"Filastrocche e rime alla maniera di Gianni Rodari" - Concorso di poesia Luigina Ferrarese Bortolato - IC ...

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"Filastrocche e rime alla maniera di Gianni Rodari" - Concorso di poesia Luigina Ferrarese Bortolato - IC ...
"Filastrocche e rime alla maniera di
           Gianni Rodari"

            Concorso di poesia
        Luigina Ferrarese Bortolato

    Parrocchia di San Giorgio – Chirignago (Ve)

         Aprile 2020 Festa del patrono
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GRAFICA DI COPERTINA – Grazia Scaggiante

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A Luigina nostro…Capitano

       Le tue parole sono state …
            come due ali per capire
          quanto anche una poesia
             può essere importante
      con la sua fragile lunghezza
 ma con il suo profondo significato.

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Da persona molto legata alle procedure, ai
numeri ed alla razionalità ho cercato un modo
per descrivere questo libro di poesie, perché pur
prendendo queste poche righe come un esercizio
di stile e non avendo la presunzione di saper
scrivere né una prefazione, né tantomeno una
poesia, volevo scrivere qualcosa di coerente.
Ho provato così a leggere qualche poesia
d’autore e un momento dopo una poesia dei
nostri bimbi. La cosa lampante di cui mi sono
reso conto, mentre leggevo, è che la poesia è una
diretta espressione del proprio animo e più esso
è libero da condizionamenti più la poesia è
bella!
E chi meglio dei bambini può esserne
interprete?
Con questo nuovo punto di vista rileggendo le
stesse poesie dei nostri bimbi appena lette, sono
riuscito a vederle a colori, non come una
successione di parole ed anche quelle che
sembravano sconclusionate apparivano
bellissimi dipinti di sincerità.
Vi invito ora a leggere o rileggere questa
magnifica raccolta di pensieri e arte allo stato
puro, tessuti e dipinti con le parole più semplici.

                   Il Presidente
         del Consiglio Comitato Genitori
    dell’Istituto Comprensivo “C. Colombo”
                    Nicola Bon

Chirignago, aprile 2020

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Istituto Comprensivo
             “Cristoforo Colombo”
             Chirignago Venezia

Dedicato a..

A 100 anni dalla nascita, abbiamo dedicato
questa raccolta di poesie a Gianni Rodari
poeta dei bambini, maestro, scrittore,
pedagogista, giornalista, “uno fra i
maggiori interpreti del tema fantastico”.

Nato nel comune di Omegna, sul Lago
d’Orta, in Piemonte nel 1920, “insegnò
anche agli adulti” dicono alcuni, “poeta
dell’infanzia per un’infanzia poetica”
scrivono altri ma anche colui che, alla
domanda se esiste una poesia per bambini
rispose: “ Non può esistere una poesia per
bambini più che non esista una poesia per
avvocati, o per vigili notturni. La poesia esiste
autonomamente, a prescindere da chi si trova ad
essere il destinatario del suo messaggio, o non
esiste. Ci sono invece poesie che possono essere
capite, sentite, diciamo pure vissute dai
bambini, ..che siano state scritte per bambini
oppure no.. io ho scritto molti versi per bambini
per lo più comici.. Non li ho mai chiamati
poesie, ma filastrocche. Semmai "poesie per
ridere.”

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Eppure, Gianni Rodari è stato uno dei più
celebri scrittori italiani per l’infanzia del
XX secolo. Nel 1970 ha ricevuto, primo e

unico italiano fino a oggi, il Premio Hans
Christian Andersen, considerato il
“Piccolo Premio Nobel” della narrativa
per l’infanzia, che riconosce il suo
grandissimo lavoro in termini di
numerosità e di qualità, rivolto in gran
parte ai ragazzi certo ma sempre, tra le
righe, ricco di riflessioni sull’umanità.

                 Grazia Scaggiante insegnante
                  Gruppo Culturale A. Luciani

Chirignago, aprile 2020

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TEMA

     Filastrocche e rime
alla maniera di Gianni Rodari

      “Giochi di parole,
      filastrocche e rime
      che fanno riflettere
         con il sorriso”

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Poesie segnalate
degli alunni della Scuola Primaria
      “Cristoforo Colombo”

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Classi Prime

La torta di cioccolato

La torta al cioccolato e lampone
era così buona…
l’ ho mangiata in un boccone!
Non avevo mal di pancia,
ed ho mangiato anche quella
al cioccolato e arancia!

Sara Saretta
è una bimbetta
che va sempre di fretta.

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Classi Seconde

Sera/serra

C'era una volta una signora
che andava nella sua serra ogni ora,
a innaffiare le piante
per averne tante.
Margherite, bucaneve e rose,
gerani, tulipani e mimose.
La serra era piena di colori
con tutti questi fiori.
Quando metteva via la terra,
di sera chiudeva la serra.

C’era una volta Alice Cascherina,
che cascava nella minestrina,
con la testa spesso finiva nel budino.
Poi cascava nei bicchieri e anche nel trenino.
Ma chissà? Dove ancora cascherà? Nel cestino?
Qualche volta casco anch’io…
quindi, speriamo di non finire nel brodino…

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Il mio pesciolino

Pesce pesciolino
che fai un pisolino
nell’acquario di casa mia quando tutti sono via.
Torno a casa e ho svegliato
 il mio pesce addormentato
poi mi guarda con gli occhi a palla
nuota e balla.

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Classi Terze

Se comandasse mia mamma Gina

Se comandasse mia mamma Gina
vorrebbe un’altra piccolina,
se sarà troppo carina giocherà tutto il giorno
e non si stancherà se c’è una torta intorno,
se ci saranno i tuoni non andrà fuori.
Se mia sorella Marta comandasse farebbe centinaia
di disegni sulla carta!
Mia zia Elle fa delle buone frittelle.
Alla mia mamma ho fatto una bella treccia
ma sembra una freccia.
Se non è come penso io?
Sarà come pensi tu!
La mia mucca farà “Muuuu”.
Se il mio gatto diventa un matto
Se sarà buffo non sarà sbuffo!
Penso che nella mia testa,
mi venga una bella festa,
ecco la mia poesia buona fantasia e un trucchetto
non è uno scherzetto.
Se io comanderò dirò: “Ora basta con la pasta!”
Sarà al gusto di gelato,
lo metterò a lato.
A Carnevale ogni scherzo vale!
Se metto un po’ di sale
all’insalata, lei sarà salata e non è male,
sono stanca vado in banca
con le banconote mi comprerò delle carote.

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Buon anno a te

Buon anno a te
buon anno a me
e anche alla gallina
che fa cocodé,
 e alle figlie di Madame Dorè.
Al bambino che dice Trentatré
e alla mosca che fa tse-tse.
A quelli di Roma
a quelli di Barcellona
e ai bottoni del gilè
e a quelli che pensano soltanto a Te.

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Classi Quarte

Bisogna amare tutto

Tutti abbiamo un cuore
tutto pieno d’amore,
bisogna amare tanto
perché l’amore è come un canto.
Senza amore si cresce con fatica
ma prima bisogna diventare amica.
Per calmare la guerra
bisogna amare tutta la terra.
Il male è sempre dappertutto
bisogna farlo sparire con un trucco.

Carnevale

Ogni scherzo a Carnevale
tutti dicono che vale,
purché ognuno sia educato
e non troppo esagerato.
Or facciamo un girotondo
per unire tutto il mondo
con la nostra compagnia
la più bella che ci sia.

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Un poeta d’oro

Gianni Rodari fa rime per ore,
ogni sua parola per me è un vigore.
Le sue rime sono lunghe, larghe, hanno elasticità
e danno ad ogni bambino felicità.
Ha fatto rime in grande quantità,
mi colpisce la sua specialità.
Ho ascoltato tutte le sue poesie
e non dice mai bugie.
Le sue poesie sono talmente belle per me
che quando le leggo mi sento un re.
Fa le rime e ci insegna grammatica,
però anche un po’ matematica.
Fa le rime sulla punteggiatura,
le sue filastrocche fan sparire la paura.

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Classi Quinte

Il paese che brilla

Nel mio paese l'amicizia brilla
come una scintilla.
Qua non sei mai di malumore
perché regna il calore.
Di piaceri ne facciamo
e le parole ben scegliamo.
La felicità non va mai via
come nel cielo una scia.
Anche gli animali sono nostri amici
ho le loro foto dentro le cornici.
É un paese di tranquillità e allegria
questa è proprio casa mia.

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Se io fossi un gufo
conoscerei la notte.
Aprirei i miei grandi occhi
per guardare le stelle
luminose nel cielo, belle,
svolazzerei di ramo in ramo
per sentire l’ebrezza dell’aria
vorrei tanto spiare
la gente severa
che cammina quatta quatta nella sera.
Forse mi farei avvicinare
dai più piccini
quelli che tutti chiamano bambini
ma alla fine tornerei
al mio albero stellato
nel silenzio incantato.

La R che si vantava

C'era una R tanto vanitosa
che si credeva la più importante e famosa.
Ma un giorno la P volle vendetta
e di notte rubò alla R una gambetta.
Il giorno dopo la R trasalì
perché la sua gambetta non era più lì.
La cercò fino in Cina
ma neanche lì era la sua gambina.
La P però male stava
per quella vendetta che tanto cercava.
Il giorno dopo la P si scusò
e alla R la gambetta riconsegnò.
La P spiegò le sue motivazioni
che la R capì senza troppe spiegazioni.
Da quel giorno parole belle e complimenti
furono usate per tutti i presenti.
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a cura del

Gruppo culturale “A. Luciani”
     Chirignago - Ve

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