Efficienza energetica eco-sostenibile per la rigenerazione delle città

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Efficienza energetica eco-sostenibile per la rigenerazione delle città
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Efficienza energetica eco-sostenibile
per la rigenerazione delle città
La climatizzazione degli edifici è tutt’ora responsabile di oltre il 60% del consumo di energia. Tetti e
pareti verdi si inseriscono strategicamente nell’ambito delle soluzioni naturali per attuare processi di
adattamento e mitigazione volti a contrastare il riscaldamento globale attraverso la riduzione dell’utilizzo
delle fonti fossili e delle emissioni di gas serra nel settore delle costruzioni.

DOI 10.12910/EAI2020-076

di Carlo Alberto Campiotti, Divisione Servizi Integrati per lo Sviluppo Terri­toriale, Responsabile del Laboratorio Regioni
Area Settentrionale; Patrizia De Rossi, Germina Giagnacovo, Arianna Latini, Susanna Mariani, Laboratorio Regioni Area
Settentrionale, ENEA

L
          e città svolgono un ruolo do-          alle soluzioni naturali e all’innovazione    zione di queste specie, concorrendo al
          minante nel mondo di oggi e,           tecnologica del sistema agricolo per         ripristino degli ecosistemi degradati.
          nonostante occupino soltanto           contrastare il riscaldamento globale e       La scelta di specie vegetali da inserire
          il 3% della superficie del pia-        sostenere l’avvio di processi di rigenera-   in tali NBS associate agli edifici costi-
neta, sono responsabili dell’80% delle           zione delle città.                           tuisce quindi un aspetto fondamen-
emissioni globali di CO2 e di circa i due                                                     tale per il miglioramento e la difesa
terzi del consumo mondiale di energia            NBS, agricoltura urbana e vertical           della biodiversità vegetale e animale.
(UNEP 2016). Secondo stime ONU, la               farm                                         A tal proposito, conviene escludere
metà della popolazione mondiale vive             Nel settore agricolo si punta allo svi-      specie aliene e invasive che potrebbe-
ormai nelle città e si prevede che entro il      luppo di sistemi energetici con fonti        ro impoverire la biodiversità locale.
2030 vi si aggiungeranno altri 2 miliardi        zero-carbonio e all’adozione di nuovi        Molto rilevante è, infine, che le specie
di nuovi abitanti. Sono queste le moti-          modelli di sistema agricolo-alimentare       e le varietà delle coltri vegetali allesti-
vazioni principali alla base del ruolo di        privo di emissioni di CO2, caratteriz-       te sui tetti e le pareti verdi contribui-
protagoniste dato alle città dalla Com-          zati da un uso sostenibile delle risorse     scono direttamente al miglioramen-
missione Europea nella lotta al riscalda-        naturali, con in primo luogo il suolo,       to della qualità dell’aria attraverso la
mento globale. La climatizzazione de-            l’acqua e l’energia. Nel 2015, la Commis-    rimozione dei principali inquinanti
gli edifici risulta tutt’oggi responsabile       sione Europea ha pubblicato il rapporto      atmosferici (PM5-10, NO2, O3, CO, SO2),
di oltre il 60% del consumo di energia           “Towards an EU Research and Innova-          proporzionando una funzione eco-
per il riscaldamento nei climi più fred-         tion Policy Agenda for Nature-Based          sistemica ambientale e favoren-
di e per il raffrescamento nei climi più         Solutions and Re-Naturing Cities”, che       do al tempo stesso la sostenibilità
caldi (COM(2016) 51 final). In questo            individua la componente naturale e,          energetica degli edifici e delle città.
ambito, le soluzioni basate sulla natura         nello specifico, le NBS come suppor-         In aggiunta, di particolare interesse,
(Natural Based Solutions, NBS), come             to alle strategie di riqualificazione e      è l'uso di piante alimentari sugli edi-
ad esempio l’impiego diffuso della ve-           di recupero di aree urbane degradate.        fici anche per la produzione di cibo a
getazione sugli edifici, con attenzio-           Nelle città si possono trovare spesso        livello urbano, oltre che per l'ombreg-
ne ai tetti, pareti e muri, consentono           residui di aree verdi contraddistinte        giatura e la mitigazione delle tempera-
di migliorare il livello di isolamento e         da habitat naturali che possono per-         ture interne degli edifici (Di Bonito et
ombreggiatura e in questo modo favo-             sino includere specie rare e in via di       al., 2018). L’agricoltura civica e urbana
riscono una riduzione della domanda              estinzione. I tetti e le pareti verdi in     costituisce un approccio olistico alla si-
di energia per la climatizzazione (Eu-           zone urbane centrali possono essere          curezza alimentare e alla disponibilità
ropean Commission, 2015). Questo ar-             considerati anche come ambienti per          di cibo per i cittadini che si avvantaggia
ticolo descrive le potenzialità associate        la conservazione o per la reintrodu-         di una filiera corta (km zero) e mette a

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disposizione dei cittadini-consumato-               NBS per la rigenerazione delle città
ri prodotti vegetali alimentari garantiti           I progressi nella direzione di una stra-
sotto il profilo igienico, sanitario e am-          tegia per migliorare l'efficienza ener-
bientale, oltre a integrarsi virtuosamente          getica sono iniziati con la Direttiva
con la città per generare inclusione so-            2010/31/UE, seguita da quella sull'effi-
ciale, occupazione e valore economico.              cienza energetica 2012/27/UE, che ha
Un esempio particolare di agricoltura               imposto un risparmio di energia del
urbana è dato dalle “vertical farm” che             20% sul consumo totale entro il 2020.
rappresentano una tecnologia agrico-                Rispetto all’integrazione delle NBS
la urbana che associa alla coltivazione             come potenziale strumento a sup-
indoor di piante alimentari tecnologie              porto dell’efficienza energetica degli           Fig. 1 Ciclo virtuoso della produzione
“senza suolo” a ciclo chiuso, energia               edifici, particolare importanza vie-             alimentare nelle vertical farm
rinnovabile, sistemi luminosi di tipo               ne rivestita dalla Direttiva 249/2013
LED (Light Emitting Diodes), riciclo di             “Infrastrutture verdi – Rafforzare il            il carbonio nella vegetazione e nei sub-
acqua, controllo di patogeni e sostanze             capitale naturale in Europa” e, soprat-          strati di coltivazione, riducendo la CO2
contaminanti (Despommier, 2010). Le                 tutto, dalla nuova Direttiva 2018/844,           atmosferica e contribuendo alla soste-
principali caratteristiche bio-agronomi-            che ha modificato la 2010/31/UE sul-             nibilità ambientale delle città. I tetti e le
che che dovrebbero esibire le specie più            la prestazione energetica nell'edilizia          pareti verdi si inseriscono strategica-
adatte al ciclo colturale tipico nelle ver-         e la 2012/27/UE sull'efficienza ener-            mente nell’ambito delle soluzioni natu-
tical farm rispetto alla produzione tra-            getica. Entrambe queste direttive rac-           rali (NBS) per l’attuazione di processi e
dizionale sono elencate nella Tabella 1.            comandano la diffusione di soluzioni             strutture di adattamento e mitigazione
La produzione di cibo nelle città                   naturali come elementi per la riduzione          mirati a contrastare il riscaldamento
con le vertical farm si può riassume-               della richiesta energetica degli edifici.        globale con la riduzione del consumo
re sulla base di sei paradigmi: zero                Non meno importante è il PAES (Patto
emissioni di CO2, zero sprechi ali-                                                                  di energia fossile e delle emissioni di
                                                    dei Sindaci), lanciato dalla Commis-             gas serra nel settore delle costruzioni.
mentari, zero trasporti, zero energia fos-          sione Europea nel 2008 (www.cove-
sile, zero pesticidi, zero spreco di suolo.         nantofmayors.eu) ed evolutosi in Patto           L’attività di ricerca e sviluppo ENEA
Numerose sono le motivazioni che                    Globale dei Sindaci per il Clima & l’E-
sostengono lo sviluppo di questa in-                                                                 A questo proposito, presso il Centro
                                                    nergia (Global Covenant of Mayors for            Ricerche ENEA Casaccia è stata avviata
novazione tecnologica agricola, tra cui             Climate & Energy) nel 2017. Il nuovo
soprattutto le stime della crescita della                                                            un’attività di ricerca e sviluppo nell’am-
                                                    Patto, oltre a prevedere la possibilità di       bito del programma RdS (Ricerca di Si-
popolazione nelle città, la garanzia del-           adesione anche per i Paesi extra-UE, ha          stema Elettrico) sostenuto dal Ministero
la sicurezza alimentare, la possibilità di          arricchito i contenuti del PAES (Piano           dello Sviluppo Economico (Campiotti
programmare i tempi di produzione in                di Azione per l’Energia Sostenibile),            et al., 2015; 2016). La piattaforma dimo-
accordo con le richieste dei consuma-               mutandone il nome in PAESC (Piano di             strativa è stata realizzata sull’edificio de-
tori e, infine, l’opportunità di ristruttu-         Azione per l’Energia Sostenibile e il Cli-       nominato “Scuola delle Energie”, utiliz-
rare e riqualificare edifici abbandonati            ma), ed obbliga le città europee a stabili-      zato dal Dipartimento Unità Efficienza
e capannoni in ex-aree industriali. La              re un piano d'azione per ridurre le emis-        Energetica (DUEE) per effettuare corsi
sostenibilità energetica ed ambientale di           sioni di carbonio di oltre il 20% anche          di formazione e/o aggiornamento rivol-
questa tecnologia colturale trova com-              con l’impiego delle NBS e la gestione            ti agli operatori e alle PMI dell’energia e
pleta espressione se associata ad una di-           sostenibile degli spazi verdi per favorire       dell’agricoltura, alla Pubblica Ammini-
mensione di economia circolare di tutto             uno sviluppo urbano a emissioni zero.            strazione, agli studenti e ai ricercatori.
il processo produttivo oltre che all’im-            Le NBS, mediante la fotosintesi clorofil-        L’edificio è stato dotato di un’ampia pa-
piego di energia rinnovabile (Figura 1).            liana operata dalle piante, sequestrano          rete verde con piante rampicanti alleva-

 Alta produttività per unità di volume e di tempo (gm-3 day-1)
 Fenotipo compatto e determinato per favorire l’automazione del ciclo colturale
 Maturazione rapida e contemporanea
 Traspirazione elevata per consentire la raccolta e il riciclo di acqua
Tab. 1 Caratteristiche delle colture vegetali nella produzione in vertical farm

                                                                                                  3/2020 | Energia, ambiente e innovazione   93
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te in vasi ed ancorate ad una struttura            queste piante di espletare l’attività foto-
reticolare fissata con supporti distan-            sintetica anche a stomi chiusi e quindi di
ziati di 60 cm dalle facciate dell’edificio        conservare l’acqua nelle foglie. In ENEA
(Figura 2) e di una struttura di tetto ver-        sono state sperimentate diverse accessio-
de della superficie di 80 m2 (Figura 3).           ni di Sedum spp., raccolte in natura, per
Entrambe le strutture sono state dotate            selezionare gli ecotipi più adatti all’im-
di opportuni sistemi di monitoraggio               piego sui tetti verdi nelle condizioni cli-
dei parametri microclimatici, princi-              matiche del centro Italia (Giagnacovo et
palmente al fine di studiare gli effetti           al., 2014). Un ulteriore appezzamento è
della vegetazione sull’isolamento ter-             stato destinato al recupero di specie ve-
mico dell’edificio. Il tetto verde è stato         getali divenute rare nelle aree urbane, tra
diviso in più settori per sperimentare il          cui l’Echium vulgare L., che rappresenta
contributo di diverse tipologie vegeta-            una specie con funzione dominante per
li. L’appezzamento più vasto del tetto è           il reclutamento della fauna entomofila.
stato dedicato a un mix di Graminace-              Rispetto all’incremento di efficienza
ae microterme; un altro appezzamento,              energetica dell’edificio, gli effetti delle
più piccolo, è stato dedicato alle piante          coperture vegetali della parete e del tet-
del genere Sedum spp., appartenente                to verde possono essere visualizzati, ri-
alla famiglia delle Crassulaceae. Infatti, i       spettivamente, in Figura 4 per la parete
Sedum vengono “tradizionalmente” uti-              verde ed in Figura 5 per il tetto verde.         Fig. 3 Prototipo di tetto verde

lizzati nei tetti verdi, soprattutto in quelli     La Figura 4 mette in evidenza come la
di tipo estensivo, poiché esibiscono una           vegetazione eserciti una riduzione del-          ra mostra una temperatura del lastrico
crescita rapida, basse esigenze nutritive          le temperature di oltre 15 °C nelle ore          solare privo di verde superiore di oltre
ed apparati radicali che si sviluppano             più calde rispetto all’andamento delle           25 °C rispetto al pavimento inerbito.
più in larghezza che in profondità. Di-            temperature delle facciate non vegetate.         In ultima analisi, le attività sperimen-
verse specie di Sedum risultano essere             La Figura 5, invece, riporta l’influenza         tali sul verde verticale hanno eviden-
resistenti alla siccità, grazie al partico-        del tetto verde, inerbito con Gramina-           ziato una riduzione del flusso termico
lare metabolismo CAM (metabolismo                  ceae e Sedum spp., sulla temperatura             entrante nell’edificio di circa il 44%
acido delle Crassulaceae) che consente a           superficiale del lastrico solare. La figu-       dovuta alla presenza della coltre vege-

                                                   Fig. 4 Parete verde: temperature superficiali e radiazione globale (settimana 14-21 luglio
Fig. 2 Edificio verde (Scuola delle Energie).      2020) - Legenda: TS05: Temperatura superficiale della parete dell’edificio priva di copertura
In alto, l’edificio prima dell’installazione di    vegetale; TS03: Temperatura superficiale della parete dell’edificio con copertura vegetale;
coltre vegetale; in basso, l’edificio con coltre   GR02: Radiazione globale rilevata davanti la vegetazione; GR03: Radiazione globale rilevata
vegetale                                           nell’intercapedine (spazio tra la parete verde e la parete dell’edificio).

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tale (Campiotti et al., 2018). La strati-
grafia inverdita utilizzata a copertura
del lastrico solare (tetto verde), inve-
ce, ha messo in evidenza un aumento
dell’isolamento termico di circa il 43%,
sulla base di valori di trasmittanza ter-
mica che in relazione alla stratigrafia
del pavimento sono passati da 0,35 W/
m2K (stratigrafia priva di vegetazione)
a 0,20 W/m2K (stratigrafia inverdita).
Incentivi, sistemi di supporto e di
rating
Uno degli obiettivi delle attività di ri-
cerca dell’ENEA sulle NBS, e in modo
specifico sui tetti e le pareti verdi, per
migliorare l’ecosostenibilità energetica
delle città, è rappresentato dalla defi-
nizione di un Sistema di Supporto alle
Decisioni (DSS) che fornisca indica-         Fig. 5 Tetto verde: temperature superficiali e radiazione globale (settimana 14-21 luglio 2020)
zioni e supporto tecnico agli stakehol-      Legenda :TS11: Temperatura superficiale rilevata sulla pavimentazione sotto il sistema tetto
der e agli operatori che si occupano         verde costituito dalla vegetazione a Graminaceae; TS13: Temperatura superficiale rilevata
di piani urbanistici delle città idonei a    sulla pavimentazione sotto il sistema tetto verde costituito dalla vegetazione a Sedum; TS12:
                                             Controllo su pavimentazione non coperta dalla vegetazione;GR01: Radiazione globale.
contrastare il riscaldamento globale. I
sistemi vegetali sugli edifici contribui-
scono a diminuire i consumi di energia       rarne l’efficienza energetica. Inoltre, i         sostenibilità ambientale, consumo
elettrica e attenuano il fenomeno delle      fenomeni della fotosintesi e dell’eva-            energetico ed efficienza energetica.
“isole di calore” nelle città che, soprat-   potraspirazione delle piante impiegate            A questo proposito un esempio è rappre-
tutto nei periodi estivi, viene amplifica-   nell’agricoltura urbana e/o nei sistemi           sentato dal RIE (Riduzione dell'Impatto
to dai sistemi di condizionamento degli      vegetali sugli edifici sottraggono parte          Edilizio), indice di qualità ambientale
edifici. Tali sistemi, infatti, utilizzano   dell’energia solare incidente ed emetto-          utilizzato nel Comune di Bolzano, che
prevalentemente un ciclo di refrigera-       no meno radiazione infrarossa, evitan-            certifica l’effetto della qualità dell'inter-
zione basato sull’assorbimento e la ri-      do il raggiungimento di livelli eccessivi         vento edilizio rispetto alla permeabilità
mozione del calore dall’aria che aspirano    di surriscaldamento dell’aria esterna.            del suolo e del verde, la cui applicazione
dall’ interno e che poi scaricano all'e-     Non meno importanti per stimo-                    limita il più possibile l'impermeabilizza-
sterno. Pertanto, la temperatura dell'a-     lare la diffusione delle soluzioni                zione del suolo dovuta all’opera edilizia,
ria in ingresso è un fattore importante      naturali (NBS) ai fini della decar-               ristabilendo un equilibrio ecologico at-
per l'efficienza della climatizzazione.      bonizzazione e l’aumento della                    traverso tetti verdi, tecnologie ingegne-
La riduzione della temperatura dell'a-       resilienza delle città sono lo sviluppo           ristico-biologiche, il rinverdimento e la
ria ambiente intorno alle prese d'aria       di normative e incentivi appropriati.             piantumazione. Un ulteriore esempio
e alle unità esterne dei condizionatori,     Un ulteriore obiettivo dell’attività di           è dato dalle certificazioni BREEAM o
attraverso la traspirazione e l’ombreg-      ricerca dell’ENEA sulle NBS per gli               LEED, le più diffuse in materia di so-
giamento da parte delle piante oppor-        edifici e le città si riferisce alla pro-         stenibilità, applicabili sia agli edifici
tunamente collocate sugli edifici, riduce    spettiva di integrare le potenzialità             esistenti sia a quelli di nuova costru-
la temperatura dell’aria circostante le      dell’elemento vegetale nei sistemi di             zione, che associano l’impiego del ver-
macchine esterne dei condizionatori e        rating che definiscono la classifi-               de al rilascio di crediti che consentono
in questo modo contribuisce a miglio-        cazione degli edifici in termini di               di aumentare il livello di certificazione.

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L’economia circolare come driver di rigenerazione urbana ed efficienza energetica: le attività della piattaforma ICESP

                         L’economia circolare è al centro del         seminari, la condivisione dei punti di forza e di debolezza
                         Green Deal Europeo e del Recovery            delle diverse esperienze nazionali nel contesto europeo, e
                         Fund, ed è tra i temi prioritari delle       l’elaborazione di rassegne tematiche, il Gruppo di Lavoro
                         principali agende strategiche europee        orienta le proprie attività alla costruzione di una policy ur-
                         e mondiali. Implementare un modello          bana dedicata alla transizione (www.icesp.it/GdL/5).
                         di economia circolare in ambito urba-        In tale ottica, il processo di adozione di modelli integrati
                         no e territoriale significa ripensare il     di sviluppo e gestione circolare può essere incrementato
  modo in cui materia ed energia sono utilizzate, dalla pro-          e reso più efficace solo attraverso un supporto coordinato
  gettazione alla distribuzione, dal consumo alla gestione            e deciso da parte della governance pubblica, non solo a
  del fine vita. Il processo di transizione verso città e territori   livello di tutti i settori delle filiere produttive nazionali, ma
  circolari necessita non solo di nuove tecnologie e nuovi            soprattutto attraverso l’organizzazione e la gestione effi-
  modelli di business, ma deve essere basato su una radi-             ciente del territorio e delle aree urbane come organismi
  cale, sistemica e profonda rigenerazione, che si deve con-          generatori di economia e consumo in senso circolare.
  figurare allo stesso tempo come un progetto urbanistico,
  sociale ed economico, e deve considerare una pluralità di           Per maggiori informazioni:
  dimensioni: insediative, energetiche, ambientali, econo-            info@icesp.it
  miche, sociali, culturali e istituzionali e, pertanto, anche
  una pluralità di attori: i governi centrali e locali, le imprese,                          Rassegna volume 1
  il mondo della formazione e della ricerca, le associazioni                                 L’economia circolare nelle
  ed i cittadini.                                                                            aree urbane e periurbane
  È in questa accezione olistica che il processo di transizione
  diventa efficace motore di rigenerazione urbana ed effi-
  cienza energetica, con il raggiungimento di obiettivi eco-
  nomici, ambientali e sociali.
  Progettare e pianificare un processo di transizione circola-
  re urbana è una strada complessa che può trarre ispirazio-                                 Rassegna volume 2
  ne da esperienze che in tale senso sono già state realizzate,                              La transizione verso le
  testate e sono replicabili in altri contesti.                                              città circolari
  La transizione presuppone il profondo ripensamento di
  ognuno dei settori del segmento urbano dell’economia cir-
  colare, focalizzandosi sull’utilizzo di materie e di energia da
  fonti rinnovabili e su nuovi modelli di condivisione e ma-
  nutenzione dei beni che ne massimizzino lo sfruttamento.
                                                                      Grazia Barberio, Responsabile della Sezione di Supporto al
  Nella direzione di innescare, ispirare e supportare processi        coordinamento delle attività sull'Economia Circolare del
  di transizione circolare urbana e territoriale, opera il Grup-      Dipartimento sostenibilità dei sistemi produttivi e territo-
  po di Lavoro “Città e Territorio Circolari”, istituito nell’am-     riali e coordinatrice della piattaforma ICESP
  bito della Piattaforma Italiana degli attori per l’Economia
  Circolare, ICESP (www.icesp.it) realizzata e gestita da ENEA        Carolina Innella, Sezione di Supporto al coordinamento
  come iniziativa speculare di quella europea, ECESP.                 delle attività sull'Economia Circolare del Dipartimento
  Attraverso la raccolta e lo studio di buone pratiche di             sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali, referente
  economia circolare urbana, il confronto in workshop e               ENEA del GdL5 ICESP.

96   Energia, ambiente e innovazione | 3/2020
Efficienza energetica eco-sostenibile per la rigenerazione delle città
FOCUS ENEA_

BIBLIOGRAFIA

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