EMERGENZA PANDEMIA COVID-19 PROTOCOLLO OPERATIVO SANITARIO - S.E.A - Aeroporti di Milano Aeroporto di Milano Malpensa - Edizione n. 8 del 15 ...
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S.E.A. – Aeroporti di Milano Aeroporto di Milano Malpensa EMERGENZA PANDEMIA COVID-19 PROTOCOLLO OPERATIVO SANITARIO Edizione n. 8 del 15 giugno 2021 1
Indice 1. Scopo e ambito di applicazione ................................................................................................................................. 3 2. Riferimenti ................................................................................................................................................................. 4 3. Comitato Crisi (COVID Action Group) ........................................................................................................................ 6 4. Principi generali e precauzioni igieniche personali .................................................................................................... 7 5. Accesso/mobilità in aerostazione .............................................................................................................................. 7 6. Informativa ai passeggeri e agli operatori ............................................................................................................... 11 7. Misure previste all’interno del terminal .................................................................................................................. 12 7.1. Controllo della temperatura corporea ............................................................................................................ 12 7.2. Gestione di passeggeri/operatori sintomatici ................................................................................................. 12 7.3. Gestione di passeggeri asintomatici ‐ voli Covid Tested ................................................................................. 13 7.4. Screening molecolare (tampone naso‐faringeo) ............................................................................................. 14 7.5. Voli Covid‐Free per la Cina in collaborazione con Neos e Gruppo San Donato .............................................. 14 7.6. Voli Covid‐Tested ............................................................................................................................................ 15 7.7. Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ............................................................................................. 17 7.8. Misure organizzative e comportamentali ....................................................................................................... 17 8. Misure riguardanti specifici sottosistemi del terminal ............................................................................................ 23 8.1. Parcheggi e forecourt ...................................................................................................................................... 23 8.2. Aree operative................................................................................................................................................. 23 8.3. Passeggeri in transito ...................................................................................................................................... 27 8.4. Equipaggi in arrivo ed in partenza ................................................................................................................... 27 8.5. Punti di ristoro e servizi commerciali .............................................................................................................. 27 8.6. Distributori automatici .................................................................................................................................... 28 8.7. Ascensori e scale mobili .................................................................................................................................. 28 8.8. Toilette ............................................................................................................................................................ 28 8.9. Percorsi di accesso degli operatori verso il piazzale ....................................................................................... 29 8.10. Tunnel fornitori ........................................................................................................................................... 29 8.11. Servizi opzionali e altre aree comuni .......................................................................................................... 29 9. Aspetti manutentivi e tecnici ................................................................................................................................... 30 9.1. Pulizia e igienizzazione di ambienti ed attrezzature ....................................................................................... 30 9.2. Impianti di ventilazione e climatizzazione....................................................................................................... 33 10. Gestione attività di manutenzione ordinaria e straordinaria per operatori ............................................................ 33 11. Indicazioni riguardanti altre aree operative dell’aeroporto .................................................................................... 34 11.1. Stazione ferroviaria T1 ................................................................................................................................ 34 11.2. Terminal aviazione generale (SEA Prime) ................................................................................................... 35 11.3. Cargo City .................................................................................................................................................... 37 2
1. Scopo e ambito di applicazione A fronte dell’emergenza da virus SARS-CoV-2 SEA, in relazione alla pluralità di ruoli che riveste nell’ambito degli aeroporti milanesi, ha dovuto e voluto indirizzare la sua azione su più fronti. Per ciascuno di questi, le azioni e le determinazioni sono state valutate e definite sulla base delle norme, delle linee di indirizzo e delle best practices che regolano e caratterizzano ogni particolare ambito. Sono così stati elaborati due diversi Protocolli: − Protocollo Aziendale, che raccoglie e definisce tutte le misure in tema emergenza COVID-19, in capo al Datore di lavoro, a tutela dei dipendenti e dei soggetti terzi che, in virtù di particolari forme di rapporto contrattuale con SEA (appaltatori, fornitori, ecc.), rientrano nelle tutele previste dal D. Lgs. 81/08. − Protocollo Operativo Sanitario, che raccoglie e definisce tutte le misure, in tema emergenza COVID-19, in capo al Gestore aeroportuale: o a tutela dei Passeggeri e degli Utenti aeroportuali, destinatari, tra l’altro, delle attenzioni definite da ENAC ed EASA, o di indirizzo e coordinamento di tutti i vari soggetti aeroportuali, sub-concessionari, Operatori commerciali e non, Handlers, Enti, ecc., per regolamentare le aree di lavoro comuni (Terminal, Area Cargo, Terminal Aviazione Generale, ecc.). Il presente Protocollo Operativo Sanitario è stato predisposto da un gruppo di lavoro composto dalle principali funzioni operative di SEA con la collaborazione di EY Advisory e del Gruppo San Donato, anche alla luce delle Linee Guida redatte dal Comitato Scientifico GSD e Università Vita-Salute San Raffaele. In particolare, per SEA hanno partecipato alla stesura iniziale ed agli aggiornamenti successivi: Direttore Operations Malpensa e Post Holder Movimento (Davide Pisoni) Direttore Quality and Client Management (Riccardo Kustermann) Direttore Security Management, Compliance & Training (Nicola Lupidi) Direttore Maintenance (Corrado Coletta) Responsabile Health and Safety at Work (Ugo Bianchi) Direzione Infrastructures Development – Airport Accessibility Planning (Tiziano Zambello) Responsabile Cargo Management (Paolo Dallanoce) Responsabile Maintenance Field Operations Malpensa (Davide Gumier) SEA Prime – Amministratore Delegato (Chiara Dorigotti) Il presente Protocollo Operativo Sanitario illustra le azioni e le procedure attuate nell’aeroporto di Malpensa per contrastare il potenziale contagio da SARS-CoV-2 con i seguenti obiettivi prioritari: − Salvaguardare la salute di passeggeri ed operatori minimizzando i rischi di trasmissione del contagio; − Garantire sempre e comunque il mantenimento dei normali livelli di safety e security delle operazioni svolte in aeroporto; − Favorire la graduale ripresa del traffico passeggeri dopo il periodo di lock-down imposto dall’emergenza sanitaria. Il presente “Protocollo” si riferisce essenzialmente alle operazioni condotte nell’ambito del Terminal 1 di Malpensa, tuttavia il capitolo finale del documento fornisce anche specifiche indicazioni 3
riguardanti la stazione ferroviaria, il terminal dedicato alla Business Aviation (gestito da SEA Prime) e la Cargo City di Malpensa. Il Terminal 2 risulta attualmente chiuso e, fintanto che la domanda di trasporto aereo non tornerà a registrare dimensioni analoghe a quelle “pre-COVID”, non vedrà la presenza di passeggeri o visitatori esterni. Il documento riguarda tutte le attività condotte nelle aree interne ed esterne agli edifici gestiti da SEA aperte a soggetti terzi (passeggeri e operatori) e considera sia gli aspetti correlati alla gestione del traffico passeggeri ed alla presenza nell’edificio di altri eventuali visitatori esterni, sia le misure comportamentali richieste a tutti i soggetti che operano in aeroporto (dipendenti della Società di gestione, ma anche di compagnie aeree, handlers, concessionari di servizi commerciali, enti di Stato ed eventuali altre persone che a qualsiasi titolo possano operare, direttamente o per conto dei predetti, all’interno degli edifici). Posto che la prima e indispensabile misura di prevenzione da cui dipendono tutte le altre è il senso di responsabilità di ciascuno e che le misure di prevenzione e protezione sono efficaci solo se attuate da tutti, a tutela di tutti, nel presente documento si illustrano gli strumenti di prevenzione e le procedure attuate per fronteggiare l’attuale situazione sanitaria, nonché le misure specifiche che dovranno essere adottate per accedere al terminal e per operare e spostarsi all’interno dello stesso. Data la straordinarietà della situazione con cui ci si sta confrontando e il possibile rapido mutare e/o susseguirsi di nuove condizioni di riferimento (scenario epidemiologico, disposizioni tecniche e normative, ecc.), in relazione ad eventuali ulteriori input scientifici e governativi riguardanti l’emergenza sanitaria in atto, anche le misure e i provvedimenti adottati dal Gestore potranno essere soggette a variazioni e, di conseguenza, si dovrà in tal caso procedere ad ulteriori nuove revisioni del presente documento. La presente edizione 8 del Protocollo Operativo Sanitario, che annulla e sostituisce le precedenti, si è resa necessaria a causa: dall’introduzione di una nuova area tamponi rapidi in airside a disposizione di tutti i passeggeri in arrivo con voli Covid Tested; la riapertura delle porte 3 (piano arrivi) e 19 (piano partenze) per una migliore gestione dei flussi dei passeggeri; la riapertura del Satellite Sud utilizzato per i voli Schengen. 2. Riferimenti I riferimenti normativi principali sono costituiti da: − DPCM 17 maggio 2020 (“Misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID- 19”) e 11 giugno 2020 (“Ulteriori disposizioni attuative del decreto legge 25 marzo 2020, numero 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto legge 16 maggio 2020, numero 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”) negli Allegati 14 e 15 fornirono una prima stesura delle “linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del virus COVID-19 in materia di traporto pubblico”. − DPCM 14 luglio 2020, che ha prorogato fino al 31 luglio 2020 le misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica ed ha aggiornato/sostituito il precedente Allegato 15 con il nuovo Allegato 2: “Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del COVID-19 in materia di trasporto pubblico”. − DPCM 7 agosto 2020 e DPCM 7 settembre 2020 (entrambi con titolo: “Ulteriori disposizioni attuative del decreto legge 25 marzo 2020, numero 19, recante misure urgenti per fronteggiare 4
l’emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto legge 16 marzo 2020, numero 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”), l’ultimo dei quali ha prorogato fino al 7 ottobre 2020 le misure precauzionali minime per contrastare la diffusione del virus ed includeva l’Allegato 15: “Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del COVID-19 in materia di trasporto pubblico”; − Decreto-legge 7 ottobre 2020 n. 125: “Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, nonché per l’attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020”; − DPCM 13 ottobre 2020 e DPCM 24 ottobre 2020 (Ulteriori disposizioni attuative del decreto- legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID- 19»); − Decreto-legge 29 ottobre 2020 n. 137: “Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”; − DPCM 14 gennaio 2021 (Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19») che individua specifiche misure di contenimento del contagio nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da un maggiore livello di rischio, fornisce specifiche prescrizioni riguardanti i sistemi di trasporto, ha validità fino al 15 febbraio 2021 e risulta ancora corredato dagli allegati n. 14 (“Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nel settore del trasporto e della logistica”) e n. 15 (“Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del COVID-19 in materia di trasporto pubblico”); − DPCM 2 marzo 2021: Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 23 febbraio 2021, n. 15, recante «Ulteriori disposizioni urgenti in materia di spostamenti sul territorio nazionale per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19»; − Decreto-legge 1 aprile 2021, n. 44 «Misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID- 19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici»; − Decreto-legge 18 maggio 2021, n. 65 «Misure urgenti relative all'emergenza epidemiologica da COVID-19»; − Decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 «Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali». I sopra citati documenti includono una serie di misure di carattere generale (definite “misure di sistema”) e alcune indicazioni specifiche riguardanti il sistema del trasporto aereo, a cui si è fatto costante riferimento nella redazione del presente “Protocollo”. Sono state inoltre tenute in debita considerazione anche le indicazioni espresse nei seguenti documenti: 5
- Ordinanze Ministero della Salute 12.08.2020, 21.09.2020, 25.09.2020, 07.10.2020, 21.10.2020 23.10.2020, 26.10.2020, 04.11.2020 e 09.01.2021: “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; - Ordinanza Regione Lombardia n. 597 del 15.08.2020: “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; - Ordinanza del Ministero della Salute 23.11.2020 e 09.03.2021 e 14 maggio 2021 “Misure urgenti per la sperimentazione di voli Covid-tested” - ENAC – “Emergenza COVID-19 – Linee Guida per la ripresa del traffico negli aeroporti a partire dalla Fase 2” (ed. 4 del 12.06.20); - EASA-ECDC – “COVID-19 Health Safety Protocol – Operational guidelines for the management of air passengers and aviation personnel in relation to the COVID-19 pandemic” (ed. 2 del 30.06.20); - ENAC – lettera del Direttore Generale n. 50328 del 21.05.20, avente come oggetto: “Linee guida Fase 2 – La ripartenza del settore aereo”; - Commissione Europea - Comunicazione della Commissione «Covid-19: orientamenti relativi al ripristino graduale dei servizi di trasporto e della connettività» del 13.05.20; - OMS - “Operational considerations for managing COVID-19 cases or outbreak in aviation”, del 18.03.2020; - IATA (International Air Transport Association) - “Biosecurity for Air Transport - A roadmap to restarting aviation”; - ACI (Airports Council International) – “Airport Operational Practice - Examples for Managing COVID-19”; - Rapporti dell’Istituto Superiore della Sanità (ad es. n.5 v.2, n. 25, n.33) - Ordinanza Regione Lombardia n. 714 del 04.03.2021: “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid-19 in relazione al territorio della regione Lombardia. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica, dell’art. 3 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19 e dell’art. 1 comma 16 del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33”; - Ordinanza del Ministero della Salute del 6 maggio 2021 «Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 ai fini del contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2»; Si segnala che S.E.A. – Aeroporti di Milano - ha sottoscritto il documento redatto da EASA-ECDC: “Aviation Industry Charter for COVID-19” con cui si attesta l’applicazione da parte della Società, in tutti i casi in cui risulti possibile, delle linee guida operative definite a livello europeo e si attiva un processo di feedback sui risultati conseguiti in aeroporto a fronte delle misure implementate, al fine di poter affinare e migliorare progressivamente gli elementi di riferimento generali, tenendo conto degli effettivi risultati operativi. 3. Comitato Crisi (COVID Action Group) Nelle prime fasi della emergenza sanitaria dovuta all’evolversi della crisi epidemiologica, il 1° marzo 2020 è stato costituito il “Comitato Crisi”, che si è riunito per la prima volta il 10 marzo 2020. Il Comitato Crisi è costituito dal top management e da tutte le Direzioni aziendali ed è finalizzato a coordinare e monitorare le attività necessarie per la gestione della crisi fino al termine della stessa. In ottemperanza alle Linee Guida ENAC, il Comitato Crisi si è evoluto nel COVID Action Group, che è coordinato dal management della Società di gestione dell’aeroporto e include l’Accountable Manager, oltre alle Direzioni di volta in volta competenti per i diversi temi. Il COVID Action Group ha l’obiettivo di coordinare tutte le attività necessarie alla gestione della crisi, all’implementazione di tempestive azioni correttive e di mitigazione e al continuo monitoraggio delle stesse anche nelle fasi successive. Inoltre, in coerenza con le procedure vigenti sullo scalo (es. Regolamento di Scalo, Piano Aeroportuale in caso di pandemie influenzali), potrà includere la 6
partecipazione dei vari stakeholders, tra cui sicuramente un rappresentante della Sanità Aerea (con cui il Gestore si è già coordinato), per specifiche tematiche da approfondire o azioni condivise da implementare. Sotto l’egida dell’ENAC, il suddetto gruppo si interfaccia per le attività di coordinamento con tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nell’esecuzione delle attività inerenti all’emergenza. 4. Principi generali e precauzioni igieniche personali Conformemente a quanto comunicato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, si raccomanda a tutti i passeggeri e operatori di adottare le misure preventive di seguito elencate: − lavarsi spesso le mani con acqua e sapone e utilizzare gel a base alcolica, in particolare sempre quando si accede al terminal, si superano i controlli di sicurezza e comunque ogniqualvolta si tocca una superficie comune; − non toccare occhi, naso e bocca con le mani; − evitare i contatti ravvicinati mantenendo la distanza di almeno 1 m e laddove possibile di 2 m; − evitare i luoghi affollati e gli assembramenti; − coprire bocca e naso con fazzoletti monouso quando si starnutisce o si tossisce, da buttare immediatamente dopo l’uso; altrimenti, usare la piega del gomito, evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; − evitare le strette di mano e gli abbracci; − evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri; − indossare la mascherina ogni qualvolta ci si trova all’esterno della propria abitazione. Si sottolinea che le misure preventive sopra elencate sono comunicate agli operatori e passeggeri tramite il sito internet dell’aeroporto e nelle aree del terminal tramite cartellonistica e infografiche. I dispenser di gel disinfettante sono disponibili e distribuiti in modo capillare nelle diverse aree del terminal. 5. Accesso/mobilità in aerostazione Nei DPCM concernenti l’emergenza sanitaria COVID-19 è espressamente indicato il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone che siano sottoposte a misure di quarantena o isolamento e impone che i soggetti con infezione respiratoria caratterizzata da febbre (maggiore di 37.5 °C) debbano rimanere presso il proprio domicilio, contattando il medico curante. Recependo la citata normativa, risulta pertanto vietato presentarsi in aeroporto ai passeggeri ed agli operatori nel caso in cui presentino febbre (temperatura corporea maggiore di 37,5° C) o altri sintomi simil-influenzali (quali tosse, mal di gola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare, perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell’olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia)), siano sottoposti a isolamento fiduciario o quarantena, così come previsto dalle disposizioni impartite dalle autorità sanitarie. È inoltre vietato permanere negli spazi aeroportuali se sopraggiungano le condizioni di pericolo (sintomi influenzali, temperatura sopra i 37.5°), per le quali le disposizioni vigenti impongono di informare il medico di famiglia e l’Autorità sanitaria e di recarsi e rimanere al proprio domicilio. La configurazione del Terminal 1 di Malpensa garantisce una netta distinzione dei flussi in arrivo ed in partenza, che si sviluppano su piani differenti (arrivi a quota +1,50; partenze a quota +14,30 e +7,90). 7
Ai vari piani sono comunque stati individuati specifici punti di accesso e di uscita all’edificio che consentono di garantire la separazione dei flussi, oltre che il controllo delle persone in ingresso. Le seguenti immagini illustrano la posizione degli ingressi (frecce di colore blu) e uscita (frecce di colore verde o marrone) land-side; evidenziando anche le porte che invece rimarranno chiuse (croce di colore rosso). In particolare, per l’accesso al terminal saranno disponibili due ingressi a quota +14,30 (nelle zone nord e sud dell’edificio) per gli accessi dal viadotto partenze; due ingressi a quota +1,50 (nelle zone sud e centrale) per gli accessi dai parcheggi operatori, P1 e P4; un ingresso a quota -3,94 per gli accessi dalla stazione ferroviaria e dai parcheggi P2 e P3. Figura 1 ‐ Quota +14,30 – Piano check‐in ‐ Area sud – Ingressi/uscite e flussi di circolazione in area check‐in Figura 2 ‐ Quota +14,30 – Piano check‐in ‐ Area nord – Flussi di circolazione in area check‐in e area “Alto Rischio” 8
Figura 3 ‐ Quota +1,50 – Piano Arrivi ‐ Area centrale – Posizione ingresso/uscita Figura 4 ‐ Quota +1,50 – Piano Arrivi ‐ Area sud – Posizione ingresso/uscita 9
Figura 5 ‐ Quota ‐3,94 – Atrio autonoleggi e collegamento stazione ferroviaria – Ingressi/uscite Nelle aree “land-side” esterne all’edificio è stata realizzata/installata apposita segnaletica di indirizzo dei flussi provenienti dai parcheggi, dalle aree di scarico bus e taxi, dalla stazione ferroviaria, per illustrare chiaramente il percorso da seguire per raggiungere i punti di accesso al terminal in uso, limitando quanto più possibile le interferenze tra i vari percorsi. L’accesso al terminal per i passeggeri in partenza viene controllato in modo da evitare situazioni di assembramento e anomale occasioni di contatto tra passeggeri. In prossimità di tutti i punti di ingresso al terminal sono presenti i presidi con personale o soggetti incaricati da SEA che provvedono al controllo della temperatura corporea di tutte le persone in ingresso (passeggeri, eventuali accompagnatori, operatori)1 e dell’utilizzo della mascherina. Il Gestore aeroportuale si riserva la facoltà di limitare l’accesso al terminal ai soli passeggeri in partenza che posseggano un valido titolo di viaggio, qualora in determinate situazioni (punte di traffico, limitazione dei flussi, ecc.) non risultasse possibile garantire all’interno dell’edificio adeguate condizioni di mitigazione del rischio di contagio. Risulterà comunque possibile valutare ed eventualmente consentire delle deroghe per specifici casi riguardanti gli accompagnatori di PRM (passeggeri con mobilità ridotta), minori non accompagnati, ecc. Per i passeggeri in arrivo è stata realizzata/installata apposita segnaletica di indirizzo per raggiungere parcheggi, aree bus e taxi, stazione ferroviaria, per illustrare chiaramente il percorso da seguire per raggiungere i punti di uscita dal terminal in uso, limitando quanto più possibile le interferenze tra i vari percorsi. La tipologia di controlli effettuata agli ingressi land-side del terminal, la disponibilità di ampie aree per eventuali accumuli antistanti tutti i punti in cui viene rilevata la temperatura corporea, la tecnologia utilizzata per l’effettuazione dei suddetti controlli, portano a ritenere improbabile la formazione di code agli accessi di dimensioni tali da non poter essere adeguatamente contenute all’interno dell’edificio. Qualora dovesse però risultare necessario, sarà eventualmente possibile 1 Si veda sull’argomento quanto indicato al successivo p.to 7.1. 10
individuare e delimitare opportunamente delle aree esterne in prossimità dei punti di accesso attivi, da utilizzare come “polmoni” in caso di criticità rilevate agli ingressi. 6. Informativa ai passeggeri e agli operatori Un esteso programma di informazione ai passeggeri e agli operatori è stato attivato per raccomandare l’obbligo di osservanza delle misure preventive. In particolare, sono state attuate le seguenti azioni: − Cartelli e monitor: avvisi/infografiche in italiano e in inglese sono stati posizionati in tutte le aree del terminal, compresi parcheggi esterni e forecourt, con informazioni sulle misure igieniche di prevenzione e contenimento del contagio definite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute (quali ad esempio. lavarsi spesso le mani con acqua e sapone e utilizzare gel a base alcolica; non toccare occhi, naso e bocca con le mani; coprire bocca e naso con fazzoletti monouso quando si starnutisce o si tossisce, da buttare immediatamente dopo l’uso; altrimenti, usare la piega del gomito, evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; evitare le strette di mano e gli abbracci) e con raccomandazioni sul mantenimento della distanza di sicurezza e sull’utilizzo della mascherina; − Campagna di comunicazione anti COVID-19: dal 4 maggio 2020 è operativa una specifica campagna di comunicazione sulle regole anti-contagio, che utilizza lo slogan “A tre valigie di distanza" per invitare i passeggeri, in modo originale e rassicurante, al rispetto del distanziamento sociale, offrendo loro indicazioni sui comportamenti da osservare. Tale campagna include anche la presenza agli ingressi del terminal ed in altre specifiche postazioni di cartellonistica, infografiche e/o pittogrammi che riportano le norme anti-contagio in italiano e in inglese. − Campagna di comunicazione test molecolare: in ottemperanza alle indicazioni espresse nelle Ordinanze del Ministero della Salute e della Regione Lombardia, i passeggeri provenienti dai Paesi per cui l’effettuazione di tampone naso-faringeo viene espressamente richiesta dalla normativa vengono informati che tale test può essere effettuato presso aeroporto registrandosi su un sito e presentandosi negli orari previsti ed indicati nel sito. − Annunci: vengono regolarmente diffusi annunci in italiano e in inglese per informare dell’obbligo del rispetto delle misure di distanziamento sociale e dell’uso della mascherina. − Informativa online: informativa sul sito internet in italiano e in inglese delle misure di prevenzione e contenimento del contagio definite dal Gestore aeroportuale, che riporta a titolo esemplificativo: o gli obblighi/divieti dei passeggeri (es. obbligo di misurazione della temperatura presso il proprio domicilio prima di recarsi in aeroporto; divieto di accedere all’aeroporto per soggetti che presentino febbre (temperatura maggiore di 37,5° C) o altri sintomi simil-influenzali quali tosse, difficoltà respiratoria, inusuale stanchezza, mal di testa, alterazioni del gusto e dell’olfatto che possono essere altamente riconducibili a sintomi da SARS-CoV-2; che siano sottoposti a isolamento fiduciario o quarantena, così come previsto dalle disposizioni impartite dalle autorità sanitarie; o le modalità di accesso all’aeroporto; o le misure igieniche di prevenzione e contenimento del contagio definite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute (es. lavarsi spesso le mani con acqua e sapone e utilizzare gel a base alcolica; coprire bocca e naso con fazzoletti monouso quando si starnutisce o si tossisce, da buttare 11
immediatamente dopo l’uso; altrimenti, usare la piega del gomito, evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; evitare le strette di mano e gli abbracci). o la necessità di effettuare il tampone naso-faringeo per i passeggeri provenienti dai Paesi per cui l’effettuazione di tale test viene richiesta dalla normativa. Inoltre la Società di Gestione ha trasmesso agli operatori presenti in aeroporto (in particolare a Compagnie Aeree, Handler e sub-concessionari) una specifica nota riguardante le “Misure cautelative a tutela della salute pubblica nell’ambito delle attività di assistenza dei passeggeri”, richiamandoli al rispetto, anche nelle aree a loro riservate, ciascuno per le proprie competenze, di tutte le misure gestionali ed organizzative previste dalla vigente normativa, con specifico riferimento a quelle che assicurano in ogni momento il distanziamento di sicurezza tra le persone e, più in generale, di contenimento della diffusione del contagio da SARS-CoV-2. 7. Misure previste all’interno del terminal 7.1. Controllo della temperatura corporea Il controllo della temperatura viene effettuato a tutti gli operatori e a tutti i passeggeri in arrivo e partenza e in generale a tutte le persone che accedono al terminal. I termoscanner per la rilevazione della temperatura sono stati posizionati: − per tutti i soggetti che entrano nel Terminal, presso tutti gli accessi all’aerostazione rimasti in uso (piano check-in: porta 13 e 19; piano arrivi: porta 3 e 5; atrio autonoleggi tunnel stazione ferroviaria); − per i passeggeri in arrivo con voli Schengen dal satellite centrale, all’imbocco del corridoio di collegamento tra tale satellite ed il corpo principale del terminal; − per i passeggeri in arrivo con voli Schengen dal satellite sud e da postazioni remote, all’imbocco del corridoio di collegamento tra tale satellite ed il corpo principale del terminal; − per i passeggeri in arrivo con voli Extra Schengen dal satellite nord e da postazione remote, alla fine del corridoio di collegamento tra tale satellite ed il corpo principale del terminal prima del controllo dei passaporti dei passeggeri “terminanti” e il controllo di sicurezza dei passeggeri in transito; I termoscanner sono stati ubicati in posizioni tali da garantire la corretta rilevazione della temperatura e da poter disporre di ampie aree di accodamento antistanti il controllo, qualora si debbano servire flussi di particolare entità. Le persone in attesa di essere sottoposte alla rilevazione della temperatura dovranno attendere il proprio turno disponendosi secondo una fila ordinata, rispettando la distanza di sicurezza di almeno 1 m e laddove possibile di 2 m, indossando la mascherina di protezione. In corrispondenza dei termoscanner è presente personale dedicato per la gestione degli accodamenti e di eventuali situazioni anomale (es. assenza mascherina per persone in ingresso, rilevamento temperatura superiore ai 37.5°C); in prossimità di tutti i punti di rilevazione della temperatura corporea sono state identificate delle aree per la gestione di eventuali casi sospetti. 7.2. Gestione di passeggeri/operatori sintomatici USMAF e il Servizio di Pronto Soccorso Aeroportuale SEA hanno definito un protocollo di collaborazione per la gestione di eventuali casi sospetti di SARS-CoV-2 eventualmente evidenziati 12
per i passeggeri in arrivo presso gli aeroporti di competenza, a seguito di una specifica misurazione di temperatura superiore a 37.5°C. Il protocollo prevede di attivare la presenza e la competenza del personale USMAF SASN solo ed esclusivamente per le situazioni che possano richiedere l’avvio delle procedure di competenza, garantendo – grazie alla presenza del presidio sanitario aeroportuale – un’immediata valutazione del potenziale caso sospetto. Presso il Servizio Sanitario Aeroportuale di Malpensa è assicurato un presidio medico H24 7/7. Qualora nei punti di controllo della temperatura agli accessi in aerostazione da land-side si rilevi un soggetto con temperatura superiore ai 37.5°C, la persona viene fatta accomodare in un’area apposita e: − in caso di passeggero, vengono rilevati i suoi dati personali e di viaggio per informare la Compagnia Aerea che non potrà presentarsi a bordo e viene invitato a lasciare l’aeroporto ed a contattare il proprio medico curante; − in caso di operatore, viene negato l’accesso al terminal e la persona è invitata a rivolgersi al proprio datore di lavoro e al proprio medico curante; − in caso di accompagnatore, viene negato l’accesso al terminal e la persona è invitata a rivolgersi al proprio medico curante. Qualora sia segnalata da parte della compagnia aerea la presenza su un volo di un soggetto con sintomi simil-influenzali o febbre, è previsto che l’aeromobile interessato da tale evento sia parcheggiato in un’area remota, o comunque appositamente attrezzata per evitare ogni tipo di diffusione dell’eventuale contagio, e sono predisposti percorsi speciali per evitare la commistione con i normali flussi ovvero sono definite specifiche e adeguate procedure operative per la gestione di questi voli. Il personale aeroportuale a contatto con persone sintomatiche è tenuto ad indossare, oltre alla mascherina, guanti monouso e occhiali o visiera di protezione. 7.3. Gestione di passeggeri asintomatici - voli Covid Tested In presenza di passeggero in arrivo o in partenza con voli Covid-tested che, pur essendo asintomatico, risultasse positivo a test antigenico rapido effettuato in aeroporto, la persona viene fatta accomodare in un’area apposita e: - se dispone di un’abitazione in Italia viene invitata a lasciare l’aeroporto e a contattare il proprio medico curante - se non dispone di un’abitazione in Italia, previa verifica del presidio sanitario aeroportuale che accerti l’assenza di sintomi o la presenza di sintomi lievi che non richiedano ospedalizzazione, viene inviata in un Covid hotel dove trascorrere il periodo di isolamento, sotto monitoraggio a cura di ATS. Il trasporto in ambulanza verso il Covid hotel è assicurato da SEA mediante apposita convenzione. Il costo del Covid hotel è a carico del passeggero. La segnalazione dei casi positivi ad ATS è a cura dell’operatore sanitario che effettua il servizio tamponi per i voli Covid Tested. Per ulteriori dettagli si rimanda al “Protocollo di collaborazione Gestione voli Covid Tested”. 13
7.4. Screening molecolare (tampone naso-faringeo) A partire dal 4 febbraio 2021 è stata attivata in prossimità dell’area Check-In 18 (piano partenze) una area test screening dedicata all’effettuazione di test molecolari per i passeggeri. In data 6 aprile l’area è stata spostata agli arrivi vicino alla porta 4 nell’area denominata “Rapid Antigen Test Area”. La fruizione di tale servizio da parte dei passeggeri che ne facessero richiesta è subordinata a prenotazione della prestazione. Il servizio è gestito da Gruppo San Donato ed è attivo tutti i giorni dalle 8:00 del mattino fino alle 16:00. In caso di esito del test “positivo”, al passeggero vengono rilevati i suoi dati personali e di viaggio per informare la Compagnia Aerea che non potrà presentarsi a bordo (solo nel caso di passeggeri in partenza) e il passeggero viene invitato a lasciare l’aeroporto e a contattare il proprio medico curante. Le postazioni all’interno dell’area di test vengono sanificate alla fine del servizio, mentre durante lo svolgimento dell’attività viene garantita la pulizia di base dell’area. Figura 6 ‐ Quota +1,50 – Piano arrivi – Area Covid test per passeggeri in partenza 7.5. Voli Covid-Free per la Cina in collaborazione con Neos e Gruppo San Donato Neos opera un collegamento settimanale diretto tra Malpensa e Nanchino dal 2 luglio 2020. Il 30 ottobre le autorità cinesi hanno emesso una regolamentazione più stringente per entrare in Cina: dal 4 novembre tutti i passeggeri che partono dall’Italia per poter essere accettati sul volo devono aver effettuato un tampone molecolare e un test anti IgM entro 48 ore dalla partenza del volo. Neos, per dimostrare all’Autorità cinese il massimo impegno a ridurre il rischio di trasportare passeggeri positivi, con la collaborazione logistica di SEA e il supporto sanitario del Gruppo San Donato, ha deciso di avviare una sperimentazione effettuando un test antigenico rapido presso l’area di check- in dedicata in aggiunta ai test resi obbligatori dalle autorità cinesi. La sperimentazione è ancora in essere. Dopo l’accesso in aerostazione e dopo aver effettuato il controllo della temperatura tramite termoscanner, i passeggeri del volo Neos sono indirizzati, attraverso apposita segnaletica, verso l’area dove è in corso la sperimentazione del volo Covid-Free e dove tutti i passeggeri del volo verranno sottoposti a un tampone antigenico rapido. Al termine del controllo i passeggeri potranno 14
effettuare il check-in solo a fronte di un risultato negativo del test antigenico appena effettuato. In caso di passeggero positivo, la Compagnia Aerea comunica al passeggero che non potrà presentarsi a bordo e lo invita a lasciare l’aeroporto ed a contattare il proprio medico curante. Le postazioni all’interno dell’area di test vengono sanificate alla fine del servizio, mentre durante lo svolgimento dell’attività viene garantita la pulizia di base dell’area. In data 17 giugno 2021, l’area per lo screening molecolare per i passeggeri diretti in Cina con i voli Neos sarà spostata nella “Rapid Antigen Test Area” al piano arrivi (vedi paragrafo 7.4.). 7.6. Voli Covid-Tested SEA ha collaborato con USMAF, Regione Lombardia, ATS, ENAC, Polizia di Stato e Vettori per l’avvio della sperimentazione dei voli “Covid Tested”. Il presente paragrafo descrive la logistica organizzativa e le modalità operative di collaborazione tra tutti gli attori coinvolti nel processo al fine di garantire il rispetto di tutte le procedure che l’Ordinanza di riferimento definisce per i voli Covid Tested. SEA ha realizzato l’area denominata “Rapid Antigen Test Area” nella zona landside del piano arrivi, vicino alla porta 4, dove sono disponibili aree ampie e sufficienti a consentire accodamenti e zone di attesa tali da evitare assembramenti. Successivamente, all’Ordinanza del 14 maggio, è stata predisposta una nuova Area Test Covid per i passeggeri in arrivo da voli covid-tested in airside, nei pressi dei gate remoti del Satellite Nord. Per i passeggeri in partenza resta disponibile in aeroporto la soluzione al piano arrivi presso la porta 4, dove possono recarsi coloro che non avessero avuto modo di effettuare in anticipo il tampone. L’area identificata è stata allestita a cura di SEA e contraddistinta da segnaletica dedicata, comprensiva di adesivi di distanziamento a terra per postazioni e code. Barriere mobili consentono lo sviluppo della fila per l’accesso senza creare assembramenti. L’area Test Covid è divisa in quattro zone distinte: accodamento, registrazione, prelievo e attesa del risultato. Una volta che il passeggero sarà arrivato nell’area seguendo l’apposita segnaletica, il personale aeroportuale lo indirizzerà verso all’accettazione. I passeggeri potranno attendere il proprio turno in un opportuno percorso di accodamento. La procedura operativa completa (“Protocollo Operativo Covid-Tested Flights 25 maggio 2021 vers 6”) relativa ai voli Covid-Tested è presente negli allegati al presente Protocollo Sanitario Operativo. 15
Figura 7 ‐ Snake di accomodamento Area Test Covid – quota +2,64 Figura 8 ‐ Area Test Covid – quota +0,64 16
7.7. Utilizzo dei dispositivi di protezione individuale È obbligatorio per tutte le persone presenti all’interno dell’aerostazione indossare sempre una mascherina protettiva. Si sottolinea l’importanza di utilizzare i DPI anche durante il tragitto verso il Terminal (come da indicazioni fornite dalle competenti Autorità in merito alla permanenza all’esterno della propria abitazione). Ove questi non fossero indossati, prima dell’accesso al Terminal dovranno essere indossati. In genere le mascherine vanno sostituite dopo quattro ore, se non diversamente indicato dal produttore; devono inoltre essere subito sostituite quando si bagnano o si sporcano. I passeggeri devono assicurarsi di disporre di un numero sufficiente di mascherine in ragione dell’intera durata del loro viaggio, compresa la permanenza nell’aeroporto. Non sono soggetti all’obbligo di utilizzo della mascherina i bambini al di sotto dei sei anni, le persone con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina. Per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale si segnala che nel Terminal 1 sono presenti due farmacie e sono stati installati presso gli accessi all’aerostazione distributori automatiche per l’acquisto di mascherine protettive, guanti monouso e gel sanificanti. Per gli operatori aeroportuali la tipologia di mascherina da utilizzare discende dalla valutazione che ogni singolo Datore di Lavoro ha effettuato in base alle modalità di esposizione del proprio personale in relazione alle specifiche attività. Per quanto riguarda il personale della Società di Gestione, la tipologia di mascherine in uso varia in funzione delle mansioni svolte e tutti i dispositivi sono privi di valvola, in modo da eliminare il rischio di emissioni frontali potenzialmente pericolose. A tutti i dipendenti vengono fornite mascherine certificate. Le figure professionali che svolgono operazioni a diretto contatto con passeggeri per le quali non è possibile garantire il distanziamento interpersonale (es. Guardie Giurate ai filtri di sicurezza, addetti assistenza Passeggeri a Ridotta Mobilità, ecc.) utilizzano mascherine FFP2 senza valvola. Ai lavoratori sono state fornite le corrette indicazioni per l’utilizzo e la gestione di tutti i dispositivi di protezione individuale in dotazione (mascherine, guanti, occhiali protettivi, tute in carta, ecc.). 7.8. Misure organizzative e comportamentali All’interno del terminal vengono attuate specifiche procedure al fine di garantire una distanza interpersonale di almeno 1 m e laddove possibile di 2 m, a meno che non si tratti di componenti del medesimo nucleo famigliare. Nella fase attuale, con un traffico di passeggeri ancora significativamente ridotto rispetto ai consueti volumi, lo schema operativo del Terminal 1 viene modificato rispetto alla configurazione “pre-COVID” ed anche rispetto al lay-out utilizzato nel corso degli ultimi mesi. In particolare, per quanto riguarda le aree di imbarco si utilizzano: − il satellite nord per i voli con destinazione Extra Schengen − i gates “remoti” per i voli con destinazione Extra Schengen; − il satellite centrale per i voli con destinazione Schengen; − il satellite sud per i voli con destinazione Schengen; − i gate “remoti” Schengen posti al piano terra (zona centrale e zona sud) verranno utilizzati per fronteggiare eventuali situazioni di punta. 17
All’interno del terminal sono state installate apposite delimitazioni (mediante tendiflex) e/o specifica segnaletica finalizzati a conseguire un instradamento separato dei flussi e, ovunque possibile, la presenza di percorsi a senso unico. Le immagini fornite al precedente capitolo 5 (riguardanti le aree check-in a quota +14,30, la parte centrale dell’atrio arrivi a quota +1,50 e l’atrio di collegamento alla stazione ferroviaria a quota -3,94) e quelle proposte nel seguito del presente paragrafo illustrano lo schema di distribuzione dei flussi previsto all’interno del Terminal ed evidenziano come si siano individuati specifici percorsi in tutte le aree destinate ad accogliere i passeggeri in partenza e quelli in arrivo. Figura 9 – Schema di utilizzo dei satelliti 18
Figura 10 ‐ Quota +14,30 – Piano check‐in ‐ Area centrale – Zona controlli security Figura 11 ‐ Quota +7,90 – Piano partenze ‐ Area nord – Partenze voli non‐Schengen 19
Figura 12 ‐ Quota +7,90 – Piano partenze ‐ Area nord – Partenze voli Schengen Figura 13 ‐ Quota +1,50 – Piano arrivi ‐ Area centrale – Arrivi voli Schengen e non Schengen 20
Figura 14 ‐ Quota +1,50 – Piano arrivi ‐ Area sud – Sala ritiro bagagli Figura 15 ‐ Quota +1,50 – Piano arrivi ‐ Area nord – Sala ritiro bagagli Per garantire il rispetto di un’adeguata separazione fisica tra le persone (minimo 1 m e laddove possibile di 2 m) si sono attivate le seguenti azioni: 21
− presenza di adesivi a terra in tutte le aree di attesa e accodamento sia all’interno del terminal (check-in, biglietterie, area security, controllo passaporti, gates, passenger boarding bridges, area arrivi, riconsegna bagagli, ecc.) che nelle aree immediatamente esterne, opportunamente distanziati tra loro e riportanti l’indicazione: “keep your distance” o l’immagine di specifici marking di posizione; − nelle aree in cui sono possibili maggiori assembramenti sono presenti dei “facilitatori” che invitano le persone a rispettare le corrette distanze di sicurezza, nel caso in cui vengano rilevate situazioni non conformi alle prescrizioni vigenti; − riduzione del numero delle sedute disponibili, inibendo la possibilità di utilizzo dei due posti centrali in tutti i blocchi di sedute da quattro posti presenti nel terminal. La separazione interpersonale viene garantita anche a bordo dei bus che effettuano il trasporto dei passeggeri tra il terminal e l’aeromobile, dove il numero massimo di passeggeri consentiti a bordo è stato ridotto del 50% rispetto alla capienza massima. Si segnala inoltre che al fine di garantire un adeguato distanziamento anche sugli ambulift per il trasporto delle persone con ridotta mobilità, la Società di Gestione ha emesso una comunicazione operativa in cui si indica che l’accesso a tali mezzi è ridotto rispetto alla normale capienza. Per quanto riguarda il personale degli Operatori e degli Enti che, a qualunque titolo, opera all’interno del terminal, sia in ragione delle disposizioni normative loro applicabili, sia al fine di definire un comune livello di attenzione da esercitare nelle aree comuni per la reciproca tutela, sono definite le seguenti prescrizioni comportamentali: sono vietati accessi e spostamenti non necessari all’interno dell’aerostazione; devono essere rispettati i percorsi di ingresso, transito e uscita, ponendo attenzione a mantenere le distanze di sicurezza durante gli spostamenti, così come negli incroci con altre persone; i raggruppamenti di operatori, anche della stessa Società, devono essere limitati allo stretto indispensabile imposto da contingenti necessità lavorative, nel rispetto dei distanziamenti interpersonali e senza interferire in alcun modo con i percorsi di transito; in caso di attività interferenti con un altro operatore aeroportuale, si deve attendere che le stesse siano ultimate prima di iniziare con le proprie; in caso ciò non fosse possibile, si dovrà mantenere una distanza di sicurezza di almeno 1 m e laddove possibile di 2 m, coordinarsi tra le parti, concordando le misure di sicurezza più opportune da adottare; deve evitarsi qualunque assembramento o sosta nei corridoi, sulle scale, sulle soglie dei locali e nei punti in cui è più facile creare intralcio; nei locali / spazi frequentati da più persone viene consigliato, quando possibile, di mantenere sempre le porte aperte, così da evitare il contatto con le maniglie; viene richiesto di trasmettere la documentazione correlata alle attività aeroportuali preferibilmente in formato elettronico, evitando contatti interpersonali; qualora ciò non fosse possibile, l’attività dovrà essere effettuata rispettando sempre le distanze interpersonali di sicurezza e indossando idonei dispositivi di protezione (es. mascherine). Inoltre, durante le attività di controllo passeggeri e bagagli in fase di screening di sicurezza vengono seguite le indicazioni ECAC e ENAC ed in particolare: il personale indossa una mascherina FFP2 e guanti monouso, questi ultimi vengono sanificati al termine di ogni operazione di controllo bagaglio o hand search; le attività di hand search sono eseguite di schiena (non faccia a faccia al passeggero); saranno comunque limitate al minimo necessario le attività di ispezione manuale. 22
8. Misure riguardanti specifici sottosistemi del terminal 8.1. Parcheggi e forecourt Arrivando nel sedime aeroportuale con la propria auto, l’utente viene invitato a parcheggiare in uno dei parcheggi di breve o lunga sosta più prossimi all’aerostazione. Sono stati sospesi i servizi di Car Valet e i parcheggi remoti serviti da navetta. L’utente, quindi, parcheggia direttamente il proprio veicolo e si reca al terminal a piedi, senza prendere navette che potrebbero portarlo in contatto con altri soggetti. È stato incentivato l’utilizzo del sistema Telepass per entrare ed uscire dai parcheggi e per chi acquista il parcheggio on line, è stato sostituito il PIN da digitare sulla tastiera con un QR code da avvicinare alla colonnina di accesso. Nel forecourt è stata predisposta specifica segnaletica orizzontale e verticale per garantire il distanziamento di sicurezza e l’utilizzo della mascherina sulle banchine di attesa degli autobus e dei taxi. In base alle reali esigenze potrà essere predisposto del personale specifico che indirizzi gli utenti verso il parcheggio più idoneo o verso il punto di controllo più vicino, evitando code ed assembramenti sulla viabilità. 8.2. Aree operative Presso tutte le aree operative (ad es. check-in, gate di imbarco, aree riconsegna bagagli, ecc.) a cui devono accedere i passeggeri prima di recarsi a bordo dell’aereo e dopo lo sbarco, la Società di Gestione ha attuato specifici interventi strutturali e organizzativi finalizzati a salvaguardare la salute dei passeggeri e degli operatori aeroportuali. In particolar modo, oltre a quanto già segnalato nei precedenti paragrafi, si segnalano: indicazioni adesive a terra con la scritta “keep your distance” o marker di posizione posti in tutte le aree di attesa e accodamento (check-in, biglietterie, area security, controllo passaporti, gates, area arrivi, nastri di riconsegna bagagli, ecc.); installazione di barriere protettive in policarbonato presso tutti i banchi check-in, biglietterie, gates, lost & found, informazioni e ogni altra postazione operativa che preveda interazione con i passeggeri; e, ove non presenti, utilizzo da parte di tutti gli operatori dei dispositivi di protezione individuale. Viene inibito l’utilizzo dell’isola check-in n. 11, per favorire la circolazione delle persone ed evitare possibili interferenze tra i flussi principali di trasferimento verso gli imbarchi e le persone in attesa di effettuare il check-in (si vedano le figure 1 e 2). L’assegnazione delle risorse di scalo (banchi di check-in, gate di imbarco, nastri di riconsegna bagagli) viene inoltre sempre verificata in funzione delle caratteristiche del traffico atteso e, agendo sulle variabili di orario e localizzazione, viene effettuata in modo da evitare il più possibile gli assembramenti di passeggeri, evitando ad esempio (come illustrato nelle seguenti figure 13 e 14) l’utilizzo contemporaneo di due aree di imbarco adiacenti, in modo da poter disporre di più ampie aree per la sosta dei passeggeri in attesa della partenza del proprio volo. Le valutazioni riguardanti l’utilizzo dei diversi sottosistemi del terminal sono state sviluppate mediante l’utilizzo di specifici modelli di simulazione di tipo statico e dinamico. 23
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