FISH FREE LA TUA GUIDA 100% VEGETALE PER SOSTITUIRE IL PESCE - IOSCELGOVEG
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FISH FREE LA TUA GUIDA 100% VEGETALE per sostituire il pesce Esistono numerose alternative pratiche e veloci che permettono di gustarsi un buon piatto di mare senza alimentare la pesca industriale o gli allevamenti, sistemi che contribuiscono entrambi allo svuotamento e all’inquinamento dei mari, quindi perchè non provarle? In questa guida troverai dei suggerimenti per ingredienti, alimenti sostitutivi e ricette tutte vegetali che si possono trovare nei supermercati, negozi o che si possono fa- cilmente ordinare online. Sperimentali tutti!
FISH FREE - La tua guida 100% vegetale SOSTITUTI VEG DEL PESCE Tra i comfort food più famosi da man- giarsi a casa quando proprio di cucinare si ha poca voglia spiccano sicuramente i bastoncini di pesce impanato. Tra le marche più famose che li producono troviamo Quorn reperibile online e Ve- gamo che è possibile trovare in alcuni supermercati. Una degna alternativa al fish burger tradizionale è quello di Vi- vera. Nei supermercati più forniti ades- so è possibile reperire anche il tonno ve- getale: il Vuna. Lo trovi nel banco frigo ed è perfetto per farcire panini, nelle insalata o per preparare un buonissimo sugo. Questi e tanti altri prodotti si possono ordinare anche online. Tra gli e-shop più famosi e forniti troviamo iVegan. it oppure Veganobio.it e Biosalute. In questo caso la scelta aumenta esponen- zialmente, si trova di tutto: dai prodotti panati, al carpaccio, ai gamberoni veg, al trancio di salmone vegan. 3
FISH FREE - La tua guida 100% vegetale CAVIALE VEGETALE Ebbene sì! è possibile trovare anche il cavia- le vegetale, è a base di alghe ed è reperibile online oppure nei negozi etnici/orientali. Per- fetto e utile per guarnire tartine e altri stuz- zichini gourmet. ALGHE Nel mare non ci sono solo animali, ma anche vegetali: le alghe. Queste, rispetto alle loro controparti animali, hanno il vantaggio di essere prive di colesterolo, oltre che possedere un’elevata concen- trazione di sali minerali, vitamine e omega3. L’alga più famosa e facile da trovare al supermercato probabilmente è l’alga nori, quella che viene comunemente usata per il sushi. Si può usare anche in moltissime altre ricette, compresa una sua versione fritta e impanata da servi- re come snack o antipasto. In quasi ogni supermercato si possono trovare anche delle alghe secche o fre- sche molto saporite, si possono utiliz- zare per dare un tocco in più alle insa- late o ad altri piatti, come per esempio dei golosi spaghetti al sapore di mare aggiungendo le alghe arame, kombu, dulse o wakame. 4
FISH FREE - La tua guida 100% vegetale RICETTE AL SAPORE DI MARE SUSHI DI BETTI TAGLIETTI 40 minuti 2 porzioni Ingredienti • 380 g di riso • 2 cucchiaini di originiario sale • 480 ml di • fogli di alga acqua nori • 70 ml di aceto • salsa di soia di riso o di • wasabi mele • peperoni • 35 g di zucchero • avocado • cetrioli PROCEDIMENTO NOTA: come ripieno potete utilizzare tutte le verdure che vi vengono in mente: avocado, peperoni cotti al forno e spellati, barbabieto- la cruda marinata, farinata di ceci, cetrioli, asparagi, germogli, semi di sesamo tostato e molto altro. Sciacquate il riso finché non rilascia più 5
FISH FREE - La tua guida 100% vegetale amido: per prima cosa mettete il riso in una ciotola, aggiungete acqua fredda e scolatelo senza massaggiarlo. Mettetelo di nuovo nella ciotola, aggiungete ac- qua, massaggiatelo con le dita e scola- telo. Continuate così finché l’acqua non è limpida. Dopo l’ultimo risciacquo la- sciatelo nel colino a riposare 15 minuti. Trascorso il riposo mettete il riso nella pentola, aggiungete l’acqua e coprite col coperchio. Ricordatevi: non dovrete to- glierlo mai. Mettetelo sul fuoco a fiamma alta finché non bolle, a questo punto abbassate al minimo e contate 15 minuti. Trascorsi questi, alzate la fiamma al massimo per 15 secondi e poi spegnete. Ancora una volta, non alzate il coperchio ma fate ri- posare 15 minuti. Mentre il riso cuoce, in un secondo pen- tolino mettete aceto, zucchero e sale e scaldate a fuoco basso mescolando, fin- ché lo zucchero non si è sciolto. Questo è il condimento che verserete sul riso, ma non direttamente, bensì versandolo sul dorso di un cucchiaio o una spatola di le- gno, in modo che sul riso non arrivi una cascata di aceto in un punto solo. Poi mescolate il riso tagliandolo con la spatola di legno: in questo modo si insa- porirà senza spappolarsi. Importante: non preparate il riso il giorno prima, né mettetelo in frigo, perché deve essere tiepido quando lo lavorerete. Bagnate le mani in una ciotola di acqua e tamponatele su un tovagliolo, quindi distribuite il riso sull’alga lasciando un cm alla fine. Ponete il ripieno al centro e arrotolate pigiandolo con le dita. Taglia- te in sei porzioni e servite con salsa di soia, wasabi e zenzero marinato. 6
FISH FREE - La tua guida 100% vegetale INSALATA DEL POLPO FELICE DI STEFANO BROCCOLI 20 minuti 4 porzioni Ingredienti • 2 carote • 1 bicchiere di • 300 g di patate cognac • 1 cipolla • 1 cucchiaio di salsa di soia • 100 g di piselli • una manciata • 2 spicchi di di alghe aglio secche • 1 mazzo di prezzemolo PROCEDIMENTO Lasciate a marinare in frigorifero per 2 ore una sola delle due carote tagliata a cubettoni con le alghe (se le userete), la cipolla tagliata grossolanamente, la sal- sa di soia, il cognac, l’aglio e poca acqua. Con il liquido della marinatura, fate sal- tare in padella la carota marinata per 10 minuti, aggiungendo poca acqua. Adesso tagliate l’altra carota, ottenendo degli spaghetti utilizzando uno sbuc- ciapatate o per chi lo possiede, lo stru- mento apposito per fare gli spaghetti di verdura. Disponeteli su di un piatto. Lasciate raffreddare la carota che avrete fatto cuocere e quando è tiepida, aggiungete i restanti ingredienti per far insaporire tutto. Disponete le verdure insaporite sul letto di spaghetti di carote. 7
LO SAI DA DOVE VENGONO I PESCI CHE MANGIAMO? L’acquacoltura (l’allevamento intensivo dei pesci) è nata per fermare l’impoverimento di mari e oceani causato dalla pesca. Ma la maggior parte delle specie ittiche allevate sono carnivore. Ciò significa che i pe- sci negli allevamenti vengono nutriti sfruttando gli stock ittici selvatici; per esempio per produrre 1 kg di salmone allevato ci vogliono fino a 3 kg di pesci selvaggi. La gestione di questi allevamenti è simile a quella per la produzione di carne e lo sono anche le problematiche per gli animali. Sovraffollamento, ferite, vasche senza nessuno stimolo o arricchimento ambientale nelle quali i pesci passano circa 18 mesi, cattura con reti che provoca un elevato stress e dolore agli animali, morte per asfissia nella maggior parte dei casi. I pesci negli allevamenti intensivi vivono in condizioni critiche. La loro è una sofferenza silenziosa. Anche la pesca in mare aperto comporta un impatto ambientale deva- stante. Basti pensare ai danni della pesca a strascico sull’ecosistema marino e al fatto che secondo la Fao nei soli Mar Mediterraneo e Mar Nero sono sovra-sfruttati il 62,2% degli stock ittici. ANCHE I PESCI sono intelligenti, provano dolore e sono socievoli. Scegli di non mangiarli. SCOPRI DI PIÙ SU www.ioscelgoveg.it 8
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