Facciate rivestite con materiali rigidi - Sistemi CERAMO & CERAMO-ROBUSTO Progettazione ed esecuzione di isolamenti termici esterni a cappotto con ...
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Facciate rivestite con materiali rigidi Sistemi CERAMO & CERAMO-ROBUSTO Progettazione ed esecuzione di isolamenti termici esterni a cappotto con rivestimento in ceramica, pietra naturale, clinker, mosaici in vetro e pietra artificiale
Ci assumiamo la nostra responsabilità verso le persone e il loro ambiente Noi di Saint-Gobain Weber siamo convinti che nell’industria delle costruzioni sia importante anche assumersi le proprie responsabilità in fatto di persone e ambiente. Weber crea benessere per le personeche lavorano i nostri prodotti o che v ivono negli edifici con essi costruiti. we care = benessere we care = Weber comprende l’importanza del lavoro dei empat ia clienti e dei partner commerciali. Con un servizio e prestazioni ottimali Weber contri- buisce ad avere successo sul mercato. we care = lunga durata Weber è consapevole delle proprie responsabilità. I prodotti e gli ingredienti sono selezionati con cura in modo da garantire la sicurezza e la salute alle persone. 2
Il vostro progetto insieme a noi Design inconfondibile e duraturo unito a efficien- Colophon 3a edizione 2020 za energetica con forme Editore: Saint-Gobain Weber SA Täfernstrasse 11b e colori vivi e vibranti CH-5405 Baden-Dättwil Testi: Saint-Gobain Weber SA Foto: Saint-Gobain Weber SA, partner commerciali Grafica e impaginazione: coray com ag, Ennetbaden 3
Prefazione 6 Introduzione 7 Requisiti specifici per i rivestimenti rigidi in facciata 8 Importante & buono a sapersi! 9 Supporti 10 Note generali 10 Supporti in calcestruzzo 10 Giunti di dilatazione / giunti di movimento 11 Giunti di frazionamento / giunti di contrazione 11 Piano dei giunti 11 Schemi di posa 12 Piastrelle / formati 14 Larghezza giunto 15 Rivestimenti rigidi con una percentuale di giunti inferiore al 6 % 16 Sistema CERAMO – Dettaglio 17 Panoramica dei sistemi 18 Sistema CERAMO 18 Sistema CERAMO-ROBUSTO 20 Realizzazione di facciate con i sistemi CERAMO 22 Esecuzione del cappotto termico 23 Applicazione dei pannelli isolanti 23 Protezione antincendio 24 Zona a contatto con il terreno 25 Incollaggio dei pannelli isolanti 26 Giunzione dei pannelli isolanti 27 Trattamento dei pannelli isolanti prima della posa dell’allettamento 27 Esecuzione con il sistema CERAMO 28 Lavorazione 28 Primo strato di allettamento, rete di armatura 28 Secondo strato di allettamento (se necessario) 28 Fissaggio meccanico 29 Disposizione dei tasselli 30 Rasatura 31 4
Indice Esecuzione con il sistema CERAMO-ROBUSTO 32 Lavorazione 32 Disposizione dei tasselli 32 Montaggio dei piattelli distanziatori ROBUSTO Spyder 32 Applicazione della rete MARMONET MA11 32 Montaggio dei clip distanziatori 33 Intonaco di sottofondo ROBUSTO KK78 33 Strato di allettamento 33 Posa del rivestimento 34 Incollaggio 35 Stuccatura dei giunti 37 Tecniche 38 Pulizia finale delle superfici 39 Trattamento delle superfici 39 Rivestimenti idonei 40 Ceramica 40 Pietra naturale 42 Pietra artificiale 43 Promemoria 44 Architetto / Progettista 44 Impresa esecutrice 44 Direttore dei lavori / Capocantiere 44 Tutti 44 Riferimenti di base / Norme 45 Schede tecniche 46 Informazioni / Glossario 47 Contatti di riferimento 48 5
Prefazione Qualsiasi facciata compatta può essere ora rifinita e abbellita con pietra naturale, vetro, pietra artificiale, ceramica, gres porcellanato e clinker esattamente con la stessa semplicità con la quale, sulla coibentazione termica a cappotto realizzata con i sistemi Saint-Gobain Weber SA, si applica da oltre 40 anni l’intonaco civile MARMORAN. Approfittate del know-how del leader di mercato svizzero Saint-Gobain Weber Utilizzando MARMORAN (il «numero 1» per la realizzazione dei cappotti termici esterni) e i prodotti Weber (l’azienda leader nei sistemi per piastrellisti e rivestimentisti) andrete sempre sul sicuro! Beneficerete inoltre dei seguenti vantaggi esclusivi Libera scelta dei rivestimenti (ad es. dal nostro assortimento Weber oppure dalla gamma offerta da un partner Weber per i sistemi CERAMO nei negozi di ceramica e pietra naturale in Svizzera, nonché da un importatore o un fornito- re di fiducia di pietra naturale da taglio e di pietra artificiale). I nostri consulenti di sistema specializzati nella ceramica e nei rivestimenti rigidi vi supporteranno con piacere In caso di rivestimenti critici o di materiali di cui non si conoscono le proprietà eseguiamo test di idoneità nel nostro laboratorio Consulenza competente da parte di oltre 40 operatori del servizio tecnico di zona e di consulenti di sistema specializzati che vi seguiranno nella fase di progettazione e saranno al vostro fianco in cantiere in tutte le regioni linguistiche della Svizzera Servizio di redazione dei capitolati d’opera e di consulenza nell’elaborazione dei dettagli a sostegno dei progettisti e degli architetti In breve Sistema CERAMO con elementi speciali per la zona dell’ar- Maggiore individualità e creatività chitrave nel design delle superfici con Garanzia di sistema legata al progetto specifico per l’intera ceramica, pietra naturale da composizione stratigrafica realizzata conformemente alle taglio, clinker, pietra artificiale e nostre disposizioni di esecuzione mosaici in vetro icurezza grazie alla nostra S Possibilità di dare libero spazio alla creatività combinando consulenza professionale e alla insieme le differenti soluzioni di rivestimento, anche in vostra progettazione accurata materiale rigido, con i tradizionali intonaci di finitura Weber MARMORAN Sistemi completamente garantiti
Int roduzione Sistemi CERAMO & CERAMO-ROBUSTO Sistemi studiati per durare nel tempo e giocare liberamente con le forme, i colori e il design Con i sistemi certificati per facciate Weber si possono realizzare con facilità elementi architettonici che fanno la differenza. Essi consentono infatti creazioni inedite e durevoli con materiali come il clinker, la ceramica, i mosaici in vetro, la pietra naturale e quella artificiale, permettendo di trovare sempre la soluzione adeguata per tutte queste attraenti tipologie di rivestimento. Saint-Gobain Weber SA fornisce la completa struttura stratigrafica di supporto: dall’isolante alla malta per giunti. I nostri consulenti specializzati assistono inoltre con piacere nel definire il design di superficie e i materiali da utilizzare. Oltre ai rivestimenti rigidi disponibili nella gamma MARMORAN è naturalmente possibile scegliere con libertà la soluzione preferita anche presso un negozio di ceramica partner in Svizzera o presso un punto vendita di prodotti marchio Weber. Per qualsiasi informazione sull’assortimento di piastrelle ceramiche e sui partner della rete commerciale, nonché per ulteriori contatti volti a concretizzare in modo professionale il vostro progetto, è sufficiente rivolgersi ai nostri consulenti alle vendite regionali. Siamo sempre al vostro fianco per qualsiasi necessità! Ambiti d'impiego I nostri sistemi sono adatti sia per gli edifici di nuova costruzione che per gli interventi di risanamento o di riqualificazione energetica. Possono essere applicati su qualsiasi supporto portante e idoneo alla posa di un cappotto termico esterno. L’esecuzione prevede in ogni caso la tassellatura attraverso il tessuto di armatura a rete o la za? rete di armatura in acciaio, assicurando così l’ancoraggio meccanico ns ulen o na c l sito del sistema alla struttura portante. Per tutti gli ulteriori dati tecnici e ra te u dirizzi a e per eventuali soluzioni speciali invitiamo a contattare uno dei nostri ide li in pur Des ate g er op competenti consulenti tecnici. Tr ov eb a w w.ch.w a pagin . w re ’ultim rochu nell ta b ues di q Servizi Tutti i servizi di Saint-Gobain Weber SA possono essere richiesti per qualsiasi tipo di sistema Affiancamento professionale nella scelta del rivestimento e del metodo di posa Progetto cromatico e campionatura, produzione di colori speciali per i giunti Assistenza al progettista nello stendere la bozza delle soluzioni di dettaglio specifiche del caso, nonché nella suddivisione delle campitu- re e nella redazione dei capitolati d’opera Dimostrazioni pratiche sulla costruzione Gres porcellanato dell’intero sistema da parte dei nostri tecnici Piastrelle di clinker delle applicazioni Mosaici in vetro Pietra naturale da taglio Consegna puntuale e precisa grazie a partner Pietra artificiale logistici affidabili Possibilità di effettuare ordini 24 ore su 24 tramite il nostro webshop Weber 7
Requisit i specifici per i rives t iment i rigidi in facciata In linea di principio le facciate devono svolgere funzioni sia protettive che estetiche. Infatti, esse riparano l’edificio dagli influssi esterni dovuti agli agenti atmosferici, contribuendo inoltre in misura significativa all’efficienza energetica dello stesso (uno dei compiti fondamentali in tempi di cambia- mento climatico e di obiettivi di CO2 definiti a livello politico). Oltre ad adempiere tutte queste funzioni, nel contempo le facciate devono però lasciare al progettista la massima libertà possibi- le nella scelta dei materiali e nel design delle superfici… ed è proprio questo che Saint-Gobain Weber offre ai progettisti con i sistemi CERAMO e CERAMO-ROBUSTO. Tuttavia è opportuno ricordare che i rivestimen- ti rigidi comportano particolari esigenze nella progettazione e nell’esecuzione. 8
Importante & buono a sapersi! Evitare un’asciugatura troppo rapida e l’esposizione precoce all’acqua piovana o a quella di condensazione. Durante l’intero processo di lavorazione e di applicazione dei singoli strati del sistema la temperatura atmosferica, quella del supporto e quella di tutti i materiali non deve mai scendere al di sotto di + 5 °C (SIA 243 / 2008, paragrafo 5.1.4 & SIA 248 / 2016, paragrafo 5.2.1). Va inoltre rilevato che dette condizioni devono essere mantenute anche durante la notte. A seconda della stagione, della posizione dell’edificio e delle condizioni metereologiche può essere necessario proteggere la struttura coprendola parzialmente o totalmente, ovvero provvedendo al riscaldamento della stessa. Se del caso contemplare il tutto nel capitolato d'appalto. Nel valutare la situazione si deve tenere conto dei seguenti fattori: posizione geografica carichi di vento previsti ombreggiamento da altri edifici o strutture circostanti vegetazione, boschi, piante nelle immediate vicinanze laghi, fiumi (variazioni del punto di rugiada) Durante la posa del rivestimento e per tutto il periodo di asciugatura la temperatura non deve mai scendere al di sotto di + 5 °C (24 / 7, come per la sottostruttura). Bisogna poi porre particolare attenzione nella stuccatura dei giunti del materiale di rivestimento. La presenza di condizioni climatiche costanti è di fondamentale importanza per una presa corretta e per una colorazione uniforme della malta minerale. Aver quindi cura che la temperatura non scenda al di sotto di + 10 °C per tutto il periodo di lavorazione. Mediante un’adeguata protezione dalle intemperie è altresì opportuno fare in modo di evitare che sulla superficie del rivestimento appena posato si formi acqua di condensa e che il rivestimento stesso subisca troppo presto eventuali sollecitazioni da pioggia battente, compromettendo così il processo di indurimento. Infatti, un’esposizione troppo rapida a situazioni di forte umidità provoca il distacco di singoli componenti della malta non ancora completamente indurita con conseguente imbrattamento della facciata. A completo indurimento le incrostazioni persistenti si possono rimuovere soltanto con grande difficoltà ricorrendo a idonei detergenti specifici. Durante e dopo la stuccatura dei giunti si raccomanda di proteggere la facciata dagli agenti atmosferici per almeno 7 giorni (SIA 248/2016 & SIA 243/2008). 9
Supporti Note generali rendersi necessaria una rifinitura / rasatura aggiuntiva I rivestimenti rigidi applicati a colla necessitano di un con il collante scelto per l’applicazione delle tessere. sottofondo perfettamente planare. Rispetto a quanto Detta mano va riportata nel capitolato come voce accade per l’intonaco civile con cui si rifinisce una separata. coibentazione termica a cappotto di tipo classico (CTEI), il rivestimento in materiali rigidi richiede quindi requisiti Supporti in calcestruzzo più elevati per quanto concerne la precisione esecutiva L’incollaggio diretto di rivestimenti del sottofondo. In ragione di ciò il tutto va specificato già rigidi su supporti in calcestruzzo nel capitolato per i lavori di coibentazione e intonacatura. richiede particolare attenzione. Ai sensi della norma SIA 248, paragrafo Adesione Verticalità, orizzontalità e planarità della sottostruttura perfetta 2.1.3, per la posa a colla di piastrelle sono direttamente correlati alla qualità dell’opera finita. su calcestruzzo gettato in opera uest’ultimo deve aver raggiunto una maturazione di Vedere in merito la tabella «Requisiti del supporto» almeno 6 mesi. Prima di applicare qualsiasi rivesti- a pagina 33. mento i supporti in calcestruzzo devono essere trattati a getto di sabbia, di sfere o di acqua in Prima di procedere alla posa del rivestimento finale il modo tale da rimuovere completamente eventuali responsabile di tale lavoro è tenuto a verificare la residui di disarmanti e / o strati di sinterizzazione. planarità, la verticalità e l’orizzontalità del supporto, Qualora si intendano realizzare stratigrafie diverse nonché le altezze ed eventuali fuori squadro. Laddove da quelle qui indicate si raccomanda di consultarsi sia prevista la posa di mosaici in vetro trasparente può prima con il produttore del sistema. 10
Giunti di dilatazione / Svizzera delle Piastrelle, la dimensione massima delle giunti di movimento campiture non dovrebbe superare i 18 m2 (3 m × 6 m). I giunti di dilatazione sono un’interruzione I giunti di frazionamento orizzontali devono essere della continuità disposti in modo tale che ve ne sia uno per piano, superficiale di un solitamente in corrispondenza del solaio in calce- Larghezza Profondità del giunto del giunto elemento costruttivo. struzzo. A seconda della direzione e della tipologia di Essi devono necessa- posa delle piastrelle, la loro posizione coincide in riamente interessare tutti gli strati e, nel caso delle genere con il normale tracciato dei giunti del rivesti- facciate realizzate con i sistemi CERAMO e CERAMO- mento prescelto. ROBUSTO, devono essere ripresi anche nel rivesti- mento in piastrelle o in pietra naturale. I giunti di frazionamento verticali vanno previsti in corrispondenza di tutti gli angoli dell’edificio (cambio di Il progetto, la tipologia, il dimensionamento e l’esecu- direzione) e all’interno della superficie della facciata, zione dei giunti devono rispettare le disposizioni della disponendoli in modo tale da non creare eccessivo norma SIA 274 «Sigillatura dei giunti negli edifici». Tutti i disturbo all’aspetto visivo generale (a seconda della giunti, compresi quelli di raccordo e quelli di fraziona- direzione e della tipologia di posa delle piastrelle) e da mento, devono essere sottoposti a controllo e manu- contenere il più possibile le operazioni di taglio. tenzione periodici. A tal pro consigliamo di concordare un programma di assistenza e manutenzione separato. Di norma i giunti elastici presentano un andamento lineare; l’unica eccezione si ha laddove, in corri- Giunti di frazionamento / spondenza di bordi e spigoli dell’edificio, si utilizzano giunti di contrazione elementi angolari presagomati i cui lati abbiano Il concetto di «giunto di fraziona- lunghezza diversa. mento» si utilizza per la suddivisione dei rivestimenti rigidi applicati su Piano dei giunti Giunta di campiture continue di grandi La posizione, la quantità e le dimensioni dei giunti devono frazionamento dimensioni. Di norma detti giunti essere definite e calcolate in fase di progetto. Tutti i sono eseguiti con masse di riempi- giunti di dilatazione strutturali della struttura portante mento elastiche opache oppure con profili speciali devono essere ripresi negli strati successivi avendo e adattati cromaticamente al materiale altrimenti cura di mantenerne invariata la larghezza e la posizio- usato per la normale sigillatura rigida tra le piastrelle. ne. I nostri consulenti saranno lieti di condividere con il Se desiderato è possibile sottoporre i giunti a un rispettivo progettista le loro solide conoscenze in materia successivo trattamento di sabbiatura o puntinatura e di assisterlo nella redazione del progetto dei giunti. al fine di ottenere una superficie quanto più identica possibile a quella del rivestimento. La realizzazione di un giunto elastico non rappresenta una misura di tenuta/sigillatura, bensì serve unicamente a compen- sare le variazioni di dilatazione termica e igroscopica cui è soggetto il rivestimento rigido. Di conseguenza i giunti di frazionamento devono essere disposti in modo tale da compensare l’espansione del rivestimento sia in direzione orizzontale che in direzio- ne verticale. La posizione, la quantità e le dimensioni dei giunti di frazionamento devono essere definite in relazione al Suggerimento formato di piastrella prescelto, all’indice di riflessione, Grazie a una scelta oculata della tipologia all’orientamento geografico, al numero e alla forma di posa del rivestimento (tessitura) è delle aperture presenti in facciata, alla larghezza dei generalmente possibile integrare i giunti giunti rigidi e, non da ultimo, alla posizione dei giunti di di movimento necessari senza che questi dilatazione strutturali. In conformità alla scheda tecnica diano eccessivamente nell’occhio! «Rivestimenti ceramici per facciate» dell’Associazione 11
Schemi di posa Läuferverband 1 Blockverband 1 2 DETAILLÖSUNG System CERAMO Verlegemuster System CERA Wilder Verband, 1 Format (höhe) und freien längen Reihenverband vertikal, parallel 3 4 Saint-Gobain Weber AG • Industriestrasse 10 • CH-8604 Volketswil • T. +41 (0)44 947 88 00 • F. +41 (0)44 947 88 66 Januar 2020 Saint-Gobain Weber AG • Industriestrasse 10 • CH-8604 Volketswil • T. +41 (0)44 947 88 00 • F. +41 (0)44 947 88 66 Januar 2020 12
1 Schema di posa inglese 2 Schema di posa a scacchiera 3 Schema di posa a correre 4 Schema inglese con marcapiano 13
Piastrelle / formati Negli ultimi 20 anni l’industria ceramica ha creato piastrelle in gres porcellanato resistenti al gelo sempre più grandi, tanto che sono oggi disponibili formati fino a 1 600 mm × 3 200 mm. XL Tuttavia la resistenza al gelo non è l’unico criterio di selezione ai fini di un impiego in facciata. Infatti, a parte l’idoneità fisico-tecnica, ciò che costituisce spesso una sfida Formati delle piastrelle insormontabile per le imprese esecutrici è l’handling e il taglio a misura delle lastre di siffatte dimensioni nello spazio ridotto che si ha a disposizione sui ponteggi. La necessità di fornire incollaggi perfetti (senza vuoti), requisito obbligatorio per i rivestimenti in piastrelle in ambito esterno, limita di per sé la gamma dei formati utilizzabili in forza delle possibilità tecnico costruttive date in fase di esecuzione. L’indice di riflettanza solare (SRI) è una grandezza che rappresenta la misura della luminosità delle superfici così come è percepita dall’occhio umano in relazione a un’altra superficie. Il valore 100 corrisponde alla luminosità di una superficie perfettamente bianca con la massima riflessione, mentre lo zero sta per una superficie completamente nera con il massimo assorbimento. Le superfici con un indice SRI basso, vale a dire tonalità cromatiche scure, possono riscaldarsi a tal punto da raggiungere temperature superficiali pari a fino 80 °C. Ciò non influisce soltanto sul comportamento di espansi- one e contrazione dei rivestimenti bensì, in casi estremi, può addirittura compromettere la stessa funzionalità del materiale isolante. Per ottenere facciate con rivestimento rigido che siano funzionali, oltre all’indice SRI si devono tenere in considerazione anche la tenuta, le dimensioni e la tipologia del rivestimento applicato. Una piastrella è considerata di grande formato a partire da misure di 30 cm × 60 cm e un perimetro ≥ 180 cm. Laddove la lunghezza dei lati è ≥ 100 cm si parla di formati speciali. La scheda tecnica «Rivestimenti ceramici per facciate» dell’Associazione Svizzera delle Piastrelle raccoman- da di attenersi ai seguenti valori indicativi per le dimensioni limite dei formati lastra: a partire da una linea di base della facciata fino a 3 m 1 800 cm2 a partire da una linea di base della facciata maggiore di 3 m 900 cm2 max. 1 800 cm2 / lastra max. 75 cm lunghezza lato Eventuali misure diverse devono essere testate e approvate e caso per caso dal produttore del sistema. 14
Larghezza giunto La larghezza dei giunti rigidi tra piastrelle è strettamente correlata alla permeabilità del rivestimento alla diffusione del vapore, al formato delle piastrelle, alle dimensioni del modulo *, all’indice di riflettanza solare del rivestimento e al sistema di coibentazione prescelto. Larghezza del giunto Per i mosaici con tessere in formato fino a 5 × 5 cm che montano carta o pellicola sulla faccia anteriore le specifiche prevedono giunti di larghezza da 2 mm a 5 mm, mentre i mosaici dotati di ausili di posa sulla faccia posteriore non sono ammessi per applicazioni all’esterno. Nel caso di piastrelle in formato maggiore a 10 × 10 cm la superfi- cie riservata ai giunti deve essere pari ad almeno il 6 % di quella rivestita in ceramica. * Per dimensione del modulo si intende una lunghezza / larghezza piastrella, compresa 1 larghezza giunto. Dalla tabella che segue è possibile ricavare con semplicità la larghezza giunto ottimale per il rivestimento di volta in volta prescelto. In caso di piastrelle di larghezza o lunghezza intermedia riferirsi sempre al valore immediatamente superiore per determinare la larghezza del giunto. Larghezza giunto [mm] Mosaico [cm] Lunghezza piastrella [cm] 1 2 3 4 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 60 70 75 1 P* P* P* P* P* 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 Mosaico [cm] P* P* P* P* P* 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 P* P* P* P* P* 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 P* P* P* P* P* 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 5 P* P* P* P* P* 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 4 4 10 3 3 3 3 3 3 4 4 4 5 5 5 5 5 5 5 5 15 3 3 3 3 3 4 5 5 6 6 6 7 7 7 7 7 8 20 3 3 3 3 3 4 5 6 7 7 8 8 8 9 9 9 10 25 3 3 3 3 4 4 6 7 8 8 9 9 10 10 11 11 X Larghezza piastrella [cm] 30 3 3 3 3 4 5 6 7 8 9 10 10 11 11 12 X X 35 3 3 3 3 4 5 6 8 9 10 11 11 12 12 X X X 40 3 3 3 3 4 5 7 8 9 10 11 12 13 X X X X 45 3 3 3 3 4 5 7 8 10 11 12 13 X X X X X 50 3 3 3 3 4 5 7 9 10 11 12 X X X X X X 60 3 3 3 3 4 5 7 9 11 12 X X X X X X X 70 3 3 3 4 4 5 7 9 11 X X X X X X X X 75 3 3 4 4 4 5 8 10 X X X X X X X X X * Prestabilita in quanto i mosaici sono forniti già montati su carta o pellicola adesiva Formato non consigliato per applicazioni in facciata 15
Rivestimenti rigidi con una percentuale di giunti inferiore al 6 % Qualora si desideri rivestire una facciata con materiali rigidi utilizzando formati e sistemi che prevedono percentuali di giunti inferiori al 6 % della superficie comples- siva è necessario attenersi a requisiti specifici. Una facciata rivestita con materiali rigidi regola il suo equilibrio igroscopico tramite la permeabilità dei giunti alla diffusione del vapore. Volendo rimanere al di sotto della percentuale minima di giunti del 6 % prevista dalla scheda tecnica dell’associazione dei piastrellisti ASP è indispensabile garantire che l’umidità traspirante dall’interno dell’edificio non comprometta la funzionalità del cappotto termico esterno. Nelle facciate rivestite con materiali rigidi la regolazione della diffusione del vapore acqueo avviene in gran parte attraverso i giunti. In accordo con la scheda tecnica dell’associazione dei piastrellisti ASP, laddove è prevista la sigillatura dei giunti la percentuale degli stessi deve necessariamente supera- re il 6 %. Detto valore risulta in pratica sempre assicurato nel caso si utilizzino listelli o rivestimenti di piccolo formato. Tuttavia, per ragioni estetiche, con i formati di dimensioni maggiori si richiedono talvolta giunti più sottili: un desiderio cui è comunque possibile far fronte. Il presupposto essenziale allo scopo è però che il progetto e l’esecuzione prevedano l’impiego dei pannelli termoisolanti ad alte prestazioni «MARMORAN HiCompact® Plus». Per siffatte applicazioni raccomandiamo perciò proprio questo prodotto che è disponibile in spessori fino a 200 mm. 16
Sistema CERAMO – Dettaglio Dettaglio di architrave finestra con elemento veletta MA-TAB, sistema CERAMO / CERAMO-ROBUSTO con EPS Esempio di un dettaglio di architrave, altri disegni di dettaglio su richiesta Rivestimento in piastrelle Adesivo per piastrelle weber master-flex 2 weber 2000 flex Malta per giunti weber FM K20 weber FM C88 weber master-fug Strato di collante colla da costruzione speciale KK20 massa adesiva in polvere ISO-combi KK70 Massa di incorporamento rete massa adesiva in polvere ISO-combi KK70 1. strato di rete d’armatura Standard PLUS KA60 2. strato rete d’armatura rinforzata Forte 700 bianca KA13 a seconda del peso delle piastrelle di rivestimento Pannello isolante per facciate in EPS Malta adesiva Muratura Tassello a vite weber.therm SRD-5 Giunto di frazionamento weber Silikon K+N Plus Tassello a vite weber.therm SRD-5 Elemento veletta MA-TAB MW sistema CERAMO Sistema Guaina di tenuta all’aria e al vento CERAMO-ROBUSTO con EPS Strato coibente di raddoppio telaio MA-RAV Rete paraspigoli Giunto elastico weber Silikon K+N Plus Scala 1 : 10 I nostri dettagli esecutivi sono redatti secondo lo stato attuale della tecnica. L’impresa esecutrice / il progettista sono tenuti a verificarne l’idoneità per il rispettivo progetto costruttivo. Trovano applicazione le norme SIA attualmente in vigore, le direttive delle associazioni di categoria ASIPG, ASP ecc., nonché le Condizioni generali di contratto di Saint-Gobain Weber SA. 17
Materiale di Peso del rivestimento rivestimento Sistema CERAMO ≤ 35 kg / m2 Peso del rivestimento fino a 45 kg / m2 Clinker 1) Peso del rivestimento = peso delle piastrelle di fino a 45 kg / m2 rivestimento senza collante e malta per giunti Quanto illustrato nelle pagine che seguono intende fornire a committenti, investitori, ≤ 35 kg / m2 progettisti e imprese esecutrici Gres Ecocompatibile una panoramica veloce sulle fino a 45 kg / m2 molteplici possibilità creative offerte dai sistemi CERAMO e CERAMO-ROBUSTO. Partendo dall’estetica del rivestimento finale e dal sistema di isolamento prescelto fino ad arrivare al tipo di collante e di malta per giunti: ≤ 35 kg / m2 la sottostruttura stratigrafica va definita in base Gres porcellanato al peso del rivestimento. fino a 45 kg / m2 Per i rivestimenti con valori che si aggirano intorno al limite del peso massimo consentito racco- mandiamo di consultare i nostri tecnici al fine di garantire sempre l’impiego del sistema ottimale. ≤ 35 kg / m2 Mosaici 3) fino a 45 kg / m2 ≤ 35 kg / m2 Pietra naturale4) fino a 45 kg / m2 ≤ 35 kg / m2 Pietra artificiale5) fino a 45 kg / m2 18
Panoramica dei sis temi Isolante Stratigrafia di allettamento Collante e malta per giunti Allettamento a 1 strato con KA60, Colla: weber master-flex 2 2) EPS / PIR 6) KK70 e webertherm SRD-5 weber 2000 flex Giunto: weber FM K20 1) 6) EPS / PIR / lana minerale Allettamento a 2 strati con KA60, Giunto elastico: weber Silikon K+N plus KK70, KA13 e webertherm SRD-5 Allettamento a 1 strato con KA60, Colla: weber master-flex 2 2) 6) EPS / PIR KK70 e webertherm SRD-5 weber 2000 flex Giunto: weber FM C88, weber master-fug weberfug 875F, weber FM K20 EPS / PIR / lana minerale6) Allettamento a 2 strati con KA60, KK70, KA13 e webertherm SRD-5 Giunto elastico: weber Silikon K+N plus Allettamento a 1 strato con KA60, Colla: weber master-flex 2 EPS / PIR 6) KK70 e webertherm SRD-5 Giunto: weber FM C88, weber master-fug weberfug 875F, weber FM K20 EPS / PIR / lana minerale6) Allettamento a 2 strati con KA60, Giunto elastico: weber Silikon K+N plus KK70, KA13 e webertherm SRD-5 Allettamento a 1 strato con KA60, Colla: weber master-flex 2 EPS / PIR 6) KK70 e webertherm SRD-5 Giunto: weber FM C88, weber master-fug weberfug 875F, weber FM A10 EPS / PIR / lana minerale6) Allettamento a 2 strati con KA60, Giunto elastico: weber Silikon K+N plus KK70, KA13 e webertherm SRD-5 Allettamento a 1 strato con KA60, Colla: weber master-flex 2 EPS / PIR 6) KK70 e webertherm SRD-5 Giunto: weber FM C88, weber master-fug weberfug 875F, weber FM K20 EPS / PIR / lana minerale6) Allettamento a 2 strati con KA60, Giunto elastico: weber Silikon K+N plus KK70, KA13 e webertherm SRD-5 Allettamento a 1 strato con KA60, Colla: weber master-flex 2 EPS / PIR 6) KK70 e webertherm SRD-5 Giunto: weber FM C88, weber master-fug weberfug 875F, weber FM K20 EPS / PIR / lana minerale6) Allettamento a 2 strati con KA60, Giunto elastico: weber Silikon K+N plus KK70, KA13 e webertherm SRD-5 1) Giunti a raso / arretrati 4) Possibile anche senza giunti in cemento 2) Scelta del collante in base al progetto 5) Solo pietra artificiale con legante minerale specifico di concerto con Saint-Gobain Weber 6) Soluzione speciale in caso di percentuale di giunti inferiore al 3) Senza ausili di posa sul lato posteriore 6 %: solo isolante HiCompact®Plus e apposito piano dei giunti! 19
Sistema CERAMO- ROBUSTO Massima robustezza e rivestimenti fino a 70 kg / m2 di peso Materiale di Peso del rivestimento Peso del rivestimento = peso delle piastrlle di rivestimento rivestimento senza collante e malta per giunti Il sistema CERAMO-ROBUSTO Pietra naturale 1) fino a 70 kg / m2 riprende il sistema Weber «Serpo Roc», da decenni applicato con successo in Scandinavia, Ecocompatibile adattandolo alle condizioni specifiche vigenti in Svizzera. Diversamente dal sistema originario, in virtù del costante perfezionamento, si possono utilizzare qui Pietra artificiale 2) fino a 70 kg / m2 tutti i materiali isolanti offerti da Weber SA... perfino con rivestimenti fino a 70 kg/m2 di peso! Il sistema CERAMO-ROBUSTO convince grazie all’elevato spessore della stratigrafia di alletta- mento con rete di armatura in acciaio che, come risulta dalle strutture di prova e dai test realizzati presso l’istituto Fraunhofer, è assoluta- mente comparabile a una controparete. I van- taggi sono del tutto evidenti: massima resisten- za agli urti, sonorità «massiccia» e una libertà praticamente illimitata nel design della facciata. 20
Panoramica dei sis temi Isolante Stratigrafia di allettamento Collante e malta per giunti Colla: weber master-flex 2 Piattelli distanziatori ROBUSTO Spyder, MARMONET MA11, clip, Giunto: weber FM C88, weber master-fug EPS / PIR / lana minerale 3) weber.therm SRD-5, KK78, KA60, weber.fug 875F, weber FM K20 KK70 Giunto elastico: weber Silikon K+N plus Colla: weber master-flex 2 Piattelli distanziatori ROBUSTO Spyder, MARMONET MA11, clip, Giunto: weber FM C88, weber master-fug EPS / PIR / lana minerale 3) weber.therm SRD-5, KK78, KA60, weber.fug 875F, weber FM K20 KK70 Giunto elastico: weber Silikon K+N plus 1) Possibile anche senza giunti in cemento 2) Solo pietra artificiale con legante minerale 3) Soluzione speciale in caso di percentuale di giunti inferiore al 6 %: solo isolante HiCompact®Plus e apposito piano dei giunti! 21
Realizzazione di facciate con i sis temi CERAMO APPLICAZIONE DEI PANNELLI ISOLANTI pag. 23 Esecuzione Esecuzione SISTEMA CERAMO SISTEMA CERAMO-ROBUSTO ≤ 45 kg / m2 fino A 70 kg / m2 pag. 28 pag. 32 Fissaggio meccanico & Allettamento intonaco di fondo ROBUSTO KK78 Fissaggio meccanico Allettamento Strato di compensazione con massa adesiva in polvere ISO-combi KK70 POSA DEL RIVESTIMENTO pag. 34 22
Esecuzione del cappotto termico Applicazione dei pannelli isolanti I pannelli isolanti vanno applicati procedendo dal basso verso l’alto a file allineate in orizzontale e sfalsate vertical- mente tra loro. Devono essere portati bene in battuta a Fissaggio giunto strettamente accostato così da creare una superficie pannelli perfettamente planare, senza gradini e irregolarità di sorta. La malta adesiva va stesa sui pannelli con il metodo a cordolo perimetrale e strisce verticali. È importante che la colla aderisca bene al supporto e, in tale contesto, si raccomanda caldamente di effettuare i debiti controlli. È inoltre necessario verificare previamente il comportamento di assorbimento del supporto e tenerne conto nella scelta della colla più idonea. Al fine di ottenere angoli esterni perfetti i pannelli devono essere immorsati a corsi alternati, vale a dire lasciando sporgere di volta in volta un pannello e posandovi contro l’altro sulla porzione rimasta scoperta. I pannelli in sporgenza devono essere successivamente tagliati con cura e levigati fino a raggiungere la dovuta planarità. 23
Protezione antincendio Dal 2015 sono entrate in vigore le nuove prescrizioni antincendio e le nuove direttive dell’AICAA (Associazione degli Istituti Cantonali di Assicurazione Antincendio). Molte informazioni in merito sono state pubblicate online sul sito web dell’AICAA (www.vkf.ch oppure www.praever.ch). Protezione antincendio È stato inoltre messo a punto un «Documento sullo stato della tecnica (STP)» specifico per la coibentazione termica a cappotto che utilizza materiali isolanti in polistirolo (EPS). La pubblicazi- one si può ordinare sulla home page dell’associazione EPS, nonché scaricare direttamente online (www.epsschweiz.ch). In alternativa l’isolamento può essere semplicemente realizzato anche con lana minerale non combustibile (MW-Eco 034, MW-1 034). Installazione della barriera antincendio 1 Negli edifici a più piani per i quali è prescritta l’installazione di barriere antincendio laddove si impieghino materiali isolanti in EPS (edifici di altezza > 11 m) devono essere rigorosamente rispettate le istruzioni di posa nonché i controlli delle opere eseguite come previsto dalla scheda tecnica dell’associazio- ne EPS. Nello specifico sono da osservarsi i seguenti punti (elenco non esaustivo): 2 l'incollaggio deve essere effettuato a tutta superficie utilizzando la tecnica del buttering floating ogni barriera deve essere inoltre fissata meccanicamen- te con due tasselli (interasse max 65 cm) 24 3
Zona a contatto con il terreno Prima di procedere con l’intonacatura del cappotto la linea di base della facciata (andamento del terreno tutt’intorno all’edificio, bordo superiore dello strato di usura di terrazze e balconi) deve essere già stata definita dal committente, ovvero dal suo rappresentante (architetto / direttore dei lavori). Fissaggio pannelli La linea di base della facciata dev’essere tracciata con precisione in modo da poter eseguire la zona di zoccolatura con i materiali appropriati in corretta sequenza così da garantirne la funzionalità. Area di passaggio tra il terreno e la zoccolatura La norma SIA 243 prevede che i pannelli in schiuma rigida XPS impiegati come coibente nella zocco- latura di un cappotto termico esterno possano essere posati soltanto fino a un massimo di 0,25 m al di sopra della linea di base della facciata. Saint-Gobain Weber SA raccomanda di definire con precisio- ne la linea di base della facciata e di limitare a 5 cm l’aggetto dei pannelli in XPS al di sopra del terreno. Esecuzione della zona di zoccolatura Nella zona della zoccolatura è assolutamente essenziale eseguire correttamente tutti i dettagli costrut- tivi, nonché prevenire dannose infiltrazioni di umidità ed eventuali ristagni d’acqua. Per un’esecuzione a regola d’arte di raccordi, bordi di testa e chiusure nella zona della zoccolatura fanno fede le indica- zioni riportate dall’ASIPG nella scheda tecnica «Progettazione e realizzazione di intonaci esterni e di isolamenti termici esterni nella zona della zoccolatura». Detta scheda rappresenta lo stato dell’arte al momento della stampa della presente brochure. 25
Incollaggio dei pannelli isolanti Incollaggio a cordolo perimetrale e strisce verticali I pannelli isolanti devono essere incollati con il metodo a cordolo perimetrale e strisce verticali. La scelta del collante dipende dal Applicazione tipo di coibente e dal supporto collante su cui andranno applicati. Applicare il materiale in quantità sufficiente. Dopo aver premuto il pannello termoisolante contro il supporto portante la superficie di contatto del primo deve risultare coperta di colla per almeno il 40 %. A tal fine è necessario osser- vare quanto segue: la colla deve essere applicata sotto forma di triangolo isoscele oppure a strisce parallele in caso di 3 fasce centrali l’area di contatto dev’essere pari in media a 5 cm in caso di 2 fasce centrali l’area di contatto dev’essere pari in media a 6 cm nei risanamenti di CTEI mediante strato di raddoppio la colla deve essere stesa a tutta superficie servendosi di un frattazzo dentato dopo aver premuto il pannello isolante contro il supporto lo spessore dello strato di colla deve risultare compreso tra un minimo di 5 mm e un massimo di 20 mm 26
Giunzione dei pannelli isolanti I pannelli termoisolanti devono essere posati bene in battuta, a giunto strettamente accostato, così a to da creare una superficie perfettamente planare r senza gradini e irregolarità di sorta. Se prima di er applicare lo strato di allettamento di dovessero individuare giunti ancora aperti, gli stessi devono essere chiusi con zeppe di materiale isolante in XPS o EPS da 35 kg / m³. Non sono ammesse altre soluzioni (ad es. riempi- mento con schiuma). In alternativa, nel caso degli isolanti in lana minerale, gli eventuali spazi rimasti vuoti tra i pannelli possono essere chiusi con lo stesso materiale. etto orr c Trattamento dei pannelli isolanti prima della posa dell’allettamento Generalmente si provvede a carteggiare soltanto immediatamente prima di procedere alla posa i giunti tra i pannelli al fine di ottenere una superfi- dell’allettamento. La stessa deve essere inoltre cie perfettamente planare. Tuttavia, laddove i pulita con cura così da rimuovere eventuali residui pannelli siano rimasti esposti a lungo alle radiazi- di levigatura (polvere). oni solari, è necessario ripassare l’intera facciata 27
Esecuzione con il sis tema CERAMO Primo strato di allettamento Lavorazione Primo strato di allettamento, rete di armatura Stendere uniformemente la malta ISO-combi KK70 sui pannelli isolanti utilizzando un frattazzo in acciaio e avendo cura di creare uno strato di almeno 3 mm di spessore. Armatura Successivamente annegare nella malta la rete d’armatura Standard PLUS KA60 esercitando una leggera pressione. Quando si lavora con una rete di armatura i lembi dei singoli teli devono essere sempre sovrapposti di minimo 10 cm. Secondo strato di allettamento Suggerimento: (se necessario) doppia armatura A primo strato completamente asciutto proce- dere con la stesura del secondo strato di alletta- Laddove si realizza un mento utilizzando sempre la malta ISO-combi doppio strato di rinforzo KK70 per uno spessore di almeno 3 mm. A tale («doppia armatura») scopo consigliamo di servirsi di un frattazzo prestare particolare dentato con denti da 8 mm. attenzione ai seguenti punti: In questo secondo strato di allettamento in malta le sovrapposizioni del KK70 annegare poi la rete d’armatura rinforzata Secondo strato di Forte 700 bianca KA13. secondo strato di allettamento armatura devono essere sfalsate rispetto In totale lo spessore complessi- a quelle del primo strato vo dell’allettamento deve essere pari a minimo 5 mm (6 – 7 mm tra i due strati di rete nel caso di sistemi coibenti in dev’essere presente Armatura lana minerale). una quantità sufficiente di malta di allettamento Per l’allettamento utilizzare esclusivamente la in corrispondenza degli massa adesiva in polvere ISO-combi KK70. spigoli e degli angoli La rete d’armatura rinforzata Forte 700 bianca si deve evitare la KA13 deve trovarsi al centro dello spessore, formazione di spazi presentare una superficie completamente chiusa vuoti sotto la rete essere ben ricoperta di malta ISO-combi KK70. 10 cm 10 cm sovrapposizione sovrapposizione 28
Fissaggio meccanico 1 Dopo che lo strato di allettamen- to si è leggermente asciugato applicare il fissaggio meccanico utilizzando tasselli a vite di sistema weber.therm SRD-5 e seguendo lo schema di disposi- zione prescritto. Laddove sono presenti 2 strati di allettamento i tasselli a vite weber.therm SRD-5 si faranno carico di ancorare l’intero 2 pacchetto. Nel fare quanto sopra aver cura che i tasselli a vite non danneggino il tessuto di arma- tura a rete, né provochino tensioni eccessive. 3 29
Disposizione dei tasselli Lo schema di disposizione dei tasselli dipende dallo spessore dello strato isolante e dal peso del rivestimento finale. In casi particolari può giocare un ruolo anche l’indice di riflettanza solare di tale rivestimento. Laddove si sospetta che il supporto non sia sufficientemente portante è indispensa- bile effettuare una prova di estrazione. Il modulo da seguire per l’applicazione dei fissaggi meccanici è riportato nella tabella a fianco (reticolo dei tasselli). Alletta- mento con 2 strati di rete Peso rivestimento [kg / m2] 20 25 30 35 40 45 Spessore isolante [mm] 120 50 50 50 50 50 50 140 50 50 50 50 50 45 160 50 50 50 45 45 45 180 50 50 50 45 45 45 200 50 50 50 45 45 40 I moduli indicati per i tasselli si riferi- scono a edifici fino a 11 m. Per progetti 220 50 50 45 45 40 40 riguardanti fabbricati di altezza supe- riore a 11 m e, in particolare, oltre i 30 m 240 50 50 45 40 40 40 fanno fede le raccomandazioni riportate 260 50 50 45 40 40 35 nel compendio CTEI. A seconda del materiale di rivestimento finale, nonché 280 50 50 45 40 35 35 dello spessore e del tipo di isolante, può rendersi necessario aumentare il numero 300 50 50 45 40 35 30 di tasselli nelle zone perimetrali e in corrispondenza della copertura. 30
Rasatura Dopo aver provveduto alla tassellatura rasare nuovamente l’intera facciata stendendo uno strato livellante di malta ISO-combi KK70 spesso almeno 2 mm. Attenzione! Il pacchetto sottofondo destinato ad Attenersi a quanto accogliere un rivestimento finale in indicato nella tabella materiali rigidi deve generalmente a pag. 33 soddisfare requisiti più elevati, in particolare per quanto concerne la sua planarità. Prima di procedere con i lavori di rivestimento della facciata si devono calcolare in ogni caso 14 giorni a partire dall’applicazione dell’ultimo strato al fine di consentire la completa asciugatura. Per evitare perdite di tempo consigliamo di controllare tutte le superfi- Applicazione manuale ci subito dopo aver completato la fase di allettamento (nonché prima di posare il rivestimento ceramico) e, all’occorrenza, di effettuare le debite correzioni ovvero un sopralluogo di ispezione con i nostri consulenti tecnici.
Esecuzione con il sistema CERAMO-ROBUSTO Peso rivestimento [kg / m2] ≤ 50 55 60 65 70 Lavorazione Spessore isolante [mm] Fino alla fase di incollaggio dei pannelli isolanti e di pareggia- 120 50 50 50 50 45 mento/carteggiatura della superficie la lavorazione è analoga a quella del sistema CERAMO. Nel caso del sistema CERAMO- 140 50 50 45 45 40 ROBUSTO il fissaggio meccanico si attua tuttavia prima di 160 50 40 40 40 35 applicare l’intonaco di fondo ROBUSTO KK78. 180 40 40 40 35 35 Disposizione dei tasselli Lo schema di disposizione dei tasselli dipende dallo spes- 200 40 35 35 30 30 sore dello strato isolante e dal peso del rivestimento finale. 220 35 35 30 30 25 In casi particolari può giocare un ruolo anche l’indice di riflettanza solare di tale rivestimento 240 35 30 30 25 25 260 30 30 25 25 25 Laddove si sospetta che il supporto non sia sufficientemen- te portante è indispensabile effettuare una prova di estra- 280 30 30 25 25 25 zione e adeguare di conseguenza il reticolo dei tasselli. Il modulo da seguire per l’applicazione dei fissaggi meccanici 300 30 30 25 25 25 è riportato nella tabella a fianco. Montaggio dei piattelli distanziatori ROBUSTO Spyder 1 Per il sistema CERAMO-ROBUSTO è stato studiato uno speciale distanziatore a piattello per l’applicazione dei tasselli. Il piattello distanziatore ROBUSTO Spyder può essere inserito con semplicità e senza grande sforzo in tutti i materiali isolanti e funge da distanziatore per la rete di armatura metallica MARMONET MA11, nonché da piastra di base per i tasselli a vite. Gli interassi di montaggio cor- rispondono a quelli dei tasselli come riportato in tabella. Applicazione della rete MARMONET MA11 2 I teli di rete di armatura in acciaio MARMONET MA11 (disponi- bili in rotoli da 100 cm, 50 cm e 33 cm di larghezza) vanno applicati in verticale con una sovrapposizione di almeno 10 cm e, successivamente, fissati con tasselli a vite. In presenza di finestre, porte e altri attraversamenti o forometrie di sorta i rispettivi angoli devono essere inoltre rinforzati in diagonale. Gli angoli degli edifici vanno armati in aggiunta con un ritaglio di rete MARMONET MA11 a fungere da paraspigoli. 32
Montaggio dei clip distanziatori Per assicurare che la rete MARMONET MA11 si mantenga a una 3 distanza uniforme dai pannelli isolanti e possa essere inglobata nel miglior modo possibile nell’intonaco di fondo ROBUSTO KK78 si applicano dei clip distanziatori (ca. 6 pz/m2). I clip possono essere fissati sia alle maglie orizzontali che a quelle verticali della rete stessa. È importante che siano agganciati correttamente nei punti previsti così da garantire la distanza necessaria tra la rete e la superficie dei pannelli isolanti. Intonaco di fondo ROBUSTO KK78 4 L’intonaco di fondo ROBUSTO KK78 è stato studiato appositamente per il sistema CERAMO-ROBUSTO. Di norma il prodotto è fornito in silo con pompa EMP ma è disponibile anche in sacco. Questa fase di lavoro richiede gli stessi requisiti posti a un qualsiasi intonaco di fondo da esterno e comporta le stesse operazioni. Dopo la staggiatura e la rabottatura l’intonaco di fondo ROBUSTO KK78 deve presentare A mano o a uno spessore compreso tra i 15 – 18 mm. macchina Strato di allettamento 5 Stendere uniformemente la malta ISO-combi KK70 utilizzando un frattazzo in acciaio e avendo cura di creare uno strato di almeno 3 mm di spessore. Annegare nella malta la rete d’armatura Stan- dard PLUS KA60 esercitando una leggera pressione. Per l’allettamento della rete utilizzare esclusivamente la massa adesiva in polvere ISO-combi KK70. Fatto ciò il sistema CERAMO- ROBUSTO UNIVERSAL è pronto per accogliere qualsiasi tipo di rivestimento per facciate con pesi fino a 70 kg / m². Distanza di 1,0 2,0 4,0 10,0 misurazione in m Scarto ± in mm Allineamento e piombo Piastrelle 2 3 4 6 Requisiti del pacchetto sottofondo Mosaici 1 1,5 2 3 (allettamento) per rivestimenti rigidi Planarità in facciata Piastrelle 1,5 2,5 Dopo la rasatura, prima della posa Mosaici 1 1,5 33 Scheda tecnica ASP «Rivestimenti ceramici per facciate»
Posa del rives t imento Porre particolare attenzione nella posa del rivestimento finale. La presenza di condizioni climatiche costanti è di estrema importanza per una presa corretta e per l’uniformità cromatica delle malte adesive e delle malte per giunti minerali. Adottando opportune misure di protezione dalle intemperie si deve evitare che la superficie del rivestimento appena posato e i giunti appena stuccati subiscano sollecitazio- ni dovute alla pioggia o ad acqua di condensa che possono compromette- re il processo di indurimento. Il tempo di attesa tra l’ultima rasatura con malta ISO-combi KK70 e l’inizio della posa delle piastrelle in facciata dipende dalle rispettive condizioni climatiche e dalle misure protettive eventualmente adottate. Esso dev’es- sere tuttavia pari a minimo 14 giorni (cfr. pag. 31). Se impiegate come rivestimento di facciate le piastrelle devono essere incollate in perfetta aderenza, senza lasciare vuoti. Ciò comporta che la malta adesiva debba essere applicata uniformemente sia sul supporto (floating) che sulla faccia posteriore (buttering) di ogni singola piastrella. Stendere quindi la colla sul supporto (parete), possibilmente in senso orizzontale, servendosi di un frattazzo dentato. Sul retro della piastrella, che dev’essere pulito e asciutto, applicare poi la quantità di materiale necessaria a garantire che non si formino vuoti. Nel far questo rispettare lo spessore massimo ammesso per lo strato di colla (max 5 mm). Il metodo combinato floating-buttering è la condizione imprescindibile per ottenere un risultato Suggerimento: a regola d’arte. Nella posa a corsi continui di formati rettangolari si raggiunge un risultato impeccabile soltanto laddove lo sfalsamento del lato lungo (L) non supera un quarto della lunghezza totale della piastrella (L / 4). 34
Lo spessore dello strato di colla dev’essere compreso tra un minimo di 3 mm e un massimo Posa piastrelle di 5 mm. Pur utilizzando materiali impermeabili (piastrelle, malta per giunti) non è possibi- le realizzare rivestimenti che siano a completa tenuta d’acqua. I vuoti presenti nel letto di malta adesiva del rivestimento finale si riempiono quindi inevitabilmente di acqua di infiltrazione, causando lo scioglimento dei sali contenuti nei prodot- ti a base cementizia come, ad esempio, solfati, carbonati, cloruri e nitrati. Quest’ac- qua evapora poi attraverso la facciata facendo così migrare i sali solubili in superficie dove cristallizzano provocando alterazioni cromatiche (efflorescenze). Completata la stuccatura dei giunti la facciata deve essere quindi protetta dagli agenti atmosferici per almeno 7 giorni. Incollaggio A seconda del sistema, del materiale di rivestimento, del sottofondo Posa piastrelle e / o di eventuali particolarità specifiche del progetto si utilizza la malta adesiva weber master-flex 2 oppure weber 2000 flex. weber master-flex 2 nella costruzione di facciate Malta adesiva bicomponente ad alte prestazioni di classe S2 Disponibile nei colori grigio e bianco A presa rapida La miglior scelta Per lastre / piastrelle estruse e pressate a secco (AIa, AIb, BIa, BIb) Adatta per qualsiasi tipo di rivestimento, vedi panoramica dei sistemi Su tutti i sistemi CERAMO Preparazione: Versare il componente B liquido in un recipiente pulito, aggiungere B lentamente il componente A in polvere e mescolare con un agitatore A adatto fino a ottenere una massa priva di grumi. I due componenti Mescolazione Miscelazione meccanica sono perfettamente bilanciati. Non serve aggiungere ulteriori additivi né acqua. 35
1 weber 2000 flex nella costruzione di facciate Malta adesiva monocomponente di classe S1 affinata con resine sintetiche Disponibile nei colori grigio e bianco Soltanto per clinker e gres, vedi panoramica dei sistemi Su tutti i sistemi CERAMO Preparazione: Versare dell’acqua pulita in un recipiente a 2 sua volta pulito, aggiungere lentamente la polvere e mescolare con un agitatore adatto Mescolazione fino a ottenere una massa priva di grumi. meccanica Lasciar riposare ca. 3 minuti e mescolare nuovamente. Attenersi strettamente al rapporto di miscela indicato sulla confezione. Applicazione sul supporto (floating): Con il lato liscio del frattazzo applicare uno strato di contatto sul supporto pulito, asciutto e planare, procedendo poi a distribuire 3 uniformemente la colla in senso orizzontale Posa piastrelle con il lato dentato. Applicazione sul retro della piastrella (buttering): Sul retro pulito e asciutto della piastrella applicare 2 mm di colla, in modo omogeneo oppure serven- Applicazione dosi di un frattazzo dentato da 4 mm, seguendo collante lo stesso senso del supporto (orizzontale). Le piastrelle tagliate mediante taglierina ad acqua devono essere sciacquate bene con acqua pulita per rimuovere 4 completamente la polvere creatasi. Prima di essere incollate le piastrelle sottoposte a taglio devono essere asciutte. Posa delle piastrelle con il metodo combinato floating-buttering: Portare a contatto i due strati di malta adesiva fresca e «mas- saggiare» leggermente la piastrella così posata. Le piastrelle devono essere incollate in perfetta aderenza (senza vuoti). Lo spessore del letto di malta dev’essere di max 5 mm. La sezione trasversale del giunto dev’essere pulita ed esente da colla. Le sezioni che presentano residui di sporco o colla hanno un 5 comportamento disomogeneo all’assorbimento e ciò potrebbe influire negativamente sull’uniformità cromatica dei giunti, mentre nei giunti eseguiti come raccordo elastico la presenza di impurità e di residui di colla ne compromette addirittura l’efficienza funzionale. Quando si realizza questa tipologia di giunto va quindi prestata la massima attenzione. Eventuali tracce di materiale sulla superficie del rivestimento devono essere inoltre rimosse a prodotto ancora fresco. (Fila superiore realizzata con 2 piastrelle di vetro: a destra = incollaggio perfetto) 36
Stuccatura dei giunti In presenza di condizioni ideali si può procedere alla Aspetti importanti stuccatura dei giunti al più presto 24 ore dopo la posa Raschiare/pulire con cura la sezione trasversale dei giunti del rivestimento. Durante i lavori di stuccatura sono da Rispettare la posizione dei giunti di frazionamento evitarsi l’irraggiamento solare diretto, la pioggia battente Detergere le superfici esclusivamente con acqua pulita e la formazione di acqua di condensa. La stuccatura va Evitare l’impiego/il contatto con acidi durante l’esecuzione! effettuata possibilmente a temperature superiori ai 10 °C Rimuovere le impurità grossolane con una spatola o e deve comunque avvenire a temperature ambientali e una tavoletta di legno superficiali comprese tra + 5 °C e max + 30 °C. In caso di forte imbrattamento utilizzare detergenti specifici adatti Preparare e applicare la malta per giunti come da In facciata i lavori di stuccatura si eseguono di norma direttive di lavorazione procedendo dall’alto verso il basso così da evitare di Effettuare la stuccatura a condizioni climatiche costanti sporcare le aree già trattate Non eseguire la stuccatura a temperature superiori Le porzioni completate devono essere protette dalla a 30 °C (aria, supporto, acqua e malta per giunti), né pioggia e dall’umidità per almeno 7 giorni in presenza di radiazioni solari o di vento forte Per la scelta della malta per giunti attenersi a quanto Impiegare esclusivamente i prodotti raccomandati indicato nella panoramica dei sistemi da Saint-Gobain Weber SA La tecnica di stuccatura da utilizzare va adeguata al Attenersi al piano dei giunti/rispettare i giunti di comportamento assorbente del rivestimento frazionamento Umidità atmosferica & acqua di condensa Umidità relativa dell'aria Al più tardi al momento della stuccatura della superficie fa d’obbligo tenere conto anche dell’umidità atmosferica e del punto di rugiada. L’aria umida che, a contatto con la superfi- cie del rivestimento, condensa trasformandosi in acqua inci- de negativamente sul processo di idratazione e di indurimento. I componenti della malta non ancora saldamente legati vengono così trasportati verso la superficie esterna del giunto modifi- candone l’aspetto e conferendogli una colorazione non uniforme. 37
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