata, di tutto lo staff Aighner che tra mezzi logistici, personale, mezzi assistenza può vantare un parco veramente completo. Giorgio
Riflessioni: è stata una esperienza unica e incredibile che ha messo a dura prova i nostri mezzi meccani ma soprattutto la resistenza fisica e mentale. (per tirarsi fuori dalla morsa del fango, i navigatori fanno di tutto per ancorare i verricelli nel punto più alto possibile per evitare che lo sforzo faccia bruciare il motore del Winch) Non so se sono riuscito a trasmettervi le emozioni e la sofferenza che ho provato durante lo svolgimento di questa incredibile 10° edizione della Berlino-Breslau, ma spero di avervi fatto partecipi, almeno in parte, di un grande evento quale è stato.
Giorgio ed io ci stiamo riflettendo, ma pensiamo di partecipare anche alla prossima edizione dove sarebbe bello veder schierati altri quad Italiani. Quest’anno eravamo solo noi due in rappresentanza di tutti i quad che circolano sul territorio Italiano, magari leggendo questo articolo a qualcuno verrà voglia di aggregarsi a noi per una nuova ed incredibile avventura. Franck Hemmann
Loris nella cava Testo e foto di Lolly Daniele Squadra Corse Urban QuadBoys Milano Giorgio Salice Lolly Daniele
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