Elementi di biologia dei roditori: topo e ratto da laboratorio - Davide Barbetta Università degli Studi di Teramo Teramo, 21 ottobre 2019
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Elementi di biologia dei roditori: topo e ratto da laboratorio Davide Barbetta Università degli Studi di Teramo Teramo, 21 ottobre 2019
Università degli Studi di Teramo Roditori: generalità • Hanno colonizzato quasi tutti gli habitat e rappresentano la classe di mammiferi più diffusa in natura Il 40 % di tutti i mammiferi esistenti • Attualmente sono note 277 differenti specie • Appartengono all’ordine Rodentia Dal latino “rosicchiare” • Presentano un singolo paio di incisivi superiori e inferiori a crescita continua che hanno la necessità di consumare in modo costante
Università degli Studi di Teramo Veduta laterale di una ricostruzione 3 D ADM: massetere anteriore profondo, IZOM dei muscoli della masticazione di ratto parte infraorbitale del zigomaticomandibolare, MT: temporale mediale, PDM: massetere posteriore profondo, SM: massetere superficiale, LT: temporale laterale • Azione del rodere ottenuta grazie alla combinazione di due fattori principali Dispozione dei potenti muscoli masseteri e denti incisivi forti
Università degli Studi di Teramo • Utilizzano diverse fonti alimentari per nutrirsi Semi, cereali, radici, frutti ma anche invertebrati e piccoli pesci • Sono animali sociali che vivono in gruppo e difendono il loro territorio • La maggior parte sono crepuscolari o notturni • L’olfatto è un senso particolarmente sviluppato nei roditori e la corteccia olfattoria interessa una porzione ampia della corteccia sensoriale
Università degli Studi di Teramo • Le “tracce” olfattive (urinarie, fecali e ghiandolari) giocano un ruolo importante nel comportamento sociale, sessuale, parentale e nell’orientamento Comunicano il grado di parentela, lo stato di salute, la dominanza e gli stati di paura • I roditori hanno una visione che si adatta a vedere con una luce “fioca” e scarsa acuità visiva
Università degli Studi di Teramo Ampio campo visivo (340°) Visione del movimento più che delle forme e quando comparati all’uomo i roditori presentano una scarsa capacità visiva Topo e ratto Visione dicromatica Blu- verde Non possono vedere il rosso • L’udito è un altro senso molto sviluppato nei roditori Capacità di sentire gli ultrasuoni, che utilizzano per comunicare Madre - cuccioli, corteggiamento
Università degli Studi di Teramo Nelle stanze di stabulazione è importante eliminare le possibili fonti di ultrasuoni (PC, rubinetti gocciolanti e apparecchiature elettroniche) in quanto disturbano gli animali • I roditori hanno un tipo particolare di peli chiamati vibrisse o peli tattili, localizzati principalmente sul muso, ma anche sulla testa, nella regione del collo e sulle zampe
Università degli Studi di Teramo La parte della corteccia sensoriale coinvolta nella elaborazione dei segnali provenienti dalle vibrisse è particolarmente sviluppata I roditori per mezzo delle vibrisse sono in grado di discriminare sottili differenze tattili e con buona probabilità rappresentano un equivalente dei polpastrelli umani
Università degli Studi di Teramo • I roditori sono omeotermi e non sudano Scavano tane nel terreno Topo e ratto per termoregolarsi utilizzano i vasi della coda e in presenza di temperature elevate bagnano il pelo con la saliva Le linee guida riportano per i roditori da laboratorio una temperatura ambientale di 20 – 24 ° C
Università degli Studi di Teramo Tali valori, tuttavia sono lontani dalla Zona di Termoneutralità ( temperatura a cui gli animali sono esposti al minimo stress termico) propria delle varie specie di roditori e sono possibili stati di “cold stress” Nei topi TNZ 30 – 32 ° C Nei ratti TNZ 29,5 – 30 °C
Università degli Studi di Teramo Topo e ratto da laboratorio • Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 60, del 13 marzo 2018, i dati statistici sull'utilizzo di animali a fini scientifici relativi all'anno 2016 • Nell’anno 2016 il numero totale degli animali utilizzati per la sperimentazione supera di poco le 600.000 unità • Per quanto riguarda le specie animali il 90,36 % delle specie utilizzate per la sperimentazione è rappresentato da roditori e conigli
Università degli Studi di Teramo • Topi (Mus musculus) 388.976 • Ratti (Rattus norvegicus) 128.186 • Quasi l’80 % degli animali utilizzati nella ricerca sono roditori e la stragrande maggioranza è rappresentata da topi • Utilizzo del topo nella ricerca Studi di riproduzione, di teratogenicità e di genetica (gestazione breve e nidiata) Malattie infettive, oncologia, immunologia, scoperta di farmaci
Università degli Studi di Teramo Studi di tossicità e di carcinogenecità di vari composti Topi geneticamente modificati forniscono un ampia varietà di modelli per lo studio dei processi biologici e delle malattie • Utilizzo del ratto nella ricerca I ratti condividono la maggior parte delle caratteristiche dei topi che li rendono preziosi ai fini della ricerca Specie standard per test di tossicologia, teratologia e carcinogenesi
Università degli Studi di Teramo La dimensione del ratto ne consente l'utilizzo per procedure chirurgiche, che vanno dal trapianto di organi alle tecniche vascolari. Neoplasia, embriologia e invecchiamento sono alcune delle aree di ricerca in cui questi animali sono utilizzati • Topi e ratti da laboratorio sono considerati diversi da quelli selvatici Più grandi, più lenti, meno aggressivi ,più docili e trattabili, vivono più a lungo
Università degli Studi di Teramo Topo da laboratorio
Università degli Studi di Teramo • Il topo è originario del subcontinente indiano, poi diffuso in tutto il mondo con le migrazioni dell’uomo e l’agricoltura • Allevato da amatori fin dall’antichità Cina e Giappone, nell’antica Grecia e Roma e nel 1800 in Europa • A partire dai primi del 900 allevati come animali da laboratorio in USA dove sono stati creati i primi ceppi inbred
Università degli Studi di Teramo • Il topo da laboratorio è un ibrido tra Mus musculus musculus (dall’Europa dell’Est) e Mus musculus domesticus [dall’Europa occidentale (92% domesticus)] • Esistono numerosi ceppi, fra i più noti
Università degli Studi di Teramo Outbred il loro l’utilizzo nella ricerca è in declino, ma mantengono la supremazia nel settore tossicologico e riproduttivo-embriologico considerata l’alta attitudine riproduttiva Inbred (attualmente disponibili 400 ceppi) geneticamente uniformi e con caratteristiche più standard rispetto ai ceppi outbred
Università degli Studi di Teramo • I due più comuni ceppi inbred mutanti utilizzati nella ricerca oncologica e in trapiantologia sono Topi nudi atimici Manca il timo, incapaci di produrre linfociti T (immunodeficiente) Topi SCID (Severe Combined Immunodeficient) Mancano virtualmente i linfociti B e T
Università degli Studi di Teramo • Animali geneticamente modificati Topi transgenici Introduzione nel genoma di geni esogeni Topi Knock-out Mancata espressione del gene d’interesse Topi knock-in Potenziamento dell’espressione di un gene d’interesse
Università degli Studi di Teramo • Essendo una specie preda questo ha influenzato molto il suo repertorio comportamentale Notturno, avversione per gli spazi aperti • Il topo, come anche il ratto e gli altri roditori, possiede una preferenza innata per il contatto con il perimetro verticale di uno spazio limitato (sta vicino alle pareti verticali) evitando le minacce in spazi aperti Questa risposta di orientamento è chiamata tigmotassi
Università degli Studi di Teramo • Sebbene il topo selvatico sia considerato un animale notturno, quello di laboratorio, anche se più attivo di notte, è attivo e riposa in modo alternato durante il giorno e la notte • Il topo per far fronte al caldo scava tane nel terreno e costruisce un nido per scaldarsi • La costruzione del nido è un comportamento innato ed è manifesto sia nel maschio che nella femmina L’abilità nella costruzione del nido e legata alla temperatura ambientale e a fattori genetici
Università degli Studi di Teramo • Animali sociali, formano gruppi stabili, famiglie, con gerarchie (un maschio dominante, femmine imparentate tra loro, altri maschi sottomessi) • È un animale territoriale Sia maschi che le femmine marcano il territorio e lo difendono dall’intrusione da parte di individui estranei • Comunicano con feromoni Prodotti dalle ghiandole sebacee e contenuti in particolare nelle urine dei maschi adulti L’olfatto è il senso più sviluppato
Università degli Studi di Teramo • Cannibalismo Prima nidiata/Affollamento/Rumore o vibrazioni • Se maschi estranei sono introdotti in gruppo stabile si verificano fenomeni di aggressività che possono comportare gravi ferite cutanee e ai genitali Certi ceppi sono particolarmente proni ad essere aggressivi (DBA, FVB e BALB/c)
Università degli Studi di Teramo • Diversamente dal ratto, il topo non mostra una particolare attitudine al gioco Sembra essere espresso come gioco locomotorio (comportamento “pop corn” salti e corsa), osservato soprattutto nel periodo dello svezzamento • Interazione uomo- animale Diversamente dal ratto, che sembra apprezzare il contatto con l’uomo, il topo non sembra gradirlo in eguale misura Il contatto ripetuto e gentile può portare, tuttavia, il topo ad abituarsi al contatto con l’uomo
Università degli Studi di Teramo Note anatomiche e fisiologiche • Aspettativa di vita 1.5 – 3.0 anni Più lunga di quella di un selvatico (< 6 mesi) • Il topo ha un corpo piccolo ricoperto da pelo soffice e fitto 25 – 40 g animale adulto
Università degli Studi di Teramo • Arti brevi e una coda lunga, all’incirca della stessa lunghezza del corpo, sottile e priva di peli Importante organo di termoregolazione • Cinque dita zampe anteriori/posteriori
Università degli Studi di Teramo • Il topo ha cinque paia di ghiandole mammarie Tre nella regione cervico-toracica e due nella regione inguino- addominale
Università degli Studi di Teramo • Formula dentaria 2(I 1/1, C 0/0, P 0/0, M 3/3) = 16 No canini e premolari Nel topo, come nel ratto, gli incisivi superiori possono crescere fino a 2-2,2 mm /settimana e quelli inferiori sino a 2,8-3mm /settimana Considerata la crescita continua degli incisivi c’è la necessità di consumarli in modo costante con materiali di giusta durezza
Università degli Studi di Teramo Malocclusione Crescita eccessiva degli incisivi dovuta ad insufficiente consumo dei denti o disallineamento dentale Nel topo ha anche una componente ereditaria che è relativamente comune nei topi C57BL
Università degli Studi di Teramo • Onnivoro • Stomaco La porzione prossimale dell’organo è cheratinizzato (porzione aghiandolare), mentre la parte distale è ghiandolare Non ha la possibilità di vomitare Una piega di tessuto a livello della giunzione gastro-esofagea forma una barriera fisica
Università degli Studi di Teramo • Coprofagia Fonte di vitamine e prima fonte di cibo solido per i piccoli • Mangia e beve ogni giorno un quantitativo pari al 15% del proprio peso corporeo (uomo 2-3%) • Consumo cibo 3-6 grammi al giorno Circa 1,5 g/10 g di peso corporeo al giorno Circa 1-2 pellet al giorno di dieta standard
Università degli Studi di Teramo • Consumo acqua 4-7 ml al giorno Circa 1,5 ml /10 g di peso corporeo al giorno
Università degli Studi di Teramo • Apparato respiratorio Il polmone sinistro ha un solo lobo, mentre quello destro è diviso in quattro lobi Craniale, medio, caudale e accessorio Frequenza respiratoria 60 -220 atti respiratori/ minuto
Tessuto mammario
Cavità addominale Fegato
Tratto gastrointestinale Placche del Peyer
Apparato genitourinario
Cavità toracica
Università degli Studi di Teramo • Riproduzione Maturità sessuale ♀ 4- 5 settimane ♂ 5 – 7 settimane Femmine poliestrali continue senza significative variazioni stagionali Ovulazione spontanea, ma necessario accoppiamento per il mantenimento della gravidanza (altrimenti il corpo luteo degenera) Estro post partum entro 24 ore
Università degli Studi di Teramo Vaginal plug Formato dalla coagulazione delle secrezioni delle ghiandole sessuali accessorie e persiste per 18 – 24 ore nella nella vagina Previene la fuoriuscita del seme Il vaginal plug è una caratteristica dei topi ed è più chiaramente osservato rispetto ad altri roditori
Università degli Studi di Teramo Gravidanza 19 -21 giorni Dimensione della nidiata 6 - 12 Prole inetta ciechi, nudi e indifesi Neonato 0,5 – 1,5 g
Università degli Studi di Teramo Le madri riportano al nido i piccoli, li puliscono, allattano più volte al giorno (>10) Le femmine allattano anche la prole di altre femmine del gruppo Età allo svezzamento 21 – 28 giorni
Università degli Studi di Teramo Ratto da laboratorio
Università degli Studi di Teramo Ratto (Ratto norvegicus e Rattus rattus) Originario dell’Asia Diffuso in tutto il mondo Il Rattus norvegicus, più grosso, ha prevaricato sul Rattus rattus o ratto nero Alla fine dell’1800 allevato in Europa da amatori Fine 1800 inizio 1900 utilizzato per studi scientifici Primo animale da laboratorio
Università degli Studi di Teramo Il ratto impiegato nei laboratori di ricerca è il prodotto dell’addomesticamento del Ratto Norvegicus o Brown Norway, noto anche come ratto grigio o ratto delle chiaviche
Università degli Studi di Teramo Come nel topo, anche per questa specie di roditore sono stati creati dei ceppi outbred Due fra più comuni ceppi outbred impiegati nei laboratori di ricerca sono Sprague-Dawley Testa stretta e coda più lunga del corpo Wistar Testa larga e coda più corta
Università degli Studi di Teramo Ceppi inbred (200 ceppi noti) P. es. il ratto Fisher 344 e il ratto Spontaneamente iperteso (SHR) Ceppi Mutanti Ratto nudo atimico, tessuto timico rudimentale, deficienza di linfociti T Immunodeficiente utilizzato in oncologia e trapiantologia
Università degli Studi di Teramo Diversamente dal topo, dove sono disponibili numerosi modelli murini geneticamente modificati, nel ratto sono stati prodotti un numero esiguo di individui geneticamente ingegnerizzati P. es. Modello HIV1, portatore di alcuni geni del HIV, che sviluppa una disfunzione immunologica e condizioni associate all’ AIDS
Università degli Studi di Teramo Essendo una specie preda questo ha influenzato molto il suo repertorio comportamentale Notturno, avversione per gli spazi aperti Avversione per gli spazi aperti Tigmotassi Il ratto mostra un comportamento simile al topo E’ un animale sociale, curioso e intelligente Eccellente animale da compagnia, è capace di imparare un nome e venire quando viene chiamato E’ in grado di distinguere fra due persone diverse In condizioni di laboratorio è animale notturno, ma attivo anche di giorno
Università degli Studi di Teramo Costruisce un elaborato sistema di gallerie collegate a diverse camere Entrambi i sessi, soprattutto nelle femmine in prossimità del parto, costruiscono il nido Comportamento che sembra essere acquisito più che innato In natura i ratti formano gruppi sociali Un maschio dominante vive assieme ad un certo numero di femmine e spesso a maschi giovani
Università degli Studi di Teramo Gruppo di maschi giovani (maschi subdominanti e subordinati) Il Maschio dominante è sostituito da un maschio subdominante A differenza del topo, il ratto raramente mostra un comportamento aggressivo In condizioni di laboratorio, i maschi possono essere alloggiati insieme senza grossi problemi, ma individui più vecchi possono essere aggressivi verso altri maschi Una femmina con nidiata spesso non tollera la presenza di altre femmine
Università degli Studi di Teramo I ratti giovani spendono molto tempo a giocare
Università degli Studi di Teramo Possibile cannibalismo Stress/sovraffollamento L’olfatto, come nel topo, è il senso più sviluppato Cruciale per evitare i predatori, nutrirsi, accoppiarsi, per le cure parentali, difendere il territorio e per le interazioni sociali I feromoni presenti nelle urine, feci e secrezioni delle ghiandole plantari identificano età, sesso, dominanza, stato riproduttivo, relazioni, immunocompetenza, salute
Università degli Studi di Teramo Più facile da addestrare, maneggiare rispetto al topo Più del topo sembra gradire l’interazione con l’uomo Il comportamento docile di questo animale può essere notevolmente migliorato se il ratto è manipolato frequentemente, soprattutto se si inizia a manipolarlo nella fase giovanile Raramente morde a meno che non sia in una condizione di malessere o se preso in modo brusco Curiosità ! Se la gabbia è lasciata aperta facilmente scappa e spesso ritorna dopo un breve periodo di esplorazione
Università degli Studi di Teramo Note anatomiche e fisiologiche Aspettativa di vita 2.5 – 3.5 anni Più lunga che nei selvatici Il ratto è molto più grande del topo, con testa conica e corpo cilindrico più lungo e coperto da pelo fitto e corto 250 – 550 g individuo adulto Arti brevi e la coda è circa l’% 85 della lunghezza del corpo
Università degli Studi di Teramo Cinque dita zampe anteriori/posteriori Formula dentaria 2(I 1/1, C 0/0, P 0/0, M 3/3) = 16 No canini e premolari La malocclussione nel ratto è una condizione sporadica
Università degli Studi di Teramo Nel roditore da laboratorio il principale materiale per ottenere il consumo degli incisivi è il mangime la cui durezza viene adeguatamente calibrata dai produttori di mangime Il tratto gastrointestinale del ratto è anatomicamente simile a quello del topo con alcune eccezioni degne di nota Il ratto non può vomitare per le stesse ragione anatomica vista nel topo, ma anche perché non possiede molte delle componenti anatomiche e neurologiche che sono necessarie per un riflesso funzionale del vomito
Università degli Studi di Teramo Manca la cistifellea e i dotti biliari da ciascun lobo epatico formano un dotto biliare comune che si apre nel duodeno Il cieco è molto sviluppato ed ha una funzione simile al rumine per la digestione microbiologica della cellulosa
Università degli Studi di Teramo Mangia e beve ogni giorno il 15% del proprio peso corporeo (uomo 2-3%) Consumo cibo 15 – 30 g al giorno , circa 3-6 pellet (5-6 g/ 100 g di peso corporeo) Consumo acqua 24 – 60 ml al giorno (15 ml/ 100 g di peso corporeo)
Università degli Studi di Teramo Animale che ingrassa facilmente Ghiandola di Harderian, posta posteriormente a ciascun globo oculare, presente anche nel topo, (possibili funzioni comprendono la lubrificazione della congiuntiva, la produzione di feromoni e ha un ruolo nel proteggere la retina dai raggi ultravioletti), produce una sostanza con alti livelli di pigmento porfirinico rossastro La particolarità nel ratto è la comparsa di “lacrime rossastre” (cromodacriorrea) Secrezione rossastra perioculare e a livello del naso, in condizioni di stress o malattia
Università degli Studi di Teramo Ratto sottoposto a chirurgia con presenza di cromodacriorrea, spesso confusa erroneamente per sangue, nel post-operatorio
Università degli Studi di Teramo I polmoni sono simili a quelli del topo Un lobo nel polmone sinistro e quattro lobi nel polmone di destra Frequenza respiratoria 70 – 115 atti respiratori/minuto
Università degli Studi di Teramo Cavità addominale
Università degli Studi di Teramo Cavità addominale: fegato, cieco e intestine tenue
Università degli Studi di Teramo Cavità toracica
Università degli Studi di Teramo Cavità toracica: diaframma, lobi polmonari e cuore
Università degli Studi di Teramo Cavità addominale: rene
Università degli Studi di Teramo Apparato riproduttivo femminile: vescica urinaria, utero e ovaie
Università degli Studi di Teramo Apparato riproduttivo maschile: vescicole seminali, prostate e testicoli
Università degli Studi di Teramo Riproduzione Maschi e femmine sono sessualmente maturi mediamente a 2-3 mesi di età Femmine poliestrali e ovulano spontaneamente Estro post partum entro 24 ore Il vaginal plug può persistere per 12 – 24 ore nella vagina dopo il coitus ed è utile per confermare l’accoppiamento
Università degli Studi di Teramo Gravidanza 21 -23 giorni Dimensione della nidiata 3 – 18 Varia con il ceppo e l’età dell’animale Prole inetta Ciechi, nudi e dipendono completamente dalla madre Neonato ≈ 5 g
Università degli Studi di Teramo Età allo svezzamento 21 giorni
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