EDITING FOTOGRAFICO TECNICHE AVANZATE DI FOTOGRAFIA - V LEZIONE
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TECNICHE AVANZATE DI FOTOGRAFIA EDITING FOTOGRAFICO a cura di Fabio Moscatelli V LEZIONE 2 LUGLIO 2020
L’Editing Fotografico La fotografia è un modo di scrivere, come suggerisce la parola stessa derivante dal greco luce e grafia. Proprio per questo si presta ad esprimere l’individualità di ognuno di noi, attraverso un’infinità di possibili interpretazioni comunicative. Quello che andremo ad illustrare è il processo che porta alla costruzione narrativa di un progetto fotografico, restando nell’ambito del reportage e dello storytelling.
Realizzare un progetto fotografico equivale a scrivere un libro; si parte da un’idea, si sceglie come raccontarla, in particolare con quale linguaggio e si procede alla revisione finale per analizzare la coerenza narrativa. E’ un processo praticamente identico a quello che avviene in ambito fotografico.
Ma andiamo al punto, cosa significa fare un’editing fotografico? Significa scegliere una sequenza di fotografie e con queste costruire un racconto. Personalmente ritengo il processo di editing la fase più complessa dell’intero progetto per diversi motivi: uno su tutti, la difficoltà di ognuno di noi di rinunciare alle fotografie che abbiamo scattato. Ma non solo…la componente emotiva che ci lega inevitabilmente alla produzione rende il nostro sguardo poco obiettivo a discapito della coerenza narrativa che siamo chiamati a realizzare. Questa di Duane Michals è una sequenza temporale efficace, ma non possiamo ridurre l’editing ad una semplice cronologia, sarebbe estremamente pericoloso oltre che sbagliato.
Possiamo tranquillamente affermare che l’editing fotografico non segua delle regole prestabilite; addirittura ricordo che durante la mia prima lezione di editing da allievo sentii questa frase che ancora oggi mi fa riflettere: ‘la prima regola è che non ci sono regole!’ Diciamo che è più appropriato di organizzazione rispetto all’editing. Preselezione iniziale - Stampa delle fotografie scelte - Eliminazione di eventuali doppioni - Eliminazione di foto ‘forti’ rispetto ad altre - Una volta portate a termine queste fasi possiamo procedere ad editare la nostra storia, ma anche in questo caso dobbiamo tenere a mente qualche piccola regola non scritta, ma andiamo con ordine e cerchiamo di entrare nel merito con un esempio pratico: il monumentale ‘The Americans’ di Robert Frank.
È il 1955 e un giovane fotografo europeo, Robert Frank, ottiene una borsa di studio dalla Fondazione Guggenheim per realizzare un lavoro fotografico sull'America. Frank percorrerà tutto l'immenso paese, e tra il 1955 e il 1956 "toccherà" ben 48 stati diversi. Le strade, i volti delle persone incontrate, le piazze delle città, i bar e i negozi, i marciapiedi, i particolari più insignificanti passano e si fermano di fronte all'obiettivo intelligente e partecipe del fotografo. Il risultato sarà "Gli americani", un libro che consacra il suo autore come un maestro della storia della fotografia. Il volume rappresenta un vero "poema per immagini" dedicato alla strada americana e alla sua nuova e sconsolata epopea; un reportage che, come pochi altri, ha veramente segnato un'epoca diventando per generazioni di fotografi il riferimento principale da cui partire per fotografare, per viaggiare, per conoscere con lo sguardo. Soffermiamoci su un dato fondamentale per comprendere appieno il valore di The Americans; durante il suo viaggio Frank scatta ben 767 rulli in formato 35 mm, da cui vengono scelte le 83 foto che daranno vita al libro.
Editing del progetto Edera di Irene Sollecchia
The Long Road
Ora proviamo a rispondere ad una domanda apparentemente ovvia: si può editare in maniera indipendente il proprio progetto fotografico? Non esiste una risposta esatta, esistono delle possibilità . In alcuni casi il fotografo ha la capacità di ‘staccarsi’ dal proprio lavoro e realizzare quindi un editing efficace; in altri , quando l’impatto emotivo o altri fattori, non consentono questo distacco, il fotografo può rivolgersi ad un curatore dando a quest’ultimo degli input in merito al messaggio che deve arrivare attraverso il progetto fotografico. Uno dei fotografi più apprezzati al mondo, oltre ad essere nostro connazionale, è anche un grande editor a cui si rivolgono diversi colleghi; un connubio di doti rare quelle del nostro grande Paolo Pellegrin.
Gli strumenti necessari per realizzare un editing sono principalmente due:
Libro Editing Uno Nessuno Centomila Presentazione Mostra
Bibliografia
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