ESPERIENZA DEI CLIENTI - NELLA RINASCITA DEL RETAIL ECCO COME I PRINCIPALI BRAND CREANO BASI SOLIDE GRAZIE AI DATI - Salesforce
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ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL ECCO COME I PRINCIPALI BRAND CREANO BASI SOLIDE GRAZIE AI DATI
SOMMARIO Nel corso degli ultimi anni, quante volte hai sentito un dirigente retail dire che il cliente va posizionato al CAPITOLO 1: centro di qualsiasi iniziativa? È un obiettivo comune; È tempo della rinascita del retail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 tuttavia, anche quei brand che hanno investito nelle tecnologie ritenute in grado di offrire un’esperienza CAPITOLO 2: straordinaria ai clienti non hanno sempre registrato Esperienza utente disconnessa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 i risultati sperati. In un momento in cui convergono aspettative dei clienti sempre più elevate, innovazioni CAPITOLO 3: tecnologiche e sfide del settore, è necessario individuare I dati come colonna portante dell’esperienza utente . . . . . . . . 9 esattamente le best practice per quei brand che non riescono tuttora a garantire interazioni pertinenti, CAPITOLO 4: contestualizzate e personali con i clienti. Da una piattaforma unificata per il commerce a una Questo report si basa su un sondaggio somministrato piattaforma unificata per l’interazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 a oltre 500 brand retail tradizionali, produttori monomarca, di beni di consumo o di articoli di marca RIEPILOGO SINTETICO: di ogni parte del mondo e riguarda il panorama Linee guida dei retailer con prestazioni eccellenti . . . . . . . . . 16 B2C attuale; viene spiegato come le organizzazioni ottimizzano dati ed esperienza dei consumatori oltre METODOLOGIA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .17 a strategie tecnologiche all’avanguardia per offrire interazioni pertinenti e personalizzate su qualsiasi punto di contatto in continuo mutamento. Nel corso del report, questi leader B2C vengono definiti brand o brand leader. Le risposte fornite dai partecipanti al sondaggio sono illuminanti per qualsiasi organizzazione che voglia coinvolgere in modi del tutto nuovi i consumatori iperconnessi e sempre più consapevoli dell’era moderna. Nel corso del report, vengono illustrate le aree in cui i retailer con prestazioni eccellenti riescono meglio e come il loro approccio suggerisca un modello valido per il successo. ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL |2
>> CAPITOLO 1 È TEMPO DELLA RINASCITA DEL RETAIL Le prove del cosiddetto “retail apocalypse”, ovvero apocalisse del retail, sono ovunque. Ogni settimana, i giornali fanno riferimento al retail come a un settore problematico e citano altre vittime del “capitolo 11” della legge fallimentare degli Stati Uniti d’America (che consente alle imprese che lo utilizzano una ristrutturazione a seguito di un grave dissesto finanziario). In realtà, nel panorama odierno sono emersi vincitori e vinti. Da un lato, le problematiche legate a comportamento dei consumatori, tecnologie, concorrenza ed economia hanno trasformato il mercato retail in modo considerevole e molti brand non si sono mostrati all’altezza. Dall’altro, queste sfide hanno messo a disposizione un ventaglio di opportunità a quei brand in grado di sviluppare solide relazioni con gli acquirenti. L’evoluzione senza sosta delle tecnologie, in special modo per quel che riguarda intelligenza artificiale, machine learning, realtà aumentata e virtuale, genera nuove opportunità OGGI, PIÙ CHE per i brand per personalizzare le esperienze e trasformare le procedure operative interne. Oggi, più che nel bel mezzo di un’apocalisse del retail, ci troviamo in un momento di rinascita per questo settore, NEL BEL MEZZO DI UN’APOCALISSE in cui i brand dovranno reinventare l’esperienza dei clienti e stabilire come investire in essa per prosperare. DEL RETAIL, CI TROVIAMO IN UN MOMENTO DI RINASCITA PER QUESTO SETTORE. ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL |3
Online la concorrenza è molto più agguerrita di quando ci siamo proposti per la prima volta sul mercato, quindi è importante, oggi più che mai, creare relazioni solide con tutti i nostri clienti. Dobbiamo personalizzare ogni singola comunicazione e interazione con loro. — bethany kemp, Vice Presidente Senior della divisione operativa, design within reach Come occuparsi delle 1: CONSUMATORI quattro sfide legate alla Grazie all’ampia diffusione di smartphone e connettività, le aspettative dei clienti si sono fatte rinascita del retail pressanti circa velocità e comodità. Dieci anni fa, un’attesa di cinque minuti in coda alla cassa di Serve altro per dimostrare che la retail apocalypse è un grande magazzino sarebbe passata del tutto un’esagerazione? Considerando che:1 inosservata, ma in un momento in cui è possibile effettuare ordini con un solo clic, lo stesso tempo • la spesa retail ha superato il PIL e aumenta ogni anno di attesa sembra interminabile. dal 2009; • nel 2017, il 44% dei consumatori ha dichiarato di aver speso di più nel settore retail rispetto al 2016 2: TECNOLOGIE e solo il 14% ha detto di aver speso meno; Nessun aspetto del retail è rimasto intatto a seguito • si prevede una crescita dei negozi fisici di 36 miliardi della rivoluzione delle tecnologie, dalla notorietà di dollari entro il 2022 e dell’e-commerce di del brand all’acquisto, dall’esperienza fisica a quella 50 miliardi di dollari entro lo stesso anno. e-commerce. Il 34% degli acquirenti dichiara di aver cercato un prodotto online tramite un dispositivo Pare sia ragionevole essere ottimisti in merito. mobile mentre si trovava in un negozio fisico2 e, grazie Tuttavia, i brand devono comprendere le quattro sfide alle innovazioni come l’intelligenza artificiale, i brand chiave della rinascita del retail per poter adottare un possono personalizzare le interazioni su qualsiasi approccio ottimale. punto di contatto. 1 Deloitte, Great Retail Bifurcation 2 Salesforce, 2017 Connected Shoppers Report ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL |4
>> CAPITOLO 1 TENDENZE PER LA VALUE PROPOSITION AI CLIENTI PREZZO ESPERIENZA PREZZI APPROCCIO PRIMO CONCORRENZIALI BILANCIATO LIVELLO Costi ridotti Approccio bilanciato Offerta di e chiaramente a prezzi e/o promozioni prodotti ed VALUE comunicati con prodotti o esperienze di PROPOSITION ai clienti esperienze brandizzati primo livello Figura 1 Fonte: Deloitte, Great Retail Bifurcation 3: CONCORRENZA In particolare, i retailer statunitensi appartenenti alle due categorie hanno tendenzialmente registrato Ormai la concorrenza non è più costituita dagli prestazioni migliori (Figura 1), causando il grande altri pochi rivenditori del quartiere: oggi, i brand sdoppiamento del retail. devono confrontarsi con migliaia di altri retailer, inclusi centri commerciali di grandi dimensioni, Grazie alle quattro sfide del retail, i brand devono brand retail agili e pronti a tutto e nuovi modelli di comprendere cosa attira maggiormente i consumatori business come i servizi in abbonamento. Senza contare cui si rivolgono ed esaminare nel dettaglio i gli innumerevoli modi con cui Amazon e Walmart cambiamenti legati alla loro esperienza di acquisto attraggono e fidelizzano i clienti in una miriade (non esistono infatti due acquirenti di un marchio di categorie commerciali. esattamente uguali) al fine di determinare cosa ne influenza il comportamento per personalizzare in modo pertinente l’esperienza. 4: FATTORE ECONOMICO La pressione legata a fatturazione e spese ha Sappiamo bene che concentrarsi sull’esperienza dei comportato lo sdoppiamento del comportamento consumatori non è un approccio innovativo, tuttavia, degli utenti, laddove sono riusciti a crescere i brand per i brand è più importante che mai ripensare al con prezzi concorrenziali e i marchi di primo livello. loro approccio e rivoluzionare l’organizzazione dal Quelli nel mezzo non sono riusciti a stare al passo. suo interno. ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL |5
>> CAPITOLO 1 I brand si concentrano tralasciando un’opportunità chiave non solo di attrarre consumatori, ma di favorirne la soddisfazione, la fedeltà solo sui prodotti e le testimonianze positive. ignorando l’esperienza Le esperienze mediocri utente non sono sufficienti Durante la rinascita del retail i consumatori godono di Nel tentativo di adottare un approccio di successo opzioni illimitate. Ecco perché i brand devono focalizzarsi nella rinascita del retail, i brand non devono limitarsi sulla value proposition che più interessa ai consumatori. a puntare sui prodotti come fattore di differenziazione Quasi il 60% dei brand leader partecipanti al sondaggio chiave, mentre devono mirare a diventare più granulari ha dichiarato che la value proposition unica della loro nell’identificare desideri ed esigenze dei clienti per azienda si basa sulla qualità o sull’unicità dei prodotti rispondervi opportunamente. Per sbaragliare la offerti, rispetto all’11% che ha citato il prezzo e il 6% concorrenza che offre esperienze mediocri, i brand la comodità (Figura 2). devono offrire interazioni fluide su tutti i punti di contatto per marketing, commerce e assistenza clienti, VALUE PROPOSITION UNICA PER dallo showroom (online o fisico) al call center fino alla I BRAND, SECONDO I LEADER supply chain e all’evasione ordini. L’esperienza utente coinvolge l’intera catena del valore, Prodotti di qualità 43% incluso il terreno di scontro costituito dall’ultimo Prodotti unici 15% miglio. Differisce a seconda che si tratti di un brand di abbigliamento a prezzi concorrenziali o di un marchio Assistenza 14% di pelletteria di lusso ed è un approccio assolutamente corretto, a patto che tali brand offrano ai clienti Prezzo 11% esattamente quello che cercano. Valori e contatto emotivo 10% Comodità 6% QUASI IL 60% DEI BRAND Figura 2 LEADER DICHIARA VALUE Queste cifre dimostrano che i brand si limitano a riflettere su come differenziare i prodotti, approccio che può risultare pertinente quando si tratta di beni CHE LA di lusso; per i marchi che avvertono la pressione della concorrenza nei marketplace online, dell’ampia disponibilità di prodotti a basso costo e dei nuovi PROPOSITION modelli di business, è il momento di aggiungere alla propria value proposition assistenza, comodità e un’esperienza utente maggiormente olistica. UNICA DELLA LORO Solo il 10% dei brand leader sottoposti al sondaggio ha AZIENDA RISIEDE citato valori e contatto emotivo come value proposition per la propria azienda. Pare che i brand stiano NEI PRODOTTI. ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL |6
>> CAPITOLO 2 ESPERIENZA UTENTE PRINCIPALI AREE DI MIGLIORAMENTO E DI INVESTIMENTO PER L’ESPERIENZA UTENTE DISCONNESSA Miglioramenti più necessari Investimenti principalmente pianificati I brand globali stanno tentando di tornare alle origini e 32% Interazione e ricerca 30% di mettere il cliente al centro delle strategie di business, 24% Notorietà e acquisizione 24% ng ma andando a fondo, si scopre che nella maggioranza ke t i mar delle organizzazioni: 14% Ricerca e acquisto 11% ite e vend • funzioni e reparti sono troppo rigidi e poco allineati; 12% Acquisto e pagamento 16% uto • i sistemi informativi non sono agili né Im b opportunamente gestiti all’interno dell’intera impresa; Assistenza e testimonianza 11% positiva 12% • le metriche sulle prestazioni variano in base a funzione o canale; 7% Evasione e resi 7% • i dati sono sparpagliati ovunque, mentre le Figura 3 informazioni su prodotti e clienti sono indipendenti e troppo complesse per essere trasformate in dati rappresenta la nota dolente. Lascia ben sperare strategici pertinenti e fruibili. il fatto che le aree in cui pensano di investire i brand leader corrispondano ai loro principali punti Nonostante l’esperienza utente rappresenti il sacro deboli (Figura 3), il che suggerisce che tenteranno Graal dei più, essa spesso non è in linea con la promessa maggiormente di attirare i clienti fra le quattro iniziale e non è garantita. mura fisiche e virtuali, ma anche che prenderanno in considerazione piattaforme di messaggistica, Le complessità programmi fedeltà, social media e marketplace. risiedono nella parte superiore dell’imbuto NONOSTANTE L’esperienza utente, vale a dire la somma di tutte le interazioni degli utenti con prodotti, servizi e brand di L’ ESPERIENZA UTENTE un retailer tramite qualsiasi punto di contatto, risulta disconnessa in special modo nella parte alta dell’imbuto (Figura 3). I problemi sono diffusi in ogni fase del percorso di acquisto, ma i brand hanno dichiarato che la principale RAPPRESENTI IL SACRO sfida è rappresentata da interazione e ricerca (32%), seguiti da notorietà e acquisizione (24%). Questi due GRAAL DEI PIÙ, ESSA segmenti dell’imbuto rappresentano oltre la metà delle aree che hanno i maggiori margini di miglioramento. SPESSO NON È IN LINEA Poiché i brand fanno del loro meglio per attrarre e CON LA PROMESSA INIZIALE fidelizzare i clienti in un panorama estremamente competitivo, la parte superiore dell’imbuto E NON È GARANTITA. ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL |7
>> CAPITOLO 2 LA RESPONSABILITÀ >> CAPITOLO 2 DELL’ESPERIENZA UTENTE È DELEGATA A TANTE FIGURE ALL’INTERO DELL’IMPRESA. I brand leader non si risposto che è il CEO a detenere la responsabilità di strategia ed esecuzione dell’esperienza utente, mentre mostrano concordi solo il 21% di vicepresidenti e il 7% di direttori e circa la responsabilità responsabili senior ritengono sia competenza del CEO. Le aziende di beni di consumo sono 1,4 volte dell’esperienza utente più inclini rispetto ai retailer ad affermare che la responsabilità dell’esperienza utente appartiene al CEO A dispetto della necessità di implementare miglioramenti, (con un 43% rispetto al 31%). i brand leader non hanno una visione unanime su chi debba gestire l’esperienza utente. Secondo i Che l’esperienza utente sia una responsabilità partecipanti al sondaggio, non è presente all’interno del CEO o sia frutto di una collaborazione tra delle loro aziende un ruolo o reparto definito che si diverse parti interessate, il suo successo risiede in assuma la responsabilità della strategia e dell’esecuzione una serie di fattori: responsabilità, allineamento, dell’esperienza utente. I risultati rivelano un 34% comunicazione e, altrettanto importante, gestione per il CEO, il 12% per l’assistenza e il servizio clienti dei dati. Sebbene esistano diversi approcci alla e un 8% per analisti/addetti all’intelligence dei dati. responsabilità dell’esperienza utente, la governance dei dati è fondamentale per eliminare gli elementi isolati Forse non sorprenderà che i risultati varino in modo e rendere i dati più accessibili e fruibili nell’intera significativo se la domanda viene posta alle sfere organizzazione, come illustrato nel prossimo capitolo. dirigenziali delle aziende: il 72% degli alti dirigenti ha RESPONSABILITÀ DELL’ESPERIENZA UTENTE ALL’INTERNO DELL’ORGANIZZAZIONE CEO 34% Retail Nessun ruolo dedicato 1% 15% Attività operative dei punti vendita 2% Addetti a canali digitali/ 4% e-commerce/approccio 13% omnicanale 8 % Esperienza utente Analisti/addetti 12% 12% all’intelligence dei dati Marketing Assistenza e servizio clienti Figura 4 ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL |8
>> CAPITOLO 3 I DATI COME Il fatturato da dispositivi mobili probabilmente subirà un ulteriore aumento in seguito all’adozione dei COLONNA PORTANTE portafogli mobili orientati a crescere nel 2018. DELL’ESPERIENZA Analogamente, il traffico da dispositivi mobili verso siti di e-commerce stabilmente supera il traffico da desktop, UTENTE con un 60% e un 33%, rispettivamente (Salesforce). I consumatori creano un set di dati digitali a ogni clic, C’è una soluzione per risolvere le complessità ricerca e acquisto dando vita a 2,5 quintilioni di byte di dell’esperienza utente: sfruttare i dati per conoscere dati ogni giorno (IBM). i consumatori e offrire loro quello che cercano, interazione dopo interazione, esperienza dopo Ma, sebbene l’e-commerce possieda una sempre esperienza. È il momento di reintegrare i dati dei maggiore quota di fatturato, la maggioranza delle consumatori nell’esperienza utente. Tali dati non organizzazioni non si è completamente adattata al fatto dovranno riguardare macro livelli e provenire da che il digitale abbia assunto una posizione prominente. interazioni standardizzate, ma basarsi sulle preferenze I risultati del sondaggio dimostrano che molti brand dei singoli utenti al fine di personalizzare al meglio il non riescono a trasformare i dati in informazioni loro percorso. strategiche e meno che mai in pratiche pertinenti. È anche vero, però, che i dati rappresentano la soluzione, ma anche il problema stesso. Secondo i BUSINESS DIGITALE E PERCENTUALE risultati del sondaggio, i brand moderni non riescono DI FATTURATO a tradurre i dati in informazioni fruibili e ciò vuol dire che essi non saranno pronti nel prossimo futuro Fatturato Fatturato del a implementare funzionalità innovative, come del 51% o più 10% o meno l’intelligenza artificiale. 17% 11% Il business digitale si Quota stimata di piazza in testa business digitale come percentuale del business totale per retail e direct- Oltre metà dei brand leader prevede che il business to-consumer 37% digitale della propria organizzazione rappresenti più 34% del 25% del fatturato retail o direct-to-consumer (Figura 5). I dati di settore riflettono questa transizione al digitale. Fatturato Fatturato Durante il periodo natalizio del 2017, le vendite per del 26-50% dell’11-25% l’e-commerce sono aumentate del 18% (Salesforce), Figura 5 rispetto al 5,5% per il retail globale nello stesso periodo (NRF). Il fatturato online proviene principalmente dai dispositivi mobili, con un aumento degli ordini da questi dispositivi del 45% nel terzo trimestre del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016 (Salesforce). ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL |9
>> CAPITOLO 3 Il ruolo dei dati è ingigantito, ma non prioritario I retailer con prestazioni eccellenti, vale a dire i • Sicurezza: il 54% non ha implementato rigorose brand leader che hanno registrato un incremento del misure di conformità e sicurezza per monitorare e fatturato di almeno il 10% nello scorso anno fiscale, proteggere i dati dei consumatori. si concentrano sui dati con percentuali mediamente Se il personale direzionale e dei punti vendita avesse a 2 volte superiori rispetto a quelli le cui prestazioni non disposizione informazioni strategiche sui consumatori sono sufficienti sotto tutti gli aspetti. Mentre questi avrebbe in mano una sorta di superpotere per ultimi restano indietro in ogni aspetto della gestione conoscere gli acquirenti in tempo reale e migliorare dei dati, le seguenti sono le principali tre aree in cui si l’intelligence a ogni interazione. I brand leader devono registrano carenze per quanto riguarda i dati (Figura 6). dare priorità assoluta all’accessibilità dei dati sui • Governance: il 68% non ha definito ruoli e consumatori e stabilire ruoli definiti per la gestione governance per la gestione dei dati dei consumatori. dei dati. Tali ruoli sono fondamentali per sfruttare al • Agilità: il 63% non adotta un approccio agile per meglio le informazioni inutilizzate in tutta l’impresa rispondere alle esigenze dei consumatori e gestire e ottimizzare il potenziale dell’intelligenza artificiale, i dati. favorendo al contempo l’implementazione delle funzionalità basate sui dati. IMPLEMENTARE LE STRATEGIE LEGATE AI DATI SUI CONSUMATORI PER LIVELLI DI PRESTAZIONI Percentuale di organizzazioni che al momento utilizzano Retailer con prestazioni le strategie illustrate e ne raccolgono i vantaggi eccellenti e retailer con prestazioni non sufficienti SICUREZZA DEI CONSUMATORI: ha implementato 76% rigorose misure di conformità e sicurezza per monitorare 53% 1,6 volte e proteggere i dati dei consumatori 46% più probabile GOVERNANCE DEI CONSUMATORI: ha definito ruoli 75% e governance per la gestione dei dati e dei rapporti con 44% 2,3 volte i consumatori 32% più probabile CULTURA DEI CONSUMATORI: MOSTRA coerenza tra canali e funzioni per concentrarsi sui clienti 43% 73% 1,4 volte 51% più probabile INFORMAZIONI STRATEGICHE SUI CONSUMATORI: ricava su base continua feedback e informazioni su aspettative 44% 72% 1,3 volte e tendenze dei consumatori 54% più probabile 70% AGILITÀ DEI CONSUMATORI: è in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori e gestire i dati rapidamente 49% 1,9 volte 37% più probabile Retailer con prestazioni eccellenti: aumento del fatturato del 10% nello scorso anno fiscale Retailer con prestazioni elevate: +1%-10% di crescita nello scorso anno fiscale Figura 6 Retailer con prestazioni non sufficienti: nessuna variazione o riduzione del fatturato nello scorso anno fiscale ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL | 10
>> CAPITOLO 3 I principali fattori vincenti dell’intelligenza artificiale: Prezzi, promozioni e ricerca Il potenziale impatto sul business dell’intelligenza artificiale è sostanziale, ma la percentuale di adozione è ancora esigua. In media, solo un po’ più di un terzo dei brand leader ha adottato uno dei casi d’uso dell’intelligenza artificiale (Figura 7) le cui principali applicazioni sono prezzi e promozioni personalizzati e risultati di ricerca pertinenti. Perché l’intelligenza artificiale non viene utilizzata più spesso? L’adozione di questa tecnologia può celare sforzi eccessivi, soprattutto quando i dati alla base sono disorganizzati. Gli investimenti dei brand leader nell’intelligenza artificiale promettono elevati dividendi in futuro. COME I BRAND UTILIZZANO AL MOMENTO L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER PERSONALIZZARE L’ESPERIENZA UTENTE Tra i retailer che hanno adottato l’intelligenza artificiale per almeno un ambito di applicazione Personalizzare prezzi e promozioni in tempo reale 40% Offrire risultati di ricerca pertinenti 40% Personalizzare i contenuti su Grazie ai dati, tutti i canali 39% Selezionare i prodotti di più i brand non si probabile interesse per i consumatori 34% Consentire la ricerca visiva limiteranno basata sulle immagini 32% Anticipare le domande più a lasciare dei clienti 31% Utilizzare il riconoscimento vocale una piccola per ricerca, scoperta e ordini 26% Figura 7 traccia, ma Aumento degli esperti di dati. riusciranno I brand saranno pronti a supportarli? a lasciare il I brand affiancano agli investimenti nelle tecnologie di intelligenza artificiale segno. investimenti in figure professionali chiave e si prevede che nelle aziende aumenteranno i professionisti dei dati poiché i brand partecipanti al sondaggio hanno in programma di assumere quasi il 50% in più di esperti — Kyle Pretsch, di dati nel corso dei prossimi tre anni. La richiesta di talenti è alta, ma i Direttore IT, Dipartimento brand non devono compiere passi affrettati e assumere senza disporre delle omnicanale e integrazioni, infrastrutture e delle procedure necessari a supportare tali figure. Lucky Brand ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL | 11
>> CAPITOLO 3 Se l’intelligenza artificiale ACCESSO AI DATI DEI CONSUMATORI TRAMITE CANALI INDIRETTI è il motore, i dati sono il Percentuale di brand che dichiara di avere i seguenti tipi di accesso e suo carburante controllo dei dati dei consumatori tramite canali indiretti Retailer con catalogo e produttori monomarca I dati forniscono a team, individui e azienda strumenti fondamentali, tuttavia per alcuni brand business-to- 8% 20% 29% 18% 25% consumer, soprattutto produttori di articoli di marca, l’impossibilità di accedervi rappresenta un vero e proprio Produttori di articoli di marca ostacolo per il successo: il 65% dei produttori di articoli di marca non ha alcun accesso a tali informazioni o ne 5% 25% 34% 24% 11% possiede solo un numero ridotto di esse grazie ai canali indiretti (marketplace o canali all’ingrosso). Retailer Le fonti indirette sono sempre spesso fondamentali 10% 14% 32% 31% 13% per completare il profilo degli acquirenti e offrire Accesso e controllo dei dati dei consumatori tramite canali indiretti: loro un’esperienza olistica, mentre il numero di Nessuno Volume elevato intermediari per i dati è solo in crescita. Per sbaragliare Volume minimo Completo la concorrenza in un’epoca in cui i consumatori hanno Volume moderato a disposizione migliaia di opzioni diverse individuabili Figura 8 con un solo clic sullo smartphone, i brand devono tentare di accedere ai dati tramite fonti primarie, secondarie e terze parti; più l’approccio sarà granulare, infatti, più semplice sarà individuare opportunità pertinenti per agire. Questo richiede l’implementazione di tecnologie all’avanguardia, nonché il personale e l’approccio più adatti. Le promesse di intelligenza artificiale, scienza dei dati e machine learning dominano la scena. Ma i dati da soli non sono sufficienti. I team addetti a marketing, commerce e assistenza devono collaborare per creare un’esperienza utente unificata, adottando un approccio intransigente verso sistemi e reparti eterogenei al fine di sostenere il contesto e le esigenze dei consumatori. Solo allora l’adozione di una piattaforma unificata per l’interazione consentirà modalità di collaborazione realmente innovative. ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL | 12
>> CAPITOLO 4 Piattaforme per DA UNA l’interazione unificata: PIATTAFORMA presto disponibili UNIFICATA PER IL A mano a mano che i brand si sono affidati a COMMERCE A UNA opzioni di acquisto digitali e avanzate, hanno implementato un numero eccessivo di piattaforme PIATTAFORMA e sistemi tecnologici a supporto di funzionalità UNIFICATA PER specifiche su determinati canali. Ciascun team sembra operare su sistemi differenti, a seconda che agisca L’INTERAZIONE internamente e che l’azienda si rivolga al mercato nazionale o internazionale, e nonostante il fatto che ogni dipendente serva lo stesso cliente. Con questi L’importanza delle piattaforme unificate per il presupposti non sorprende che l’esperienza sia così commerce è crescita negli ultimi anni, data la disconnessa dal punto di vista del cliente. natura eterogenea dell’ecosistema delle tecnologie. Il commerce unificato è un aspetto fondamentale I brand leader partecipanti al sondaggio hanno dell’esperienza unificata di interazione con i dichiarato di gestire in media 39 sistemi front-end per consumatori. Nel corso del tempo, i leader del retail interagire con i clienti, fra cui POS, mobile, call center, si affideranno finalmente all’interazione unificata e-commerce, marketing via email, social media e per l’intera esperienza. Con il commerce unificato, gestione contenuti. È un numero enorme e rappresenta gli obiettivi erano inventario ed efficienza delle un ostacolo per la buona riuscita delle interazioni. transazioni, mentre le interazioni unificate si basano sul consumatore e sulle interazioni con lui (Figura 9). DA UNA PIATTAFORMA UNIFICATA PER IL COMMERCE A UNA PIATTAFORMA UNIFICATA PER L’INTERAZIONE PIATTAFORMA UNIFICATA PIATTAFORMA UNIFICATA PER IL COMMERCE PER L’INTERAZIONE a ne nz te sio Ma is Ric Eva Ass rket erca ing DATI SUL DATI DEI COMMERCE CONSUMATORI tore rce Inte Int ge ma ige me su el nce per il com l nce li per il con l Acquisto Com merce Figura 9 ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL | 13
>> CAPITOLO 4 I DUE TERZI DEI BRAND USANO O HANNO I FONDI PER UNA PIATTAFORMA UNIFICATA PER L’INTERAZIONE. Per fortuna, si profila all’orizzonte l’implementazione di una piattaforma unificata per l’interazione. Gli alti dirigenti vogliono Una schiacciante maggioranza di brand propende per agire in fretta questo tipo di piattaforma consolidata per migliorare la gestione dei dati per marketing, commerce e assistenza Gli alti dirigenti sono favorevoli ad adottare una clienti, il tutto per rendere l’intelligence più fruibile da piattaforma unificata nell’immediato: il 52% dei qualsiasi punto di contatto. membri delle sfere dirigenziali dichiara di avere in programma di sostituire i sistemi di registrazione I due terzi dei partecipanti al sondaggio al momento esistenti con una piattaforma unificata nell’immediato, usano o hanno i fondi per questo tipo di iniziativa. rispetto al 30% di vicepresidenti e vicepresidenti Nello specifico, il 32% sta progettando una senior, al 20% di direttori e direttori senior e al 21% piattaforma unificata per l’interazione, il 23% sta di responsabili e responsabili senior (Figura 10). implementando questa strategia e l’11% sta vedendo i frutti dell’implementazione. È sorprendente che solo In altre parole, se rinunciare ai silo separati di dati in l’1% abbia dichiarato che questo tipo di iniziativa non favore di una piattaforma unificata non è fra le tue rappresenta una priorità (Figura 10). Questi investimenti priorità, ci sono ottime possibilità che il tuo capo indicano che vi è una reale necessità di integrare (o il capo del tuo capo) e la concorrenza siano invece commerce, marketing e assistenza clienti in un sistema di favorevoli alla transizione. interazione tramite una piattaforma unificata dei brand. INVESTIMENTI IN UNA PIATTAFORMA UNIFICATA PER L’INTERAZIONE CON I CONSUMATORI Percentuale di brand leader e fase del processo di adozione di una piattaforma unificata per l’interazione in cui si trovano le relative organizzazioni: FASE FASE DI STRATEGIA ATTUAZIONE REALIZZAZIONE NON UNA ESPLORATIVA RIFLESSIONE PRIORITÀ 1% 15% 18% 32% 23% 11% Monitoraggio Discussione attiva sulla Utilizzo di una del mercato fattibilità di un approccio Implementazione piattaforma unificata di piattaforme con piattaforma unificata, di una strategia di e valutazione unificate e ma assenza di un piano Creazione di un piano formale, business o tecnica dei vantaggi per raccolta di formale o del budget sviluppo di un business case e per gestire la analizzare potenziali informazioni necessario ricerca del budget necessario transizione investimenti futuri Figura 10 ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL | 14
>> CONCLUSIONI DATI COME CHIAVE DI VOLTA ED ELEMENTI DI BASE DA CUI PARTIRE L’adozione di una strategia unificata di interazione I RETAILER CON consente di risolvere le principali complessità dell’esperienza utente nel panorama dello shopping PRESTAZIONI ECCELLENTI odierno. Tutti leggiamo i titoli catastrofici e siamo a conoscenza di pericoli e motivi di delusione. I brand devono concentrare i propri sforzi dove si profilano opportunità reali: nel punto in cui i dati SI CONCENTRANO sui consumatori si incontrano con l’unificazione dell’azienda. SUI DATI CON PERCENTUALI I dati sono la chiave di volta della nuova generazione di iniziative volte a migliorare l’esperienza utente. I brand di successo sono quelli che smetteranno di millantare esperienze utente di elevato livello e si impegneranno concretamente, utilizzando i dati come base per creare esperienze di primo livello sotto ogni aspetto. MEDIAMENTE Nessun esperto può anticipare quali canali andranno per la maggiore fra un anno, ma è molto probabile che 2 VOLTE dati, tecnologie e lavoro di squadra multifunzionale saranno aspetti essenziali per personalizzare le esperienze e generare valore per i consumatori. SUPERIORI RISPETTO A QUELLI LE CUI PRESTAZIONI NON SONO SUFFICIENTI SOTTO TUTTI GLI ASPETTI. ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL | 15
RIEPILOGO SINTETICO: LINEE GUIDA DEI RETAILER CON PRESTAZIONI ECCELLENTI Ti piacerebbe eguagliare i brand con prestazioni eccellenti? Segui queste linee guida finalizzate al successo. Il report definisce retailer con prestazioni eccellenti quei brand il cui fatturato è aumentato di oltre il 10% nello scorso anno fiscale. I retailer con prestazioni elevate sono quelli il cui fatturato è aumentato fra l’1% e il 10% nello scorso anno fiscale, mentre i retailer le cui prestazioni non sono sufficienti hanno registrato un fatturato stabile o un calo nello stesso periodo. FASE 1 FASE 2 FASE 3 INCORPORARE I TRASFORMARE I DATI ADOTTARE UNA DATI NEI PRINCIPI IN INTELLIGENCE PIATTAFORMA DELL’ORGANIZZA- UNIFICATA PER ZIONE L’INTERAZIONE CON I CONSUMATORI È necessario partire da qui per porre Nessuna strategia di raccolta dei dati è È opportuno consolidare e semplificare l’accento sull’importanza di dati solidi, completa senza un piano per utilizzarla i sistemi che gestiscono le interazioni accurati e sicuri in tutta l’impresa. al meglio. I brand con prestazioni per canali di assistenza, commerce Tali informazioni potrebbero essere eccellenti hanno scelto di basarsi su e marketing. Le piattaforme per la scomposte negli elementi di base della velocità e agilità per giungere alla gestione dei dati si sono imposte come strategia per migliorare l’esperienza personalizzazione estremamente applicazioni efficaci per identificare utente, ma solo se l’organizzazione ne segmentata garantita dall’intelligenza gli acquirenti sconosciuti in cima comprende e ne apprezza il valore. artificiale. all’imbuto e sostenere i sistemi operativi L’obiettivo è trasformare l’architettura procedendo verso il basso nell’imbuto. e le applicazioni per i dati perché siano incentrate realmente sui consumatori. Il73% dei brand con prestazioni 70% Il dei brand con prestazioni È3,2 VOLTE PIÙ elevate adotta UN APPROCCIO COERENTE PER TUTTI I CANALI E eccellenti ADOTTA UN APPROCCIO AGILE per rispondere alle esigenze dei PROBABILE LE FUNZIONI per concentrarsi sui consumatori e gestire i dati rapidamente, che i brand con prestazioni eccellenti consumatori rispetto al 51% dei retailer rispetto al 37% dei retailer con IMPLEMENTINO LA STRATEGIA di una con prestazioni insufficienti. prestazioni insufficienti. piattaforma unificata per l’interazione con i clienti rispetto ai retailer con prestazioni insufficienti. Il75% dei brand con prestazioni 72% Il dei brand con prestazioni SOLO L’1% DEI BRAND HA eccellenti ha DEFINITO CHIARAMENTE eccellenti RICAVA SU BASE CONTINUA DICHIARATO CHE UNA PIATTAFORMA RUOLI e governance per la gestione dei feedback e informazioni su aspettative e UNIFICATA per l’interazione con i dati e dei rapporti con i consumatori tendenze dei consumatori rispetto al 54% consumatori non è una priorità. rispetto al 32% dei retailer con dei brand con prestazioni insufficienti. prestazioni insufficienti. 76% I brand leader hanno in programma di 50% IN PIÙ DI Il dei brand con prestazioni eccellenti HA IMPLEMENTATO RIGOROSE assumere quasi il MISURE DI CONFORMITÀ E SICUREZZA ESPERTI DI DATI nel corso dei prossimi per monitorare e proteggere i dati dei tre anni. consumatori rispetto al 46% dei retailer con prestazioni insufficienti. ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL | 16
>> INFORMAZIONI SULLA RICERCA METODOLOGIA Questa ricerca è stata condotta online tra il A causa dell’arrotondamento, non tutti i totali delle 20 dicembre 2017 e il 5 gennaio 2018 somministrando percentuali espresse nel report corrispondono al 100%. un sondaggio a professionisti del retail in Australia/ Tutti i calcoli dei confronti sono stati ricavati da numeri Nuova Zelanda (50), Benelux/Paesi scandinavi (61), esatti senza arrotondamento. Canada (50), Francia (50), Germania (50), Giappone (50), Regno Unito/Irlanda (50) e Stati Uniti (200). BENELUX/PAESI SCANDINAVI 61 REGNO UNITO/ CANADA IRLANDA GERMANIA 50 50 50 USA GIAPPONE Dati demografici 200 FRANCIA 50 50 della ricerca AUSTRALIA/ NUOVA ZELANDA 50 NUMERO DI RUOLO GRADO FATTURATO 561 PARTECIPANTI GLOBALE SETTORE PRODOTTI CEO 32% Dirigenti o capi TOTALE DI TOTALE SCORSO RETAIL CONSUMO Australia/ (ad es. CEO, CMO, 39% ANNO 9% Addetti a canali digitali/ Nuova Zelanda CDO, CIO) e-commerce/approccio Numero di Benelux (Belgio, omnicanale e/o attività 24% Vicepresidente senior 3% 561 409 152 partecipanti Paesi Bassi, 2% operative dei punti Vicepresidente 6% 25-99,9 milioni di $ 22% 22% 22% Lussemburgo) vendita Direttore senior 100-249,9 milioni di $ 11% 11% 10% Canada 9% Marketing 8% 9% o equivalente Francia 9% Esperienza utente 8% 250-999,9 milioni di $ 30% 31% 27% Direttore o equivalente 11% Germania 9% Assistenza e servizio Oltre 1 miliardo di $ 37% 36% 41% 8% Responsabile senior clienti 13% Giappone 9% o equivalente IT 7% Paesi scandinavi Responsabile o 18% (Danimarca, Finlandia, 9% Analisti/addetti equivalente 7% Norvegia, Svezia) all’intelligence dei dati Regno Unito/Irlanda 9% Strategia 6% Stati Uniti 36% ESPERIENZA DEI CLIENTI NELLA RINASCITA DEL RETAIL | 17
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