FOCUS PAGAMENTI: ARGENTINA - Assolombarda

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FOCUS PAGAMENTI: ARGENTINA

1. SITUAZIONE PAESE

L’Argentina è una Repubblica presidenziale federale di stampo democratico, con una popolazione
di 44,2 milioni di abitanti. Nel 2017, il prodotto interno lordo aggregato dell’Argentina ammontava a
637,4 mld di USD, mentre il PIL pro-capite era di 14.401 USD. Per quanto riguarda l’export italiano
nel 2017, secondo le statistiche di SACE questi sono stati i settori più interessati: meccanica
strumentale; chimica; mezzi di trasporto; apparecchi elettrici; metalli. I settori di maggiore
opportunità, invece, sono i seguenti: energie rinnovabili; costruzioni; automotive e componentistica;
infrastrutture; oil & gas; meccanica strumentale. Di seguito, vengono riportati i principali indicatori di
rischio dell’Argentina:

        Categoria OCSE: 6
        Rating Euler Hermes: C4
        Rating Coface: C
        Rating Atradius: Moderate-High Risk

2. NORMATIVA VALUTARIA

La moneta nazionale è il Peso Argentino (codice ISO: ARS), la cui emissione è compito istituzionale
della Banca Centrale della Repubblica Argentina (Banco Central de la Repubblica Argentina -
BCRA). Quest’ultima svolge altresì i ruoli tipici delle banche centrali, come la regolamentazione e la         1
supervisione del mercato finanziario del Paese.
Il tasso di cambio del Peso Argentino rispetto all’Euro va da un minimo di ARS 24,62 ad un
massimo di ARS 47,92 (periodo marzo 2018/marzo 2019).

Il Peso Argentino non è liberamente convertibile e la Banca Centrale limita l’acquisto di valuta estera
(foreign exchange) a seconda di alcune variabili. Nonostante le recenti semplificazioni normative,
pertanto, un numero consistente di operazioni di foreign exchange è autorizzato caso per caso.
La Administración Federal de Ingresos Públicos (AFIP) non impone più la preventiva registrazione
di ogni operazione in valuta straniera; è richiesta, tuttavia, una Dichiarazione Anticipata di
Pagamento verso l’Estero (in sigla, DAPE), tramite un portale elettronico, per determinate
transazioni commerciali come le importazioni temporanee o in regime semplificato. La procedura è
stabilità dal Regolamento Generale n. 3417 del 2012.
Ai sensi del Decreto n. 616 del 2005 (così come emendato dalla Risoluzione n. 3 del 2015), gli
operatori locali non sono più tenuti a vincolare a garanzia per un anno un importo pari al 30% delle
somme che hanno ricevuto dall’estero (ad es., in forza di esportazioni). Inoltre, il periodo entro cui
tali somme devono rimanere in Argentina prima di essere trasferite altrove (ad es., per l’importazione
di beni o servizi) è stato ridotto da un anno a sei mesi.
Gli operatori esteri possono investire in tutti i settori dell’economia a parità di condizioni rispetto agli
operatori argentini. Il regime è liberale e gli investimenti non sono soggetti ad alcuna autorizzazione
o dichiarazione, a prescindere dall’importo dell’attività. Gli stranieri possono detenere quote di
maggioranza in una società argentina.

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3. FORME DI PAGAMENTO

La normativa argentina non pone particolari vincoli circa i pagamenti adottabili nelle operazioni con
l’estero. Si registrano, tuttavia, delle peculiarità gestionali inerenti le singole forme di pagamento,
che si sostanziano essenzialmente in formalità burocratiche che devono essere espletate
dall’importatore. Di seguito analizziamo nel dettaglio le diverse forme di pagamento utilizzabili nelle
vendite in Argentina.

        3.1 Bonifico bancario

Il bonifico bancario è una forma di pagamento che gli operatori argentini prediligono tanto che
secondo statistiche recenti, la maggioranza degli importatori argentini di piccole e medie dimensioni
fa ricorso a pagamenti in forma libera (c.d. open account), in quanto le aziende hanno ancora livelli
di liquidità adeguati.
Il pagamento anticipato non è vietato dalle norme e si articola come segue: prima di effettuare il
pagamento, la banca argentina richiede all’importatore la fattura proforma e la richiesta di acquisto
di valuta estera. La documentazione comprende anche la Declaracion Jurada Anticipada de
Importacion (DJAI), che attesta l’intenzione di importare dei beni in Argentina. L’importatore ha poi
360 giorni di tempo, dalla data di spedizione, per presentare alla banca i documenti doganali che
attestano lo svincolo della merce;
Se, invece, il pagamento è differito, la banca richiede che l’importatore presenti i documenti
doganali di importazione per monitorare i beni importati, i pagamenti già effettuati e quelli ancora da
effettuare. A causa dell’elevatissimo rischio di insolvenza della controparte privata, è sconsigliabile
concedere dilazioni di pagamento ad acquirenti argentini, quand’anche il rapporto commerciale
fosse radicato.
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        3.2 Assegni bancari e cambiali

In Argentina, la materia degli assegni è disciplinata dalla Ley de Cheques (legge n. 24.452 del 1995
e successive modifiche). La legge regola l’assegno bancario comune (cheque común) e l’assegno
postdatato (cheque de pago diferido). Quest’ultimo, in particolare, è nato nei decenni scorsi in
mancanza di una disciplina legislativa, quando privati e società di ogni dimensione avevano iniziato
a dilazionare l’impegno al pagamento della banca trassata. Oggi i cheque de pago diferido sono
molto utilizzati e, come gli assegni comuni, vengono negoziati elettronicamente entro 48 ore dalla
presentazione, tramite il sistema CFU (Compensación Federal Uniforme). A partire da aprile 2019,
gli assegni postdatati sono gradualmente sostituiti da una forma di assegno elettronico (Echeq).
Ricordiamo che, in Argentina, gli assegni (e le cambiali) sono autonomi ed astratti rispetto al negozio
sottostante e vengono considerati titolo esecutivo: non è necessaria una preventiva sentenza del
giudice per agire in esecuzione contro il debitore inadempiente. Ciononostante, si sconsiglia di
accettare pagamenti da operatori argentini a mezzo assegno, comune o postdatato che sia.
La presentazione dell’assegno deve avvenire entro 30 giorni dalla sua emissione, se l’assegno
risulta emesso in Argentina.
In caso di mancato pagamento, il beneficiario deve richiedere di elevare il protesto entro due giorni
dalla notifica di rifiuto del titolo. Il protesto è condizione essenziale per poter intentare l’azione di
regresso nei confronti del traente. In caso di situazioni di forza maggiore, l’azione può essere
esercitata senza preventiva presentazione dell’assegno. L’azione giudiziale si prescrive in un anno
dalla presentazione dell’assegno
Le cambiali, invece, sono disciplinate dalla Ley Cambiaria (decreto-legge n. 5.965 del 1963 e
successive modifiche). I titoli previsti dalla legge sono la cambiale tratta (letra de cambio) e il pagherò
cambiario (vale o pagarè). Il loro uso non sembra molto frequente, anche in considerazione del fatto
che l’assegno postdatato viene largamente utilizzato. In caso di esportazione di beni strumentali, è

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comunque valutabile, laddove ci siano i requisiti e le condizioni (dilazione dai 24 mesi in su con il
15% pagabili in anticipo), ricorrere alla polizza Credito Fornitore (supplier’s credit) di SACE, con
voltura (cessione di tutti i diritti della polizza rilasciata a favore dell’esportatore) della stessa a favore
di una banca disposta a scontare gli effetti cambiari con la tecnica del forfaiting.
Tassi per il forfaiting: 5%-6% sopra il Libor (3 anni)

        3.3 Incassi documentari

Ancora oggi, alcuni operatori argentini fanno ricorso all’incasso documentario (documents against
payment o documents against acceptance). In spagnolo, questo metodo di pagamento viene definito
cobranza documentaria de importación. Dalla data in cui la banca effettua il pagamento a vista o
si assume l’impegno ad effettuarlo, l’importatore ha 90 giorni per presentare alla banca i documenti
che comprovano lo sdoganamento della merce.
Generalmente, le banche argentina acconsentono che l’operazione venga assoggettata alle norme
della CCI (Norme Uniformi sugli Incassi - NUI 522), che forniscono un quadro di regole adottato
internazionalmente. Per sua natura, questo metodo di pagamento non garantisce il buon esito
dell’operazione quand’anche l’invio dei documenti per il pagamento o per l’accettazione (con
successivo pagamento alla scadenza) segua il canale bancario, in quanto le banche che
intervengono nell’operazione non si assumono alcun impegno e responsabilità circa l’effettuazione
del pagamento.

        3.4 Crediti documentari

In Argentina, i crediti documentari sono principalmente adottati dalle aziende di medie e grandi
dimensioni. In ogni caso, anche aziende più piccole - purché di buon rating creditizio - fanno ricorso           3
a questo importante strumento in grado di tutelare sia le ragioni dell’importatore che quelle
dell’esportatore.

              Caratteristiche Crediti documentari emessi da banche Argentine
                                           possibile; è fortemente consigliato che la banca emittente la
 Conferma
                                           richieda.
 Commissioni di conferma                   circa 4% per un anno
                                           per pagamento (a vista, differito, misto) presso una banca
                                           designata. Alcuni crediti utilizzabili per pagamento
                                           menzionano il trassato (drawee) e la scadenza delle tratte (ad
 Modalità di utilizzo
                                           es. drafts at sight); si tratta di diciture idonee solo ai crediti
                                           utilizzabili per accettazione o negoziazione

 Norme applicate                           UCP 600 della CCI
                                           non sempre; molte volte, le lettere di credito argentine
                                           presentano riferimenti come “EXW Value” o “Value: DAP
 Uso degli Incoterms®
                                           Buenos Aires”, che non possono essere giuridicamente
                                           ricondotti agli Incoterms®
 Lingua del credito                        inglese
                                           inglese. In alcuni casi, determinate espressioni o riferimenti al
                                           credito documentario devono essere scritte in spagnolo su tutti
 Lingua dei documenti
                                           i documenti

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Dopo avere presentato le caratteristiche essenziali, vediamo quali sono le criticità principali
riguardanti i documenti richiesti e le condizioni aggiuntive:
    - fattura commerciale: la commercial invoice è generalmente richiesta in 3 originali e 3 copie.
       A volte, essa deve riportare una dichiarazione giurata, firmata dal beneficiario o da suo
       rappresentante. Il testo di tale dichiarazione, scritto in inglese o in spagnolo, prevede quanto
       segue: “Dichiariamo, sotto la nostra responsabilità, che quanto contenuto nella presente
       fattura è veritiero e che gli importi in essa riportati sono quelli che effettivamente saranno
       pagati. Dichiariamo altresì che non vi sono convenzioni volte a modificare i predetti importi”;
    - distinta dei colli (packing list): a prescindere dalla modalità di trasporto, il packing list è
       quasi sempre richiesto in 1 originale e 3 copie;
    - documento di trasporto: di solito, si tratta una bill of lading (polizza di carico marittima).
       Non sono infrequenti, tuttavia, le lettere di vettura aerea (air way bill). Nelle condizioni
       aggiuntive, possono essere contenute prescrizioni inerenti la polizza di carico, come ad
       esempio “third party/forwarder bill of lading acceptable”;
    - certificato di origine: se non è indicato il soggetto che deve emettere il certificato (ad es.,
       Camera di Commercio nel Paese dell’esportatore), quest’ultimo può essere redatto dal
       beneficiario stesso;
    - dichiarazione del beneficiario: spesso, il beneficiario deve presentare alla banca un
       documento con cui quest’ultimo dichiara di aver spedito all’ordinante un plico contenente
       copie dei documenti richiesti ad utilizzo del credito documentario;
    - altri documenti: in base alla natura dei beni, possono essere richiesti specifici documenti,
       come: il certificato attestante le norme di buona fabbricazione (per medicinali e prodotti affini);
       il certificato di libera vendita e il certificato di analisi (per medicinali e prodotti affini; per
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       prodotti cosmetici e destinati all’igiene personale); il certificato fitosanitario (per piante,
       prodotti vegetali e macchinari usati destinati all’agricoltura); il veterinary health certificate for
       live animals (per animali vivi) e il veterinary health certificate for animal products (per prodotti
       derivati); eccetera;
    - condizioni aggiuntive: generalmente sintetiche, le additional conditions fanno riferimento a
       prescrizioni che devono essere osservate per tutti i documenti o per alcuni di essi (come
       fattura commerciale e documento di trasporto). Sono altresì contenute le modalità di inoltro
       dei documenti e le conseguenze delle eventuali riserve. Può accadere che alcune banche
       argentine disapplichino determinati articoli delle UCP 600; in tal modo, esse si esonerano da
       ogni responsabilità per atti compiuti in forza della lettera di credito.

4. GARANZIE A PRIMA RICHIESTA

In Argentina, la materia delle garanzie presenta dei profili peculiari. Una prima tipologia di garanzia,
infatti, trova disciplina agli artt. 1810-1814 del Codice Civile; tali garantías unilaterales si riferiscono
principalmente ai rapporti interni e prevedono una normativa piuttosto scarna, che va ad integrare
i principi generali in tema di obbligazioni e contratti. Può essere che tali garanzie siano emesse
anche da enti pubblici in appalti internazionali, poiché le norme lo consentono (art. 1811 lettera a.),
ma non si sa con che frequenza ciò accada e, inoltre, è sconsigliabile che un operatore straniero si
affidi a uno strumento siffatto.
Per i rapporti internazionali, le migliori banche argentine seguono la prassi nordamericana e
conoscono solo le standby letter of credit, che vengono assoggettate alle UCP 600. Generalmente,
si distinguono le standby in cartas de crédito standby recibidas, quando la banca argentina funge
da mero avvisante di una garanzia emessa da banca estera, dalle cartas de crédito standby
emitidas, se l’istituto di credito argentino emette la garanzia a favore di un soggetto straniero.

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Quasi due decenni fa, la banca centrale aveva disposto un modello di standby internazionale,
emesso in forma libera, tendenzialmente uniforme alla prassi bancaria dei Paesi occidentali. Di
seguito riportiamo alcuni elementi caratterizzanti le garanzie in Argentina:

•    Tipi di garanzie e norme applicabili: standby letter of credit; garantías unilaterales disciplinate
     dal Codice Civile argentino. Le norme applicate sono le UCP 600, le Circolari del Banco Central
     e, per le garanzie unilaterali, il Codice Civile (artt. 1810-1814)
•    Caratteristiche essenziali: se soggette alle norme della CCI, sono irrevocabili, a prima
     richiesta, autonome ed astratte; se soggette al Codice Civile sono irrevocabili e a prima
     richiesta, ma non è specificato il profilo dell’autonomia rispetto al rapporto sottostante
•    Estinzione alla scadenza: sì, se soggette alle norme della CCI
•    Controgaranzia: possibile, a seconda della solidità della banca emittente; caldamente
     consigliata
•    Format di emissione: Swift MT 760 o MT 700.

5. SISTEMA BANCARIO

In Argentina, il comparto bancario è regolato dalla legge n. 21.526 del 1977; in virtù di quest’atto
legislativo, la BCRA (Banca Centrale della Repubblica Argentina) è posta come organismo
regolatore dell’intero sistema. Le banche commerciali sono di tre tipi: quelle di proprietà dello Stato,
le banche private locali e le filiali di banche estere. Per poter intraprendere attività bancarie nel
Paese, queste ultime si devono registrare presso la BCRA e devono ottenere un’apposita
autorizzazione. In aggiunta, le filiali di banche estere devono rispettare requisiti minimi di capitale.   5
Alla fine degli anni ’90, in Argentina c’erano 120 banche; in seguito alla crisi dello scorso decennio,
ne sono rimaste circa 60. In ogni caso, il sistema bancario appare più solido rispetto al recente
passato. Alcune banche pubbliche hanno fatto passi in avanti a livello di management e, di
conseguenza, hanno beneficiato di una consistente crescita dei depositi negli ultimi anni. In linea
generale, comunque, tutte le banche godono di migliore qualità del portafoglio-clienti: una clientela
migliore si traduce in rischio di credito minore e un accesso al credito più agevole. Ciononostante,
la salute del sistema bancario risente dell’economia di un Paese e gli analisti non sono fiduciosi circa
la capacità dell’Argentina di crescere: il Paese è attualmente in recessione, la svalutazione del Peso
è preoccupante e l’inflazione erode la ricchezza dei cittadini.

                                      Principali banche in Argentina
                    Banco Galicia; Banco de la Nacion Argentina; Banco Macro; Banco Hipotecario;
 Locali
                    Banco Patagonia; Banco Provincia
                    HSBC; Standard Chartered; Commerzbank; Credit Agricole; BNP Paribas;
                    Société Générale; Banco Santander; BBVA; Bank of America; Citibank; First
 Straniere
                    International Bank; JP Morgan Chase & Co.; Bank of Tokyo Mitsubishi; Industrial
                    and Commercial Bank of China
                    BNP Paribas (capogruppo della nostra BNL); Credit Agricole (capogruppo della
 Italiane           ex Cariparma)

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