European Heritage Label L'Europa inizia qui - Rita Sassu - NUOVA EDIZIONE AMPLIATA - Marchio del ...
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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Sommario E PER IL TURISMO Prefazione 5 Segretariato Generale Segretario Generale 1 Introduzione 9 Salvatore Nastasi 2 Il Marchio del Patrimonio Europeo: caratteristiche generali 13 Servizio I - Coordinamento Ufficio UNESCO 3 Copertura geografica 16 Dirigente 4 Definizione di sito 17 Pia Petrangeli 5 Obiettivi dell’Azione 20 Marchio del Patrimonio Europeo Coordinatore nazionale 6 Specificità dell’Azione 21 Elisabetta Scungio 7 Criteri di selezione 22 8 Candidatura 26 9 Procedure di selezione 31 10 Controllo dei siti 33 11 Durata del Marchio del Patrimonio Europeo e rinuncia ad esso 37 12 Focus Point Marchio del Patrimonio Europeo 38 13 Calendario Italia 2014-2020 39 14 L’Iniziativa Intergovernativa 40-51 14.1. I siti europei selezionati nell’ambito dell’Iniziativa Intergovernativa 14.2. I siti italiani selezionati nell’ambito dell’Iniziativa Intergovernativa 15 Selezione 2013 52-61 15.1. Premesssa 15.2. Pre-selezione a livello nazionale 15.3. Selezione a livello europeo 16 Selezione 2014 62-95 16.1. Premesssa 16.2. Pre-selezione a livello nazionale 16.3. Selezione a livello europeo Titolo: European Heritage Label. L’Europa inizia qui. 17 Selezione 2015 96-117 Autore: Rita Sassu 17.1. Premesssa [con il contributo di Anita D’Andrea 17.2. Pre-selezione a livello nazionale per il Paragrafo 16.3 – 17.3. Selezione a livello europeo Selezione europea (2015)] 18 Selezione 2017 118-139 Progetto grafico: 18.1. Premesssa Maria Teresa Milani 18.2. Pre-selezione a livello nazionale Casa editrice: 18.3. Selezione a livello europeo Laboratorio Web per la Cultura Appendice 140 Elenco dei siti insigniti del Marchio del Patrimonio Europeo ISBN: 978-88-940242-5-8 © Ministero per i beni e le attività culturali Contatti 141 e per il turismo 2019, Roma, Italia Note 142
Prefazione L’idea di rieditare il libro European Heritage Label. L’Europa inizia qui, di Rita Sassu, pubblicato nel 2016, è stata suscitata dalla necessità di aggiornarlo con i nuovi siti insigniti del Marchio del Patrimonio Europeo nel 2018. Quest’ultimo è stato un anno particolarmente importante per il patri- monio culturale in Europa, essendo stato individuato come Anno europeo del patrimonio culturale1. Sua finalità precipua è stata quella di “incorag- giare la condivisione e la valorizzazione del patrimonio culturale dell’Eu- ropa quale risorsa condivisa, sensibilizzare alla storia e ai valori comuni e rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo”, in linea con quanto stabilito, in materia di cultura, dal Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. Esso, all’articolo 167, sulla base del principio di sus- sidiarietà (definito nell’articolo 5 del Trattato sull’Unione Europea), af- ferma che “l’Unione contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, evi- denziando nel contempo il retaggio culturale comune”. I principali am- biti nei quali l’Unione va ad agire, appoggiando e integrando l’azione degli Stati membri, sono la conservazione e la salvaguardia del patrimo- nio culturale di importanza europea, gli scambi culturali non commerciali, la creazione artistica e letteraria – compreso il settore audiovisivo –, non- ché il miglioramento della conoscenza e della diffusione della cultura e della storia dei popoli europei. È proprio in quest’ultimo settore che si colloca un’Azione di valorizza- zione come quella del Marchio del Patrimonio Europeo. Istituito nel 20112, ma di fatto diventato “operativo” solo nel 2013, esso rappresenta un importante riconoscimento assegnato dalla Commissione Europea a quei siti che rivestono un valore simbolico rilevante per la storia, per la cultura e per l’integrazione europee. I siti (singoli, tematici nazionali, tran- snazionali), ai fini dell’ottenimento del Marchio, devono presentare ade- L’Europa inizia qui 5
guate condizioni di conservazione e di accessibilità, così come, tramite un del 10 ottobre, entrambi presso la Sala Spadolini del Collegio Romano, sede chiaro progetto educativo, devono essere in grado di “parlare” ai cittadini centrale del MiBAC in Roma; la cerimonia di scoprimento della targa presso europei, in particolare ai giovani, ricorrendo alle tecnologie digitali e al Forte Cadine il 17 dicembre). Esito di tale attività è stata la presentazione di multilinguismo, nell’ottica della più ampia fruibilità possibile. ben otto candidature alla preselezione italiana 2019, numero mai raggiunto Ad oggi, i siti insigniti del Marchio sono 38 in tutta Europa (le selezioni prima e quanto mai elevato, se si considera l’impegno che la redazione del si sono svolte nel 2013, 2014, 2015 e 2017). Nel corso dell’ultima tornata progetto implica, nonché l’assenza della prospettiva di un contributo finan- selettiva, sono stati premiati sette nuovi siti, ovvero il Museo della mi- ziario ai vincitori. Il Ministero, conformemente alla procedura stabilita dalla niera “Bois du Cazier” a Marcinelle (Francia), l’ex campo di concentra- Decisione istitutiva del Marchio, ha provveduto a individuare i due siti da mento Natzweiler e i connessi campi satellite (Francia-Germania), i siti del sottoporre alla selezione del panel indipendente di esperti, il Castello del Va- patrimonio musicale di Lipsia (Germania), il Villaggio Schengen (Lus- lentino di Torino e il Parco archeologico di Ostia antica (Roma), tra cui ci si semburgo), il Trattato di Maastricht (Paesi Bassi), il Memoriale delle vit- augura almeno uno dei due venga riconosciuto nel 2020. time del Comunismo e della Resistenza presso Sighet (Romania), la chiesa commemorativa Javorca e il connesso paesaggio culturale presso il fiume Elisabetta Scungio Tolminka (Slovenia), il complesso della Grande Sinagoga lungo il viale Coordinatore del Marchio del Patrimonio Europeo per l’Italia Dohány (Ungheria), e il Forte Cadine (Italia). Quest’ultimo è il secondo sito italiano ad essere riconosciuto, insieme al Museo Casa Degasperi a Pieve Tesino, entrambi in Trentino-Alto Adige. L’auspicio è che il Marchio del Patrimonio Europeo venga sempre più concepito non solo come label di promozione turistico-culturale, bensì come strumento efficace ed effettivo di conoscenza e consapevolezza del patrimonio comune, al fine dell’incremento del senso di appartenenza al- l’Unione e del miglioramento del dialogo interculturale. A tale riguardo, la promozione e la comunicazione dell’Azione e dei suoi valori risultano quanto mai fondamentali, ed è in questo senso che l’Italia, con il Mini- stero per i beni e le attività culturali, si è mossa nel corso del 2018, orga- 1 Decisione (UE) 2017/864 del Parlamento europeo e del nizzando e partecipando ad eventi incentrati sul Marchio del Patrimonio Consiglio del 17 maggio 2017 relativa a un Anno europeo del patrimonio culturale (2018). Europeo (la giornata informativa dell’11 settembre e il convegno Il Mar- 2 Decisione 1194/2011/UE del Parlamento europeo e del chio del Patrimonio Europeo nell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018 Consiglio del 16 novembre 2011 che istituisce un’azione dell’Unione europea per il marchio del patrimonio europeo. 6 European Heritage Label L’Europa inizia qui 7
Introduzione 1 La presente pubblicazione intende illustrare l’Azione comunitaria Marchio del Patrimonio Europeo, istituita dalla Decisione n. 1194/2011/EU del Par- lamento europeo e del Consiglio del 16 novembre 2011 allo scopo di valo- rizzare il patrimonio culturale europeo, sottolineando gli elementi di comu- nanza e di unitarietà delle culture dell’Unione Europea, al fine di favorire la conoscenza e comprensione reciproca fra cittadini europei, promuovere il dia- logo interculturale e lo sviluppo del senso di appartenenza all’Unione stessa nonché rafforzare l’identità europea, consolidando il senso di appartenenza dei cittadini europei, in particolare dei giovani, all’Unione, sulla base dei prin- cipi condivisi e del rispetto dei diritti umani. La pubblicazione aggiorna e in- tegra il volume, curato da questo medesimo Ufficio, “Il Marchio del Patri- monio Europeo a tre anni dall’entrata in vigore. Valutazioni preliminari e pro- spettive future” (Roma 2015). L’Azione prevede l’individuazione di siti, cui è assegnato il Marchio del Patrimonio Europeo a seguito di un processo di selezione, che abbiano gio- cato un ruolo chiave nella storia e nella cultura dell’Europa, connotati da adeguate condizioni di accessibilità e da strategie di informazione e co- municazione orientate a metterne in luce il significato simbolico europeo, al fine di stimolare una riflessione sul ruolo e sul significato del patrimo- nio culturale nella creazione di una coscienza comunitaria europea e quin- di nella promozione della cittadinanza europea. In questo modo, il Mar- chio offre ai cittadini europei una nuova opportunità di approfondire la conoscenza del patrimonio culturale, individuandone gli aspetti comuni come pure i caratteri peculiari, e di corroborare la consapevolezza del ruo- lo dell’Unione Europea.1 Il presente volume, oltre a enucleare le caratteristiche generali dell’Azione UE Marchio del Patrimonio Europeo e a illustrarne gli obiettivi e le modalità di L’Europa inizia qui 9
partecipazione, fornisce una panoramica dei vari siti che sono stati fino ad zione dei valori su cui si fonda l’Unione Europea oggi e che ricordano l’im- oggi selezionati, presentando per ciascuno di essi una succinta scheda descrittiva portanza dei principi violati. È questo il caso del campo di concentramento che ne esponga il valore simbolico europeo. Westerbork, nei Paesi Bassi, in cui transitò, tra l’altro, anche Anna Frank S’intende così proporre un momento di riflessione che muova dall’analisi di con i genitori. Ancora, è possibile menzionare il Cimitero militare n. 123 quei siti che, prima con l’Iniziativa Intergovernativa e poi con l’Azione UE, sulla collina Pustki, in Polonia, scena di una delle più violente battaglie del sono stati considerati come luoghi-simbolo della storia europea, anche nel- Fronte orientale della Prima Guerra Mondiale e che raccoglie le spoglie dei la prospettiva dell’anno europeo 2018, dedicato al patrimonio culturale. soldati che parteciparono all’evento bellico noto come “battaglia di Gor- I siti insigniti del titolo di Marchio del Patrimonio Europeo – che simboleggiano lice”, cui presero parte gli eserciti austroungarico, tedesco e russo. Di con- la storia, la cultura e i valori fondanti europei – rappresentano pietre milia- trasto, altri siti, come l’ospedale partigiano Franja in Slovenia, rappresentano ri per la costruzione dell’odierna Unione Europea, cosicché visitare uno di que- i valori umanitari e di solidarietà anche in contesti di conflitto mondiale: sti siti significa divenire consapevoli dei principi che ne sono alla base. nell’ospedale, durante la Seconda Guerra Mondiale, vennero curati mili- tari sloveni, italiani, americani, polacchi, francesi, austriaci e provenienti I siti, che interessano un arco cronologico spaziante dall’epoca preistorica dalle aree dell’ex Jugoslavia e dell’ex Unione Sovietica. (il sito croato preistorico Neanderthal di Krapina) all'età moderna (il par- Molti siti sono rappresentati da aree archeologiche, che testimoniano come co ungherese del picnic paneuropeo), assurgono a simboli dei valori euro- le radici dell’odierna Europa siano risalenti nel tempo, come nel caso del sito pei anche a livello mondiale, in molti casi travalicando i confini dell’Unione preistorico di Neanderthal e del Museo di Krapina in Croazia, che ripercor- Europea. Un caso esemplificativo sotto tale profilo è rappresentato dal- re gli albori del genere umano, o del Parco archeologico di Carnuntum, in l’Acropoli di Atene, sito che incarna i valori democratici europei e che è sta- Austria, che, focalizzato sull’Impero Romano, ne sottolinea la capacità di uni- to recentemente visitato dal Presidente degli Stati Uniti d’America, il qua- ficare aree territoriali, culture, tradizioni, religioni differenti nell’ambito di un le ha sottolineato la valenza simbolica del sito, come sede di nascita della sistema unitario. democrazia, del valore della cittadinanza, dell’inclusione e precursore del- Ulteriori siti hanno giocato un ruolo primario nella preservazione e trasmis- lo Stato di diritto. Ancora, è possibile ricordare il Palazzo della Pace nei Pae- sione della cultura europea. Tra essi figura l’abbazia di Cluny, in Francia, che si Bassi, dove è stata tenuta la prima conferenza mondiale sulla pace e dove ha facilitato, nel periodo medievale, la circolazione di idee, di persone, di li- sono stati stipulati diversi trattati e convenzioni di pace, o l’Abolizione del- bri, di prodotti culturali, di teorie scientifiche, tra nazioni europee, divenendo la pena di morte, il cui atto, che include anche molti dei principi europei modello di riferimento per il monachesimo occidentale. Sempre al periodo attuali, è conservato nell’Istituto degli Archivi Nazionali in Portogallo. medievale risale l’istituzione della Biblioteca generale dell’Università di Coim- In diversi casi, i siti costituiscono luoghi di memoria di eventi storici dif- bra che ha incluso, successivamente, anche la biblioteca barocca Joanina e che ficili del passato europeo, configurandosi talvolta come teatro della nega- costituisce parimenti una pietra miliare nella conservazione di documenti fon- 10 European Heritage Label L’Europa inizia qui 11
2 Il Marchio del Patrimonio Europeo: caratteristiche generali damentali della cultura e della storia europea, in maniera analoga agli Archivi L’Azione comunitaria Marchio del Patrimonio Europeo si basa legalmente della corona d’Aragona, in Spagna, nei quali si conservano documenti con- sulla Decisione n. 1194/2011/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, tenenti dati di primaria importanza per poter tratteggiare uno spaccato del- del 16 novembre 2011, che istituisce l’azione dell’Unione Europea per il la civiltà medievale europea. Marchio del Patrimonio Europeo, e sul Regolamento (UE) n. 1295/2013 del La cultura europea si alimenta altresì delle battaglie sociali che hanno por- Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2013, che istituisce il tato al riconoscimento di valori civili, come quelli dei lavoratori, e, per- programma Europa Creativa (2014-2020). tanto, ulteriori siti, come i cantieri navali di Danzica, in Polonia, si rial- La corrente Azione Marchio del Patrimonio Europeo s’imposta su una pre- lacciano a tali aspetti. cedente Iniziativa Intergovernativa, avviata nel 2006 con la partecipazione, Ancora, alcuni dei siti risultano strettamente connessi ai padri fondatori del- su base volontaria, di diciannove nazioni. Essa se ne differenzia però sensi- l’attuale Unione Europea, come dimostrano la casa, in Francia, di Robert Schu- bilmente. Attualmente accessibile solo agli Stati Membri dell’Unione Euro- man, il quale, con la sua Dichiarazione del 9 maggio 1950, ha posto le basi pea, è volta a selezionare esclusivamente quei siti caratterizzati da un evidente dell’allora Comunità Europea, o la casa natale, in Italia, di Alcide De Gasperi. valore simbolico nell’ambito della costituzione dell’Unione Europea, le cui Similmente, non mancano siti dedicati alle istituzioni comunitarie d’oggi, come vicende storiche abbiamo chiaramente avuto effetti e ricadute in tal senso e il quartiere europeo di Strasburgo, in Francia, che ospita il Palazzo d’Euro- le cui attività proposte nel progetto di candidatura sortiscano l’effetto di av- pa, la Corte Europea per i Diritti Umani e il Parlamento Europeo. vicinare i cittadini europei all’Unione Europea. Pertanto, la rete dei siti del Marchio del Patrimonio Europeo, destinata a in- L’Azione Comunitaria Marchio del Patrimonio Europeo è volta a valorizzare crementarsi negli anni a venire, rappresenta uno strumento eccezionale per il patrimonio culturale europeo, a favorire la conoscenza reciproca fra i cit- la riflessione sul passato storico, sulla cultura e sui valori europei, in tutte le tadini europei, contribuendo a corroborare il senso di appartenenza al- loro multisfaccettate implicazioni, per il rafforzamento della coscienza co- l’Unione Europea e a rafforzare il dialogo interculturale. Il Marchio del munitaria e per la definizione dell’identità europea. Patrimonio Europeo mira inoltre a favorire un più ampio accesso al patri- monio culturale, mettendone debitamente in luce la dimensione europea e mirando all’avvicinamento tra cittadini europei e Unione Europea. Il Marchio viene assegnato a siti che abbiamo apportato un contributo rile- vante alla storia e alla cultura europee, compresa la costruzione dell’Unione Europea, il cui progetto di candidatura sia segnato da una chiara dimensione educativa, rivolta ai cittadini e soprattutto i giovani, nonché sia in grado di 12 European Heritage Label L’Europa inizia qui 13
contribuire allo sviluppo di reti fra i vari siti, finalizzate allo scambio di espe- Il procedimento di selezione, come di seguito illustrato, prevede due fasi. I siti rienze e buone pratiche. devono in primo luogo essere pre-selezionati a livello nazionale; successiva- In questo modo, l’Azione comunitaria contribuisce a consolidare il senso di mente, la selezione finale è effettuata a livello europeo da una giuria composta appartenenza all’Unione Europea da parte dei cittadini europei stessi, in par- da esperti indipendenti, sotto la responsabilità della Commissione Europea. ticolare dei giovani, sottolineando l’importanza dei valori condivisi, degli Al fine di presentare la propria candidatura, i siti sono tenuti a elaborare un elementi della storia e del patrimonio culturale comuni e della consapevolezza progetto che metta in risalto e illustri la propria dimensione europea; pari- circa la diversità nazionale e regionale, in un’ottica di promozione della com- menti, devono dimostrare di possedere la capacità operativa per realizzare prensione reciproca e del dialogo interculturale. Pertanto, il Marchio del Pa- suddetto progetto e garantirne la sostenibilità nel tempo. trimonio Europeo può essere assegnato a siti caratterizzati da un forte valore Nel compilare la candidatura, risulta essenziale che i siti tengano presenti europeo, che esemplificano la storia dell’Europa e della costruzione del- le specificità e i caratteri distintivi del Marchio del Patrimonio Europeo l’Unione Europea, i valori europei e i diritti alla base del processo di inte- rispetto ad altri riconoscimenti esistenti nei settori del patrimonio cultu- grazione europea. rale, quali l’UNESCO.2 Parallelamente, il Marchio si configura come uno strumento rilevante per la promozione del turismo a carattere culturale, così da permettere ai siti sele- L’Azione Marchio Europeo non prevede l’erogazione di un contributo fi- zionati di conseguire benefici anche in termini economici. nanziario per i siti, ma questi ottengono la possibilità di esibire il relativo Il criterio per il conseguimento del Marchio non è quindi connesso in ma- logo e godono di una particolare visibilità: infatti, hanno l’opportunità di niera specifica alla bellezza o alla conservazione dei siti (che dovrebbe essere essere integrati nelle campagne di informazione e comunicazione promosse comunque garantita dai regimi di protezione esistenti), ma in primo luogo dalla Commissione Europea, di prendere parte alle attività realizzate dalla al significato europeo dei medesimi, alle strategie di promozione e alle mo- rete dei siti già selezionati, nonché di prendere parte alla conferenza annuale dalità di accesso, alla qualità delle informazioni offerte e delle attività orga- rivolta ai gestori dei siti e allo scambio di buone pratiche. Ancora, benefi- nizzate. I siti non vengono quindi selezionati per motivazioni ‘estetiche’, ma ciano delle varie attività di networking intraprese a livello internazionale e è invece valutato il loro apporto alla storia e alla cultura europea e la loro di- conseguono l’onore di rappresentare luoghi emblematici per il processo di mensione europea, la cui valorizzazione deve essere perseguita anche per integrazione europea. mezzo di azioni didattiche rivolte in modo particolare ai giovani. 14 European Heritage Label L’Europa inizia qui 15
3 Copertura geografica Definizione di sito 4 Attualmente, sono ammessi alla partecipazione all’Azione Comunitaria 28 La definizione di sito utilizzata nell’ambito del Marchio del Patrimonio Euro- Stati facenti parte dell’Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croa- peo è ampia e include i siti naturali, subacquei, archeologici, industriali o urba- zia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Ita- ni, i monumenti, i paesaggi culturali, i luoghi della memoria, i beni culturali e lia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogal- il patrimonio immateriale. Può essere estesa a comprendere anche il patrimo- lo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, nio contemporaneo (come siti di recente costruzione o che hanno rivestito un Spagna, Svezia, Ungheria). È possibile che in futuro l’Azione Comunitaria ruolo specifico nella storia europea recente). I beni culturali e il patrimonio im- inerente il Marchio venga aperta alla partecipazione di ulteriori Stati. materiale, per poter essere eleggibili, devono essere associati a un luogo fisico chia- ramente identificabile in cui si svolgeranno le attività didattiche e informative. Nel 2016 hanno confermato la loro partecipazione 24 Stati Membri: Au- Possono conseguire il Marchio i siti che rientrino in una delle seguenti cate- stria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Ger- gorie: sito (unico), sito transnazionale e sito tematico nazionale.3 mania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bas- si, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Repubblica Slovacca, Con il termine “sito” s’intende un monumento, un sito naturale, subacqueo, Slovenia, Spagna e Ungheria. archeologico, industriale o urbano, un paesaggio culturale, un luogo della me- Sono quindi ammissibili all’assegnazione del Marchio del Patrimonio Euro- moria, un bene culturale e il patrimonio immateriale associato a un luogo, peo solo i siti ubicati nei 24 Stati Membri sopra indicati. Ciò vale anche per compreso il patrimonio contemporaneo. i siti transnazionali, i cui siti partecipanti, senza alcuna eccezione, devono es- sere ubicati in uno di codesti Stati Membri. Con “sito transnazionale” si indica un sito a sua volta composto da diversi siti, collocati geograficamente in diversi Stati Membri e che convergono su un tema specifico al fine di presentare una candidatura comune oppure in- dica un sito la cui posizione geografica comprende il territorio di due o più Stati Membri. Nel primo caso, il tema su cui converge la candidatura può es- sere liberamente scelto dai siti, ma deve presentare un forte valore europeo simbolico; nel secondo caso (sito ubicato nel territorio di due o più Stati Mem- bri), è possibile includere potenzialmente tutti i siti che comprendono o at- traversano un confine tra due o più Stati membri, come un ponte, un cam- po di battaglia, un simbolo della passata divisione dell’Europa o delle passa- te frontiere interne dell’UE, un sito archeologico precedente alla definizio- ne dei confini nazionali etc. 16 European Heritage Label L’Europa inizia qui 17
È necessario spiegare il valore aggiunto derivante dalla presentazione di una al sito nel suo complesso sotto il nome comune e non ai singoli sotto-siti par- candidatura comune. tecipanti. In altre parole, in caso sia selezionato un sito transnazionale che com- Il sito transnazionale deve inoltre, obbligatoriamente, soddisfare le seguenti con- prende cinque sotto-siti partecipanti, sarà assegnato un unico Marchio al sito dizioni: ciascun sito partecipante al sito transnazionale deve rispettare i criteri transnazionale e non cinque marchi ai cinque singoli sotto-siti. Ciascuno dei di selezione; uno dei siti partecipanti deve essere designato come coordinato- cinque sotto-siti ha il diritto di esporre all’ingresso la targa con il Marchio del re e costituisce l’unico interlocutore con la Commissione Europea; la candidatura Patrimonio Europeo, che tuttavia deve indicare chiaramente il nome comune deve essere presentata sotto un nome comune; se i siti convergono su uno spe- del sito transnazionale. cifico tema, è necessario dimostrare l’esistenza del legame tematico. Con “sito tematico nazionale” si designa un sito a sua volta composto da di- Le candidature dei siti transnazionali seguono la stessa procedura prevista per versi siti, geograficamente dislocati nello stesso Stato Membro, che conver- i siti unici. La preselezione è effettuata dallo Stato Membro del sito coordi- gono su un tema specifico al fine di presentare una candidatura comune. natore e rientra nel limite massimo di due siti che tale Stato Membro può no- Il sito tematico nazionale deve inoltre, obbligatoriamente, soddisfare le seguenti minare per anno di selezione.4 condizioni: è necessario dimostrare il valore aggiunto derivante dalla pre- Le consultazioni tra i siti partecipanti a un sito transnazionale devono coin- sentazione di una domanda di candidatura comune invece che da doman- volgere tutti i coordinatori nazionali pertinenti fin dalle fasi iniziali. de individuali; ciascun sito partecipante al sito tematico nazionale deve rispettare Ogni sito partecipante compila un modulo di candidatura separato. Il sito i criteri di selezione; uno dei siti partecipanti deve essere designato come co- coordinatore deve compilare anche il modulo di presentazione ad hoc per i ordinatore e costituisce l’unico interlocutore con la Commissione Europea; siti transnazionali e presentare al coordinatore nazionale tutti i moduli insieme. la candidatura deve essere presentata sotto un nome comune; se i siti convergono Un sito transnazionale preselezionato da uno Stato Membro deve essere pro- su uno specifico tema, bisogna dimostrare l’esistenza del legame tematico. posto da quest’ultimo a nome degli altri Stati Membri previo accordo degli Ogni singolo sito partecipante compila un modulo di candidatura separato, stessi. Tutti i moduli di candidatura, compreso il modulo di presentazione, mentre il sito coordinatore deve compilare anche il modulo di presentazio- devono essere trasmessi congiuntamente alla Commissione dal coordinato- ne ad hoc e inviare al coordinatore nazionale tutti i moduli insieme. re nazionale dello Stato Membro del sito coordinatore. Ogniqualvolta è selezionato un sito tematico nazionale, il Marchio è assegnato Se un sito transnazionale e un sito unico soddisfano i criteri del Marchio del al sito nel suo complesso sotto il nome comune e non ai singoli siti parteci- Patrimonio Europeo con pari livello di qualità, nella selezione finale si darà panti. Ciascun sito partecipante ha il diritto di esporre all’ingresso la targa con priorità al sito transnazionale. il Marchio del Patrimonio Europeo, che indica chiaramente il nome comu- Nel caso venga selezionato un sito transnazionale, il Marchio sarà assegnato ne del sito tematico nazionale. 18 European Heritage Label L’Europa inizia qui 19
Obiettivi dell’Azione 5 Specificità dell’Azione 6 L’Azione persegue i seguenti obiettivi generali:5 Si ribadisce nuovamente che l’obiettivo primario del Marchio non è la conserva- • rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini europei (soprattutto dei giovani) zione dei siti (che dovrebbe comunque essere garantita), ma la valorizzazione del- all’Unione Europea, corroborando in loro la consapevolezza dei valori comu- la dimensione europea dei siti, che devono essere resi accessibili a un pubblico più ni, della storia e del patrimonio culturale europei, nonché valorizzando la ric- ampio possibile, in particolare ai giovani, parallelamente fornendo informazioni chezza derivante dalla diversità nazionale e regionale; di qualità, possibilmente in più lingue europee, e attività didattiche, di formazio- • promuovere il dialogo interculturale. ne e di informazione, che sottolineino il ruolo ricoperto dal sito nella storia e nel- Gli obiettivi intermedi mirano a: l’integrazione europea. • sottolineare il valore simbolico che i siti hanno rivestito nella storia e nella cul- Nello specifico, il Marchio del Patrimonio Europeo può essere assegnato esclusi- tura dell’Europa e/o nella costruzione dell’Unione Europea, aumentandone la vamente a siti che abbiano svolto un ruolo significativo nella storia d’Europa, nel- visibilità; la costruzione dell’UE e nella relativa cultura oppure che siano caratterizzati da un • sviluppare la consapevolezza della storia dell’Europa e della costruzione dell’Unione marcato valore europeo simbolico. Sotto questo profilo, il Marchio contribuisce Europea, favorendo la conoscenza del patrimonio culturale comune, seppure a far conoscere ai cittadini europei, soprattutto ai giovani, il patrimonio cultura- diverso, soprattutto in relazione ai valori democratici e ai diritti umani alla base le comune, la storia d’Europa e della costruzione dell’UE, i valori democratici e i del processo di integrazione europea. diritti fondamentali che ne sono alla base; parallelamente, stimola e incoraggia i Gli obiettivi specifici dell’Azione hanno lo scopo di: rapporti, i legami, le interazioni, lo scambio di buone pratiche tra i siti e i profes- • mettere in luce la rilevanza europea del sito selezionato; sionisti del patrimonio culturale. • sensibilizzare i cittadini europei (soprattutto i giovani) rispetto al patrimonio Per tali ragioni, è fondamentale che i siti candidati tengano presenti la specificità culturale comune; del Marchio, valutando attentamente la loro pertinenza agli obiettivi dell’Azione • facilitare la condivisione di esperienze e lo scambio di buone pratiche attraverso prima di presentare una candidatura. l’Unione Europea; La Commissione Europea e il panel incaricato di giudicare i siti pre-selezionati as- • ampliare e/o migliorare l’accesso al patrimonio culturale, in modo particolare sicureranno che non si creino rischi di reduplicazione tra il Marchio del Patrimonio da parte dei giovani; Europeo e l’UNESCO o altre iniziative culturali imperniate sull’individuazione • promuovere il dialogo interculturale, soprattutto fra i giovani, attraverso l’edu- di siti, quali gli Itinerari Culturali Europei. cazione artistica, culturale e storica; Tuttavia, un sito già designato dall’UNESCO, dal Consiglio d’Europa oppure in • creare sinergie fra il patrimonio culturale, da un lato, e il settore della creazio- qualsiasi altra iniziativa nel campo del patrimonio culturale, può candidarsi an- ne e della creatività contemporanea, dall’altro; che per il Marchio del Patrimonio Europeo, purché risponda agli obiettivi dell’Azione • contribuire allo sviluppo economico e sostenibile delle regioni, in particolare UE e rientri nei relativi criteri. È infatti possibile che alcuni siti possano eventualmente attraverso il turismo culturale. essere ammissibili allo stesso tempo per il Marchio e per un’altra iniziativa cultu- rale europea, seppure in forza di motivi diversi. 20 European Heritage Label L’Europa inizia qui 21
7 Criteri di selezione L’assegnazione del Marchio avviene sulla base di tre livelli,6 connessi in pri- Nella candidatura, è necessario esporre un progetto e un piano di lavoro. Il mo luogo al valore simbolico europeo del sito, in secondo luogo alla quali- progetto definisce che cosa intende fare il sito per mettere in evidenza la pro- tà del progetto presentato e alla sua capacità di promuovere la dimensioni eu- pria dimensione europea (ad esempio in termini di informazione, attività di- ropea del sito e, infine, alla qualità del piano delle attività di lavoro e alla ca- dattiche, uso del multilinguismo e partecipazione a reti europee). Il piano di pacità operativa di attuare concretamente il progetto. lavoro descrive come il sito intende realizzare questi obiettivi (ad esempio in termini di accessibilità, strutture di accoglienza, strategia di comunicazione Per poter essere selezionato, il sito candidato deve rispettare i criteri di seguito e promozione come destinazione turistica). illustrati, in particolare dimostrando il ruolo giocato nella storia e cultura eu- Sia il progetto sia il piano di lavoro devono essere approntati a una visio- ropee e/o nella costruzione dell’Unione Europea ed elaborando un proget- ne di lungo termine e in grado di garantire la sostenibilità nel tempo del- to includente un piano d’azione strutturato. le attività indicate. Al fine di illustrare il valore simbolico europeo e la funzione rivestita nella sto- Per quanto concerne il progetto che il sito dovrà presentare al momento del- ria e nella cultura d’Europa e/o nella costruzione dell’Unione, il sito dovrà la candidatura, esso può avere inizio al più tardi entro la fine dell’anno di de- essere caratterizzato da uno o più dei seguenti aspetti: signazione. Tale progetto deve contemplare tutti i seguenti elementi: • carattere transfrontaliero o paneuropeo: il sito dovrà mostrare come la sua • sensibilizzazione dei cittadini per quanto riguarda la rilevanza europea del influenza e il suo valore di polo di interesse, nel passato e nel presente, su- sito, soprattutto tramite adeguate attività di comunicazione, segnaletica e perino le frontiere nazionali e rivestano un carattere europeo; formazione del personale; • collocazione e ruolo nella storia e nell’integrazione europea e legame con • organizzazione di attività didattiche, in particolare rivolte ai giovani, al fine eventi, personalità o movimenti chiave europei; quest’ultimi possono con- di aumentare la conoscenza della storia comune dell’Europa e del suo pa- figurarsi, inter alia, come movimenti culturali, artistici, politici, sociali, scien- trimonio unitario, arricchito dalla diversità, e di rafforzare il senso di ap- tifici, industriali, tecnologici, purché rivestano una rilevanza europea e ac- partenenza a uno spazio comune; comunino più nazioni europee; • promozione del multilinguismo e agevolazione dell’accesso al sito, specie • collocazione e ruolo nello sviluppo e nella promozione dei valori comuni tramite l’utilizzo di varie lingue dell’Unione Europea (ad es. nel materiale (quali rispetto della dignità umana, libertà, democrazia, rispetto dei dirit- informativo); ti umani, etc.) che sono alla base dell’integrazione europea. A tal riguardo, • partecipazione alle attività di networking con altri siti che hanno ricevuto il sarà necessario illustrare come e in quale misura il sito ha contribuito allo Marchio, con lo scopo di scambiare esperienze e avviare progetti comuni; sviluppo e alla diffusione di uno o più dei valori in questione.7 • incremento della visibilità e dell’attrattiva del sito su scala europea, anche utilizzando le possibilità offerte dalle tecnologie moderne nonché dai mez- zi digitali interattivi e cercando sinergie con altre iniziative europee; 22 European Heritage Label L’Europa inizia qui 23
• ove reso possibile dalla natura del sito, può essere prevista la realizzazione Il valore europeo simbolico di un sito concerne le caratteristiche permanen- di attività artistiche e culturali che promuovano la mobilità dei professio- ti di un sito e costituisce quindi un aspetto che il sito deve possedere a prio- nisti della cultura, degli artisti europei nonché delle collezioni, che stimo- ri. Invece, il progetto e il piano di lavoro che devono essere illustrati nella can- lino il dialogo interculturale e incoraggino i collegamenti fra il patrimonio didatura possono già essere stati avviati al momento della candidatura oppure e la creatività contemporanea. essere stati solo programmati. In quest’ultimo caso, i siti candidati si impe- gnano a realizzare concretamente sia il progetto sia il piano di lavoro in caso Inoltre, i siti devono dimostrare di avere la capacità operativa per attuare di assegnazione del Marchio del Patrimonio Europeo. Peraltro, devono com- il progetto proposto e presentare un piano di lavoro che includa tutti i se- prendere al contempo una strategia a lungo termine intesa a mettere in evi- guenti elementi: denza la dimensione europea del sito e una serie di attività a breve e medio • buona gestione del sito, con definizione di obiettivi e indicatori; termine per realizzarla. Poiché il Marchio viene assegnato su base permanente, • preservazione del sito, in modo che questo possa essere trasmesso alle ge- le attività devono essere periodicamente aggiornate e adeguate nel corso de- nerazioni future conformemente alle misure di salvaguardia pertinenti; gli anni alla luce dell’evoluzione dei contesti di riferimento. • strumenti di accoglienza appropriati e qualitativamente validi, quali la pre- sentazione storica, le informazioni ai visitatori e la segnaletica; • accesso al sito per il più ampio pubblico possibile, anche mediante adeguamenti del sito o azioni di formazione del personale; • attenzione particolare ai giovani, in particolare agevolandone l’accesso con condizioni privilegiate; • promozione del sito come destinazione turistica sostenibile; • strategia di comunicazione coerente e completa, che metta in luce la rile- vanza europea del sito; • gestione del sito rispettosa dell’ambiente. 24 European Heritage Label L’Europa inizia qui 25
8 Candidatura Per potersi candidare, dovrà essere compilata l’apposita domanda di candi- datura predisposta dalla Commissione Europea, che riflette gli obiettivi del- l’Azione Comunitaria e i relativi criteri di selezione e che è uguale per tutti i getto si rivolgerà al pubblico europeo; presentare in primo luogo la situazione attuale e in secondo luogo la strategia e gli obiettivi; in terzo luogo, in- dicare quali attività di comunicazione e di miglioramento della visibili- siti che intendono candidarsi. Il modulo di candidatura è disponibile pres- tà sono previste se il sito ricevesse il Marchio); so il sito www.marchiopatrimonioeuropeo.beniculturali.it. 5.2 attività di comunicazione, segnaletica e formazione del personale (è Il modulo può essere compilato nella lingua utilizzata per la preselezione a li- necessario indicare come la strategia delineata al punto precedente use- vello nazionale (nel caso dell’Italia in italiano), purché sia una delle lingue uf- rà le attività di comunicazione, segnaletica, formazione del personale e ficiali dell’UE. Tuttavia, per garantire una maggiore efficienza della procedura altre attività correlate per sensibilizzare alla rilevanza europea del sito; de- di selezione e considerando che le discussioni tra i membri del panel dovreb- scrivere innanzitutto che cosa è stato fatto finora e presentare quindi le bero svolgersi in lingua inglese, è fondamentale redigere anche la versione in- azioni che saranno intraprese nel caso in cui si ricevesse il Marchio); glese del medesimo. 5.3 attività didattiche (è necessario descrivere le attività didattiche pro- poste, in particolare quelle rivolte ai giovani. L’obiettivo delle attività do- Specificatamente, nel predisporre la candidatura,8 il sito dovrà: vrebbe essere quello di aumentare la consapevolezza della storia comu- 1 fornire informazioni generali, quali nome del sito, nazione, sito web; ne dell’Europa e del suo patrimonio comune, seppure eterogeneo, e raf- 2 riassumere la candidatura nel suo complesso, presentando una sintesi del- forzare il senso di appartenenza a uno spazio comune); la descrizione del sito, della rilevanza europea, del progetto, della capa- 5.4 promozione dell’accesso multilingue al sito (descrivere innanzitut- cità operativa; to l’attuale situazione del sito e indicare in seguito le azioni volte al raf- 3 llustrare dettagliatamente il sito e la sua storia; forzamento del multilinguismo che si intende intraprendere nel caso in 4 provare il valore europeo simbolico del sito, in particolare spiegando come cui il sito ottenesse il Marchio); il sito soddisfi uno (o più) dei seguenti criteri: carattere transfrontaliero 5.5 partecipazione attiva alla rete del Marchio del Patrimonio Europeo o paneuropeo; collocazione e ruolo nella storia e nell’integrazione euro- (descrivere le aspettative legate all’ingresso nella rete del Marchio); pee e legame con eventi, personalità o movimenti chiave europei; collo- 5.6 uso delle nuove tecnologie e dei mezzi digitali e interattivi (descri- cazione e ruolo nello sviluppo e nella promozione dei valori comuni che vere l’approccio generale volto a incrementare l’attrattiva europea del sito sono alla base dell’integrazione europea; grazie all’uso di nuove tecnologie e di mezzi digitali e interattivi; indica- 5 dettagliare il progetto, in riferimento ai seguenti aspetti: re in che modo si intende utilizzare tale approccio per attrarre visitatori 5.1 sensibilizzazione dei cittadini alla rilevanza europea (è necessario de- virtuali, migliorare l’interpretazione del sito in loco e migliorare l’inter- lineare la strategia generale e gli obiettivi del progetto per sensibilizzare pretazione del sito sul web); i cittadini alla rilevanza europea del sito; descrivere in che modo il pro- 5.7 attività artistiche e culturali, compresa la creatività contemporanea 26 European Heritage Label L’Europa inizia qui 27
(descrivere le eventuali connessioni con attività artistiche e culturali che di comunicazione volte a mettere in evidenza la sua rilevanza europea pre- promuovano la mobilità dei professionisti della cultura, degli artisti e del- viste nei prossimi quattro anni); le collezioni europei, stimolino il dialogo interculturale e incoraggino i col- 6.8 gestione del sito rispettosa dell’ambiente (illustrare la strategia per legamenti fra il patrimonio e la creatività contemporanee). l’integrazione della tutela dell’ambiente nella gestione quotidiana del sito Per ciascuno dei punti relativi al progetto, sarà necessario specificare, in un’ap- e nell’accoglienza dei visitatori; descrivere quindi le azioni previste in que- posita tabella (Elenco delle attività per l’attuazione del progetto), gli indicatori sto ambito nei prossimi quattro anni); di riferimento, la decorrenza dell’attività, la situazione attuale e i risultati attesi. 6.9 rilevanza internazionale e riconoscimento del sito (descrivere le reti 6 dimostrare la capacità operativa e organizzativa del sito, in riferimento ai internazionali di cui il sito fa attualmente parte e il suo riconoscimento seguenti aspetti: a livello internazionale. illustrare quindi quali azioni di sensibilizzazione 6.1 gestione del sito (descrivere il piano di gestione generale del sito e internazionale sono previste nei prossimi quattro anni, oltre alla candi- indicare se sono previsti ulteriori sviluppi nei prossimi quattro anni); datura per il Marchio del Patrimonio Europeo); 6.2 preservazione del sito (descrivere la protezione giuridica di cui il sito 6.10 bilancio operativo del sito (illustrare l’attuale bilancio operativo per gode attualmente, indicare l’attuale stato di conservazione e se sono pre- la gestione generale del sito esclusi gli interventi di conservazione e in- visti interventi di conservazione nei prossimi quattro anni); cludere: costi di gestione annuali, costi di comunicazione e per attività 6.3 strumenti di accoglienza, informazioni ai visitatori e segnaletica (de- culturali, educative, di ricerca e di costituzione di reti di contatto; speci- scrivere gli attuali strumenti di accoglienza ed elencare i miglioramenti ficare anche le principali fonti di introito del sito. previsti nei prossimi quattro anni) • strumenti di accoglienza appropriati e qualitativamente validi, quali la 6.4 accesso al pubblico (descrivere come si intende garantire l’accesso al presentazione storica, le informazioni ai visitatori e la segnaletica; sito per il più ampio pubblico possibile; indicare gli adeguamenti del sito • accesso al sito per il più ampio pubblico possibile, anche mediante ade- o le azioni di formazione del personale previsti nei prossimi quattro anni); guamenti del sito o azioni di formazione del personale; 6.5 particolare attenzione ai giovani (indicare se i giovani hanno un ac- • attenzione particolare ai giovani, in particolare agevolandone l’accesso cesso privilegiato o prioritario al sito. Descrivere inoltre le attività previ- con condizioni privilegiate; ste in questo ambito nei prossimi quattro anni); • promozione del sito come destinazione turistica sostenibile; 6.6 turismo sostenibile (presentare il piano di commercializzazione del • strategia di comunicazione coerente e completa, che metta in luce la rile- sito come destinazione turistica; descrivere inoltre le azioni previste in que- vanza europea del sito; sto ambito nei prossimi quattro anni); • gestione del sito rispettosa dell’ambiente. 6.7 comunicazione della rilevanza europea del sito (descrivere l’attuale Il valore europeo simbolico di un sito concerne le caratteristiche permanenti strategia di comunicazione per il sito; presentare quindi le altre attività di un sito e costituisce quindi un aspetto che il sito deve possedere a prio- 28 European Heritage Label L’Europa inizia qui 29
Procedure di selezione 9 ri. Invece, il progetto e il piano di lavoro che devono essere illustrati nella La pre-selezione dei siti candidati al conseguimento del Marchio avviene a candidatura possono già essere stati avviati al momento della candidatura livello nazionale sotto la responsabilità di ciascuno Stato Membro, che può oppure essere stati solo programmati. In quest’ultimo caso, i siti candidati pre-selezionare fino a un massimo di due siti ogni due anni. si impegnano a realizzare concretamente sia il progetto sia il piano di lavo- I siti italiani intenzionati a candidarsi avranno pertanto la possibilità di tra- ro in caso di assegnazione del Marchio del Patrimonio Europeo. Peraltro, de- smettere il modulo di candidatura, compilato in lingua italiana e in lingua vono comprendere al contempo una strategia a lungo termine intesa a met- inglese, in versione cartacea ed elettronica, al Focus Point Marchio del Pa- tere in evidenza la dimensione europea del sito e una serie di attività a bre- trimonio Europeo, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turi- ve e medio termine per realizzarla. Poiché il Marchio viene assegnato su base smo, che procederà alla pre-selezione.9 permanente, le attività devono essere periodicamente aggiornate e adegua- La preselezione avviene rispettando i criteri di selezione e sulla base delle in- te nel corso degli anni. formazioni fornite nel modulo di candidatura. La selezione dei siti candidati al conseguimento del Marchio avviene a livel- lo europeo e viene effettuata dal panel europeo, sotto la responsabilità della Commissione Europea. Suddetto panel si compone di tredici esperti indipendenti con solida espe- rienza e comprovata competenza nei campi pertinenti agli obiettivi dell’Azione. Tali tredici esperti sono nominati: quattro dal Parlamento europeo, quattro dal Consiglio, quattro dalla Commissione e uno dal Comitato delle Regio- ni, secondo le rispettive procedure. Il panel europeo valuta le candidature dei siti pre-selezionati a livello nazio- nale e sceglie al massimo un sito per ciascuno Stato membro a partire dal 2015.10 Eventualmente possono essere richieste al sito candidato ulteriori informa- zioni e possono essere organizzate visite in loco. La selezione avviene in base ai criteri dell’Azione e al modulo di candidatura. Non sono consentiti contatti diretti in merito al Marchio del Patrimonio Eu- ropeo tra uno Stato Membro o un sito e il panel europeo di esperti indipendenti. Ogniqualvolta sia necessario un contatto, questo deve avvenire esclusivamente tramite la Commissione Europea. 30 European Heritage Label L’Europa inizia qui 31
Controllo dei siti 10 Il panel europeo pubblica una relazione – inclusiva di una raccomandazio- Il Marchio del Patrimonio Europeo è conferito ai siti selezionati in modo per- ne per l’assegnazione del Marchio – relativa ai siti valutati e la trasmette alla manente, a condizione che essi continuino a soddisfarne i criteri dell’Azio- Commissione entro la fine dell’anno in cui ha luogo la selezione. La relazione nee che il progetto e la capacità operativa presentati nella candidatura rimangano in questione comprende le conclusioni circa il giudizio espresso dal panel in pertinenti e in linea con la strategia a lungo termine formulata. A tal fine, cia- merito ai siti che sono stati selezionati e a quelli che non lo sono stati. scun sito viene quindi monitorato periodicamente. Sulla base di tale relazione, la Commissione Europea assegna il Marchio ai Gli Stati Membri sono responsabili del controllo di tutti i siti nel loro terri- siti che sono stati giudicati positivamente. torio. In Italia, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, La Commissione ha cura di trasmettere la relazione al Parlamento europeo, per mezzo del Focus Point Marchio del Patrimonio Europeo (vd. infra), rac- al Consiglio e al Comitato delle regioni per informazione. coglie tutte le informazioni necessarie per il monitoraggio e predispone una I siti candidati che non sono selezionati non hanno diritto di presentare ricorso relazione ogni quattro anni. contro la raccomandazione della giuria europea;11 essi possono presentare ne- Il controllo dei siti transnazionali è di responsabilità dello Stato Membro in gli anni seguenti nuove candidature per la pre-selezione a livello nazionale. cui si trova il sito coordinatore. In collaborazione con quest’ultimo, lo Stato Membro raccoglie le informazioni necessarie da tutti i siti partecipanti al sito transnazionale, ivi compresi quelli non ubicati nel suo territorio. Tali infor- mazioni vengono riassunte in una sezione della relazione citata. La giuria di selezione è incaricata di valutare tutte le informazioni trasmesse e di pubblicare una relazione sullo stato dei siti intestatari del Marchio del Patrimonio Europeo, che può comprendere, eventualmente, raccomandazioni di cui tenere conto per il periodo di controllo successivo. Qualora la giuria reputi che un sito non soddisfa più i criteri o non è più con- forme al progetto e alla capacità operativa presentati al momento della can- didatura, ha la facoltà di avviare una procedura per il ritiro del Marchio as- segnato a detto sito. La procedura si svolge in due fasi, che possono durare fino a 18 mesi ciascuna. Nella prima fase la giuria avvia un dialogo con lo Stato Membro per age- volare gli adeguamenti necessari del sito, affinché il medesimo possa con- servare il Marchio. Tuttavia, qualora le procedure avviate non risultino in 32 European Heritage Label L’Europa inizia qui 33
adeguamenti efficaci, è possibile procedere al ritiro del Marchio. Infatti, prio messaggio a livello locale, per quanto l’obiettivo ultimo resti quello di se entro 18 mesi dall’inizio del dialogo non sono stati apportati gli adegua- una divulgazione a livello europeo, con lo scopo di raggiungere diverse na- menti richiesti, la giuria procede con la seconda fase della procedura, per mez- zioni, diversi gruppi sociali e fasce d’età, soprattutto le più giovani, come pure zo della quale si notifica formalmente alla Commissione Europea e al sito l’esi- i rappresentanti istituzionali. stenza dei problemi riscontrati, presentando una serie di raccomandazioni pra- Il report evidenzia inoltre una forte difformità per quanto concerne il numero tiche su come migliorare quanto prima la situazione. Se 18 mesi dopo il ri- dei visitatori dei siti selezionati: il sito che registra il numero annuale di visi- cevimento della notifica il sito non ha messo in atto le raccomandazioni pra- tatori più alto è rappresentato dall’Acropoli di Atene (Atene, Grecia), con ol- tiche, la giuria europea raccomanda alla Commissione Europea di ritirare il tre un milione di accessi. La Biblioteca Generale dell’Università di Coimbra Marchio al sito in questione. (Coimbra, Portogallo) riceve annualmente più di 355.000 visitatori, di cui La Commissione Europea formalizza il ritiro del Marchio nel corso della suc- 115.000 giovani. Tra i siti che hanno ricevuto più di 100.000 visitatori figurano cessiva procedura di designazione. Il sito, in questo caso, deve restituire alla il Campo Westerbork (Hooghalen, Paesi Bassi: 178,500 visitatori), il sito ar- Commissione la targa recante il logo del Marchio del Patrimonio Europeo. cheologico di Carnuntum (Petronell-Carnuntum, Austria: 160.000 visitatori), l’Abbazia di Cluny (Cluny, Francia: 133.000) e il Palazzo della Pace (L’Aia, La medesima procedura si applica ai siti tematici nazionali e ai siti transna- Paesi Bassi: 100.000). Al contrario, i siti con meno accessi risultano essere l’ospe- zionali; in tal caso, le procedure si svolgono con lo Stato Membro in cui è ubi- dale partigiano Franja (Cerkno, Slovenia: 20.791), la casa di Robert Schu- cato il sito coordinatore. Se la giuria raccomanda il ritiro del Marchio a un man (Scy-Chazelles, Francia: 11.280) e la Casa Museo di Alcide De Gaspe- sito tematico nazionale o a un sito transnazionale, tale ritiro si applica al sito ri (Pieve Tesino, Italia: 8.000).13 tematico nazionale o al sito transnazionale nel suo insieme. Tuttavia, in casi eccezionali nei quali non sia compromessa la coerenza del sito tematico na- Il report del 2016 è stato volto a verificare che i siti rispettassero i tre criteri zionale o del sito transnazionale, la giuria può raccomandare di limitare il ri- cardine dell’Azione, ovvero che fossero caratterizzati da un forte ed eviden- tiro al sito partecipante interessato. te significato europeo e che riuscissero a comunicarlo chiaramente ai visita- Nel corso della procedura, al fine di garantire un coordinamento efficace, tut- tori; che il progetto fosse in grado di trasmettere al pubblico internazionale ti i contatti tra la giuria da un lato e il sito in questione dall’altro devono av- la dimensione europea del sito; che il sito possedesse capacità operativa e che venire tramite la Commissione Europea e lo Stato Membro pertinente. stesse effettivamente e concretamente ponendo in essere il progetto presen- tato in fase di candidatura. Il primo monitoraggio, concernente i venti siti selezionati nel 2013 e nel 2015, si è concluso nel 2016. Dal report redatto dalla giuria di selezione,12 si evin- In alcuni casi, il report formula delle raccomandazioni per i siti, volte a ga- ce come la maggior parte dei siti selezionati abbia iniziato a diffondere il pro- rantire che questi assicurino il pieno raggiungimento degli obiettivi dell’Azione. 34 European Heritage Label L’Europa inizia qui 35
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